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ecco la guida psycho narcisiste perverse borderline.....entrate tutti contribuite


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drake00

@Rivaroxaban @purple pill

Ragazzi con la mia domanda non volevo suscitare un polverone, ho premesso che ho esperienza 0 con persone del genere, quindi se ho detto delle inesattezze l’ho fatto in buona fede.

Non miravo assolutamente a bollare una persona con problemi familiari come disturbata a priori. Anche io ho genitori divorziati, ho i miei problemini come chiunque ma non mi sento uno psicopatico ne una persona nociva per gli altri.

D’altro canto è innegabile che se credo di avere a che fare con una persona del genere, che presenta segni di disturbo, indago anche sulle sue vicende familiari. Ma non parto da queste per bollare una persona senza che mi venga dato un buon motivo per farlo. 
 

Credo che la verità sia un po’ nel mezzo, come in tutte le cose... se la questione sono i trascorsi familiari, direi che questi acquistino rilevanza nel momento in cui si presentano con altri segnali di disturbo.
Credo che stiate discutendo su due posizioni che non si trovano in conflitto tra loro se viste dalla giusta angolazione 
 

 

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drake00

Ma certo, la cosa bella è che alla fine se volemo tutti bene, ed un vaffanculo in questi contesti significa spesso che si considera l’altro una persona intelligente.
Allo stolto non lo si degna nemmeno di una risposta, a volte. Buon sabato a tutti. 

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sfulcrum
1 ora fa, Rivaroxaban ha scritto:

Proprio per evitare di sparare cazzate randomiche ho postato i criteri diagnostici del DSM. Sicuramente alcuni di essi sono facilmente riconoscibili anche da un profano e proprio lo stesso profano che ne è a conoscenza puo aiutare il medico nel percorso diagnostico e il familiare o coniuge che sia che è affetto dal disturbo. Il consulto familiare è parte integrante dell'iter da seguire.

 

Un po' forse le discussioni sul forum non vanno nel tecnico (e ci mancherebbe), poi c'è pure da dire che  andando sul tecnico il border alla fine è il cassonetto dei rifiuti della psicopatologia, tieni conto che col DSM IV si era arrivati a 256 combinazioni sintomatologiche portanti alla stessa diagnosi [1], questo la dice lunga sull'eterogeneità diagnostica di questa categoria.

 

Borderline personality disorder subtypes: A factor analysis of the DSM-IV criteria.

Modificato da sfulcrum
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Rivaroxaban
10 minuti fa, sfulcrum ha scritto:

Un po' forse le discussioni sul forum non vanno nel tecnico (e ci mancherebbe), poi c'è pure da dire che  andando sul tecnico il border alla fine è il cassonetto dei rifiuti della psicopatologia, tieni conto che col DSM IV si era arrivati a 256 combinazioni sintomatologiche portanti alla stessa diagnosi [1], questo la dice lunga sull'eterogeneità diagnostica di questa categoria.

 

Borderline personality disorder subtypes: A factor analysis of the DSM-IV criteria.

Certo ma infatti i criteri del DSM non sono il santo Graal anche se comunque siamo già al DSM-V e i criteri diagnostici sono stati modificati con importanti cambiamenti.

Non si fa diagnosi solo con i criteri ci mancherebbe altro. Ovvio che su un forum non si va sul tecnico ma visto e considerato che la mia conoscenza si basa sui tecnicismi e la materia è di mia competenza ho voluto dare un piccolo contributo alla discussione.

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sfulcrum
59 minuti fa, Rivaroxaban ha scritto:

Certo ma infatti i criteri del DSM non sono il santo Graal anche se comunque siamo già al DSM-V e i criteri diagnostici sono stati modificati con importanti cambiamenti.

Non si fa diagnosi solo con i criteri ci mancherebbe altro. Ovvio che su un forum non si va sul tecnico ma visto e considerato che la mia conoscenza si basa sui tecnicismi e la materia è di mia competenza ho voluto dare un piccolo contributo alla discussione.

Siamo d'accordo, l'arancia che avrei voluto spezzare, sapendo bene del V ed avendo inserito il IV proprio per non fare confusione con la review postata,  era proprio il fatto che fra tutti i disturbi di personalità il border è quello che ha avuto sempre più difficoltà spettrali (nevrosi poi psicosi bipolare ora forsa a se)....per quanto non si faccia diagnosi solo con i criteri sono d'accordo, ma nel real life questo fenomeno lo si vede bene.

Modificato da sfulcrum
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Back Door Man

Io direi che ci sono parole che hanno un significato tecnico e contemporaneamente un significato nazionalpopolare.

Parto dal titolo del post: "ecco la guida psycho narcisiste perverse borderline.....entrate tutti contribuite"

psycho - che significayo gli date? 😈 Penso che a molti di voi, se non siete giovanissimi, venga in mente Tony Perkins vestito da su'madre nella famosa scena della doccia... 😂

narcisista è un termine che mi è stato contestato un paio di volte, su questo forum, addirittura "con ferocia😂 (ci stanno i post scritti, andate a controllare, casomai non ci crediate)

perverse - dipende: se si parlasse di perversioni sessuali potrebbero essere un pregio, se corrispondono a quelle del potenziale partner maschile, ma è evidente che non è questo il caso

border line tradotto in ita significa linea di confine. Può essere utilizzato in più contesti, in ambito psichiatrico generico significa linea di confine fra nevrosi e psicosi. Nel DSM ne assume uno più specifico, con 256 sottotipi (questo non lo sapevo, l'ho appreso stasera).

Per farla breve i 4 aggettivi messi in fila assumono il significato di donne NCS (non ci siamo) dalle quali stare alla larga.

E' così o ho travisato?

-----

La domanda che gli è stata la pietra delo scandalo è quella sul come riconoscerle entro i primi 2 o 3 mesi; da lì è partita un incomprensione e scaramuccia fra utenti.

Ed è a quella domanda che voglio rispondere. Dopo 2 o 3 mesi è tardi. La psycho ti ha già riempito di me**a il cervello. Di questo sono abbastanza sicuro. L'ideale sarebbe sgamarle prima, possibilmente prima di averle trombate. E' come con le droghe pesanti (più precisamente l'eroina): più tempo passa e più peggiora la dipendenza e relativi sintomi di astinenza, che all'inizio possono essere gestibili se c'è la volontà di dismettere l'uso, più in là la scimmia sulla schiena diventa King Kong, e con tutta la buona volontà non ce la fai a smettere se non ti aiuta qualcuno.

Io qualcosa sulle psyco ho imparato (in prima persona, facendomici male), ma questo non significa che sono al sicuro.

Sapete come vanno queste cose: quella ti tromba, ti fa un pompino fatto bene, e poi non capisci più na sega (le tue difese sono indebolite).

Con tutte ste pagine direi che i tratti delle psyco sono stati toccati tutti; semmai manca una linearità nell'esposizione.

Ci metto un punto fermo, banale: usano il sesso per manipolare, sia in fase di profumazione, sia dopo scopato.

Dopo 2 o 3 mesi sei ito. Vanno sgamate prima.

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Descent
19 ore fa, drake00 ha scritto:

a chi ci è cascato e ha saputo riconoscerle

 

Ciao drake

qui a scrivere non ci sono dei malcapitati che avrebbero potuto avere di meglio, ci sono delle persone che hanno fatto delle scelte più o meno coscienti all'interno delle loro possibilità matematiche.

Effettivamente la dissonanza tra i toni del post esordiente e gli ultimi può lasciare intendere un valore vangelico a quei punti elencati.

Devi considerare che trattandosi di un forum sulla seduzione, si gioca (o giocava) un po' sulla predificazione femminile, quindi considera quella prima pagina come una sorta di guida pratica per chi fa game e si trova ad approcciare decine di donne al giorno.

Ci sta però un errore madornale alla base di quel sacrosanto post, ed è proprio quello nel quale tu sei incappato, ovvero la percezione dell'esistenza di un uomo talmente saldo in se stesso e vicino alle sue prerogative da sapere in ogni istante ciò che vuole.

Voglio dire, se uno con la personalità come la mia, iscrittosi a questo forum per una relazione tossica come tante trattate si mettesse ad attaccare bottone con un gran numero di donne, finirebbe per preferire e (lasciarsi) selezionare (da) quelle che quell'inferno glielo fanno vivere (e gli addetti ai lavori che qui non mancano apostroferebbero probabilmente con un rivivere).

Questo almeno mi sarebbe capitato e continuato a capitare se la rottura non avesse bussato alla mia porta.

Ora, psicologia a parte, se uno prende coscienza del pantano di merda nel quale si è trovato (e per prendere coscienza significa avere la capacità di toccare i propri problemi senza rifuggire), lì allora il metodo per riconoscere possibili persone per te tossiche scoprirai di averlo già installato.

Banalmente non ti interesseranno più.

Verosimilmente ignorerai volti che prima ti avrebbero attratto.

Certi atteggiamenti altrui faranno scaturire in te emozioni diverse a quelle che conoscevi

Conoscerai sempre più ciò che ti appartiene, e non starai a servire i giochi di chi è conformato per - nel migliore dei casi - servirsi della tua causa pisciandoci sopra (contribuendo ulteriormente alla sua condanna - tra l'altro)

Il fatto è stare a capire se la rottura verrà un giorno a trovarti, trattandosi di un accidente, forse l'unico in queste faccende cicliche e aritmetiche, o se la paura che ti tiene attaccato alle tue ferite è troppo grande, tanto da rendere stupido per la natura regalarti la possibilità di valutare coscientemente la tua direzione.

Questo perché la natura è pigra, e difficilmente elargisce seconde possibilità.

Ad assecondare questa pigrizia ci si mettono la sporcizia sociale sui libri, le scuole, le fermate del bus, i pranzi in "famiglia"

Non esiste individuo che classificato sotto la specie sapiens meriti per diritto la tua vita soltanto in quanto sapiens, vivente, fratello, solido, molle, o altre puttanate attribuite da cose che non ti appartengono 

Su questo equivoco storico si sono scatenati i peggiori ismi ed esimi esalati da folli bocche arrogatesi la capacità di stabilire il giusto per gli altri, per il mondo, che inculano soprattutto gli sprovveduti empatici di cui parlavo sopra.

Mostri non vedenti oltre la loro pelle, che vengono legittimati al badarsi di faccende universali dalla pigrizia di chi è soltanto detto quando non sputato, e nella sua incapacità può solamente servire (a) qualcosa.

Generatori di brutto dal (loro) nulla.

Letame che mette tristezza soltanto a chi si trova ancora invischiato nel limbo empatico.

Vero è che non si può stare nella testa di un altro, ma declinare con pigrizia la propria etica su principi di uguaglianza e diritti (della specie, di nazione x, delle mie palle) non è tanto dissimile dal prendere per assodato che i più la pensino e la debbano pensare in un determinato modo, cadendo per l'appunto nella trappola del servizio altrui, dell'appartenenza necessaria allo scongiurare la minaccia dell'esclusione, del girare a vuoto su fitti binari statali dove tu - per te - non conti un cazzo, se non per riconoscimento (mortificante) altrui.

E magari potessimo convivere con quella che tu definisci la nostra dose di pazzia, soltanto lì ci si può definire assennati senza sembrare degli stupidi

 

C'è dell'audio che mi ronza per la testa: "basta con la specie!"

 

 

 

Modificato da Descent
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Descent
53 minuti fa, purple pill ha scritto:

Questo lo pensavo anch’io.

Anni fa, ebbi una relazione con una donna diciamo “turbolenta”, che se ne uscì di scena in un modo diciamo altrettanto turbolento.

non era nemmeno la prima, ma dopo di lei mi feci mesi di analisi, pratica zen, introspezione. E devo dire che male non mi ha fatto, visto che ne ho avuto benefici tangibili anche a livello personale, lavorativo, relazionale. Oltre a buttarmi alle spalle l’acredine per quel che era successo, che non era nemmeno tanto ingiustificata, per la cronaca.

Fatto è che ero davvero goduto della mia vita e a un certo punto arrivai a pensarla proprio come te.

tant’è vero che, quando incontrai quella che poi il casino lo ha combinato sul serio, mi compiacqui perché pareva una donna davvero equilibrata e a modo.

Com’è altrettanto vero che per la stessa ragione, poi, ho continuato per mesi a tapparmi le orecchie di fronte a una serie di campanelli d’allarme perché “no, non è possibile, non lei. Io ormai c’ho il radar per le sclerate”. 

 

 

Il tuo avatar non è lì per caso, mi sa

e mi rimanda a riflettere, o a spegnere il cervello con qualcosa, prima che l'alone del mio precedente positivismo possa giocare alle persecuzioni

tipo uno psycho - border - narci con tratti di insonnia

 

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Back Door Man
9 ore fa, BackDoorMan68 ha scritto:

narcisista è un termine che mi è stato contestato un paio di volte, su questo forum, addirittura "con ferocia😂 (ci stanno i post scritti, andate a controllare, casomai non ci crediate)

 

5 ore fa, purple pill ha scritto:

Questo succede perché sono termini abusati.

Mesi fa su Quora arrivai a leggere che i narcisisti sono i veri rettiliani, in missione per sterminare gli empatici, tipo l’eterna lotta tra il bene e il male.

E che devi fare a quel punto? Click e unsubscribe, all’istante.

Ma questo succede quando getti un argomento in pasto alla massa in modo divisivo. Non c’è modo migliore di trivializzare un’idea che farne un simbolo su cui il volgo possa abbaiare in modo manicheo.

Per un decennio in Italia si è parlato solo di Berlusconi. Cosa resta oggi di tutto quell’accapigliarsi ossessivo, da automi,  che a un certo punto era diventato stucchevole e basta?

I meme sull’honestà.

Lo stesso stava succedendo l’anno scorso con la caciara quotidiana sui “migranti”, con la differenza che loro non l’hanno nemmeno scelto d’essere oggetto di un dibattito serrato naïf, ossessivo e anche un po’ cretino. Ce li ha gettati in pasto qualcuno che ben conosce l’idiozia e la pigrizia intellettuale del popolo italiano. E infatti, sparito dal governo questo “qualcuno”, di sti migranti dalla sera alla mattina non glie n’è fregato quasi più nulla a nessuno.

e dunque.

“Narcisista”, “borderline”, “empatico”, “relazione tossica” sono concetti trivializzati, svuotati di ogni significato per abuso manifesto.

Significa che il 95 per cento delle volte, ormai, vengono tirati in ballo in discorsi cretini.

in un contesto del genere, ha molto più senso l’approccio del dott. Danny Samuelson, che è un accademico in psicologia clinica e che su quelle che qui vengono chiamiate psycho ci ha scritto due libri (il metodo antistronze I e II), nei quali - al netto dei toni ironici e ameni - è ovvio come a volte faccia riferimento ad alcuni tratti di personalità disturbata, senza comunque mai tirarli in ballo in modo esplicito.

questo senza nulla togliere all’ovvia preparazione di @sfulcrum o @Rivaroxaban per cui ho davvero il massimo rispetto.

Ma è un fatto che qui non siamo tutti psichiatri 

 

 

Sono pieno di spam di quelle teste di minchia di quora. Non me ne parlare. Per aver visitato il sito o poco più (il poco più dev'essere stato passargli un mio indirizzo mail) ci ho uno spam da "fine pena mai". Ma lo stesso mi accade con linkedin e altri siti del cazzo gettonatissimi.

E questo fa parte del fatto che internet, la bella Internet di 20 anni fa, è diventata una fogna, ed è una battaglia persa riportarla a livelli decenti, o farne strumento di libertà e piacere come si sperava ai tempi.

Se tu sapessi le mie idee politiche! C'è sempre un puparo dietro a ogni cosa, è tutto organizzato e si ripete a cicli. Tanto la storia la fanno i vincenti, e la verità è sepolta in un incessante lavoro di becchinaggio taglia e incolla. E' un 1984. I visionari del secolo scorso ci hanno azzeccato. Presente distopico.

Io c'ero nel vero 1984. Sono contento di aver vissuto i miei tempi. Se potessi rivivere da capo non vorrei assolutamente avere 20 anni nel secolo XXI. Anzi, avrei preferito nascere prima di qualche anno. Perché c'è una generazione che avuto tutto: quelli nati negli anni 50 (anche allora dipendeva da DOVE nascevi e chi si occupava di te, ma qualche possibilità di vivere bene, e ribaltare la situazione se eri nato povero c'era, ora il Sistema sta in piedi co e barzellette, il Palazzo è pericolante e gli incoscienti ballano e con loro i solai. Di solito le strutture cedono a notte fonda, quando non ci sono sollecitazioni, tutti dormono e la struttura implode. Chi è dentro muore, e la polvere si sparge per kilometri. Ma fuori è freddo, siamo allo zero, e non si può passare le notti all'agghiaccio, e allora si sta dentro, tutti nella stessa barca di cemento armato).

 

5 ore fa, purple pill ha scritto:

questo succede quando getti un argomento in pasto alla massa in modo divisivo. Non c’è modo migliore di trivializzare un’idea che farne un simbolo su cui il volgo possa abbaiare in modo manicheo.

Ci sono leggi di manipolazione della massa, immutate da migliaia di anni. La lingua si evolve, gli slang cambiano. Quando ero pischello e campavo in Spagna si diceva di qualcuno "Él sabe latín" per dire che quel qualcuno sa come s'inkula la gente. Chissà se parlano ancora allo stesso modo, comunque l'esempio che porti tu è un Divide et impera, il popolo vuole panem et circenses, e quel simbolo è un capro espiatorio. Di volta in volta chi sta su cambierà l'obiettivo su cui convogliare la rabbia del volgo, e creerà (riciclerà) modelli di desiderio, desideri indotti, false speranze in confezione spray. Se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi. 

Quello che ho scoperto, nel tempo, è che chi manipola le masse ha un calendario che è "avanti" di parecchi anni.

Internet esisteva come progetto militare molti anni prima di essere dato in pasto ai civili (dovrei controllare le date ma credo che sia stato usato in ambiente militare almeno per 20 anni) e stai sicuro che quando ce l'hanno passato avevano studiato tutto, non lasciando niente al caso.

Il ciclo è sempre lo stesso: all'inizio quel qualcosa promette bene (sia la Rete, sia qualsiasi altra cosa, e chi primo arriva discretamente alloggia), però la dura minga, dopo un po' le cose peggiorano. Ci sono sempre gli speculatori: per primi passano i lupi, e per ultimi gli avvoltoi. Alla vigilia del 2020 so benissimo che il calendario "segreto" arriva per lo meno al 2040, e non promette bene manco pe gnente. Salvo imprevisti, ma devono essere imprevisti grossi, è tutto calcolato, e da quando ci sono i computer è un casino. Non si sfugge al tracking, non c'è modo di farsi i fatti propri, siamo parte della massa, e il Grande Fratello ci tiene sott'occhio.

Dio è morto, la libertà sta molto male, e se mi metto a pensarci finisce che pure io non mi sento tanto bene.

Facciamo fine poema. Dicevamo?

Che certi termini sono abusati. Direi che non ci si può fare niente. E che, forse, i termini generici sono i migliori. Relazione tossica: tutti dovrebbero sapere cos'è una relazione e cos'è una persona tossica. Se mi attengo alla psicologia la persona tossica che rischio di incontrare e farmici male, è definita genericamente narcisista. E' quella priva di empatia. Ci sono studi sui neuroni specchio; nelle persone "normali" i neuroni specchio si attivano di fronte alla sofferenza altrui: c'è compartecipazione alla sofferenza altrui, si sta male anche noi vedendo soffrire qualcun altro. Nella persona tossica, o narcisista, non si attivano i neuroni specchio, non c'è compartecipazione, non c'è empatia. Chi non ha l'attivazione dei neuroni specchio è potenzialmente più pericoloso delle persone empatiche, a cui si attivano i neuroni specchio.

Quello che può accadere, quando si avvia una relazione con una persona tossica, è quello di essere usati e gettati via. Su wikipedia ita trovo due voci interessanti: narcisismo malignogenitore narcisista

Come ho già scritto in un altro post, a mio parere, la situazione peggiore è incontrare il narcisista maligno in casa, piuttosto che incontrarlo fuori, perché il partner narcisista lo incontrerò quando sarò già formato e avrò mezzi per difendermi, il familiare narcisista lo inconterò all'alba della vita e non avrò i mezzi per difendermi dall'abuso narcisista. Consiglio di studiare i concetti a chi non li conosce perché è un ABC fondamentale.

Altra cosa relazionata all'argomento è il Triangolo Tossico o Triangolo Drammatico di Stephen Karpman

https://en.wikipedia.org/wiki/Karpman_drama_triangle

Per quanto riguarda lo studio di certe dinamiche la psicologia è quella che mi ha aiutato di più.

Salu2. Hasta la próxima.

Just did it my way...

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De Rues

Ragazzi scusate, però c’è modo e modo per analizzare una persona disturbata da una con un brutto carattere.

io sono sicuro di aver toccato con mano una disturbata seria (ora che sia istrionica, narcisista poco ci piove e forse neanche mi interessa una diagnosi precisa.)

però se andiamo ad analizzare il comportamento femminile e pretendiamo alla prima scenata di tagliare i ponti qui il genere umano si estingue tra una generazione.

ho frequentato tante donne fino ad ora e quello che posso dire con assoluta certezza è questo. 

-Una donna che tradisce non è per forza una disturbata

-una donna che sclera non è per forza una disturbata

-una donna che mente non è per forza una disturbata

secondo me la differenza la fa la modalità con cui queste fasi avvengono, le cause e soprattutto la violenza.

 

faccio un esempio, anni fa ho frequentato una tipa per circa un anno, tutto bello, tutto tranquillo. Alla fine iniziò ad avere un atteggiamento provocatorio nei miei confronti. Pareva che non ne facessi bene una. Dopo un paio di settimane ho capito tutto. Aveva conosciuto un altro che le piaceva di più e al posto di mostrare fegato e dirmi apertamente come stavano le cose ha preferito farmi sentire inadeguato e innescare in me una reazione violenta per avere la scusa giusta per lasciarmi.

adesso questa è una donna verso cui dovrei nutrire un certo tipo di disprezzo, più che giustificato, però posso dirvi con certezza che quella non era una disturbata, magari era codarda, squallida, troia e chi più ne ha più ne metta ma la malattia mentale è un'altra cosa.

secondo me se si cerca una situazione tranquilla con una donna avendo il sensore psyco, come lo chiamate qui, le vostre relazioni, le relazioni di tutti, durerebbero al massimo 6mesi.

ladonna è instabile per natura. Forse quelle che si tengono di più sono quelle brutte tutte ciccia e brufoli che per ovvi motivi cercano di essere più gradevoli possibili.

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