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Giurisprudenza e poi?


pretoriano

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Eurogianlu

Concordo

Magari non si era capito bene, perdonatemi ma scrivo dal telefono!

L'universita' deve dare preparazione "tecnica" assolutamente! Rimane il fatto che si valuta solo la preparazione accademica quindi puoi avere un buon laureato che peto' non si e' mai confrontato con la vita...

E a sottolineare questo facevo l'esempio di tanti eterni bimbi e cocchi di mamma... la responsabikita' e' dei genitori non dell'universita'

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  • 2 settimane dopo...

La facoltà di Giurisprudenza in Italia è TOTALMENTE sbagliata sotto forma di organizzazione.

Alcuni dati, giusto per rendere l'idea:

1) In Francia, Germania e altri paesi del nord europa l'età media alla quale si diventa magistrato è di 26/27 anni. In Italia l'età media alla quale si diventa magistrato è di 33 anni.

2) Nella sola Roma ci sono più avvocati di quanti siano presenti in tutta la Francia. Sono dati ufficiali.

E potrei continuare.

Ciò premesso, andiamo al dettaglio.

Molto spesso chi si affaccia allo studio del diritto pensa che fondamentale sia studiare in una facoltà prestigiosa in quanto potrà così spendere il nome dell'università nel curriculum ed ottenere qualche vantaggio.

Ebbene, non è così! Prendete uno studente laureato nella più prestigiosa università italiana di Giurisprudenza ed un altro studente di una qualunque facoltà. Ora mettete davanti ai due studenti un atto di citazione e chiedete ad entrambi di scrivere una comparsa di risposta. Il risultato sarà che entrambi lasceranno il foglio in bianco, non avendo la minima idea di cosa fare o cosa scrivere. Né tanto meno come impostare uno scritto difensivo.

Vogliamo fare qualcosa di più semplice? Chiedete ad entrambi di scrivere un tema sul contratto preliminare e la trascrizione di questo. Risultato? Sarà il medesimo foglio bianco se non qualche riga di poco o nessun valore.

Perché tutto questo? Perché la facoltà di Giurisprudenza non insegna NULLA di pratico ed utile. Ma semplicemente fornisce una quantità assurda di nozioni sviscerate in migliaia e migliaia di pagine mandate a memoria dagli studenti con la sola ed unica finalità di superare l'esame.

Tutto questo porta lo studente a vivere una realtà alienante che lo porta inevitabilmente agli ultimi 6/7/8 mesi di università a domandarsi cosa farà da li a breve gettando lo studente nel panico. Quale sarà il suo futuro? Avvocato? Magistrato? Notaio? Pubblica Amministrazione? Non avendo NESSUNA idea di che cosa in pratica facciano gli avvocati, i magistrati, i notai ecc..

Allora lo studente si comincia (finalmente!) ad informare da solo, non avendo nessun punto di riferimento all'università, e comincia così a rendersi conto delle spaventose difficoltà che portano alle professioni sopra elencate e scopre ad esempio:

. Avvocatura

18 mesi di praticantato presso uno studio legale. Orario di lavoro assurdo e per di più gratuito. Trattato da quello che viene chiamato "dominus" (ovvero sia il titolare dello studio) come un impiccio che la legge gli costringe a mettersi dentro lo studio.

Dopo tutti questi mesi di assurdo ed inconcepibile stress si può provare il concorso. Una quantità di studio infinita, una quantità di soldi spesi tra scuole e libri per un risultato molto spesso frutto della fortuna più che della bravura.

Vogliamo quindi parlare del lato economico? Una miseria! Il bravo avvocato che lavora in uno studio "normale" percepisce i primi 10 anni 1.800/2.500 euro al mese quando lo studio va abbastanza bene. La concorrenza in Italia è così alta che tutti i prezzi sono al ribasso.

Una soddisfazione migliore la si avrebbe lavorando per le cosiddette "law firm", ovvero i grandissimi studi legali che trattano giri d'affari per milioni e milioni di euro. Peccato che nessuno abbia informato il nostro povero studente che per sperare di accedere a questi studi i requisiti siano una laurea conseguita entro e non oltre i 5 anni di studio (quindi niente fuori corso neanche per due mesi) ed un voto di laurea minimo di 110/110 (quindi o hai preso 110 oppure 110 e lode. Altrimenti il curriculum non viene accettato) e la conoscenza perfetta della lingua inglese.

Ed ecco che al nostro studente passa la voglia anche solo di cimentarsi a percorrere questo assurdo percorso.

. Pubblica Amministrazione

Una strada più facilmente percorribile e con molte più soddisfazioni economiche, a patto che si scelga l'amministrazione giusta! I bersagli puntati dallo studente più furbo sono i Ministeri. Un peccato che neanche in questo caso qualcuno all'università si sia premurato di dire al nostro caro studente che nel 95% dei casi è richiesto un voto di laurea che vada dal 105 minimo in su per presentare la domanda di ammissione al concorso pubblico.

. Notariato

Qui ci sarebbero da scrivere pagine e pagine. Mi limito solo a qualche dato. Le percentuali di ammessi sono ad oggi attorno al 13% dei candidati. Una quantità di studio PAZZESCA ed una spesa di denaro enorme per prepararsi al meglio. Questo perché bisogna necessariamente (non sono obbligatorie ma servono) frequentare le migliori scuole notarili che hanno dei costi che vanno dai 3.000 ai 10.000 euro.

Avendo la consapevolezza che al concorso ci sarà la possibilità di essere bocciato con la percentuale dell'87/90%.

. Magistratura

E' più o meno lo stesso di quanto sopra visto per l'avvocatura.

Come dovrebbe essere organizzata la facoltà di Giurisprudenza?

La mia personale idea è questa:

4 anni di corso;

20 esami in tutto;

Informazione obbligatoria dell'università su come si diventa avvocato, magistrato e notaio e l'importanza del voto di laurea ai fini delle assunzioni presso società/aziende;

6 mesi di esercitazioni pratiche obbligatorie al termine degli esami in materia di procedura civile, procedura penale ed atti notarili;

Eliminazione totale di tutti gli esami inutili ed opzionali;

Una volta laureato obbligo di 6 mesi di pratica e non 18 mesi come oggi per l'Avvocatura, Notariato e Magistratura.

Lascio a voi ulteriori disquisizioni.

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Leopold

Molder, non ho studiato giurisprudenza e ne so poco, ma quello che dici mi sembra condivisibile...di sicuro ridurrebbe le perdite di tempo, ma non vedo come potrebbe cambiare la sostanza (ovvero trovare lavori ben remunerati). Se un mercato è saturo resta tale anche cambiando le modalità di formazione.

E aggiungo che ormai è così un po' ovunque.

Modificato da Leopold
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Eurogianlu

Condivido... gia' 10 anni fa in alcune universita' spagnole erano organizzati con teoria al mattino e pratica ( stesura di atti, contratti, documenti ecc.) al pomeriggio...

Da noi pochi prof. facevano qualche esercitazione e cose del genere...

Poi ovvio in un paese dove ognuno fotte il prossimo pensavate che un dominus si preoccupasse di salariare gli schiavi?

Ad ogni modo se uno ha i numeri emerge lo stesso anche se con una fatica immane rispetto al risultato...

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Molder, non ho studiato giurisprudenza e ne so poco, ma quello che dici mi sembra condivisibile...di sicuro ridurrebbe le perdite di tempo, ma non vedo come potrebbe cambiare la sostanza (ovvero trovare lavori ben remunerati). Se un mercato è saturo resta tale anche cambiando le modalità di formazione.

E aggiungo che ormai è così un po' ovunque.

L'unico modo per aumentare la remunerazione è diminuire il numero di Avvocati presenti in questo paese.

Se anziché esserci 8 milioni di Avvocati (tanto per dire) ce ne fossero 1 milione, il guadagno sarebbe nettamente più alto.

L'unico modo per ridurre il numero di Avvocati è quello di limitare la possibilità di superare l'esame a 2 o 3 volte nella vita. Non lo so se sarebbe giusto, ma è senz'altro l'unico modo.

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Condivido... gia' 10 anni fa in alcune universita' spagnole erano organizzati con teoria al mattino e pratica ( stesura di atti, contratti, documenti ecc.) al pomeriggio...

Da noi pochi prof. facevano qualche esercitazione e cose del genere...

Poi ovvio in un paese dove ognuno fotte il prossimo pensavate che un dominus si preoccupasse di salariare gli schiavi?

Ad ogni modo se uno ha i numeri emerge lo stesso anche se con una fatica immane rispetto al risultato...

Concordo, e ritengo inoltre che la prassi di non pagare i praticanti sia del tutto illecita ed incostituzionale.

Art. 36 Cost. 1 c. "Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente a assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa".

Art. 26 cod. deontologico forense "L'avvocato deve fornire al praticante un adeguato ambiente di lavoro, riconoscendo allo stesso, dopo un periodo iniziale, un compenso proporzionato all'apporto professionale ricevuto".

Nel 99,9% dei casi per 10/12 ore di lavoro al giorno dopo 6/7 mesi di praticantato questo "compenso" si misura in qualche centinaio di euro. Una vergogna alla quale lo Stato non mette mano e non si interessa.

La figura dell'avvocato in Italia ha perso ogni onorabilità e senza una riforma sull'università e sulla procedura civile è una figura destinata a distruggersi da se stessa.

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Eurogianlu

Non credo che limitare il numero di avvocati sia di per se' il rimedio...

Sicuramente il professionista non imorenditore ha margini limitati....

Io fortunatamente sono consulente (pur avendo il titolo) non sono iscritto all'albo... meno vincoli, e nel bene e nel male negozio i compensi come meglio riesco....

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Leopold

L'unico modo per aumentare la remunerazione è diminuire il numero di Avvocati presenti in questo paese.

Se anziché esserci 8 milioni di Avvocati (tanto per dire) ce ne fossero 1 milione, il guadagno sarebbe nettamente più alto.

L'unico modo per ridurre il numero di Avvocati è quello di limitare la possibilità di superare l'esame a 2 o 3 volte nella vita. Non lo so se sarebbe giusto, ma è senz'altro l'unico modo.

Non credo che limitare il numero di avvocati sia di per se' il rimedio...

Sicuramente il professionista non imorenditore ha margini limitati....

Io fortunatamente sono consulente (pur avendo il titolo) non sono iscritto all'albo... meno vincoli, e nel bene e nel male negozio i compensi come meglio riesco....

E' un po' quello che accade per i medici (ingressi limitati), e difatti sono quelli che mediamente se la passano meglio.

Però ripeto, questo è un discorso valido per qualunque professione. Chiunque già in possesso di una abilitazione, o di una competenza, desidererebbe aver meno concorrenza possibile per guadagnare di più, mi sembra ovvio:D

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ciub

il vero problema è che la facoltà di giurisprudenza viene vista come un refugium peccatorum

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  • 4 settimane dopo...
cabeleira

Mi mancano poche udienze per finire il praticantato.

E' durato 24 mesi, dovevano essere solo 18, ma a causa del basso numero di udienze, ho perso un semestre.

Per averne il giusto numero, ogni semestre ho fatto favori, e salti mortali inimmaginabili, ho violato la legge, ho sputato sulla legge, perché dopo qualche mese di praticantato legale ti accorgi di una realtà : la legge, non esiste ed il giusto non è esistito mai.......(cit. da Educazione Siberiana :) )

Il mio dominus non mi aveva avvertito di non avere il minimo di udienze, mi sono arrangiato.

Fin dall'inizio mi sono reso conto che la moneta di scambio per il praticante non è il denaro, ma le udienze ed i fascicoli.

Più casi tratti, più fai pratica. Più favori fai, maggiore è il numero di udienze che potrai affrontare.

L'esperienze delle udienze non è formante, è più che altro una perdita di tempo tra i tanti impegni che avrai.

Cosa vuole un dominus ?

Dipende molto dal tipo di dominus che troverai :

La maggior parte vuole un segretario a titolo gratuito. A volte addirittura due........

Il resto s'impegnerà per insegnarti qualcosa, ma il più delle volte farà fatica a farsi capire.

La maggior parte degli avvocati non sa parlare, alcuni, addirittura non sanno scrivere.

Chi è fortunato, trova quantomeno quello che sa scrivere, chi è sfortunato trova il domunus che conosce solo la legge e che scrive in modo talmente pomposo ed incomprensibile che sarebbe un insulto alla grammatica ed alla letteratura italiana il volerne ripetere i traballanti ed incerti periodi.

Il tuo saper scrivere dipenderà dal modo in cui ti poni nei confronti degli altri .

Sei chiaro con te stesso ?

Quando parli con gli altri il tuo fine è quello di avere ragione o di esprimere il tuo parere ?

Quando qualcuno ti contraddice la tua reazione più frequente è il fastidio oppure l'accettazione e il confronto ?

Sei disposto a credere che forse, nonostante i buoni voti a scuola scrivi allo stesso livello di un analfabetta, oppure pensi che nessuno possa insegnarti nulla su come ci si esprime ?

Per migliorare nella professione, saresti disposto a seguire un corso di teatro, musica, scrittura creativa ?

Buona parte dei consigli che ti hanno dato fino ad ora sono assurdi, altrettanto assurda è l'intenzione di volersi specializzare in un settore specifico del diritto.

Per un giovane avvocato e per un praticante non esistono settori specialistici.

Entrambi si adattano alle contingenze. Se trovano uno studio orientato al diritto civile, seguono prevalentemente civile. Se ne trovano uno differente seguono orientamenti differenti.

Fatte queste doverose premesse

Perché fare praticantato legale ?

Dipende tutto dalla motivazione, difficilmente te lo chiederai se vorrai farlo veramente.

E' una scuola di vita, molto diversa dalla facoltà che stai frequentando. (Io l'ho frequentata molto poco).

Ti rivelerà il vero volto di quella cosa che gli stolti invocano a gran voce, chiamandola "diritto".

Se non lo stai già facendo, imparerai a sopportare la sofferenza. Buona parte degli avvocati sono egomaniaci,dopo averti insultato e deriso ti dimostreranno la loro stupidità progettando trame complicate, trame che s'infrangeranno mestamente al solo sfiorare la realtà dei fatti....... :(

Cosa offre il praticantato ?

Cosa offre la vita ?

Nulla, offre solo ciò che ti sei conquistato, ciò che" volli e sempre fortissimamente volli".

La vita ti offre veramente solo quello che sei disposto a condividere. Il resto sparisce velocemente, come la nebbia, al primo alito di vento.

La stessa cosa ti offrirà il praticantato legale : se vuoi specializzarti lo sarai almeno 10 anni dopo la pratica, se vuoi diventare ricco, ti conveniva nascerlo,( nel mentre ti consiglio di trovare lavoro come ho sempre fatto io),

Avrai un 'esperienza altamente formante : incontrerai truffatori, ladri, bugiardi patentati, idioti , polli da spennare, persone generose, e persone a cui dare una mano sincera, anche se dovessi solo ascoltarle, senza poter fare quasi nulla, le farai sentire meglio......

Questo ultimo punto marcherà la differenza fra il tipo di avvocato che diventerai : freddo , senza scrupoli, interessato solo ed esclusivamente al proprio tornaconto, oppure umano : capace di tendere una mano a chi ha bisogno.

Questo perché quando sarai avvocato oltre al guadagno avrai un potere enorme : sarai IMMUNE alle leggi. Immune a qualunque tipo di legge che non sia quella strettamente penale.

Quello che desideri lo avrai , potrai schiacciare le persone , perseguitare i tuoi nemici , sfruttare chiunque ti capiti a tiro, non pagare multe, ammende, tasse ecc........ oppure potrai fare bene il tuo mestiere, e con un po di coscienza trovare una branca del diritto che t'ispira facendo magari anche altre cose nella vita.

Quali sono le qualità che ti permettono di portare a termine la pratica legale ?

Le stesse che ti permettono di conquistare una donna .

Dominanza (positiva o negativa, non fa differenza)

Imperturbabilità

Direzione ( Determinazione)

Assertivita ( E' fondamentale sostenere le tue idee)

iniziativa

Responsabilita'

Un ultimo fondamentale consiglio .

Non fare l'avvocato se desideri il denaro, ti condanneresti ad un esistenza di patimenti ed insoddisfazione.

Ho ascoltato avvocati dire frasi di questo genere : "Tieni da conto questi libri, sono gli strumenti che ti permetteranno di avere una vita dispendiosa."

Questi avvocati sono la peggior specie di soggetti del diritto. Vivono un esistenza di patimenti e non si accorgono che l'avvocatura non ha nulla da spartire con le attività dell'imprenditore e del venditore, sono mestieri molti differenti.

Fai l'avvocato se la tua ambizione è il potere, di qualunque tipo esso sia : personale, politico, sociale.......non importa.....ovvero, deve importare a te, non agli altri.

Infine, ti lascio un articolo che ho letto oggi , assai motivante per i giovani che desiderano intraprendere il praticantato.

http://www.newsicilia.it/cronaca/37-anni-euro-in-tasca-eppure-avvocato-storia/30430

Modificato da cabeleira
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