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I viaggi e le aperture… mentali


Montparnasse

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Montparnasse

Ciao ragazzi,

ci tenevo a mettervi a parte di alcune considerazioni maturate alla fine di un altro dei miei viaggi estivi. Questo post vuole anche riprendere in parte quello, secondo me ottimo, scritto da Donald Fuck diversi mesi fa (questo).

VIAGGI

Viaggiare da soli in un paese straniero è veramente un’esperienza formativa, e badate bene, non solo in termini puramente “sargistici”, ma, come si suol dire, a 360 gradi. Un’esperienza che mette a nudo di fronte a se stessi, che apre la mente, che permette e obbliga a mettersi in gioco. So che molti di voi storceranno il naso di fronte alla prospettiva di andarsene in giro da soli, senza amici e senza fidanzata, perché può sembrare un po’ da sfigati; li capisco, perché è un sentimento che in passato ho provato anch’io. Ma ho capito che mi sbagliavo quando mi sono reso conto che gran parte del tempo durante i viaggi con le LTR l’ho passato litigando e durante i viaggi con amici sbuffando perché non riuscivo a fare quello che volevo. Viaggi come questi sono molto frustranti. Invece ho fatto diversi viaggi da solo e non me ne sono mai pentito. È chiaro che due settimane da soli all’estero non si improvvisano e non tutti ci sono tagliati; quindi, se qualcuno volesse tentare, consiglio prima di provare un’esperienza più breve, tipo un weekend in una grande città europea (Barcellona, per esempio, va benissimo) e poi di affrontare un viaggio più lungo. I vostri genitori vi fanno storie? Diamine, siete o non siete aspiranti PUA? Prendete e partite, in barba ai genitori!

Chiaramente, andare in viaggio da soli presuppone il fatto che possiate passare molto tempo da soli, e dovete essere preparati a questa eventualità. Un’intera giornata con pochi e sporadici contatti con altre persone può capitare. Ma, e questo è ciò che mi interessa far capire, dipende in gran parte da voi. Per chi ha problemi ad aprire o a stare solo con se stesso, un viaggio di questo tipo può davvero diventare la forma di sblocco che cerca. Se partite da soli e non aprite nessuno, rischiate di rimanere davvero soli soli per tutto il viaggio. Quindi questa situazione “obbliga” in pratica ad aprire gli altri (non solo ragazze) per cercare compagnia. Naturalmente questo dipenderà da quanto avrete voglia di stare con altre persone, ma il vantaggio è proprio questo: se volete stare da soli ci potete stare (senza AFC che vi rovinano la vacanza), ma se volete stare con qualcuno sapete che potrete farlo, magari anche solo per un pomeriggio o una sera, e vi assicuro che le occasioni di conoscere gente non mancheranno. Con tutto ciò si impara a non chiudersi in se stessi e a sviluppare una familiarità immediata con gli sconosciuti, che tornerà utile anche in futuro, quando si rientra nella routine quotidiana e le occasioni di fare pratica sono inferiori.

SARGING

Per quanto riguarda gli aspetti “sargistici”, forse qualcuno non ci crederà, ma le possibilità di incontrare ragazze sole e aprirle sono innumerevoli. Si possono incontrare anche ragazze che viaggiano a coppie o in tre o più; le coppie sono frequenti, ma interagire con loro è difficile, anche perché se attraete una ragazza questa difficilmente vi seguirà, per non lasciare sola l’amica. I 3set sono paradossalmente migliori, perché è più alta la probabilità di riuscire a isolare una HB, anche se richiedono una capacità di gestione del set non da poco, che chi è alle prime armi magari non possiede. I luoghi? Praticamente dovunque: musei e mostre, stazioni della metropolitana, aeroporti, biglietterie varie, negozi, autobus, uffici del turismo, e sicuramente ne dimentico qualcuno, e poi ovviamente i locali. Gli opener? Gli info opener sono ovviamente gettonatissimi, quale turista negherebbe mai un aiuto a un “collega” in difficoltà? Andate di info opener e non ve ne pentirete.

Durante il mio viaggio ho avuto tantissime possibilità di aprire ragazze che erano sole. Alcune le ho sfruttate, altre no, anche perché sinceramente non ero lì per rimorchiare ma per seguire il mio programma di viaggio. Quindi, per intenderci, non mi sono messo a fare street sarging sfrenato e ho aperto solo ragazze che sono, per così dire, capitate nel mio “raggio d’azione”. Ma se faccio il conto, in due settimane ho aperto almeno una decina di ragazze; ripeto, senza cercarlo più di tanto. Se lo avessi cercato, il numero sarebbe infinitamente maggiore. Ho perso, come dicevo, alcune buone occasioni di aprire HB veramente carine e approcciabili senza troppa difficoltà. I motivi? Stanchezza, pigrizia, residui AFC (ebbene sì, ci sono anche quelli…), varie ed eventuali. Aprire è stato di una facilità disarmante, anche se, ahimé, soprattutto con ragazze italiane: in vacanza le dinamiche sono completamente diverse, si vive in una specie di limbo spaziale e temporale per il fatto di trovarsi in un luogo sconosciuto in un tempo dalla durata minima, con le italiane si instaura subito una forma di “fratellanza” dovuta alla comune nazionalità, e le tipe se la tirano molto meno. Molte di esse le ho aperte e #chiuse dopo 5 minuti dicendo: “Allora, ci sentiamo per stasera?”, qui da noi in circostanze normali una cosa del genere sarebbe improponibile. Figuratevi che alcune di queste si sono fatte vive per prime loro e altre non le ho nemmeno richiamate, ma ormai questa è diventata una mia costante…

Forse vi sorprenderà sapere che in più di un’occasione sono stato anche aperto, da ragazze mediamente carine, e mi ha fatto sorridere osservare la loro scelta nelle aperture e il loro malcelato desiderio di creare un coinvolgimento reciproco. Le ragazze così mi piacciono, decisamente.

E poi, non crediate, le ragazze apprezzano un tipo che se ne va in giro per l’Europa da solo senza battere ciglio, quando il 90% della gente si fa problemi persino ad andare a pranzo o al cinema da solo. All’estero questa cosa non succede, in Italia siamo ancora indietro, ragazzi, ricordiamocelo. L’impressione che date viaggiando da soli è più che positiva, non ho mai incontrato nessuno che la prendesse come una cosa negativa, fa molto DHV e un sacco di persone semplicemente vi invidiano e rosicano perché non avrebbero le palle di fare lo stesso. La gente si sciacqua la bocca con discorsi del tipo che vorrebbe andarsene in giro per il mondo, che se potesse mollerebbe tutto, e poi non se la sente di farsi 2 settimane per conto proprio in una città europea. Vabbè…

Tra le altre cose, mi è anche capitata una situazione un po’ strana, che racconto qui.

REPORT

Tra le HB che ho aperto, una secondo me merita particolare attenzione e vi faccio un minireport, perché credo sia interessante capire le dinamiche di questa interazione.

Questa ragazza, un’HB7, l’ho conosciuta per puro caso in un bar. Il pretesto è stato un rapport-by-chance dovuto al fatto di essere entrambi italiani in una città straniera. Abbiamo chiacchierato per diverso tempo nel bar, poi c’è stato una specie di instadate, nel senso che ci siamo spostati di comune accordo in un altro locale per proseguire la conversazione. Durante questa chiacchierata ho cercato di sviluppare il rapport, ma al tempo stesso ho prestato attenzione anche all’attraction, calibrando il mio game in funzione dell’HB. Quindi, dopo una preliminare estrazione dei valori, ho deciso di puntare soprattutto sul DHV (la tipa è una specie di donna-in-carriera) e sul soft kino (per cercare di allentare la sua rigidità fisica), evitando invece del tutto il C&F (la tipa era poco ironica e non avrebbe apprezzato) e i neg (fuori luogo con una ragazza così). Il risultato è stato soddisfacente, nel senso che la ragazza ha cominciato lentamente a sciogliersi e a parlare liberamente, raccontandomi molte cose della sua vita e sparando una raffica di domande sulla mia, su alcune delle quali ho deliberatamente sorvolato per mantenere un alone di mistero su di me; addirittura ha rinunciato a un appuntamento preso in precedenza con altre persone per stare con me. Non male, vero? J La ragazza non era single ma impegnata in una LLLTR un po’ burrascosa ma solida; però era lì senza il fidanzato, cosa che mi ha fatto pensare che qualche problema con lui dovesse avercelo. In pratica abbiamo passato insieme molte ore, ma al momento di salutarci, dopo lo scambio dei numeri, ho capito che non era sufficientemente in stato per essere *chiusa. Inoltre, come sempre, il fatto che fosse fidanzata mi ha un po’ frenato, non so se abbia sbagliato o meno.

Il giorno dopo ci siamo rivisti e la cosa è reiniziata in maniera piacevole. Sulle prime io ero abbastanza determinato a continuare il mio game. Ma poi è successo qualcosa di inaspettato. La tipa ha cominciato ad avere un atteggiamento che mi lasciava alquanto perplesso. Conoscendola meglio, mi sono accorto che gran parte delle cose che diceva rivelava un sistema di valori che mi era del tutto indifferente, per non dire che mi irritava. Ho cominciato, credo inizialmente in maniera inconsapevole, a percepire una distanza troppo marcata nel nostro modo di pensare e vivere e a perdere interesse nei suoi confronti. Anche noi uomini viviamo di emozioni e non bastano un bel visino o due gambe ben fatte per attrarci. Inconsciamente ho iniziato a smettere di sviluppare attraction, abbandonando kino, DHV e tutto il resto e limitandomi al solo rapport, che peraltro continuava a crescere. Abbiamo passato ore piacevoli, ma dopo esserci salutati (senza chiusure), al ritorno in albergo, razionalizzando, ho capito che il mio interesse per questa HB stava sfumando. Mi sono chiesto sinceramente se volessi ancora sedurre questa ragazza, e la risposta è stata no.

Il terzo giorno ci siamo rivisti, ma io ormai avevo perso quasi tutto l’interesse. Non so spiegarlo bene, ogni tanto però succede. È normale? Boh. Fatto sta che abbiamo passato altre ore insieme, ridendo e scherzando, con il rapport a mille, ma l’attraction a zero. Ormai la vedevo come un’amica. E il suo atteggiamento è stato la diretta conseguenza del mio (ricordate che le donne si comportano con noi sempre in conseguenza di come noi ci comportiamo con loro; siamo noi a condurre il gioco); era meno presente, si distraeva ogni pochi istanti, con un BL più chiuso dei giorni precedenti. Il massimo è stato quando ha cominciato a raccontarmi del suo ragazzo e delle sue storie precedenti come se lo facesse con la sua migliore amica (le donne amano parlare di se stesse); poi, mentre camminavamo per strada e io osservavo le ragazze che incrociavamo, a un tratto a me è venuta voglia di dirle una cosa tipo “qui è pieno di ragazze carine che mi guardano” (ma non l’ho fatto). E lì ho capito che ormai la cosa era tracimata, che anch’io ero entrato in uno stato mentale che con la seduzione non aveva più nulla a che fare.

Ci siamo salutati senza trasporto, ripromettendoci di vederci nei giorni successivi, ma questo non è più accaduto. Nessuno dei due ha cercato l’altro e ci siamo persi così. Abitiamo abbastanza lontani e non credo che ci risentiremo; lei non ha bisogno di un amico in più, io non ho bisogno di un’amica in più.

ANALISI

Cos’è successo, dunque? Che la mia mancata attenzione per le dinamiche seduttive di questo “game” ha condotto a una perdita di interesse da parte della HB. C’è da dire, come ho spiegato prima, che ciò è dipeso da un calo preventivo di interesse da parte mia (in pratica ho interrotto deliberatamente il game a metà), quindi la cosa non mi dispiace più di tanto. Ma il punto importante, secondo me, è aver capito per quale motivo l’interazione abbia preso quella piega. Anche solo un anno fa, mi sarei rotto la testa (come probabilmente molti di noi in passato hanno fatto) chiedendomi perché una ragazza con la quale avessi un feeling così intenso non fosse attratta sentimentalmente/sessualmente da me. Ora invece so che la risposta è semplice ma essenziale: perché il rapport senza attraction non porta da nessuna parte. Il rapport è fondamentale, ma è con l’attraction che si seduce davvero. E cos’è l’attraction? C&F, kino escalation, neg, push and pull, DHV e DLV e via dicendo.

Tenete conto che l’ultimo giorno stavamo davvero molto bene insieme, e che una sera siamo andati a mangiare in un ristorante dove tutti i camerieri e gli altri clienti ci hanno scambiati per la coppietta in vacanza. Ma tutto questo non ha importanza né valore. Senza la giusta dose di tensione sensuale, la ragazza vi percepirà come un amico o un confidente, e con lei non succederà niente. Quindi, per chi si trova o si troverà in futuro in una situazione simile, il mio consiglio è di non limitarvi a costruire un buon rapport con la ragazza che volete sedurre, ma di usare efficacemente le tecniche di attraction, anche non tutte, perché solo con quelle si ottengono dei risultati.

Right? ;)

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^X^

Gran bel post, caro Montparnasse, che condivido in toto!

Viaggiare da soli è difficile tanto quanto decidersi ad uscire dallo stato di AFC, non a caso per me le due cose hanno più o meno coinciso.

Aggiungo due suggerimenti, quasi banali:

1) soprattutto nel nord europa, l'ottimo è privilegiare gli ostelli. E non certo (solo) per la convenienza economica, ma per il clima festoso che vi regna: negli ostelli le coppie sono rarissime, la normalità sono i viaggiatori solitari e i gruppi di amici/amiche. Il paradiso!

2) per chi non se la sente subito di affrontare un viaggio da solo: io ho iniziato non completamente da solo, ma andando a trovare amici in varie città Europee in periodi in cui questi lavoravano. Una via di mezzo, insomma, perchè durante la giornata ero libero di organizzarmi per conto mio, ma la sera avevo la certezza di avere qualcuno con cui uscire.

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mad4hb

Gran bel post, anche quello del museo.

Hai veramente ragione Mont, quando sei da solo tutto è nelle tue mani e di conseguenza molti assumono un atteggiamento più sicuro di sè. Inoltre quando esci dal guscio sei così carico che devi stare attento a non strafare piuttosto che a pomparti il frame come di solito. A me è capitato diverse volte di essere in giro da solo anche per lunghi periodi e le esperienze che ho fatto mi hanno fatto molto crescere

a un tratto a me è venuta voglia di dirle una cosa tipo “qui è pieno di ragazze carine che mi guardano” (ma non l’ho fatto).

Qui ho pensato: Mont si è fatto una wing ed ora si fa aiutare nel sarge da lei!!! :D:D:D

Sai che colpo da maestro!

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