Inversione di tendenza, il mio brutto periodo.

[Kagan [Élite] 726]

Sono giunto alla conclusione che i genitori e il sistema scolastico limitino enormemente chi cerca qualcosa in più.

Personalmente, il sistema scolastico, per come l'ho vissuto io ( e sto vivendo ), è composto da persone ignoranti, saccenti, piene di sé e tutt'altro che motivate in qualcosa: è aberrante.

La motivazione sale a mille quando hai un obiettivo ben definito, delle persone con cui raggiungerlo, fosse pure difficilissimo stai sicuro che ci metti il 1000% e 'fanculo tutti.

A scuola invece è diverso, il voto non è funzionale a nulla, più ottieni più finisci col sentirti completamente svuotato, e inoltre si finisce col perdere completamente il focus e qualsiasi cognizione ( come sta succedendo ora a te ). Te lo dice uno ( seppur nell'ambito delle superiori ) che è sempre stato considerato un mezzo genio, e come sta proseguendo? Bocciatura, odio, ripudio, nausea.

Nota gli aggettivi che usi, sono gli stessi che uso io, e li ho visti usare da altre persone molto capaci, chi prima chi dopo. Purtroppo bisogna assumersi le proprie responsabilità, questo è vero.

Ma non è raro che alla fine si giunga al parossismo...

Buona fortuna Come, da un compagno d'armi.

( consiglio il libro " La politica del Ribelle " di Onfray. )

Modificato 12 Ottobre 2014 da Kagan

[Anonimo.92 [Partecipante] 3765]

Purtroppo penso che il tuo problema, sia in realtà il problema di molti.

Anche io come te, non amo quello che sto studiando.

Lo faccio per seguire le orme paterne ed avere un buon lavoro assicurato.

Ma dentro di me non mi sento completo. So che non è la mia strada. Perché sto continuando a percorrerla?

In effetti non lo so.

A volte mi viene da lasciare tutto, partire ai Caraibi ed aprirmi un chiosco a vendere cocktails e "tomar el sol".

Sembrerà una frase fatta ma ci ho rifletutto molto sopra: chi non ha niente da perdere è chi osa di più.

Io a partire da zero in qualcos'altro avrei tantissimo da perdere, in termini di stabilità economica. E se i miei progetti dovessero fracassare? Diventerei un barbone.

Non so proprio come aiutarti.

In bocca al lupo.

Andrea.

[dickinson1 [Partecipante] 2640]

Dico la mia a livello generico.

Magari potessimo essere sempre al massimo delle forze!

Ma purtroppo non e' cosi'.

Se riusciamo ad uscire dai periodi neri e' perche',in ogni caso,abbiamo la forza per farlo.

Se ci siamo riusciti in passato...perche' non riuscirci pure adesso?

I periodi neri servono per farci godere in quelli migliori.

E' un po' come dire:

come fare a godere se non si ha provato dolore?

[B.O.B. [Partecipante] 149]

Purtroppo penso che il tuo problema, sia in realtà il problema di molti.

Anche io come te, non amo quello che sto studiando.

Lo faccio per seguire le orme paterne ed avere un buon lavoro assicurato.

Ma dentro di me non mi sento completo. So che non è la mia strada. Perché sto continuando a percorrerla?

In effetti non lo so.

A volte mi viene da lasciare tutto, partire ai Caraibi ed aprirmi un chiosco a vendere cocktails e "tomar el sol".

Sembrerà una frase fatta ma ci ho rifletutto molto sopra: chi non ha niente da perdere è chi osa di più.

Io a partire da zero in qualcos'altro avrei tantissimo da perdere, in termini di stabilità economica. E se i miei progetti dovessero fracassare? Diventerei un barbone.

Non so proprio come aiutarti.

In bocca al lupo.

Andrea.

Se apri il chiosco sappi che io come lavapiatti, uomo delle pulizie e tutto fare sono un drago !!!!

[dickinson1 [Partecipante] 2640]

Se apri il chiosco sappi che io come lavapiatti, uomo delle pulizie e tutto fare sono un drago !!!!

se sai stirare e fare la lavatrice allora ti chiamo pure io come maggiordomo

PS ah,per il chiosco...

io posso aiutare a montare qualche sdraio e ombrellone per la spiaggia

[comeback [Partecipante] 3050]

Io di questa mia situazione attribuisco un buon 80% (potrei anche andar oltre) delle colpe a me, il restante 20% alla sfiga, o per meglio dire al fattore della casualità, che di gran lunga non mi è favorevole da almeno qualche tempo. Per altro nella mia visione della vita, la casualità è un elemento che se gioca a tuo favore vale più di mille progetti ben ponderati, ma credo che la fortuna vada anche cercata e ci si debba preparare alla fortuna.

Credo nel karma, ora vorrei che il karma credesse in me.

Circa il mio post, i miei genitori non hanno studiato in università, mia madre non ha potuto, mio padre è sempre stato un tipo molto più pratico, non amava chissà quanto i libri. Entrambi vengono da centri piccoli, quei centri dove ti conosci a 16 anni, o anche prima e ti sposi, dove il paese è la tua caverna e la città più grande vicina è la tua New York. Vedi il mondo dalla tv, o magari finisci all'estero per il tuo viaggio di nozze, o qualche giorno in vacanza. Non mi sento di definirli di mentalità chiusa, o che il loro mondo sia piccolo, semplicemente il loro mondo non è il mio stesso mondo.

La laurea che se ne dica è un mezzo di elevazione sociale, anche se per me deve contenere altri valori (che partono prima di tutto dal lato umano), ma specie nei centri piccoli ma anche in molte città medie/grandi, che se ne dica tu sarai sempre una persona ben istruita o presumibilmente ben istruita.

Quando torno a casa, mi capita di incrociare il mio "secondo nonno", è un anziano che vive al piano inferiore al mio. Mi ha visto crescere, io lo ricordo invece sempre anziano (sono cattivo ).

Quando ci incrociamo, mi trattiene sempre a parlare, ha superato gli 80 da un pezzo, ma va quasi tutte le mattine nella sua terra.

E' un uomo gentile, ha fame di vita, è un gran lavoratore, ha entusiasmo e sempre una buona parola. Quando mi parla dopo qualche minuto si scusa quasi e mi dice "io non so parlare come te, io sono ignorante". Puntualmente lo guardo, mi vengono quasi le lacrime, sorrido e gli dico che vorrei avere le qualità che lui ha, e che io lo stimo. Però guardando lui, conoscendo anche la sua storia, io vorrei avere quella sua stessa forza, quella stessa energia da alfa! Perchè lui è un grande alfa, anche se non ha letto libri, o seguito corsi o dispone di una dialettica perfetta. Lui emana passione e voglia di vita, energia.

Però poi ognuno di noi ha il proprio equilibrio e la propria sensibilità, a me in questo periodo si è impallinato il cervello, ma so benissimo che sono tutte pippe mentali dalle quali verrò fuori.

[B.O.B. [Partecipante] 149]

Ci sono certi "vecchi" che ci fanno le scarpe

Alcuni hanno una forza, che solo chi le ha passate tutte, può avere. Hanno la pelle dura.

Noi invece a volte ci caghiamo in mano per delle stronzate. Mi prendo dentro io sopprattutto.

Io parlo di mia nonna. E' ancora viva per fortuna. Ha 90 anni e tutte le chiusure mentali di quelli della sua età.

Ma in occasioni di "emergenza" o particolari ha dimostrato un apertura mentale e un istinto di sopravvivenza da manuale. Cose impossibili e impensabili per molti giovani di adesso.

Non dico che era meglio una volta, adesso siamo inutili e bla bla bla ...

Intendo che è questa forza che a volte vorrei avere. E non è menefreghismo o paraculismo. E' proprio forza. Con la F grande.

Non so se mi son fatto capire.

(Comunque non so stirare. Ma ho imparato su youtube come piegare le magliette in due mosse )

Modificato 12 Ottobre 2014 da B.O.B.

[comeback [Partecipante] 3050]

Siamo decisamente una generazione in deficit di "palle". Non dubito che una buona parte di noi ce l'abbia o si sia da fare, ma quella pellaccia che hanno certi "vecchi" la hanno in pochi.

Si diventa guerrieri solo combattendo, forse qualcuno ha combattuto per noi guerre che sarebbero spettate a noi, forse la società (specie quella italiana) non ci da per cultura, per tradizione, per momento storico, l'unica possibilità di crescere : lasciare casa, famiglia e imparare a soffrire. La vita e' anche questa.

A parte il sermone, invidio e stimo certi stranieri perché hanno gran spirito pratico, sono pragmatici e hanno un background di esperienze umane molto migliore del nostro. Questo fatte le ovvie generalizzazioni.