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Vita appagante


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Ciao a tutti,

Non so se è la sezione adatta, ma visto che sto cercando di sviluppare il mio inner game, sto riscontrando qualche problemino di percorso: diventando piu sicuro di me stesso, sono affiorati alcuni dubbi su ciò che voglio veramente. L'accontentarsi è diventato un cappio al collo.

ho 23 anni, lavoro da 5, appena finite le superiori. Un lavoro che molti di voi (ed io compreso fino a qualche tempo fa) considererebbero buono. Lavoro d'ufficio, tranquillo, diciamo "a giornate". Qualche giorno fai pochissimo, altri sei un mulo da traino.

Ho messo da parte qualche spicciolo, senza privarmi ogni tipo di divertimento/svago. Avrei potuto mettere da parte di più, ma ci sono anche coetanei che non hanno niente.

In più ho la fortuna di vivere da solo, senza pagare affitto.

Non male, direte voi.

Si bhe, forse è il principio dell'erba del vicino che è sempre piu verde, forse è l'idea che quello che si ha non ci basta mai, forse il desiderio di voler vivere una vita diversa dalla massa.

Paura di passare in un ufficio il resto della vita, ed al contempo paura di esser licenziato troppo tardi per poter iniziare una carriera in altri campi. (sono precario/ rinnovo di contratti ogni anno)

Me ne sono sempre fregato, ma l'ambiente che mi circonda è opprimente. Vivo in un paese di provincia dove il bigottismo è il pane quotidiano e, uno come me, viene sempre mal visto. (abbigliamento a bad boy, pieno di tatuaggi, anelli, comportamento menefreghista dei pareri altrui).

Non è di seduzione che voglio parlare. Vorrei parlare di scelte, di opzioni di vita.

Quanti di voi troncherebbero tutto subito? Licenziarsi, iniziare a fare ciò che mi piacerebbe fare o girare qualche paese estero o italiano alla ricerca di posti dove la gente si veste come vuole, dove non si giudica, dove uno con i tatuaggi sulle mani può camminare per strada senza che la gente che incrocia si allontani.

Ho sempre pensato "vabè, finchè mi rinnovano il contratto...qui ho i genitori, amici". Ma da quando leggo su questo forum ed ho iniziato il percorso d'inner game, ho iniziato a pensare che la vita è un percorso solitario. Io mi miglioro, io penso con la mia testa, io non chiedo il permesso a nessuno. IO. L'amore per il prossimo, gli amici, le donne, la famiglia, viene subito dopo. Ma prima c'è l'IO.

Egoismo? No, vita.

Ma quando si capisce ciò che è meglio? Vi buttate? "e se va male?" non è una frase accettabile, non si può sapere. "Nessun rimpianto" si dice sempre. Ma se entrambe le scelte porterebbero a un rimpianto?

Migliorare la propria vita, migliorare se stessi, la propria personalità. Avere una vita appagante, tipo teoria dei 100 punti. Si, ma quando hai tutti e 100 i punti, ma vorresti averli "in modo diverso"? "in un posto diverso"?

Probabilmente ho fatto un gran casino.

Qualcuno di voi si è mai trovato/si trova in questa fase? Come l'avete/la state affrontando?

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Thirsty

Per come poni la questione ti dico che fin quando non avrai le idee ben chiare su cosa fare, quale obiettivo perseguire seriamente, è meglio che resti dove sei, con il lavoro che hai, la vita che stai vivendo.

Oltretutto sei in una posizione piuttosto privilegiata, considerando la media odierna.

Non si molla tutto senza un piano creato seriamente, le teorie sono solo dei modelli con cui poi devi confrontare quella che è la tua realtà e le carte che hai in mano.

L'obiettivo e la forza di volontà fanno la differenza, però bisogna averli entrambi, altrimenti sei un incosciente o uno che può permettersi di rischiare perché sa che c'è chi lo viene a salvare in caso di noie.

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Busca

Ti ringrazio per la risposta, è stata come una boccata d'ossigeno.

Un consiglio molto utile.

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Io ti dico di tenerti il lavoro stretto e nel frattempo studiare/dedicare tempo ad altre attività che magari col tempo se la realtà te lo concede possono diventare il tuo vero lavoro. Quando puoi viaggia cosi allarghi le tue conoscenze, e capirai che spesso l'erba del vicino non è cosi verde, ma concordo con Thirsty non mollare tutto se non hai chiarezza e un certo piano B.

Domanda per la mia curiosità, quindi Firenze è una città bigotta??

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Syrion

Ciao Busca, che dirti secondo me Thirsty miglior discorso non te lo poteva fare, ti ha dato un ottimo consiglio.

Capisco comunque il pensiero che ti poni, perché anche a me capita a volte di soffermarmi su punti a riflettere su cosa fare e migliorare (forse troppi).

Ma io credo che dobbiamo stare attenti a non perdere "l'ago della bussola", quindi migliorarsi si, porsi degli obiettivi si, ma senza fare colpi di testa.

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Busca

Domanda per la mia curiosità, quindi Firenze è una città bigotta??

Nel profilo ho messo Firenze perchè il fine settimana tento sempre di uscire là a sargiare, ma non è vicinissima. Il posto dove sto ed esco durante la settimana è una realtà piuttosto bigotta, si.

Grazie a tutti per i consigli, cercherò di non perdere la bussola, anche se la tentazione è forte. Ho una certa affinità con le decisioni spericolate.

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