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Istinti Alpha e condizionamento sociale


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Ciao a tutti,

passate le ferie e a mente completamente rilassata è il momento di iniziare a tirare bilanci sul mio percorso di crescita personale.

Le conclusioni alle quali sono arrivato in questo periodo, in realtà partono da lontano e precisamente da un post di JDF (non esagero: leggendo quel post raccolto su FIDST.net ho deciso di iscrivermi a IS).

In quella dissertazione ( h**p://www.fidst.net/page.php?id=104 ), JDF spiega chiaramente come molti dei nostri comportamenti sociali siano frutto di un pessimo condizionamento che limita tantissimo le nostre potenzialità.

Premetto subito che dal mio punto di vista egoistico trovo comunque che tutto ciò sia un bene per il buon funzionamento della società.

Il principio antropico debole fornisce una spiegazione del perchè questo avvenga: non è una cospirazione studiata, è semplicemente il risultato di un equilibrio che si è venuto a creare nei millenni. A chi si chiede... perchè? rispondo semplicemente: se così non fosse stato, non saremmo qui a chiederci il perchè, quindi la domanda è parzialmente oziosa.

Ma passiamo alla mia esperienza personale.

Il mio grave dilemma è sempre stato l'essere perfettamente conscio di avere una quantità incredibile di valore che non veniva percepito, o comunque veniva percepito in maniera distorta e solamente in alcuni ambiti (per esempio quello professionale, in cui sono sempre stato un natural). Ho sempre intuito che non potevo colpevolizzare l'intero mondo, e che fosse un problema comunicativo solamente mio; per anni ho cercato una spiegazione a tutto questo e non l'ho mai trovata... finchè non ho iniziato ad interessarmi alle dinamiche sociali.

Una delle prime timide e rozze spiegazioni che mi diedi fu l'influenza dei mass media nella percezione sociale del valore delle persone.

Mi sono mascherato dietro la convinzione di essere un vincente costretto purtroppo a convivere con un aspetto fisico inadeguato; se ci fate caso, in TV e nel cinema si associa sempre aspetto fisico piacente a caratteristiche positive, e viceversa. Nella fiction, quelli bruttini come me hanno sempre dei ruoli negativi e viscidi.

Come spiegazione mi sembrava convincente, peccato che avesse tre pecche fondamentali:

1) Spostava di nuovo il problema al mio esterno, e quindi lo poneva fuori dall'ambito del mio controllo. Sostanzialmente era una scusa per non agire

2) Spiegava la mia situazione, tralasciando però di spiegare come mai per molti altri il problema non si ponesse...

3) Assumeva che il mondo fosse composto da un'enorme massa di rincoglioniti mediatici

La teoria non andava bene. :zott:

Grazie a questo forum sono poi arrivato a conoscere la schematizzazione del maschio Alpha e soprattutto ricordo che mi colpì molto il concetto di importanza della coerenza e della congruenza di uno dei post di Arachno.

Forte di queste nuove conoscenze teorico/pratiche, ripresi in mano l'analisi.

L'autoconsapevolezza mi diceva: sei un maschio dominante e vincente :cool:

L'analisi degli effetti esterni (feedback) in ambito professionale mi confermava: sei un maschio dominante e vincente :cool:

L'analisi degli effetti esterni in ambito relazionale mi diceva invece: sei un beta senza mezzi termini :ehm:

E' evidente che dovevo ripartire dal filtro che sta tra il mio essere interno e le percezioni delle HB: il messaggio giusto si perde per strada, distorto dal mio canale comunicativo e distorto dalle mappe mentali inconsce delle HB.

Il percorso iniziava ad apparirmi chiaro:

1) capire come le HB formassero le proprie mappe mentali (relativamente semplice)

2) capire in che modo i miei "messaggi", a me chiari e ovvi, uscissero distorti dalla mia posizione percettiva e assumessero altri significati nella seconda e terza posizione percettiva (più complicato)

3) valutare se potessi manipolare le mappe mentali delle HB (difficile)

Decisi che la migliore strategia sarebbe stata quella di farmi un'idea dei due filtri di distorsione (il mio e quello del mio interlocutore), e di iniziare a veicolare messaggi in direzioni apparentemente sbagliate ma che una volta deviate da entrambi i filtri apparissero corrette alle controparti interessate.

Ho iniziato quindi a cercare di comportarmi in modo a me apparentemente innaturale, seguendo sia la teoria (comportamentale dell'Alpha male), che la pratica (analisi dei feedback e dei risultati ottenuti).

Dopo qualche mese di tentativi, il primo shock: trovavo estremamente naturali e piacevoli quei comportamenti che effettivamente erano anche quelli che funzionavano! Poteva certo essere gratificazione dei risultati, ma sentivo che c'era qualcosa di più: stavo agendo davvero come avevo sempre sentito e in modalità che mi avevano sempre insegnato a reprimere!

Un fulmine a ciel sereno. Sto avendo dei risultati e non ho il problema etico della finzione, non sto recitando!

Il paradosso che ha accompagnato parte della mia esistenza si è liquefatto come ghiaccio in una giornata estiva: era prima che stavo fingendo! Ma si può essere più ricoglioniti? Un maschio Alpha che per buona parte della sua vita si è atteggiato a Beta!

Questa mancanza di coerenza e di congruenza al contrario spiega benissimo almeno tre situazioni oggettive che ho sempre vissuto:

1) successo professionale: un leone vestito da agnello, che non crea tensioni e al momento buono sbrana

2) insuccesso sulle relazioni occasionali: la mancanza di coerenza e congruenza, percepita a livello inconscio dalle HB, le teneva a distanza di sicurezza

3) successo sulle relazioni di lungo periodo (LTR): quando, per motivi fortuiti, una HB su 1000 riusciva a scavalcare il pastrocchio da me stesso creato... non poteva che innamorarsi perdutamente.

Il motivo per cui tutto ciò si era venuto a creare, e si è stratificato negli anni, è stata però la mia scoperta più recente. Le più importanti figure di riferimento della mia infanzia e adolescenza sono state femminili. Forti, capaci, ma sostanzialmente femminili e quindi di parte. Il mio stesso padre, una persona eccezionale sotto tutti i punti di vista, ha sempre vissuto il mio stesso paradosso essendo cresciuto lui stesso unico maschio in mezzo ad un mare di sorelle e parenti femmine.

In tutta buona fede delle parti in gioco, la mia educazione è quindi sempre stata: sii rispettoso, occupa meno spazio possibile, il bene degli altri prima del tuo, sii gentile con le donne (eh beh...), parità di diritti ecc... Tutte cose giuste e sacrosante che sono le basi di una società moderna e giusta ma che, ahimè e ahiloro, non sono compatibili con le nostre ancestrali emozioni maschili e femminili.

Detto questo, sono ovviamente ben lontano dall'avere completato il mio percorso.

Quello che ognuno di noi deve trovare è un equilibrio sano tra ciò che è giusto socialmente (parità e stima reciproca tra i sessi), e ciò che è giusto emozionalmente (gioco di dominio e sottomissione, cacciatore/preda). Sono sempre più convinto che il modo migliore per ottenere questo sia sostanzialmente un certo role-playing tra le due parti in gioco: si simulano comportamenti ancestrali per ottenere legami emozionali molto forti, ma sempre nella convinzione razionale che si stia giocando entrambi con stima e rispetto.

I vari Mystery, Juggler, DeAngelo, Style (senza dimenticare i nostri SexyAdmin!) sono i nostri Dungeon Masters.

Il cerchio si chiude. Questo è il Game.

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MnM

Parole sacrosante amico mio.

Pure io ho sempre vissuto da "bravo ragazzo", fino a quando ho conosciuto una persona, un mio grandissimo amico, un po' molto pazzo che non ha paura di dire e di fare le cose più strane ed assurde proprio perchè fan parte di lui.

A questo punto, anche grazie a piccoli problemi sul lavoro, ho cominciato a far quel che volevo, a dir quel che pensavo e mi sono accorto che io sono quello di adesso, quello che se una collega indossa un paio di orecchini orribili dice: "I tuoi orecchini sono orripilanti" e non quello che diceva sempre sì, faceva sempre favori a tutti e via discorrendo.

Com'è bello essere se stessi.

M'n'M

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pavese78

mi riconosco moltissimo nelle tue parole.... e mi sto rendendo conto che devo cambiare molte cose di me... migliorarmi... passo dopo passo e con qualche periodo di sconforto, sto costruendo ciò che voglio essere... tu esattamente cosa hai fatto per tirare fuori il maschio alpha chiuso dentro di te???

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auron
Decisi che la migliore strategia sarebbe stata quella di farmi un'idea dei due filtri di distorsione (il mio e quello del mio interlocutore), e di iniziare a veicolare messaggi in direzioni apparentemente sbagliate ma che una volta deviate da entrambi i filtri apparissero corrette alle controparti interessate.

Innanzitutto grazie per il post, credo che bene o male tutti ci siam trovati in una situazione simile, visto che nella civiltà odierna l'educazione è lasciata per la maggior parte a persone di sesso femminile, che ci inculcano in testa tutta una serie di preconcetti e finti valori che non ci permettono di essere ciò che realmente siamo.

Mi ha soprattutto colpito la fase iniziale del tuo lavoro di PUA, quella che ho quotato: dove hai trovato una descrizione di questi filtri? esistono guide online che ne parlano? perchè ho trovato la cosa estremamente interessante e mi piacerebeb approfondire :)

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kirk
Parole sacrosante amico mio.

Pure io ho sempre vissuto da "bravo ragazzo", fino a quando ho conosciuto una persona, un mio grandissimo amico, un po' molto pazzo che non ha paura di dire e di fare le cose più strane ed assurde proprio perchè fan parte di lui.

Com'è bello essere se stessi.

M'n'M

Perfetto. E' bellissimo sentir dire anche da altri queste cose così sentite da parte mia. Il punto di partenza è proprio questo, secondo me.

Poi puoi costruire qualsiasi cosa attorno alla tua accettazione di quello che sei *in questo momento*, ma prima devi prenderti il rischio di dire e fare quello che pensi, fosse anche solo per un paio di mesi, e vedere che come conseguenza di questa cosa "rischiosissima" non succede in realtà niente di tragico e che anzi hai magari acquistato in stima e popolarità.

Io ho conosciuto due soli veri alpha natural nella mia vita, di come li intendo io (sono molto, molto rari): uno zio matto di 80 anni e un amico di università di 24 anni. Caratteristica principale dei due: potevano fare e dire quello che volevano e tu lo accettavi. Addirittura finivi per copiarli negli atteggiamenti senza rendertene conto. Cioè... non so se rendo. A loro era magicamente concesso da (quasi) tutti, sin dal primo minuto che li conoscevi, di fare e dire cose che non sarebbero state accettate se a farle o a dirle fosse stato chiunque altro. Avete idea della sensazione di libertà che ti crea questo?

Il segreto? L'ho scoperto dopo molti anni e sta quasi tutto in questa frase (e nell'atteggiamento sinceramente coerente ad essa): "Scusa... è che sono un po' matto".

Accettavano il proprio lato più sciocco, lo imponevano a te e poi si scusavano sibceramente, come dire: se sono così è inevitabile che mi comporti così. Ora io dico: aggiungi a questo atteggiamento un po' di buone tecniche di seduzione (o di esperienza nel puing) e ottieni un mix esplosivo. Questo mix l'ha raggiunto lo zio 80enne, che alla sua età se la spassava con le amiche trent'enni (tutto vero... ho le foto di lui con HB9 che se lo abbracciano e sbaciucchiano alle feste di compleanno o al bar), non ancora dall'amico dell'università.

Ma, per quanto possa sembrare paradossale, io sono convinto non valga intraprendere questa strada per avere ragazze attorno ad 80 anni, o a 50 o a 40, bensì per qualcosa di immensamente più grande che riesco solo ad intuire. Ci penso qualche altro anno, scopro cos'è, poi ve lo dico :rolleyez: (...la libertà?)

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^X^
tu esattamente cosa hai fatto per tirare fuori il maschio alpha chiuso dentro di te???

Ho iniziato a dare più spazio ai miei istinti innati, in particolare ce n'è uno in me fortissimo: sono molto territoriale.

Quello che ho sempre pensato essere un mio difetto, si è rivelato invece una delle caratteristiche di me stesso che più apprezzo; e che ovviamente è la più avversata socialmente.

Io esigo il rispetto del mio spazio vitale, e non accetto alcun tipo di compromesso perchè so che la mancanza di spazio mi porta a sensazioni sgradevoli di mancato benessere (nota: non è claustrofobia, mi raccomando! Io sto benissimo anche in luoghi piccoli e chiusi).

Cosa significa questo in concreto?

1) in ogni circostanza occupo sempre lo spazio che ritengo necessario (mi dicevano: stai composto...), per esempio sui mezzi pubblici (mi dicevano: stai attento alla signora...) o sull'ascensore (mi dicevano: schiacciati bene nell'angolo)

2) cerco sempre di mantenere il contatto visivo (EC) soprattutto con gli sconosciuti (mi dicevano: tieni gli occhi bassi per non invadere lo spazio altrui...)

Oh, non è detto che questo valga per tutti... e soprattutto se vi pigliate un calcio in faccia non è colpa mia! :D

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^X^
Mi ha soprattutto colpito la fase iniziale del tuo lavoro di PUA, quella che ho quotato: dove hai trovato una descrizione di questi filtri? esistono guide online che ne parlano? perchè ho trovato la cosa estremamente interessante e mi piacerebeb approfondire  :)

Sicuramente ho usato un linguaggio non perfettamente appropriato, comunque filtri percettivi e mappe mentali sono concetti che troverai in qualsiasi libro di PNL

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kirk
Ho iniziato a dare più spazio ai miei istinti innati, in particolare ce n'è uno in me fortissimo: sono molto territoriale.

Quello che ho sempre pensato essere un mio difetto, si è rivelato invece una delle caratteristiche di me stesso che più apprezzo; e che ovviamente è la più avversata socialmente.

Io esigo il rispetto del mio spazio vitale, e non accetto alcun tipo di compromesso perchè so che la mancanza di spazio mi porta a sensazioni sgradevoli di mancato benessere (nota: non è claustrofobia, mi raccomando! Io sto benissimo anche in luoghi piccoli e chiusi).

Cosa significa questo in concreto?

1) in ogni circostanza occupo sempre lo spazio che ritengo necessario (mi dicevano: stai composto...), per esempio sui mezzi pubblici (mi dicevano: stai attento alla signora...) o sull'ascensore (mi dicevano: schiacciati bene nell'angolo)

2) cerco sempre di mantenere il contatto visivo (EC) soprattutto con gli sconosciuti (mi dicevano: tieni gli occhi bassi per non invadere lo spazio altrui...)

Oh, non è detto che questo valga per tutti... e soprattutto se vi pigliate un calcio in faccia non è colpa mia! :D

I tuoi post sono ORO PURO, per me. Se non ti dispiace li metterei vicino a quelli di JDF, assieme nella cartella "priorità 1: assolutamente da tenere presenti" (credo non ti dispiaccia essere paragonato al mitico JDF) :)

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trinciatop
 

cut di tutto il post iniziale

...pensaci.. è come se ad un bambino ,ogni volta che prende un pennello in mano, la madre gli dicesse "dai con questi cosi che sporchi tutta casa, mettili via"..il bambino cresce e non si sa perchè finisce in istituto commerciale solo per scegliere tra tante scuole quella che gli sembra il male minore...

un giorno dopo tanti anni riapre la scatola dei suoi pennelli e scopre con le sue forze di essere un pittore eccellente..un talento naturale. Quel talento già c'era ma è stato soffocato dalle circostanze in cui hai vissuto fino a quel momento.

Il condizionamento sociale c'è in ogni aspetto della nostra vita.

Putroppo la favola del "nice guy" ce l'hanno insegnata proprio le donne.

Eppure era una cosa che non andava bene.

Sono loro stesse a insegnarti come sbagliare e portarti fuori binario.

Ora che hai capito chi sei veramente nessuno ti può fermare.

Eri un alpha nato ma...ti avevano fatto credere che tu non lo fossi...

Ora lo sai chi sei. :) Hai riaperto la tua scatola di pennelli.

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dukem

Il tuo messaggio è stato illuminante, dopo averlo letto ho deciso di abbandonare la mia posizione di lurker per fare il mio primo post.

Mi hai fatto riflettere sul fatto che fondamentalmente sono un Alpha nella vita lavorativa e nei rapporti con gli amici più stretti, ma alla fine un AFC veramente beta nelle relazioni occasionali.

Le persone che dopo un po' mi conoscono apprezzano il mio valore ma credo che il problema sia che è difficile fare una seconda "prima impressione".

I natural alpha che conosco sono proprio quelli che appena parlano dicono la cosa che andrebbe detta in quel momento (non scontata e quindi Beta) e magicamente catalizzano l'attenzione su di loro.

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