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Istinti Alpha e condizionamento sociale


^X^

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Montparnasse
cut

^X^, hai scritto veramente un ottimo post, ed è incredibile vedere come il proprio cammino sia sorprendentemente simile a quello di altri. Abbiamo all'incirca la stessa età e mi ritrovo moltissimo nelle cose che scrivi, e non solo in questa.

La tua situazione assomiglia davvero tanto alla mia. Anch'io ho avuto molti problemi a far emergere il mio valore nelle relazioni sociali occasionali. Anch'io sul lavoro sono sempre stato conscio di quel valore, infatti la mia (finora breve) vita professionale è sempre stata contrassegnata da successi, che ho ottenuto spesso con innata facilità, proprio come fanno i natural con le donne. E anch'io ho avuto LTR nelle quali le mie compagne sono riuscite a dipanare la matassa che io stesso avevo creato e hanno intravisto il vero valore che tenevo nascosto; non a caso, sono rimasto in contatto con quasi tutte, le sento spesso, e più volte mi hanno confidato sinceramente che sono stato il loro più grande amore ecc. ecc.

Ma tutto questo non mi bastava più, non mi basta, non mi basterà più. Il mi obiettivo è di trasmettere valore in breve tempo, far capire che sono diverso dagli altri, migliore anche, e farlo capire subito, o nel più breve tempo possibile. E questo non sono quasi mai riuscito a farlo, perché, come per te, i condizionamenti sociali (frutto dell'educazione ricevuta in età puberale e adolescenziale) mi imponevano di reprimere i miei bisogni, i miei desideri, le mie necessità, in definitiva la parte più vera di me. Quanti danni si possono fare in quell'età così delicata! Anch'io sono abbastanza territoriale, anch'io ho un carattere apparentemente remissivo ma in realtà molto determinato. Reprimere questo modo d'essere è sbagliato, dico di più, è un vero delitto.

Tutto questo fino a circa tre anni fa. Quando la fine della LTR più importante della mia vita e una serie di insuccessi ripetuti con le ragazze mi hanno convinto del fatto che ci fosse qualcosa di sbagliato nel mio modo di rapportarmi con il loro mondo. Che le mie storie passate erano risultati occasionali che non facevano storia, perché verificatisi con il contributo essenziale della controparte. Che, in effetti, non mi ero mai preso quanto mi spettava. E perché diavolo non potevo cominciare a farlo?

E così, lentamente, ho cominciato a uscire dal guscio e a rompere i muri, facendomi un gran male, ma ogni volta che ne buttavo giù uno mi sentivo meglio. Sono arrivato a una consapevolezza di me inimmaginabile fino a qualche anno fa, e ironia della sorte questa cosa mi aiutava anche sul lavoro e anche nei rapporti interpersonali generici.

Poi è arrivato IS, poco più di un anno fa. E mi ha dato un'ulteriore spinta a cercare il vero me stesso. Quanti errori ho capito di aver commesso, solo perché reprimevo il mio lato natural! Se ci penso mi vengono i brividi... Ma, in fondo, meglio tardi che mai.

Insomma, come dici tu ho scoperto che io non sono quello che ero sempre stato. Io sono, e intimamente sono sempre stato, quello che sono adesso. Io sono un Alpha. E per molti anni mi sono comportato da Beta... E' terribile scoprirlo, ma è un bene che sia successo. I nuovi vestiti mi calzano alla perfezione. Mi piace da pazzi il mio essere, mi piace da pazzi fare ciò che per molto tempo ho ritenuto sconveniente fare. Prendermi i miei spazi e "invadere" quelli di una donna e vedere che lei non fa una piega, anzi che questa cosa la emoziona. Essere l'elemento dominante in una coppia, e non il dominato, e scoprire che lo si può fare senza diventare violenti, o fare la voce grossa, o atteggiarsi a marpionazzo di ultima categoria.

Essere uomo... è così semplice, ma ci voleva il post di JDF per farmelo capire. La risposta è tutta dentro di noi, perché noi non stiamo imparando nulla di nuovo, ma solo riportando a galla la nostra natura di uomini. E l'uomo, fin dalla preistoria, va in cerca delle donne. E la sua natura gli dice come deve farlo.

Ovviamente non siamo cavernicoli e dobbiamo adattarci alla società in cui viviamo. Adattarci e convivere. Saper vivere il nostro tempo. Ma questo non significa reprimere il nostro essere "uomini". Significa solo adeguarlo alla situazione contingente.

Già, questo è il Game...

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^X^

Ciao,

ringrazio tutti per la qualità delle risposte, che ha creato un thread veramente ricco di spunti di riflessione.

Volevo aggiungere due cose:

1) mi raccomando, il fatto che io abbia capito il trucco e che stia lavorando nella direzione giusta non significa che oggi io sia un fantastico Alpha che sprizza scintille. Diciamo che i primi successi mi portano a pensare di essere sulla strada giusta... ma per cancellare decenni di condizionamenti la strada è estremamentre lunga (lo dico per non demoralizzare chi non ha risultati immediati su questo cammino)

2) grazie ad una citazione di Harryhaller, ho (ri)scoperto Nietzsche e sto leggendo con estremo interesse "Così parlò Zarathustra". Non è legato direttamente al discorso sui condizionamenti sociali, ma l'idea di base di oltreuomo (non mi piace la terminologia classica "superuomo") che tramonta per risorgere è piena di spunti interessanti sul lavoro di innergame che tutti cerchiamo di fare. Ve lo consiglio proprio.

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mad4hb

Stavo per postare una risposta qui sul coraggio di essere alpha, ma credo che sia giusto dividere i due discorsi ed ho iniziato questo nuovo thread

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