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Quante ragazze hai avuto


Frankmeister

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BlueScript
2 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

In me era proprio una tensione erotica fortissima verso la ragazzina che vedevo come la fine di ogni dolore, sarebbe stato come galleggiare avvolti in lenzuola svolazzanti facendo l'amore e baciandoci e avrei potuto stare per sempre con lei, senza il bisogno di pregare per poter annusare due secondi la figa a qualcuna per smettere di tremare e sentirmi picchiato fino alle ossa. 

Senza essere visto come un mostro perché non mi interessano i palloni o le macchinine, ma solo ciò che si nasconde sotto un velo, una gonna, uno sguardo

Continuare a dover rubare dal cesto della biancheria mutande di milf a casa mia per respirare e per tirare avanti qualche ora senza sentire male, era come vivere nutrendosi di lepri congelate per un predatore di umani. 

Quella ragazza, invece, che ancora oggi cerco in ogni bacio, in ogni sguardo, in ogni donna, che mi faccia morire e perdere per qualche secondo dimentico del dolore di vivere, quella ragazza era la promessa della fine di ogni privazione e di ogni dolore. 

Avrei avuto la figa sotto le lenzuola per poter respirare, e i baci, per poter vivere. 

Quelle lenzuola svolazzanti erano come la fine della gabbia elettrificata dentro cui ogni maledetto giorno invisibili forze mi pestavano.

Quella ragazza è tutt'ora tutto questo per me, solo che non mi vuole, mi sfugge, per poterla baciare anche solo un istante mi spinge a vestirmi e uscire in cerca di qualcuna che, come me, sta cercando lei e ha disperatamente bisogno di smettere di sentire male un attimo, bisogno di una tregua. Di un bacio che porti la morte con sé, la dissolvenza dell'io nel non io, la neutralizzazione della separazione primordiale tra io e tutto. 

Un bacio che ordini all'entropia di tornare indietro, al fumo di rientrare nella sigaretta, a una tazza rotta di riaggiustarsi. 

Un bacio che ordini il senso all'universo.

Che faccia tornare in su le cascate. 

Lei, quella ragazzina, si nasconde dietro gli sguardi delle ragazze perché forse, forse, anche lei ha bisogno di quel bacio. 

O forse no, ma mi piace pensare che mi voglia anche lei, quanto la voglio io.

Ho bisogno di pensare che non sia solo avoiding perché puzzo di vita, quando vorrei solo profumare di morte. 

Grazie Aivia.

P.S. Perché hai messo il profilo privato? 

Sicuramente non devi rendere conto a me e avrai avuto i tuoi motivi per farlo.

Te lo chiedo perché per me è sempre un piacere leggerti ed anche motivo di apprendimento. Per questo ogni tanto spulciavo il tuo profilo per vedere se vi erano nuovi post.

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^'V'^
20 minuti fa, BlueScript ha scritto:

Grazie Aivia.

P.S. Perché hai messo il profilo privato? 

Sicuramente non devi rendere conto a me e avrai avuto i tuoi motivi per farlo.

Te lo chiedo perché per me è sempre un piacere leggerti ed anche motivo di apprendimento. Per questo ogni tanto spulciavo il tuo profilo per vedere se vi erano nuovi post.

Torna pubblico, non appena i programmatori avranno sistemato un conflitto nei permessi che dava problemi da tempo mediante il mio profilo. Come soluzione del week end, una chiusura del profilo era l'unica strada. 

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Il 4/11/2014 alle 09:27 , ^'V'^ ha scritto:

Ok. Tra uomini va bene essere onesti e sinceri.

Tra uomini della stessa bandiera. Ma in guerra, tutti si combatte sul filo di informazioni false e manipolate. Lo fanno gli altri, e chi non lo fa si sta facendo mangiare.

In amore non è diverso.

Le donne mentono con una tenacia degna forse di miglior causa.

 

Io ho il problema che credo sempre al prossimo. Do per vero quello che mi dice e poi al limite verifico. Anche se con il filo del dubbio, credo a quello che dicono le donne.

L'educazione cattolica mi ha inculcato di dire la verità, che mentire è peccato. 

Io ragiono che se non mento io, perchè dovrebbe farlo il prossimo?

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17 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

In me era proprio una tensione erotica fortissima verso la ragazzina che vedevo come la fine di ogni dolore, sarebbe stato come galleggiare avvolti in lenzuola svolazzanti facendo l'amore e baciandoci e avrei potuto stare per sempre con lei, senza il bisogno di pregare per poter annusare due secondi la figa a qualcuna per smettere di tremare e sentirmi picchiato fino alle ossa. 

Senza essere visto come un mostro perché non mi interessano i palloni o le macchinine, ma solo ciò che si nasconde sotto un velo, una gonna, uno sguardo

Continuare a dover rubare dal cesto della biancheria mutande di milf a casa mia per respirare e per tirare avanti qualche ora senza sentire male, era come vivere nutrendosi di lepri congelate per un predatore di umani. 

Quella ragazza, invece, che ancora oggi cerco in ogni bacio, in ogni sguardo, in ogni donna, che mi faccia morire e perdere per qualche secondo dimentico del dolore di vivere, quella ragazza era la promessa della fine di ogni privazione e di ogni dolore. 

Avrei avuto la figa sotto le lenzuola per poter respirare, e i baci, per poter vivere. 

Quelle lenzuola svolazzanti erano come la fine della gabbia elettrificata dentro cui ogni maledetto giorno invisibili forze mi pestavano.

Quella ragazza è tutt'ora tutto questo per me, solo che non mi vuole, mi sfugge, per poterla baciare anche solo un istante mi spinge a vestirmi e uscire in cerca di qualcuna che, come me, sta cercando lei e ha disperatamente bisogno di smettere di sentire male un attimo, bisogno di una tregua. Di un bacio che porti la morte con sé, la dissolvenza dell'io nel non io, la neutralizzazione della separazione primordiale tra io e tutto. 

Un bacio che ordini all'entropia di tornare indietro, al fumo di rientrare nella sigaretta, a una tazza rotta di riaggiustarsi. 

Un bacio che ordini il senso all'universo.

Che faccia tornare in su le cascate. 

Lei, quella ragazzina, si nasconde dietro gli sguardi delle ragazze perché forse, forse, anche lei ha bisogno di quel bacio. 

O forse no, ma mi piace pensare che mi voglia anche lei, quanto la voglio io.

Ho bisogno di pensare che non sia solo avoiding perché puzzo di vita, quando vorrei solo profumare di morte. 

E' atroce questa situazione. Soprattutto vissuta da bambino. Il desiderio di sapere e conoscere e toccare cosa c'è li sotto e non poterlo fare perchè ti sentiresti giudicato un mostro, appunto, capita anche a me ma non 30 anni fa.

E non per simbiosi ne simpatia tua, non ti conosco, io resto nel mio e parlo di me.

Penso ti abbia però plasmato, senza una tale situazione adesso non saresti qua di sicuro e non saresti ciò che sei.

Essere ossessionato per ciò che sta sotto i veli, ossessionato al punto quasi da rincoglionirsi a volte, perdere la concentrazione e il presente, "l'attimo fuggente" di ogni situazione.

Penso che vivere situazioni drammatiche da bambini o ragazzini possa spingere a reagire e crescere, a diventare diversi, a cambiare a volte anche radicalmente per allontanarsi d'istinto dal dolore.

Quando sei seduto e hai una chiappa formicolante ti alzi e cambi posizione per non sentire il formicolio, il concetto è quello. Ma quando vedi che il formicolio torna di frequente son cazzi.

Ma rimanere traumatizzati da bambini è complicato da gestire e anche se riesci a uscirne ti rimarrà indelebile una cicatrice e forse avrai ormai perso un pezzettino di te, per sempre.

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15 ore fa, Kal-El ha scritto:

Io ho il problema che credo sempre al prossimo. Do per vero quello che mi dice e poi al limite verifico. Anche se con il filo del dubbio, credo a quello che dicono le donne.

L'educazione cattolica mi ha inculcato di dire la verità, che mentire è peccato. 

Io ragiono che se non mento io, perchè dovrebbe farlo il prossimo?

Tu puoi non mentire ma non è detto che il tuo prossimo faccia lostesso. Ci sono i leoni la fuori pronti a sbranare gli ingenui! Vanno a caccia dei più creduloni per sbranarli!

Anche a me l'educazione cattolica ha insegnato cose che poi si sono scontrate con la realtà dei fatti nella vita. Non mentire è una bazzecola in confronto.

Ma il Cristianesimo è una cosa, i preti esaltati con grossi problemi di testa che storpiano gli insegnamenti sono ben altra cosa, fidati.

A me mi hanno detto che il sesso era il male supremo e peggio ancora la masturbazione. Ma me lo ha "insegnato" un prete solo che ho avuto la sfiga di avere come prof di religione, altri preti molto più aperti di mentalità insegnavano addirittura educazione sessuale, o almeno ci provavano, senza nessuna vergogna ne tabù. O comunque non dicevano MAI che il sesso è il male supremo.

Perchè poi nella vita, in mezzo ai leoni, ho dovuto sbloccarmi e quando finalmente ho avuto i primi rapporti sessuali e mi sono masturbato senza pensare troppo ho cominciato a rendermi conto che poi stavo meglio, ero meno teso e meno nervoso e dormivo meglio, anche se non sempre.

Nel mio caso è stato il prete che mi ha "fregato" ma poi, quando cresci, sta a te e solo a te cambiare le cose. E' tua responsabilità ora, non dei prof o dei preti.

In questo mondo, molto più oggi di 50 anni fa, fidarsi è "poco bene" e non fidarsi ti salva spesso il culo. Quindi valuta prima chi hai davanti e poi cosa ti dice.

I leoni sono affamati e non conoscono pietà e tu hai una vita sola.

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nucleo
21 ore fa, igor78 ha scritto:

A me mi hanno detto che il sesso era il male supremo e peggio ancora la masturbazione. Ma me lo ha "insegnato" un prete solo che ho avuto la sfiga di avere come prof di religione,

Lo sai perché infatti si chiama missionaria la posizione? Così per dire.

 

Modificato da nucleo
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^'V'^

Onore a Don Zanotti. 

Ma non basta un caso per farmi prendere fiducia nella categoria. 

I miei rispetti a Lui. 

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Zugzwang
1 ora fa, ^'V'^ ha scritto:

Onore a Don Zanotti. 

Ma non basta un caso per farmi prendere fiducia nella categoria. 

I miei rispetti a Lui. 

Onore anche alla cassazione...

Che se la tipa si ubriaca per cavolacci suoi almeno l' aggravante non la imputano a me...

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^'V'^
4 minuti fa, ottone ha scritto:

Onore anche alla cassazione...

Che se la tipa si ubriaca per cavolacci suoi almeno l' aggravante non la imputano a me...

Onore al GUP di Brescia che aveva capito tutto da subito. 

La Cassazione ha dovuto mettere una patch al grave errore (o, in malafede, abuso) ideologico della Corte d'Appello di Torino. 

 

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