Vai al contenuto

Come fate a sopravvivere al vostro corpo emozionale ?


Stefi1975

Messaggi raccomandati

Stefi1975

Riflettevo ...leggendo qua e la nel forum ....e mi chiedevo come gestite voi le emozioni in una relazione ...

come superate , se realmente ne siete in grado, quella chimica complessa alla quale il corpo risponde come un automa e che a volte porta sofferenza ?

Dove individuate i limiti in una strategia di sopravvivenza emozionale ? e queste tecniche sono in grado realmente di modificare il proprio atteggiamento ??

Link al commento
Condividi su altri siti

Amstaff

La parte piu' difficile di tutte è identificare la propria ... ok ... non so chi sia Aletta Ocean ... Posso metterci un threesome di bsx ucraine ?

Perche' se arriviamo a ragionare troppo su tutto, alla fine reprimiamo qualsiasi forma di "motivazione" possa scaturire da qualsiasi cosa.

e l'obiettivo ultimo diventa un enorme masturbazione sulla nostra capacità di razionalizzare tutto e fargli perdere di valore.

Ok. Straparlo.

  • Mi piace! 2
Link al commento
Condividi su altri siti

Stefi1975

Ciao.

Prima che ti sfondi di zone erronee, di convinzioni sull'esistenza di emozioni negative e positive secondo la visione new age ingenua, prima che passi a farti raccapricciare dalla gestione emotiva su base linguistico matematica della PNL, ti voglio tendere una zampa.

Hai mai visto il cartone animato "Alla ricerca della valle incantata?"

Brevemente, narra di un branco di dinosauri che affronta mille difficoltà mentre marcia verso la valle incantata, una zona tra i monti piena di cibo, acqua, ristoro e possibilità riproduttive.

Anche noi, nel nostro DNA, siamo così: se abbiamo un perché superiamo qualsiasi come.

Se abbiamo un obiettivo, i drammi che incontriamo ci lacerano ma ci scivolano addosso.

Tuttavia, ad un certo punto della nostra evoluzione, uno stronzo ha scoperto che se pianti i semi dei cereali puoi ottenere cibo di valore biologico nullo in grandi quantità.

Figata... siamo diventati stanziali, abbiamo costruito insediamenti stabili e abbiamo iniziato a perdere salute ossea, muscolare, cerebrale... ma così anche i più deboli avevano sempre da mangiare per potersi riprodurre, e siamo esplosi demograficamente come galline d'allevamento.

Ma questa è un'altra storia.

Parliamo della storia emotiva.

Abbiamo un arsenale di emozioni tattiche per rispondere a tutte le interazioni nel teatro operativo sociale e naturale.

Ma non era prevista la stanzialità.

Sono emozioni che funzionano al meglio in presenza di percorso verso gli obiettivi.

Siamo passati da cacciatori di opportunità e di mete, a passivi soggetti alle alterne fortune del cielo.

Il cielo che può mandarti la grandine a distruggere il raccolto, il sole a seccarlo, la pioggia a marcirlo, abbiamo così iniziato ad inventare dei che comandavano dal cielo lanciando ora fulmini ora cavallette se non veniva placata la loro ira con sacrifici di ogni genere.

Arrivando al punto di sviluppare personalità fortemente sub, non all'altezza di fare la parte dello schiavo in un gioco BDSM.

Personalità che davanti alle difficoltà invece di sputare in terra con disprezzo e combattere, hanno cercato di rincuorarsi con la speranza in una "divina provvidenza".

Un pastore, che vede e provvede.

Pecore.

Ma il DNA non è cambiato.

Lo 0,02% in 10'000 anni non è sufficiente a cambiare un cacciatore in una pecora.

Sotto quel vello, c'è ancora un motore che ruggisce.

E sai cosa succede quando hai chiaro lo scopo finale delle tue azioni, quando hai già deciso il tuo destino, quando marci verso una "valle incantata"?

Succede che quando ti mangiano l'alfiere tu lo consideri una perdita necessaria, e vai avanti puntando alla gola del re.

Quando non hai un obiettivo, invece... ti mangiano l'alfiere e tu passi dalla rabbia verso la pedina che lo ha mangiato alla depressione per la perdita.

E vivi tutta la vita così, pezzo dopo pezzo.

In passiva aspettazione che succeda qualcosa di bello.

In attesa di trovare un uomo che non porti la morte con se.

Metti un uomo in una stanza con cinque uomini che gli tirano calci e pugni, e avrai un uomo depresso e terrorizzato.

Metti lo stesso uomo all'ingresso di un tunnel in fondo al quale c'è Aletta Ocean che lo aspetta a gambe aperte, con i cinque tizi dentro il tunnel che lo prendono a calci e pugni, e vedrai un uomo avanzare a testa alta senza un accenno di depressione o di scoramento, mentre gli piove addosso una grandinata di botte.

Non so cosa possa rappresentare per te Aletta Ocean, ma trova una candela che valga il gioco, e poi gioca.

E vedrai che non importa quel che accade, andrai avanti con gli occhi fissi sulla candela.

Fantastico ... devo ammettere che mi sei venuto in mente mentre scrivevo ....

anche se in realtà il mio interesse non é rivolto ad una versione new age o pnlistica ....mi interessa sotto un punto di vista meramente fisiologico .....dove gli ormoni la fanno da padroni ... ma rimangono strettamente legati a fatti ed eventi del proprio storico .

grazie della risposta .... molto interessante avere il tuo punto di vista !

Link al commento
Condividi su altri siti

Figata... siamo diventati stanziali, abbiamo costruito insediamenti stabili e abbiamo iniziato a perdere salute ossea, muscolare, cerebrale... ma così anche i più deboli avevano sempre da mangiare per potersi riprodurre, e siamo esplosi demograficamente come galline d'allevamento.

Ma questa è un'altra storia.

Questa teoria l'avevo immaginata anche io... una scoperta a prima vista positiva ci ha rovinati allontanandoci dalla nostra vera natura e facendoci sprofondare piano piano nella sovrappopolazione

Dando anche la possibilità a (mezzi) uomini che senza di essa si sarebbero forse estinti perché non adatti, di sopravvivere e portare avanti i propri geni deficitari nelle condizioni passate, probabilmente le più naturali per noi (sottolineo il "nelle condizioni passate", perché chiamarli poco adatti per quelle attuali sarebbe ovviamente inesatto)

Aivia, sulla tua pagina facebook ho notato che pratichi il "Movimento arcaico", ho letto un pò di cose sul loro sito ufficiale (c'era anche la tua recensione :)), dovrebbe essere utile in questo senso.. per simulare certi comportamenti o movenze che abbiamo ancora dentro di noi sopiti da qualche parte

immagino che sicuramente sarà un argomento che approfondirai nei moduli futuri del Clan, visto che stiamo ponendo le prime basi...

Modificato da Weiji
Link al commento
Condividi su altri siti

Stefi1975

La parte piu' difficile di tutte è identificare la propria ... ok ... non so chi sia Aletta Ocean ... Posso metterci un threesome di bsx ucraine ?

Perche' se arriviamo a ragionare troppo su tutto, alla fine reprimiamo qualsiasi forma di "motivazione" possa scaturire da qualsiasi cosa.

e l'obiettivo ultimo diventa un enorme masturbazione sulla nostra capacità di razionalizzare tutto e fargli perdere di valore.

Ok. Straparlo.

difatti ... si ragiona sempre troppo e questo rinforza alcune connessioni neurali .... privandoti spesso di esperienze nuove ....perchè rimaniamo imprigionati in pensieri legati al passato ,che vengono riattivati da ormoni prodotti da da noi stessi ....

Link al commento
Condividi su altri siti

^'V'^

Fantastico ... devo ammettere che mi sei venuto in mente mentre scrivevo ....

anche se in realtà il mio interesse non é rivolto ad una versione new age o pnlistica ....mi interessa sotto un punto di vista meramente fisiologico .....dove gli ormoni la fanno da padroni ... ma rimangono strettamente legati a fatti ed eventi del proprio storico .

grazie della risposta .... molto interessante avere il tuo punto di vista !

Quando ho letto "corpo emozionale" mi sono venute in mente certe immagini di convinzioni vibrazionali ed eteree delle emozioni, molto new age e di ispirazione pseudo induista.

Possiamo parlare di due tipologie di emozioni. Quelle di base, primarie, che rispondono a percorsi ipotalamici subcorticali, che fanno fulcro sull'amigdala, come gioia, paura, rabbia, sorpresa, disgusto.

Sono reazioni all'ambiente esterno, utili a reagire nel modo corretto senza bisogno di attivare elaborati processi cognitivi.

Sono veloci, hanno un picco e scendono.

E quelle cognitive superiori, sviluppate in reazione alla vita sociale sempre più complessa, come l'invidia, la vergogna, la gelosia, la vendetta, il senso di colpa. (sono emozioni utilissime per regolamentare i rapporti tra individui, non sono "emozioni negative")

Ma anche queste sono una reazione che serve a regolare il comportamento per ottenere un vantaggio o non subire uno svantaggio, ma hanno un picco e una discesa.

Quello che può modificare i percorsi neuronali non è tanto la gestione delle emozioni, ma in risposta a quale stimolo appreso esse si manifestino:

Mentre ci sono stimoli precaricati di default, come la paura del vuoto, del fuoco, di un serpente che ti balza addosso, ci sono stimoli appresi.

Un bambino che vede sua madre proteggerlo e spaventarsi alla vista di un cane, automatizzerà una risposta di paura alla vista dei cani. Il suo gemello omozigote che vede la madre salutare un cane e dire al bimbo di fargli una carezza, non automatizzerà la paura dei cani.

In natura è buono questo meccanismo. Infatti la madre, essendo sopravvissuta in quell'ambiente, sa cosa è meglio temere e cosa non è un pericolo.

Nella nostra società siamo cresciuti da madri che hanno paura di ciò che leggono sul giornale, di pregiudizi, di cose che non conoscono, di situazioni normalissime... e poi magari non hanno paura degli zingari che girano intorno a casa perché sono sinistroidi intellettualoidi liberal chick e sono convinte che la gente sia buona e abbia solo voglia di integrarsi.

Un po' come quella deficiente che girava facendo l'autostop in abito da sposa per dimostrare che la gente ha solo pregiudizi e che il mondo è buono e sicuro.

Scopata e uccisa a pugni in faccia da un camionista turco.

Quindi ci troviamo nella terribile situazione in cui donne farcite di preconcetti scollati dalla realtà, addestrano le risposte emotive dei figli a reagire a stimoli inesistenti o a non reagire a veri stimoli.

E sì, questa è una situazione di neuroplasticità che va rieducata creando associazioni stimolo risposta funzionali.

Ma... quando hai parlato di atteggiamento, di sopravvivenza emotiva, di percorsi neuronali da far seccare, rinforzare o creare...

Mi fai venire il dubbio che non stessi parlando di emozioni, ma di sentimenti e stati d'animo.

Sbaglio?

Modificato da ^'V'^
  • Mi piace! 2
Link al commento
Condividi su altri siti

yurion

V

in merito al fatto che certi stimoli vadano rieducati

possono aiutare le tecniche come EFT e PSYCH-PLUS?

Link al commento
Condividi su altri siti

^'V'^

V

in merito al fatto che certi stimoli vadano rieducati

possono aiutare le tecniche come EFT e PSYCH-PLUS?

Intendi Psych K, immagino, ed EFT. E poi SET, TAT, EMDR, BSFF.

Senza entrare nel merito sul loro funzionamento e soprattutto, laddove funzionino, se lo fanno per via dei meridiani cinesi. (inventati in realtà da un francese nel 1936 o 46).

Il succo è...

Che sono tecniche atte a togliere il marker emotivo da un ricordo traumatico.

Insomma, se per te EFT funziona, quello che farà sarà di rendere meno stressogeno il ricordo ad esempio della tua donna che si bacia con un tizio.

Se prima il ricordo ti faceva male 10, ora lo vedi come un film in bianco e nero senza connotazione emotiva.

Allora mi dirai: e se uno ha paura dei topi? O dell'altezza?

Non è forse vero che con EFT ci sono persone che smettono di avere paura dei topi o dell'altezza?

E quindi, Aivia, tornando al tuo discorso del bambino che ha appreso ad avere paura dei cani per aver visto la madre, non gli si potrebbe togliere la paura dei cani come si toglie quella dei topi e dell'altezza?

Sì... ma.

Ti spiego il ma.

Vado a parlare con della gente, e questi ci fanno vedere il loro cavallo. Sono con un amico.

Mi avvicino al cavallo e gli do due pacche amichevoli sul muso.

Il mio amico si avvicina e il cavallo nitrisce.

Il mio amico chiede se abbia paura, e il proprietario gli dice: no, sente che tu hai paura e si agita.

Premesso questo... immagina che usi l'EFT per togliere a questo amico la paura dei cavalli.

Bene.

Quando ne vedrà uno gli andrà vicino per dargli due pacche amichevoli?

No. Oppure lo farà come sfida con se stesso per dimostrare che non ha più paura.

Ma comunque in funzione della paura.

Perché io gli ho dato due pacche? Perché non ho paura? No, perché ho fatto da bambino l'esperienza di stare tra i cavalli in campagna, ne ho amata una e lei era felice di vedermi, ho guidato un pony col carretto per raccogliere le pesche...

Sono esperienze reali.

Di successo.

Ho creato in me associazioni stimolo risposta mediante esperienze.

E' possibile, certo, spezzare uno stimolo risposta disfunzionale, mediate questo o altre tecniche, anche più scientificamente rilevanti. ( esposizione progressiva allo stimolo in testa a tutte).

Ma si tratta solo di togliere una risposta negativa, inutile.

Non si tratta della più colorata scelta emotiva che ha uno che ha esperienze di riferimento.

Per cui ritengo che la miglior cosa sia fare esperienze, confrontarsi con le situazioni reali, non attraverso la tv o le parole degli altri.

Userei metodi di "liberazione emotiva" solo se fossi in presenza di un vero blocco che mi impedisse di fare esperienze.

Tornando all'esempio del mio amico, attenuargli la paura dei cavalli e basta sarebbe quasi inutile.

Sarebbe molto più bello e utile stare una settimana o due dove ci sono i cavalli, con lui, andare a portargli la biada, pulirgli la stalla, vedere che lui ti guarda mentre interagisci coi cavalli e che piano piano prende il coraggio di spazzolarli, e incoraggiato dalle loro risposte amichevoli, prende a toccarli fino a quando ti chiede se si possa provare a montare il suo preferito.

Ecco, qui hai creato qualcosa.

In questo senso, il gruppo, quello che fanno gli altri, è un forte sistema di calibrazione.

Se ho paura dei cavalli e mi trovo da solo con un cavallo, avrò paura.

Ma se sono con sei persone che li conoscono, e vedo che loro li toccano, ci giocano, ci scherzano, vedrò il comportamento come possibile e sicuro, e mi troverò a toccarne uno senza quasi ricordare che prima avevo paura.

Per questo, credo che scegliere il livello di persone che si frequentano sia importantissimo.

Perché c'è poco da fare... tendiamo ad allinearci alla media delle risposte emotive del gruppo.

Modificato da ^'V'^
  • Mi piace! 7
Link al commento
Condividi su altri siti

Stefi1975

Grande .... proprio una tua risposta così volevo

Probabilmente le intendo tutte: emozioni , sentimenti ,stati d 'animo .... nel senso che le riconduco tutte ad un ciclo della chimica del corpo e del cervello ....dove la maggior parte delle persone hanno atteggiamenti influenzati e determinati da queste sostanze che vengono prodotte e "richieste "dal corpo ....e non permettono un miglioramento.

Queste molecole sono legate solo al passato ..... e così si resiste al cambiamento e si continua a riscegliere il familiare ....

sono in piena ricerca scientifica sull argomento ....

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...