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GUIDA ALLA MEDITAZIONE [WORKING PROGRESS]


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PREMESSA

Posto una semplice guida per gli utenti che sono interessati a praticare o già praticano la meditazione.

Il post è aperto al contributo ed alla discussione nonché alle domande di tutti gli utenti che hanno praticato o che sentano il desiderio di praticare la meditazione che nelle sue variegate forme costituisce un'esperienza fondamentale per immergersi nel fiume della vita.

L'esperienza della meditazione non è finalizzata ad alcuno scopo pratico, se non quello di raggigungere una maggior chiarezza negli intenti che ognuno dei frequentatori di questo sito persegue individualmente.

Meditando non otterrete la tanto sospirata HB ( approfonditi studi scientifici hanno provato indubitabilmente che si tratta di una nota marca di matite), ne tantomeno denari, rendite catastali, poteri sovrumani o l' onniscienza.

Leggiucchiando siti dedicati alla legge d'attrazione, che comprende al suo interno tecniche di visualizzazione e forme di meditazione con la ripetizione di un mantra determinato, mi è capitato di leggere domande di questo genere : " Per ottenere i soldi durante la ripetizione del mantra, è più conveniente dire voglio o posso ?"

E' inutile dire che in qualsiasi modo lo diciate non otterete il denaro se passerete la giornata a ripetere il mantra invece di investire i vostri risparmi.

Meglio sarebbe meditare, e poi forti del silenzio interiore pensare a come ottenere quel che desiderate.

Per i più scettici, che credono si possa ottenere tutto desiderandolo ardentemente tramite la ripetizione di un mantra ( una ragazza con cui sono uscito in passato ne era convinta), consiglio di ripete il seguente mantra : Io sono un budda , Io sono ricco di denaro.

Se alla fine della giornata avrete ottenuto denaro senza far nulla, contattatemi. :)

Il termine meditazione che generalmente si utilizza per indicare questo tipo di esperienza è inesatto, trae origine dall'esperienza religiosa occidentale che consiste nel rivolgere il proprio pensiero ad argomenti edificanti, ovvero a rivolgerlo verso esperienze del passato da cui dovremmo emendarci.

In sostanza è quell'esperienza che capita di fare durante la messa, quando il prete invita il fedele a chinare il capo ed a pensare ai propri peccati.

Quindi la chiamerò con il termine appropriato e corretto che anche logicamente rimanda tutt'altro tipo di azione ovvero CONTEMPLAZIONE.

COS'E' LA CONTEMPLAZIONE ?

La contemplazione è PRATICA e VERITA' ESPERIENZIALE.

La contemplazione non è una forma di cultura. E' un'attività pratica di cui l'esperienza è il dato fondamentale, condivisibile ma non ripetibile senza il meditare.

Può essere un argomento di conversazione importante per attrarre l'interesse di una donna, ma solo se costituisce un mezzo disinteressato per avvicinarla a questo genere di esperienza.

Per parlarne anche brevemente dovrete averla praticata.

La pratica è fondamentale, senza non concepiremo nessuna esperienza significativa, dopo la pratica sarà la nostra mente ad afferrarne i significati fondamentali ed a trasformarli in abitudine quotidiana.

Attraverso la pratica costante arriviamo a concepire la verità del nostro corpo, dei nostri sensi e dei nostri pensieri.

Con una pratica costante si può arrivare al silenzio interiore.

J. Krishnamurti nella sua opera " La sola rivoluzione" così lo descrive :"non è un silenzio che l'osservatore possa sperimentare. Se ne fa esperienza e la rivconosce non è più silenzio. Il silenzio della mente meditativa non sta entro i confini dell'individualità, perché questo silenzio non ha forntiere. C'è solo il silenzio, nel quale lo spazio della divisione cessa.

Cessando il divenire dei pensieri, cesseranno anche le barriere che la nostra mente frappone nel rapporto con noi stessi e con gli altri.

Se si ottiene questa "non esperienza" di silenzio incontrando una persona che che ci abbia feriti saremo più cordiali e spontanei, nell'osservare una persona non la classificheremo subito in funzione dell'abbigliamento o dello stato sociale, la vedremo solo come tale. Una nuova persona da conoscere. Nell'osservare un oggetto sentiremo la sua essenza senza domandarci cosa sia o a cosa serva, lo percepiremo per quello che è realmente.

La verità che viene rivelata, pur essendo fondamentale non è quel genere di verità che ci possa servire concettualmente per meglio classificare, renderà solamente la nostra azione verso quell'oggetto o quella persona più spontanea e immediata, quale ne sia il significato.

Questo risultato si può ottenere anche sforzandosi consapevolmente ed in modo costante nell'osservare quotidianamente le persone e gli oggetti evitando di esprimere un giudizio, lasciando loro la possibilità di rivelarsi sinceramente, andanogli incontro se necessario.

Questa pratica può portare beneficio nei rapporti con tutti gli esserei viventi, comprese le donne.

Per esperienza ho notato che chi ha gravi problemi con le donne, considera i suoi conoscenti e /o amici in modo negativo pur frequentandoli per mancanza di alternative.

Questo mi sembra un pensiero molto stupido, seppur ricorrente, le alternative sono in ogni luogo, se chi ci conosce non ci ama (apprezza) non ci merita.

Converrebbe cambiare aria, che è poi quello che farebbe qualsiasi individuo ADULTO.

E' utile ottenere il silenzio interiore considerato che le divisioni che abbiamo frapposto fra noi e noi stessi e fra di noi e gli "altri" sono le barriere che ci impediscono di agire per il meglio.

Le classificazioni che operiamo quotidianamente nel giudicare una persona, sono efficaci se ci permettono di agire per il meglio, per ottenere qualcosa che possa essere condiviso con gli altri o per ottenere un vantaggio più immediato, ma sono inefficaci ed inutili se ci impediscono di esprimerci come desideriamo o di apprezzare le persone che siamo comunque obbligati a frequentare.

Per fare un esempio :

Se desidero approcciare una ragazza molto bella ritenendomi di valore inferiore, cercherò miriadi di giustificazioni per allontanare il desiderio ( E' troppo bella, è superifciale, le donne di quel tipo sono oche giulive, io sono povero, ecc....), nel momento in cui agisco consapevole che lo spazio di divisione creato dalle mie convinzioni ed i miei pensieri è dinamico e può cessare, sarò molto più spontaneo e naturale nell'approcciarla e la valuterò in seguito per vedere se vale la pena conoscerla.

Sia chiaro però che la contemplazione non è finalizzata alla raccolta di kiss close o di f close ecc...

Di seguito vi posto 2 video introduttivi alla pratica della meditazione che potranno esservi utili.

https://www.youtube.com/watch?v=r3pgo6VvFd8&index=2&list=PLsQVv4-xTUDpymzNf1tcH7q40hy1edVUo

https://www.youtube.com/watch?v=RB5JyBLDFwc&list=PLsQVv4-xTUDpymzNf1tcH7q40hy1edVUo&index=1

LA PRATICA

Siete bambini intelligenti e sono certo che potete comprendere e mettere in pratica quel che vi dirò.

La Grande Via che ho scoperto è sottile e profonda, ma chiunque sia disposto a impegnare cuore e mente sarà in grado di capirla e seguirla.

Bambini, dopo aver sbucciato un mandarino, potete mangiarlo con consapevolezza o distrattamente.

Cosa significa mangiare un mandarino con consapevolezza ?

Mangiando un mandarino, sapete che lo state mangiand. Ne gustate pienamente la la fragranza e la dolcezza.

Sbucciando il mandarino, sapete che lo state sbucciando. Staccate uno spicchio e portandolo alla bocca, sapete che lo state staccando e portandolo alla bocca; gustando la fragranza e la dolcezza del mandarino, sapete che ne state gustando la fragranza e la dolcezza.

Bambini, cosa significa mangiare un mandarino senza consapevolezza ?

Mangiando un mandarino senza consapevolezza non sapete che lo state mangiando. Non ne gustate la fragranza e la dolcezza. [...]

Così facendo non potete apprezzare la natura splendida e preziosa del mandarino.

Se non siete consapevoli di mangiarlo, il mandarino non è reale.

Se il mandarino non è reale neppure chi lo mangia è reale.

La pratica della contemplazione può essere eseguita ovunque desideriamo.

In casa, in ufficio, a scuola, per strada, guardandoci attorno senza voler ottenere nulla in particolare

Ovunque vogliamo far espandere la nostra coscienza possiamo contemplare, proprio perché al contrario della meditazione che induce al pensiero, la contemplazione è semplice osservazione.

Sappiamo già come farlo, è sufficiente dirigere la nostra attenzione al mondo che ci circonda, provando poi a deconcentrarci lasciando sfocare lo sguardo senza concentrarci su qualcosa in particolare.

Non dobbiamo ottenere nulla, è sufficiente guardarci attorno al solo scopo di osservare.

Passiamo alla PRATICA vera e propria

Per spiegarvela, posterò 2 video esplicativi , brevi e semplici, ad ognuno di voi le sue considerazioni.

https://www.youtube.com/watch?v=ei9VPNaxEKg

https://www.youtube.com/watch?v=wcsew_i5vfU

Avrete osservato che gli esercizi sono estremamente semplici. Non c'è nulla da ottenere ne nulla di veramente difficile da eseguire, possiamo arrivare fin dove il corpo e la concentrazione ci permettono.

Si può accompagnare la meditazione con un MANTRA, ossia la ripetizione di un suono o di una frase significativi, per quel che mi riguarda pratico la ripetizione di determinati suoni a cui mentalmente attribuisco un significato

Possiamo limitarci ad eseguire la contemplazione fra le mura di casa senza eseguire corsi, oppure frequentare un corso di yoga o delle altre pratiche se ci volgiamo indirizzare verso questa pratica in modo più attivo e consapevole.

Ad ognuno di noi la sua scelta.

Ho postato quello che la mia limitata esperienza mi ha permesso di spiegarvi.

Il posto è Working progress : aperto a chiunque voglia postare un commento, una riflessione, una o più spunti critici.

Soprattutto è ben accetto il contributo di chi può portare la sua esperienza pratica e concettuale.

Con il contributo di chi frequenta questo sito e pratica da maggior tempo e con maggiore consapevolezza la contemplazione, il post si potrà riscrivere in modo più organico ed utile ai frequentatore abituale come al viandante spaesato che capiti per caso su IS con ovvi benefici per tutti.

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maldiluna

Molto interessante, seguirò la discussione con piacere. Intanto mi guardo i video e stasera se trovo il tempo provo a fare gli esercizi.

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cabeleira

Ciao,

Prova con un esercizio molto semplice.

Cerca una stanza, un luogo in cui puoi stare da solo, senza essere disturbato da nessuno. Trova una posizione comoda e osserva il luogo in cui ti trovi.

Concentra la tua attenzione su ogni oggetto , osserva gli angoli più remoti, nota quel che non hai avuto il tempo di notare prima.

Poi lascia andare lo sguardo, gioca con gli oggetti, con le ombre con le figure e lasciati andare.

Sei solo una coscienza che registra, niente di più.

Non c'è nulla da ottenere, ne obbiettivi ne traguardi.

Infine nota se in questo stato senti qualcosa di diverso, può darsi che non accada nulla, come può darsi che le sensazioni del tuo corpo siano mutate.

P.S. fallo se possibile, prima di guardare il video che spiega cosa sia la meditazione.

Con il progredire della pratica riorganizzerò tutto il materiale. La pagina è sempre aperta al contributo attivo ed alle domande di chiunque. :)

Modificato da cabeleira
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"Io sono un Buddha, io sono ricco di denaro"….AGGHIACCIANTE

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tropicalfire

Io ho una vera e propria maledizione che mi trattiene dal praticare meditazione.

Per piu' volte in passato ho provato a farlo, sono resistito per un periodo compreso tra 1 e 8 giorni, poi per vari motivi, spesso anche insignificanti, ho ceduto. Vuoi che ho avuto una giornata carica e mi sono dimenticato, vuoi che ho procrastinato fino alla fine della giornata, vuoi per altro, ho interrotto quei 30 giorni necessari affinche' un'attivita' diventi parte integrante di una persona.

Ti viene in mente qualcosa che potrei provare?

Mi sono poi sempre chiesto se sia possibile meditare in ambienti pubblici, spesso rumorosi, ad esempio treno. Anche con l'ausilio di cuffie/musica.

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maldiluna

Allora, ieri ho provato a fare entrambi gli esercizi guidati.

Per il primo esercizio, mi sono seduto su una sedia con la schiena eretta, come suggerito dal narratore.

Stavo davvero scomodo e le sensazioni del mio corpo mi distraevano dal concentrarmi sul respiro.

Allora, per il secondo esercizio, mi sono comodamente sdraiato a letto... e mi sono addormentato!

Come sonnifero ha funzionato alla grande, però mi sa che devo trovare un altro modo di esercitarmi :p

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cabeleira

Io ho una vera e propria maledizione che mi trattiene dal praticare meditazione.

Per piu' volte in passato ho provato a farlo, sono resistito per un periodo compreso tra 1 e 8 giorni, poi per vari motivi, spesso anche insignificanti, ho ceduto. Vuoi che ho avuto una giornata carica e mi sono dimenticato, vuoi che ho procrastinato fino alla fine della giornata, vuoi per altro, ho interrotto quei 30 giorni necessari affinche' un'attivita' diventi parte integrante di una persona.

Ti viene in mente qualcosa che potrei provare?

Mi sono poi sempre chiesto se sia possibile meditare in ambienti pubblici, spesso rumorosi, ad esempio treno. Anche con l'ausilio di cuffie/musica.

Chi, monaci, sa così sostenere questi quattro pilastri del sapere può aspettarsi queste due possibilità: sicurezza durante la vita o non ritorno dopo la morte.

Lasciamo stare i sette anni: chi, monaci, sa così sostenere questi quattro pilastri del sapere per sei anni, cinque, quattro, tre, due, un solo anno; lasciamo stare l’anno: chi, monaci, per sette mesi sa così sostenere questi quattro pilastri del sapere può aspettarsi queste due possibilità: sicurezza durante la vita o non ritorno dopo la morte.

Ma lasciamo stare i sette mesi: chi, monaci, per sei mesi, cinque, quattro, tre, due, un mese, per un mezzo mese sa così sostenere questi quattro pilastri del sapere… lasciamo stare persino il mezzo mese: chi, monaci, per sette giorni sa così sostenere questi quattro pilastri del sapere può aspettarsi queste due possibilità: sicurezza durante la vita o non ritorno dopo la morte.

" I quattro pilastri del sapere"

Cosa importa per quanto tempo mediti, quanti giorni ci vorranno, quante ore, quanti secondi o quante volte interrompi....

Segui la via della pratica se vuoi seguirla : praticando, registrando le tue sensazioni, se vuoi anche su un quaderno prendendo appunti, e leggi.....

Rendila interessante. :)

E' una via che mena alla saggezza non alla sapienza. Una vita intera potrebbe non bastare, ringrazia se ci metti un po' meno...... ;)

Se esistano modi per meditare quando passeggi o quando sei fuori non lo so.

Alle volte però quando esco, dal lavoro , dagli amici, mentre percorro la strada che mi porta verso la mia meta, mi guardo attorno e resto in silenzio. Osservo e basta, questo mi rilassa.

Quella è meditazione ?

Allora, ieri ho provato a fare entrambi gli esercizi guidati.

Per il primo esercizio, mi sono seduto su una sedia con la schiena eretta, come suggerito dal narratore.

Stavo davvero scomodo e le sensazioni del mio corpo mi distraevano dal concentrarmi sul respiro.

Allora, per il secondo esercizio, mi sono comodamente sdraiato a letto... e mi sono addormentato!

Come sonnifero ha funzionato alla grande, però mi sa che devo trovare un altro modo di esercitarmi :p

La concentrazione sul respiro, serve appunto perché tu ti concentri sulle sensazioni gradevoli o sgradevoli che provengono dal corpo, dalla mente, dal resto del mondo. In modo che tu riesca poi ad escluderle, abbinarle o ascoltarle semplicemente.

Il fatto che tu ti sia addormentato significa solamente che eri stanco e che la meditazione ti ha condotto al sonno

La difficoltà maggiore in questa pratica è che capita di addormentarsi.

Questo avviene perché la concentrazione abbassa il livello di tensione e spinge l'organismo verso il livello ottimale di energia ?

Come ricostituiamo il nostro livello di energia ? Dormendo.

Ti è mai capitato di sentirti stanchissimo ed addormentarti senza nemmeno accorgertene ? In quel momento la tensione era così alta che era necessario per il tuo organismo riposarsi.

Avresti potuto avere un appuntamento dopo 10 minuti , o un esame per il giorno successivo, ma la stanchezza ha vinto. E' naturale.

La prossima volta se vorrai ancora meditare resisti qualche secondo prima di addormentarti. L'importante è la comprensione che ne deriva, non tanto la durata o l'assiduità.

Se diventa ossessione o ripetizione non è più meditazione.

Un passo alla volta arriviamo dovunque.

P.S.

Ho postato questo intervento due volte. Il primo si è cancellato dopo che inavvertitamente ho toccato un tasto del computer.

Dopo aver bestemmiato, mi sono preso un pausa. Ho riscritto tutto in pochi minuti.

Non credo che la crescita personale voglia dire cancellare una qualche parte di noi, o reprimere le nostre manifestazioni sentimentali negative o positive che siano.

Sono la nostra parte più sincera. Manifestarle è naturale, ed altrettanto naturale è imparare ad accettarle per quello che sono : passeggere e mutevoli.

Ecco che un monaco vigila presso il corpo sul corpo, instancabile, con chiara mente, sapiente, dopo aver superato le brame e le cure del mondo; allo stesso modo vigila presso le sensazioni sulle sensazioni; presso l’animo sull’animo; presso i fenomeni sui fenomeni.

E come lo fa? Un monaco si reca all’interno della foresta, o sotto un grande albero, o in un vuoto eremo, si siede con le gambe incrociate, il corpo diritto, e si esercita nel sapere. Cosciente egli inspira, cosciente espira. Se inspira profondamente egli lo sa; se inspira brevemente, egli ne è consapevole. “Voglio inspirare sentendo tutto il corpo”, “Voglio espirare sentendo tutto il corpo”, “Voglio inspirare calmando questa combinazione corporea”, “Voglio espirare calmando questa combinazione corporea”; così egli si esercita.

Così come un abile tornitore o garzone tornitore tirando fortemente sa “Io tiro fortemente”, tirando lentamente sa “Io tiro lentamente”: così accade al monaco allorché inspira ed espira.

Così egli vigila presso il corpo interno sul corpo, presso il corpo esterno sul corpo, di dentro e di fuori egli vigila presso il corpo sul corpo. Egli osserva come il corpo si forma, come esso trapassa; osserva come il corpo si forma e come trapassa. “Ecco com’è il corpo”: tale sapere diviene il suo sostegno perché esso serve alla comprensione, alla riflessione; ed egli vive indipendente e non desidera nulla dal mondo.

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-AgentOrange-

Grazie cabeleira per questa splendida guida!

Ho iniziato con la meditazione del respiro e devo dire che, nelle due volte in cui l'ho provata, mi ha lasciato delle bellissime sensazioni.

La voce guida poi è molto bella, non ti forza a fare le cose ma ti guida con "gentilezza" (cit.) a concentrarti sul respiro e sui particolari delle sensazioni.

L'unica difficoltà riscontrata per il momento è l'ansia di finire l'esercizio dovuta al non sapere quando scade il silenzio che ti viene lasciato per fare pratica (cioè quando c'è quel suono, stranissimo tral'altro)

Sento proprio quest'ansia in pancia che mi vorrebbe mettere in agitazione, dico vorrebbe perché riesco benissimo a controllarla, però è molto fastidiosa e mi deconcentra parecchio dopo i primi 4/5 minuti (credo).

Hai qualche consiglio in merito da darmi, oppure è una cosa normale e con la pratica questa sensazione svanirà? Grazie :)

p.s. secondo te non è meglio praticare l'esercizio usando una respirazione diaframmatica?

Modificato da -AgentOrange-
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Deconstructed Reality

Non ce la faccio a trattenermi.

Si scrive "work in progress"!

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Paolo1986

Pratico meditazione dal 2010 quando trovai la Tecnica Naturale Anti Stress che derivava dalla Meditazione Trascendentale del maestro Marishi Yogi. Dato che la Meditazione Trascendentale costava troppo uno dei maestri si distaccò dal movimento e creò la T-NAS tecnica naturale anti stress basata su di un mantra base molto semplice ovvero RAM. Bisogna praticare la tecnica due volte al giorno per 15 min. Ho approfondito l'argomento ed ho scoperto altri mantra quali quelli equivalenti ad ogni chakra (in questo caso si tratta di meditazione kundalini). Poi ci sono i mantra tibetani..ultimamente sto praticando il mantra Om Mani padme Hum. La meditazione mi ha cambiato molto,ma c'è stato anche un processo di crescita come persona ...mi ha reso molto piu consapevole di me stesso e molto piu tranquillo. Se uno mi va a dire quale mantra è il migliore ed il più effettivo ....io rispondo..non lo so..io vado ad ispirazione..certi periodi ritorno al vecchio mantra RAM..certe volte poi uso OM,certe volte shiring...

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