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Quando le amiche ti parlano di sesso...


Esteta

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Salve a tutti,

una breve premessa: sono arrivato a scrivere su questo forum, che comunque leggo da anni, per trovare conforto dalle sofferenze causate dalla fine di una relazione lunga e importante, avvenuta la scorsa estate (quindi dalla sezione ONE-ITIS, terra di approdo di molti aspiranti seduttori). Pur avendo una certa esperienza di donne e relazioni, si trattava della prima rottura di un rapporto non da me determinata, ma subita passivamente. Un brutto colpo, la presa di coscienza delle mie debolezze, a 26 anni e dopo una vita trascorsa avendo sempre il "controllo" dei miei rapporti con il sesso femminile, nonché del fatto che non si è insostituibili, ma si può essere messi da parte con grande facilità anche dopo infinite parole, gesti, promesse. Con molti sforzi sono riuscito a rialzarmi, focalizzandomi sui miei obiettivi e sulla cura di me stesso e impegnandomi ad allargare il mio giro sociale. Ho instaurato nuove conoscenze o cercato di dedicarmi di più ad alcune persone, dei vari ambienti che la vita mi porta a frequentare (studio, lavoro, sport...) con le quali il rapporto, nella pigrizia esistenziale di una relazione, era sempre rimasto superficiale.

Insomma, mi sono imposto una maggiore apertura verso il mondo, nella consapevolezza che avere tante persone attorno significa disporre di maggiori opportunità e di una vita, in definitiva, più piena.

Tra queste, diverse donne.

Ultimamente capita che molte di loro abbiano iniziato a prendermi come confidente, raccontandomi le loro vicende amorose e (sopratutto) sessuali, spesso senza risparmiare dettagli.

Premetto che non si tratta di ragazze dalle quali io sia attratto, né da un punto di vista sentimentale, né sessuale, ma di semplici amiche/conoscenti, con cui esco in compagnia o che sento con una certa frequenza. Quindi non è affatto una situazione che "subisco", come un amico-zerbino che spera un giorno di poter essere l'oggetto dei loro racconti. Non lo vorrei assolutamente! Anche perché una tale evoluzione precluderebbe probabilmente la possibilità di incontrare, tramite loro e i loro giri sociali, persone a me più adatte! Quindi, proprio sull'onda del disinteresse (non temendo affatto eventuali reazioni), mi diverto ad ascoltarle e a provocarle, a spingere sempre più in là i discorsi, per approfondire la conoscenza della natura femminile e constatare come le donne siano, in definitiva, tali e quali a noi dal punto di vista dell'appetito sessuale, solo più influenzate da una serie di condizionamenti ("deve fare lui il primo passo", "cosa penserà di me se ci vado a letto subito" ecc...).

Quello che mi incuriosisce è: perché tutto questo? cosa può spingere una donna (più donne, per questo sono venuto a interrogarmi qui) a eleggere un ragazzo che conosce da poco tempo (e comunque non in modo particolarmente approfondito) per aprirsi in questo modo su certe tematiche? Non riesco a capire se sia un fenomeno positivo, cioè segno di una particolare capacità di saper entrare "in connessione" con loro, o negativo, simbolo di un immagine molto poco mascolina e testosteronica che magari sto trasmettendo in questo periodo e che porta loro a vedermi come una sorta di "amica-uomo" e quindi potrebbe caratterizzarmi anche dall'esterno (e non essere solo frutto del rapporto del tutto disinteressato che ho con loro...)

Sperando di essere stato chiaro, ringrazio :)

Esteta.

Modificato da Esteta
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  • 1 mese dopo...

Quello che mi incuriosisce è: perché tutto questo? cosa può spingere una donna (più donne, per questo sono venuto a interrogarmi qui) a eleggere un ragazzo che conosce da poco tempo (e comunque non in modo particolarmente approfondito) per aprirsi in questo modo su certe tematiche? Non riesco a capire se sia un fenomeno positivo, cioè segno di una particolare capacità di saper entrare "in connessione" con loro, o negativo, simbolo di un immagine molto poco mascolina e testosteronica che magari sto trasmettendo in questo periodo e che porta loro a vedermi come una sorta di "amica-uomo" e quindi potrebbe caratterizzarmi anche dall'esterno (e non essere solo frutto del rapporto del tutto disinteressato che ho con loro...)

Non c'è una risposta universale... non badare solo a ciò che dicono ma anche al modo in cui lo dicono.

Da donna posso dirti che mi capita di parlare di sesso con amici maschi verso cui non ho alcun interesse, che considero "amiche-uomo", per citarti, e in tal caso ne parlo in modo molto discorsivo, giusto per raccontare e avere un confronto. Questo in genere in amicizie abbastanza consolidate, non con conoscenti.

Però mi è capitato di usarlo anche come modo di flirtare... in questo caso di solito si tratta di cose meno personali, e dette in modo più allusivo. Come qui sul forum ben sapete, anche solo utilizzare nel modo giusto termini come "giochino erotico", "eccitazione", "piacere", può generare in chi ti ascolta pensieri e reazioni interessanti... quindi sì, in definitiva è anche un modo di flirtare, pure abbastanza efficace :D

Se ti è capitato solo di recente e con molte donne che non sembrano avere secondi fini con te, potrebbe dipendere da un'immagine diciamo "inoffensiva" che trasmetti... il che comunque in caso di 'amiche e basta' non è per forza un male :)

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Latin_Lover

Salve a tutti,

una breve premessa: sono arrivato a scrivere su questo forum, che comunque leggo da anni, per trovare conforto dalle sofferenze causate dalla fine di una relazione lunga e importante, avvenuta la scorsa estate (quindi dalla sezione ONE-ITIS, terra di approdo di molti aspiranti seduttori). Pur avendo una certa esperienza di donne e relazioni, si trattava della prima rottura di un rapporto non da me determinata, ma subita passivamente. Un brutto colpo, la presa di coscienza delle mie debolezze, a 26 anni e dopo una vita trascorsa avendo sempre il "controllo" dei miei rapporti con il sesso femminile, nonché del fatto che non si è insostituibili, ma si può essere messi da parte con grande facilità anche dopo infinite parole, gesti, promesse. Con molti sforzi sono riuscito a rialzarmi, focalizzandomi sui miei obiettivi e sulla cura di me stesso e impegnandomi ad allargare il mio giro sociale. Ho instaurato nuove conoscenze o cercato di dedicarmi di più ad alcune persone, dei vari ambienti che la vita mi porta a frequentare (studio, lavoro, sport...) con le quali il rapporto, nella pigrizia esistenziale di una relazione, era sempre rimasto superficiale.

Insomma, mi sono imposto una maggiore apertura verso il mondo, nella consapevolezza che avere tante persone attorno significa disporre di maggiori opportunità e di una vita, in definitiva, più piena.

Tra queste, diverse donne.

Ultimamente capita che molte di loro abbiano iniziato a prendermi come confidente, raccontandomi le loro vicende amorose e (sopratutto) sessuali, spesso senza risparmiare dettagli.

Premetto che non si tratta di ragazze dalle quali io sia attratto, né da un punto di vista sentimentale, né sessuale, ma di semplici amiche/conoscenti, con cui esco in compagnia o che sento con una certa frequenza. Quindi non è affatto una situazione che "subisco", come un amico-zerbino che spera un giorno di poter essere l'oggetto dei loro racconti. Non lo vorrei assolutamente! Anche perché una tale evoluzione precluderebbe probabilmente la possibilità di incontrare, tramite loro e i loro giri sociali, persone a me più adatte! Quindi, proprio sull'onda del disinteresse (non temendo affatto eventuali reazioni), mi diverto ad ascoltarle e a provocarle, a spingere sempre più in là i discorsi, per approfondire la conoscenza della natura femminile e constatare come le donne siano, in definitiva, tali e quali a noi dal punto di vista dell'appetito sessuale, solo più influenzate da una serie di condizionamenti ("deve fare lui il primo passo", "cosa penserà di me se ci vado a letto subito" ecc...).

Quello che mi incuriosisce è: perché tutto questo? cosa può spingere una donna (più donne, per questo sono venuto a interrogarmi qui) a eleggere un ragazzo che conosce da poco tempo (e comunque non in modo particolarmente approfondito) per aprirsi in questo modo su certe tematiche? Non riesco a capire se sia un fenomeno positivo, cioè segno di una particolare capacità di saper entrare "in connessione" con loro, o negativo, simbolo di un immagine molto poco mascolina e testosteronica che magari sto trasmettendo in questo periodo e che porta loro a vedermi come una sorta di "amica-uomo" e quindi potrebbe caratterizzarmi anche dall'esterno (e non essere solo frutto del rapporto del tutto disinteressato che ho con loro...)

Sperando di essere stato chiaro, ringrazio :)

Esteta.

Caro amico anche se non te ne rendi conto, per loro sei un amico o meglio "amica" a cui raccontare tutto.

Se parlano di queste cose con te è perchè non sentono il "pericolo" di un vero uomo.

Nella loro testa pensano che se perdi tempo ad "ascoltare" le loro chiacchiere è perchè non puoi avere altre donne.

Un uomo che ha successo con le donne non "ascolta".

Lui dedica il suo tempo solo alle donne che lo soddisfano come uomo sessualmente attivo.

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jonas john j

I due interlocutori sopra hanno ragione entrambi. Come dice la ragazza non è necessariamente vero che ti considerino amica-uomo, ma anche come uomo-vero e si confidino per avere l'ebbrezza di aprirsi a un essere dell'altro sesso, viceversa è anche possibile che lo facciano per stuzzicarti. Tuttavia è in generale anche vero quello che dice latin_lover, cioè che molto spesso all'uomo oggetto di desiderio non confidano nulla e non si aprono, per vergogna ecc ecc. In ogni caso, hai detto che queste ragazze non ti interessano per nulla? Non farti problemi.

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