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indosso il completino sgualcito di me stesso e cerco di arrivare a sera


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Joel Barish

Cari tutti,

è da alcuni giorni che leggo le vostre storie e in alcune parti di esse rivedo la mia; cerco affannosamente l'epilogo che vorrei per me, il ritorno della mia donna. anzi, il ritorno della coppia in cui ero.

Sono un uomo adulto, più vicino ai 40 che non ai 30, e ho avuto le mie storie. Alcune anche importanti per tempistiche e progettualità.

Ma la mia età e le mie esperienze oggi non mi aiutano; sono in uno stato di totale vulnerabilità emotiva, un caso da manuale di mal d'amore che non riesce ad oltrepassare la soglia del dolore acuto.

Vi chiedo aiuto. Vi chiedo consiglio. Vi chiedo uno spazio in cui riversare questo travaglio.

L'ho conosciuta circa due anni e mezzo fa; entrambi uscivamo da storie lunghe e - per me - travagliate. Mi stavo leccando le ferite ed è stato allora che è successo.

Ci siamo trovati. E' stata magia. E' stata elettricità. Abbiamo invaso l'uno l'anima dell'altra.

Non credevo di trovare la serenità, l'appagamento, l'intesa in maniera così assoluta con una persona. Con lei è stato così. Siamo stati felici. Non abbiamo avuto alti e bassi; abbiamo avuto la complicità l'uno dell'altra.

In ogni prova difficile, in ogni esperienza positiva.

Eravamo un gioiello prezioso.

A inizio anno lei si allontana parecchi chilometri da me per necessità lavorative e viviamo la distanza come un'occasione, condensando nei pochi giorni in cui riuscivamo a vederci tutto il bello di un amore forte.

L'estate la trascorriamo di nuovo insieme. Sempre insieme. Senza intoppi.

A inizio settembre la storia lavorativa si ripete. Lei va via per lavoro.

Nuova città, nuovo lavoro, nuovo giro di amicizie lavorative, nuova vita.

Da ottobre comincio a sentirla diversa, più presa dai suoi impegni lavorativi ed extralavorativi. Mi sento trascurato.

A fine ottobre lancia la mina. "Non sono più felice con te. Credo di non amarti più. Ho bisogno di tempo per riordinare le idee".

A me scoppia il cuore. Alterno lacrime e vomito. Non ci credo, non voglio crederci. Il mondo che conoscevo mi si sgretola tra le mani, scorre via come l'acqua ed io non riesco ad impedirlo.

Si alternano telefonate patetiche, disperate. Per conto mio dovute al dolore, per conto suo dovute al senso di colpa.

Ho voglia di raggiungerla per cercare in quegli occhi la luce di un tempo. Lei non vuole. Continua a cercare di guadagnare tempo per riflettere su quello che le sta accadendo e nel contempo comincia a fare il rosario delle mie disfunzionalità. Mai rilevate nel corso della nostra storia per non ferirmi, ma che adesso sembrano pesare come un macigno.

A metà novembre decido di prendere la situazione in mano e la raggiungo tra un milione di sue resistenze.

Trovo una persona perduta, schiacciata dai sensi di colpa e destabilizzata da quello che sta accadendo, ma ferma sulla fine del sentimento.

Vado via e alla stazione l'addio è suggellato da lacrime, dolore e un lunghissimo e dolcissimo bacio.

Mi convinco che ci sia un altro di cui si sia invaghita e col quale sia potuto succedere qualcosa.

sono un uomo distrutto.

al mio ritorno le chiedo di chiamarmi solo ed esclusivamente se ritrova il bandolo di quell'amore fortissimo che è andato perduto.

Mi ha chiamato il 1 dicembre.

Mi ha detto che non mi ama più, che non le manco. E mentre lo diceva piangeva, di nuovo. Siamo stati due ore a telefono, recuperando nostalgicamente i nostri momenti passati. Lei si diceva affranta per aver rovinato quel mondo, aprendosi alla speranza di poterlo recuperare. le ho detto che se non riesce a trovare ciò che eravamo deve smettere di cercare.

mi ha chiesto di rivederci a natale. di persona. quando lei ritornerà nella sua città d'origine, dove vivo io.

da allora non abbiamo avuto più contatti di nessun genere. Lei ha smesso di cercarmi, io ho fatto la stessa cosa.

Lei continua a vivere la sua vita. Fa i suoi giri con il suo nuovo gruppo (e, probabilmente, con il nuovo personaggio). Sembra serena.

Io ogni mattina indosso la maschera del "non c'è male". Poi mi ritrovo da solo e piango. non riesco ad arginare questo mare, non riesco a stemperare questo dolore. sopravvivo fino a sera ed attendo la compassione di Morfeo.

La rivoglio ancora. infilo nelle mie ferite il sale della speranza.

era lei quella. l'altra faccia del mio universo, che adesso si ritrova monco, senza più giornate di sole.

dicono che il tempo sia galantuomo, ma per me è solo un'ombra oscura sempre più dilatata.

non riesco più a ritrovare l'orizzonte. vi chiedo aiuto.

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BrianBoru

Guarda.... ci sono passato. Massima solidarietà.

Devi andare avanti, non mi pare che tu abbia alternative.

Fai shopping, vestiti figo, comprati un nuovo profumo, iscriviti in palestra, vai a correre, giocare a calcetto, ecc....

Devi assolutamente convincerti che sei un figo da paura e che di donne come quella che ti ha mollato ne puoi avere a mazzi. Esci. Conosci gente, donne ma anche uomini, non necessariamente perchè diventino tuoi amici ma perchè il tuo cervello deve capire che esiste altro sulla faccia della terra e che non vale la pena starsi a rovinare la vita per una stronza che ti ha mollato perchè si è invaghita di un altro, perchè è così.

Non credere alle sue lacrime... è senso di colpa. Vuole che tu l'assolva. Ti dirò... assolvila.

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........................posso dirti che hai vissuto un grande amore che ha riempito la tua vita, sei stato felice............................ora è finita, per risalire devi toccare il fondo,.....................io da quel bastardo che sono non ho mai sofferto così, però sarei curioso di provare solo per vedere quanto veramente si sta male.............................

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Joel Barish

grazie per i vostri interventi.

sto provando ad uscire, fare cose, vedere gente. il mondo sembra altrove, mi scivola addosso. sono uno spettatore che guarda da una cella riempita d'ovatta.

non riesco a dichiarare la resa.

@burc: ti auguro con tutto il cuore di non provare questo stillicidio. perdi il fiato, perdi un arto, perdi uno spicchio di te stesso. provi vergogna per le tue lacrime, sdegno per la tua figura. tieniti stretto la tua durezza.

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marlboro848

Quando si vive una storia intensa,indipendentemente dal tempo trascorso insieme,lascia inevitabilmente strascichi.

Se vai a leggere il mio post"ex one Otis"(ITIS),ne capirai qualcosa.

Sono arrivato alla conclusione che una storia intensa, lasci più ferite,perchè a differenza di storie più lunghe non si ha il tempo materiale di conoscere una persona sotto tutti i punto di vista e sfaccettature.

Si prende il meglio di entrambi.

Magari siete partiti a razzo,avete rotto "le tappe",senza la necessita di costruire qualcosa di importante, complice anche la distanza.

Devi arrivare alla conclusione che:

Lei non è l'unica.

Erano le circostanze a renderla cosi.

Se fosse continuata,probabilmente con alti e bassi uno dei due si sarebbe stancato(magari tu).

Avete vissuto un gran momento di passione e complicità;niente di piu ,niente di meno.

Ora:

Si sta male,perché fa comunque male.

Ma se tu la rivuoi:

Smetti di chiamarla, di cercarla.

Di farti vedere sofferente.

Perché più ti comporti cosi,più lei si allontanerà inesorabilmente da te.

Se ti scrive, scrivi qua sul forum e sapremmo come aiutarti.

Ma non implorare, piangere, o pregare perché lei vuole proprio quello da te.

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Joel Barish

ho smesso di chiamarla e di cercarla. le ultime telefonate sono state le sue. l'ultima è di 11 giorni fa.

sono a pezzi.

ogni brandello della mia persona è sofferente.

e non posso, non ce la faccio, non riesco a non pensare che lei non sia unica.

oramai qualche sentiero l'ho battuto. ho conosciuto tanta gente. amici, colleghi, donne con cui ho condiviso il mio cammino.

lei mi ha mostrato bellissimi scorci di umanità che non conoscevo e altri in cui mi rispecchiavo simbioticamente.

e non parlo di una donna bella dal punto di vista estetico o che possa piacere caratterialmente a tutti.

parlo di una persona che ti calza l'anima a pennello.

il resto del mondo mi sembra una brutta pantomima.

Modificato da Joel Barish
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bull72

Ha flirtato con qualcuno.Ha avuto un infatuazione.Questo tipo di donne partono in qarta e poi mollano drasticamente.Donne insicure e instabili.Entrano ed escono così nella vita di persone e le fanno entrare allo stesso modo.E stata una storia di passione che è finita.Sarebbe finita comunque.Non era importante come persona.Non è unica.Marlboro ha ragione.Vi siete riempiti un vuoto in quel momento.Vai avanti per la tua strada e dimenticala.Il tempo te lo fara dimenticare.E'ancora presto

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alessandrocom1

Io son più giovane di te ma ho capito una cosa nella vita di relazione: che quando si vien lasciati non ci sono ne se ne ma, bisogna solo chiudere, ci possono essere le crisi, litig di una giornata ma non altro. Bisogna sparire tanto tutto il resto è inutile, non ci devono neanche pensa alla parola fine e basta, se accate prendri baracca e burattini e vai via

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Flash!

Benvenuto nel club, in questa valle di lacrime.

Forza compagno!!

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