4 Strade per intraprendere il managment o la consulenza

[DrMaze [Lurker] 1]

Ciao a tutti, sono un ragazzo di 18 anni che studia itis informatica e diciamo che la mia passione per i computer stia andando via via scemando e di conseguenza anche la mia motivazione.

Il mio obbiettivo è diventare un manager di successo, iniziando magari con la consulenza manageriale e finanziaria.

Vorrei lavorare in aziende come Bain, McKinsey, Boston Consulting, Goldman Sachs o altre banche d'investimento, in America, e non in italia, magari partendo anche dall'italia, ma lo scopo è l'America.

Diciamo che mi piacciono quelle aziende in cui parti da associato o da "recluta" e poi arrivi in alto fino ad arrivare socio ecc.

Ho pensato a queste strade:

• Bocconi: marketing, o economia e management
  
  • Il problema e' il prezzo, sono circa 40.000 € e i miei genitori non credo possano farcela a raggiungere quella cifra, ma ha aspetti positivi da considerare: è più facile, più conosciuta all'estero e da più possibilità di trovare lavoro poiché la bocconi ha molti rapporti con multinazionali estere.
    
  
  
• Politecnico di Milano: ingegneria gestionale
  
  • Per il prezzo non ho problemi ma ho visto che è meno conosciuta all'estero, dove avrei intenzione di trasferirmi e quindi mi da meno sbocchi lavorativi.
    
  
  
• Bicocca: Economia e finanza/ economia e commercio
  
  • Qui stessa cosa del politecnico, prezzo accessibile ma meno possibilità di lavoro
    
  
  
• Università estera: Management / economia
  
  • Come ultima opzione, il problema che dovrei andarmene via a 18 anni e trovare un lavoro li. Non che mi spaventi ma è da applicare come ultima possibilità. Da considerare anche il problema prezzo.
    
  
  

Per andare alla bocconi dovrei lavorare prima e racimolare qualche soldo (approssimando in 1-2 anni dovrei farcela) e poi iniziare a studiare dopo. Invece al politecnico posso andare appena finite le superiori, ma ho "paura" delle possibilità lavorative all'estero, cosa che mi interessa assai.

Qual'è secondo voi, conoscendo il settore e quel tipo di aziende, la strada migliore da percorrere?

Modificato 21 Gennaio 2015 da DrMaze

[omrac [Élite] 41]

Ciao, integro la tua domanda con una mia per curiosità: davvero studiando per fare il manager si può diventare manager?

O sono scuole dove chi già "è di buona famiglia" va per istruirsi ed essere in grado di prendere in mano eventuali attività già in possesso dei genitori, o comunque della loro rete di "ricche" conoscenze?

Cioé uno esce di scuola a 24/25 anni e manda in giro i curriculum vendendosi come manager? A me fa un po' simpatia immaginare la scena...

Modificato 21 Gennaio 2015 da omrac

[^X^ [Partecipante] 4943]

No, non si studia da manager all'università, al limite nei corsi post laurea (tipo MBA, che generalmente su frequenta dopo 3-5 anni di lavoro).

Io non sottovaluterei il Polimi, che è abbastanza quotata all'estero, fa alcuni corsi in inglese e ha buoni contatti con il mondo del lavoro.

[imperfetto [Partecipante] 25]

Quoto ^X^ non esiste una scuola per manager, il politecnico secondo me è un ottima università, la differenza la farà il mondo del lavoro, che ti permetterà

anche di capire in cosa specializzarti per gli studi futuri, sai ormai le aziende vogliono specialisti in ogni campo (finanza, marketing, controllo di gestione,

bilancio e pianificazione fiscale)

i master gli mba in particolare e meglio farli dopo aver lavorato un po di anni perchè si apprendono meglio le materie e gli esami che si affrontano durante il percorso.

Spero di esserti stato d'aiuto.

[shark90 [Élite] 145]

Ti faccio una domanda diversa: la maggior parte di quelli che escono dalla Bocconi diventano per cui hanno studiato??

Risposta: assolutamente no. Dipende da come te la giochi tu...

La butto lì, visto che chi fa un percorso del genere solitamente ci riesce per uno di questi due fattori:

- è già inserito nell'ambiente

- ha due palle quadrate

Forse sarebbe più proficuo andare in una scuola meno blasonata ma nel frattempo lavorare per crearti delle referenze che ti aiuteranno quando cercherai lavoro. Non so, ad esempio fare il piccolo per qualcun altro, cercare di farti un nome pubblicando articoli su qualche sito o giornale del settore, e via dicendo

[DrMaze [Lurker] 1]

Vediamo, non volevo intendere quello che avete capito. Cioè lo so, la strada del management è complicata e non esiste una laurea per diventare manager.

Chiedevo consigli ai più esperti sul da farsi ed entrare nel mondo dell'economia e dell'impresa. Specialmente come entrare e lavorare nelle aziende menzionate sopra, e quale università è più indicata per il mio scopo.

Il punto è che magari l'università che si frequenta conta più del corso di studi. Se è così, qual'è l'idea migliore?

Io sono propenso a fare un MBA. Dopo aver fatto la triennale e esperienza lavorativa di qualche anno (la specialista mi pare abbastanza inutile in questo caso, poiché potendo fare l'MBA mi pare sprecata visto che "in teoria" l'MBA ha più valore di una specialistica o magistrale).

Secondo me non avrebbe senso fare triennale+specialisticac+MBA, però sta a voi consigliarmi.

^X^, chiedo soprattutto a te, perché so che sei esperto in materia.

Per una carriera in economia/gestione dell'impresa azienda, qual'è la via migliore?

Intendo banche d'affari, aziende di consulenza USA/UK.

Spero di essermi chiarito meglio, grazie a tutti per le risposte.

[Leopold [Partecipante] 135]

Ciao DrMaze,
con disponibilità economica il top è la Bocconi, questo non si discute. Detto ciò la seconda scelta a mio avviso è ingegneria gestionale (polimi, polito), che diventa la prima scelta considerando il rapporto qualità/prezzo.

Comunque il vantaggio di un'università piuttosto che l'altra è tangibile per l'inserimento iniziale o massimo nei primi anni. Una volta che sei entrato verrai giudicato per quello che farai, per come saprai muoverti.

Sconsiglio invece di metterti a lavorare (fermandoti 1-2 anni) per pagarti la Bocconi. Perdere del tempo e trovarti a competere con gente almeno 2 anni più giovane* è peggio che laurearsi all'università di Bari nei tempi giusti.

*Dall'esterno non si ha mai abbastanza idea di quanto fattori come età e voto di laurea oggigiorno siano pesanti.

C'è tanta concorrenza e per i posti buoni la scrematura dei cv è davvero ai livelli di: 26 anni? vecchio. Voto di laurea 108? basso.

Modificato 22 Gennaio 2015 da Leopold

[zerozero [Partecipante] 1158]

Dal tuo thread si vede che hai un'idea molto vaga del mondo del lavoro, molto simile a quella che avevo io prima di entrarci.

La consulenza di livello medio non è che siano posti così ambiti. Sono essenzialmente posti per sfruttare i giovani appena usciti dall'università.

Le società di consulenza più grosse assumono chiunque riesca ad articolare una frase, hanno un turn over altissimo e spesso tendono a sfruttare la loro risorse grazie al fatto che sono risorse giovani ed inesperte (poi in realtà dipende dal capo con cui capiti, ma la tendenza è quella).

Poi vi sono le società di consulenza top di cui non ho esperienza diretta, che pagano bene ma anche lì ho sentito che ti fanno il culo in 4. Roba che esci dall'ufficio a mezzanotte tutti i giorni.

Quindi ci sta farsi un'esperienza in consulenza, ma sentire che ne fai il tuo sogno mi fa un po' sorridere, ma è giusto che sia così, ancora non hai esperienza.

Inoltre tieni conto che il consulente all'interno dell'azienda viene considerato meno di un sottoposto. Il management dell'impresa considera i consulenti come schiavi al loro servizio a cui far fare qualsiasi cosa (quindi le cose peggiori in assoluto). Infatti un dipendente è tutelato, stabilisce una relazione di fiducia di lungo termine con il suo capo al contrario il consulente è uno che può venir mandato a cagare in qualsiasi momento. Insomma è una risorsa da sfruttare il più possibile a breve termine, soprattutto il consulente di basso livello.

Le scelte di università che hai elencato rimangono comunque buone scelte per entrare nel mondo del lavoro

[Leopold [Partecipante] 135]

Inoltre tieni conto che il consulente all'interno dell'azienda viene considerato meno di un sottoposto. Il management dell'impresa considera i consulenti come schiavi al loro servizio a cui far fare qualsiasi cosa (quindi le cose peggiori in assoluto). Infatti un dipendente è tutelato, stabilisce una relazione di fiducia di lungo termine con il suo capo al contrario il consulente è uno che può venir mandato a cagare in qualsiasi momento. Insomma è una risorsa da sfruttare il più possibile a breve termine, soprattutto il consulente di basso livello.

Questo è verissimo per il grosso della consulenza (vd IT e accounting). Se fai consulenza manageriale non è così.

[DrMaze [Lurker] 1]

Grazie mille per le risposte innanzitutto. Mi fa piacere di averne ricevute cosi tante.

Io voglio entrare nelle consulenze o in una banca d'affari, fare carriera e poi magari cambiare azienda o diventare un libero professionista.

Non ho problemi a "essere sfruttato" per poi avere un futuro migliore.

Da quel che ho capito all'inizio di sfruttano tanto, poi se reggi rimani e forse ti promuovono.

Considero anche l'opzione banca d'affari(Goldman Sachs e company).

Ho pensato anch'io l'opzione polimi Ing. Gestionale---> lavoro ---> MBA.

Il fatto è Ingegneria Gestionale veniva considerata "ne carne ne pesce" da molti. Mi spiego. Ho letto che in teoria si trovava in mezzo tra economia e ingegneria, ma non saprei, magari erano dicerie.

Infatti un mio amico fa Bicocca Economia e Finanza perché la considera più adatta a un lavoro nell'economia e nella consulenza.

C'è anche l'opzione della Statale di milano (Economia e management).

Secondo voi se vi arrivano questi candidati e siete recruiter in quelle aziende chi prendereste?

• Polimi Ing. Gestionale, voto:110
• Bicocca Economia e finanza, voto:110
• Bicocca Economia e commercio, voto:110
• Statale Milano Economia e management, voto:110

Grazie a tutti, ma per me è importante come decisione, quindi sono molto dubbioso.