Vai al contenuto

"Target Avatar III: Confidential" Live Webinar con ^'V'^


TAuRus

Messaggi raccomandati

lovedrop22

Di solito è cosi, ma non essendo specificato nella pagina del webinar preferisco chiedere: verrà fornita la registrazione, giusto?

Link al commento
Condividi su altri siti

TAuRus

Di solito è cosi, ma non essendo specificato nella pagina del webinar preferisco chiedere: verrà fornita la registrazione, giusto?

Ora si passa direttamente tramite ONLYONE.tv e quindi la registrazione è disponibile dal momento stesso in cui inizia il webinar;)

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

^'V'^

Ho inserito il primo capitolo di Target Avatar come Bonus nel primo modulo del Clan, ma non fa parte del programma del Clan, per questo il II e il III non sono nel Clan ma solo su Onlyone.tv.

Si consideri che, pur chiamandosi allo stesso modo, non sono tre parti tronche di uno stesso continuum ma tre argomenti diversi e a se stanti, uniti solo dal filo di un concetto di fondo.

Che è quello dell'espressione del valore che si può apportare, più che del valore che ci è intrinseco.

In questo webinar, Target Avatar III, spiego dieci tecniche che ho desunto (e applicato per anni) dagli interrogatori di controspionaggio dei servizi di tutto il mondo.

Lo scopo di questo tipo di interrogatori è differente dall'interrogatorio di polizia. Ed è molto, molto simile a ciò che serve in una relazione.

Un interrogatorio di polizia mira a vincere le difese dell'interrogato per fargli ammettere una colpa, per farlo contraddire, per farlo crollare. E' un tipo di relazione win-lose. Spesso usata dalle madri sui figli, è lontana anni luce da ciò che è una relazione sana.

Un interrogatorio di controspionaggio non coercitivo mira invece ad ottenere una collaborazione e in certi casi anche una successiva conversione, della persona che non è vista come un criminale da incolpare ma come una persona mossa da fini diversi dall'interrogante, che lotta per una diversa causa, L'interrogante cerca allora di vincere le sue iniziali resistenze, personali, ideologiche, o dovute al senso di mantenere il prestigio personale e l'immagine di sé, per poi al minimo segno di cedimento fornire comprensione e una razionalizzazione pronta per giustificare la sua spinta a cooperare.

Non mi riferisco a collaborazioni che siano a vantaggio esclusivo del master, ma a collaborazioni che sarebbero a vantaggio di entrambi i partner ma che per resistenze mentali di lei trovano una stupida resistenza. lo scopo di lei è di non dare al Master vantaggi gratis su di lei, quando non capisce i vantaggi per se stessa, oppure di non danneggiare il suo rispetto di sé.

Esempio:

Nel vestirsi per uscire con te può essere combattuta.

Da una parte si eccita a vestirsi come le hai detto che apprezzi, perché questo le fa sentire potere sulla tua eccitazione, che è il vero potere femminile.

Dall’altra parte le voci delle femministe le ronzano in testa dicendole di vestirsi comoda e di non umiliarsi a vestirsi per far piacere ad un uomo, perché ne perderebbe in dignità e rispetto di sé.

Ecco, davanti ad un simile conflitto interiore, il semplice punire con disinteresse e premiare i comportamenti graditi e casuali, comporta un lunghissimo periodo di apprendistato, che necessita di ripetizione e rinforzo, non sempre possibili e di condizioni favorevoli alla sua malleabilità, infatti se è troppo sicura di sé e troppo in forze, potrà respingerti e fregarsene dei tuoi premi e distrazioni d'attenzione.

Avrai notato che vanno a periodi anche in questo. A volte dipendono dalla tua approvazione, a volte se ne fregano ostentatamente.

Lo scopo non è quello di forzarla in modo più o meno manipolatorio ad agire i comportamenti che vuoi tu.

Ma quello di rilassarla nei confronti di un cedimento verso la collaborazione al bene comune, mediante l'azione di comportamenti per cui ha dei blocchi di varia natura ma che sarebbero a vantaggio di entrambi.

Si sente spesso dire "donne...fai prima a metterglielo in culo che in testa".

Ecco, il prossimo webinar spiega come metterglielo in testa, senza prodursi in inutili spiegazioni logiche e scientifiche che sarebbero sempre negate, minimizzate e rifiutate sulla base dell'emozione legata a quel comportamento. Spiegazioni che poi vengono in aiuto nel momento in cui il cedimento emozionale è vicino e serve soltanto una razionalizzazione salva faccia per accettare che lo si è fatto.

In più... per apologizzare riguardo un guasto tecnico che rimandò di una settimana Target Avatar II... ci sarà un Bonus alla fine, una webinar aggiuntivo sulla negoziazione dei rapporti di potere nella relazione.

Sono sicuro che piaceranno entrambi moltissimo a chi ha trovato spunti di riflessione in "Punire è Premiare".

Siccome il webinar senza Bonus è già di suo più di tre ore, sto cercando di capire se tecnicamente potremo scindere i due video, magari preregistrando il Bonus e caricandolo come video ulteriore per chi è iscritto a Target Avatar III

Sarebbe ottimo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Luca P

Ho inserito il primo capitolo di Target Avatar come Bonus nel primo modulo del Clan, ma non fa parte del programma del Clan, per questo il II e il III non sono nel Clan ma solo su Onlyone.tv.

Si consideri che, pur chiamandosi allo stesso modo, non sono tre parti tronche di uno stesso continuum ma tre argomenti diversi e a se stanti, uniti solo dal filo di un concetto di fondo.

Che è quello dell'espressione del valore che si può apportare, più che del valore che ci è intrinseco.

In questo webinar, Target Avatar III, spiego dieci tecniche che ho desunto (e applicato per anni) dagli interrogatori di controspionaggio dei servizi di tutto il mondo.

Lo scopo di questo tipo di interrogatori è differente dall'interrogatorio di polizia. Ed è molto, molto simile a ciò che serve in una relazione.

Un interrogatorio di polizia mira a vincere le difese dell'interrogato per fargli ammettere una colpa, per farlo contraddire, per farlo crollare. E' un tipo di relazione win-lose. Spesso usata dalle madri sui figli, è lontana anni luce da ciò che è una relazione sana.

Un interrogatorio di controspionaggio non coercitivo mira invece ad ottenere una collaborazione e in certi casi anche una successiva conversione, della persona che non è vista come un criminale da incolpare ma come una persona mossa da fini diversi dall'interrogante, che lotta per una diversa causa, L'interrogante cerca allora di vincere le sue iniziali resistenze, personali, ideologiche, o dovute al senso di mantenere il prestigio personale e l'immagine di sé, per poi al minimo segno di cedimento fornire comprensione e una razionalizzazione pronta per giustificare la sua spinta a cooperare.

Non mi riferisco a collaborazioni che siano a vantaggio esclusivo del master, ma a collaborazioni che sarebbero a vantaggio di entrambi i partner ma che per resistenze mentali di lei trovano una stupida resistenza. lo scopo di lei è di non dare al Master vantaggi gratis su di lei, quando non capisce i vantaggi per se stessa, oppure di non danneggiare il suo rispetto di sé.

Esempio:

Nel vestirsi per uscire con te può essere combattuta.

Da una parte si eccita a vestirsi come le hai detto che apprezzi, perché questo le fa sentire potere sulla tua eccitazione, che è il vero potere femminile.

Dall’altra parte le voci delle femministe le ronzano in testa dicendole di vestirsi comoda e di non umiliarsi a vestirsi per far piacere ad un uomo, perché ne perderebbe in dignità e rispetto di sé.

Ecco, davanti ad un simile conflitto interiore, il semplice punire con disinteresse e premiare i comportamenti graditi e casuali, comporta un lunghissimo periodo di apprendistato, che necessita di ripetizione e rinforzo, non sempre possibili e di condizioni favorevoli alla sua malleabilità, infatti se è troppo sicura di sé e troppo in forze, potrà respingerti e fregarsene dei tuoi premi e distrazioni d'attenzione.

Avrai notato che vanno a periodi anche in questo. A volte dipendono dalla tua approvazione, a volte se ne fregano ostentatamente.

Lo scopo non è quello di forzarla in modo più o meno manipolatorio ad agire i comportamenti che vuoi tu.

Ma quello di rilassarla nei confronti di un cedimento verso la collaborazione al bene comune, mediante l'azione di comportamenti per cui ha dei blocchi di varia natura ma che sarebbero a vantaggio di entrambi.

Si sente spesso dire "donne...fai prima a metterglielo in culo che in testa".

Ecco, il prossimo webinar spiega come metterglielo in testa, senza prodursi in inutili spiegazioni logiche e scientifiche che sarebbero sempre negate, minimizzate e rifiutate sulla base dell'emozione legata a quel comportamento. Spiegazioni che poi vengono in aiuto nel momento in cui il cedimento emozionale è vicino e serve soltanto una razionalizzazione salva faccia per accettare che lo si è fatto.

In più... per apologizzare riguardo un guasto tecnico che rimandò di una settimana Target Avatar II... ci sarà un Bonus alla fine, una webinar aggiuntivo sulla negoziazione dei rapporti di potere nella relazione.

Sono sicuro che piaceranno entrambi moltissimo a chi ha trovato spunti di riflessione in "Punire è Premiare".

Siccome il webinar senza Bonus è già di suo più di tre ore, sto cercando di capire se tecnicamente potremo scindere i due video, magari preregistrando il Bonus e caricandolo come video ulteriore per chi è iscritto a Target Avatar III

Sarebbe ottimo.

nonostante la spiegazione non ho ancora capito bene, puoi chiarire in particolare le frasi: "Ma quello di rilassarla nei confronti di un cedimento verso la collaborazione al bene comune, mediante l'azione di comportamenti per cui ha dei blocchi di varia natura (di che blocchi si parla?)ma che sarebbero a vantaggio di entrambi. "
"spiega come metterglielo in testa, senza prodursi in inutili spiegazioni logiche e scientifiche che sarebbero sempre negate, minimizzate e rifiutate sulla base dell'emozione legata a quel comportamento."
cosa si intende? puoi farmi un esempio?
E come questi aspetti sono in relazione con l'interrogatorio di spionaggio?
Le 12 tecniche che suggerisci sono qualcosa di pratico da fare o qualcosa da dire (e quindi richiede una certa "padronanza linguistica/comunicativa"? O un mix di entrambi? Porta pazienza ma non ho capito bene
Link al commento
Condividi su altri siti

^'V'^
nonostante la spiegazione non ho ancora capito bene, puoi chiarire in particolare le frasi: "Ma quello di rilassarla nei confronti di un cedimento verso la collaborazione al bene comune, mediante l'azione di comportamenti per cui ha dei blocchi di varia natura (di che blocchi si parla?)ma che sarebbero a vantaggio di entrambi. "

Si parla di blocchi, che la portano a resistere al comportarsi in un modo vantaggioso per te e per lei.

Non parlo di un modo vantaggioso per te, come intestarti casa sua. Su quello ha dei blocchi giustificati.

Parlo di convinzioni che la portano a resistere ad un comportamento che tu hai suggerito e nel quale sono previsti vantaggi per entrambi.

Lei stupidamente resiste a questa "resa" per tutta una serie di blocchi che possono andare dall'idea che ci guadagni solo te, all'idea che perderà la faccia se si comporterà così, con se stessa o con altri, all'idea che se accetta il suggerimento è come se tu avessi vinto e lei fosse sottomessa, ecc.

"spiega come metterglielo in testa, senza prodursi in inutili spiegazioni logiche e scientifiche che sarebbero sempre negate, minimizzate e rifiutate sulla base dell'emozione legata a quel comportamento." cosa si intende? puoi farmi un esempio? E come questi aspetti sono in relazione con l'interrogatorio di spionaggio?
Sono in relazione perché nell'interrogatorio di controspionaggio siamo al di fuori delle dinamiche di colpa presenti nella relazione madre manipolatrice-figlio o negli interrogatori di polizia.
Siamo invece nel campo della avversione per motivi ideologici, per cui con la logica non convinci nessuno a cooperare, ma sotto il cui terreno scorre il flusso emotivo dei rapporti genitoriali, del rapporto con la figura autoritaria.
Instaurare un rapporto emozionale in cui tu sei la figura autoritaria di riferimento, bypassando la logica e fornendola solo in un secondo momento come scusa per la collaborazione che sta avvenendo, è ciò che accomuna un interrogatorio di controspionaggio ed una relazione sana, lontana dai meccanismi di colpa e personalizzazione della vittoria presenti invece nelle relazioni manipolative condotte da madri ai danni dei figli, da fidanzate psycho o da poliziotti verso sospetti.
Nell'esempio già citato sopra della donna in conflitto per come vestirsi, i sistemi messi a punto dai servizi di intelligence del mondo potrebbero portare il conduttore della relazione, il Master, colui che tiene il volante, a farla accedere ad una forma mentis precedente ai condizionamenti cristallizzati per cui si sente poco importante come donna se si veste come piace a lui, e farle compiere quel passo verso una collaborazione win win che è a vantaggio di entrambi, perché lui esce con una che lo attizza, lei si sente bella e desiderata e si nutre del suo effetto eccitante su di lui, che è il vero potere femminile. Ed è anche quello che, segretamente, vuole.
Ma serve un lavoro emozionale sotto.
Non basta argomentare con lei e cercare di convincerla: farà il contrario per resistere.
Le 12 tecniche che suggerisci sono qualcosa di pratico da fare o qualcosa da dire (e quindi richiede una certa "padronanza linguistica/comunicativa"? O un mix di entrambi? Porta pazienza ma non ho capito bene

Sono 10 metodi già rodati che applicano direttamente i principi esposti, non sono assolutamente qualcosa da dire, ma modificazioni dell'ambiente percepito dalla fonte resistente per favorire una regressione allo stato di malleabilità che ha un bambino davanti a qualcosa di nuovo, lontano dal mondo già noto in cui il suo senso di identità è cristallizzato nelle sue convinzioni inutili e disfunzionali.

Davanti ad un cambiamento di riferimenti, il bambino cerca una figura autoritaria cui aggrapparsi, allo stesso modo operando un sovvertimento dei riferimenti emotivi e ambientali della Partner, ella avrà una finestra di shock con conseguente malleabilità ed apertura al nuovo, nella quale finestra ritroverà quella sensibilità all'autorità che aveva da bambina.

Sensibilità non significa solo acquiescenza, può significare anche ribellione manifesta, le adulte ex ribelli mascherano questa ribellione con comportamenti passivo-aggressivi che spesso sono la spina dorsale dei rapporti di coppia.

In entrambi i casi, di sensibilità positiva o negativa all'autorità, vedremo come agire al fine di stimolare il suo desiderio di collaborare al bene comune, per uno scambio equo di vantaggi tra i due ( o più) sodali nella relazione.

Modificato da ^'V'^
  • Mi piace! 2
Link al commento
Condividi su altri siti

DreamSpirit
Nell'esempio già citato sopra della donna in conflitto per come vestirsi, i sistemi messi a punto dai servizi di intelligence del mondo potrebbero portare il conduttore della relazione, il Master, colui che tiene il volante, a farla accedere ad una forma mentis precedente ai condizionamenti cristallizzati per cui si sente poco importante come donna se si veste come piace a lui, e farle compiere quel passo verso una collaborazione win win che è a vantaggio di entrambi, perché lui esce con una che lo attizza, lei si sente bella e desiderata e si nutre del suo effetto eccitante su di lui, che è il vero potere femminile. Ed è anche quello che, segretamente, vuole.
Ecco questa cosa non l'ho mai capita. Loro vogliono avere il potere sulle tue emozioni, quindi fanno quello che ti fa stare male/ti fa reagire di proposito per suscitare in te delle reazioni, attenzioni, ok.
Noto che quando una scopre cosa mi fa eccitare lo fa di proposito sia in pubblico che in privato, e le piace vedere che effetto mi fa. In questo caso, mostrare una reazione va bene e la fa eccitare perché "lei si sente bella e desiderata e si nutre del suo effetto eccitante su di lui" oppure è il contrario?
Non so se mi son spiegato
Link al commento
Condividi su altri siti

^'V'^

Ecco questa cosa non l'ho mai capita. Loro vogliono avere il potere sulle tue emozioni, quindi fanno quello che ti fa stare male/ti fa reagire di proposito per suscitare in te delle reazioni, attenzioni, ok.

Noto che quando una scopre cosa mi fa eccitare lo fa di proposito sia in pubblico che in privato, e le piace vedere che effetto mi fa. In questo caso, mostrare una reazione va bene e la fa eccitare perché "lei si sente bella e desiderata e si nutre del suo effetto eccitante su di lui" oppure è il contrario?

Non so se mi son spiegato

Le tue reazioni sono biscotti per il cane.

Se quello che fa è un comportamento autorizzato, allora puoi reagire.

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...