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primi passi nel network marketing - consigli?


Kaihō-sha

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leavingmyheart

ma io non intendo che vendere deve diventare piacevole.

ripeto... a nessuno piace vendere. a nessuno piace sentirsi dire di no. a nessuno piace stare a pensare a quale leva usare con la persona che ha di fronte. ecc ecc....

no.

Confondi il piacere nel fare un'attivita' con i momenti bui dell'attivita'.

se a te piace cucinare ti piace A PRESCINDERE dal fatto che puoi dimenticarti nel forno le lasagne e farle bruciare.

a nessuno piace vendere? ma suvvia, spero di non dovertele presentare io le persone che AMANO farlo.

of course, non hanno un orgasmo quando gli saltano per aria tre contratti di fila, ma cio' non toglie che e' un'attivita' che a loro piace.

una passione e' una passione, e va al di la' dei fiaschi..

Diversamente non e' una vera passione, insegui solo i soldi...

nel momento in cui capisci che con la vendita puoi raggiungere i tuoi obiettivi, sopportare il prezzo da pagare per arrivarci ti pesa meno. ma comunque non è che ti bevi il cervello e diventa bello e fantastico prendersi le porte in faccia!!

obiettivi? quali?

anche qua confondi due aspetti differenti..

PRIMA individui una passione, DOPO cerchi i mezzi per riuscire in quella passione, non il contrario.

Se l'obiettivo e' fare NM, e' implicito che ti riconosci in questa idea; magari non hai ancora i mezzi (capacita' di vendere), ma le puoi imparare. I mezzi li puoi acquisire, l'attitudine no, la passione o c'e' o non c'e'..

non c'entrano niente le porte in faccia, questa e' retorica. In qualsiasi cosa della vita si puo' fare fiasco, la passione la riconosci quando vive a prescindere dai fiaschi, come detto sopra..

perchè scommetto che se quando facevi il venditore anzichè motivarti con lo stipendio ti avessero motivato con una pistola alla tempia non te ne sarebbe fregato un cazzo di quanto ti frustravano le trattative! mentre invece se la frustrazione della vendita prevale su quelli che sono i tuoi obiettivi, è ovvio che dai più peso a quella a lungo andare e ci rinunci...

diciamo che vendere diventa meno pesante quando hai obiettivi grandi e ci tieni molto.

gli obiettivi prima di tutto devono essere TUOI, rispecchiare cosa sei tu... grandi o medi che siano...

nel modello di vendita non tutte le personalita' ci possono entrare. Tutti possono imparare a vendere ma non tutti hanno lo spirito della vendita. Non e' la stessa cosa.

creare un'azienda che vada avanti da sola e che ti può far vivere di rendita, richiede per forza di cose che tu ti sappia vendere per riuscire, giorno dopo giorno, a costruirtela. venderti con i soci, con i collaboratori, con gli investitori, ecc.... non necessariamente per vendere il prodotto ai clienti.

mentre invece x lavorare 8/10 ore al giorno per prendere 1500€ al mese l'unica capacità di vendita che ti serve è al colloquio di lavoro. poi ti rimane da stare in catena di montaggio tutta la vita (o davanti ad un pc a fare l'impiegato) quindi puoi fare a meno di vendere. e se il tuo sogno è questo ti puoi permettere di dire "vendere non mi piace e quindi mi prendo il lusso di non farlo"

se vuoi creare un'azienda ok, ma anche qui, non ti sfiora l'idea che

- non tutti hanno interessa a creare aziende

- non e' affatto l'unico modo per creare valore

- vivere di rendita e' un'espressione che non implica un tubo

spiego il terzo punto.

Non essere costretti a dare il culo per avere entrate nel conto corrente e' un punto di arrivo, ma non e' un sogno.

Faccio un esempio banale. Diciamo che io voglio vivere di rendita affittando un appartamento che ancora non ho. Bene, posso mettermi a studiare gli affari immobiliari, magari farmi pure qualche corso, cercando di diventare bravo nel settore, speculare per arrivare ad avere quelle risorse per comprarmi 2 o 3 appartamenti e affittarli e vivere di sole entrate passive.

Ora, lasciamo perdere la logica di investimenti di questo genere (che io, preciso, non farei mai), gia' ora, ancora prima di cominciare, so benissimo che non arrivero' mai nemmeno lontanamente a questo obiettivo. Perche'? perche' cerco di raggiungere il denaro con mezzi che non sono la mia passione. L'immobiliare non lo e', sono destinato a sgretolarmi non appena il gioco si fara' veramente duro e io non avro' le risorse psicologiche per andare avanti, e quelle risorse non ci sono perche' NON C'E' PASSIONE PER L'ATTIVITA' CHE STO FACENDO.

e' la passione che ti da' queste risorse, la solita retorica motivazionale non serve a un tubo se insegui solo i soldi...

- credi in te stesso

- aspira a grandi cose

- insisti e non mollare

- esci dalla zona comfort

e via dicendo, sono frasi meravigliose, ma...

c'e' un punto che viene PRIMA DI TUTTO,

- SCOPRI COSA TI ACCENDE L'ANIMO

spesso le persone manco sanno cosa vogliono davvero, non sanno per cosa sono portati, e neppure se lo chiedono.

quindi lasciamo perdere discorsi filosofici sulle rendite passive, quello che casomai ha una valenza e' creare valore indipendentemente dal tempo speso, questo e' importante, rompere il legame denaro/tempo.

poi alla rendita passiva ci puoi arrivare quando avrai accumulato un valore sufficiente, ma quella e' una conseguenza, non e' un sogno vero...

per cio' che riguarda me che sto investendo quasi tutte le mie energie nel trading so che, in linea teorica, e' sufficente un capitale di 350-400 mila euro per vivere di rendita per sempre.

e non perche' sotto di me ho una rete che vende, ma semplicemente perche' sono i mercati finanziari a garantirmi le entrate..

e potrei stare anche a dire che un trader non deve rompersi le balle a vendere nulla, se ne sbatte di tutte le variabili che ci stanno negli altri business, che puo' fare la sua attivita' in qualsiasi luogo del pianeta e senza spenderci piu' energie fisiche di un clic sul mouse, che puo' creare valore molto piu' velocemente di qualsiasi altri business, e che opera in un settore che non cessera' mai di esistere...

questi sono i punti belli, e dovrei continuare con quelli brutti,

cioe' che puoi perdere con la stessa velocita' con cui puoi guadagnare, che e' sufficiente un solo errore per mandarti in gameover, che puo' rovinarti l'anima e lo spirito, che non implica rapporti umani essendo un attivita' solitaria, e che quindi i suoi successi cosi' come le perdite le condividi solo con te stesso.

ma, anche qua, come in tutte le cose, devi avere l'attitudine, la passione deve essere autentica, perche' diversamente mollerai, non sarai mai disposto a spendere molte energie per fare ricerche quotidiane sui grafici, appuntarti e studiare, non solo il mercato, ma te stesso (e non e' retorica, e' letteralmente cosi')...

morale della favola,

il motore resta acceso solo se c'e' passione, ma penso di averlo gia' detto.

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no.

Confondi il piacere nel fare un'attivita' con i momenti bui dell'attivita'.

se a te piace cucinare ti piace A PRESCINDERE dal fatto che puoi dimenticarti nel forno le lasagne e farle bruciare.

a nessuno piace vendere? ma suvvia, spero di non dovertele presentare io le persone che AMANO farlo.

of course, non hanno un orgasmo quando gli saltano per aria tre contratti di fila, ma cio' non toglie che e' un'attivita' che a loro piace.

una passione e' una passione, e va al di la' dei fiaschi..

Diversamente non e' una vera passione, insegui solo i soldi...

obiettivi? quali?

anche qua confondi due aspetti differenti..

PRIMA individui una passione, DOPO cerchi i mezzi per riuscire in quella passione, non il contrario.

Se l'obiettivo e' fare NM, e' implicito che ti riconosci in questa idea; magari non hai ancora i mezzi (capacita' di vendere), ma le puoi imparare. I mezzi li puoi acquisire, l'attitudine no, la passione o c'e' o non c'e'..

non c'entrano niente le porte in faccia, questa e' retorica. In qualsiasi cosa della vita si puo' fare fiasco, la passione la riconosci quando vive a prescindere dai fiaschi, come detto sopra..

gli obiettivi prima di tutto devono essere TUOI, rispecchiare cosa sei tu... grandi o medi che siano...

nel modello di vendita non tutte le personalita' ci possono entrare. Tutti possono imparare a vendere ma non tutti hanno lo spirito della vendita. Non e' la stessa cosa.

se vuoi creare un'azienda ok, ma anche qui, non ti sfiora l'idea che

- non tutti hanno interessa a creare aziende

- non e' affatto l'unico modo per creare valore

- vivere di rendita e' un'espressione che non implica un tubo

spiego il terzo punto.

Non essere costretti a dare il culo per avere entrate nel conto corrente e' un punto di arrivo, ma non e' un sogno.

Faccio un esempio banale. Diciamo che io voglio vivere di rendita affittando un appartamento che ancora non ho. Bene, posso mettermi a studiare gli affari immobiliari, magari farmi pure qualche corso, cercando di diventare bravo nel settore, speculare per arrivare ad avere quelle risorse per comprarmi 2 o 3 appartamenti e affittarli e vivere di sole entrate passive.

Ora, lasciamo perdere la logica di investimenti di questo genere (che io, preciso, non farei mai), gia' ora, ancora prima di cominciare, so benissimo che non arrivero' mai nemmeno lontanamente a questo obiettivo. Perche'? perche' cerco di raggiungere il denaro con mezzi che non sono la mia passione. L'immobiliare non lo e', sono destinato a sgretolarmi non appena il gioco si fara' veramente duro e io non avro' le risorse psicologiche per andare avanti, e quelle risorse non ci sono perche' NON C'E' PASSIONE PER L'ATTIVITA' CHE STO FACENDO.

e' la passione che ti da' queste risorse, la solita retorica motivazionale non serve a un tubo se insegui solo i soldi...

- credi in te stesso

- aspira a grandi cose

- insisti e non mollare

- esci dalla zona comfort

e via dicendo, sono frasi meravigliose, ma...

c'e' un punto che viene PRIMA DI TUTTO,

- SCOPRI COSA TI ACCENDE L'ANIMO

spesso le persone manco sanno cosa vogliono davvero, non sanno per cosa sono portati, e neppure se lo chiedono.

quindi lasciamo perdere discorsi filosofici sulle rendite passive, quello che casomai ha una valenza e' creare valore indipendentemente dal tempo speso, questo e' importante, rompere il legame denaro/tempo.

poi alla rendita passiva ci puoi arrivare quando avrai accumulato un valore sufficiente, ma quella e' una conseguenza, non e' un sogno vero...

per cio' che riguarda me che sto investendo quasi tutte le mie energie nel trading so che, in linea teorica, e' sufficente un capitale di 350-400 mila euro per vivere di rendita per sempre.

e non perche' sotto di me ho una rete che vende, ma semplicemente perche' sono i mercati finanziari a garantirmi le entrate..

e potrei stare anche a dire che un trader non deve rompersi le balle a vendere nulla, se ne sbatte di tutte le variabili che ci stanno negli altri business, che puo' fare la sua attivita' in qualsiasi luogo del pianeta e senza spenderci piu' energie fisiche di un clic sul mouse, che puo' creare valore molto piu' velocemente di qualsiasi altri business, e che opera in un settore che non cessera' mai di esistere...

questi sono i punti belli, e dovrei continuare con quelli brutti,

cioe' che puoi perdere con la stessa velocita' con cui puoi guadagnare, che e' sufficiente un solo errore per mandarti in gameover, che puo' rovinarti l'anima e lo spirito, che non implica rapporti umani essendo un attivita' solitaria, e che quindi i suoi successi cosi' come le perdite le condividi solo con te stesso.

ma, anche qua, come in tutte le cose, devi avere l'attitudine, la passione deve essere autentica, perche' diversamente mollerai, non sarai mai disposto a spendere molte energie per fare ricerche quotidiane sui grafici, appuntarti e studiare, non solo il mercato, ma te stesso (e non e' retorica, e' letteralmente cosi')...

morale della favola,

il motore resta acceso solo se c'e' passione, ma penso di averlo gia' detto.

Giuro, il tuo post mi sembra quello dei networker invasati che millantano che "devi portare solo 5 amici, che ne portano altri 5, che ne portano altri 5 a bere il nostro fantastico frullato e diventiamo milionari", che ciò che fai tu è fantastico ed è tutto bello e luccicante. Che "bastano 3 click sul mouse e ti compri la ferrari".

Il tuo discorso è valido. SULLA CARTA.

Così come è valido quello dei maghi del "porta solo 5 amici che ne portano altri 5. e soprattutto non c'è nulla da vendere perchè il prodotto si vende da solo!".

SULLA CARTA sono entrambi validi. E tu ti stai dimostrando allo stesso livello di questo tipo di networker che disprezzi così pesantemente.

(Che poi della "sicurezza certa data dai mercati finanziari" si potrebbe discutere, ma non entriamo nel merito perchè senò abbassiamo veramente troppo il livello del thread che già così sfiora il ridicolo.)

Se fosse come dici tu, perchè lavoro obiettivi e passione non si chiamano tutti con lo stesso termine? Tu dici che il lavoro deve essere passione..... ma da quando?

Io ho visto tante persone che hanno voluto fare della loro passione il loro lavoro. E l'unica cosa che ho visto accadere è che si rompono talmente tanto il cazzo durante la settimana a lavorare, che la domenica l'ultima cosa che gli passa per la testa di fare è di approfittarne per fare ciò che, in teoria, è la loro passione.

Per non parlare di quelli che "mi piace cucinare quindi apro un bar/ristorante/pub" ..... e tempo 6 mesi hanno già bruciato il TFR dei genitori e si trovano a casa coperti di debiti per i 10 anni a venire. Grazie alla passione...

Eh già, perchè la passione è un tassello fondamentale nel lavoro. Capacità? Competenze? Ambizione? Spirito di sacrificio? Macchè, tutta roba inutile da "legge di attrazione".

Modificato da shark90
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leavingmyheart

Giuro, il tuo post mi sembra quello dei networker invasati che millantano che "devi portare solo 5 amici, che ne portano altri 5, che ne portano altri 5 a bere il nostro fantastico frullato e diventiamo milionari", che ciò che fai tu è fantastico ed è tutto bello e luccicante. Che "bastano 3 click sul mouse e ti compri la ferrari".

Il tuo discorso è valido. SULLA CARTA.

Così come è valido quello dei maghi del "porta solo 5 amici che ne portano altri 5. e soprattutto non c'è nulla da vendere perchè il prodotto si vende da solo!".

SULLA CARTA sono entrambi validi. E tu ti stai dimostrando allo stesso livello di questo tipo di networker che disprezzi così pesantemente.

(Che poi della "sicurezza certa data dai mercati finanziari" si potrebbe discutere, ma non entriamo nel merito perchè senò abbassiamo veramente troppo il livello del thread che già così sfiora il ridicolo.)

non hai capito niente,

quindi rileggi bene quello che ho scritto, la descrizione letterale del trading e' quella: e' da un bel po' di anni che non devi andare in banca personalmente per comprare azioni; quindi si', ormai sono clic sul mouse, non altro che questo.

Questo non implica che sia semplice far crescere un capitale, e' semplice solo cliccare ;)

Il tuo discorso è valido. SULLA CARTA.

sulla carta un paio di coglioni...

quando vedi il titolo in portafoglio che fa -40% sono SOLI VERI che perdi realmente, non carta..

idem se davanti al numero c'e' il +... :)

Giuro, il tuo post mi sembra quello dei networker invasati che millantano che "devi portare solo 5 amici, che ne portano altri 5, che ne portano altri 5 a bere il nostro fantastico frullato e diventiamo milionari", che ciò che fai tu è fantastico ed è tutto bello e luccicante. Che "bastano 3 click sul mouse e ti compri la ferrari".

io non lavoro per broker, non devo vendere nulla e me infischio di quello che pensano gli altri.

e mi piace infischiarmene, ecco perche' non amo le vendite.

Se fosse come dici tu, perchè lavoro obiettivi e passione non si chiamano tutti con lo stesso termine? Tu dici che il lavoro deve essere passione..... ma da quando?

Io ho visto tante persone che hanno voluto fare della loro passione il loro lavoro. E l'unica cosa che ho visto accadere è che si rompono talmente tanto il cazzo durante la settimana a lavorare, che la domenica l'ultima cosa che gli passa per la testa di fare è di approfittarne per fare ciò che, in teoria, è la loro passione.

Per non parlare di quelli che "mi piace cucinare quindi apro un bar/ristorante/pub" ..... e tempo 6 mesi hanno già bruciato il TFR dei genitori e si trovano a casa coperti di debiti per i 10 anni a venire. Grazie alla passione...

Eh già, perchè la passione è un tassello fondamentale nel lavoro. Capacità? Competenze? Ambizione? Spirito di sacrificio? Macchè, tutta roba inutile da "legge di attrazione".

anche qui, mischi nutella e marmellata... (che deve essere disgustoso...)

io non ho mai detto che una persona ''DEVE'' fare un lavoro che le piace...

e' pieno il mondo di gente frustrata, se la tua aspirazione e' quella auguri.

La mia no, grazie.

Per non parlare di quelli che "mi piace cucinare quindi apro un bar/ristorante/pub" ..... e tempo 6 mesi hanno già bruciato il TFR dei genitori e si trovano a casa coperti di debiti per i 10 anni a venire. Grazie alla passione...

Eh già, perchè la passione è un tassello fondamentale nel lavoro. Capacità? Competenze? Ambizione? Spirito di sacrificio? Macchè, tutta roba inutile da "legge di attrazione".

e' un esempio inutile, e stupido...

perche' nessuno ha detto che la passione sia il solo requisito necessario e risolutivo...

capacita'? te la puoi fare...

ambizione? of course, ma se ambisci a quello che davvero ti piace... diversamente diventi un bambolotto schiavo di un traguardo che non e' il tuo;

spirito di sacrificio? un operaio che si spacca il culo 8 ore al giorno per 1000 euro al mese non si sacrifica? puoi sacrificarti in tanti modi, funzionali e non...

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