Vai al contenuto

Il mio <lavoro> in Germania


comeback

Messaggi raccomandati

Witcher

e lasciali li che te frega! se ti trasferisci in Germania da qlch altra parte ce li hai perlomeno

Link al commento
Condividi su altri siti

comeback

Non posso a fine Giugno dovrò lasciare casa, devo eventualmente trovare qualche amico che me li tiene per un po'.

Link al commento
Condividi su altri siti

Witcher

e trova qualche amico. non tornare in Italia, usa quei soldi per rimanere lì. la cosa dei soldi è una scusa per tornare, cerca di capirlo. davvero pensi che ti fai 600 km solo per dei vestiti? prova a vedere la cosa da fuori e vedi che è un po' ridicola

Link al commento
Condividi su altri siti

The President

Witcher io sto valutando anche altre nazioni oltre la stessa Germania (che rimane il mio primo obiettivo), come Olanda, Francia e Lussemburgo.

Non ho esperienza dirette di persone che sono partite nelle mie condizioni, per cui non saprei in generale se fuori dal suolo italico l'età può costituire un ostacolo o meno. Per me non è un problema.

Secondo me ancora hai le idee poco chiare. Ma ritengo sia normale ed è un momento che ogni neolaureato con qualche ambizione può passare.

Tieni presente come primo punto la Germania è meta preferita per gli italiani con basso livello di istruzione (lo dicono le statistiche), per quanto possa offrire comunque opportunità anche per i laureati. In Francia come vorresti trovare lavoro senza parlare francese? E' difficile persino per chi parla francese avendo studiato lì.

Il mio suggerimento è di chiarirti le idee, e farti un piano personale che ti permetta di identificare quale Paese (anzi, meglio ancora quale CITTA') possa permetterti di cominciare la carriera, e questo può includere vari parametri, di cui ne abbiamo parlato a lungo in un altro topic. Per un neolaureato tieni presente che a mio avviso è più difficile trovare lavoro all'estero, proprio per la mancanza di esperienza.

Una volta individuata la città, potresti focalizzarti in una ricerca più mirata.

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Witcher

nemmeno io avevo le idee chiare. l'unica cosa che volevo era andarmene dall'Italia e avevo una preferenza per la Germania. quando venni qua nn mi informai minimamente né sulla lingua né su come fare per sopravvivere. il mio caso è diverso pero' dato che economicamente ho avuto le spalle coperte da mio padre. chi non ha questa fortuna nn può permettersi questo lusso se nn vuole finire in mezzo ad una strada o peggio. la preparazione è importante, per questo ho aperto questo topic: voglio dare a voi la possibilità di sapere come muoversi in modo da non sentirvi smarriti (come lo ero io) e non sapersi muovere né come è dove studiare la lingua e fare quindi errori che possono costare cari. questo topic è valido per la Germania ovviamente e sono sicuro che chi avrà la premura di seguire i miei consigli avrà una grossa possibilità di avere una vita soddisfacente venendo qua :) avere un piano, come dice giustamente the president, è il primo passo per un progetto del genere. non si può più partire all'avventura e qualcosa trovi. questo valeva 30 anni fa nn ora, ora bisogna essere preparati de nn si vuole ricevere spiacevoli conseguenze

  • Mi piace! 2
Link al commento
Condividi su altri siti

comeback

Witcher, finito lo stage devo rientrare per almeno un mese in Italia perche' devo rimanere in dipartimento per fare ricerca-tesi.

Non ho intenzione di tornare indietro, questo e' chiaro.

Sto avendo a 3 mesi dalla mia partenza una serie di difficolta', ci metto la lingua in testa, e non ho intenzione di mollare perche' ritengo che queste difficolta' siano normali.

Riguardo al piano sono d'accordo con voi, io ero partito con l'idea di fare uno stage, e bene o male, con soddisfazione o meno, mi permette di stare qui.

Non avevo pero' messo in conto che mi sarebbe piaciuto rimanere rimanere nel posto in cui sto vivendo.

  • Mi piace! 2
Link al commento
Condividi su altri siti

comeback

Traccio un breve proflilo del mio "piano".

L'idea generale e' quella di rimanere in Germania, e avvicinarmi o vivere a Colonia, eventualmente di rimanere e fare esperienza in Europa. Qui sto affrontando molte difficolta', che intendo superare e non aggirarle tornando a casa. Il tedesco e' difficile, lo studio da solo 2 mesi e mezzo, alcuni ritengono che per il tempo di studio abbia fatto "miracoli", ma vedendo tutto in una sfera professionale siamo ancora molto lontani. Ritengo sia banale quel che dico, ma ritengo che il tedesco (oltre che il francese) siano le "lingue d'Europa" (cercate qualsiasi documentazione e vedrete che sono le prime due), quindi studiare il tedesco non lo vedo come uno sport ma qualcosa in cui credo fortemente.

Detto questo, a Luglio devo tornare in italiana per stare in dipartimento, devo mettere insieme migliaia di ricerche che avevo fatto e delle quali ho perso traccia :clapping:(ma li ho sul pc) e fare delle ricerche. Quindi saro' off. In piu' al termine dello stage dovro' lasciare anche casa (nello stage, meno che ovviamente le utenze).

L'idea sul lavoro da fare e' trovare un nuovo stage, ma vorrei lavorare nella consulenza. Un gran numero di ingegneri finiscono in societa' di consulenza, in alcuni casi facendo lavoro anche da "economisti". La consulenza mi offrirebbe cio' che cerco : orari massacranti, lavoro dai clienti, formazione, imparare da colleghi, progetti, lavoro in gruppo, pressioni.

Ho raccontato che diversi mesi fa una societa' importante di consulenza mi ha segato alla fine degli steps, perche' ero dell'88 e volevano i 90'. Essendo molte societa' di consulenza europee e mondiali, potrebbero risegarmi once again.

  • Mi piace! 2
Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 settimane dopo...
comeback
Inviato (modificato)

Ho deciso di lasciare lo stage. Non tornerò su questa decisione.

Lo comunico semplicemente per mettere al corrente quanti si sono interessati al mio post e alla mia esperienza, e ringrazio coloro che mi hanno sostenuto con sincerità e amicizia.

Lascio per una reiterata forma di scarso rispetto nei miei confronti verso la quale ho commesso l'imperdonabile errore di disinteressarmene, lascio non per codardia ma per amarezza. Lascio per coraggio. Lascio perchè non c'è nulla di più prezioso che la propria identità, morale, spirituale, emotiva, lascio perchè non si può barattare la fiducia in se stessi a nessuna cifra, figuriamoci per quel che prendo.

Lascio non perchè non accetti di essere trattato come l'ultimo inutile arrivato, quella sarebbe vanità, ma lascio perchè pretendo di non essere trattato come l'ultimo degli idioti. Lascio perchè per tre mesi di seguito, mi sono trovato decine e decine di euro mancanti rispetto a quanto avrei dovuto percepire, in modo signorile (ma altrettanto stupido) ho chiuso entrambi gli occhi per non dimostrare di essere una persona legata a 50 euro, e poi a altri 50 euro e poi a 60 euro ancora. Però poi diventano 160. Sono rimasto in ufficio professionalmente quasi 40 ore a settimana, laddove sono giunto con 15-20 minuti in ritardo (in tal caso mi era stata imposta flessibilità), ne faccio 40 in più per lo scrupolo di sentirmi più parassita di quanto in effetti lo sia. Non è certo colpa mia se hanno deciso di portarmi in azienda per poi strozzarmi con la cravatta, e relegarmi in modo umiliante in un angolo di un ampio ufficio.

No, non è colpa mia se lascio, non è colpa nemmeno del Paese che mi ospita, che ritengo straordinario e neanche di tante persone fantastiche che ho incontrato, anche dentro l'azienda. E' colpa di chi prima mi ha selezionato per poi dirmi "beh..ma tu non hai le skills..", le stesse competenze che a fronte di un progetto formativo che entrambi avevamo visionato, avrai dovuto imparare dagli altri colleghi, i miei due tutor in testa. Un progetto formativo, raccolto in punti e addirittura distribuito in mesi, del quale non mi è stata fatta nessuna attività di formazione. Sottolineo nessuna. Come avrei dovuto lavorare? Come? Una grande follia. Sarebbe come cercare un commesso di un negozio, selezionarlo, vedere che è molto abile per la vendita e poi dimenticarsi di dargli le chiavi del negozio, oltre che l'indirizzo e di informarlo di quali prodotti si intende vendere.

Sono stato "espulso" prima della partita, sulla base di una presunzione di qualcuno che non potessi evidentemente imparare o non ne fossi nemmeno capace, perchè più di passarmi ogni tanto qualche carta da inserire nel computer, non è stato fatto nulla. Sono stato ostacolato, presumibilmente in modo premeditato, affinchè da quell'angolo uscissi da solo, ma tra l'indifferenza generale.

Ho passato mediamente 4 ore al giorno senza far nulla, a volte anche di più, i primi tempi mi sentivo quasi in colpa nel dover incassare uno stipendio (affitto di casa compreso, ma vivo dove sono le pecore e qualche decina di persone) senza poter contribuire. Chiedevo aiuto ai miei colleghi, un accorato aiuto di poter far qualcosa o poter imparare a far qualcosa. Mi trovavo se andava bene fogli da ordinare, o ognuno mi rimandava all'altro collega, e nessuno sapeva cosa farmi fare. Tornavo sul mio pc a inventarmi qualcosa o a rallentare terribilmente l'irrisorio carico di lavoro.

Nessuno mi ha insegnato nulla, nessuno mi ha mai fatto formazione, la stessa formazione che però è stata fatta con una impiegata (10 anni più grande di me) che è venuta circa 2 settimane dopo di me. L'unica persona che davvero ci teneva a me, l'ho conosciuta nelle prime due settimane, ed era la vecchia impiegata poi sostituita dalla nuova assunta. Una persona sveglia, in gamba, una donna veramente forte, in grado di risolvere ogni problema, l'unica pur non avendo nessun "diritto" a farlo mi si è seduta a fianco, e con un foglio bianco, scrivevo ciò che mi insegnava.

Una persona fantastica, oggi ho capito perchè è andata via.

No, non è stata una buona esperienza, ho vegetato per 3 mesi e mezzo cosi', ora non ce la faccio più, la cosa che maggiormente mi amareggia è che lunedi andrei ancora li' perchè è come se ormai mi fossi reso automatico a quel niente, ma il niente non è vita, non è la mia vita.

Sono estremamente rammaricato di essermi ridotto a questa pochezza dopo che negli ultimi due anni, ho aiutato e collaborato in università con persone che ora hanno stage e apprendistato in aziende importanti, alle quale io semplicemente in quanto "vecchio 27enne" ho avuto il terrore di inviare CV perchè una selezionatrice segandomi all'ultimo step di una selezione per una azienda top mi disse "27 anni sono troppi...".

Domani è un nuovo giorno, è festa, e lo sarà anche nei giorni a seguire. Lunedi' andrò prima di tutto a chiarire come mai questi soldi non mi siano stati pagati, successivamente li informerò dell'interruzione dello stage.

A breve cercherò casa, rimarrò ancora 1 mesi in Germania per cercare qualcosa poi gioco forza devo rientrare per alcuni inderogabili impegni in Italia a Luglio.

La mia sfida andrà lo stesso avanti.

Modificato da comeback
  • Mi piace! 2
Link al commento
Condividi su altri siti

Joe Vicenza

Fatto bene, mandali a fare in culo! Si, poi c'e' anche il retrogusto amaro degli euro mancanti, spero ti vengano restituiti!

Cmq e' vero, se una cosa non ti piace, e' sbagliato continuare a subirla.

Magari, per assurdo, nell'azienda dall'altra parte della strada ci sono opportunita' ed ambiente migliori!

Good luck mate

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...