Vai al contenuto

Anche senza di te


John Difool

Messaggi raccomandati

John Difool

Posto una meditazione condivisa al telefono con Keener qualche giorno fa.

Si parlava di frame alpha, il centro di tutto ciò che è seduzione dal lato maschile del mondo.

Si parlava del fatto che il frame alpha è di colui che è assolutamente indipendente, autosufficiente, non allineato, leader di se stesso e del suo tempo e delle sue scelte.

Si parlava di come il gioco di molte HB, delle più agguerrite, sia sfidare questo frame con ST e giochetti di ogni tipo.

Perché se è vero che il frame alpha è attraente per la maggior parte delle HB, è anche quello che molte di loro temono più di ogni altra cosa perché le disarma, le rende malleabili e soprattutto... bagnate.

Ecco poi perché alcune HB con problemi di sicurezza si scelgono maschi beta da dominare, perché se avessero di fianco un alpha non potrebbero opporglisi e quindi sentirsi forti e "maschie"

Così, in questa lotta tra alpha e HB, una lotta che finché l'alpha è davvero alpha ha un solo possibile vincitore, a volte veniamo fregati (soprattutto dalle HB più abili) e condotti in un luogo dove la nostra alphaness si scioglie come neve al sole: il luogo dei sentimenti, delle paure di abbandono, del desiderio di essere amati. Tutto il bagaglio che è con noi dalla nostra infanzia. Lì, in quel luogo, veniamo così spogliati della nostra forza e quindi dominati.

Questa sfida ha parecchi esempi nella mitologia: sansone e dalila, ulisse con varie creature incontrate nel suo cammino, l'orlando furioso, Parsifal, ecc. ecc.

L'uomo incontra sempre sul suo cammino una forza femminile favorevole e costruttiva e una forza femminile nemica e assetata di potere, e deve imparare a riconoscerla e a fronteggiarla. Nel nostro game è molto facile che questo accada, perché c'è una curiosa casistica di donne molto belle che incarnano questo principio negativo. E quando la Dark Lady ha gli occhi e il corpo di una HB10, tutto si fa più difficile ed estremo ve lo garantisco.

In questa battaglia esistono delle armi, armi neutrali che possono essere utilizzate dalla HB come dal maschio alpha. Pensate ad esempio alle tattiche per scatenare gelosia o possessività nell'altro (segnali di indebolimento), ai messaggi caotici, a come la psycho ci attraggono nel loro gioco dei conflitti che ci rende incapaci di difesa, ecc. ecc.

Tra queste armi ne esistono alcune che non riconosciamo fino a che non diventiamo consapevoli del loro potere. Io ne ho vista una all'opera da poco e ne ho evitate per un soffio gli effetti peggiori (che forse l'alphaness cominci a entrarmi dentro??? magari...) Si tratta di una frase che è come un colpo di sciabola, un attacco che curiosamente nella mia storia personale è sempre stata pronunciata prima dalla HB che da me mettendomi in una condizione di needyness di cui anche solo il ricordo mi fa ancora male. Una frase che credo sia parte del corredo cromosomico della HB perché molto raramente ho sentito maschi pronunciarla.

Questa frase, che deve essere pronunciata con un'arroganza tangibile, una sicurezza senza incrinature ma magari un sorriso che la renda dolce come il miele mentre la HB la sente scendere amara dentro di se è:

"Io sto bene anche senza di te"

Chi dichiara la propria indipendenza in questo modo è destinato a condurre la relazione perché trasforma l'altra persona in uno zerbino, Infatti è nei presupposti inespressi la sua magia, com'è tipico delle frasi che nascondono un potere (PNL docet).

Visto e considerato che

"io e te ci frequentiamo"

e che

"io sto bene anche senza di te"

allora chi vuole tenere insieme la relazione è l'altro, chi si preoccupa di andare d'accordo è l'altro, chin non dorme la notta per paura di perdere tutto è l'altro, e l'altro come per magia si trova in una posizione sottoposta, sottomessa, a rischio di perdere ogni cosa.

In queste condizioni l'altro ha due possibilità: togliersi di mezzo, dire "anch'io sto bene anche senza di te" e sottrarsi al sortilegio interrompendo tutto quanto; o accettare il ruolo di sostegno, di collante, di ruota di scorta della relazione.

Quindi quando chi pronuncia la frase sfugge e si rende prezioso, l'altro è costretto a insistere e supplicare perché sa che l'altro non sente il bisogno di tenere le cose come sono.

E' un potere enorme e va usato in un momento preciso: quando l'altro è più fragile. Quando i suoi occhi dicono "sono pazzo di te" e stabiliamo così definitivamente il senso della relazione. Una cosa così, detta e fatta (bisogna crederci, non solo recitarla) non si cancella più.

Attenzione, se chi avete di fronte è abbastanza forte potrebbe anche mandare a quel paese tutto quanto e scappare. Ve l'ho detto. Ma se non scappa siete voi a dominare il gioco.

Attenzione 2, credo che il potere di questa frase resti di chi la pronuncia per primo. Non attendete all'infinito, perché se sarà la vostra HB a dirla perderete il vostro potere senza rimedio.

Fino ad ora ho subito questo potere e ogni oneitis nella mia vita è stata legata a questa frase. In fondo non è sempre il suo potere che vediamo all'opera ogni volta che una donna che crediamo di amare si sottrae e dice "forse è meglio se non ci vediamo più" o qualcosa di simile? E' sempre lì, è sempre lo stesso concetto, "io sto bene anche senza di te" e esercita il suo potere trasformandoci in caciocavalli pronti da fare alla griglia. E così, chi voleva sinceramente allontanarci senza farci del male ci lega mani e piedi, e chi invece voleva farci del male ottiene il nostro potere, completo di manuale di istruzioni e di una pratica custodia in pelle umana... altro che Ralph SuperMaxiEroe...

Voglio sapere cosa ne pensate, mi sembra un concetto così forte quello espresso che potrebbe non essere affatto reale, eppure l'ho visto succedere così tante volte... mah!

"Ai poster l'ardua sentenza!"

JDF

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

xxdipxx

Ci vuole quasi il porto d armi per questo specie di pugno. Sono d accordo che non bisogna essere titubanti nel pronunciarla ma sicuri e guardandola negli occhi, ma non ho capito in quale contesto. Mentre avviene la prima discussione o improvvisamente in condizione normale tipo fulmine e ciel sereno? perche' se viene detta casualmente o per dire la sicurezza viene meno secondo me. Cioe' ci deve essere un momento o un motivo preciso per tirarla fuori?

Link al commento
Condividi su altri siti

Fermin

Bhe forse quello che hai scritto è vero,anzi in molti casi lo è,ma credo che comunque il pronunciare quella frase non ci porti per forza nel ruolo dominante che ci aspettiamo.Penso che sia una mezzo usato da persone infelici oppure con qualche tipo di problema che devono sempre sentirsi padroni di tutto e tutti,con la propria vita scandita da frenate e accellerazioni che decidono solo loro,nessuno spazio a imprevisti.Oltretutto credo che questo sia un modo per sentirsi alpha non per esserlo effettivamente,se tengo ad una persona,se anche per una sera sono stato ben con lei,non la liquido con un"posso stare anche senza di te"non è dominare,è essere stronzi, non è essere in grado di prendere le proprie scelte,è essere persone insensibili che probabilmente sono anche insicure di fondo.

Forse,come al solito, sto estremizzando ma da una parte la vedo così pur non negando che un fondo di verità in tutto quello che hai detto c'è.

Non bisogna avere paura di offrire noi stessi solo che bisogna riuscire a farlo nel modo corretto.

Only my two cent peace,

new

Link al commento
Condividi su altri siti

MaD.

JDF, grazie.

questo post capita a fagiuolo nel mio cammino. :)

questo è un argomento sul quale stavo proprio riflettendo in questi giorni.

quando sno arrivato su FIDST ho letto, assieme a tutti gli altri, un post di pinko a cui però non ho dato grande peso. pochi giorni fa però, casualmente mi è tornato sotto gli occhi ed ho compreso una cosa importantissima che ora tu, mi stai confermando appieno: se impari a fare a meno delle donne, impari a farle tue. sembra un paradosso, ma non lo è.

più riesci a controllare i tuoi sentimenti, a restare indipendente, più verrà fuori la tua vera essenza alpha, quella che è stata insabbiata dalla società in cui siamo cresciuti.

ad un AFC (e quindi, in passato, a gran parte di noi) sembra tanto naturale, biologico, il voler inseguire un'HB, il diventare needy, tanto che un sacco di gente è ancora in questo circolo vizioso, distruttivo, in modo che inizialmente (e non solo) durante il cammino del PU dobbiamo sforzarci per rimanere distaccati, freddi, utilizzando la ragione al posto dell'istinto che ci direbbe di cercarla e cercarla e cercarla...

e lo facciamo perchè la ragione ci dice che comportandoci in questo modo otterremo il risultato che vogliamo.

la realtà è che il comportamento che da AFC ci è istintivo, in realtà è qualcosa che abbiamo appreso con la ragione, che abbiamo automatizzato, fino a renderlo tale, puro istinto.

lo sappiamo tutti bene, stiamo studiando e facendo pratica per migliorare le nostre convinzioni spazzando via quelle limitanti, e di conseguenza stiamo lavorando per diventare istintivi. per cui se in passato ci è stato insegnato a dare libero sfogo ai nostri sentimenti, alle nostre emozioni, questo non vuol dire che sia una cosa naturale.

questo discorso è rivolto a coloro che potrebbero pensare che diventare indipendenti, dominatori delle proprie emozioni e quindi riuscire a non compromettere la propria indipendenza emozionale, significhi diventare macchine e non più uomini. al contrario, saremmo molto più uomini e naturali, basta guardare gli uomini del passato come ricorda bene JDF.

più avremo la consapevolezza di quanto valiamo e di quanto possiamo ottenere con i nostri mezzi, più le HB si ridurranno alla loro reale importanza, perchè non avremo più paura dell'abbandono e della solitudine avendo la CERTEZZA che ne potremo avere altre, e come questa le altre paure si rimpiccioliranno.

tutto dipende dalla propria autostima, dalla nostra consapevolezza, dalla solidità delle nostre convinzioni. questo è il potere che può scaturire da un inner-game roccioso.

una cosa per rispondere a chi si è attaccato alla frase in sè.

quella frase è l'essenza di un modo di essere, di porsi.

se la faremo nostra, il più delle volte non avremo neppure bisogno di pronunciarla, lo faremo vedere con i fatti, con le nostre azioni. le quali sono molto più vere di tante parole.

MyWay

MaD.

ps.

ancora grazie JDF.

Link al commento
Condividi su altri siti

Fermin

mad non mi attaccavo alla frase in se mostravo solo un pu nto di vista possibile...concordo con molto di quello che hai detto come in quello che ha detto JDF.Solo non bisogna magari fraintendere il messagio e non estermizzare non farlo nostro in senso assoluto..

come al solito peace,

new

Link al commento
Condividi su altri siti

John Difool

Estremizzare mai. L'innergame è inner prima di tutto. Riferendomi a un post privato ;) a cui poi risponderò adeguatamente, non vedo le donne come nemici ma ne esistono alcune che hanno un nocciolo malato. Sono le psycho da cui prima o poi chiunque passa, e che per alcuni sono un'esperienza frequente (per me ad esempio) segno che qualcosa nel sistema di selezione non va.

Queste donne, che mettono il potere al centro delle relazioni, sono quelle che segnao per sempre il nostro cuore. Non gli angeli con cui è bellissimo condividere momenti intensi e magari la vita intera, ma donne incasinate, ferite, desiderose di dimostrare al mondo che sono libere e indipendenti e che calpestano chi gli regala il cuore.

Queste donne giocano spessissimo con questo concetto del "io sto bene anche senza di te" che se lo si guarda da vicino è proprio un aspetto della alphaness maschile. Queste donne ci defraudano di un nostro potere, di un nostro dono. La nostra indipendenza. E impossessandosene ci rendono più deboli, sottomessi.

Quindi ho preso spunto da questo comportamento delle psycho per ricordarci che questo potere è il nostro potere, e incorporarlo significa essere più uomini.

Non serve dirlo, anche se al momento giusto può anche essere utile. Serve perlopiù crederci e dimostrarlo col nostro comportamento.

E se devo dire cosa è proprio fondamentale, allora dico "crederci" perché quando ci sentiamo liberi da dipendenze siamo potenti e davvero forti.

Se non l'avete letto vi consiglio di leggere "Un posto nel mondo" di Fabio Volo che parla di questo concetto. Uno dei personaggi dice "Per vivere una relazione appagante è necessario fidanzarsi con noi stessi, in modo che la donna che ci accompagna non abbia mai il ruolo di stampella, di supporto ma sia la persona con cui amiamo stare". Se la persona con cui stiamo è lì perché abbiamo bisogno di lei, la relazione è malato e dentro questa relazione siamo incompleti, fragili, esposti.

Ma se siamo interiormente convinti e certi di poter stare bene anche da soli, allora quella persona è con noi per il puro piacere di stare insieme e questa è la base di una relazione bellissima, intensa, dove entrambi esprimiamo bellezza e forza. E' esattamente ciò che credo anch'io: "io ti amo per come sei, ma sopravvivo anche senza di te. Non sei qui per riempire un mio vuoto, sono completo anche senza di te, ma per aggiungere gioia e bellezza alla mia vita." Credo che la alphaness sia perlopiù questo profondo senso di completezza che ci rende belli, forti, solidi... preziosi.

JDF

Link al commento
Condividi su altri siti

John Difool

Attenzione, mi sono reso conto che questo post è strettamente legato al mio sondaggio di dieci giorni fa: sondaggio

Se provate a confrontarli, in questo 3ed che state leggendo do il frame corretto con cui porsi verso HB8 per trasformarla nella FB ricottina disposta a tutto per stare con noi. Ovviamente la risposta giusta al sondaggio resta la 1, ma il frame da cui partire non è quello che indicavo nel sondaggio ma questo frame, l'"io sto bene anche senza di te", su cui sto insistendo. Soddisfare la sua richiesta la metterebbe nelle condizione di farci scacco al re alla prima occasione propizia, mentre metterla al secondo posto le darebbe esattamente la sensazione fortissima che noi stiamo bene anche senza di lei, mettendola nella posizione dell'AFC che deve supplicare per ricevere attenzione.

Se ho le visioni ditemelo grazie! :D

JDF

Link al commento
Condividi su altri siti

Pdor
Se la persona con cui stiamo è lì perché abbiamo bisogno di lei, la relazione è malato e dentro questa relazione siamo incompleti, fragili, esposti.

Ma se siamo interiormente convinti e certi di poter stare bene anche da soli, allora quella persona è con noi per il puro piacere di stare insieme e questa è la base di una relazione bellissima, intensa, dove entrambi esprimiamo bellezza e forza.

Aggiungo io che questo non solo ci consente di vivere serenamente il rapporto, ma anche una eventuale rottura. La sofferenza ci sarà comunque ma noi continueremo a guardare avanti...a differenza di molti altri che vivranno nel desiderio di poter tornare indietro.

Link al commento
Condividi su altri siti

mad4hb

Bel problema JDF.

Più che "anche io sto bene senza di te", che probabilemnte porta alla rottura, forse il modo di ribaltare questo ST (di questo mi sembra si tratti) è rispondere semplicemente "ne sei sicura?" (con la voce più calma e profonda che possiamo fare, ma con una punta di ironia).

Tendenzialmente le psyco non son sicure di nulla, neanche di cosa hanno mangiato 5 min prima. Poi aggiungerei "non posso immaginare in quale stato ti ridurresti senza di me... ti ricordi che tutte le volte che..." chissà quante volte non sapeva dove sbattere la testa e per il solo fatto di avevi accanto si è calmata e trovato la soluzione.

Giocando su questa insicurezza si potrebbe generare paura d'abbandono e ribaltare la sensazione di controllo.

NON è testato, aspetto vostri feedback.

JM2C

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...