Vai al contenuto

Essere il tipo.... "da storia"


Frankso

Messaggi raccomandati

Frankso

sí lo so, ultimamente la mia partecipazione al forum è da stalkeraggio...

periodo fertile diciamo...

chiedo venia.

gira e rigira le tematiche sono sempre le stesse, scommetto che se vado indietro di qualche anno, troverei un post simile da me aperto.

Le cose si evolvono ma i concetti rimangono.

A tal proposito voglio snocciolare un quesito, compagno fidato di scorribande emozionali.

mi sento il tipo da storia.

voi direte: beh, che scoperta...e allora?

allora mi chiedo, sarebbe possibile o produttivo smussare qualche atteggiamento?

Il discorso è più complicato di quello che sembra, provo a spiegarmi, e a capire l' origine di questi interrogativi.

Easyway (perché complicarci la vita?):

Conosci una:

eh però un bel tipo...carina.. io vado.. ok sembra non le dispiaccio

Ci esci, bella serata, si va avanti.

Se sei come me e ti piace andare un pochino a fondo, potresti trovare qualche caratteristica interessante: il suo modo di fare, una parte caratteriale stimolante, intelligenza, simpatia, fascino, per cui se le cose vanno bene

Ci esci una seconda volta.

Ci esci una terza.

Sesso ed emozioni.

cosa succede nella mia testa:

Passiamo delle belle serate, abbiamo qualche interesse in comune e aggiungi che sembra non mancare intesa sessuale. Non sto troppo a calcolare, fino a quando passo del buon tempo e mi va di stare con lei non vedo perchè chiudere.

Ma... ma...

vuoi per un motivo temporale, vuoi perché mi sono buttato a pesce in un sacco di storie brevi/medio/lunghe, poi terminate, vuoi perché non da single, la mia sindrome chiede ancora di uscire e non mi faccio troppi problemi a conoscere nuove donne, vuoi perché da poco uscito da una ltr importante, insomma..

non so come spiegare...diciamo non disdegnerei comunque che le cose rimanessero a volte su un piano diverso... diverso da cosa?

Ecco:

cosa (immagino) succeda nella loro testa:

bah, ci si sta bene con questo tipo, ci divertiamo e allo stesso tempo ci si può aprire, io continuo a uscirci, anche lui vedo che sta bene e vuole vedermi, direi che le cose funzionano. Tra l' altro mi sembra che lui si apra e non stia troppo sulle sue. Bene

Premessa:

- Lo so benissimo che potrei essere io quello sfanculato dal nulla, o quello "usato", o quello disintegrato emozionalmente, è già successo varie volte e forse succederà, ma quello è un caso che non mi interessa, gestiró la cosa autonomamente.

Vengo al punto, perché mi rendo conto di non aver detto nulla di nuovo.

Oltre ad avere l' indole di non fermarmi alle apparenze, di scavare nei rapporti, fondamentalmente mi considero un bravo ragazzo. Con questi presupposti è molto facile che una Lei si "aspetti" e magari abbia voglia di instaurare un rapporto che non sia prettamente occasionale. Sia chiaro, io considero più "normale" (passatemi il termine) una reazione simile, rispetto alla continua ricerca di emozioni in storie che spesso si esauriscono.

Non voglio analizzare le mie motivazioni, non finirei più di scrivere, oppure finirei subito dicendo di non aver trovato ancora una storia che più maggiormente possa denominarsi solida. Vale per me ma anche nei confronti di chi possa starmi vicino.

Il punto è:

Non è che da parte mia traspare il tipico atteggiamento di chi vuole una relazione? Non è che forse potrei smussare un pochino qualche atteggiamento per evitare di fare troppi danni?

Io non faccio false promesse, vivo alla giornata. Posso al limite avere qualche comportamento da "coppia". Faccio esempi banali: se una lei ha bisogno di un passaggio mi offro di accompagnarla, se capita possiamo dormire insieme da me, cucino per lei, se siamo in giro e so che ci sono miei amici in zona non vedo problemi a passare per un saluto ecc.. Insomma creo sintonia, non si tratta solo di esperienze sessuali ma ammetto che questi atteggiamenti possono forse essere fuorvianti... o no?

se vogliamo essere "accademici" non mi comporto da fornitore, ma posso assomigliare ad una via di mezzo tra seduttore ed artista (non mi ricordo in quale manuale l' artista era visto come quello che crea emozioni, non perché lo sia).

Il ragionamento sembra contorto, e lo è, ma ogni tanto mi faccio qualche domanda a proposito.

Esempio già descritto qui post ltr. Esco con questa ragazza. Alla seconda sera sesso. Terza uscita idem. Cinema, cene, mi teneva per braccio, si va sul personale, tipici atteggiamenti da "partner". Poi sparisce.

Secondo me lei, a parte che probabilmente non fosse attratta più di tanto, potrebbe aver pensato: questo è il classico tipo da storia. Ora non mi va/lui non fa per me. Stop.

E ci sta.

Io invece sarei andato avanti... anche se magari mi rendo conto di non voler una relazione.

Io non voglio cambiare il mio modo di vivere questi tipi di rapporti, non sarebbe nella mia natura e mi priverei di molti aspetti essenziali, ma secondo voi, nel caso non sia sicuro di voler intraprendere una relazione, potrei mantenere un po' più di "distanza"? Oppure voi votate per vivere nella totalità quello che vi sentite di fare senza troppe paranoie?

MI chiedo se qualcuno di voi abbia una sorta di "regole personali" per vivere quei rapporti che vogliono esser vissuti, ma che ancora non sfociano nella convinzione di trasformarli in una nuova relazione.

Mamma mia più rileggo più vedo un' accozzaglia di concetti. Ho provato a cambiare ma ammetto non sia facile spiegare meglio i miei dubbi a proposito....

Modificato da Frankso
  • Mi piace! 3
Link al commento
Condividi su altri siti

Grimoaldo

Io non ragiono volentieri in termini di IG ma qui non credo si tratti di comportamenti specifici ma proprio di stati interni. Ti approcci allarelazione con atteggiamento (non comportamento0) da LTR.Sei più interessato al comfort del conoscersi a fondo e crearsi una routne che non all'avventura e al rischio. Sembra che tu abbia bisognoda subito di una certa dose di sicurezza e investimento nella relazion e questo va a scapito dello stile di vita da bad boy che vorresti provare.

Link al commento
Condividi su altri siti

Frankso

Io non ragiono volentieri in termini di IG ma qui non credo si tratti di comportamenti specifici ma proprio di stati interni. Ti approcci allarelazione con atteggiamento (non comportamento0) da LTR.Sei più interessato al comfort del conoscersi a fondo e crearsi una routne che non all'avventura e al rischio. Sembra che tu abbia bisognoda subito di una certa dose di sicurezza e investimento nella relazion e questo va a scapito dello stile di vita da bad boy che vorresti provare.

Mmm no forse mi sono spiegato male.

a me del bad boy proprio non mi frega.

e anzi credo ci sia più rischio ad andare oltre le apparenze e la semplice avventura sessuale (cosa che ad ogni modo non ho mai disdegnato).

vuoi mettere il "rischio" del coinvolgimento emotivo? Beh...

con la distanza si rischia ben poco...

È proprio un mio volere di prendere le cose in questa maniera.

Non avrei stimoli altrimenti.

Modificato da Frankso
Link al commento
Condividi su altri siti

Frankso

Appendice: i dubbi e la situazione si fa ostica anche perché attualmente esco con due. Più una occasionale fuori zona. Ma quella altra cosa.

Grim: lo so... non è chiarissimo.

il mio dubbio è se non sono io che con il mio atteggiamento do troppo impressione di volere una storia. Io le relazioni le vivo così. Ma perché sono io.

mi chiedo quindi in alcuni casi come si comportano gli altri.

Link al commento
Condividi su altri siti

Grimoaldo

Forse la questione è in quel "si va sul personale"? Sei uno a cui piace parlare dei propri stati emotivi?Che parla tanto di essere se stessi e essere sinceri e veri?

Link al commento
Condividi su altri siti

Frankso

Forse la questione è in quel "si va sul personale"? Sei uno a cui piace parlare dei propri stati emotivi?Che parla tanto di essere se stessi e essere sinceri e veri?

No io no, non particolarmente. a meno che la storia non diventi un legame affettivo e sia ben "rodata", ma anche lí vado cauto.

Loro a volte. Ma personale intendo "storia" personale, non per forza stati emotivi all'interno di essa.

Raccontarsi, condividere, tutte cose che possono diminuire quella "distanza" evitando che il rapporto sia su base puramente sessuale.

Probabilmente e da lì che cambia qualcosa.

Ma ripeto, non parlo di aprirsi totalmente.

Link al commento
Condividi su altri siti

TADsince1995
Una volta, tanti anni fa, conobbi una ragazza amica di amici. La sera stessa disse al gruppo che aveva avuto un "colpo di fulmine" (dovrebbe esserci qualche mio post d'annata qui nel forum se non ricordo male). Ci rivedemmo successivamente e rimanemmo molto a parlare. Ma da lì sparì nel nulla.


Anni dopo venni a sapere che aveva visto in me un bravo ragazzo mentre lei voleva solo un'avventura. (o forse fu bloccata da un'altra che mi sargiò e che poi divenne una delle mie LTR, forse la migliore)


E' uno dei dilemmi che mi pongo sempre pure io. Con la tizia con cui esco in questo periodo ho sentito che stavo rischiando di cambiare atteggiamento, così da due giorni non mi sono fatto vedere, anche se lei mi chiama continuamente e ieri mi ha fatto scaricare il telefono.


Secondo me le motivazioni possono essere le seguenti:


1) La nostra natura di base e l'educazione da "bravi ragazzi" che abbiamo ricevuto. Quando hai superato i 30 anni puoi smussarla, forzarla, ma è dura da vincere, anche (come nel mio caso) quando ne sei consapevole. In fondo, non vogliamo fare soffrire nessuno e non vogliamo avere sensi di colpa. Soluzione: pensa che lei può sparire da un momento all'altro fregandosene se ti fa soffrire, quindi non vale la pena farsi troppe paranoie.


2) Sargiare, approcciare, le tecniche e tutto il resto, anche se sei un esperto sono sì attività divertenti ed emozionanti, ma che comportano una certa "fatica" e "investimento" di risorse ed energie e, alla fine, ogni tanto siamo tutti un po' pigri e vorremmo rilassarci un attimo in un rapporto di coppia rassicurante e assodato, almeno per un po' di tempo.


3) La maledetta "neediness" che fa sempre capolino anche nei momenti in cui stai bene e la famosa "vocina" che ti spinge inconsciamente a sbottonarti un po' e a investire un po' di più anche quando non è il caso e non ne vale la pena. Lei lo sente e se non vuole una LTR scappa, anche se alla fine la LTR non la vuoi nemmeno tu.


La soluzione è mantenere sempre il controllo e la freddezza, ma non nel senso di essere freddi nel comportamento, ma di guardare tutto con distacco e analisi. E, prima di tutto, amor proprio. Perché ricordiamoci sempre che basta un attimo per far crollare tutto, sia avventure che storie che durano da anni.


Quindi tanto vale vivere il momento al meglio possibile e con tranquillità, pensando che da un momento all'altro potresti ritrovarti con un pugno di mosche in mano. Abbiamo passato abbondantemente i 30 anni, sappiamo che le donne non sono quello che si vede nelle soap opera e nei romanzi di harmony.


L'importante è muoversi ed agire, senza affanno però.

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Night_train

Salve a tutti, è un'eternità che non scrivo (e comunque scrivevo molto poco anche prima), ma ad aprire un post simile a questo ci stavo pensando da qualche giorno.

Io con questa "sindrome" ci ho convissuto tutta la vita. Successi e insuccessi, sempre visti (dalle donne) nell'ottica della storia da cominciare. Certo, sono migliorato molto da quando bazzico per il mondo della seduzione (saranno dieci anni e passa che ho preso i primi manuali... altroché se passa il tempo), e non ringrazierò mai abbastanza questo incontro.

Però, per parafrasare Guccini, c'è quella nostalgia del non provato. Ogni tanto, non dico sempre, essere quello dalla botta e via. Quello dal quale la ragazza in questione non si aspetterebbe mai qualcosa di stabile. E mi sembra di essermi perso molto divertimento per questo. Ci sono state botte e via, ma erano iniziate sempre con l'altra premessa.

Con tutto l'impegno nel migliorarsi, quando vedi che attrarre e sedurre tutto sommato ti riescono, ti resta la voglia di stare sdraiato con una donna e lei che ti dice "come hai detto che ti chiami?". E tu che le fai la stessa domanda. Mai successo.

Considerando la mia età, mi chiedo se bravi ragazzi lo siamo per genetica. Forse si vede dalla faccia, si sente dalla voce, si sente l'odore, non so. E non possiamo farci niente?

  • Mi piace! 3
Link al commento
Condividi su altri siti

Frankso

Salve a tutti, è un'eternità che non scrivo (e comunque scrivevo molto poco anche prima), ma ad aprire un post simile a questo ci stavo pensando da qualche giorno.

Io con questa "sindrome" ci ho convissuto tutta la vita. Successi e insuccessi, sempre visti (dalle donne) nell'ottica della storia da cominciare. Certo, sono migliorato molto da quando bazzico per il mondo della seduzione (saranno dieci anni e passa che ho preso i primi manuali... altroché se passa il tempo), e non ringrazierò mai abbastanza questo incontro.

Però, per parafrasare Guccini, c'è quella nostalgia del non provato. Ogni tanto, non dico sempre, essere quello dalla botta e via. Quello dal quale la ragazza in questione non si aspetterebbe mai qualcosa di stabile. E mi sembra di essermi perso molto divertimento per questo. Ci sono state botte e via, ma erano iniziate sempre con l'altra premessa.

Con tutto l'impegno nel migliorarsi, quando vedi che attrarre e sedurre tutto sommato ti riescono, ti resta la voglia di stare sdraiato con una donna e lei che ti dice "come hai detto che ti chiami?". E tu che le fai la stessa domanda. Mai successo.

Considerando la mia età, mi chiedo se bravi ragazzi lo siamo per genetica. Forse si vede dalla faccia, si sente dalla voce, si sente l'odore, non so. E non possiamo farci niente?

Permettimi un appunto night.

Tu dici "con tutto l' impegno di migliorarti...." attenzione, io non lo considero un aspetto negativo.

Saresti contento se fossi il tipo da scopata e non riuscissi ad instaurare o a godere di altri tipi di rapporti?

io per niente. Sarebbe peggio. Molto peggio.

per certi versi essere il tipo da storia vuola anche dire avere risorse, equilibrio e qualità.

La sola seduzione come esclusiva caratteristica della mia persona non mi bastererebbe.

Il mio dubbio era rivolto ad alcuni periodi della vita o ad alcun tipi di interazioni. Nello specifico nella possibilità di dosare una sorta di "distanza" senza peraltro togliere troppo alla qualità di quello si sta vivendo.

Modificato da Frankso
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...