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Ecco cosa ho trovato: comunicazione seduttiva [lunghissimo]


bagnoale

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bagnoale

Come segnalato da XAX ho provveduto a fare il merge degli articoli precedenti

e ad aggiungere una sezione che comprende da Strategie d'innammoramento in poi. La fonte, per chi me lo chiedeva, si trova su E-donkey :D ma il tipo è attendibile... buona lettura

*********************************************************

Ancora, non avendo accesso alle sezioni del forum riservate, condivido questo articolo che ho pescato in rete con voi sperando che non siano le solite cose trite e ritrite.

C'è da dire che l'estratto, da delle tecniche molto pratiche di PNL e comunicazione seduttiva di facile comprensione ed altamente attuabili.

Spero di aver fatto cosa gradita....

Stati d’animo!

Comunicatori e Seduttori si diventa, questo è sicuro.

Conoscendo e mettendo in pratica adeguate tecniche

di comunicazione, tutti noi possiamo diventare

ottimi seduttori!

In realtà quello che conta oggi non è né l’aspetto

fisico né la posizione sociale, a dispetto di quanto

pensino in molti. Non serve né avere i soldi di Bill

Gates né essere belli come Brad Pitt o Claudia

Schiffer per conquistare la persona che ci interessa.

Quello che conta sono solo gli stati d’animo! In che

modo? Semplice, quando la persona che ci interessa

sale sull’auto di lusso del nostro rivale, pensiamo

forse che sia innamorata di lui? No, la verità è che in

quell’auto si sente molto bene, sta in uno stato

d’animo particolare di soddisfazione. Quindi, se noi

potessimo agire sul suo stato d’animo avremmo

molto potere in mano, e potremmo farla sentire bene

esattamente allo stesso modo!

Ebbene agire sugli stati d’animo è possibile,

attraverso adeguate tecniche di comunicazione

ipnotica e persuasione subliminale: quello che si

dice “il potere delle parole”!

Pensiamo alla parola “sesso”: chissà quanti pensieri

ci vengono in mente, quante associazioni, quanti

ricordi o quante speranze. Basta una parola per

attirare la nostra attenzione e per accedere

istantaneamente alla nostra mente inconscia!

Facciamo un paragone per capirci meglio:

immaginiamo che la mente sia un semplice

distributore di bibite; le bibite sono le nostre

emozioni, i nostri ricordi immagazzinati nella

mente, sono i riferimenti che ci permettono di

provare determinati stati d’animo. Ebbene le parole

che usiamo sono i gettoni per accedere a questi stati

d’animo!

Quindi la prima regola della seduzione è utilizzare

un determinato insieme di parole e di espressioni

subliminali che ci consentono di modificare lo stato

d’animo della persona che vogliamo conquistare. Ad

esempio proviamo a dirle “ti è mai capitato di

conoscere una persona e provare istantaneamente

una grande sensazione di curiosità?”. Con una frase

del genere la obbligheremo ad entrare nello stato

d’animo di curiosità, è come

se avessimo inserito un gettone nel suo distributore

e avessimo scelto la lattina della curiosità. Perché

succede questo? Perché il cervello umano, per

comprendere e rispondere a ciò che gli è stato

chiesto, deve per forza entrare in quello stato

d’animo, riviverlo per capirne il significato.

Significato che per ogni individuo è strettamente

personale e riferito alle proprie esperienze. Quindi

utilizzando spesso l’espressione “ti è mai capitato

di...?” obblighiamo il nostro interlocutore ad entrare

in un determinato stato che possiamo quindi

associare a noi: nel momento stesso in cui

pronunciamo quel tipo di frase, lui entra nello stato

di curiosità e comincia a provare curiosità proprio

nei nostri confronti! In questo modo poniamo le

migliori basi per iniziare una conversazione densa di

significati nascosti.

Immaginiamo le potenzialità di questo strumento

linguistico: possiamo indurre qualsiasi tipo di

emozione o stato d’animo. Proviamo con “ti è mai

capitato di sentirti profondamente attratta dalla

persona che hai di fronte?” Questa frase generica in

realtà si riferisce proprio a noi che siamo lì di fronte,

ma senza essere troppo specifici supereremo

qualsiasi barriera difensiva!

Domande ipnotiche!

Abbiamo detto che una delle tecniche principali per

accedere agli stati d’animo è quella di utilizzare

l’espressione “ti è mai capitato di...?” che consente

un accesso immediato a quel determinato stato

d’animo, con tutte le emozioni associate.

Un’alternativa molto valida è quella di utilizzare

un’espressione tipo “sai quando... conosci uno e

rimani subito affascinata?”. Come potremo notare

facilmente, si tratt a di un modo di dire molto

comune. Facciamoci caso: ascoltiamo le persone che

ci sono intorno, magari proprio quelle che reputiamo

grandi comunicatori o comunicatrici, e non di rado

le sentiremo utilizzare questa espressione “sai

quando”. Essa infatti consente di rivivere all’interno

della propria mente proprio la situazione che

suggeriamo all’interno della frase stessa.

“Sai quando stai leggendo un libro e ti rendi conto

che sei davvero interessato?”: leggendo questa frase

non ci sentiamo forse molto interessati a proseguire

la lettura? Ebbene sì, a livello inconscio tutti questi

messaggi subliminali arrivano e hanno il loro

effetto. Certo, non bastano due frasi ben costruite a

far innamorare di noi la persona che stiamo

conquistando.Tuttavia esse creano quell’apertura

mentale e quella sintonia che poi portano

all’innamoramento vero e proprio.Aggiungiamo

adesso una piccola ma potentissima parola

all’interno delle nostre frasi subliminali. La parola

in questione è “ORA”.“Ora” è una parola che

possiamo mettere in qualsiasi frase: ora, facciamo

un esempio! “Sai quando conosci uno e subito puoi

sentirti a tuo agio? Ora, a me non capita spesso...”.

Cosa succede a livello inconscio attraverso questa

frase? Succede che, attraverso un adeguato tono di

voce e mediante le giuste pause, possiamo legare la

parola “ora” alla prima frase invece che alla

seconda: quindi il vero significato nascosto che

arriva all’interlocutore è “puoi sentirti a tuo agio

Ora ”. In questo caso però è essenziale regolare le

pause in modo giusto, senza dare l’impressione che

stiamo facendo qualcosa di strano, al contrario

utilizzando un tono di voce determinato e sicuro. Sì,

proprio questo dobbiamo trasmettere:

determinazione e sicurezza, perché questo è ciò che

cercano le persone in un partner. A maggior ragione

quando utilizziamo questi comandi nascosti che la

razionalità dell’altra persona non riesce a cogliere

perché apparentemente non sembrano esistere, ma

che in realtà la mente inconscia coglie molto

profondamente. Pensiamo a noi: cosa succede

quando stiamo bene con una persona? Forse

sentiamo la voce del nostro dialogo interiore che ci

dice “con questa persona mi sento a mio agio”. E

allora mediante questi messaggi nascosti è come se

avessimo accesso al dialogo interiore dell’altra

persona e gli suggerissimo di pensare quella frase e

di sentire le sensazioni associate a quello specifico

stato d’animo. L’altro riterrà suo il pensiero, ma in

pratica siamo noi ad averglielo messo in testa, o per

lo meno ad aver favorito il nascere di questa idea! In

fondo ogni giorno siamo bombardati da questi

messaggi, basta dare uno sguardo alle pubblicità di

giornali e televisioni; il fatto è che semplicemente

non ce ne rendiamo conto perché non siamo abituati

a ragionare in termini di emozioni e stati d’animo!

Distorsione Temporale!

La distorsione temporale è una delle tecniche

ipnotiche più potenti da applicare alla seduzione:

consiste nell’utilizzare una serie di espressioni che

modificano la percezione del tempo. Immaginiamo

di essere in un pub, vediamo una persona che

vogliamo sedurre, allora andiamo lì e ci

presentiamo. Dopo un po’ di chiacchiere durante le

quali mostriamo tutto il nostro fascino, proviamo a

dire: “Sto passando proprio un bel momento! Pensa

quando tra qualche mese ti guarderai indietro e

ripensando a questa serata dirai: wow, quella sì che

è stata una serata indimenticabile, una vera svolta

alla mia vita”. Una frase del genere che sovrappone

diversi livelli comunicativi, e crea anche una leggera

confusione (ottima per penetrare meglio nel suo

inconscio), crea diversi piani temporali nella mente

dell’altra persona. Questo significa fargli vivere

all’interno dei suoi pensieri delle emozioni e delle

sensazioni riguardanti la possibilità di continuare ad

uscire con noi. Con il presupposto che lei è

interessata a noi, che abbiamo un futuro insieme e

che questo futuro costituirà un passo fondamentale

nella sua vita. Questa tecnica ha due ulteriori

vantaggi: da un lato quello che potrebbe essere il

nostro futuro insieme viene anticipato dalle parole e

quindi incute meno timore in quelle persone che

temono i cambiamenti o hanno difficoltà a lasciarsi

andare, e per tutte quelle persone che si comportano

con eccessiva timidezza. Dall’altro consente di

attivare il sistema di focalizzazione: di cosa si tratta?

Si tratta di un fenomeno neurologico secondo il

quale il nostro cervello si sensibilizza su ciò che

maggiormente gli interessa. Facciamo un esempio

chiarificatore: immaginiamo di voler cambiare

automobile, e dopo aver sfogliato decine di riviste

abbiamo deciso di comprarci la nuova Smart.

Improvvisamente iniziamo a vedere la Smart

dappertutto, in ogni angolo della strada; persino il

nostro vicino di casa ha una Smart e non ce ne

eravamo mai resi conto! A quanti di noi è già

capitata un’esperienza simile? Ebbene, quello che

succede è proprio che ci focalizziamo su ciò che ci

interessa.

Allora la distorsione temporale ha questo medesimo

scopo, quello di focalizzare noi e la persona che

stiamo conquistando su un nostro futuro insieme, e

quindi di darci l’opportunità di saper cogliere tutte

le occasioni che ci avvicinano maggiormente al

nostro obiettivo.

Quindi utilizziamo queste frasi ad effetto per colpire

la mente di questa persona, così da condizionarla da

subito alla nostra presenza nel suo futuro! Anche

attraverso l’uso dei verbi al presente: invece di dire

“un giorno ti innamorerai di me” proviamo con “ora

non so se ti rendi conto che puoi innamorarti di me,

un giorno!”. Il risultato è ben diverso: la prima frase

sembra il modo di dire di una persona insicura e

debole. La seconda trasmette certezze e sicurezza: vi

sono chiari riferimenti al momento presente e quasi

gli si suggerisce un innamoramento immediato che

il suo inconscio accoglierà volentieri e senza

resistenze.

Ricalco!

Ricalco (o Rispecchiamento) è una tecnica derivata

dalla programmazione neurolinguistica che consiste

nel adattare il proprio linguaggio verbale, non

verbale e paraverbale a quello della persona che

vogliamo sedurre. Facciamo qualche esempio: il

nostro interlocutore è una persona che parla con una

voce dal tono molto basso, fa lunghe pause e grandi

respiri. Proviamo ad adeguarci alla sua velocità:

parliamo nello stesso modo, adottiamo il suo tono di

voce, facciamo pause lunghe anche noi. In maniera

facile e veloce creeremo un rapporto di sintonia con

questa persona, un rapporto davvero stretto che ci

avvicinerà moltissimo. A quanti di noi è capitato di

incontrare una persona e pensare “come mi trovo

bene con lei/lui, sento un certo feeling!”: in realtà

queste sensazioni nascono proprio da queste forme

inconsce di rispecchiamento, quando cioè abbiamo

caratteristiche linguistiche simili. Da un punto di

vista neurale questo accade proprio perché spesso la

velocità con cui si parla, ci si muove o si respira

rispecchia la velocità dei pensieri e della mente. Se

noi parliamo velocemente ad una persona che ha

ritmi più lenti difficilmente ci capiremo. Invece

adeguarsi e assumere lo stesso ritmo porta alla

costruzione di ottimi rapporti.

Immaginiamo quando parliamo con un bambino: la

prima cosa che facciamo non è forse piegare le

ginocchia e metterci alla sua altezza, così da entrare

subito in rapporto con lui? Non utilizzeremo forse

un linguaggio chiaro e semplice per farci capire

meglio? E allora perché non possiamo fare la stessa

cosa tra adulti per comunicare meglio!

Quindi ricalco verbale, paraverbale e non verbale,

termini con i quali intendiamo:

- ricalco non verbale: significa rispecchiare i gesti e

i movimenti dell’altra persona. Ad esempio se lui

muove il piede con un certo ritmo cerchiamo di

muovere la nostra gamba con lo stesso ritmo: serve

a creare a livello inconscio un grande senso di

fiducia e somiglianza.

- ricalco paraverbale: è quello che abbiamo definito

in precedenza e riguarda il tono di voce, le pause, il

volume e tutto ciò che riguarda l’utilizzo della voce.

E’ uno dei più importanti per creare fiducia in

quanto può essere utilizzato anche al telefono.

Addirittura in molte aziende viene insegnato per il

servizio clienti, dove decine di operatori hanno a che

fare tutto il giorno con le lamentele dei clienti: in

questi casi è davvero essenziale riuscire a smorzare i

toni e creare un rapporto di reciproca fiducia e

comprensione.

- ricalco verbale: utilizzo degli stessi termini del

nostro interlocutore. Ad esempio se lui ogni volta

che ci parla fa riferimento ad immagini e a termini

visivi come “vedi, immagina, chiaro, scuro,

brillante”, cioè termini che riguardano il senso della

vista, allora noi utilizziamo lo stesso modo di

esprimerci utilizzando termini simili o comunque

appartenenti alla vista. Se quella persona invece

ragiona di più in termini di suoni e rumori, e magari

quando ci descrive la sua ultima vacanza ci parla del

“fragore delle onde e del sibilo del vento”, seguiamo

il suo modo di esprimersi e rispecchiamo i suoi

termini. Se infine l’interlocutore si esprime per

sensazioni (tatto, gusto, olfatto e tutto ciò che

riguarda sentimenti ed emozioni), allora parliamo

anche noi delle nostre sensazioni: ad esempio se ci

troviamo a parlare con lui di lavoro, non

soffermiamoci sulle nostre mansioni o sul nostro

stipendio, parliamo invece di realizzazione

personale, di rapporti tra le persone, delle nostre

impressioni ed emozioni. Solo così riusciremo

davvero a colpirlo e far breccia nel suo cuore.

Campo affermativo

La costruzione di un campo affermativo è una

tecnica molto potente di ricalco che viene utilizzata

persino nel campo della vendita. Immaginiamo che

una persona entri in una concessionaria di

automobili. Arriva il bravo venditore, si presenta e

dopo alcune parole di presentazione dice “Lei è una

persona che ci tiene alla sua immagine? E

ovviamente tiene anche alla sua sicurezza? E non

vuole farsi mancare nessun confort, vero?”. Dopo

che la persona ha risposto per tre volte di sì, il

venditore prosegue “Benissimo, allora ho l’auto che

fa per lei! Si tratta della...”. In questo modo

l’acquirente sarà molto più propenso a comprare

l’automobile, sentirà proprio un forte desiderio

nascere dentro di sé. Sentirà il “Sì!” uscire da tutti i

pori. Questo succede perché la mente umana cerca

sempre la via più veloce e comoda per arrivare ad

un obiettivo: dopo aver risposto di sì per tre volte è

più probabile che risponda di sì alla quarta

affermazione. Quindi creare un campo affermativo

significa domandare o ripetere cose ovvie e

importanti, così da abituare al “Sì”. In campo

seduttivo possiamo fare la stessa cosa. Un uomo

potrebbe dire alla donna che vuole conquistare: “Tu

sei una donna che ci tiene molto all’eleganza, vero?

E a curarti in ogni particolare? E ti piace mangiare

bene in un ristorante di classe, alla tua altezza?”

Certo! “Bene, allora domani sera ti porto in un

ristorantino molto elegante che si affaccia su tutta

Roma, un posto splendido, ok?”. Non potrà che

rispondere di sì. Anche perché se ha un minimo di

coerenza non potrà dire di no, perché sarebbe come

se dicesse che non è elegante, che non si cura, che

non le piace mangiar bene. Una proposta dunque

impossibile da rifiutare. Ovviamente vale anche per

la donna che vuole conquistare l’uomo: “Tu sei un

uomo che ci tiene all’immagine, vero? E ci tieni al

tuo successo? E ti piace mangiare bene in un

ristorante di classe, alla tua altezza?”. Nessun uomo

potrà mai rifiutare un invito del genere, altrimenti

sminuirebbe la sua preziosa immagine. Questa

tecnica veniva utilizzata anche da Milton Erickson,

padre dell’ipnosi indiretta, per entrare in sintonia

con i suoi pazienti. Utilizzava in particolare i

cosiddetti “truismi”, ovvero frasi vere e non

contraddicibili, legate tra di loro dal “mentre”. Ad

esempio diceva loro: “e mentre ascolti il suono della

mia voce, e puoi ascoltare i rumori esterni ed interni,

e puoi sentire le sensazioni all’interno del tuo corpo,

puoi cominciare a rilassarti. Ora, mentre ti stai

rilassando, e mentre...” e così via, finche il paziente

non cadeva in una profonda trance ipnotica. Questo

succede proprio perché a livello inconscio noi

diciamo “sì, ascolto la tua voce. Sì, ascolto i rumori.

Sì, sento delle sensazioni” e quindi deduciamo

sempre inconsciamente che “sì, ci stiamo

rilassando”. In realtà il rilassamento non è una

diretta conseguenza delle prime frasi (i truismi), ma

averle legate in sequenza utilizzando quella

particolare struttura sintattica “mentre... e... e...”, la

rende vera all’interno del suo campo affermativo.

Potremmo quindi utilizzare questa stessa struttura

all’interno della nostra comunicazione seduttiva:

“sai, mentre ascolti la mia voce, e puoi sentire i

rumori all’interno di questa sala, non so se ti rendi

conto che hai un’espressione completamente

rilassata. Ora, mi chiedo come fai ad esprimere

tanta serenità dai tuoi occhi...”. Il magnetismo di

questa frase è davvero potente e l’effetto è

assicurato.

Accessi oculari!

Che gli occhi siano lo specchio dell’anima lo

sappiamo tutti. Quello che non ci hanno mai detto è

che ogni movimento oculare corrisponde all’accesso

diretto a immagini, suoni o sensazioni. Quando

dobbiamo concentrarci su qualcosa, i nostri occhi

non si fissano forse in una certa direzione alla

ricerca delle informazioni a cui vogliamo avere

accesso?

In particolare occhi in alto significano accesso

visivo, dunque alle immagini. Occhi di lato

significano accesso auditivo, quindi rumori, suoni,

parole o intere conversazioni, ricordate o solo

immaginate. Occhi in basso significano accesso alle

sensazioni, con l’ulteriore distinzione che accesso in

basso a sinistra implica l’accesso al dialogo

interiore, ovvero quella vocina che sentiamo con cui

ci parliamo abitualmente.

A cosa ci servono queste informazioni? Ebbene,

sono utilissime in quanto ci consentono di capire

qual è il sistema rappresentazionale primario con

cui la persona che vogliamo conquistare si

rappresenta il suo mondo interiore. Abbiamo detto

che il ricalco si basa infatti sul rispecchiamento di

termini visivi, uditivi o legati alle sensazioni. Gli

accessi oculari sono semplicemente uno strumento

in più per rendersi conto in che modalità è quella

persona in quel momento.

Quindi se i suoi occhi cercano le informazioni

prevalentemente in alto, e i termini che utilizza sono

prettamente visivi, e il suo modo di gesticolare è

molto descrittivo, come se ci volesse effettivamente

descrivere le immagini che vede all’interno della sua

mente, allora sarà più facile per noi entrare in

sintonia con questa persona ricalcandole modalità

visive. E lo steso dicasi per persone che

prevalentemente si rappresentano la realtà attraverso

suoni o sensazioni.

E’ importante sottolineare l’avverbio

“prevalentemente”, in quanto nessuno di noi utilizza

in esclusiva una delle tre modalità: le utilizziamo

tutte ma in percentuali diverse, in base alle nostre

esperienze di vita, alla nostra educazione e anche a

quel preciso contesto. Quindi non tentiamo di

schematizzare le persone, cerchiamo di rimanere

flessibili e adeguarci istante per istante alla persona

che abbiamo di fronte, così da entrare in sintonia

con lei e guidarla poi verso di noi.

Strategie di innamoramento!

Attraverso gli accessi oculari e lo studio dei sistemi

rappresentazionali della persona che vogliamo

conquistare, possiamo intuirne la strategia di

innamoramento. Cosa è una strategia? E’ il modo in

cui ognuno di noi svolge un determinato compito o

arriva ad uno specifico risultato. Immaginiamo ad

esempio di incontrare una persona e rimanere

profondamente affascinati. Cosa succede in noi?

Vediamo la persona, ci diciamo “wow, che fisico!”,

ci immaginiamo con lei in svariate situazioni,

proviamo delle sensazioni di piacere. Questa ad

esempio può essere la nostra strategia di

innamoramento! In pratica si tratta della procedura

che avviene a livello inconscio nella nostra mente.

Ora, se noi riusciamo a scoprire e intuire la strategia

di innamoramento del nostro interlocutore,

possiamo rendere molto più facile la conquista. I

modi sono diversi, più o meno raffinati: il più

elegante, che richiede abbastanza pratica e

flessibilità, è proprio quello di seguire i suoi accessi

oculari. Ad esempio possiamo chiedergli “ti piace la

nuova Ferrari 360?”. Se vediamo che, prima ancora

di aprire bocca e rispondere, i suoi occhi vanno

prima verso l’alto (accesso visivo), poi in basso a

sinistra (dialogo interiore), poi di nuovo in alto

(visivo) poi in basso a destra (sensazioni), allora

potremmo immaginare la seguente strategia: questa

persona visualizza nella sua mente l’immagine

dell’auto, poi si dice dentro di sé che è un’auto

splendida, si immagina all’interno dell’auto stessa e

infine prova una forte sensazione di soddisfazione.

Questo ci dimostra la sua strategia di attrazione: che

sia per un’automobile o per una persona le cose non

cambiano.

Un modo meno elegante, ma più diretto è quello di

chiedergli semplicemente “in che modo capisci

quando ti stai innamorando di qualcuno?”. Con tutta

probabilità sarà lui stesso a dirci la sua strategia

senza rendersi conto di quanto sia preziosa come

informazione.

Una volta che l’abbiamo intuita infatti possiamo

utilizzarla per il nostro obiettivo seduttivo:

immaginiamo di utilizzare la strategia dell’esempio

precedente e proseguiamo il discorso con questa

persona. Diciamo: “ti è mai capitato di conoscere

una persona e rimanere colpita dalla sua bellezza?

Ora, a me succede di sentire una voce dentro di me

che mi dice “wow, che gran fisico”. E poi, sai

quando cominci ad immaginarti con lui nelle più

svariate situazioni? Ora, succede che ad un certo

punto senti veramente una sensazione qui allo

stomaco che ti fa capire che è proprio un colpo di

fulmine! Ora, tu che ne pensi, ti è mai capitato?”.

Una frase del genere non solo ricalca perfettamente

la sua presunta strategia di innamoramento, ma è

anche densa di domande e comandi ipnotici che la

rendono davvero penetrante a livello inconscio! In

più vi è l’utilizzo del “tu narrativo” quella forma per

cui anche se stiamo raccontando qualcosa di noi,

possiamo comunque dare del tu, e a livello

inconscio è come se stessimo parlando proprio della

persona che abbiamo di fronte.

Segnali del corpo

Abbiamo visto quanto siano importanti i movimenti

degli occhi, in quanto ci forniscono preziose

informazioni sul sistema rappresentazionale in uso e

sulle strategie d’innamoramento dell’altra persona.

Allo stesso modo esistono alcuni segnali del corpo

che ci trasmettono se ciò di cui stiamo parlando

suscita curiosità, interesse, gradimento o tensione:

sono i cosiddetti segnali di attenzione. Uno sguardo

fisso e ben concentrato indica proprio attenzione e

curiosità: come quando siamo molto concentrati su

un film; oppure quando siamo in macchina guidando

verso casa senza fare la minima attenzione al

percorso, bensì completamente concentrati su noi

stessi e sui nostri pensieri. Occhi fissi, quasi caduti

in una trance ipnotica indicano dunque una grande

attenzione.

I segnali di interesse avvengono nella zona del naso:

se la persona che abbiamo di fronte si gratta il naso

mentre affrontiamo un particolare discorso, è segno

che è particolarmente interessato. Perché proprio il

naso? Le ragioni sono varie e molto antiche. Se ci

pensiamo molti animali fiutano il cibo attraverso il

naso; più che la vista è l’olfatto il senso dedicato

all’interesse. E’ un modo comune dire “ho fiutato

qualcosa di interessante”, proprio per questo

richiamo inconscio alle nostre origini. In pratica

succede che quando ci concentriamo interessati a

qualcosa il nostro olfatto si predispone all’ascolto: il

sangue affluisce a livello del naso e questo ci può

provocare dei pruriti. Ecco perché alla fine, da un

punto di vista esteriore, grattarsi il naso vuol dire

interesse.

Ma quale senso utilizziamo per assaporare davvero

qualcosa? Per gustarne tutto il sapore? Ovviamente

il senso del gusto! Immaginiamo sempre il

confronto con gli animali: un cane ad esempio

durante la sua passeggiatina odora tutto ciò che gli

interessa e solo se la gradisce comincia a mangiarla.

Quindi il gradimento è legato al senso del gusto. Se

il nostro interlocutore si bagna le labbra con la

lingua, se le mordicchia, se ci mostra la sua lingua o

se ci manda dei baci analogici (in pratica fa il gesto

del bacio) a livello sempre inconscio, possiamo

pensare che stia gradendo davvero i nostri discorsi.

Se invece lo vediamo spesso deglutire mentre

ascolta o dice qualcosa, oppure lo sentiamo

raschiarsi la gola con un colpo di tosse prima di

parlare o risponderci, evidentemente c’è qualcosa

che non va. Si chiamano scarichi emozionali: in tal

caso è meglio interrompere subito l’argomento di

cui stavamo parlando, oppure chiedergli con

sincerità se abbiamo detto qualcosa di sbagliato o se

possiamo proseguire.

Infine i segnali di riflessività: toccarsi il mento come

se si avesse la barba è una richiesta di chiarimento o

di maggiori informazioni. Può indicare che siamo

assorti nei nostri pensieri, nel nostro dialogo

interiore, cercando di capire meglio ciò che ci viene

detto, e avendo delle domande da fare. In tal caso è

meglio fermarsi e chiedere se è tutto chiaro, così da

facilitare eventuali dubbi o domande del nostro

interlocutore. In conclusione, il linguaggio del corpo

ci può aiutare davvero molto a capire come stiamo

andando e come sta procedendo il nostro tentativo di

seduzione. Ad un patto però: tutti questi segnali

sono solamente indizi e non prove certe. Ecco

perché una volta che cominciamo ad intuire

qualcosa è necessario continuare la nostra scoperta

attraverso nuovi elementi, sondando nuove reazioni

e cercando di scoprire il più possibile dell’altra

persona!

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