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Ecco cosa ho trovato: comunicazione seduttiva 2 [lungo]


bagnoale

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Ecco la seconda parte dell'estratto...

Distorsione Temporale!

La distorsione temporale è una delle tecniche

ipnotiche più potenti da applicare alla seduzione:

consiste nell’utilizzare una serie di espressioni che

modificano la percezione del tempo. Immaginiamo

di essere in un pub, vediamo una persona che

vogliamo sedurre, allora andiamo lì e ci

presentiamo. Dopo un po’ di chiacchiere durante le

quali mostriamo tutto il nostro fascino, proviamo a

dire: “Sto passando proprio un bel momento! Pensa

quando tra qualche mese ti guarderai indietro e

ripensando a questa serata dirai: wow, quella sì che

è stata una serata indimenticabile, una vera svolta

alla mia vita”. Una frase del genere che sovrappone

diversi livelli comunicativi, e crea anche una leggera

confusione (ottima per penetrare meglio nel suo

inconscio), crea diversi piani temporali nella mente

dell’altra persona. Questo significa fargli vivere

all’interno dei suoi pensieri delle emozioni e delle

sensazioni riguardanti la possibilità di continuare ad

uscire con noi. Con il presupposto che lei è

interessata a noi, che abbiamo un futuro insieme e

che questo futuro costituirà un passo fondamentale

nella sua vita. Questa tecnica ha due ulteriori

vantaggi: da un lato quello che potrebbe essere il

nostro futuro insieme viene anticipato dalle parole e

quindi incute meno timore in quelle persone che

temono i cambiamenti o hanno difficoltà a lasciarsi

andare, e per tutte quelle persone che si comportano

con eccessiva timidezza. Dall’altro consente di

attivare il sistema di focalizzazione: di cosa si tratta?

Si tratta di un fenomeno neurologico secondo il

quale il nostro cervello si sensibilizza su ciò che

maggiormente gli interessa. Facciamo un esempio

chiarificatore: immaginiamo di voler cambiare

automobile, e dopo aver sfogliato decine di riviste

abbiamo deciso di comprarci la nuova Smart.

Improvvisamente iniziamo a vedere la Smart

dappertutto, in ogni angolo della strada; persino il

nostro vicino di casa ha una Smart e non ce ne

eravamo mai resi conto! A quanti di noi è già

capitata un’esperienza simile? Ebbene, quello che

succede è proprio che ci focalizziamo su ciò che ci

interessa.

Allora la distorsione temporale ha questo medesimo

scopo, quello di focalizzare noi e la persona che

stiamo conquistando su un nostro futuro insieme, e

quindi di darci l’opportunità di saper cogliere tutte

le occasioni che ci avvicinano maggiormente al

nostro obiettivo.

Quindi utilizziamo queste frasi ad effetto per colpire

la mente di questa persona, così da condizionarla da

subito alla nostra presenza nel suo futuro! Anche

attraverso l’uso dei verbi al presente: invece di dire

“un giorno ti innamorerai di me” proviamo con “ora

non so se ti rendi conto che puoi innamorarti di me,

un giorno!”. Il risultato è ben diverso: la prima frase

sembra il modo di dire di una persona insicura e

debole. La seconda trasmette certezze e sicurezza: vi

sono chiari riferimenti al momento presente e quasi

gli si suggerisce un innamoramento immediato che

il suo inconscio accoglierà volentieri e senza

resistenze.

Ricalco!

Ricalco (o Rispecchiamento) è una tecnica derivata

dalla programmazione neurolinguistica che consiste

nel adattare il proprio linguaggio verbale, non

verbale e paraverbale a quello della persona che

vogliamo sedurre. Facciamo qualche esempio: il

nostro interlocutore è una persona che parla con una

voce dal tono molto basso, fa lunghe pause e grandi

respiri. Proviamo ad adeguarci alla sua velocità:

parliamo nello stesso modo, adottiamo il suo tono di

voce, facciamo pause lunghe anche noi. In maniera

facile e veloce creeremo un rapporto di sintonia con

questa persona, un rapporto davvero stretto che ci

avvicinerà moltissimo. A quanti di noi è capitato di

incontrare una persona e pensare “come mi trovo

bene con lei/lui, sento un certo feeling!”: in realtà

queste sensazioni nascono proprio da queste forme

inconsce di rispecchiamento, quando cioè abbiamo

caratteristiche linguistiche simili. Da un punto di

vista neurale questo accade proprio perché spesso la

velocità con cui si parla, ci si muove o si respira

rispecchia la velocità dei pensieri e della mente. Se

noi parliamo velocemente ad una persona che ha

ritmi più lenti difficilmente ci capiremo. Invece

adeguarsi e assumere lo stesso ritmo porta alla

costruzione di ottimi rapporti.

Immaginiamo quando parliamo con un bambino: la

prima cosa che facciamo non è forse piegare le

ginocchia e metterci alla sua altezza, così da entrare

subito in rapporto con lui? Non utilizzeremo forse

un linguaggio chiaro e semplice per farci capire

meglio? E allora perché non possiamo fare la stessa

cosa tra adulti per comunicare meglio!

Quindi ricalco verbale, paraverbale e non verbale,

termini con i quali intendiamo:

- ricalco non verbale: significa rispecchiare i gesti e

i movimenti dell’altra persona. Ad esempio se lui

muove il piede con un certo ritmo cerchiamo di

muovere la nostra gamba con lo stesso ritmo: serve

a creare a livello inconscio un grande senso di

fiducia e somiglianza.

- ricalco paraverbale: è quello che abbiamo definito

in precedenza e riguarda il tono di voce, le pause, il

volume e tutto ciò che riguarda l’utilizzo della voce.

E’ uno dei più importanti per creare fiducia in

quanto può essere utilizzato anche al telefono.

Addirittura in molte aziende viene insegnato per il

servizio clienti, dove decine di operatori hanno a che

fare tutto il giorno con le lamentele dei clienti: in

questi casi è davvero essenziale riuscire a smorzare i

toni e creare un rapporto di reciproca fiducia e

comprensione.

- ricalco verbale: utilizzo degli stessi termini del

nostro interlocutore. Ad esempio se lui ogni volta

che ci parla fa riferimento ad immagini e a termini

visivi come “vedi, immagina, chiaro, scuro,

brillante”, cioè termini che riguardano il senso della

vista, allora noi utilizziamo lo stesso modo di

esprimerci utilizzando termini simili o comunque

appartenenti alla vista. Se quella persona invece

ragiona di più in termini di suoni e rumori, e magari

quando ci descrive la sua ultima vacanza ci parla del

“fragore delle onde e del sibilo del vento”, seguiamo

il suo modo di esprimersi e rispecchiamo i suoi

termini. Se infine l’interlocutore si esprime per

sensazioni (tatto, gusto, olfatto e tutto ciò che

riguarda sentimenti ed emozioni), allora parliamo

anche noi delle nostre sensazioni: ad esempio se ci

troviamo a parlare con lui di lavoro, non

soffermiamoci sulle nostre mansioni o sul nostro

stipendio, parliamo invece di realizzazione

personale, di rapporti tra le persone, delle nostre

impressioni ed emozioni. Solo così riusciremo

davvero a colpirlo e far breccia nel suo cuore.

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