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Ecco cosa ho trovato: comunicazione seduttiva 3 [lungo]


bagnoale

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bagnoale

Campo affermativo

La costruzione di un campo affermativo è una

tecnica molto potente di ricalco che viene utilizzata

persino nel campo della vendita. Immaginiamo che

una persona entri in una concessionaria di

automobili. Arriva il bravo venditore, si presenta e

dopo alcune parole di presentazione dice “Lei è una

persona che ci tiene alla sua immagine? E

ovviamente tiene anche alla sua sicurezza? E non

vuole farsi mancare nessun confort, vero?”. Dopo

che la persona ha risposto per tre volte di sì, il

venditore prosegue “Benissimo, allora ho l’auto che

fa per lei! Si tratta della...”. In questo modo

l’acquirente sarà molto più propenso a comprare

l’automobile, sentirà proprio un forte desiderio

nascere dentro di sé. Sentirà il “Sì!” uscire da tutti i

pori. Questo succede perché la mente umana cerca

sempre la via più veloce e comoda per arrivare ad

un obiettivo: dopo aver risposto di sì per tre volte è

più probabile che risponda di sì alla quarta

affermazione. Quindi creare un campo affermativo

significa domandare o ripetere cose ovvie e

importanti, così da abituare al “Sì”. In campo

seduttivo possiamo fare la stessa cosa. Un uomo

potrebbe dire alla donna che vuole conquistare: “Tu

sei una donna che ci tiene molto all’eleganza, vero?

E a curarti in ogni particolare? E ti piace mangiare

bene in un ristorante di classe, alla tua altezza?”

Certo! “Bene, allora domani sera ti porto in un

ristorantino molto elegante che si affaccia su tutta

Roma, un posto splendido, ok?”. Non potrà che

rispondere di sì. Anche perché se ha un minimo di

coerenza non potrà dire di no, perché sarebbe come

se dicesse che non è elegante, che non si cura, che

non le piace mangiar bene. Una proposta dunque

impossibile da rifiutare. Ovviamente vale anche per

la donna che vuole conquistare l’uomo: “Tu sei un

uomo che ci tiene all’immagine, vero? E ci tieni al

tuo successo? E ti piace mangiare bene in un

ristorante di classe, alla tua altezza?”. Nessun uomo

potrà mai rifiutare un invito del genere, altrimenti

sminuirebbe la sua preziosa immagine. Questa

tecnica veniva utilizzata anche da Milton Erickson,

padre dell’ipnosi indiretta, per entrare in sintonia

con i suoi pazienti. Utilizzava in particolare i

cosiddetti “truismi”, ovvero frasi vere e non

contraddicibili, legate tra di loro dal “mentre”. Ad

esempio diceva loro: “e mentre ascolti il suono della

mia voce, e puoi ascoltare i rumori esterni ed interni,

e puoi sentire le sensazioni all’interno del tuo corpo,

puoi cominciare a rilassarti. Ora, mentre ti stai

rilassando, e mentre...” e così via, finche il paziente

non cadeva in una profonda trance ipnotica. Questo

succede proprio perché a livello inconscio noi

diciamo “sì, ascolto la tua voce. Sì, ascolto i rumori.

Sì, sento delle sensazioni” e quindi deduciamo

sempre inconsciamente che “sì, ci stiamo

rilassando”. In realtà il rilassamento non è una

diretta conseguenza delle prime frasi (i truismi), ma

averle legate in sequenza utilizzando quella

particolare struttura sintattica “mentre... e... e...”, la

rende vera all’interno del suo campo affermativo.

Potremmo quindi utilizzare questa stessa struttura

all’interno della nostra comunicazione seduttiva:

“sai, mentre ascolti la mia voce, e puoi sentire i

rumori all’interno di questa sala, non so se ti rendi

conto che hai un’espressione completamente

rilassata. Ora, mi chiedo come fai ad esprimere

tanta serenità dai tuoi occhi...”. Il magnetismo di

questa frase è davvero potente e l’effetto è

assicurato.

Accessi oculari!

Che gli occhi siano lo specchio dell’anima lo

sappiamo tutti. Quello che non ci hanno mai detto è

che ogni movimento oculare corrisponde all’accesso

diretto a immagini, suoni o sensazioni. Quando

dobbiamo concentrarci su qualcosa, i nostri occhi

non si fissano forse in una certa direzione alla

ricerca delle informazioni a cui vogliamo avere

accesso?

In particolare occhi in alto significano accesso

visivo, dunque alle immagini. Occhi di lato

significano accesso auditivo, quindi rumori, suoni,

parole o intere conversazioni, ricordate o solo

immaginate. Occhi in basso significano accesso alle

sensazioni, con l’ulteriore distinzione che accesso in

basso a sinistra implica l’accesso al dialogo

interiore, ovvero quella vocina che sentiamo con cui

ci parliamo abitualmente.

A cosa ci servono queste informazioni? Ebbene,

sono utilissime in quanto ci consentono di capire

qual è il sistema rappresentazionale primario con

cui la persona che vogliamo conquistare si

rappresenta il suo mondo interiore. Abbiamo detto

che il ricalco si basa infatti sul rispecchiamento di

termini visivi, uditivi o legati alle sensazioni. Gli

accessi oculari sono semplicemente uno strumento

in più per rendersi conto in che modalità è quella

persona in quel momento.

Quindi se i suoi occhi cercano le informazioni

prevalentemente in alto, e i termini che utilizza sono

prettamente visivi, e il suo modo di gesticolare è

molto descrittivo, come se ci volesse effettivamente

descrivere le immagini che vede all’interno della sua

mente, allora sarà più facile per noi entrare in

sintonia con questa persona ricalcandole modalità

visive. E lo steso dicasi per persone che

prevalentemente si rappresentano la realtà attraverso

suoni o sensazioni.

E’ importante sottolineare l’avverbio

“prevalentemente”, in quanto nessuno di noi utilizza

in esclusiva una delle tre modalità: le utilizziamo

tutte ma in percentuali diverse, in base alle nostre

esperienze di vita, alla nostra educazione e anche a

quel preciso contesto. Quindi non tentiamo di

schematizzare le persone, cerchiamo di rimanere

flessibili e adeguarci istante per istante alla persona

che abbiamo di fronte, così da entrare in sintonia

con lei e guidarla poi verso di noi.

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XAX
Campo affermativo

...

Accessi oculari!

Per chi non lo sapesse si sta parlando di PNL.

Quando fate questi interventi, siete pregati di citare le fonti.

Sono importantissime per capire l'attendibilità dei contenuti.

Per quel che riguarda il campo affermativo, mi sembra che in passato se ne parlò abbastanza, soprattutto per quel che riguarda la creazione del D2.

Invece, sugli accessi oculari, mi sono informato presso persone che studiano oggi la PNL.

Non tutti hanno gli stessi accessi oculari. Quello che diceva Bandler & Co è vero per molte persone ma non per tutte. Bisogna essere molto allenati per interpretare in modo corretto gliaccessi oculari e, soprattutto, prima di spingerci nel loro sfruttamento è necessaria una fase di "test" in cui verifichiamo quanto siano precisi gli "accessi oculari" dopo degli stimoli guidati.

In poche parole, se chiediamo ad una persona di ricordare un suono e quella abbassa gli occhi in basso a sinistra, non possiamo dire che quella persona ha sbagliato accesso oculare.

Possiamo solo osservare che nei suoi processi mentali quello è il suo modo di esprimere i pensieri che abbiamo indotto.

Un' ultima cosa.

Non è la verità che noi abbiamo tre modalità di accesso (cinestetico, visivo, auditivo) principali. E' vero, invece, che modellando i processi mentali COME SE esistessero i canali di accesso, possiamo studiare e guidare mglio i pensieri di una persona. (fonte: Bandler e Grinder, la ristrutturazione)

Quindi, non prendete per verità strutturale la descrizione dei processi mentali. Piuttosto vedeteli come un modello interpretativo che funziona nella sua imperfezione :)

Grazie, comunque, del tuo intervento.

La PNL è troppo affascinante per non stupirsi ogni volta :)

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prieras

trattasi di tecnica usata in primis da Socrate.

riassumendola, se ad esempio volete farvi dire di si da un hb che state per invitare da qualche parte, basta porre 3 domande la cui risposta sia inevitabilmente si e subito dopo porre l'invito.

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bagnoale
ti consiglio di copiare e incollare tutto quel che riguarda la comunicazione seduttiva in un file pdf..

Ok... appena ho un attimo di tempo mi ci metto e poi lo riposto

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