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spherl76

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spherl76

ciao a tutti,

è da un po' che non posto sul forum, ma volevo un vostro parere su una cosa che mi frulla per la testa.

Come da nickname, ho quasi quarantanni, ho cominciato a lavorare dopo il diploma, attualmente svolgo un lavoro di back office presso una multinazionale nel settore assicurativo.

Guardo al futuro con molta incertezza, mi pesano la mancanza di un titolo di studio spendibile e l'idea che il lavoro che svolgo sparirà nei prossimi cinque - dieci anni.

Stavo allora valutando seriamente l'idea di tornare a studiare, per prendere il pezzo di carta che mi manca e approfondire argomenti che mi potrebbero tornare utili sul lavoro e la conoscenza delle lingue straniere.

L'area di interesse è economico/giuridica, qualcosa di spendibile nella mia attuale azienda o altrove ma nello stesso settore, e che possa dare punteggio in un eventuale concorso pubblico, però con un impegno sopportabile. Per capirci, più che giurisprdudenza, pensavo a scienze politiche.

Idee, consigli, esperienze personali?

Grazie a tutti.

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Vandras

Meglio Economia di Scienze Politche, io mi sono rimesso e lavoro ho 28 anni ed è dura, però ho intenzione di fare carriera un giorno, o almeno ci spero. Ho fatto i miei errori e non ho studiato quando dovevo e ora mi pento, ma sono sicuro che se un uomo ha la volontà ed un obiettivo è infermabile. Per di più ora è molto più abbordabile e secondo me Economia escluse poche materie può essere fatta da non frequentante! Se invece hai problemi di orari ma vuoi frequentare mi sentirei di consigliare una triennale online che ha lo stesso valore giuridico e dopo fare un master, oppure una specializzazione tradizionale! In bocca al lupo ne avrai bisogno!

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Secondo me per prima cosa dovresti ragionare in termini di interesse e convenienza personale: il mercato del lavoro, offre opportunità per un quarantenne neolaureato (magari senza esperienza) nel settore dove vorresti prendere una laurea?

Se la tua motivazione si fonda sulla speranza il mio consiglio, molto personale, è di non farlo: la speranza è troppo poco... guarda la realtà, valutala con i numeri e trai una conclusione empirica.

Se i numeri sono dalla tua parte e danno credito all'idea di poter trovare una posizione lavorativa migliore grazie alla laurea allora procedi.

Considera però anche tutte le cose che potresti fare nel tempo che invece dovrai dedicare a studiare, e tutte le opportunità lavorative che potresti avere affiancando un'altra attività al tuo attuale lavoro o sviluppando la tua posizione attuale. Stringere amicizie, fare conoscenze, entrare in contatto con professionisti di qualsiasi settore potrebbe essere una cosa profittevole che ti perderesti stando in casa a studiare per una speranza...

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SteveMcQ

Vai buttatici. Io l'ho fatto e ci sono riuscito! Dura ma si fa. Io ho fatto economia...che adoro letteralmente. A quarant'anni non sei un neolaureato senza esperienza....sei uno che ha dimostrato di valere. Prima o contemporaneamente però l'inglese in modo eccellente! Ciao e ibal

SM

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Connor

Io l'ho fatto, sono tornato all'università dopo i 30.

Una passeggiata di salute. Ero meglio orientato agli obbiettivi, più capace di concentrazione, la mia cultura personale mi ha supportato e la volontà di fare bene, mista alla completa mancanza di "emotività" in sede di esame hanno fatto il resto. Poi siamo tutti diversi ma sicuramente è un'esperienza che mi sento di consigliare.

Se devi scegliere cimentati in una facoltà che ti dia un titolo spendibile: giurisprudenza, economia, ecc. e lascia perdere i titoli vaghi tipo scienze politiche o scienze diplomatiche perché all' età a cui ti laureerai sarebbe impensabile spendere ulteriori 10 anni in stages non pagati presso ministeri e enti vari solo nella speranza di farti un "punteggio".

In bocca al lupo.

C.

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UnforgettableFire

Ho ripreso gli studi a 30 anni, mi mancavano un po' di esami e la tesi e nel giro di 10 mesi mi sono laureato.

E' dura lavorare di giorno e mettersi a studiare di notte, ma quando si è più maturi ci si organizza meglio e si va dritti all'obiettivo; la soddisfazione poi è immensa, alla faccia di chi pensa che dopo una certa età sei quello che sei e basta.

Quello che differenzia un vero Alpha dal 99% degli altri è proprio il continuare a migliorare se stesso, a prescindere dalle difficoltà. Mentre gli altri vivono di "se avessi potuto..." "magari adesso..", "sono troppo vecchio", tu vuoi, puoi e fai.

Sono con te!

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spherl76

grazie a tutti per gli interventi.

@Vandras: se posso chiedere, che percorso hai fatto? Su che materie hai trovato difficoltà? A me spaventa matematica. Ai tempi delle superiori ero anche bravo, ma non mi ricordo più niente!

@SteveMcQ: stesse domande anche per te steve, se posso: percorso, difficoltà, prospettive acquisite con la laurea, grazie.

@connor: stesse domande anche per te, grazie.

@unforgettablefire: e stesse domande anche per te, grazie.

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UnforgettableFire

Ero iscritto a Linguaggi dei Media, ho abbandonato per coglionaggine e lavoro, in quest'ordine anche se ai tempi pensavo di non avere tempo per lavorare e studiare contemporaneamente.

Dopo 5 anni mi è arrivato l'avviso che se non mi fossi reiscritto avrei perso tutti gli esami fino ad allora svolti. L'avviso è arrivato a giugno, con l'anno accademico che si concludeva all'aprile successivo. Probabilmente non lo mandano al settembre precedente per farsi pagare anche l'anno successivo. Con me hanno sbagliato i calcoli.

Mi mancavano 4 esami e la tesi, ovviamente mi ero furbamente lasciato indietro i più difficili. C'è voluto molto impegno nel prepararli, ma li ho passati serenamente. Quello che mi ha dato difficoltà era l'unico che ritenevo più facile, perché in pratica bisognava scrivere una sorta di tesi che mi ha preso un'infinità di tempo non preventivato, mi ritrovavo alle 5 del mattino ancora a scrivere al pc e il mattino dopo si lavorava...

La tesi è stata lunga ma è andata liscia, è vitale scegliere un prof che non ti blocchi per ogni dettaglio, ce ne sono parecchi e ti allungano i tempi.

In 10 mesi mi son sparato gli esami, ho scritto la tesi e sono riuscito a laurearmi nell'ultima sessione utile dell'anno accademico, fondamentale perché non avevo i soldi per pagare un altro anno di retta.

Avevo un negozio, l'ho chiuso da un paio di mesi ma lavoro sempre da libero professionista in tutt'altri campi, dunque non era vitale al momento la laurea.

ma ne vale la pena per vari motivi.

- il mondo del lavoro è sempre più mutevole, non so che lavoro farò in un futuro neanche troppo lontano, e la laurea potrebbe aprirmi porte che neanche supponevo di dover varcare.

- ho spesso a che fare con professionisti di vario genere, e talvolta capitano palloni gonfiati che cercano di presentarsi in malo modo con supposta superiorità. Per la mia esperienza sovente il loro nome è preceduto da rag. o geom., non ci metto niente a presentarmi "sono il Dottor Unforgettablefire" e smontare la loro arroganza.

- l'idea di avere fatto il grosso del lavoro senza poi concludere l'università mi dava fastidio. Era un fallimento personale e sotto questo fallimento aprivo la mia carriera lavorativa. Ho dovuto aspettare, ma sono riuscito a trasformare un fallimento in un successo.

- la soddisfazione personale è stata enorme e me la porto dietro, sia con il risultato ottenuto, sia come insegnamento di vita.

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zerozero

Fare 5 anni di università parallelamente al lavoro è un effort notevole. Sei sicuro che i vantaggi dall'avere questo "pezzo di carta" superino i costi?

Davvero le lauree nel mondo del lavoro danno una marcia in più nel mondo di oggi? Non è che questa idea ti è venuta in mente solo perchè vuoi "sentirti" laureato?

Da un punto di vista puramente professionale forse ti conviene fare della formazione finalizzata ad assumere una posizione che vorresti effettivamente ricoprire e per cui sai che c'è mercato.

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spherl76

Fare 5 anni di università parallelamente al lavoro è un effort notevole. Sei sicuro che i vantaggi dall'avere questo "pezzo di carta" superino i costi?

Davvero le lauree nel mondo del lavoro danno una marcia in più nel mondo di oggi? Non è che questa idea ti è venuta in mente solo perchè vuoi "sentirti" laureato?

Da un punto di vista puramente professionale forse ti conviene fare della formazione finalizzata ad assumere una posizione che vorresti effettivamente ricoprire e per cui sai che c'è mercato.

non sarebbero cinque anni, ma il doppio di un percorso tradizionale, da studente lavoratore (quindi sei per economia o scienze politiche, almeno dieci per giurisprudenza).

Cosa intendi per "formazione finalizzata"?

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