Vai al contenuto

Problema in casa


Frankmeister

Messaggi raccomandati

Frankmeister

Mi sono fidanzato da un mese con una mia compagna di corso.

Sono un bel ragazzo e piaccio a parecchie ragazze, mi vesto molto bene dando l'impressione di essere molto benestante anche perché i miei genitori svolgono degli incarichi prestigiosi, però alla fine percepisco stipendi nella norma,Quindi mi considero ceto medio.

Lei è ricca e temo che consideri anche l'aspetto economico di una persona, come la stragrande maggioranza delle tipe universitarie.

Abitando lontani, il weekend abbiamo deciso di alternarci ospitandoci ognuno in casa propria, il problema è che io mi vergogno di casa mia. Lei ha una casa molto bella e penso si aspetti altrettanto, io invece abito in una villetta a schiera ma ho i divani e qualche mobile un po' rotto, per via del cane che me li ha distrutti, muri da ingessare in qualche zona, pareti da imbiancare e c'è della muffa da qualche parte.

Purtroppo i miei genitori non possono permettersi di ristrutturare la casa. Gestiscono male il proprio reddito, consumandolo invece che risparmiarlo, però devo dire che non mi fanno mancare mai niente.

Il problema è che ho vergogna di farla venire, inoltre temo che lei mi possa lasciare.

Come mi devo comportare? Che consigli avete?

Io penso che qualsiasi tipa se venisse in casa vostra se aveste la casa conciata male non penso si faccia una bella idea, penserebbe "oddio che schifo" o "ma dove vive questo qua" e magari non vorrebbe nemmeno più tornare in casa vostra perché ha schifo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Chamark

Guarda io molto tempo fa ho avuto una situazione per certi versi simile, i presupposti per rendere il rapporto un inferno ci sono tutti.

Stai cominciando a vergognarti della tua famiglia, della tua casa. Dai la colpa ai tuoi genitori "Gestiscono male il proprio reddito, consumandolo invece che risparmiarlo". Hai paura di quello che lei pensa e perfino che potrebbe non voler tornare mai più in casa tua.

Ma ti senti inferiore a lei?

Se continui così avrai l'autostima sotto i piedi in un paio di mesi. O ti lascia lei perché non ti vede più come un essere dotato di attributi o la lasci te perché non riesci a respirare vicino a lei.

  • Mi piace! 3
Link al commento
Condividi su altri siti

Wak

Se ti lascia perchè hai la casa con un divano un po' rotto scusami se te lo dico ma ben venga, non per lei, ma per TE!

Non devi vergognarti di niente!!!

Link al commento
Condividi su altri siti

Frankmeister

Avete ragione. Lascio tempo al tempo e farò in modo che ciò non ostacoli il nostro rapporto. Grazie ancora

Link al commento
Condividi su altri siti

Frankmeister

Guarda io molto tempo fa ho avuto una situazione per certi versi simile, i presupposti per rendere il rapporto un inferno ci sono tutti.

Com'è andata a te? Come hai gestito la situazione?

Link al commento
Condividi su altri siti

spendi meno in abiti, fa' un salto al brico e dà una passata di bianco.

mah.

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

dottor house

Mi sono fidanzato da un mese con una mia compagna di corso.

Sono un bel ragazzo e piaccio a parecchie ragazze, mi vesto molto bene dando l'impressione di essere molto benestante anche perché i miei genitori svolgono degli incarichi prestigiosi, però alla fine percepisco stipendi nella norma,Quindi mi considero ceto medio.

Lei è ricca e temo che consideri anche l'aspetto economico di una persona, come la stragrande maggioranza delle tipe universitarie.

Abitando lontani, il weekend abbiamo deciso di alternarci ospitandoci ognuno in casa propria, il problema è che io mi vergogno di casa mia. Lei ha una casa molto bella e penso si aspetti altrettanto, io invece abito in una villetta a schiera ma ho i divani e qualche mobile un po' rotto, per via del cane che me li ha distrutti, muri da ingessare in qualche zona, pareti da imbiancare e c'è della muffa da qualche parte.

Purtroppo i miei genitori non possono permettersi di ristrutturare la casa. Gestiscono male il proprio reddito, consumandolo invece che risparmiarlo, però devo dire che non mi fanno mancare mai niente.

Il problema è che ho vergogna di farla venire, inoltre temo che lei mi possa lasciare.

Come mi devo comportare? Che consigli avete?

Io penso che qualsiasi tipa se venisse in casa vostra se aveste la casa conciata male non penso si faccia una bella idea, penserebbe "oddio che schifo" o "ma dove vive questo qua" e magari non vorrebbe nemmeno più tornare in casa vostra perché ha schifo.

Se ti lascia perchè nonv sei abbastanza ricco fidati che ci hai solo guadagnato.

Buttati poi come va va.

Magari è realmente innamorata di te

Modificato da dottor house
Link al commento
Condividi su altri siti

Chamark

Com'è andata a te? Come hai gestito la situazione?

Gestito la situazione? Gestire la situazione all'epoca per me era un concetto impossibile, tentai, ma con scarsi risultati. Non avevo idea di quello che stessi facendo.

Ripensandoci ho i miei dubbi che sarei stato in grado di gestirla meglio con qualche consiglio. Era il sintomo di altri problemi.

Ho pensato di scriverti qualche consiglio, ma salire in cattedra e dirti cosa fare mi sembrava senza senso, non conosco la tua situazione e probabilmente non sono nemmeno troppo qualificato. Lo scopo del forum non è dare pesce a chi lo chiede ma formare pescatori, abili se possibile. Ti scriverò qualche riga sulla mia esperienza e starà a te poi interpretare e vedere se può esserti utile.

Spesso nella vita si investe la maggior parte del proprio tempo nell'inseguire gratificazioni e riconoscimenti di cui non si ha esperienza diretta. Soprattutto quando sei giovane ti ritrovi dei paletti che sembra di dover assicurare per essere felici, paletti messi dalla società, dalla famiglia o da un te stesso poco saggio...

Alcune volte anche la ragazza che conquisti è più un trofeo che altro, la prendi ricca, di buona famiglia, bella e intelligente perché è la dimostrazione vivente che ce l'hai fatta. C'è chi desidera la moglie trofeo. Di solito di grande bellezza. Dato che l'unico parametro dove eccelle è la bellezza stai tranquillo perché tu hai altri aspetti che ti riportano in pari. Avevo sempre criticato chi faceva scelte del genere, ma alla fine io avevo fatto lo stesso. Solo che il mio trofeo aveva più sfaccettature, come un bella coppa sulla mensola che anche se la guardi di lato o da dietro appare sempre maestosa.

Inseguire qualcosa come un trofeo in generale non è un grosso problema perché dato che spesso non lo si raggiunge, puoi sempre dare la colpa dei tuoi problemi al non adempimento di tale obiettivo, rimandando indefinitivamente qualcosa di più profondo. Un problema può sorgere se raggiungi tale traguardo e vedi che in effetti non è questo granché. Più che farti un esame di coscienza e pensare che forse il traguardo era sbagliato e imposto dagli altri, è più facile pensare che non puoi godertelo a causa di altri fattori. Questo perché dopo aver investito una porzione non indifferente della propria vita in una certa direzione, è più semplice investire ancora che ammettere di aver fatto un cattivo investimento. Un po' come il giocatore d'azzardo che continua a giocare sperando che la fortuna giri invece di alzarsi dal banco e ammettere la sconfitta. Qualcosa che mi ha sempre ricordato il paradosso di Ellsberg http://en.wikipedia.org/wiki/Ellsberg_paradox .

Al giocatore d'azzardo succede che ad un certo punto può anche aver ipotecato casa, ma i soldi finiscono. La fortuna non può girare più e lui deve cambiare, naturalmente a quel punto di solito passerà la sua vita a riparare i danni fatti. Se il giocatore è fesso, ma non è proprio di primo pelo. In qualche periodo di lucidità paga e esce, oppure paga e bara così da farsi bandire per sempre dalla sala giochi.

Si ritrova con il culo per terra, però è finalmente libero. Se è stato fortunato nella stupidità in un po' di tempo recupera il danno fatto. Ora che è fuori dalla sala giochi può esplorare e trovare posti di cui non conosceva l'esistenza e che scopre essere estremamente interessanti.

Più nel concreto io piacevo a lei e lei piaceva a me. Tutti e due cambiavamo per andare incontro all'altro finché non provavamo disgusto a vicenda. Ci allontanavamo e ritornavamo quelli di prima, per poi attrarci a vicenda e ricominciare da capo. Io spezzai il circolo vizioso perché non ce la facevo più. Va detto che comunque alcuni cicli furono fatti perché sulla carta sembrava quella giusta, come quando guardi cavalli, cilindrata e altre specifiche per decidere su quattroruote la macchina giusta. Davo la colpa alla mia incapacità di non riuscire a cambiare abbastanza, mentre era proprio il contrario. Se subordini la tua relazione a dover cambiare la tua condizione sociale, il tuo reddito e la tua casa, per ovvi motivi cambierà l'unica cosa che richiede tutti questi cambiamenti: la relazione stessa che semplicemente finirà.

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Frankmeister

Gestito la situazione? Gestire la situazione all'epoca per me era un concetto impossibile, tentai, ma con scarsi risultati. Non avevo idea di quello che stessi facendo.

Ripensandoci ho i miei dubbi che sarei stato in grado di gestirla meglio con qualche consiglio. Era il sintomo di altri problemi.

Ho pensato di scriverti qualche consiglio, ma salire in cattedra e dirti cosa fare mi sembrava senza senso, non conosco la tua situazione e probabilmente non sono nemmeno troppo qualificato. Lo scopo del forum non è dare pesce a chi lo chiede ma formare pescatori, abili se possibile. Ti scriverò qualche riga sulla mia esperienza e starà a te poi interpretare e vedere se può esserti utile.

Spesso nella vita si investe la maggior parte del proprio tempo nell'inseguire gratificazioni e riconoscimenti di cui non si ha esperienza diretta. Soprattutto quando sei giovane ti ritrovi dei paletti che sembra di dover assicurare per essere felici, paletti messi dalla società, dalla famiglia o da un te stesso poco saggio...

Alcune volte anche la ragazza che conquisti è più un trofeo che altro, la prendi ricca, di buona famiglia, bella e intelligente perché è la dimostrazione vivente che ce l'hai fatta. C'è chi desidera la moglie trofeo. Di solito di grande bellezza. Dato che l'unico parametro dove eccelle è la bellezza stai tranquillo perché tu hai altri aspetti che ti riportano in pari. Avevo sempre criticato chi faceva scelte del genere, ma alla fine io avevo fatto lo stesso. Solo che il mio trofeo aveva più sfaccettature, come un bella coppa sulla mensola che anche se la guardi di lato o da dietro appare sempre maestosa.

Inseguire qualcosa come un trofeo in generale non è un grosso problema perché dato che spesso non lo si raggiunge, puoi sempre dare la colpa dei tuoi problemi al non adempimento di tale obiettivo, rimandando indefinitivamente qualcosa di più profondo. Un problema può sorgere se raggiungi tale traguardo e vedi che in effetti non è questo granché. Più che farti un esame di coscienza e pensare che forse il traguardo era sbagliato e imposto dagli altri, è più facile pensare che non puoi godertelo a causa di altri fattori. Questo perché dopo aver investito una porzione non indifferente della propria vita in una certa direzione, è più semplice investire ancora che ammettere di aver fatto un cattivo investimento. Un po' come il giocatore d'azzardo che continua a giocare sperando che la fortuna giri invece di alzarsi dal banco e ammettere la sconfitta. Qualcosa che mi ha sempre ricordato il paradosso di Ellsberg http://en.wikipedia.org/wiki/Ellsberg_paradox .

Al giocatore d'azzardo succede che ad un certo punto può anche aver ipotecato casa, ma i soldi finiscono. La fortuna non può girare più e lui deve cambiare, naturalmente a quel punto di solito passerà la sua vita a riparare i danni fatti. Se il giocatore è fesso, ma non è proprio di primo pelo. In qualche periodo di lucidità paga e esce, oppure paga e bara così da farsi bandire per sempre dalla sala giochi.

Si ritrova con il culo per terra, però è finalmente libero. Se è stato fortunato nella stupidità in un po' di tempo recupera il danno fatto. Ora che è fuori dalla sala giochi può esplorare e trovare posti di cui non conosceva l'esistenza e che scopre essere estremamente interessanti.

Più nel concreto io piacevo a lei e lei piaceva a me. Tutti e due cambiavamo per andare incontro all'altro finché non provavamo disgusto a vicenda. Ci allontanavamo e ritornavamo quelli di prima, per poi attrarci a vicenda e ricominciare da capo. Io spezzai il circolo vizioso perché non ce la facevo più. Va detto che comunque alcuni cicli furono fatti perché sulla carta sembrava quella giusta, come quando guardi cavalli, cilindrata e altre specifiche per decidere su quattroruote la macchina giusta. Davo la colpa alla mia incapacità di non riuscire a cambiare abbastanza, mentre era proprio il contrario. Se subordini la tua relazione a dover cambiare la tua condizione sociale, il tuo reddito e la tua casa, per ovvi motivi cambierà l'unica cosa che richiede tutti questi cambiamenti: la relazione stessa che semplicemente finirà.

Grazie. Un pensiero molto riflessivo. In questi giorni provo a riflettere su tutta la relazione e poi ne trarrò la conclusione.

Adesso sono dell'idea di continuare le relazione ed essere me stesso. Se lei mi vuole per quel che sono bene se no andrò in cerca di pesci migliori.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...