caratteristiche donna alfa...

[huga [Partecipante] 40]

ciao a tutti.... sono qui con alcune amiche e ci stavamo chiedendo... ma essere donna alfa che vuol dire esattamente?

ognuno avrà la sua idea al riguardo. la condividete con noi?

[poiuyto [Élite] 2190]

Essere la capetta del gruppo, quella che comanda.

[gelsomino [Partecipante] 6789]

essere donna alfa vuol dire "non avere paura" di molte di quelle cose che di solito spaventano le "donnette"..

[gelsomino [Partecipante] 6789]

ne ho vista una in televisione qualche minuto fa,si chiama STEFANIA AMATO,ecco LEI e' una donna alfa con le palle..

ps.. Grazie di esistere STEFANIA

http://www.huffingtonpost.it/2015/01/21/paterno-stefania-amato-daspo-ultras_n_6514538.html

Modificato 9 Maggio 2015 da gelsomino

[ragazza del sud [Partecipante] 564]

Semplicissimo : essere semplicemente indipendenti e sicure di sé in tutti i campi

[Anonimo.92 [Partecipante] 3765]

Che cosa è per te l'indipendenza ragazza del sud?

[BrianBoru [Partecipante] 6313]

Donna alfa: bel viso, belle forme, sana, sottomessa ovviamente non a prescindere: sottomessa se trattata per come va trattata.

Modificato 9 Maggio 2015 da BrianBoru

[^'V'^ [Aivia Demon] 160788]

Eccoti più di 40 minuti di considerazioni a ruota libera davanti al microfono.

Non essendo un corpo scritto non mi sono preoccupato di dargli un'introduzione, uno svolgimento, una tesi.

In effetti non c'è una tesi che voglia essere imposta o dimostrata, ma nuovi spunti di riflessione per la tua discussione con le amiche.

Credo ci siano, nascoste fra le parole, più domande che risposte. E spesso son domande scomode perché bisogna chiedersi quali siano i propri scopi.

Il che spesso, per una donna, confligge un bel po' con gli scopi imposti dal nazifemminismo.

Allora, prima che ti possa sparare 47 minuti di parlata noiosa e monocorde... (parlare con le persone mi riesce più facile e sono più emozionante che col microfono)... ti chiedo di valutare il comportamento di Anna, personaggio di fantasia ma ispirato ad una storia vera.

Anna deve uscire con Max.

Sa bene quali vestiti, quale stile piaccia a Max, cosa lo faccia eccitare se indossato da lei.

Ma mentre si veste le vengono in testa le voci delle nazifemministe, che le dicono che deve vestirsi comoda e come piace a lei, che vestirsi per piacere ad un uomo significa dargli potere su di te, sottometterti.

E così Anna per un'ora sceglie i vestiti (ecco perché ci mettono tanto). Alla fine, non senza un certo senso di sconfitta personale e di 40 anni di lotte per la parità, sceglie quegli stivali che lo fanno impazzire e la gonna, in luogo dei pantaloni con cui sta più comoda.

Arriva al ristorante e lui cambia espressione vedendola arrivare, lei si nutre, di quell'emozione, da qualche parte dentro di sé, sepolta sotto metri di spazzatura nazifem, c'è la consapevolezza che il suo potere è quello di far eccitare un uomo, di farlo sconvolgere, di avere effetto sulle sue emozioni e quindi sulle sue azioni.

Escono di lì, lui le sistema il bavero del cappottino, le chiama un taxi, la lascia andare via da sola.

Lei frigge, sa bene che lui era in macchina e si chiede come mai non l'abbia voluta accompagnare per salire in casa, sale in casa, si sente stupida ad essersi vestita per lui, e a quel punto le arriva l'sms di lui che è parcheggiato sotto casa di lei e le chiede di salire.

Scopano già sul pianerottolo, con gli occhi.

Ma lui si ferma lì, sulla porta, ed entra dopo un po', quando decide lui.

Intanto la guarda.

Poi la solita discussione di ogni volta sul tenere i tacchi a letto, per lei sono scomodi, ma si fa quel che dice lui, perché lui sa benissimo che lei avrà bisogno di libertà ai piedi durante l'orgasmo, per poterli inarcare, come sa che lui ha bisogno di vederla coi tacchi a letto, e così glieli toglie dopo averne goduto abbastanza con gli occhi, e prima che lei goda con la pancia.

I giorni si susseguono, e le amiche di lei continuano a dirle che è ora di lasciarlo e di trovarsi un bravo ragazzo, che con lui a giorni balla il tango e a giorni vuol tagliarsi le vene, che non vogliono più vederla così, lei si sente usata, lo lascia.

Di fatto, continua a farci sesso una o due volte al mese, senza dirlo alle sue amiche che se no le darebbero della sottomessa.

E incontra Alessandro.

Alessandro è il contrario, di Max. Lui ama il suo vestito verde lungo stile figlia dei fiori in pizzo che prima usava come pigiama in casa, per Alessandro va benissimo anche portarlo fuori con lui, con le scarpe ginniche, basta che sia comoda lei, e non ha senso truccarsi.

Lei si sente finalmente in linea con gli ideali femministi... se non che... il sesso fra loro passa da una volta a settimana a una volta ogni due, e quando capita una volta al mese in modo quasi obbligato, lei inizia a farsi due domande... soprattutto perché anche quella volta al mese non ne ha nessuna voglia.

Non ne ha più voglia! Ed ha solo 29 anni!

Prova con tutte le sue forze a liberarsi dall'ombra di Max, ma sente che con lui c'era qualcosa che con Alessandro non c'è e non ci sarà mai... e intuisce che Alessandro stia per chiederle di sposarlo... così Anna va in crisi.

Alessandro è bello, è buono, è in gamba... le sue amiche le darebbero della pazza a non sposarlo.

La sua figa sta urlando. La sua pancia, sta urlando. Nostra Signora Splendente, sta battendo i pugni dietro un vetro antiproiettile, quasi inascoltata.

Quasi, come la neve che cade e non fa rumore, ma se è la tristezza che pian piano stratifica sul cuore di Anna, ogni fiocco fa il rumore di una cannonata...

Anna... lo sposerà.

Sposerà Alessandro perché le sue amiche e le nazifem dicono che...

Anna finirà in cura da una terapeuta di coppia, spiegandole che non prova più alcun desiderio sessuale, mentre prima ne era invasa, morsicata, corrosa.

La terapeuta, dopo averle fatto una paternale inutile sul bisogno di comunicazione e buon dialogo nella coppia, e dopo aver, stupidamente, puntato il dito sull'eventuale incapacità di Alessandro nel comunicare ad Anna i propri sentimenti, questione talmente stupida e fuori luogo che pure Anna capisce di dover controbattere, finisce per farle fare del pessimo Yoga ed esercizi di respirazione a 70 euro a seduta invece che ai 70 euro al mese che costerebbero frequentando un vero corso di Yoga.

Ora, che conosci la storia di Anna, sei pronta ad ascoltare il "cd", nel senso che ove parlo di femministe e di concetti che possono sembrarti maschilisti, sei preparata a capire cosa dico, al di là di ideologie vuote e prese di posizione.

Buon ascolto.

[^X^ [Partecipante] 4943]

ciao a tutti.... sono qui con alcune amiche e ci stavamo chiedendo... ma essere donna alfa che vuol dire esattamente?

ognuno avrà la sua idea al riguardo. la condividete con noi?

Risposta breve: vuol dire arrivare single a 35 anni, con tre gatti in casa a postare continuamente su Facebook frasi tipo "io sono così figa e in gamba, perché gli uomini sono tutti smidollati"?

Fonte: l'osservazione delle mie coetanee.

[Lilian [Lurker] 80]

Quella più femminile.

...

Interessante, concordo su quasi tutto :

A questo punto distinguiamo "Alpha provider" ed "Alpha lover"

Ovvero quello sociale e quello genetico.

In quanto "alpha" per noi è quello che scopa ed entrambi scopano su righe diverse.

Quelli che si buttano sul "provider" solitamente lo fanno per compensare la genetica (maschi e femmine) con risorse,

Comunque sì, le femministe come fecero i maschi geneticamente inferiori del passato stanno cercando di creare valori artificiali con cui "ingannare" i "geneticamente più", togliendo loro risorse\autostima ed obbligando quindi per "istinto di sopravvivenza" i\le "valori più" a legarsi loro. Almeno io vedo tutte queste sovrastrutture\ "crisi economiche"\&tc della società anche in questo senso.

Interessante anche il discorso "beta\omega" e soprattutto "esperienza". Oltre che gli "stereotipi rosa".

: "confusione" (XD)

Modificato 12 Maggio 2015 da Lilian