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Bene. E' ora della mia storia


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Essere Tricky

Buonasera a tutti...mi sono appena iscritto e presentato. Voglio raccontare a tutti la mia storia, forse troppo giovane ma molto particolare.

Tanti anni fa, quando facevo il liceo, conobbi una ragazza...io 18, lei solo 15..due adolescenti. Io ero un ragazzo molto insicuro dal punto di vista sociale. Ci conosciamo per gioco a scuola e non nemmeno io come tutto sia nato, ci mettiamo insieme per pochi mesi...lei mi lascia.

Io la prendo male, era la mia prima storia con una ragazza...non avevo mai provato una situazione di allontanamento. Complici altri fattori (problemi di salute, incidente stradale) non riesco a dimenticare. Le striscio dietro per mesi interi, fino alla distruzione di me stesso, aspettando una sua decisione (mi aveva lasciato la porta socchiusa). Alla fine decido di chiudere, per sempre.

Buio. Credevo di chiudere per sempre. Dopo molti mesi e quando mi ero quasi ripreso, lei torna. Si scusa, è sincera, ha paura di perdermi. Io tentenno ovviamente, ma le do una chance. Ci rimettiamo insieme. Io prossimo alla maturità, lei ancora nel pieno della licealità. Fin qui, penserete "una normale storia di primo amore". Ma questa storia non ha nulla di normale. Vi anticipo che ci sono stato quasi 4 anni, la storia si è chiusa da un mesetto. Io ne ho quasi 23 adesso, lei 19.

Cosa hanno questi 4 anni di "Poco Normale"?

Lei è (o meglio era) una ragazza solare, col sorriso sempre sulle labbra, piena di vita. Ma nascondeva alcune cose.

Il primo era suo padre, un padre onnipresente, un padre a tratti padrone. che non la lasciava vivere. In questi anni io e lei ci siamo visti poco. Il padre la faceva uscire alle 8 e alle 10 la veniva a prendere (abitano alcuni km fuori paese). Lo faceva prima e lo fa ancora ora. Il padre non tollerava che la figlia avesse un ragazzo, nemmeno frequentazioni maschili come semplice conoscenza erano tollerate. Insomma, siamo stati insieme per anni...di nascosto. Completamente di nascosto. Solo la madre sapeva qualcosa, ma non ha mai fatto nulla di concreto.

Un altro problema era una sorella, molto attaccata a lei. Ma questo sarà un tasto che capirete meglio man mano che racconto.

Dopo che ci rimettiamo e finito il liceo dove potevamo vederci in tranquillità, arrivano i primi problemi estivi. Il padre la fa uscire pochissimo per l'appunto, spesso la mette in punizione per non farla uscire, la costringe a lavorare l'estate mattina e sera senza darle giusto sfogo. Ci vediamo qualche weekend, per mezz'ora, con l'aiuto di alcune amiche. Il nostro rapporto ormai funziona solo via sms e telefonate. In inverno la situazione non migliora, anzi peggiora. Lei litiga con le sue amiche, quindi esce sempre da sola con la sorella. Quando ci vediamo, siamo sempre noi tre. La poca intimità la conquistiamo con dei bolli fatti a scuola da lei. La introduco nel mio gruppo di amici quasi tutti fidanzati, però questi sono incompatibili con i loro orari.

Questa situazione va avanti per anni. Sempre tutto uguale. Io e lei che ci vediamo poco, quasi per nulla l'inverno. Quando ci vediamo, c'è il terzo incomodo. Tiriamo avanti grazie ad uscite anticipate da scuola o altre situazioni rocambolesche che ci permettono intimità e soprattutto di parlarci faccia a faccia, come una coppia normale. Con alti e bassi, certo, ma si tira avanti così.

Come avrete capito, ho preso a cuore questa situazione. Le volevo allora un mondo di bene e volevo aiutarla a superare questo problema di libertà negata. Era diventato tutto per me.

Arriviamo al sodo..estate scorsa. Lei deve partire per un viaggio studio con la scuola, il padre stranamente acconsente. Sono felice, intravedo una chance che questa situazione si aggiusti. Lei torna, c'è il suo compleanno. Veniamo invitati io e i miei amici. Io devo fingermi amico. Era la prima volta che la rivedevo da quando era partita e non potevo nemmeno abbracciarla. Lei comincia l'ultimo anno di liceo, è sempre impegnata ormai con la scuola e deve fare pure la patente. Esce più spesso nei weekend, ma la situazione è sempre la stessa. Io mi sento trascurato, lei non vuole più dedicarmi quei momenti insieme bigiando la scuola perchè "ha paura che il padre possa scoprire tutto" (paura che prima non aveva), quando ci sono situazioni rocambolesche per stare soli le sfrutta poco. Comincia a interessarsi sempre meno a me, la vedo cambiare: meno solare, più nervosa. Se le chiedo di ascoltare una canzone, mi promette che lo farà e non lo fa. Cerco di parlarle, di farle capire che soffro questi suoi atteggiamenti...lei dice che farà in modo di aggiustare questi suoi comportamenti, ma non lo fa. Decido di passare alle maniere forti. Quando la vedo strafottersene di me, mi incazzo. A volte finisce tutto in un broncio che ci teniamo l'un l'altro finchè lei non va via, a volte con scenate di pochi minuti di fronte ai miei amici. Ma sono piccole situazioni che dopo pochi giorni passano. La situazione precipita verso marzo...suo nonno è malato da molti anni e sta peggiorando. Inizialmente le sono vicino, anche per l'esame della patente. Ma quando ci vediamo lei peggiora. Nervosa, sbuffante, arrabbiata, mi tratta malissimo. Ogni cosa che le dico non sembra sortirle effetto, le scivola addosso. Via sms spesso è spenta o incazzata. Continua a promettere e non mantenere. Ci sono alcune occasioni per stare insieme, il sesso diventa violento...quasi cattivo...di possesso di uno rispetto all'altro. Ma non do peso a questi segnali, penso sia dovuto alla serie di problemi che la affliggono. Arriva aprile, pasquetta da me: sta bene, ci sono tutti i miei amici, si sente parte del gruppo, per la prima volta il padre acconsente a una cosa del genere. Qualche settimana dopo: punto e a capo. Lei nervosa, odia che la domenica sera i miei amici non escono perchè passano il tempo con le loro ragazze da soli, si annoia. Io mi incazzo, le dico di non uscire se deve stare così e se non le interessa di uscire con me.. Non ci parliamo per qualche giorno, lei mi cerca, io la snobbo. Esco le palle, penso. Devo farle capire che con i suoi gesti mi fa stare male. Il 1° maggio ci vediamo, la sorella ha cominciato ad uscire con un ragazzo più piccolo. Io e lei ci vediamo e facciamo delle promesse: io mi sarei incazzato di meno, lei mi avrebbe considerato di più. Lei stranamente però dice "è l'ultima volta che ti perdono" (come se tutta la colpa fosse mia, ma non do peso a queste parole). Facciamo l'amore. Come non mai. I due giorni successivi passiamo del tempo insieme, ci facciamo foto, sembra tutto tranquillo.

La settimana successiva è di nuovo in punizione, non esce. Ma sto tranquillo: il sabato successivo c'è la festa degli studenti e non va a scuola. Passa questa settimana e il sabato si avvicina: ero felice, potevamo passare 5 ore insieme come non accadeva da tempo! Il giorno prima esce il problema: sua sorella esce più tardi da scuola, dobbiamo tenerci il nuovo fidanzato per alcune ore. Ovviamente litighiamo ma mi scrive anche che mi ama. Io non mi presento alle 8 e la lascio da sola con il fidanzato della sorella...alle 10 vado a prenderla con mio fratello e la sua ragazza. Andiamo al mare, io non me la cago molto. Al mare tentiamo di riappacificarci, ma lei è strana: mi bacia ma mi allontana. Dice che sono un musone, sono pesante. Quando cerco di abbracciarla io, dice che sono poco virile. Mentre passeggiamo e parliamo di noi dice scherzando "perchè non stiamo con altri nel frattempo e poi torniamo insieme?". Non capisco queste parole. Finisce la mattinata e la riportiamo a scuola: scende senza salutare dall'auto. Il pomeriggio non si fa sentire, mi faccio sentire io e lei dice che è confusa. Campanelli d'allarme. La sera usciamo, io sono nervoso. Voglio parlarle, lei non vuole..vuole godersi la serata con gli amici. Poi mi concede di parlarle su una panchina. Mi mette in pausa. Mi scappa qualche lacrima, ma lei è tranquilla. Le si è spento il fuoco, ma è sicura che tra pochi giorni tornerà da me. Però ha paura che io sia come il padre e che mi incazzo troppo. Correda tutto con un "quando saremo sposati non voglio che tu mi faccia una paternale per come educo i miei figli".

Non ci sentiamo per tre giorni...lei non si fa sentire. Ho paura, le mando qualche messaggino, non needy, razionale. Le chiedo scusa e dico che ho pensato: mi comporterò meglio. Lei risponde poco e fredda. Non mi faccio sentire fino al sabato successivo, le chiedo di vederci, accetta. Ma poi annulla all'ultimo. Io, sapendo dove sta, esco lo stesso. La trovo, si incazza e mi accusa di impormi su di lei. Riusciamo a parlare.. mi dice che non sa cosa prova, che non vuole parlare perchè ho deciso io di parlare, non lei. Mi dice cose orrende, "vuole vedermi crepare" e che senza di me sta settimana è stata "da Dio". Dopo venti minuti vado via con la promessa di sentirci via sms. Ripasso dallo stesso punto più tardi e la vedo con uno ad una panchina. Ho voglia di fare una scenata, ma razionalmente mi avvio alla panchina dove sta la sorella con il ragazzo. Le chiedo chi è costui, mi tranquillizzano: loro volevano stare soli (intimità che la sorella a me negava invece) e l'hanno scaricata ad un amico fidanzato. Ci credo. Arrivano le 9 e mezza e riescono in tempo ad abbandonare le panchine prima che il gentil padre le veda. Messaggiamo i giorni successivi, io tranquillo e simpatico. Lei acida, fredda e risponde dopo ore. Capisco dove sta andando a finire la cosa: decido di freezarla.

Arriva un altro sabato. Ovvero due settimane fa. Mi trova davanti a una rosticceria e lì mi lascia. Non sa cosa vuole: sa solo che ora non vuole stare con me. Vuole badare a se stessa, recuperare se stessa. Io sono razionale, le dico che abbiamo commesso degli errori e che la passione si è un pò spenta ma che possiamo recuperare. Lei no, non vuole. Insiste che l'ho trattata male (cosa che va dicendo in giro e che ha detto pure alla madre). Le chiedo razionalmente se c'è un altro, per esempio quello della panchina. Nega. E mi dice che vuole continuare ad uscire con me e i miei amici, perchè a me è affezionata, a me ci tiene, alla mia laurea ad ottobre vuole esserci e vuole vedere cosa le scriverò nella dedica. Io le faccio capire che non voglio restare amico e le chiedo se ha intenzione di tenermi in sospeso. Lei dice "per ora non ti voglio, poi chissà". Io le dico che non aspetterò e mi troverò un'altra, lei risponde che non le da fastidio (ad un'amica comune ha ammesso il contrario). Alla fine non vuole manco più parlare e va via. Implora inoltre i miei amici di convincermi a farla uscire con noi.

La sera dopo la trovo di nuovo con quel tipo su una panchina. Ma gli altri mi tranquillizzano: lui è stato appena mollato e piange lacrime sotto casa della ex. Io vado per la mia strada, seppur con qualche difficoltà. Il mio gruppo di amici è formato da coppiette ormai ancorate e che non vogliono fare nulla. Gli unici amici single sono anche loro poco propensi a serate in locali, discoteche o cose simili. Cosa succede poi? Muore suo nonno. Mando un sms di cordoglio, lei risponde fredda. I miei amici mi costringono a partecipare al funerale..lei è straziata, urla e grida. Alle condoglianze abbraccia tutti, tranne il sottoscritto con cui si mantiene debitamente a distacco. La sera stessa ringrazia tutti via sms, tranne me ovviamente. Questa è la goccia che fa traboccare il vaso perchè manca di rispetto al rispetto che avevo verso suo nonno. Inoltre scopriamo che ha bloccato mia madre su whatsapp poco dopo aver risposto al suo messaggio di condoglianze. Dico "Basta". Cancello tutte le sue foto. Comincio a controllare meno il suo profilo e i suoi stati whatsapp (tra i quali cito un "Ci sono io con me"). Martedì esco con la bici e per caso trovo lei, la sorella, il ragazzo della sorella e un altro ragazzo (non identificato). Lei parlava con quest'ultimo, abbastanza nervosa. Passo con la bici, lei sgrana gli occhi e resta a bocca aperta (non si aspettava che passassi di lì). Io la guardo, non saluto e vado per la mia strada

Questa è la mia storia fino ad ora. Sono stato prolisso, immagino. Ho dato 4 anni ad una persona con la speranza di aiutarla nei suoi problemi....e lei in un momento difficile è scappata via. Tutti mi dicono che tra la patente, la maturità imminente, la paura per un futuro che non ha scelto ancora, la malattia sempre più grave del nonno e la situazione del padre immutata, lei non abbia avuto le forze di affrontare un periodo di stanchezza con me. E quindi è fuggita nascondendosi dietro la scusa che la trattavo male. Si, ho le mie colpe. Non ho capito i segnali che mi dava e ho reagito forse incazzandomi troppo. E spesso quindi mi domando che cosa sarebbe successo se invece di incazzarmi fossi stato più tranquillo. O se quella mattina fossi andato con lei e il ragazzo della sorella invece di lasciarla da sola. E' qui il punto di oggi che mi fa stare male: se mi fossi comportato diversamente, l'avrei persa ugualmente? I segnali che ho descritto sono veri segnali di stanchezza da parte sua? O sono solo mie seghe mentali?

Inoltre ho paura che possa mettersi con qualcun'altro. Tutti mi dicono che non sarà così, perchè quel tipo con cui l'ho vista spesso è stato appena mollato e va piangendo per la ex. E che lei lo fa solo per lasciare campo libero alla sorella. Inoltre lei non esce spesso: due ore il sabato e due la domenica, più qualche altra rara occasione per pochi minuti (vedi martedì e il mio giro in bici). Inoltre dopo la maturità, comincerà a lavorare mattina e sera come le altre estati.

Insomma voi cosa ne pensate? E' colpa dei miei atteggiamenti se l'ho persa o questa sua stanchezza mai ammessa nei miei confronti in un periodo difficile era senza soluzione?

Vuole davvero fare ordine nella sua vita, ritrovare ciò che prova per me e recuperare se stessa? E come mi devo comportare in gruppo? Lei non esce spesso, quindi saranno rare le occasioni. Ma quando starà a pochi metri, cosa farò? Riuscirò ad ignorarla come voglio?

Mi sento tradito dentro: ha buttato tutto nel cesso in un momento delicato per entrambi...io ho gli ultimi esami, lei tutto il casino descritto. Ero la sua unica certezza, non riesco ancora a metabolizzare che si è privata di me. Ringrazio tutti per ciò che scriverete, siano insulti o anche parole di conforto.

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BillyTheCowboy

Che dire.

Anche qui, vale il suggerimento universale: "avanti per la tua strada, lavora su te stesso, conosci gente, esci, divertiti e svagati. Se ti vuole ti cerca".

Il fatto che abbia avuto tutti questi problemi non aiuta certamente a vivere una relazione sana, ma anche tu ci hai messo del tuo con un po di "spirito da crocerossina" e questa cosa ha fatto si che finissi letteralmente dentro un buco nero.

Anche se la sua situazione ti sta a cuore, devi pensare innanzitutto alla tua felicitá, non a caso, l´unica persona con cui dovrai convivere per sempre, sei proprio tu.

Ovviamente, l´unica cosa da fare per te, é lasciar perdere per un po e lavorare su te stesso. Difficile. E probabilmente neanche lo farai dato che sembri voler insistere e capire ad ogni costo cosa le passi per la testa, cercare di aiutarla, e riparare la sua vita..
Ma qeusto voler riparare, é solo il tuo punto di vista, vai a sapere cosa ha in testa lei in questo momento. Tu non puoi saperlo. Non avere la pretesa di dire "la tua vita é un macello, vieni qui che ti salvo io".

Piu di questo non ho da dire: capire cosa le passa per la testa, o cosa passa per la testa di qualunque donna, non é in grado di stabilirlo nessuno. Di riflesso, é impossibile stabilire le giuste mosse per ottenere un determinato risultato.

Ergo, non ti resta che riprendere in mano con vigore la tua vita, migliorarti, riacquisire valore.

Se poi un domani ti ricontatta, valuterai tu cosa fare, forte della tua nuova energia.

In gamba.

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megres84

Bah, questa non è una storia ma un manicomio! È normale che così perdi la testa e diventa un puttanaio pazzesco tutto!

Direi che sia ora di staccarti da lei e da tutto quello che si porta dietro, non trovi?

Quando, fra molto molto tempo, avrai riacquistato un briciolo di serenità e lucidità potrai ripensare a lei.

Ma adesso, per non inguaiarti l'estate, mettici una grossa pietra sopra.

Il consiglio è sempre lo stesso, quello che hanno dato a me e che si da giustamente per forza di cose a tutti: adesso lasciala perdere e NEXT!

Adesso magari ti sembrerà assurdo dover seppelire la tua storia ma, se ti ci metterai di volontà e determinazione, fra qualche periodo capirai il perchè. Volente o nolente la tua testa finirà per andare quotidinamente al pensiero di lei per un bel pò di tempo. Farà malissimo. È tutto normale. Devi essere molto forte adesso. Lo stai facendo per te.

Anzi, se proprio rivuoi la tua donna, è potenzialmente l'unico modo per farla ritornare da te.

E spero che, se ciò dovesse accadere, sarai lucido nelle tue scelte.

In bocca al lupo e comincia con l'uscire di casa stasera!

p.s.: fatti un giro nella sezione e guarda quanti tipi di storie ci sono e i consigli che tutti danno.

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Onyx

..... Non avere la pretesa di dire "la tua vita é un macello, vieni qui che ti salvo io". ....

Questo.

Devi purtroppo convincerti che la situazione è così. Statica.

Tu non puoi farci nulla.

Modificato da Onyx
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Essere Tricky

Grazie a tutti...userò questo post per sfogarmi quando ne ho bisogno. Sono momenti strani, tra alti e bassi, tra paure e desideri. Sì, dice bene BillyTheCowboy...il mio approccio purtroppo è sempre stato "vieni qui che ti salvo io"...lo pensavo durante il funerale del nonno mentre lei si disperava. Mentalmente le volevo tendere un mano, strapparla via da tutta quella disperazione. Ma lei la mano non me la tendeva. E' stato un colpo, come è un colpo vivere i weekend...non sapere cosa lei faccia in quelle poche ore che esce, sentirmi escluso dalla sua vita. Si, vado avanti...voglio guardare oltre: questa notte sono stato in discoteca con mio fratello e i suoi compagni di classe...ci siamo divertiti e mi sono svagato. Ma quando le luci si spengono, quando cala il sipario, eccomi lì ad annaspare come in un mare dalle acque profonde.

Ci vorrà tempo, lo so..non si può stare bene da un giorno all'altro. Non si può pretendere che il dolore vada via con uno schioccare di dita. E disintossicarsi (perchè sì, è come se fosse una droga) è un percorso lento e pieno di salite.

Mi sono imposto per esempio di seguire di meno il suo profilo, leggere i suoi stati whatsapp soltanto in date ore, disconnettermi da facebook quando lei si connette, pubblicare canzoni e frasi (ovviamente non depresse e che non rimandano assolutamente a lei, su questo sono molto ferrato avendo zerbinato via social tanti anni fa) solo quando lei non è online. Disintossicarsi piano piano, ma è difficile. Vedere che lei mette mi piace ad una foto su Instagram di quello della panchina può farti incazzare. Vedere dopo ore che ha messo come frase di whatsapp la frase "che c'è di male se ad occhi chiusi perdo l'equilibrio" e vedere che la canzone relativa dice:

"Credimi,

ti penso anche se son lividi

tanto il rancore non mi dà

la stessa libertà

che provo quando chiudo gli occhi e tu ritorni qua

Pensami,

anche se sei di un altro pensami

In fondo dimmi che cos'è

che c'è di male se

ad occhi chiusi perdo equilibrio e d'incanto tu

Tornerai, come in un film

piangerai, o no

mi odierai, forse sì

ma lo fai sorridendomi

mi abbracci e cambia il mondo

ti bacio e poi mi sveglio

Portami

in mezzo ad un temporale, abbracciami

voglio cadere insieme a te,

ma consapevole

che come la pioggia atterreremo su due foglie"

vedere queste parole può illuderti e allo stesso tempo confonderti.

Devo andare per la mia strada, è vero, vivere la vita che mi sono negato questi anni e lo sto facendo. Ma ci sono momenti come questi in cui cadi di nuovo nel baratro. C'è lucidità da parte mia, per fortuna, lucidità di non fare mosse azzardate, di non interrompere il freeze, di pensare che comunque le azioni contano e lei mi ha lasciato, di ricordarsi come non mi abbia nemmeno ringraziato per la presenza al funerale del nonno. Sono i fatti che contano, non le intenzioni, non queste mezze frasi menate lì, senza motivo, per tenermi nei dubbi probabilmente o non so cosa. Questo lo vedo, questo lo capisco. Però ragazzi, ci sono momenti come questo in cui senti freddo e hai paura che sentirai freddo per sempre.

Cerco adesso la forza dentro di me e in questo sfogo

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Constantine

Ci credi che ho vissuto una storia molto simile? Quanto ti capisco amico. Leggiti il mio thread. Rimarrai senza parole.

Per il resto, ascolta i consigli che ti hanno dato. L'ho fatto anche io, non molto tempo fa. Sono rinato.

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Essere Tricky

Caro Constantine, ho letto attentamente la tua storia...hai svolto un cammino non indifferente e hai raggiunto i tuoi obbiettivi.

Sto leggendo tante storie e innanzitutto è "un sollievo" sapere che esistono tante persone che hanno vissuto storie diverse tra loro ma con tratti comuni.

Siamo in tanti a soffrire o ad aver sofferto l'abbandono di una ragazza, abbandono spesso poco razionale e privo di logica.

Oggi il trend per me è negativo. Stanotte l'ho sognata e nel sogno mi rinfacciava i miei comportamenti e di averla delusa...alla fine del sogno mi tirava un morso sul labbro inferiore (gesto che faceva poco prima di fare la pace e dopo litigate forti). Appena svegliatomi è stato un inferno. Mi sono tornati i sensi di colpa, la frustrazione, come se tutta la colpa della fine della relazione fosse mia, come se tutte le cose buone che ho fatto per lei non avessero importanza.

Ho cercato di tirarmi su ma è stata una parabola discendente. Inoltre ieri sera mio fratello è andato da lei (ora vive a casa di sua nonna dopo la morte del nonno, ma non è uscita perchè il padre non voleva) per farsi avere un libro che le avevo prestato mesi fa. Lei, a detta di mio fratello, era molto serena. Non che 5 minuti possano dimostrare la serenità di una persona.

L'unica cosa che ho capito è che sono molto preso ancora. Cerco di interpretare ancora quel suo stato di whatsapp, sforzandomi di capire se è riferito a me e a qual fine. E' uno strazio.

Come uno strazio è uscire nel mio paese (paesino di poche anime) e vedere due ragazzi da lontano che si baciano...e pensare a primo impatto che fosse lei con qualcuno. Mi si era annebbiata la testa e stavo per svenire...pochi passi dopo ho riconosciuto che non era lei. E' dura, ragazzi. La settimana scorsa credevo di cominciarne ad uscire, ero più sicuro di me....invece oggi sono crollato di nuovo. La vicinanza di un'esame importante (lunedì prossimo) fa tutto il resto.

Lacrime, pianti, bassa autostima. Cerco forza dentro di me, ma oggi non la trovo. Continuerò a leggere storie e consigli nel forum, cosa che mi aiuta a gestire paure e ansie.

A tutto si aggiunge questo gruppo di amici...che non so come definire. Ci sono le coppiette che non vogliono muoversi, sono immobili, come lo ero io fino a quando stavo con lei.

Coppiette che escono con me e che credo mi tengano all'oscuro di alcune cose. Come a voler preservare la presenza della mia ex e della sorella nel nostro gruppo (seppur escano ad orari incompatibili con i nostri). Coppiette che si dimostrano amicizie fasulle.

Poi ci sono i pochi amici single, molto immobili anche loro, che si accontentano di stare a casa su facebook a passare la serata. L' unica persona con cui riesco organizzarmi è un ragazzo che ha avuto una breve storia con la sorella della mia ex a dicembre: storia cominciata bene, poi lei l'ha mollato per ritornare dopo pochi giorni...e lui ne ha approfittato (portandosela a letto quando gli pareva a lui senza più coinvolgimento emotivo) fino a quando lei non ha conosciuto l'attuale ragazzo. Questo mio amico era detestato dalla mia ex per come usava la sorella..lui è molto cinico e forte, niente lo ferma..chatta ancora la sorella della mia ex, prendendola per culo e attirandosi le gelosie del nuovo fidanzato. Mi insulta per il troppo coinvolgimento da parte mia e ciò riesce a spronarmi. Cerco di assimilarlo a modello, essendo molto sicuro di se.

Voglio uscirne, voglio recuperare le mie forze..solo che ho vissuto questi 4 anni in ragion di lei...e ciò mi fa sentire adesso spaesato

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lennon

Che palle questa, cercatene una meno problematica e che esca di più...

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Constantine

Amico ti capisco. Io dopo un mese fuggii a Bologna per cercare di distrarmi un po'. Una tragedia. Ogni ragazza mora con i capelli ricci che mi vedevo passare davanti mi sembrava lei. Ed era impossibile che fosse li.

È normale. Ti lascio immaginare quando l'ho trovata a baciare un altro. Devo dire che però a me è servito. Quel dolore non me lo infliggerá più nessuno nella vita. È qui, in un angolo del mio cervello, pronto a ricordarmi delle cazzate fatte.

Per quanto riguarda le compagnie, inizia a sfanculare chi non hai mai sfanculato prima solo per educazione. Star bene da soli vale in ogni ambito, sia con le donne che con gli amici. Smettila di farti andar bene tutto.

Ama te stesso. Studia. Fai sport. Migliorati. Aumenta il tuo valore, ma per te e non per gli altri. Le qualificazioni esterne devono essere una conseguenza del miglioramento, non una causa. Ma soprattutto non sono necessarie. Ogni tua azione deve avere come scopo farti star bene. DA SOLO. Solo così riacquisterai potere DI SCELTA anche in campo sentimentale. Perché parliamoci chiaro..con un rapporto del genere ti sei accontentato, magari a causa delle tue insicurezze. E lo capirei perché l ho fatto anche io con la mia di ex.

Bene.

Prendi un bel calendario a muro, segna la data di oggi e poniti degli obiettivi. Lavora per raggiungerli.

Fra un po' di tempo ripenserai a questi giorni solo come ad una grande opportunità.

In gamba.

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Essere Tricky

Queste parole di Lennon mi hanno colpito e spiego: a gennaio cominciavo a vedere i primi segni di disinteresse nei miei confronti..avevo dubbi se lei fosse quella giusta (dubbi rientrati pensando che era un momento dovuto ai suoi tanti casini). Cominciavo a immaginare storie con altre ragazze giusto per ripicca e per avere da lei le attenzioni di una volta. Un giorno all'università ero seduto a pochi centimetri da una ragazza (ora in erasmus) che mi aveva sempre destato interesse ma che non ero mai riuscito a conoscere. Durante la lezione faccio una battuta sul prof e lei si mette a ridere.... era l'occasione buona! Però mi faccio degli scrupoli: la mia lei è in un casino della madonna, ha una vita orrenda e io che faccio? Flirto con un'altra! Ciò mi blocca, non vado avanti. La situazione sfuma. Lennon mi ha ricordato questo episodio. Così ho deciso... ho scritto su un post-it le seguenti parole "Anche io avevo dei dubbi. Ma mi sono fatto degli scrupoli. Lei non se n'è FATTI". L'ho attaccato sulla mia scrivania, davanti a me. Per ricordami quei pensieri, il mio gesto di maturità e i suoi gesti invece irrazionali.

Si, Constantine...ho tante incertezze...fisicamente sono molto magro e da piccolo ho sempre subito angherie per questa cosa...peso come una piuma e ciò mi crea imbarazzo. Lei mi aveva accettato e non aveva mai dato importanza a ciò. Adesso ho cominciato a fare esercizi dentro casa, visto che è quasi impossibile iscriversi in palestra a metà giugno. E sto cercando di mangiare, meglio e di più.

Ieri sera inoltre sono uscito con degli amici di vecchia data, con cui i rapporti si erano raffreddati. Mi ha fatto piacere, ho raccontato loro la storia (preferisco dare la mia versione prima che la versione "mi maltrattava" cominci a girare in un paesino come il mio) e abbiamo parlato anche di altro. Tra questi, un vecchio compagno di liceo...lui mi ha detto di non preoccuparmi del nuovo ragazzino, di lasciarle vivere questa esperienza vera o finta che sia...perchè tanto col passare del tempo riemergeranno i ricordi positivi di me, soprattutto non facendomi sentire. E lì saranno cazzi, vista anche la sua vita molto chiusa. Ma ha anche detto che io devo cercare di rendermela indifferente, sul serio e non solo pubblicamente di fronte ai suoi stati di whatsapp del cazzo. Ed è qui il punto...non riesco a rendermi indifferente...ogni tot ore controllo i suoi stati e mi piace, mi sono dato orari precisi, da rispettare. L'idea che mi sono fatto è che lei voglia emulare la vita delle sue coetanee, vita che lei non ha mai fatto per via del padre....fare esperienze, che contemplano minimamente me. Ho ancora le sue parole in testa "Perchè non ci lasciamo, ci facciamo le nostre storie e poi torniamo insieme?" dette scherzando. E se penso a quella canzone che ha messo come stato...mi vengono i brividi. Può davvero essere così sicura che senza di me potrà essere libera come vuole quando alla fine la colpa è del padre e può davvero pensare che si ritorni insieme dal nulla dopo "altre esperienze"? Pensa di tenermi così in pugno?

Razionalizzo troppo...é qui il mio limite al miglioramento! Cerco spiegazioni ai suoi comportamenti, rileggo nelle parole che mi ha detto un segno di un qualcosa, cerco di capire cosa voglia dal presente e dall'imminente futuro, è come ricomporre un puzzle.... ed ecco il punto di oggi, giornata migliore di ieri: come posso accettare e basta tutto ciò? Smettere di cercare un senso a tutto. Il pensare eccessivamente frena le mie forze, a volte mi illude, a volte mi butta giù. Io vorrei smettere di pensare se nei suoi piani c'è la volontà di tornare con me dopo un pò di svago (tendente a zero per via del padre) e vivere il mondo per quello che è, a prescindere da lei... so che ci vuole tempo..ma il cercare un senso a tutto è un grande limite a tutto

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