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cosa definisce una persona "sfigata"


carlo.tra

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Firework

State complicando le cose, le state infarcendo di buonismo e state cadendo nella retorica.
Semplifichiamo le cose, per favore. La cattiveria umana è molto semplice.

Dunque, l'adolescenza è senza dubbio il periodo in cui le distinzioni tra "figo" e "sfigato" sono più intense, eppure solo ora che sono all'università mi rendo conto veramente di cosa significhino queste cose.

Molti parlano dalla prospettiva stessa dello sfigato, e sfigato ci sono stato anche io eh in alcuni gruppi, ma specialmente ora che mi trovo ad essere considerato abbastanza "figo" dai più (cosa che non mi tange assolutamente perché so quanto vano sia questo giudizio), ora che parlo "dall'altra parte" della barricata, alcune cose sono proprio evidenti, sei capace di analizzare CHI viene preso di mira e PERCHE'.

Innanzitutto, lo sfigato non è perdente. Loser e perdente sono due concetti indipendenti. Il più bravo della mia facoltà è un genio, riesce a prendere a malapena due pagine di appunti al giorno, studia pochissimo (lo sappiamo per certo) e riesce a prendere tutti 30 senza difficoltà. E' un ragazzo nella norma, molto alto e robusto, viso un po' meno che ok, ma non brutto.
Eppure nei gruppi che frequento (metà facoltà) lo prendono in giro costantemente, spesso a sua insaputa, e fanno in modo di evitarlo.
I suoi peccati? Ha una voce squillante, parla con volume troppo alto, veste sempre di colori sgargianti (ma non brutte), e interagisce con gli altri in un modo non-standard (ovvero è un po' scassapalle, e non ha tanti argomenti di discussione).

Ora, questo ti sembra un caso disperato? Un ragazzo che sicuramente avrà un ottimo futuro accademico e lavorativo, bravissimo nello sport...ma si configura purtroppo come socially awkward.

Più di ogni altra cosa, sfigato significa socially awkward, "socialmente strano".
Ma cosa significa questa frase?
Significa essere al di fuori della norma in qualche campo.

Parli troppo piano, o troppo veloce, o troppo forte?
Ti vesti in modo strano, o troppo povero, o anche super sgargiante?
Ti lavi poco/lavi poco i tuoi vestiti? (Anche se questo è giustificato dannazione).
Ti vergogni a parlare con le donne?
Conversi in maniera ansiosa?
Non hai argomenti/parli solo di stronzate/parli di cose noiose?
Non esci?
Ti muovi a scatti, sei nervoso?
Tendi a evitare i conflitti, e sei troppo servizievole?
Ti offendi?
Ti lamenti in pubblico?
Ti lasci amoggare troppo a lungo?
Dai l'impressione di essere vergine?
(In alcuni casi) sei eccessivamente cattolico / religioso?

Anche solo UNA di queste cose può bastare a un gruppo di 20 persone per ritenerti SFIGATO.
Perché sei fuori norma. Sei diverso da loro.

Però non importa per cosa ti stiano prendendo in giro. Tutti gli sfigati, più o meno, sono uguali.

E' un triste fenomeno di gruppo che porta la "maggioranza" a schierarsi in modo ferreo contro le persone che sono "inferiori", perché anche se lo volessero sarebbero incapaci di rientrare nello standard sociale a cui il gruppo appartiene.

Niente più, niente meno.

E' un processo stupido, spesso può capitare anche per errore, magari vieni giudicato male per sbaglio, per una prima impressione negativissima a causa di alcune circostanze, e la gente inizia a vederti con la sigla "SFIGATO" scritta in fronte.

A me è capitato di essere lo sfigato per eccellenza in un gruppo, e CONTEMPORANEAMENTE essere il leader di un'altro.
E' una cosa completamente arbitraria, e decisa per capriccio dai membri del gruppo.

Ovviamente, un gruppo non accetta sfigati. Non saranno tutti Brad Pitt, ma in un gruppo decente non troverete dei Mr Bean: semplicemente esistono gerarchie interne. Perché anche chi è DISASTROSO con le donne, per esempio, può fare ammenda con altri attributi che gli fanno guadagnare punti. Io non sono fatto per lo scontro verbale e fisico, personalmente mi fa paura, ma ho una buona dialettica e riesco a conversare amabilmente con le donne, spesso facendole interagire col gruppo. Non è un "tutto o niente".

Il consiglio che ti do non è certo quello che hai visto dagli altri.
Sai chi è quello che "se ne frega di come appare?"
Indovinato. Lo sfigato è proprio lui. Quello che cammina con i pantaloncini corti e poi le scarpe basse coi calzini che arrivano quasi al ginocchio, quello che se ne frega di migliorare le proprie capacità di socializzazione, quello che non si sforza neanche un po' ad apparire migliore.
Se vuoi apparire bene, è OVVIO che devi metterci il giusto impegno. Conoscili meglio, i "più fighi": scopri che loro ci tengono a come appaiono, perché essere accettati, dunque far parte di un gruppo che si sostiene a vicenda, è per natura più vantaggioso che essere visti come "strambi" e non avere un gruppo su cui contare materialmente e socialmente. Qui è puro evoluzionismo, una questione di vantaggi sostanziosi.

Eppure do ragione a tutti quanti nel dire che se ti sforzi troppo stai compiendo un errore ancora maggiore.
Il peccato più grande è l'essere POSER, quello che si sente sfigato e chiaramente si odia, e cerca di apparire come tutt'altro.

Se sei bruttino e timido e punti tutto sul rolex e sulla macchina di lusso perché sei ricco, ma poi non sai spiccicare due parole o sostenere una conversazione senza apparire "strambo", la gente (che di base è molto cattiva) capirà immediatamente il tuo inganno, e non mancherà di giudicarti una mezza calzetta.

Sentii Aivia dire che se un gruppo ti giudica male, e da quel gruppo non ti puoi distaccare, la cosa che più ti conviene è sparire (tipo andare in vacanza, non farti vedere) per un po', due settimane o un mese, e poi tornare proiettando l'immagine che vuoi tu.


Avrò scritto un papello ma queste sono cose dedotte dalla mia esperienza, nessuno saprà dirti per certo la verità su questo topic delicato perché nessuno qui è sociologo.
Però non cadere nella retorica buonista, guarda alla tua esperienza e analizzala cinicamente.

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yurion

State complicando le cose, le state infarcendo di buonismo e state cadendo nella retorica.

Semplifichiamo le cose, per favore. La cattiveria umana è molto semplice.

Dunque, l'adolescenza è senza dubbio il periodo in cui le distinzioni tra "figo" e "sfigato" sono più intense, eppure solo ora che sono all'università mi rendo conto veramente di cosa significhino queste cose.

Molti parlano dalla prospettiva stessa dello sfigato, e sfigato ci sono stato anche io eh in alcuni gruppi, ma specialmente ora che mi trovo ad essere considerato abbastanza "figo" dai più (cosa che non mi tange assolutamente perché so quanto vano sia questo giudizio), ora che parlo "dall'altra parte" della barricata, alcune cose sono proprio evidenti, sei capace di analizzare CHI viene preso di mira e PERCHE'.

Innanzitutto, lo sfigato non è perdente. Loser e perdente sono due concetti indipendenti. Il più bravo della mia facoltà è un genio, riesce a prendere a malapena due pagine di appunti al giorno, studia pochissimo (lo sappiamo per certo) e riesce a prendere tutti 30 senza difficoltà. E' un ragazzo nella norma, molto alto e robusto, viso un po' meno che ok, ma non brutto.

Eppure nei gruppi che frequento (metà facoltà) lo prendono in giro costantemente, spesso a sua insaputa, e fanno in modo di evitarlo.

I suoi peccati? Ha una voce squillante, parla con volume troppo alto, veste sempre di colori sgargianti (ma non brutte), e interagisce con gli altri in un modo non-standard (ovvero è un po' scassapalle, e non ha tanti argomenti di discussione).

questo ragazzo di che parla?

che interessi ha?

magari posso capire il fatto dei colori sgargianti che non è usuale ma per il resto è cosi grave?

firework dal mio punto di vista,questo modo di fare che hanno verso di lui,e dettato propio dalla mediocrità dell'maggior parte delle persone che hanno interessi stupidi come il calcio e videogame di calcio(sto parlando dei maschi,le donne si sa,è la loro natura) e palestra

e poi sono sicuro che buona parte della gente non ci ha mai parlato o sanno che lui per sentito dire dagli altri e lo prendono per il culo per sport.

le pecore non hanno personalità...

quali sarebbero gli argomenti di discussione delle persone che lo sparlano che lui non avrebbe? voglio capire.....

se il loro argomento di discussione e figa,calcio e "guarda quanto è coglione quello" e propio da italiano medio.....

come al solito il diverso non viene visto bene,le pecore hanno paura a stare da sole.....

io sta cosa dell'integrazione sociale mi sa di ricatto indetto da gruppo di pecore.

se io non mi adeguo a voi,condividendo i vostri interessi(che magari ritengo stupidi ed inutili) vengo etichettato come uno sfigato(magari da persone meno intelligenti di me)

ma vaffanculo!!!!!

P.S non voglio fare il polemico è solo una mia riflessione

Ottimo post

Ora, questo ti sembra un caso disperato? Un ragazzo che sicuramente avrà un ottimo futuro accademico e lavorativo, bravissimo nello sport...ma si configura purtroppo come socially awkward.

Più di ogni altra cosa, sfigato significa socially awkward, "socialmente strano".

Ma cosa significa questa frase?

Significa essere al di fuori della norma in qualche campo.

Parli troppo piano, o troppo veloce, o troppo forte?

Ti vesti in modo strano, o troppo povero, o anche super sgargiante?

Ti lavi poco/lavi poco i tuoi vestiti? (Anche se questo è giustificato dannazione).

Ti vergogni a parlare con le donne?

Conversi in maniera ansiosa?

Non hai argomenti/parli solo di stronzate/parli di cose noiose?

Non esci?

Ti muovi a scatti, sei nervoso?

Tendi a evitare i conflitti, e sei troppo servizievole?

Ti offendi?

Ti lamenti in pubblico?

Ti lasci amoggare troppo a lungo?

Dai l'impressione di essere vergine?

(In alcuni casi) sei eccessivamente cattolico / religioso?

Anche solo UNA di queste cose può bastare a un gruppo di 20 persone per ritenerti SFIGATO.

Perché sei fuori norma. Sei diverso da loro.

Però non importa per cosa ti stiano prendendo in giro. Tutti gli sfigati, più o meno, sono uguali.

E' un triste fenomeno di gruppo che porta la "maggioranza" a schierarsi in modo ferreo contro le persone che sono "inferiori", perché anche se lo volessero sarebbero incapaci di rientrare nello standard sociale a cui il gruppo appartiene.

Niente più, niente meno.

E' un processo stupido, spesso può capitare anche per errore, magari vieni giudicato male per sbaglio, per una prima impressione negativissima a causa di alcune circostanze, e la gente inizia a vederti con la sigla "SFIGATO" scritta in fronte.

A me è capitato di essere lo sfigato per eccellenza in un gruppo, e CONTEMPORANEAMENTE essere il leader di un'altro.

E' una cosa completamente arbitraria, e decisa per capriccio dai membri del gruppo.

Ovviamente, un gruppo non accetta sfigati. Non saranno tutti Brad Pitt, ma in un gruppo decente non troverete dei Mr Bean: semplicemente esistono gerarchie interne. Perché anche chi è DISASTROSO con le donne, per esempio, può fare ammenda con altri attributi che gli fanno guadagnare punti. Io non sono fatto per lo scontro verbale e fisico, personalmente mi fa paura, ma ho una buona dialettica e riesco a conversare amabilmente con le donne, spesso facendole interagire col gruppo. Non è un "tutto o niente".

Il consiglio che ti do non è certo quello che hai visto dagli altri.

Sai chi è quello che "se ne frega di come appare?"

Indovinato. Lo sfigato è proprio lui. Quello che cammina con i pantaloncini corti e poi le scarpe basse coi calzini che arrivano quasi al ginocchio, quello che se ne frega di migliorare le proprie capacità di socializzazione, quello che non si sforza neanche un po' ad apparire migliore.

Se vuoi apparire bene, è OVVIO che devi metterci il giusto impegno. Conoscili meglio, i "più fighi": scopri che loro ci tengono a come appaiono, perché essere accettati, dunque far parte di un gruppo che si sostiene a vicenda, è per natura più vantaggioso che essere visti come "strambi" e non avere un gruppo su cui contare materialmente e socialmente. Qui è puro evoluzionismo, una questione di vantaggi sostanziosi.

Eppure do ragione a tutti quanti nel dire che se ti sforzi troppo stai compiendo un errore ancora maggiore.

Il peccato più grande è l'essere POSER, quello che si sente sfigato e chiaramente si odia, e cerca di apparire come tutt'altro.

Se sei bruttino e timido e punti tutto sul rolex e sulla macchina di lusso perché sei ricco, ma poi non sai spiccicare due parole o sostenere una conversazione senza apparire "strambo", la gente (che di base è molto cattiva) capirà immediatamente il tuo inganno, e non mancherà di giudicarti una mezza calzetta.

Sentii Aivia dire che se un gruppo ti giudica male, e da quel gruppo non ti puoi distaccare, la cosa che più ti conviene è sparire (tipo andare in vacanza, non farti vedere) per un po', due settimane o un mese, e poi tornare proiettando l'immagine che vuoi tu.

Avrò scritto un papello ma queste sono cose dedotte dalla mia esperienza, nessuno saprà dirti per certo la verità su questo topic delicato perché nessuno qui è sociologo.

Però non cadere nella retorica buonista, guarda alla tua esperienza e analizzala cinicamente.

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Firework

Ma nulla di eccezionale, lui secondo me è preso in giro anche per invidia nei confronti del suo successo accademico. Diciamo però che durante l'interazione non ti fa sentire a tuo agio, è nervoso, ride nervosamente a ogni frase mentre vedi che i suoi occhi sono in imbarazzo, e in genere non parla di nulla di consistente, solo di video idioti ecc...

Potrei citarti un tipo che parla velocissimo e ti fissa in modo inquietante invadendo tantissimo il tuo spazio personale, e non smette di parlare dei cazzi suoi (SUOI) neanche se lo scacci via. Ti resta attaccato. E non cambia mai maglietta.

Un altro ha uno stile retrò ASSURDO, nel senso che la prima volta che lo vidi pensavo avesse 40 anni mentre invece è più piccolo di me, che ha un buon cuore se lo conosci ma semplicemente non socializza perché è timidissimo.

Eppure tra questi due c'è differenza. C'è lo sfigato che è diverso da te e ti lascia stare, e c'è quello che ti rompe i coglioni. Il secondo solitamente viene perseguito ed escluso con la massima rigidità. Il primo che ti ho citato è una spina nel fianco, con il secondo tutti stanno iniziando a socializzarci per farlo aprire.

Per tutto il resto...

"Come al solito il diverso non viene visto bene,le pecore hanno paura a stare da sole..."

Ti sei risposto da solo.

Però ti invito a pensare a una cosa.
Tu citi il fatto che la gente ha interessi idioti. E forse hai ragione. Ma io non parlavo di interessi: a me non piace il calcio, non seguo sport e non vado in palestra, eppure ci sono andato un tempo, e ti dirò che i palestrati sanno essere delle bravissime persone.
Quelli che giocano coi videogame, quelli che ascoltano musica alternativa (come me), quelli che "che schifo la gente comune che va dietro al pallone", spesso sanno essere persone cattivissime.
Non giudicare una persona dai suoi hobby, non perché sia moralmente sbagliato (per me puoi fare quello che vuoi) ma perché a livello pratico non ti da nessuna vera informazione.

Ti ripeto, non parlavo di interessi, e anzi, si possono avere interessi diversi ed essere comunque amici. Il socially awkward spesso non si riferisce a cosa fai, ma a COME lo fai.

"Non voglio adeguarmi" significa per me "non voglio sbattermi a sviluppare social skills".

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yurion

Ma nulla di eccezionale, lui secondo me è preso in giro anche per invidia nei confronti del suo successo accademico. Diciamo però che durante l'interazione non ti fa sentire a tuo agio, è nervoso, ride nervosamente a ogni frase mentre vedi che i suoi occhi sono in imbarazzo, e in genere non parla di nulla di consistente, solo di video idioti ecc...

Potrei citarti un tipo che parla velocissimo e ti fissa in modo inquietante invadendo tantissimo il tuo spazio personale, e non smette di parlare dei cazzi suoi (SUOI) neanche se lo scacci via. Ti resta attaccato. E non cambia mai maglietta.

Un altro ha uno stile retrò ASSURDO, nel senso che la prima volta che lo vidi pensavo avesse 40 anni mentre invece è più piccolo di me, che ha un buon cuore se lo conosci ma semplicemente non socializza perché è timidissimo.

Eppure tra questi due c'è differenza. C'è lo sfigato che è diverso da te e ti lascia stare, e c'è quello che ti rompe i coglioni. Il secondo solitamente viene perseguito ed escluso con la massima rigidità. Il primo che ti ho citato è una spina nel fianco, con il secondo tutti stanno iniziando a socializzarci per farlo aprire.

Per tutto il resto...

"Come al solito il diverso non viene visto bene,le pecore hanno paura a stare da sole..."

Ti sei risposto da solo.

Però ti invito a pensare a una cosa.

Tu citi il fatto che la gente ha interessi idioti. E forse hai ragione. Ma io non parlavo di interessi: a me non piace il calcio, non seguo sport e non vado in palestra, eppure ci sono andato un tempo, e ti dirò che i palestrati sanno essere delle bravissime persone.

Quelli che giocano coi videogame, quelli che ascoltano musica alternativa (come me), quelli che "che schifo la gente comune che va dietro al pallone", spesso sanno essere persone cattivissime.

Non giudicare una persona dai suoi hobby, non perché sia moralmente sbagliato (per me puoi fare quello che vuoi) ma perché a livello pratico non ti da nessuna vera informazione.

sono d'accordo,ma moltissime persone vivono di pregiudizi per semplificarsi la vita.

e facile appioppare etichette ma guai a mettersi in discussione.

Ti ripeto, non parlavo di interessi, e anzi, si possono avere interessi diversi ed essere comunque amici. Il socially awkward spesso non si riferisce a cosa fai, ma a COME lo fai.

"Non voglio adeguarmi" significa per me "non voglio sbattermi a sviluppare social skills".

a me sembra che mi devo adeguare alle incurezze altrui.

visto che il tuo modo di fare mi mette a disagio ti bollo come uno sfigato...

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Firework

Non mette a disagio, semplicemente è una questione di abitudini.

La (maggior parte della) gente sa stare fuori dalla propria zona di comfort solo per un limitato periodo di tempo.
Conosco persone totalmente camaleontiche, capaci di passare da una partita a Dungeons & Dragons a una serata in discoteca dove fanno 5 kiss close, gente a suo agio con la maggior parte delle persone.

Poi ci sono i casi disperati, come un mio amico che ha rifiutato di andare in crociera con la sua famiglia perché sarebbe stato per 10 giorni senza il suo gruppo di amici e si vergognava a farsene uno nuovo, anche se in crociera ci sarebbe andato volentieri (lo so, è da MATTI ma è una storia vera).

In generale stiamo solo con chi conosciamo, e se a questo aggiungi la tendenza del gruppo a fortificarsi e a sentirsi superiore, prendendo per il culo il tipo con la schiena curva e il marsupio, capisci il perché delle discriminazioni.

Pensi che le persone camaleontiche si adeguino e neghino la propria personalità? Semplicemente, tutti abbiamo personalità sfacettate. Ovviamente con il tizio medio con cui discuto di manga non mi metto a parlare delle folli serate in disco e dei game che ho in corso, e con le Hb non discuto dei miei score assurdi ai videogiochi.

Io per esempio mi definisco camaleontico, e con un solo gruppo non sento soddisfatti tutti i lati della mia personalità. Alcuni miei amici fighetti mi chiedono perché parlo con certi "sfigati" ma a me non frega, sono diversi da loro ma non da me.

Tutto questo papello per dirti Yurion che si vede lontano un miglio che l'argomento l'hai preso personalmente, e da come parli penso che anche tu abbia sofferto di esclusione e di appellativi come "sfigato". Naturale che ora prendi la situazione con rifiuto, intendendola come una sfida di dignità, che nella tua testa si configura come rifiuto di essere come quelli che ti prendono per il culo.
Anche io se penso ai tipi che mi prendevano in giro alle medie provo disgusto, ma ciò non significa isolarsi in un mondo proprio, usare l'appellativo di "sfigato" come corazza e fregiarsene come qualcosa che ti contraddistingue. Perché se volevi trasmettere superiorità con "io non mi piego a tali barbare usanze", risulti solo ferito.

E forse questo la gente lo vede.

E forse stai alimentando da solo la tua sofferenza in questo modo.

My 2 cents.

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carlo.tra

State complicando le cose, le state infarcendo di buonismo e state cadendo nella retorica.

Semplifichiamo le cose, per favore. La cattiveria umana è molto semplice.

Dunque, l'adolescenza è senza dubbio il periodo in cui le distinzioni tra "figo" e "sfigato" sono più intense, eppure solo ora che sono all'università mi rendo conto veramente di cosa significhino queste cose.

Molti parlano dalla prospettiva stessa dello sfigato, e sfigato ci sono stato anche io eh in alcuni gruppi, ma specialmente ora che mi trovo ad essere considerato abbastanza "figo" dai più (cosa che non mi tange assolutamente perché so quanto vano sia questo giudizio), ora che parlo "dall'altra parte" della barricata, alcune cose sono proprio evidenti, sei capace di analizzare CHI viene preso di mira e PERCHE'.

Ok sicuramente la questione è molto ampia, ma io intendevo più il giudizio che attribuisci alle persone per capire se le vuoi parte della tua vita o no, sicuramente ci sono anche dinamiche più complesse, soprattutto se ci consideriamo anche l'aspetto del bullismo (il quale sicuramente ha ulteriori componenti sociali/psicologiche).

Innanzitutto, lo sfigato non è perdente. Loser e perdente sono due concetti indipendenti. Il più bravo della mia facoltà è un genio, riesce a prendere a malapena due pagine di appunti al giorno, studia pochissimo (lo sappiamo per certo) e riesce a prendere tutti 30 senza difficoltà. E' un ragazzo nella norma, molto alto e robusto, viso un po' meno che ok, ma non brutto.

Eppure nei gruppi che frequento (metà facoltà) lo prendono in giro costantemente, spesso a sua insaputa, e fanno in modo di evitarlo.

I suoi peccati? Ha una voce squillante, parla con volume troppo alto, veste sempre di colori sgargianti (ma non brutte), e interagisce con gli altri in un modo non-standard (ovvero è un po' scassapalle, e non ha tanti argomenti di discussione).

Ora, questo ti sembra un caso disperato? Un ragazzo che sicuramente avrà un ottimo futuro accademico e lavorativo, bravissimo nello sport...ma si configura purtroppo come socially awkward.

Più di ogni altra cosa, sfigato significa socially awkward, "socialmente strano".

Ma cosa significa questa frase?

Significa essere al di fuori della norma in qualche campo.

Parli troppo piano, o troppo veloce, o troppo forte?

Ti vesti in modo strano, o troppo povero, o anche super sgargiante?

Ti lavi poco/lavi poco i tuoi vestiti? (Anche se questo è giustificato dannazione).

Ti vergogni a parlare con le donne?

Conversi in maniera ansiosa?

Non hai argomenti/parli solo di stronzate/parli di cose noiose?

Non esci?

Ti muovi a scatti, sei nervoso?

Tendi a evitare i conflitti, e sei troppo servizievole?

Ti offendi?

Ti lamenti in pubblico?

Ti lasci amoggare troppo a lungo?

Dai l'impressione di essere vergine?

(In alcuni casi) sei eccessivamente cattolico / religioso?

Anche solo UNA di queste cose può bastare a un gruppo di 20 persone per ritenerti SFIGATO.

Perché sei fuori norma. Sei diverso da loro.

Però non importa per cosa ti stiano prendendo in giro. Tutti gli sfigati, più o meno, sono uguali.

Ok, verissimo. Ma molte cose dell'elenco che hai appena citato sono semplicemente caratteristiche di persone che non escono molto. Quanto altre (parlare veloce/piano etc) possono benissimo essere superate con una mentalità giusta

E' un triste fenomeno di gruppo che porta la "maggioranza" a schierarsi in modo ferreo contro le persone che sono "inferiori", perché anche se lo volessero sarebbero incapaci di rientrare nello standard sociale a cui il gruppo appartiene.

Niente più, niente meno.

E' un processo stupido, spesso può capitare anche per errore, magari vieni giudicato male per sbaglio, per una prima impressione negativissima a causa di alcune circostanze, e la gente inizia a vederti con la sigla "SFIGATO" scritta in fronte.

A me è capitato di essere lo sfigato per eccellenza in un gruppo, e CONTEMPORANEAMENTE essere il leader di un'altro.

E' una cosa completamente arbitraria, e decisa per capriccio dai membri del gruppo.

È capitato anche a me in verità, ma qui ti chiedo: che interesse avevi per i rispettivi gruppi?

Perchè per me la questione era: gente interessante della quale volevo fare parte e mi sentivo fuori luogo (anche se con interessi in comune) e altro gruppo di paese del quale ero più leader, anche se me ne fregava poco. Per cui credo che il mio discorso torni: solo una volta che ho iniziato a migliorare la mia personalità sono riuscito a sentirmi meglio nel primo gruppo, ed essere più considerato da parte loro.

Quello che intendo dire è che la cosa non è poi così arbitraria come dici.

Ovviamente, un gruppo non accetta sfigati. Non saranno tutti Brad Pitt, ma in un gruppo decente non troverete dei Mr Bean: semplicemente esistono gerarchie interne. Perché anche chi è DISASTROSO con le donne, per esempio, può fare ammenda con altri attributi che gli fanno guadagnare punti. Io non sono fatto per lo scontro verbale e fisico, personalmente mi fa paura, ma ho una buona dialettica e riesco a conversare amabilmente con le donne, spesso facendole interagire col gruppo. Non è un "tutto o niente".

Il consiglio che ti do non è certo quello che hai visto dagli altri.

Sai chi è quello che "se ne frega di come appare?"

Indovinato. Lo sfigato è proprio lui. Quello che cammina con i pantaloncini corti e poi le scarpe basse coi calzini che arrivano quasi al ginocchio, quello che se ne frega di migliorare le proprie capacità di socializzazione, quello che non si sforza neanche un po' ad apparire migliore.

Aspetta stai descrivendo lo stile da skater californiano anni '70.. no vero? Perché è uno stile che secondo me spacca ahahaha

Se vuoi apparire bene, è OVVIO che devi metterci il giusto impegno. Conoscili meglio, i "più fighi": scopri che loro ci tengono a come appaiono, perché essere accettati, dunque far parte di un gruppo che si sostiene a vicenda, è per natura più vantaggioso che essere visti come "strambi" e non avere un gruppo su cui contare materialmente e socialmente. Qui è puro evoluzionismo, una questione di vantaggi sostanziosi.

Eppure do ragione a tutti quanti nel dire che se ti sforzi troppo stai compiendo un errore ancora maggiore.

Il peccato più grande è l'essere POSER, quello che si sente sfigato e chiaramente si odia, e cerca di apparire come tutt'altro.

Se sei bruttino e timido e punti tutto sul rolex e sulla macchina di lusso perché sei ricco, ma poi non sai spiccicare due parole o sostenere una conversazione senza apparire "strambo", la gente (che di base è molto cattiva) capirà immediatamente il tuo inganno, e non mancherà di giudicarti una mezza calzetta.

Sentii Aivia dire che se un gruppo ti giudica male, e da quel gruppo non ti puoi distaccare, la cosa che più ti conviene è sparire (tipo andare in vacanza, non farti vedere) per un po', due settimane o un mese, e poi tornare proiettando l'immagine che vuoi tu.

Ancora una volta, non prendete questo post come una disperata richiesta di consigli, voglio solo fare una riflessione in generale fino a dove le nostre conoscenze ce lo permettono. Fortunatamente non credo di essere in tale posizione.

Avrò scritto un papello ma queste sono cose dedotte dalla mia esperienza, nessuno saprà dirti per certo la verità su questo topic delicato perché nessuno qui è sociologo.

Però non cadere nella retorica buonista, guarda alla tua esperienza e analizzala cinicamente.

Ma nulla di eccezionale, lui secondo me è preso in giro anche per invidia nei confronti del suo successo accademico. Diciamo però che durante l'interazione non ti fa sentire a tuo agio, è nervoso, ride nervosamente a ogni frase mentre vedi che i suoi occhi sono in imbarazzo, e in genere non parla di nulla di consistente, solo di video idioti ecc...

Potrei citarti un tipo che parla velocissimo e ti fissa in modo inquietante invadendo tantissimo il tuo spazio personale, e non smette di parlare dei cazzi suoi (SUOI) neanche se lo scacci via. Ti resta attaccato. E non cambia mai maglietta.

Un altro ha uno stile retrò ASSURDO, nel senso che la prima volta che lo vidi pensavo avesse 40 anni mentre invece è più piccolo di me, che ha un buon cuore se lo conosci ma semplicemente non socializza perché è timidissimo.

Eppure tra questi due c'è differenza. C'è lo sfigato che è diverso da te e ti lascia stare, e c'è quello che ti rompe i coglioni. Il secondo solitamente viene perseguito ed escluso con la massima rigidità. Il primo che ti ho citato è una spina nel fianco, con il secondo tutti stanno iniziando a socializzarci per farlo aprire.

Per tutto il resto...

"Come al solito il diverso non viene visto bene,le pecore hanno paura a stare da sole..."

Ti sei risposto da solo.

Però ti invito a pensare a una cosa.

Tu citi il fatto che la gente ha interessi idioti. E forse hai ragione. Ma io non parlavo di interessi: a me non piace il calcio, non seguo sport e non vado in palestra, eppure ci sono andato un tempo, e ti dirò che i palestrati sanno essere delle bravissime persone.

Quelli che giocano coi videogame, quelli che ascoltano musica alternativa (come me), quelli che "che schifo la gente comune che va dietro al pallone", spesso sanno essere persone cattivissime.

Non giudicare una persona dai suoi hobby, non perché sia moralmente sbagliato (per me puoi fare quello che vuoi) ma perché a livello pratico non ti da nessuna vera informazione.

Ti ripeto, non parlavo di interessi, e anzi, si possono avere interessi diversi ed essere comunque amici. Il socially awkward spesso non si riferisce a cosa fai, ma a COME lo fai.

"Non voglio adeguarmi" significa per me "non voglio sbattermi a sviluppare social skills".

Aspetta non è in parte la stessa cosa che sto dicendo io?

Ok scusa se ho inserito tanti commenti ma penso ne valga la pena di parlarne.

Mi è piaciuta MOLTO la parte nella quale parli dell'essere poser, fatto al quale non avevo pensato. Mi piace anche la definizione che dai del concetto di poser, e non posso far altro che concordare. il che mi ha dato da pensare.

Forse non è vero che bisogna di fregarsi di tutto e di tutti per liberarsi del concetto di sfigato (come invece avevo sostenuto fino a poco fa). Probabilmente c'è una certa scala di fama-stravaganza alla quale ti "devi" attenere.

E te la spiego con un esempio. In università c'era questo ragazzo che conoscevo che aveva grosse lacune nel campo sociale, con evidenti conseguenze: zero ragazze (friendzonato un po di volte), preso un po' di mira negli scherzi etc... Quello che è successo però è che è andato in erasmus per un semestre ed è tornato che sicuramente era migliorato (a detta sua aveva anche avuto delle ragazze).

Ora, dopo che era tornato, aveva iniziato ad essere più "dominante", anche cercando di farsi notare con accessori stravaganti. E ti dirò, poteva anche essere convincente, però forse per il fatto di essere di nuovo nel suo corso, dove tutto lo conoscevamo per chi veramente è, o era, fece sì che questa sua figura diventasse ancora più comica.

Tornando a noi, penso che bisogni conquistare il traguardo a piccoli passi... Se cerchi di non essere più sfigato (ma anche se da persona nella norma cerchi di essere il leader del gruppo), devi cambiare pian piano la percezione che ha il gruppo di te, per il semplice fatto che altrimenti non risulterai convincente. Va bene fregarsene di tutto, ma forse se da sfigato del villaggio arrivi il giorno seguente vestito in completo pitonato (spero non urtare nessuno con questo esempio ahah), puoi anche aver avuto la rivelazione nella notte che ti ha reso la persona più sicura di se stessa del mondo, ma la gente ti prenderà comunque per il culo.

Per cui ti ringrazio per questo tuo intervento che mi ha fatto in parte tornare indietro sui miei passi... cosa ne dici a riguardo?

Inoltre, mi rendo conto che veniamo da gruppi/ambienti diversi, per cui si fa fatica magari a comprendere esattamente cosa sia "figo" per me piuttosto che per te (vedi esempio skater ;) ), ma non stiamo dicendo a grandi linee la stessa cosa? L'unico punto che vorrei fare è che spesso tu consideri lo sfigato colui che non ha skill sociali (o almeno così mi pare di dedurre), il che è vero, ma secondo me dietro una persona che ha per prima la paura di essere giudicato e per questo evita i contesti sociali.. con il finire per non essere "allenato" per essi.

(generalizzando e semplificando molto)

ps perdona il mio italiano ma sono al momento le 3.30 di notte.. apprezza lo sforzo per averti risposto nonostante l'ora :)

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  • 2 settimane dopo...
Firework

Ti rispondo con ampissimo ritardo.

Sul fatto che molte delle caratteristiche che ho elencato sono tipiche di chi esce poco, e possono essere facilmente corrette: ovviamente.

I lupi nel loro habitat naturale seguono un codice comportamentale che li identifica nel branco. Non parlo di alpha o beta, ma del fatto che un branco è unito da codici e obbiettivi comuni.
Se tu sei un essere umano che sta tanto tempo (ma proprio tanto) da solo, indovina? Non sarai parte del branco, perché non conosci i suoi codici sociali, le sue norme.

Se stai a casa tutto il giorno o i tuoi amici sono solo online o fanno parte dello stesso gruppo di 4 persone con cui stai da quando avevi 11 anni.....è possibile che reputerai fattibile i pantaloncini di jeans e i calzini fino al ginocchio, magari con tanto di mocassini.

Che, scusami, sono impossibili in ogni contesto socio-economico del pianeta.

Non ti sto parlando di alta moda, ma reputo che un minimo di decenza bisogna acquisirla, imparando cosa la società reputa totalmente orrido. Vedi: sandali. Vedi: calzini bianchi grossi e sporgenti dappertutto.
Se parti con un abbigliamento privo di errori imperdonabili, sei già a un buon punto, sul serio. Per le altre cose, come già detto, ci vuole pratica e buon senso. Bisogna osservare le persone, come interagiscono, e se un tipo fa le battute stupide e tu lo reputi un coglione (perché tu fai battute forbite che MANNAGGIA nessuno capisce), chiediti perché ha successo. Non rifiutare lo stile delle persone che odi perché sono più popolari di te: fallo tuo e alla fine superali.
Penso di esser diventato bravo a trattare con la gente proprio perché nel mio gruppo fin da piccoli ciascuno copiava lo stile dell'altro, e alla fine ne siamo usciti fortificati.

Riguardo alla cosa del prenderla sul personale ecc... stavo parlando con Yurion.

In generale per evitare che la gente ti consideri sfigato, ti consiglio di comportarti sempre in modo coinvolgente senza scadere nel ridicolo, oppure di farti i cazzi tuoi senza scadere nell'asociale. Sono i due stili che generalmene premiano.

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dickinson1

cambiare l'idea che gli altri hanno di una persona ritenuta sfigata e' difficile.

Soprattutto quando la persona in questione e' gia' etichettata in quel modo.

E' sbagliato,ma nella societa' e' cosi'.

Sia di oggi che del passato.

Poi,la persona potrebbe anche cambiare (si spera per lui/lei) ma servirebbe del tempo

per perdere quell'etichetta,non so se mi spiego.

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RSD.A
Ciao a tutti,

cercavo da tempo una discussione su cui parlare di questo argomento, più sociale che sentimentale.

Anni fa ero un ragazzo chiuso, che rifiutava di parlare con sconosciuti, e che aveva solo un piccolo gruppo di "sfigati" con cui uscire. Amante dei videogames, passavo gran parte del mio tempo in casa o in quel gruppo (dove non si rispettavano i codici comportamentali standard). Non avevo alcuna social skill, la balbuzie e ansia mi dominavano.


Risolto il problema balbuzie, insieme ad un lavoro di osservazione e personal-development che va avanti da un paio d'anni, posso dire di aver compreso norme, comportamenti e codici in uso nell'ambiente giovanile (teen). Mi vesto bene, ho un buon senso dell'humor insieme ad una incostante capacità di empatia verso l'altra persona.


Uscire dalla posizione di "asociale", "poco conosciuto", "dadoveescequesto" con cui sono stato etichettato, però, è molto complicato: come ha detto carlo.tra non puoi presentarti da un giorno all'altro come il figo di turno e cancellare automaticamente il tuo passato. Sto combattendo con questa situazione, cerco di fare piccoli passi in avanti ma con scarsi risultati..


Un'altra questione su cui vorrei soffermarmi è l'essere camaleontico.

Condivido l'opinione di Firework, avere l'abilità di presentare ad una persona la tua sfaccettatura che più le piace è molto utile, ma ogni volta penso all'essere autentici. Continuo a scontrarmi con il desiderio di essere congruente in ogni contesto e - allo stesso tempo - a sentire la necessità di adeguare comportamenti, modi di fare, modi di conversare a seconda delle persone.



Per allargare il mio social circle, infine, cerco proprio di essere coinvolgente senza scadere nel ridicolo, come suggerisce Firework, ma ho sempre il timore che possa sembrare needy e che quindi possa essere visto dagli altri come tale.

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