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NON HO IL CORAGGIO DI FARLA FINITA...


mirk90

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Maurito9

Siamo nel 2015 e ancora si legge sta roba.

Argomenta, se ne sei capace.

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S.Barney

Argomenta, se ne sei capace.

Oh no, ho passato parecchio tempo a scornarmi con utenti e persone che sostenevano e sostengono questo tipo di argomentazioni. Non ne ho più voglia.

Chissà quanti messaggi ci saranno sul forum.

Circa 2 anni fa battibeccavo continuamente con un utente che sosteneva queste stesse tesi. E' lui: http://www.italianseduction.club/forum/t-47872-2015-ultima-spiaggia/ .

Non fate l'errore di confondere l'origine dei problemi con le conseguenze che ne derivano.

Il caso di questo utente NON è di quelli che semplicemente si risolvono con qualche consiglio tecnico (ha anche specificato di aver incontrato parecchi esperti nel settore).

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Maurito9

E' normale una certa dose di frenesia in chi si sente incompleto, chi sente che manca una parte importante della sua vita, come in questo o in quell'altro thread.

L'importante è saperla tenere sotto controllo e cercare di avanzare un passo alla volta, mantenendo al massimo lucidità e concentrazione.

Quello che mi dà veramente fastidio è tacciare di malattia psicologica chi semplicemente ha vissuto esperienze difficili o devastanti. Perchè noi non siamo altro che frutto delle nostre esperienze, tutto il resto sono stupide seghe mentali che appunto lasciamo agli psicologi.

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S.Barney
Quello che mi dà veramente fastidio è tacciare di malattia psicologica chi semplicemente ha vissuto esperienze difficili o devastanti.

Non capisco l'associazione tra terapia e malattia psicologica (termine che non ha senso, tra l'altro).

Perchè noi non siamo altro che frutto delle nostre esperienze, tutto il resto sono stupide seghe mentali che appunto lasciamo agli psicologi.

Sbagli.

Noi siamo il frutto del SIGNIFICATO che diamo alle esperienze vissute.

E la differenza è abissale.

Modificato da S.Barney
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Maurito9

Noi siamo il frutto del SIGNIFICATO che diamo alle esperienze vissute.

E tu che cavolo di significato vuoi dare ad un lutto come quello di Pianista? O a non aver toccato una donna a 25 anni? O al precariato e alla disoccupazione?

Veramente allucinante. Non ho parole.

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S.Barney
E tu che cavolo di significato vuoi dare ad un lutto come quello di Pianista? O a non aver toccato una donna a 25 anni? O al precariato e alla disoccupazione?

Aridaje.

Ques'oggettività che vi ostinate tanto a predicare, NON ESISTE. La realtà è una, le interpretazioni tante quanti gli abitanti su questa terra.

Ci sono culture in cui la morte di una persona si festeggia.

Stesso fatto, diverse interpretazioni.

Da una parte lo si vive come l'addio ad una persona amata, lo si associa al dolore di non poterla più vedere e si collega il non soffrire all'egoismo, al menefreghismo, all'essere senza sentimenti.

Dall'altra, si guarda alla scomparsa di una persona come alla chiamata di una divinità che ha deciso che il compito di quell'individuo sulla terra è assolto, e che adesso si merita un posto in un luogo migliore, dove sarà raggiunto presto o tardi dai suoi cari. E qui si collega il soffrire all'egoismo, al pensare solo al proprio tornaconto.

Nessuno ha ragione, e nessuno ha torto.

E questo vale per qualsiasi altra cosa al mondo.

Non intestardirti su questa malsana idea di "realismo".

Modificato da S.Barney
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Maurito9

Da una parte lo si vive come l'addio ad una persona amata, lo si associa al dolore di non poterla più vedere e si collega il non soffrire all'egoismo, al menefreghismo, all'essere senza sentimenti.

Dall'altra, si guarda alla scomparsa di una persona come alla chiamata di una divinità che ha deciso che il compito di quell'individuo sulla terra è assolto, e che adesso si merita un posto in un luogo migliore, dove sarà raggiunto presto o tardi dai suoi cari. E qui si collega il soffrire all'egoismo, al pensare solo al proprio tornaconto.

Nessuno ha ragione, e nessuno ha torto.

Sicuro? Confronta le due versioni, e poi chiediti qual è la cultura civilizzata ed intelligente e quale quella barbara, retrograda e superstiziosa.

Con tutti i difetti che possiamo avere, io sono fiero di essere occidentale.

E con questo chiudo.

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S.Barney
Sicuro? Confronta le due versioni, e poi chiediti qual è la cultura civilizzata ed intelligente e quale quella barbara, retrograda e superstiziosa.

Ah ah ah amico mio, tu non hai proprio percezione della realtà che ti circonda, altrimenti non avresti scelto queste 3 paroline.

Modificato da S.Barney
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mirk90

Non è timido, fisicamente è in forma, fa una vita normale ed è circondato da gente ogni giorno. E' strano che non riesce ad attrarre neanche UNA donna. Probabilmente ci prova troppo poco, oppure fa qualche errore tecnico.

Sicuramente è un ragazzo normale, non certo un profilo psichico borderline da curare in terapie e soprattutto con pastiglie di merda.

La profonda tristezza è assolutamente giustificabile per la carenza totale di una componente fondamentale della vita privata.

I consigli che si possono dare devono stare nel campo tecnico, perchè è lì che sbaglia, la psicologia non c'entra nulla.

Bravo, sono d'accordo.

Già il fatto che scrivi in questi termini, fermo ed orgoglioso, vuol dire che sei sulla buona strada per uscire dalla tua situazione.

La gente qua dentro è talmente innergamecentrica che se due utenti ipotetici di IS vedessero un vaso cadere dal balcone, uno direbbe che è una tartaruga e l'altro che è un salvagente LOL :D

Le donne servono eccome a questo ragazzo, continua ad importi nel mondo come hai sempre fatto... io non ci posso credere che nessuna ti trovi attraente...

Maurito9, il fatto e' che io non ci provo proprio tecnicamente parlando, infatti le parole di James23 mi hanno fatto riflettere quando mi diceva che questa situazione potrebbe essere il risultato della mia non-azione, io cerco continuamente indizi sulla mia attraibilita' senza ''sporcarmi le mani'', ma questi riscontri non li ho mai trovati, e anche quando parlo con una e questa non mi sorride, o sorriducchia per poi ignorarmi, o si allontana, io lo leggo come un rifiuto della mia persona.

Mi sta venendo il sospetto che forse sta qua il mio errore, forse vedo rifiuti che non ci sono, scambio comportamenti normali di vita quotidiana per rifiuti sessuali.

Concordo con te quando ''denunci'' un certo approccio molto diffuso, anch'io ho sempre notato questo: l'attitudine generalizzata a porre su un piano filosofico un problema reale, a cercare soluzioni psicologiche a problemi materiali. Alla frustrazione sessuale, affettiva, non c'e' rimedio mentale che tenga, non si puo' rispondere ad un problema affettivo con una risposta razionale.

S.Barney ha fatto l'esempio del lutto. Il fatto e' che non ha importanza che tu creda che la persona cara vada da gesu' o diventi solo cenere perche' il dolore c'e', e non si cancella, qualsiasi interpretazione vuoi dare. E' sempre il tempo che in qualche modo allevia la sofferenza, piano piano.

Pero' l'esempio del lutto non e' calzante.

I bisogni affettivi/sessuali sono reali, non frutto di interpretazione, e col tempo se non risolti si aggravano. Io lo sapevo anche anni fa e infatti mi ero dato da fare per risolvere la cosa perche' ero perfettamente consapevole che i costi nel tempo sarebbero stati enormi.

Poi puoi anche distrarti con qualcosa, avere qualche periodo di tregua, dimenticare, ma e' solo questione di tempo, e' un demone che ritorna, inesorabile, te lo dice innanzitutto il tuo corpo, gli ormoni, non c'e' un cazzo da fare, ce li hai e madre natura grida. Tu senti visceralmente questo, ma non puoi fare niente perche' una donna non c'e'. Ti ricordi che hai 25 anni, che sono tanti anni che soffri per questo, e ti senti impazzire dal dolore perche' non hai raggiunto niente.

C'e' poco da interpretare, il pisello ce l'ho anche io, le interpretazioni le posso fare se me lo taglio.

Comunque, ritornando al punto, probabilmente avete ragione voi, tutto nasce dalla mia semplice ignoranza che mi ha spinto a ricercare prove senza volermi ''buttare''.

Voglio fare un ultimo tentativo, a partire da qui, vediamo se e' vero che piaccio senza averlo mai saputo.

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S.Barney

S.Barney ha fatto l'esempio del lutto. Il fatto e' che non ha importanza che tu creda che la persona cara vada da gesu' o diventi solo cenere perche' il dolore c'e', e non si cancella, qualsiasi interpretazione vuoi dare. E' sempre il tempo che in qualche modo allevia la sofferenza, piano piano.

Ma assolutmente no.

Quando una persona a te vicina viene a mancare e tu non lo sai, mica senti un brivido che ti scorre dietro la schiena. Non c'è dolore, né tristezza, perché manca l'input: l'informazione.

Ma il fatto che una persona sia morta è appunto un'informazione, l'emozione che ne deriva sta tutta nel significato che dai. E questo è un dato di fatto ragazzi, non sono opinioni. Che poi sia difficile è un altro conto, ciò non toglie nulla al meccanismo di fondo.

I bisogni affettivi/sessuali sono reali, non frutto di interpretazione, e col tempo se non risolti si aggravano. Io lo sapevo anche anni fa e infatti mi ero dato da fare per risolvere la cosa perche' ero perfettamente consapevole che i costi nel tempo sarebbero stati enormi.

E ancora.

Nessuno sta negando che questo bisogno ci sia, il punto è che se non riesci ad ottenerlo vuol dire che ti stai mettendo in atto dei comportamenti che portano gli altri a rispondere in un certo modo.

Ecco perché ti consiglio un professionista: per arrivare in fretta alla radice del problema e mettere fine a questo circolo vizioso.

Concordo con te quando ''denunci'' un certo approccio molto diffuso, anch'io ho sempre notato questo: l'attitudine generalizzata a porre su un piano filosofico un problema reale, a cercare soluzioni psicologiche a problemi materiali.

Guarda che qui di filosofico c'è ben poco, questi sono i meccanismi che ti hanno portato alla sofferenza che provi oggi.

Che tu ne sia cosciente o meno, questo è.

Maurito9, il fatto e' che io non ci provo proprio tecnicamente parlando, infatti le parole di James23 mi hanno fatto riflettere quando mi diceva che questa situazione potrebbe essere il risultato della mia non-azione, io cerco continuamente indizi sulla mia attraibilita' senza ''sporcarmi le mani'', ma questi riscontri non li ho mai trovati, e anche quando parlo con una e questa non mi sorride, o sorriducchia per poi ignorarmi, o si allontana, io lo leggo come un rifiuto della mia persona.

Mi sta venendo il sospetto che forse sta qua il mio errore, forse vedo rifiuti che non ci sono, scambio comportamenti normali di vita quotidiana per rifiuti sessuali.

Scusa, ma i guru della seduzione che hai conosciuto ti hanno insegnato a fare questo?

Modificato da S.Barney
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