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Pillola Rosa #1 - De Fang Da Friend


^'V'^

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Lilli

Wow, mettono su anche strategie di guerra, da non crederci.

Sono curioso. Come è invece la situazione in Brasile? Mi pare di capire che lì c'è tutta un'altra mentalità

in realtà in Brasile ci ho abitato pochi anni ... però ho amici e amiche brasiliani e il mio amore è metà brasiliano.

Avendo amici di diverse nazionalità e avendo vissuto in tanti paesi io riformulerei la tua frase nel modo seguente. "Com'è invece la situazione in Italia? Mi pare di capire che lì ci sia tutta un'altra mentalità" ;);)

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CrazyTony

Come sottolineava ^'V'^ credo anch'io che quello di cui si parla in questa pillola rosa sia prettamente italiana...

Qui in Italia molte volte mi è capitato di trovarmi in situazioni dove già si stava Ksteppando e Kinando esplicitamente tempestivamente le amiche sono intervenute strappandomi letteralmente la preda dalle mani, peggio dei leoni affamati...

Inoltre ogni volta che si esce a cacciare dobbiamo assolutamente effettuare una isolation spietata, dove i fratelli tengono occupate le amiche, toglierle proprio dal range visivo...

Per le esperienze, poche, che ho avuto in Germania, a Gran Canaria e a Tenerife, erano le amiche stesse ad incitare... addirittura in Germania mi è capitato di un'amica che mi chiese se potesse fare una foto mentre baciavo la sua amica di merende (in questa occasione ho steppato anche lei), a Gran Canaria sono impazzito per aiutare la mia preda a trovare un compagno per l'amica, a Tenerife la tizia che mi voleva fare (all'epoca non ero ancora in grado di scegliere la preda) si mise d'accordo con l'amica...

Sono proprio curioso di sapere cosa scatta nelle nostre donne, perché è un lato, come tanti altri, della psiche femminile che mi è ancora sconosciuto...

Modificato da CrazyTony
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Il bondage non centra nulla col rapporto M/s, giusto?

Faccio questa domanda idiota perché sto cercando di capire il rapporto che ho con una (o che ha lei con me).

Modificato da poiuyto
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Nakama

Le persone in cerca di un padrone le riconosci subito.

Si guardano intorno di continuo.

Guardano gli altri.

Qualcuno potrebbe osservare che non si fanno i cazzi loro.

Ma non è così.

Se li stanno facendo e benissimo.

Infatti stanno cercando indicatori di status negli altri per sapere chi osservare in caso si debba sapere come comportarsi.

Fai una battuta o immetti un elemento nuovo e inaspettato nella situazione e loro correranno con gli occhi a quella persona che avevano identificato, per capire come rispondere.

Siccome le vere figure di riferimento scarseggiano, e siccome non si è sempre tutti insieme a tavola, magari tre amiche stanno girando per un locale e non c'è nessuno da imitare lì oppure non lo si è identificato, potrà capitare che facendo ognuna di testa propria le tre amiche abbiano due risposte diverse ad uno stesso stimolo nuovo immesso nell'ambiente.

Una delle tre ad esempio ride ad una battuta mentre le altre due stanno cercando di capire se si possa ridere di quella battuta, guardandosi intorno.

Ecco che lo status delle due è sotterrato da quella che ha riso senza autorizzazione.

Ora loro due non hanno nient'altro da fare nella vita che tramare e inciuciare alle sue spalle perché se lei finirà male e infelice allora il suo aver riso non sarà stato un'affermazione di status superiore ma soltanto l'idea balzana di una mentecatta che infatti agendo in modo non conforme alle due amiche sta subcomunicando che o è il gruppetto a rispondere in modo sbagliato, o lo sta facendo la tipa che ha riso.

Questo significa che se lei ha successo la stima di se stesse delle altre due crolla.

Se lei perde, loro due stanno bene.

Il problema è che un maschio può vedere un altro essere umano come un ostacolo verso una meta.

Ma l'obiettivo è la meta.

Se l'ostacolo si sposta o subisce una sconfitta, non ha più importanza.

Una femmina o un maschio gregario non la chiudono lì.

Perché il loro problema non è la meta ma proprio quella persona "che ha riso".

Perché da qui in avanti ogni suo successo sarà un colpo duro e ogni sua sconfitta sarà una vittoria di ciò che tiene in vita il gregario o la femmina, ovvero il gruppo e la sua uniformità e condivisione di valori e comportamenti.

Il problema è che ciò che tiene in vita il gruppo in ogni specie sociale è il Signore, il Sire, il Padrone.

Quando c'è lui tutti sanno quando è il momento di ridere e quando è il momento di fare silenzio.

Quel gruppo di tre amiche senza un padrone e gerarchie chiare e stabilite, è come un gruppo di cani rinsevatichiti, persi, senza padrone, senza una guida.

Come i gruppi di amiche che escono da sole, ma anche di maschi di razza subalterna che escono senza offrire i propri servizi ad un padrone perché li guidi, anche i gruppi di cani rinselvatichiti e senza padrone fanno solo danni e spesso si fanno del male a vicenda.

Poi ci torno sopra.

Bel post, complimenti.

Hai spiegato molto bene le dinamiche che stanno dietro il loro comportamento.

Istintivamente trovo inconcepibile il loro modo di pensare e di fare, forse perchè troppo diverso dal mio.

Ma adesso capisco bene il perchè lo fanno. File -> Salva con nome -> salvato insieme al resto del materiale scaricato dal sito.

E anche oggi ho imparato qualcosa :D

Tornaci pure che l'argomento è interessante.

Perché le donne che hanno un padrone hanno qualcuno che gli dà l'autostima, essendo quella femminile legata al potere contrattuale col maschio ed agendo quindi di riflesso, ben diversa da quella procedurale e basata sulle esperienze di riferimento tipica dei maschi.

Quindi l'autostima agisce in modo diverso in base al sesso? Questo lo ignoravo.

E' così per tutte le donne?

in realtà in Brasile ci ho abitato pochi anni ... però ho amici e amiche brasiliani e il mio amore è metà brasiliano.

Avendo amici di diverse nazionalità e avendo vissuto in tanti paesi io riformulerei la tua frase nel modo seguente. "Com'è invece la situazione in Italia? Mi pare di capire che lì ci sia tutta un'altra mentalità" ;) ;)

Bella risposta, in poche parole hai espresso tanto e hai posto la domanda in modo intelligente.

Tu pensa che in italia hanno creato un sito dove si discute di turismo sessuale.

Un giorno becco un tizio che raccontava la sua esperienza in merito.

Il genio era andato al polo nord in cerca di sesso perchè gli erano arrivate voci che le donne del posto erano fra le più facili del pianeta.

Temo che la situazine non sia poi così buona :rofl:

Modificato da Nakama
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Nakama

Il bondage non centra nulla col rapporto M/s, giusto?

Faccio questa domanda idiota perché sto cercando di capire il rapporto che ho con una (o che ha lei con me).

Tranquillo, è un hobbie innocente ;)

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SinofLips

Potrei raccontare differenti aneddoti. Ma mi limiterò al più significativo, quello per cui ho chiuso con un'intera compagnia femminile.

Tipica serata di mezza estate, nel tipico locale estivo torinese. Entro con le mie amiche. Punto subito una preda che a sua volta punta me. Intenso scambio di sguardi, le vibrazioni erano palpabili nell'aria.. La mia carica sessuale era altissima e anche la sua. Dopo un po' di ballo selvaggio sui tavolini.. Incontro lui in mezzo alla pista.. Le mie amiche mi seguirono a ruota.. Io mi feci trasportare dall'atmosfera e mi dedicai alla mia serata e al ragazzo che puntai all'inizio. Le mie amiche mi videro impegnata con questo ragazzo e iniziarono a cercare di portarmi via.. Io non dando retta alle loro lamentele, continuai imperterrita.. Mi stavo godendo la serata a pieno e a quanto pare alle mie amiche non andava giù il fatto che io mi stessi divertendo.. Non so ancora oggi se si misero d'accordo o fu un gesto istintivo che fecero tutte e tre assieme... Ma dopo un paio di strattoni alle braccia, mi strattonarono la canottiera che avevo addosso, squarciandola in due.

Ciò che avvenne dopo non è rilevante.. Fatto sta che non vidi più la mia presa, ma nemmeno le tre arpie!

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Tranquillo, è un hobbie innocente ;)

Peccato.

In effetti, lei, di autostima ne ha tanta anche se si spertica a dirmi che non è così, Ma di fatto è lei che mi ordina di farsi legare, tanto che oggi mi ha chiamato finché si stava masturbando (aveva bisogno di sapere che la stavo ascoltando) e, una volta venuta, ha salutato e messo giù. Devo ancora capire se prenderlo come un insulto o una cosa eccitante.

Subito la prima, però poi mi ha messo di buonumore. :D

Modificato da poiuyto
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Ora loro due non hanno nient'altro da fare nella vita che tramare e inciuciare alle sue spalle perché se lei finirà male e infelice allora il suo aver riso non sarà stato un'affermazione di status superiore ma soltanto l'idea balzana di una mentecatta che infatti agendo in modo non conforme alle due amiche sta subcomunicando che o è il gruppetto a rispondere in modo sbagliato, o lo sta facendo la tipa che ha riso.

Questo significa che se lei ha successo la stima di se stesse delle altre due crolla.

Continuando con l' esempio....

Se la ragazza ridente continua ad accumulare successi su successi affermando dunque il suo effettivo status superiore a discapito del gruppetto,

essa diventa la Signora, la Sire, la Padrona?

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black mamba

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Questo è un thread che inaugura una serie di pillole che dedico alle femmine del forum, lo schema che vorrei utilizzare è il seguente:

Fase uno: identifico un problema di fatto del vivere femminile, un problema che le donne incontrano spesso. Lo racconto sia con esperienze e aneddoti, che con considerazioni sullo schema generale.

Fase due: invito le donne a mettere per iscritto le loro esperienze in merito, non tanto le loro considerazioni apprese dalla tv, ma esperienze personali, storie di vita vissuta.

Fase tre: invito i maschi ad evitare critiche al femminile in genere - solito discorso della trave nel proprio occhio e della pagliuzza nell'occhio altrui - e a proporre soluzioni strategico/tattiche, possibilmente derivate dall'esperienza e non dai manuali americani, che possano tornare utili alle nostre amiche a 4 zampe. (Lapsus ma lo lascio, ognuna si senta offesa od onorata a seconda del suo grado di arguzia).

Fase quattro: dopo aver ascoltato gli sfoghi e le esperienze, dopo aver visionato le soluzioni proposte, cerco di delineare uno schema in tre fasi semplici ma funzionali che possa essere testato dalle femmine.

Fase cinque: raccogliamo feedback dal campo e aggiustiamo il tiro migliorando lo schema proposto.

La prima pillola è

De Fang Da Friend

Ovvero togliere i denti avvelenati all'amica/e, manuale per difendersi dalle amiche.

Parto con una delle mille storie che potrei raccontare in merito.

Sono sobrio, di notte, in giacca e cravatta. Profumato e pulito, l'auricolare ancora all'orecchio e la radio in vita di chi ha appena svolto un lavoro in cui devi essere incensurato per forza.

Vado a prendere una meritata pizzetta al trancio in mezzo a tanta feccia umana, da un pakistano sotto le due torri.

Dal pizzaiolo escono due bellissime ragazze, pari voto. Completamente fuori contesto, come me.

Mentre passano non posso fare a meno di notare che si sono fatte la doccia nella stessa casa, usando lo stesso shampoo e doccia schiuma.

Mi avvicino sorridendo, da davanti, e mi dichiaro estasiato dal profumo di fructis di garnier dello shampoo e balsamo che hanno usato insieme.

La mora mi dice che sbaglio e fa per andarsene, mentre la bionda mi sorride e dice che ci ho preso.

La mora la tira per un braccio e le dice di allontanarsi.

Chiedo a loro due se sono amiche da tanti anni, e la bionda mi dice di sì, mentre la mora mi dice di no.

Allora chiedo loro qualcosa, non ricordo, come se usassero la stessa marca di qualche prodotto per le mani.

Si guardano prima di rispondere, allora spiego che aveva ragione la bionda, e che sono amiche da un bel po'.

La mora fa per tirarla via.

La bionda rimane folgorata un attimo e mi chiede:

oddio ma tu.... dieci anni fa...

Facevi sicurezza allo chalet?

Le dico di sì.

Mi spiega, spiritata dall'emozione, che lei aveva solo 16 anni al tempo e che mi moriva dietro ma non aveva il coraggio di guardarmi perché credeva di essere troppo piccola per me, che ne avevo 25 (pazza)

Intanto l'amica mora la tira per un braccio e le dice di non farsi impezzare, la bionda le spiega che è lei che sta impezzando me, finalmente, dopo 10 anni di desiderio.

Ripeto, pari voto estetico. Dettaglio non da poco.

Dico alla bionda che mi sarebbe piaciuto moltissimo conoscerla allora, ma che mi sono conservato single per lei, e che abbiamo ancora tantissimi anni davanti, lei ha gli occhi illuminati, mi piace tantissimo, e amo il suo profumo.

E' in procinto di ovulare, l'ormone follicolo stimolante sta modificando il sapore della sua pelle, mi batte il cuore col suo, sento vibrare i suoi capezzoli felicissimi per il nostro incontro, e parto per una proiezione nel futuro condivisa con uno sguardo, senza parole.

L'amica mora continua a tirarla per un braccio e le dice di non fermarsi a parlare con la gente di notte.

La bionda insiste che sono dieci anni che mi aspetta e che non sono "gente", ma il suo sogno di ragazzina diventato realtà.

Potrei chiudere il contatto subito. Ma mi sentirei un venditore di aspirapolveri che vuole una firma.

Decido di parlarci un attimo in slow food, di nutrirmi di quell'incontro, di viverla.

La mora la tira fortissimo e si incazza con lei.

Le chiedo il contatto mentre la trascina via, e la mora strilla come un'arpia per coprire la sua voce dolce che voleva sussurrare quel nome.

Non posso certo inseguirle, vestito di nero, di notte, mentre una urla.

Non siamo nel clima politico adatto.

Rimango fermo a guardarle con una speranza mai morta ma sempre accoltellata nel genere femminile, speranza che la bionda prenda posizione per una cosa che vuole e si liberi dell'amica che la tira per un braccio sgridandola per aver parlato con me.

Alla fine se ne vanno, la mora felicissima per essersi evitata il dolore insopportabile di vedere l'amica felice e con la testa fra le nuvole per mesi, o anni.

Le storie simili nella mia esperienza sono molte, sia vissute sulla pelle che osservate avendo lavorato 17 o 18 anni nei locali ed osservato le persone.

Ma ora parlo un attimo di uno schema che mi è affiorato alla mente mentre pochi giorni fa una ragazza cui credo di piacere un po', ha fatto in modo che la sua amica più bella (voto estetico diverso) si sentisse in colpa a venire in albergo da me, facendomi bidonare due volte dopo esserci già accordati, spiegandole che se si va in vacanza tra amiche non si abbandonano quattro amiche in spiaggia da sole per andare da un ragazzo (!).

Lo schema che è affiorato ripensando alle molte migliaia di situazioni che ho osservato nei locali è questo:

Quando le amiche vedono una ragazza che si bacia su un divanetto, o che si sta allontanando verso la spiaggia o l'esterno del locale, con un maschio indubbiamente attraente, la vanno a salvare di forza.

Quando le amiche vedono una ragazza ubriaca che si allontana con un tizio sporco e sfigatissimo o che ci si bacia sui divanetti...

La lasciano fare per poi rinfacciarle cosa ha fatto da ubriaca e farla sentire in colpa o di poco valore.

In particolare quest'estate ho visto Zema ballare benissimo ed essere al centro dell'attenzione in pista, con le ragazze che gli sorridevano, ho visto una ragazza da lui scelta venire salvata dalle amiche prima che potessero fare un po' di petting sui divanetti o baciarsi, ed ho visto le stesse amiche lasciarla fare quando più tardi si è fatta portare sui divanetti da una sorta di zingaro.

Per poi dirle a fine serata che aveva fatto schifo.

Ma ne ho viste tante, tante altre.

Troppe.

Ho visto la presenza inquietante dell'amica bruttina che vigila ferreamente sulla virtù dell'amica figa, razionalizzando cose come "è la mia cucciola e la proteggo", mentre la vedi mangiarsi l'interno delle guance quando la più bella viene approcciata.

Ho visto la difficoltà quasi titanica per due ragazze di pari avvenenza di rimanere amiche senza massacrarsi la vita per più di sei mesi, a meno che una non fosse per qualche motivo completamente sottomessa da propri sensi di colpa e l'altra un po' sadica.

Dal punto di vista maschile, se tante volte abbiamo elaborato strategie di wing in cui uno si sacrifica e sta con la meno bella per permettere all'altro di approcciare il target senza che sia fermato per cattiveria o invidia, è perché davvero non c'è altro modo. Non si trova un set di amiche in cui le altre donne non remino contro quella che sta vivendo una bella sensazione.

Il peggio poi accade quando ad una delle altre il maschio di turno piace.

Sarebbe impossibile ed assurdo il contrario, tipo che esco con uno più bello di me, conosce una ragazza e lo tiro via per un braccio dicendogli che lo proteggo dai pompini.

Benché sia assurdo e grottesco, è la prassi nel femminile italico che conosco (all'estero non so).

Ma non siamo qui per capire come neutralizzare, come maschi, l'amica cockblocker.

Siamo qui per aiutare le nostre amiche a vivere ciò che desiderano nonostante l'amica.

E sebbene ne abbia tantissime altre da narrare, il tema è già chiaro, e direi di partire con la fase 2, se qualche ragazza ha piacere di condividere con noi.

Sarebbe bello anche sentire qualche racconto di ragazze che hanno agito dalla parte della "mora", per capire meglio le loro sensazioni ed aiutarle a stare meglio con se stesse.

A questo proposito invito gli altri utenti a non criticarle e a cercare in tutti i modi di capire.

mi ero persa questa "pillola" e provo a dirti la mia. anche se non so bene quanto successo possa avere questa iniziativa.

anyway: quando hai chiesto di raccontare quella volta in cui avevamo agito dalla parte dell'amica mora, il mio pensiero è stato "chi, io? mai..." poi ho realizzato che probabilmente le cose erano più sfumate. e ho ripescato dalla mia memoria un episodio di parecchi anni fa. ultimo anno di superiori, in gita con la mia amica del cuore.

la baronessa :) vero sangue blu. elegante, bella, raffinata e allo stesso tempo, alternativa già a quindici anni. che arrivava dalla scuola più IN di milano, finita non si sa bene come nel nostro liceo di periferia. le andavano dietro tutti. in gita uno dei miei compagni ci prova. io sempre in mezzo. lui, dopo un paio di giorni, manda i suoi amici del cuore a cazziarmi, io li ho spesati perchè SAPEVO perfettamente che a lei non interessava e che lui non aveva la benchè minima possibilità con una come lei. probabilmente lui avrà anche vissuto la mia presenza come un boicottaggio, ma questo non vuol dire che lo fosse effettivamente.

di casi più eclatanti, non me ne vengono in mente. le mie amiche mi hanno sempre fatto da spalla, quando mi piaceva qualcuno, e non ho memoria di aver consapevolmente boicottato qualcuna. devo anche dire che -avendo dei gusti un po' inconsueti, in fatto di uomini, ma anche di amiche- non capitava poi così di frequente che ci fosse "conflitto di interessi".

"tanto vi dovevo".

bm

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Peccato.

In effetti, lei, di autostima ne ha tanta anche se si spertica a dirmi che non è così, Ma di fatto è lei che mi ordina di farsi legare, tanto che oggi mi ha chiamato finché si stava masturbando (aveva bisogno di sapere che la stavo ascoltando) e, una volta venuta, ha salutato e messo giù. Devo ancora capire se prenderlo come un insulto o una cosa eccitante.

Subito la prima, però poi mi ha messo di buonumore. :D

Probabilmente di autostima ne ha o ha una vita molto piena di responsabilita' e se si fa sottomettere ha bisogno di svincolarsi dalle responsabilita', demandando ad altri le decisioni su di se'. Al contrario chi cerca solo il lato dominante potrebbe voler affermare se stesso perche' in altre situazioni (ad esempio il lavoro)soffre per la propria sottomissione oppure perche' per violenze tende a dover mantenere il controllo.

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