Pillola Rosa #1 - De Fang Da Friend

[-Grey- [Partecipante] 2222]

Gia'...peccato che certe persone usino le conquiste come mezzo per farsi grandi! Io sono sempre piu'convinta comunque che chi davvero scopa tanto, non lo dice in giro, per ovvie ragioni.

sacrosanta verità

il problema del discorso in atto è che spesso per queste o per altre dinamiche assurde, la riservatezza diventa difficile da ottenere

ti faccio un esempio relativo a questo problema specifico delle amiche:

siamo io te e lei

tu mi piaci e voglio andare avanti con te

però lo so che non posso spingere troppo davanti alla tua amica, e non intendo solo baciarsi, perchè sarà gelosa e inizierà a sabotare il tutto anche solo se ci guardiamo troppo negli occhi, facciamo discorsi troppo personali o parliamo da soli per troppo tempo

so anche che non posso prenderti e portarti via perchè sarebbe un pugno in faccia ancora più forte alla tua amica e porterebbe ancora una peggiore rappresaglia

soprattutto so che tu non ti difenderesti mai da queste rappresaglie e che io non posso farlo perchè non mi è socialmente permesso

a quel punto per ottenere la riservatezza sono nella scomoda posizione tra due alternative:

1 - scambiarci i contatti subito e poi lasciarvi in pace (cosa che non mi creerebbe alcun problema, ma sappiamo benissimo che il numero di telefono dopo poche chiacchiere superficiali difficilmente lo daresti), perchè non potendoti isolare il contatto dovresti comunque darmelo sotto il naso della tua amica

2 - continuare a interagire, consapevole che la cosa diventerà presto noiosa per l'impossibilità di escalare e che o tu stessa ti romperai le scatole (e anche io) o se le romperà la tua amica perchè si sentirà esclusa\gelosa prima o poi

questa è la posizione maschile, che può aiutare a capire, per le donne che vogliono superare questo problema, come sia la facciata di questo muro vista dal lato opposto

fondamentale capire che per me (maschio) non c'è nessun problema a scambiarci il numero dopo poche parole e risentirci domani, non c'è problema a metterti le mani addosso e limonarti davanti alla tua\e amica\e o amici, non c'è problema a prenderti e portarti in un posto isolato subito

fondamentale sapere che se non sono proprio un totale imbranato so che anche se tu lo vuoi quanto o più di me, avrai molti più problemi a farlo per diversi motivi

per contribuire, nello spirito del 3d, con una pars construens, io ci vedo un'unica soluzione

prendere posizione, e, se necessario, verbalizzare anche con la tua amica di lasciarvi soli per un momento e che vi rivedrete tra 10 minuti, il tempo per scambiarsi un contatto senza sentirti una zoccola dato che si è potuto parlare un po' e un po' più intensamente

questo da parte tua; da parte dell'amica, ammesso che voglia essere parte della soluzione e non del problema, l'unica è schiodare per 10 minuti di sua iniziativa

se avessi una buona amica con cui già siete d'accordo che è così che si fa in queste situazioni, sarebbe l'ideale

secondo me non si può fare più semplice, è 1 solo step, ma se vogliamo una forma a 3 step per poter approfondire un minimo il mio consiglio è:

1 - una volta consapevole che il maschio ti interessa, se è il caso, metterti FISICAMENTE in una posizione che favorisca la vostra interazione e lasci all'amica la possibilità di schiodare per un po' salvando tutti la faccia.

Questo significa ad esempio: se voi siete sedute e io in piedi, alzati tu (con una scusa qualunque, una sigaretta, sistemarti il vestito, confrontare le vostre altezze,...)

NON far sedere lui, perchè lo sa che dovrebbe, ma una volta che siete tutti e 3 seduti per la tua amica non c'è più modo di schiodare la tua amica

2 - verbalizza, possibilmente in un orecchio, in modo che rimanga tra voi due, alla tua amica di lasciarvi un minuto da soli

una scusa qualunque per parlare nell'orecchio alla tua amica non serve nemmeno, tanto io non sento cosa le dici, ma non è cmq difficile trovarne una, basta dire "devo dirle una cosa un secondo"

se è una di quelle amiche che soffre della tua felicità e si offende e\o ti darà della troia se esplicitamente le chiedi di aiutarti, usa una scusa anche con lei, qualsiasi cosa che la allontani per 1 minuto (mi prendi un drink, mi trovi un accendino...)

più complicato ma efficace: "andiamo in bagno \ al bar" e poi una volta lì "ho dimenticato una cosa, tienimi il posto un secondo" il tempo di tornare da lui per scambiare un numero

3 - dopo questo non cercare da parte di entrambi di forzare un'altra interazione tra voi, e soprattutto capire che se le cose si sono fermate lì non è perchè il ragazzo in questione è timido, senza palle, uno sfigato, ma semplicemente consapevole delle dinamiche assurde che giocano tra voi e delle tue esigenze di donna (questo da ricordare soprattutto dopo 1 o 2 giorni, quando vi risentite per telefono!!!!!) che significa non perdere tempo per telefono ma cercare un incontro il prima possibile da soli per poter riprendere e continuare ciò che non si poteva fare nella situazione precedente in presenza della tua amica

[KrisD [Donna] 2990]

Grey ti do ragione a sto giro.

Se rileggi il mio post su,nel caso uno io ho forzato perche' mi fidavo dell'amica (ingeniuta'dei 16 anni!),ma non avevo fatto i conti con l'invidia. Probabilmente perche' era bruttina.

Nel caso due non lo ho scritto ma la persona in questione e'stata ed e'una delle mie migliori amiche, mi ha fatto e le ho fatto miliardi di favori di ogni tipo (anche prestarci casa e coprirci a vicenda,le ho tenuto il figlio mentre si vedeva con l'amico ecc...).pari bellezza direi, ci hanno sempre scambiato per sorelle, eppure la molla scatta lo stesso.

Quindi l'unica e' farlo di nascosto o in un momento in cui lei fa altro.

Torno a dire che ormai preferisco gestire le cose da sola, in riservatezza. Discorso diverso se parlo con il mio amico gay: sta troppo lontano x vederlo spesso e uscirci,ma se racconto una cosa 1)non giudica, 2)mi da' un punto di vista maschile oggettivo (pare assurdo ma negli approcci molti gay sono diretti come gli uomini etero,vanno dritti alla scopata!)

Alle amiche milf 45enni per lo piu' chiedo consigli che data l'esperienza che hanno mi possono dare, ma non entro mai nello specifico.

[Mercuzio01 [Élite] 742]

é curioso come in un 3d in cui dovrebbero intervenire di più le donne, siano sempre gli uomini in maggioranza e una sola donna a rispondere.

Comunque tutto il discorso si fa interessante e grazie alle esperienze di KrisD stiamo ricevendo un altro "Piccolo Tuffo nella Mente di una Donna". Grazie ancora.

[Lilli [Partecipante] 151]

Episodi di questo tipo sono capitati anche a me svariate volte, sempre con donne italiane o francesi, peraltro semplici conoscenti dato che le mie vere amiche sono russe, lituane e brasiliane. La cosa non è mai stata un gran problema per me poiché quando il ragazzo mi piaceva non mi facevo problemi ad invitare gentilmente la “disturbatrice” di turno a sparire (ovviamente facendolo con tatto e senza che il ragazzo si accorgesse).

Solo una volta non ho potuto farci niente ….

All’età di 16 anni - durante un periodo di vacanza in Italia presso degli zii - uscivo con mia cugina (mia coetanea e molto carina) e la sua compagnia, di cui faceva parte anche il suo ragazzo.

Abbastanza presto mi accorsi che molti dei ragazzi erano attratti da me, insomma interagivano con me / mi guardavano / mi toccavano in un modo che non lasciava dubbi. Però …. Nessuno ci provava con me … Ora, a me tra tutti ne piaceva solo uno e una sera ci provai io con lui ma lui praticamente scappò a gambe levate.

A quel punto, pensai che i ragazzi italiani fossero diversi dai ragazzi brasiliani cui ero abituata (vivevo con i miei in Brasile in quel periodo) e che pertanto io avessi erroneamente confuso il loro modo di fare per interesse nei miei confronti.

La sera prima di ripartire però il ragazzo di mia cugina ( che - seppi dopo - la lasciò il mese successivo) mi raccontò che lei aveva raccontato a tutti i ragazzi della compagnia che io ero fidanzatissima e molto fedele e che se qualcuno di loro “si fosse avvicinato” a me sarebbe scoppiato un casino anche con la mia famiglia e lei ci sarebbe andata di mezzo ...

[Nakama [Partecipante] 700]

Episodi di questo tipo sono capitati anche a me svariate volte, sempre con donne italiane o francesi, peraltro semplici conoscenti dato che le mie vere amiche sono russe, lituane e brasiliane. La cosa non è mai stata un gran problema per me poiché quando il ragazzo mi piaceva non mi facevo problemi ad invitare gentilmente la “disturbatrice” di turno a sparire (ovviamente facendolo con tatto e senza che il ragazzo si accorgesse).

Solo una volta non ho potuto farci niente ….

All’età di 16 anni - durante un periodo di vacanza in Italia presso degli zii - uscivo con mia cugina (mia coetanea e molto carina) e la sua compagnia, di cui faceva parte anche il suo ragazzo.

Abbastanza presto mi accorsi che molti dei ragazzi erano attratti da me, insomma interagivano con me / mi guardavano / mi toccavano in un modo che non lasciava dubbi. Però …. Nessuno ci provava con me … Ora, a me tra tutti ne piaceva solo uno e una sera ci provai io con lui ma lui praticamente scappò a gambe levate.

A quel punto, pensai che i ragazzi italiani fossero diversi dai ragazzi brasiliani cui ero abituata (vivevo con i miei in Brasile in quel periodo) e che pertanto io avessi erroneamente confuso il loro modo di fare per interesse nei miei confronti.

La sera prima di ripartire però il ragazzo di mia cugina ( che - seppi dopo - la lasciò il mese successivo) mi raccontò che lei aveva raccontato a tutti i ragazzi della compagnia che io ero fidanzatissima e molto fedele e che se qualcuno di loro “si fosse avvicinato” a me sarebbe scoppiato un casino anche con la mia famiglia e lei ci sarebbe andata di mezzo ...

Wow, mettono su anche strategie di guerra, da non crederci.

Sono curioso. Come è invece la situazione in Brasile? Mi pare di capire che lì c'è tutta un'altra mentalità

[^'V'^ [Aivia Demon] 160806]

Lilli... Se ti avessi conosciuta quell'estate le parole di tua cugina mi avrebbero solo eccitato di più.

E in ogni caso anche fossero state parole vere non avresti corso alcun rischio.

Perché mangio in silenzio.

[KrisD [Donna] 2990]

Wow, mettono su anche strategie di guerra, da non crederci.

Certo che lo fanno. Mia collega1 a collega2 in un discorso generico:"se sapessi che hai un amante, io lo racconterei a tuo marito". Segue un commento da collega3 "io no, solidarieta' femminile fino alla morte" e nel frattempo 5/6 facce di altre donne che guardano con riprovazione la collega3 (che fra l'altro e'la piu'carina e anche la piu'tranquilla,per cui e'estranea a sti giri d'invidia).

Ho un collega maschio piccolino (22 anni)che si divertono a provocare ogni tanto, un giorno poverino mi fa :"da quando lavoro qui con 10donne ho capito un sacco di cose:voi siete delle serpi".

Modificato 17 Agosto 2015 da KrisD

[Nakama [Partecipante] 700]

Che persone stupide!

Sprecano il loro tempo a rovinare la vita altrui invece di cercare la propria felicità

[^'V'^ [Aivia Demon] 160806]

E se la ricerca della loro felicità passasse proprio dal vedere la rovina altrui?

L'altro giorno alla radio passava una sorta di elogio del gossip in cui si sperticavano a spiegare perché secondo gli scienziati alle donne interessino così tanto le riviste femminili.

Tra vari punti toccati, quello che mi è rimasto impresso è stato che a leggere di cose brutte successe a donne più belle e famose hanno un effetto benefico sull'autostima e si sentono meglio.

Ricordiamo il discorso della manica da vento.

Sentirsi meglio.

Non ha a che fare con un obiettivo da raggiungere in modo maschile, ma con una sensazione desiderata.

Purtroppo oggi trovano quella sensazione quasi solo nel veder disfatte le aspettative e le possibilità altrui.

Questo accade spesso alle puttane freelance ma molto di rado tra quelle che hanno scelto - o sono state scelte - un Sire.

Perché le donne che hanno un padrone hanno qualcuno che gli dà l'autostima, essendo quella femminile legata al potere contrattuale col maschio ed agendo quindi di riflesso, ben diversa da quella procedurale e basata sulle esperienze di riferimento tipica dei maschi.

Eppure ci sono anche maschi che provano tipologie di piacere femminile per insuccessi altrui.

E se facciamo un passo indietro ed osserviamo il quadro d'insieme, notiamo che sono sempre maschi gregari e subordinati per natura ma a cui manca un padrone.

Uno che gli dia autostima riflessa di tipo femminile - gregario.

Ora dal cellulare mi secco a scrivere.

E so che certe verità lontane dal politically correct possono ferire alcune sensibilità culturali e politiche. - ma nessuna sensibilità di pancia - allora, oltre a dire che me ne compiaccio, avverto che ci tornerò sopra.

Modificato 17 Agosto 2015 da ^'V'^

[^'V'^ [Aivia Demon] 160806]

Le persone in cerca di un padrone le riconosci subito.

Si guardano intorno di continuo.

Guardano gli altri.

Qualcuno potrebbe osservare che non si fanno i cazzi loro.

Ma non è così.

Se li stanno facendo e benissimo.

Infatti stanno cercando indicatori di status negli altri per sapere chi osservare in caso si debba sapere come comportarsi.

Fai una battuta o immetti un elemento nuovo e inaspettato nella situazione e loro correranno con gli occhi a quella persona che avevano identificato, per capire come rispondere.

Siccome le vere figure di riferimento scarseggiano, e siccome non si è sempre tutti insieme a tavola, magari tre amiche stanno girando per un locale e non c'è nessuno da imitare lì oppure non lo si è identificato, potrà capitare che facendo ognuna di testa propria le tre amiche abbiano due risposte diverse ad uno stesso stimolo nuovo immesso nell'ambiente.

Una delle tre ad esempio ride ad una battuta mentre le altre due stanno cercando di capire se si possa ridere di quella battuta, guardandosi intorno.

Ecco che lo status delle due è sotterrato da quella che ha riso senza autorizzazione.

Ora loro due non hanno nient'altro da fare nella vita che tramare e inciuciare alle sue spalle perché se lei finirà male e infelice allora il suo aver riso non sarà stato un'affermazione di status superiore ma soltanto l'idea balzana di una mentecatta che infatti agendo in modo non conforme alle due amiche sta subcomunicando che o è il gruppetto a rispondere in modo sbagliato, o lo sta facendo la tipa che ha riso.

Questo significa che se lei ha successo la stima di se stesse delle altre due crolla.

Se lei perde, loro due stanno bene.

Il problema è che un maschio può vedere un altro essere umano come un ostacolo verso una meta.

Ma l'obiettivo è la meta.

Se l'ostacolo si sposta o subisce una sconfitta, non ha più importanza.

Una femmina o un maschio gregario non la chiudono lì.

Perché il loro problema non è la meta ma proprio quella persona "che ha riso".

Perché da qui in avanti ogni suo successo sarà un colpo duro e ogni sua sconfitta sarà una vittoria di ciò che tiene in vita il gregario o la femmina, ovvero il gruppo e la sua uniformità e condivisione di valori e comportamenti.

Il problema è che ciò che tiene in vita il gruppo in ogni specie sociale è il Signore, il Sire, il Padrone.

Quando c'è lui tutti sanno quando è il momento di ridere e quando è il momento di fare silenzio.

Quel gruppo di tre amiche senza un padrone e gerarchie chiare e stabilite, è come un gruppo di cani rinsevatichiti, persi, senza padrone, senza una guida.

Come i gruppi di amiche che escono da sole, ma anche di maschi di razza subalterna che escono senza offrire i propri servizi ad un padrone perché li guidi, anche i gruppi di cani rinselvatichiti e senza padrone fanno solo danni e spesso si fanno del male a vicenda.

Poi ci torno sopra.