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Vivere l'attimo...


Scipio

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Scipio

Una delle cose piú comuni che vi avranno consigliato di fare per godervi la vita...

Ma esattamente cosa significa?E concretamente come si fa?

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Scipio

Dai ragazzi,in questo periodo della vita è una delle cose di cui più ho bisogno,se avete suggerimenti datemeli e non visualizzate e basta!

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AngelOfObsession

Faccio una piccola riflessione sporadica; considerate che sono un matematico e da tempo ormai non scrivo più niente che non siano espressioni formali di simboli logici quindi perdonatemi per il fatto che dovrei esprimere certi concetti delicati in un modo migliore.

Al classico <<vivi ogni attimo come se fosse l'ultimo>> preferisco il nietzschano <<vivi ogni attimo come se fosse eterno>> cioè come se tu lo dovessi rivivere infinite volte.

Il primo concetto riconducibile al carpe diem attribuisce un certo grado di leggerezza alla vita, in sintesi ti chiede di vivere senza responsabilità e senza considerare le conseguenze delle tue azioni quindi senza paura e senza vergogna ma anche senza futuro e senza scopo.

Il secondo invece è di una pesantezza insostenibile per un essere umano (infatti secondo Nietzsche solo l'oltreuomo può accettare il concetto di eterno ritorno), in sostanza ti obbliga a vivere sempre al meglio delle tue possibilità e al contempo ad amare quello che fai non per paura di conseguenze future ma perché ti responsabilizza del presente che in questa ottica tornerà a ripetersi infinite volte, quindi se tu soffri adesso soffrirai all'infinito.

Bisogna imparare ad amare il percorso più della meta, non si deve sperare nel futuro rifugiandosi in esso per fuggire dal presente, ne temerlo come una nube oscura carica di tragedie che si appropinquano, ma piuttosto guardare al presente: pensare a cosa vuoi e puoi fare e imparare ad amare quello che stai facendo o che hai deciso di dover fare.

<<Felicità non è fare quello che si ama, felicità è amare quello che si fa.>> Nietzsche.

Modificato da AngelOfObsession
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Scipio

Faccio una piccola riflessione sporadica; considerate che sono un matematico e da tempo ormai non scrivo più niente che non siano espressioni formali di simboli logici quindi perdonatemi per il fatto che dovrei esprimere certi concetti delicati in un modo migliore.

Al classico <<vivi ogni attimo come se fosse l'ultimo>> preferisco il nietzschano <<vivi ogni attimo come se fosse eterno>> cioè come se tu lo dovessi rivivere infinite volte.

Il primo concetto riconducibile al carpe diem attribuisce un certo grado di leggerezza alla vita, in sintesi ti chiede di vivere senza responsabilità e senza considerare le conseguenze delle tue azioni quindi senza paura e senza vergogna ma anche senza futuro e senza scopo.

Il secondo invece è di una pesantezza insostenibile per un essere umano (infatti secondo Nietzsche solo l'oltreuomo può accettare il concetto di eterno ritorno), in sostanza ti obbliga a vivere sempre al meglio delle tue possibilità e al contempo ad amare quello che fai non per paura di conseguenze future ma perché ti responsabilizza del presente che in questa ottica tornerà a ripetersi infinite volte, quindi se tu soffri adesso soffrirai all'infinito.

Bisogna imparare ad amare il percorso più della meta, non si deve sperare nel futuro rifugiandosi in esso per fuggire dal presente, ne temerlo come una nube oscura carica di tragedie che si appropinquano, ma piuttosto guardare al presente: pensare a cosa vuoi e puoi fare e imparare ad amare quello che stai facendo o che hai deciso di dover fare.

<<Felicità non è fare quello che si ama, felicità è amare quello che si fa.>> Nietzsche.

Bella risposta anche se è un modo diverso da come lo intendevo io di vedere la cosa,ma ugualmente interessante.
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Erlenmeyer

Il carpe diem è uno dei concetti più mal applicati che abbia mai visto. Viene considerato ormai solo come una specie di giustificazione per fare ogni qualsivoglia stronzata passi per la testa in quel momento. In realtà il concetto è un attimino più profondo, ed implica non soltanto il godere del momento attuale, il prendere le cose così come arrivano ed approfittare delle circostanze; implica anche la natura fuggevole del tempo, il promemoria che il nostro tempo su questa terra è fondamentalmente breve, e molto di questo viene sprecato.

Ora, visto che tu chiedi nel concreto come si attua il pensiero dietro il carpe diem, per dartene un'idea al massimo posso fare due semplici esempi:

- Cogliere l'attimo significa avvicinarti ad una ragazza che stai puntando senza aspettare troppo, perché nel frattempo potrebbe arrivare uno con un tempismo appena migliore che te la frega da sotto il naso;

- Cogliere l'attimo significa anche che, per esempio, a scuola ti devi fare i compiti il giorno in cui te li assegnano anche se sono richiesti per la settimana successiva: se inizi a rimandare potresti ritrovarti con grossi problemi a portare a termine quello che devi fare, rischi di ottenere un voto mediocre e di doverti arrabbiare con te stesso ricorrendo all'inutile domanda: "perché ho aspettato e sprecato tutto il tempo che avevo per fare quello che dovevo fare? se li avessi fatti subito ora non dovrei recuperare un'insufficienza"

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