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Predator Clan - Uno sguardo alle tecniche, pattern e tattiche d'amore.


^'V'^

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Il 22/9/2015 at 22:04, Vladimir the Baron ha scritto:

Per quanto riguarda le diverse forme di intelligenza non sarei così drastico, ma sono d'accordo che sotto una certa soglia si parla oggettivamente di stupidità. Ce ne sarebbero di cose da dire a riguardo, ma non vorrei che i lupi si incazzassero per l'off topic :D

You Welcome.

Tuttavia...

Sarebbe ben più bello un mondo dove l'amico più intelligente e capace si facesse carico di quello che è meno intelligente, nel comune interesse.

Entrambi ne avrebbero vantaggio, molto più che a lamentare la presenza di persone poco intelligenti ovunque.

Per me è come parlare di disabilità motorie.

Uno magari non può camminare.

Va bene, allora gli spingiamo la carrozzina, gli diamo la mano, e lui ci svolge del lavoro al PC che può fare anche da seduto.

Un altro magari ha meno sinapsi attive di me, va bene. Se ha senso dell'onore e dell'amicizia, può avere anche un QI di 50, che un posto alla mia tavola e il miglior vino che posso permettermi non glielo toglie nessuno, e lui farà cose che per una persona troppo intelligente sarebbero tediose, come mettere i francobolli sulle buste, riempire pagine di dati da copiare e incollare, ecc.

Ma se c'è volontà di collaborare e di spartirsi i vantaggi, se c'è dignità e rispetto di se stessi e delle persone, chissene del quoziente intellettivo o della disabilità fisica.

Non riesco ad immaginare uno così poco intelligente da non poter ricevere la mia amicizia e il mio sostegno.

Uno infame e inutile sì.

Uno poco intelligente o disabile no.

Non lo dico per fare il politically correct. Si sa che non mi appartiene come personaggio.

Lo dico perché tendo a valutare più i valori di chi desidero accanto che la capacità logico matematica.

Nella società individualista e competitiva è ovvio, che egli sia svantaggiato e deriso, allontanato perché poco utile.

Ma... ognuno può fare il pezzo che sa fare, se c'è un direttore d'orchestra o un architetto in grado di dare ad ognuno il peso che può portare.

Un mio mentore mi redarguì mentre da bambino spiegavo concetti complessi (forse per fare il figo col mentore) ad un mio coetaneo.

Mi disse: gli hai chiesto se ha fame, se vuol fare merenda? Ha forse sete il tuo amico, forse ha freddo e desidera un thé caldo? Se uno ha fame, dagli del pane, non parlargli di metafisica.

Nel Clan c'è il pane, e c'è la metafisica.

Spesso nelle stesse parole, che possono essere latte per qualcuno e carne per qualcun altro, come le favole antiche.

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Vladimir the Baron

Il problema non è tanto che io sia meno intelligente o più intelligente di un altro.

Oltre al fatto che, quoziente a parte, potrebbe sapere tutto di una materia per me inaccessibile e viceversa.

Il problema per cui alcune cose non sono per tutti è che molte persone (non credo dipenda dal QI, in caso correggetemi) cercano:

- Pillola magica, supersoluzione.

- Motivazione

- Schemi e diagrammi

Queste persone affollano i corsi da 3000 euro di tre giorni su come aprire un'impresa e finalmente licenziarsi dal lavoro fisso, affollano i corsi sulla seduzione, e via dicendo.

Alcuni di essi semplicemente passano da una pillola magica alla successiva, o da una schematizzazione alla successiva, convinti di aver preso un'inculata ma che ci sia da un'altra parte lo schema giusto o la soluzione finedimondo.

Non so quantificare se siano la metà o se siano l'80%, ma so che costoro non riescono a far parte di realtà come il Predator Clan.

Magari durante la fase motivazionale al corso che stanno seguendo hanno anche qualche risultato, ma sono risultati che una settimana dopo non riescono a ripetere.

E' un errore secondo me farne una questione di intelligenza, perché se pensiamo alla "Class Action" contro Wanna Marchi, tra le persone circuite c'erano persone laureate e intelligenti.

Anzi.

Si dice in giro che sia difficilissimo circuire i più rozzi, meno intelligenti e più ignoranti, perché diffidano per partito preso e non riescono ad immaginare ciò che gli proponi.

Si è studiato ad esempio che sono proprio persone intelligenti quelle che più spesso vengono truffate, sia perché si sentono protette dalla loro intelligenza, sia perché è proprio la loro intelligenza a fare tutto il lavoro di immaginazione dei risultati.

Credo sia più una questione di "Street Wise", saggezza di strada.

E ritengo che il modello mononucleare di famiglia imposto da poco più di cento anni, la televisione come formatrice e baby sitter e gli insegnanti scolastici come riversatori di nozioni a memoria, siano un terreno poco fertile per questa qualità.

Che credo di avere in buona dose ma che non mi è stata regalata.

Non credo che un tizio dal qi molto alto, cresciuto da genitori religiosi e democratici, dalla tv e riempito di nozioni fino a cercare in un'azienda che lo allatti il surrrogato della madre, sia "adatto" a scegliere il proprio destino.

Certo che può esserlo, ma è così fuori dal suo centro di equilibrio che per omeostasi tenderà a cercare rassicurazioni altrove.

E' bello essere rassicurati, me ne rendo conto.

A me si stringe il culo solo a pensarci, ma capisco davvero chi sta attraversando quella fase che è umana e non priva di bei momenti.

Tastato con mano, tutto vero.

A tal proposito avevo letto "Intelligenza Emotiva" di Goldman, che parla appunto di queste cose e di quanto sia importante sviluppare questo tipo di intelligenza... Di primo impatto sembra banale come lettura, ma proseguendo ci si rende conto che non lo è affatto.

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Il 22/9/2015 at 22:38, Vladimir the Baron ha scritto:

Tastato con mano, tutto vero.

A tal proposito avevo letto "Intelligenza Emotiva" di Goldman, che parla appunto di queste cose e di quanto sia importante sviluppare questo tipo di intelligenza... Di primo impatto sembra banale come lettura, ma proseguendo ci si rende conto che non lo è affatto.

Beh, Goleman ha fatto un sunto divulgativo de "Il Cervello Emotivo" di LeDoux.

Se ti ha appassionato l'argomento approfondirlo sul LeDoux ha senso.

Anche per via del proseguimento:

Laddove Goleman è andato avanti svilendosi in modo sempre più divulgativo con lavori derivati peggio che John Gray con Marte e Venere, fino ad arrivare a collaborare coi Lama tibetani per fare opere tra il new age e lo scientifico da bar, molto vendibili, LeDoux ha continuato invece a scrivere roba pesata e il suo "Il Sè Sinaptico" è decisamente su un piano ormai irraggiungibile per Goleman. (L'abbiamo perso).

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Vladimir the Baron

You Welcome.

Tuttavia...

Sarebbe ben più bello un mondo dove l'amico più intelligente e capace si facesse carico di quello che è meno intelligente, nel comune interesse.

Entrambi ne avrebbero vantaggio, molto più che a lamentare la presenza di persone poco intelligenti ovunque.

Per me è come parlare di disabilità motorie.

Uno magari non può camminare.

Va bene, allora gli spingiamo la carrozzina, gli diamo la mano, e lui ci svolge del lavoro al PC che può fare anche da seduto.

Un altro magari ha meno sinapsi attive di me, va bene. Se ha senso dell'onore e dell'amicizia, può avere anche un QI di 50, che un posto alla mia tavola e il miglior vino che posso permettermi non glielo toglie nessuno, e lui farà cose che per una persona troppo intelligente sarebbero tediose, come mettere i francobolli sulle buste, riempire pagine di dati da copiare e incollare, ecc.

Ma se c'è volontà di collaborare e di spartirsi i vantaggi, se c'è dignità e rispetto di se stessi e delle persone, chissene del quoziente intellettivo o della disabilità fisica.

Non riesco ad immaginare uno così poco intelligente da non poter ricevere la mia amicizia e il mio sostegno.

Uno infame e inutile sì.

Uno poco intelligente o disabile no.

Non lo dico per fare il politically correct. Si sa che non mi appartiene come personaggio.

Lo dico perché tendo a valutare più i valori di chi desidero accanto che la capacità logico matematica.

Nella società individualista e competitiva è ovvio, che egli sia svantaggiato e deriso, allontanato perché poco utile.

Ma... ognuno può fare il pezzo che sa fare, se c'è un direttore d'orchestra o un architetto in grado di dare ad ognuno il peso che può portare.

Un mio mentore mi redarguì mentre da bambino spiegavo concetti complessi (forse per fare il figo col mentore) ad un mio coetaneo.

Mi disse: gli hai chiesto se a fame, se vuol fare merenda? Ha forse sete il tuo amico, forse ha freddo e desidera un thé caldo? Se uno ha fame, dagli del pane, non parlargli di metafisica.

Nel Clan c'è il pane, e c'è la metafisica.

Spesso nelle stesse parole, che possono essere latte per qualcuno e carne per qualcun altro, come le favole antiche.

Intendiamoci, non sto dicendo che il valore di una persona sia determinato dal QI: ho conosciuto molti "stupidi" che mi hanno regalato emozioni magnifiche e geni che mi hanno trattato come spazzatura, stupidi che hanno trionfato e geni che sono stati annientati, entrambi son riusciti a farsi amare ed entrambi son riusciti a farsi odiare... nella mia vita come nella Storia, io stesso non sono un genio, che parlo a fare?

Valuto molti più fattori del QI per definire il valore di una persona, spero che tu non abbia pensato il contrario, perchè tutto sono fuorchè uno snob ;)

Modificato da Vladimir the Baron
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Intendiamoci, non sto dicendo che il valore di una persona sia determinato dal QI: ho conosciuto molti "stupidi" che mi hanno regalato emozioni magnifiche e geni che mi hanno trattato come spazzatura, stupidi che hanno trionfato e geni che sono stati annientati, entrambi son riusciti a farsi amare ed entrambi son riusciti a farsi odiare... nella mia vita come nella Storia, io stesso non sono un genio, che parlo a fare?

Valuto molti più fattori del QI per definire il valore di una persona, spero che tu non abbia pensato il contrario, perchè tutto sono fuorchè uno snob ;)

No no, tranquillo.

Cercavo solo di evitare lo sfogo (e ne avrei da raccontare da far cader le braccia) che diventasse violento contro i meno intelligenti.

In una società democratica in cui il voto del meno intelligente vale tanto quanto quello del genio, a volte è comprensibile un po' di acredine.

Ma volevo evitare lo sfogo anche perché...

La bassa intelligenza non è per forza stupidità.

La stupidità è quella capacità che purtroppo tutti abbiamo in qualche contesto, di cagionare un danno a qualcuno ricevendone in cambio un danno personale.

Uno può mandarti in rovina l'azienda e perderci dei soldi egli stesso eppure essere molto intelligente.

Quello è un comportamento stupido.

Forse stupido è più il contrario di saggio e arguto, che di intelligente.

Ecco, volevo che chi non è molto intelligente non si sentisse chiamare stupido.

Ma amico, se ha un cuore.

Riguardo ai geni... il genio incompreso è quasi un luogo comune, uno stereotipo.

Il mondo è pieno di gente con del talento che non è arrivata da nessuna parte, o di geni finiti in rovina e miseria abbandonati da tutti.

Il mondo è pieno di lepri che hanno perso contro la tartaruga.

Perché se c'è una formula per il successo in qualcosa che abbiamo scelto... questa è l'intenzione, la costanza, il fare un passo ogni giorno in una direzione.

In Cina lo chiamano Kung Fu.

I film di arti marziali ci hanno convinti che sia un sistema di stili di combattimento, ma da loro significa duro lavoro. I risultati di un duro lavoro.

Ora... immagina che io sia poco intelligente.

Non abbastanza da capire la biochimica dell'alimentazione o la biomeccanica sottesa agli esercizi in palestra.

Perfetto.

Allora farò il mio lavoro in cui porto dei sacchi di cemento su per le scale, e con i soldi che ho guadagnato onestamente pagherò uno più intelligente che mi segue nell'allenamento e nella dieta.

Se ho la costanza e l'intenzione, se ho la perseveranza e mi alleno tutte le settimane, chi avrà un fisico migliore dopo due anni tra me e il mio allenatore che è un genio ma non ha voglia di allenarsi?

Modificato da ^'V'^
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Antonio10

Ciao Aivia, io sono nuovo del forum e a dir la verità ancora non mi sono neanche presentato perchè in genere non mi piace scrivere post, rispondere, ecc sono un lettore, mi piace la psicologia conportamentale oltre al rimorchio... da poco sono entrato nel mondo del rimorchio o visto molti siti, e o scaricato abbastanza manuali, tra cui ho comprato anche il tuo libro Social Circle Dark Fascination che non mi è piaciuto, ho trovato anche ridicolo gli esempi che fai sui chunin, sul parlare con le piante ecc... ho visto anche i tuoi video e sembri tanto un attore....

cmq apparte questo, dato che non ti conosco non posso giudicare a prima impressione e dato che sembri anche avere molta gente che ti segue ho lasciato la valutazione nel dubbio..

oltretutto ero anche molto interessato ad entrare nel tuo predator clan per vedere cosa realmente dicevi, cosa realmente c'era scritto, per verificare la mia teoria del "non mi piace" o eventualmente cambiarla in "mi piace".....

alla fine cmq questa rimane solo una questione di gusti, c'è a chi puoi piacere c'è a chi no....

volevo solo dirti una cosa che ho sentito nel video del sito del predator clan di cui hai perfettamente ragione:

tu dici che : "posso solo immaginare il tuo spavento nell'apprendere che il clan funziona a moduli..."

porca miseria sono spaventato si!!! 97 euro a modulo per 9 moduli sono 873 euro,

per di piu non è materiale che mi rimane ma se eventualmente lo voglio rileggere un domani devo pagare un abbonamento mensile di 47 euro.

e non oso neanche contare quanti soldi spenderei per i sottomoduli.....

non siamo tutti miglionari, io faccio il barman in discoteca, e dato che tu sostieni di aver lavorato in varie discoteche e sostieni anche di voler aiutare gli altri e non fare marketing, dovresti venire piu incontro a gente come me che non può permettersi di spendere.....

questo è il mio pensiero..

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Il tema è affascinante.

Giusto la settimana scorsa ho tenuto un workshop ai miei colleghi su come usare l'intelligenza emotiva per tenere sotto controllo le mille attività e effettuare velocemente l'analisi delle priorità.

Due terzi di loro mi guardava come se fossi scemo, un terzo aveva il viso illuminato dallo spunto che probabilmente andranno ad approfondire.

Senza sorpresa ingegneri e informatici stavano nel gruppo dei perplessi, mentre il management ha apprezzato parecchio.

Sulla stupidità, che dire? Dipende da come la definiamo. In generale lo stupido è colui che fa danni agli altri senza trarne vantaggio personale.

Se una persona non sa risolvere problemi matematici, poco male. Come giustamente dici, farà altro.

Lo stupido dei tempi moderni è l'analfabeta funzionale, ovvero colui che conosce solo una minima parte del mondo, non afferra il fatto che esista la complessità e pretende di avere opinioni vincolanti su argomenti di ampio respiro di cui conosce solo ciò che può toccare durante il giorno.

Questi sono pericolosi, perché sono almeno la metà della popolazione.

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TADsince1995

Tastato con mano, tutto vero.

A tal proposito avevo letto "Intelligenza Emotiva" di Goldman, che parla appunto di queste cose e di quanto sia importante sviluppare questo tipo di intelligenza... Di primo impatto sembra banale come lettura, ma proseguendo ci si rende conto che non lo è affatto.

Lo sto leggendo in questo periodo. E' una delle letture più illuminanti insieme a Dyer e ai semplicissimi (ma brucianti) libri di Giacobbe. Dopo leggerò "Intelligenza Sociale".

Spero di poter passare a qualche libro "superiore" come quelli che ha citato Aivia.

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zerozero

Io ci credo alle intelligenze diverse e assolutamente non per essere politically correct.

Una cosa è l'intelligenza logico/matematica che viene rilevata dal test del QI, un conto è l'intelligenza (o capacità mentale) di un calciatore che in 0,1 secondi capisce se è meglio stoppare e girarsi o fare la rovesciata, un altro conto è l'intelligenza di una persona portata per le lingue.

Mi ricordo in erasmus che uno che alla mia stessa università (ingegneria) che non passava neanche mezzo esame, imparò la lingua locale molto prima di me, che non ho mai avuto il minimo problema con gli esami.

Inoltre se dobbiamo parlare di intelligenza "seduttiva" questa probabilmente è molto più simile a quella del calciatore o anche del linguista rispetto all'intelligenza logico/matematica classica, non a caso esiste lo stereotipo del nerd super-intelligente che è una frana con le donne.

Forse si potrebbe supporre che l'intelligenza istintiva sia in trade off con quella logico/matematica. Non so se questo trade off sia dovuto al fatto che chi si sente portato per un certo tipo di intelligenza investa solo su quella o proprio a caratteristiche "hardware", ma fatto sta che è pieno di gente che non sa coniugare i verbi o non riesce a fare le addizioni ma sa stare al mondo, ad un livello proprio istintivo, senza sapere neanche come ci riesce, e gente che sa fare chissà che diavolerie, ma poi non riesce a farsi fare uno sconto dal concessionario.

Possiamo dire anche che il filone della seduzione nasce da persone che hanno quell'intelligenza più portata alla logica e alla matematica che cercano di imparare/formalizzare i comportamenti di chi invece è nato o ha sviluppato quell'intelligenza istintiva necessaria alla seduzione.

Il mio discorso non vuole assolutamente dire che tutti abbiano almeno una qualità, ci sarà anche chi è più portato per tutti i tipi di intelligenza e chi è proprio tarato in qualsiasi campo.

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zerozero

Per quanto riguarda le truffe io avevo notato una cosa particolare: che paradossalmente i truffatori sono anche la gente più facile da truffare.

E' come se esistessero delle persone più portate alla comunicazione, che riescono ad influenzare molto il modo di pensare degli altri (i truffatori) ma al tempo stesso si fanno influenzare molto più facilmente. All'opposto vi sono persone scettiche ed ancorate ai fatti reali che poi però non riescono a coinvolgere i loro simili, a motivarli ed a influenzare i loro comportamenti.

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