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"Amici", fiducia, sincerità e priorità...


D912

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D912

Parto dicendo che le virgolette in "Amici" le ho messe perché non credo minimamente nel concetto comune di amicizia in cui ci si sacrificherebbe ad ogni costo per questo "amico".

Sono dell'idea che tutti noi, consciamente o meno, cerchiamo di circondarci di persone perché è nella nostra natura: siamo esseri sociali e abbiamo bisogno di contatto umano ma è ancora più nella nostra natura fare ciò che riteniamo più vantaggioso per noi.

Recentemente mi è capitato di vedere un "gruppo" (roba di 3 mesi!) rotto fondamentalmente per causa mia: "ci ho provato" con una che piaceva ad un mio amico (al quale ho anche dato dritte che non ha voluto seguire) dopo che questo aveva preso il palo e quindi BOOM sono passato per lo stronzo di turno.

Un altro di questo gruppo mi ha detto che gli ero calato poiché appunto non avrei dovuto (grazie al cazzo, piace anche a lui! ?)

La mia domanda è: perché si è creato questo mito dell'amicizia secondo il quale non dovremmo MAI e dico MAI provarci con una che piace a un nostro amico? Perché mai dovrei agire contro il mio interesse quando lui sicuramente al posto mio non esiterebbe 2 volte a sbattersene il cazzo e a sbattersela per bene?

Inoltre secondo questo criterio mi basterebbe gridare "MIA" in stile pallavolo per ogni ragazza che vedo per assicurarmi che nessuno dei miei "amici" possa provarci? E in quale mondo ciò si verificherebbe?

Il mio concetto di amicizia è il seguente: Sto bene con te, mi piace passare del tempo con te e se posso/voglio non ti do una mano, te ne do anche due! Ma se arriva il momento di Dover scegliere tra me e te sceglierò sempre e solo me, perché con me passo la "maggior parte" del mio tempo.

Cosa ne pensate? Volevo avere un confronto, da cosa nasce questa mitizzazione dell'amicizia?

Modificato da D912
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Erlenmeyer

Il mio concetto di amicizia è il seguente: Sto bene con te, mi piace passare del tempo con te e se posso/voglio non ti do una mano, te ne do anche due! Ma se arriva il momento di Dover scegliere tra me e te sceglierò sempre e solo me, perché con me passo la "maggior parte" del mio tempo.

Cfr:

La lealtà si mostra nei momenti di difficoltà, è la vittoria del rispetto delle regole sulla volontà personale di ottenere il miglior risultato per sé stessi.

La lealtà dovrebbe essere uno dei fondamenti di un'amicizia. Poi se tu non ci credi è un altro conto.

Per continuare sulla linea del tuo racconto, un altro dei fondamenti dell'amicizia, detto in chiave moderna, è "Bros Before Hoes", una simpatica regoletta secondo la quale gli amici vengono prima delle ragazze. Da dove tragga i suoi fondamenti non lo so, ma finché questa "norma" continuerà ad essere un valore chiave dell'amicizia tra maschi, verrai quasi sempre additato come lo stronzo di turno nel momento in cui deciderai di perseguire una ragazza che aveva già puntato un tuo amico, che lui abbia preso un palo o meno.

Se continuerai a credere nel tuo concetto di amicizia vagamente egoistico non riuscirai mai a rimanere in un gruppo a lungo, visto che questi sono i valori vigenti. Al massimo ti troverai in un gruppo di "amici" che non esiteranno a mettertela in culo nel momento in cui loro ne trarranno giovamento.

Inoltre, questa mitizzazione dell'amicizia ha radici effettivamente mitiche... Nel senso che già nell'antica Grecia vi sono miti che raccontano dell'amicizia in termini di lealtà e sacrificio per l'altro, e così via per tutta la storia della letteratura. Insomma, credo che la tua visione dell'amicizia non sia destinata a prendere piede in tempi brevi...

Modificato da Erlenmeyer
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zerozero

Non mi sembra impossibile conciliare amicizia e la suddivisione delle ragazze. Basta seguire una semplice regola: non provarci con una che si sta trombando un tuo amico.

Se questi si sono incavolati perchè ci hai provato con una che soltanto piaceva ad un loro amico sono loro che non sono a posto, probabilmente vivono in condizione di perenne scarsità, o saranno di quei friendzonati che orbitano per tempi infiniti intorno alla stessa ragazza.

Nel mio gruppo ci abbiamo provato in 3 con la stessa in successione e non c'è stata nessuna lite nè nessun malumore (in quel caso abbiamo fallito tutti e 3 ahahaha triste ma vero).

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IO.SI.TU.NO

Non si tratta di "mitizzazione dell'amicizia".....si tratta del fatto che ti sei scelto un gruppo di amici rosiconi e ipocriti...

Rosiconi perché pensano "se non ci sono riuscito io con questa tipa, non ci deve riuscire nessun altro"....per cui ti fanno pesare il fatto che ci vuoi provare anche tu.

Ipocriti perché, come tu giustamente hai detto, se la situazione si fosse svolta a parti invertite non avrebbero esitato un secondo a scoparsi la tipa in questione....

Tu non hai nessuna colpa....se lei ha detto di no al ragazzo in questione, non vedo che obblighi morali avresti dovuto avere....tanto con quel tipo non sarebbe andata lo stesso, per cui se fossero stati veri amici avrebbero tifato per te....per la serie "io non ci sono riuscito, se ci riesce lui fa bene e sono contento per lui".

Per come la vedo io, l'amicizia vera va oltre ste cazzate....quel gruppo di amici per spaccarsi per così poco, era evidentemente basato sull'invidia e sentimenti poco nobili.

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Keran92

Non si tratta di "mitizzazione dell'amicizia".....si tratta del fatto che ti sei scelto un gruppo di amici rosiconi e ipocriti...

Rosiconi perché pensano "se non ci sono riuscito io con questa tipa, non ci deve riuscire nessun altro"....per cui ti fanno pesare il fatto che ci vuoi provare anche tu.

Ipocriti perché, come tu giustamente hai detto, se la situazione si fosse svolta a parti invertite non avrebbero esitato un secondo a scoparsi la tipa in questione....

Tu non hai nessuna colpa....se lei ha detto di no al ragazzo in questione, non vedo che obblighi morali avresti dovuto avere....tanto con quel tipo non sarebbe andata lo stesso, per cui se fossero stati veri amici avrebbero tifato per te....per la serie "io non ci sono riuscito, se ci riesce lui fa bene e sono contento per lui".

Per come la vedo io, l'amicizia vera va oltre ste cazzate....quel gruppo di amici per spaccarsi per così poco, era evidentemente basato sull'invidia e sentimenti poco nobili.

condivido il pensiero....probabilmente son ragazzi che vedono poche tipe e stanno disperati....se uno è stato già respinto non vedo perchè non avresti dovuto provarci

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gelsomino

Cosa ne pensate? Volevo avere un confronto, da cosa nasce questa mitizzazione dell'amicizia?

se si riuscisse a scriverci un libro sopra si ci farebberero paccate di soldi! :spiteful:

Il mito dell'amicizia nasce come al solito da un estremismo,l'estremizzazione del concetto di socialita'/socializzazione,dal latino socius che significa amico.

Come legame tra esseri umani io pongo al primo posto l'amore della mamma per il figlio,su tutti gli altri non metterei la mano sul fuoco.

Siamo stati "bombardati" da millemila storie sull'amicizia ,sul chi trova un amico trova un tesoro,ma alla fine la nostra natura di esseri umani prevale su tutto e tutti,per tornare al latino latinorum,sono in vena stasera :p ,homo homini lupus,l'uomo si comporta da lupo con l'altro uomo.

Oggi bisognerebbe vedere l'amicizia come una sorta di casa a comportamenti stagni...del tipo che l'amico ti e' amico quando sei nella stanza in cui puo' esserlo,per esempio, ti faccio dormire sul divano se vuoi ,ma non chiedermi di dormire nella camera da letto,ti preparo un latte caldo ma non chiedermi di metterti la crema idratante sulla schiena :fool:.

Per quanto riguarda le storie da comari di paese tra te ed i tuoi amici per una ragazza ,e' molto semplice,la storia dell'amico che non deve provarci con la ragazza dell'amco ,uffff :crazy::BangHead: mi sto incartando con tutti questi amici...ma quando cazzo si scopa se qua siamo tutti amici,io ho voglia di farmi solo una sana scopata?! :p

Dicevo la storia del non provarci, e' nata all'interno dei gruppi,perche' conviene a tutti 8-) ,ahhhhh si tranne a te che volevi scopare e giustamente ci ha provato...a proposito com'e' andata??? 8-)

Conviene al LEADER del gruppo che si puo' giocare la partita con la tipa,che se piace al leader non sara' di certo da buttare,conviene alla tipa che puo' fare il cazzo che vuole ,anche provocare maliziosamente gli altri maschietti del gruppo :angel: ,senza che si ritrovi una banda di arrapati da gestire ,conviene agli sfigati del gruppo che hanno una giustificazione alla loro inettitudine nel non provarci.. 8-)

Ecco potrei analizzarti tutte queste varie personalita' una per una,faremmo notte...

ps.. la cosa piu' bella e ridicola e pero' che.. poi interviene uno come te a rompere gli equilibri e tutte le regole del gruppo se ne vanno a farsi friggere...e' la VITA, bellezza..

pps.. di solito alla fine la tizia se la scopa uno esterno alla compagnia,uno che non deve rendere conto a nessuno..hahahhaahha

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Bisogna rispettare le amicizie altrimenti è solo un fottersi a vicenda, assurdo lamentarsi se poi siete i primi a fottere il prossimo.

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comeback

Sono cresciuto col mito del "le donne passano, gli amici restano".

L'indegna conclusione è che ho perso sia donne che amici. Amici poi!

Paradossalmente sono stato un cultore dell'amicizia più dopo i 20anni che nel periodo di scuola o leggermente post-scolastico (cosi per intenderci), forse perchè "crescendo" mi accorgevo che anche la persona più indipendente del mondo, necessita di rispecchiarsi in qualcuno che gli sia amica.

Devo dire che gli anni a seguire sono stati quelli più umilianti per legnate prese (sui denti) da quelli che dovevano essere i miei amici. Nulla di clamoroso sia chiaro, nessuno mi ha rubato la donna o l'auto (anche perchè gli avrei spaccato la faccia diretto), ma mi sono quasi sempre accorto che dietro i rapporti di amicizia c'era una silente ipocrisia. In molti si definivano amici per poi eclissarsi quando "ci sarebbe voluto un amico". Nulla di tragico, non ho mai visto l'amicizia come un soccorso-amico o l'SOS nei momenti di difficoltà, ma avrei preferito da parte di molte persone più empatia, più complicità, più amicizia.

Quello che più mi ha ferito è che a non mostrarmi amicizia erano le persone verso le quali io mi ero mostrato amico.

Ora trovatemi un cretino come me che mentre sta scopando, lascia la ragazza e va a prendere l'amico che ubriaco non trova la strada di casa.

Questo per dire tante volte in cui ho messo persino prima l'amicizia che i miei interessi, che stupido.

Cosi' ho fatto un passo indietro, forse due, o anche tre, ho ricostruito il mio significato di amicizia e ho deciso che io sono il mio migliore amico.

Nessuna scelta di solitudine, di conoscenti e di "amici", ne ho molti, ma il mio significato di amicizia è retrocesso ad una sorta di percorso comune, simpatia, complicità, feeling, nulla di più. Non ho più aspettative, so che gran parte di loro metterebbe prima la figa degli amici anche a 27 anni, e son certo anche a 30 o 40, per poi chiedermi aiuto quando la figa lo molla o gli da buca. Ancora, quando sono all'apice mi cercheranno per condividere con me quel che ho, quando sono down si allontaneranno come se avessi la rogna.

Agisco individualmente, e nel mio ordine ci sono sempre io per primo ed è molto meglio.

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Gatto76

Secondo me si abusa della parola amico,oggi sono tutti amici quelli con cui si scambia qualche parola,quelli della comitiva in cui si esce ma che non si è mai frequentati singolarmente,i colleghi di lavoro con cui si va a prendere un caffè alla macchinetta.Quindi se diamo vero valore alla parola amico,o diamo i voti,al livello alto ci sono pochissimi individui almeno per quanto riguarda la mia vita direi 3-4 gli altri pur volendogli bene sono amici di un livello piu' basso (detto cosi' pare brutto ma è per rendere l'idea)

Altra cosa...più si cresce e più diminuiscono gli amici causa scrematura

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comeback

Secondo me si abusa della parola amico,oggi sono tutti amici quelli con cui si scambia qualche parola,quelli della comitiva in cui si esce ma che non si è mai frequentati singolarmente,i colleghi di lavoro con cui si va a prendere un caffè alla macchinetta.Quindi se diamo vero valore alla parola amico,o diamo i voti,al livello alto ci sono pochissimi individui almeno per quanto riguarda la mia vita direi 3-4 gli altri pur volendogli bene sono amici di un livello piu' basso (detto cosi' pare brutto ma è per rendere l'idea)

Altra cosa...più si cresce e più diminuiscono gli amici causa scrematura

Giusto quel che dici, ma personalmente direi : in parte.

Pensare di poter dire di avere 3 o 4 amici veri nella vita, è una terribile forzatura. 3 o 4 amici? Si, forse se resti nel paese tutta la vita, se accetti noiosamente di rimanere all'angolo della vita e non sperimentare nulla, nemmeno ciò che potresti trovare spingendosi un pò oltre.

La verità è che quei 3/4 amici del cuore, o della vita, spesso sono i personaggi con cui abbiamo fatto scuola o condiviso l'infanzia o la giovinezza (i nostri 17 o 18 anni, per intenderci). Non è detto che sia amicizia, aver fatto percorsi comuni, e anche aver condiviso molto non implica necessariamente un rapporto forte.

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