Caraibika [Élite] 2371 Inviato 15 Ottobre 2015 Condividi Inviato 15 Ottobre 2015 Ho capito da un pò che fare il provider è la cosa migliore per il quieto vivere civile. Ne prendi una che non rompe troppo le palle e fai il bravo fidanzato, pur sapendo che stai baciando un rettile pronto a morderti al primo problema. Durerà due mesi, sei mesi, tre anni, quello che è; durerà fino al punto in cui hai stabilito lo stop loss, cioè il punto in cui quello che pretende è un prezzo troppo più alto di quello che pagheresti per il sesso e l'"affetto" che ti dà. Questo funziona per chi come me è pigro e trova piacevole il sesso con la stessa persona anche dopo tempo; ora come ora il pensiero degli sbattimenti che comporterebbe cercarne altre (soprattutto nella mia realtà) è terrificante, e visto che non ho intenzione di fare delle donne la mia priorità mi godo pigramente la relazione. Sempre consapevole dello stop loss. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
BillyTheCowboy [Partecipante] 890 Inviato 15 Ottobre 2015 Condividi Inviato 15 Ottobre 2015 I parcheggi,lasciateli perdere. Illudetevi che basti l'amore. Illudetevi che il sesso sia altro,rispetto ad un mero meccanismo di controllo. Un qualcosa di celestiale. O di marziano. O di piacevole,per le nostre dee. Illudetevi che non state pagando,perchè voi le donne non le pagate. Mai. Illudetevi che non state pagando a dismisura per una casa,per dello spicciolo sesso che presto sarà un dovere da adempiere nella minor misura possibile,per un futuro divorzio e per la comodità di un futuro amante. Illudetevi che il concetto di seduzione conti ancora qualcosa,alla lunga,senza fondi. Mi é venuta adesso in mente la scena finale di trainspotting. "Metto la testa a posto, vado avanti, rigo dritto, scelgo la vita. Già adesso non vedo l'ora, diventerò esattamente come voi: il lavoro, la famiglia, il maxitelevisore del cazzo, la lavatrice, la macchina, il cd e l'apriscatole elettrico, buona salute, colesterolo basso, polizza vita, mutuo, prima casa, moda casual, valigie, salotto di tre pezzi, fai da te, telequiz, schifezze nella pancia, figli, a spasso nel parco, orario d'ufficio, bravo a golf, l'auto lavata, tanti maglioni, natale in famiglia, pensione privata, esenzione fiscale, tirando avanti lontano dai guai, in attesa del giorno in cui morirai." paulstorm e Connor ha reagito a questo 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Marlon [Partecipante] 197 Inviato 15 Ottobre 2015 Condividi Inviato 15 Ottobre 2015 (modificato) "Amore,andiamo a convivere?" "Cara,stiamo insieme da un anno...aspettiamo un pò,sviluppiamoci come coppia,anche economicamente..." "Tesoro,ma Claudia è andata a convivere con Cesare questo mese,e loro stanno insieme da meno di noi...che uomo sei?" "Perfetto,cucciola,vado con una professionista per non subire tutto questo,e perchè sono meno uomo di Cesare" Dissolvenza. Quanto ancora sarebbe socialmente accettabile LA PRETESA DI MARTIRIO ove questa divenisse la prassi per placare la follia relazionale che attanaglia questo secolo? Non c'è niente di folle, semmai di tragicomico. L'esempio che hai fatto è il dialogo tra una persona che ha voglia di crescere e un'altra che pretende di farlo solo esteriormente, e solo per sè. Edonisticamente ed egoisticamente. Mi spiego sotto. Lieto di rileggerti su IS. Ci tengo a precisare che l'intervento è bello. Ma il sottotesto è simile a molti interventi di Aivia. Quando leggo te o lui, per quanto assertivi e acuti nelle vostre analisi, so già dove andrete a parare. Insomma, depressione di fondo mascherata dal "ho già visto troppi orrori". Stress post-traumatico messo in prosa. Pessimismo cosmico 2.0. Con ironia, perché senza non riesci a dargli un senso oltre ai canonici cinque. Forse perché, come Aivia, scrivi per fare aprire gli occhi a chi ti ascolta, o, come Tenco, scrivi cose tristi perché quando sei felice esci. Ma veniamo al post. La tizia con cui avevi un'affinità tale che ti ha portato a considerare di impegnarti e che poi ha tentato di affossarti psicologicamente con paragoni tra menelli in stato di turgidità lo ha fatto almeno per tre ragioni: per la pressione sociale (i coetanei che convivono, si sposano e figliano), perché la disegnano così (donna, che ha un buco magico che fa pagare anche ai guardoni), perché l'ondata emotiva del passare su un'altra liana la porta a tentare di bruciare quella su cui era, nella speranza che altre non godano del tuo mini-me con la cappella, e che tu passi ere geologiche a disperarti (in realtà basta un blocco sui social e anche sugli smartfòn per disinnescare le sue tendenze sadiche). Al netto dello stalking a base di foto di peni, tra te e la scimmia dotata di vagina è andata così: sbagli tu nella gestione e nell'impostazione del rapporto (mi riferisco a quel "la persona che pensavi che io fossi non è al momento raggiungibile": era fb o qualcosa di più, almeno nella sua testa?), lei ti testa ("ti amo, voglio un figlio da te, se non ce l'hai mi accontento di un nipote"), tu nicchi ("Chiamami Peroni Bane, e sarai la mia fluffer") e lei cambia liana. Senza contare che poteva averla già cambiata e averti testato per valutare chi offre un pacchetto soldi&figli migliore. Il punto non è questo. Come avrai già capito da solo e dagli interventi qui sopra, la scimmia con la vagina di cui parli è stato meglio per te che abbia fatto cambio liana. Non voleva più un rapporto di solo sesso. Non era neanche ltr-material, proprio per come si è rivelata. Anche se lo vuole con tutte le sue forze. Gli mancano le basi. A un certo punto la voglia di crescere le si è fermata, la bellezza le è rimasta e l'orologio biologico ha continuato a ticchettare. E' rimasta, per microtraumi, disillusioni, frustrazioni o quieto vivere, quella che era a 16 anni. Una bellissima stronza, a cui dispensare dosi di minchia e non affetto. La soluzione? Non esiste. Esistono percorsi alternativi di crescita, e per costruirli si deve uscire dal dualismo estremista lover-provider. Perché si parla di impegno a 360°, ed entrambe le categorie ne difettano. Modificato 15 Ottobre 2015 da Marlon Turzioboa, NAP, vojvoda e 1 altro ha reagito a questo 4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nakama [Partecipante] 700 Inviato 15 Ottobre 2015 Condividi Inviato 15 Ottobre 2015 Esistono percorsi alternativi di crescita, e per costruirli si deve uscire dal dualismo estremista lover-provider. Perché si parla di impegno a 360°, ed entrambe le categorie ne difettano. Mi interessa saperne di più. Approfondisci questo punto, grazie GogeMagog ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Hypnogator [Partecipante] 211 Inviato 15 Ottobre 2015 Condividi Inviato 15 Ottobre 2015 Caro Bane, ho letto "l'orrore" + questo post. Trovo che la tua visione non sia poi cambiata molto. Hai solo cambiato di qualche grado l'angolazione da cui vedere le questioni. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
velvetacid [Partecipante] 339 Inviato 16 Ottobre 2015 Condividi Inviato 16 Ottobre 2015 (modificato) Ciao Bane come al solito arrivi e crei scompiglio con il tuo stile di scrittura alla Palahniuk e qualche frase a effetto sparsa qua e là. Ma i contenuti di questo post per quanto ( in parte ) condivisibili e interessanti non portano alla luce nulla di nuovo. Una donna dopo una certa età non si accontenta più di dire alla sua amica "cazzo mi scopa da paura" cerca qualcuno che semplicemente se la pigli, che la sistemi, che la ingravidi. Perché nonostante le deprimenti e anacronistiche scorie di femminismo che aleggiano qua e là, il 95% delle donne si sentirà realizzata, sentirà il suo scopo realizzarsi soltanto quando potrà dare continuità alla specie, perché Shopenaueriamente parlando l'istinto è di riprodursi, senza scopo, ma di riprodursi. Quindi inutile star qui a disperarsi per questo. O lo si accetta, ci accoliamo le nostre donne, le ingravidiamo ecc o...continuiamo con il vagabondaggio seduttivo, scopiamo qua e là senza lamentarci se dopo una settimana o un mese di sesso eccezionale arriva la fase " ma mi ti pigli"? Questo è... VelvetA Modificato 16 Ottobre 2015 da velvetacid mismpa7, Hypnogator, vojvoda e 2 altri ha reagito a questo 5 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160806 Inviato 16 Ottobre 2015 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 16 Ottobre 2015 (modificato) Lieto di rileggerti su IS. Ci tengo a precisare che l'intervento è bello. Ma il sottotesto è simile a molti interventi di Aivia. Quando leggo te o lui, per quanto assertivi e acuti nelle vostre analisi, so già dove andrete a parare. Insomma, depressione di fondo mascherata dal "ho già visto troppi orrori". Stress post-traumatico messo in prosa. Pessimismo cosmico 2.0. Non controbatto quest'idea del pessimismo anche se mi sento estremamente ottimista, realista e non depresso. E' una domanda invece che voglio farti. Sei in un mondo in cui la tv mostra l'eroismo della guerra, il patriottismo, un mondo in cui c'è un ministero per la propaganda che dipinge i nemici come vili e gli alleati come unti dal signore, e in cui i ragazzi crescono col mito di fare la guerra per vedersi riconosciuto il proprio valore in tv. In questo mondo ci sono alcune persone che la tv nemmeno ce l'hanno e che la guerra la devono andare a fare perché è ciò che sono, stanno male nella routine del quieto vivere civile e hanno bisogno di avventura e di stimoli. Queste persone conoscono gli orrori della guerra, i retroscena politici e sono già stati venduti più volte da chi dice in tv di proteggerli, già si sono scontrati con le ridicole regole di ingaggio buoniste e populiste, già hanno perso amici carissimi per operazioni gestite più per compiacere e non rivoltare l'opinione pubblica che per terminare il target. Queste persone non sono depresse, perché fanno ciò per cui sono nate, e certo, a volte hanno un po' di post traumatic stress syndrome, il loro modo di essere li ha portati a vederne un po' troppe. Poi queste persone quando tornano a casa vedono i messaggi fuorvianti della tv, vedono le stronzate sparate dal ministero della propaganda, vedono i giovani pieni di speranze che partono convinti che avranno validazione sociale, che saranno salutati come eroi se acquisiscono un target, e non si rendono conto di essere carne da macello. Allora, queste persone, che non sono depresse e torneranno certamente al fronte per seguire la loro natura, scrivono in giro per portare un po' di realismo, perché chi si arruola capisca bene cosa fa e perché lo fa, e non parta illuso come una bolla di sapone nella valle dei chiodi. In questo modo, chi è nato per sopportare certe privazioni e sopravvivere, avrà modo di prepararsi, essendo messo al corrente da fonti non governative sulla reale situazione al fronte. Chi è nato per cercare tranquillità e il calore di un albero di natale, potrà farsi i suoi calcoli e, da libero pensatore, valutare se non ci siano altri modi per ottenere validazione e accettazione che non siano quello di inseguire il sogno confezionato e fallace di essere un eroe di guerra. E perché... Perché questi tizi che torneranno comunque al fronte perché è ciò che sono, si sbattono a raccontare l'altra verità, per filantropia? Per mettere in guardia o aprire gli occhi? Per sfogarsi con la scrittura come un tempo si faceva tenendo un diario? Credo che di base quando ci si vuole spiegare un comportamento umano si debba tener presente il cui pro dest, e considerare il fatto che alla gente non gliene frega un cazzo degli altri, non me ne frega a me, e agli altri non frega di me. Cosa ci guadagnano questi ad aprire gli occhi altrui? Ognuno pensa al suo guadagno, e quale guadagno muove queste persone? Forse non sono depressi ma soli, persi in un mare di folla con occhi spiritati e inneggiante a cose che non conosce, faticano a vivere quella connessione e quell'amicizia che sarebbe il balsamo per le loro brutture, sarebbe il collirio per i loro occhi violentati. E così... li vedi lanciare messaggi nelle bottiglie... sperando che un giorno qualcuno arrivi e gli dica... ho trovato il tuo messaggio... IO TI VEDO. Mi iscrissi qui nel 2012 per trovare degli amici. Mettendo in chiaro cosa sono e cosa vivo, senza giocare a fare il Mr Sociable che non sono e senza giocare a chi ce l'ha più lungo. Ho trovato critici, detrattori, esattamente come nella vita reale. E ho trovato amici. Come nella vita reale fatico moltissimo a fare. Perché qui ci sono 14'000 persone di cui un 2% può essere compatibile con ciò che sono. Nella vita reale non riesco a conoscere cosi tante persone, e se anche ne trovo uno, la vita divide, ognuno ha il suo lavoro, le sue cose, la famiglia o i suoi giri, e se non sono mai stato uno da comitiva ma sono sempre uscito da solo, non è perché non darei un dito per avere degli amici con cui uscire insieme. E' solo perché con la maggior parte delle persone non mi sento a casa. Posso andarci d'accordo, posso salutarle con una calda stretta di mano, ma non partecipo al loro tipo di follia organizzata, e non uso le loro droghe. I miei giorni più belli di quest'anno sono stati i quattro che ho passato insieme ai tre ragazzi del Clan di Torino. Eravamo tutte persone che sanno come girano le cose in background. Ma direi che non eravamo affatto depressi o pessimisti e quando mi è capitato un bidone da una tipa che mi piaceva moltissimo, e per la quale ero emozionatissimo, se da solo sarei tornato a casa in preda allo scoramento, sapere di tare tornando da loro tre mi ha fatto sentire felice. Non vedevo l'ora di vederli. Non so se Bane condivida, se sia mosso dai miei stessi propulsori, ma credo ci guadagni qualcosa nel descrivere l'orrore che vive in prima linea, e non credo sia il pessimismo o una strana forma di filantropia. L'altro giorno parlavo con una ragazza che ha passato anni a rincoglionirsi su un giochino on line dove costruisci delle cose con degli oggetti chiamati "furni". Non so il nome del gioco, ma avendoci passato migliaia di ore, le feci notare quanto avrebbe guadagnato o imparato passando le medesime ore su una piattaforma di e learning o dedicando quel tempo a smanettare con la grafica o col video editing. Le chiesi quindi cosa ci guadagnasse, cosa la tenesse incollata. E mi disse che in quel mondo virtuale, si creano dei gruppi di persone a cui piacciono le stesse cose, persone che nella tua città non avresti trovato, o magari ne avresti trovata una. Così, in tutto il mondo si creavano queste sub stanze di giocatori animati dagli stessi interessi che si scambiavano tempo di qualità e che le sarebbe piaciuto molto di più avere un luogo fisico, del genere. Ma che sicuramente non era andando al bar sotto casa a socializzare che avrebbe trovato quella qualità di persone. Qualità PER LEI. Beninteso. Non qualità in senso assoluto. Nella stessa piattaforma c'erano altri gruppi e mondi con gusti diversi dai suoi, che vivevano le stesse sensazioni di connessione ed amicizia tra loro che lei viveva con quelli affini a lei. E per trasmettere un messaggio in cerca di persone affini, bisogna mettersi un po' a nudo, bisogna parlare dei propri interessi e sentimenti. Questi sono messaggi nella bottiglia. Anche... questo post, lo è. Modificato 16 Ottobre 2015 da ^'V'^ BeegBooties, Tony Stark, BANE e 13 altri ha reagito a questo 16 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Keran92 [Partecipante] 5063 Inviato 16 Ottobre 2015 Condividi Inviato 16 Ottobre 2015 ed è davvero bello trovare messaggi nelle bottiglie specie quando appunto ti senti solo e fuori dal mondo immerso in "verità" che spesso son solo illusioni che celano il tutto è un pò come uscire dalla caverna di platone...ti fa sentire meno solo avere altri che come te scoprono la verà realtà, o almeno si levano dalla mente e dagli occhi un pò di cavolate....ti aiuta ad affrontare con più energia il tutto anche freefall, ^'V'^, maldiluna e 2 altri ha reagito a questo 5 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
KrisD [Donna] 2990 Inviato 16 Ottobre 2015 Condividi Inviato 16 Ottobre 2015 Esistono percorsi alternativi di crescita, e per costruirli si deve uscire dal dualismo estremista lover-provider. Perché si parla di impegno a 360°, ed entrambe le categorie ne difettano. Molto dispendioso. Ma piu' che altro e' una faticaccia trovare quello/a per cui sbattersi vale la pena. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
poiuyto [Élite] 2190 Inviato 17 Ottobre 2015 Condividi Inviato 17 Ottobre 2015 Velve, Bane non lamentava il volersi accasare, traraltro suo pieno diritto. Ma il fatto che l'avesse mollato per cercare schiavi e, non avendone trovati, sia tornata da lui volendo comunque ottenere il suo scopo. Di fronte al suo rifiuto, lei ha iniziato a dargli addosso. Tutto qui. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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