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Il racconto di una storia che potrebbe servire a molti. (Stronza che si pente)


AlexTheSeductor

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Quasiloser

Sai Freefall, la tua risposta mi ha fatto riflettere, ho ripensato alla mia prima Oneitis e a tutte le altre con annessi freeze (che possiamo definire anche come un atto di "indifferenza forzata") vado un attimo OT ed eventualmente apro un 3d, se non ce ne sono già, che parlano della incontrollabilità dell'indifferenza...

L'indifferenza arriva davvero da sola, o c'è margine di manovra per farla arrivare?

Ok, se l'evento che ti arreca sofferenza si è appena verificato è molto improbabile riuscire a essere indifferenti nei confronti di chi ti ha deluso, ma quando è passato del tempo e tutto si è affievolito, siamo davvero sicuri che non possiamo controllare parzialmente l'indifferenza con i nostri pensieri? Comincio a dubitarne...

Prendiamo ad esempio un ragazzo al suo primo abbandono amoroso che ha freezato e che sta da cani, e poi prendiamo chi magari è un pò più avanti con l'età e l' esperienza e ha già alle spalle 10-15 freeze: quello che è probabile è che il secondo soffrirà molto di meno del primo, forse perchè ha già "allenato" una certa capacità di fregarsene? Mi viene da pensare che l'abitudine a farlo gli dia in automatico una maggiore predisposizione a fottersene.

Non ne sono convinto ripeto, mi sorge solo questo dubbio.

Ricordo ancora bene la mia prima One-itis(parliamo di più di 10 anni fa), ci stetti chiaramente male, avevo lei sempre in testa, poi un giorno mi svegliai e mi è come rimbombato in testa un vaffanculo gigante, mi ricordo benissimo, gridai dentro di me "Vaffanculoooo!" ...e da quel momento cominciai la mia risalita, e l'immagine di lei cominciò lentamente a sbiadirsi. Sono assolutamente convinto che attivai qualcosa dentro di me, con quella reazione.

Ed ho sentito storie identiche alla mia, in cui il poveraccio si sveglia una mattina e dice basta...

Siamo davvero sicuri che non abbiamo alcun margine di decisione nell'essere indifferenti?

Siamo davvero sicuri che non sia anch'essa una capacità parzialmente allenabile e controllabile?

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AlexTheSeductor

Sai Freefall, la tua risposta mi ha fatto riflettere, ho ripensato alla mia prima Oneitis e a tutte le altre con annessi freeze (che possiamo definire anche come un atto di "indifferenza forzata") vado un attimo OT ed eventualmente apro un 3d, se non ce ne sono già, che parlano della incontrollabilità dell'indifferenza...

L'indifferenza arriva davvero da sola, o c'è margine di manovra per farla arrivare?

Ok, se l'evento che ti arreca sofferenza si è appena verificato è molto improbabile riuscire a essere indifferenti nei confronti di chi ti ha deluso, ma quando è passato del tempo e tutto si è affievolito, siamo davvero sicuri che non possiamo controllare parzialmente l'indifferenza con i nostri pensieri? Comincio a dubitarne...

Prendiamo ad esempio un ragazzo al suo primo abbandono amoroso che ha freezato e che sta da cani, e poi prendiamo chi magari è un pò più avanti con l'età e l' esperienza e ha già alle spalle 10-15 freeze: quello che è probabile è che il secondo soffrirà molto di meno del primo, forse perchè ha già "allenato" una certa capacità di fregarsene? Mi viene da pensare che l'abitudine a farlo gli dia in automatico una maggiore predisposizione a fottersene.

Non ne sono convinto ripeto, mi sorge solo questo dubbio.

Ricordo ancora bene la mia prima One-itis(parliamo di più di 10 anni fa), ci stetti chiaramente male, avevo lei sempre in testa, poi un giorno mi svegliai e mi è come rimbombato in testa un vaffanculo gigante, mi ricordo benissimo, gridai dentro di me "Vaffanculoooo!" ...e da quel momento cominciai la mia risalita, e l'immagine di lei cominciò lentamente a sbiadirsi. Sono assolutamente convinto che attivai qualcosa dentro di me, con quella reazione.

Ed ho sentito storie identiche alla mia, in cui il poveraccio si sveglia una mattina e dice basta...

Siamo davvero sicuri che non abbiamo alcun margine di decisione nell'essere indifferenti?

Siamo davvero sicuri che non sia anch'essa una capacità parzialmente allenabile e controllabile?

Guarda posso parlarti per conto mio intanto che ti rispondera' freefall. Ho avuto il mio primo amore e sono stato delusissimo, 4 mesi di pensiero finche' non mi fratturo la caviglia, e miracolosamente, dimentico lei (fortunatamente recupero anch con la frattura). Ti dico che io, momentaneamente sono in one-it-is e cerco di migliorarmi, di fregarmene, ci riesco (passato un mese dalla rottura) ma non lo so, non mi scatta la gelosia o cose allegate ad essa, mi scatta piu' che altro (parlo dell'indifferenza quando crolla), quando sento da gente amici e non che essa dice in continuazione di stare bene. Non lo so se sia vero o meno, probabilmente lo è,preferisco pensarla cosi' piu' che flagellarmi il cervello con pensieri illusori (sono in freeze, sono ancora debole), riesco ad essere indifferente a livello fisico quando essa è in giro,ma a livello mentale no. Ho il suo pensiero purtroppo nella mia testa, ma ci riesco, sto andando avanti. So che non devo badare alle sue parole,perche'le donne sono cosi'. Ma ti dico, se hai amato veramente, diciamo che dopo una rottura l'indifferenza deve venire da se',non c'e' un tempo o altro e secondo me non c'entra l'allenamento o altro.

Spiegami della tua prima one it is, dopo che ti ha colpito l'indifferenza, cos'e' successo? Solo curiosita'.

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Quasiloser

Io però non voglio che ciò che ho scritto venga frainteso. Non intendo assolutamente dire che se sei in one itis puoi controllare l'indifferenza ed accenderla come un interruttore e fare sparire come per magia qualcuno dalla tua mente, sto semplicemente dubitando del fatto che sia completamente involontaria e che l'unico modo per farla arrivare sia solo aspettare che passi il tempo... quindi ho modo di credere che per quanto ti bruci perdere qualcuno che ami, effettivamente se lo hai già fatto diverse volte farai meno fatica a sbarazzarti del fardello ed a riprenderti prima.

Ergo sono scettico riguardo al fatto che non c'entri essere già abituati ad andare avanti, ma è solo ovviamente la mia opinione.

Comunque, la mia prima one itis (ne ho avute 3 in totale, più 2 mini-oneitis durate max un paio di settimane) fu ovviamente terribile, inutile descriverne il dolore (e inutile parlare della storia, sono davvero tutte uguali alla fine), tutti gli utenti o quasi di questo forum conoscono bene quel bruciore distruttivo, ho pianto per 2 mesi, ho continuato a stare male per almeno altri 3 mesi, e poi un giorno ho detto basta, da quel giorno ricominciai gradualmente a vivere sereno, e come ho descritto nel mio commento precedente, ricordo bene la sua immagine nella mia testa che sbiadiva piano piano, sempre di più, fino a sparire. Quando la rividi, 5 mesi dopo circa dal giorno in cui dissi basta, io mi resi davvero conto che non provavo più nulla, a parte curiosità nel vederla e quella strana sensazione di incontrare qualcuno che è stato importante nella tua vita, e poi di colpo siete diventati di nuovo due sconosciuti.

Non dico che ho controllato volontariamente la mia indifferenza, ma son sicuro che non è stato solo merito del tempo e dell'aspettare che passasse...

p.s.Non so cosa intendi tu per amare veramente, io credo che pochissimi siano davvero in grado di amare veramente, dare amore incondizionato. Noi di solito diamo inconsciamente per ricevere in cambio, diventiamo col tempo possessivi e alla ricerca costante di controllo. Quella sensazione di essere considerati un dio dalla propria amata, alla fine diventa una droga, e non facciamo altro che cercare di prolungare il brodo il più possibile.

Se ami veramente, sei pronto in qualsiasi momento a lasciarla andare, senza soffrire e senza alcun rancore, spero di riuscire a provare tutto questo un giorno...

Sono però soddisfatto del fatto che non ho mai voluto riprendermi l'ex dopo che è finita, alla fine della storia ho sempre fatto saltare tutti i ponti con la dinamite, e non ne ho più voluto sapere nulla, prima ancora di conoscere questo magnifico forum e parole come freeze.

Modificato da Quasiloser
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freefall

Sai Freefall, la tua risposta mi ha fatto riflettere, ho ripensato alla mia prima Oneitis e a tutte le altre con annessi freeze (che possiamo definire anche come un atto di "indifferenza forzata") vado un attimo OT ed eventualmente apro un 3d, se non ce ne sono già, che parlano della incontrollabilità dell'indifferenza...

L'indifferenza arriva davvero da sola, o c'è margine di manovra per farla arrivare?

Ok, se l'evento che ti arreca sofferenza si è appena verificato è molto improbabile riuscire a essere indifferenti nei confronti di chi ti ha deluso, ma quando è passato del tempo e tutto si è affievolito, siamo davvero sicuri che non possiamo controllare parzialmente l'indifferenza con i nostri pensieri? Comincio a dubitarne...

Prendiamo ad esempio un ragazzo al suo primo abbandono amoroso che ha freezato e che sta da cani, e poi prendiamo chi magari è un pò più avanti con l'età e l' esperienza e ha già alle spalle 10-15 freeze: quello che è probabile è che il secondo soffrirà molto di meno del primo, forse perchè ha già "allenato" una certa capacità di fregarsene? Mi viene da pensare che l'abitudine a farlo gli dia in automatico una maggiore predisposizione a fottersene.

Non ne sono convinto ripeto, mi sorge solo questo dubbio.

Ricordo ancora bene la mia prima One-itis(parliamo di più di 10 anni fa), ci stetti chiaramente male, avevo lei sempre in testa, poi un giorno mi svegliai e mi è come rimbombato in testa un vaffanculo gigante, mi ricordo benissimo, gridai dentro di me "Vaffanculoooo!" ...e da quel momento cominciai la mia risalita, e l'immagine di lei cominciò lentamente a sbiadirsi. Sono assolutamente convinto che attivai qualcosa dentro di me, con quella reazione.

Ed ho sentito storie identiche alla mia, in cui il poveraccio si sveglia una mattina e dice basta...

Siamo davvero sicuri che non abbiamo alcun margine di decisione nell'essere indifferenti?

Siamo davvero sicuri che non sia anch'essa una capacità parzialmente allenabile e controllabile?

Sono dell'idea che possiamo allenarci a diventare più velocemente indifferenti a qualcosa. È come fare il callo.

Ma quando siamo veramente indifferenti, ce ne accorgiamo?

Sei indifferente alla buonissima pizza che sto per mangiare? Non al 100%. Non la vedi, ma adesso sai che esiste e che può influenzare la tua risposta nel post che puoi scrivere.

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Quasiloser

Sono dell'idea che possiamo allenarci a diventare più velocemente indifferenti a qualcosa. È come fare il callo.

Ma quando siamo veramente indifferenti, ce ne accorgiamo?

Sei indifferente alla buonissima pizza che sto per mangiare? Non al 100%. Non la vedi, ma adesso sai che esiste e che può influenzare la tua risposta nel post che puoi scrivere.

Beh, credo proprio io sia della stessa idea :). Ci fai il callo.

Certo, infatti mi riferisco ad una indefferenza relativa, una soglia di indifferenza entro il quale una persona o un oggetto non possiede piu quella importanza tale da indirizzargli un consistente quantitativo di attenzione. Venire a conoscenza dell'esistenza della persona o dell'oggetto rende già in automatico che l'indifferenza non sarà più totale, ma relativa.

Alex, un'ultima risposta alla tua domanda: quando sono finite le poche storie importanti che ho avuto, non mi ha fatto mai tanto male l'abbandonare la ragazza, o la consapevolezza che sicuramente non ci saremmo più cagati, o la consapevolezza che sarebbe andata a letto con altri, o il pensiero che avrebbe fatto esattamente con qualcun altro quello che faceva con me, o la paura che avrebbe amato qualcun altro più di me, o che non sarei più stato io il più importante di quelli che ha incontrato: tutto questo poteva arrecarmi del fastidio, fastidio che era comunque facilmente soffocabile dopo un po.

Quello che mi ha davvero fatto male più di tutto, quello che mi ha lasciato profonde cicatrici, quello che davvero ancora oggi faccio fatica ad accettare, tutte le volte, è quella improvvisa freddezza nei tuoi confronti, quel cambio repentino nel modo di trattarti dopo che è finita, quella orribile sensazione, mista a profondo disgusto, nel rendersi conto di aver assistito a una recita, una recita che non sai nemmeno quando è cominciata (quando è finito l'amore mi dirai ok, ma vai a capire comunque quando è successo, certe volte i segnali sono quasi impercettibili), quell'essere trattati all'improvviso come robaccia vecchia da buttare.

Se tu sei la mia donna e io non ti voglio più, ti mollo, ma ti tratto comunque con rispetto, rispetto da essere umano verso un altro essere umano. Perchè il fatto che io non ti voglia più non giustifica che posso trattarti come una merda. Ecco, io una così non l'ho mai trovata, per ora.

Quattro anni fa ho avuto una breve storia a distanza (4 mesi-120 km), non funzionò, io non volevo più lei e lei non voleva più me, ma le volevo comunque un bene dell'anima. Beh, quando ci mollammo, certo che non l'avrei più rivista (e così è successo per fortuna), io le scrissi per un paio di giorni augurandole ogni bene e facendole i complimenti per la persona che era. Non volevo riprendermela, non c'era alcun secondo fine in ciò che le scrivevo, era un sincero e genuino addio, cercavo di essere carino per l'ultima volta con una persona con cui sapevo non avrei avuto più nulla a che fare, si era comportata sempre bene ed ero convinto si meritasse quei complimenti, la stavo lasciando andare e provavo quasi gioia per lei a momenti. Beh, la sua risposta a questa mia "ultima carineria" fu quella di diventare un pezzo di ghiaccio, si fece altezzosa, cominciò a rispondermi come se mi stesse facendo un favore, reagiva ai messaggi quasi come se uno sconosciuto la stesse importunando, quasi come se dovesse levarsi di mezzo un suo ennesimo, insipido spasimante. Questo mi tolse la gioia che stavo provando in quel momento e mi distrusse davvero. Ovviamente, una volta capito che non c'era più nulla di umano in lei nei miei confronti, tagliai corto e la mandai nella terra dei cachi.

Quando è successo di nuovo con qualcun' altra, io ho sentito di nuovo quel forte impulso dentro di me, di dare un caloroso ultimo saluto...ma alla fine ho ricordato quell'episodio ed ho represso l'impulso con tutta la mia forza, tagliando corto e breve e imponendomi di fottermene altamente.

Questo perchè ormai mi sono convinto che anche la mia umanità devi fare mooolto di più per guadagnartela.

Grazie a voi per lo scambio di opinioni e di esperienze.

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AlexTheSeductor

Eh ragazzi oggi decido di farci più ingarbugliare il cervello. Sempre parlando con questa ragazza, sono uscite fuori delle parole e delle cose assurde.

Per farvela breve:

"Pensavo di non amarlo al 99%, e glielo detto per allontanarlo perché non volevo che si facesse ulteriore male."

"Poi si è messo con quella ragazza e ha iniziato a fare l'uomo, perché quando cazzo era con me non lo ha fatto... diamine.."

"Sono passati 8 mesi, ho fatto il mio errore sia nel lasciarlo che andarci a letto con un altro"

"Da quando abbiamo scopato quella sera (dopo quattro mesi che si erano lasciati), lì ho capito si amarlo veramente"

"Faceva il bambino e non lo volevo più"

"Gli ho chiesto scusa 300 volte,ma non vuole perdonarmi"

Ragazzi ha dell'incredibile questa storia. Io non riesco a capirla, a livello razionale, pensandoci da quello che ho imparato in un mese da quando sto su IS non mi colpisce alla fine.

Erano ubriachi, hanno litigato, poi hanno scopato. All'inizio non si erano sentiti per 3 mesi o una roba del genere.

È pazzesco, pazzesco. Quanto si sia ribaltata una situazione...

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freefall

Eh ragazzi oggi decido di farci più ingarbugliare il cervello. Sempre parlando con questa ragazza, sono uscite fuori delle parole e delle cose assurde.

Per farvela breve:

"Pensavo di non amarlo al 99%, e glielo detto per allontanarlo perché non volevo che si facesse ulteriore male."

"Poi si è messo con quella ragazza e ha iniziato a fare l'uomo, perché quando cazzo era con me non lo ha fatto... diamine.."

"Sono passati 8 mesi, ho fatto il mio errore sia nel lasciarlo che andarci a letto con un altro"

"Da quando abbiamo scopato quella sera (dopo quattro mesi che si erano lasciati), lì ho capito si amarlo veramente"

"Faceva il bambino e non lo volevo più"

"Gli ho chiesto scusa 300 volte,ma non vuole perdonarmi"

Ragazzi ha dell'incredibile questa storia. Io non riesco a capirla, a livello razionale, pensandoci da quello che ho imparato in un mese da quando sto su IS non mi colpisce alla fine.

Erano ubriachi, hanno litigato, poi hanno scopato. All'inizio non si erano sentiti per 3 mesi o una roba del genere.

È pazzesco, pazzesco. Quanto si sia ribaltata una situazione...

Oggi a pranzo.

Io e due mie colleghe.

Una comincia a parlare di Caio.

Alla fine concordano che è un puttaniere e "che si è sposato a fare che tanto non è fedele".

Insomma è un uomo di merda.

Lo stesso uomo di merda che entrambe si sono scopate.

Oramai, quando vedo una femmina che parla male di un maschio (che non sia suo figlio) penso solo che:

- o se lo è scopato;

- o se lo vorrebbe scopare.

Di quanto sbaglio?

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MF22

È la assoluta verità. C'è solo una cosa da fare con le donne: L'UOMO. Se sei uomo, loro hanno questa attrazione naturale/biologica/genetica per te, è qualcosa che hanno di inconscio e tutta la storiella del controllo è una verità assoluta.
Hai controllo su di lei -> sei uomo -> loro sono attratte. È molto difficile arrivare a quel punto lì, ci vuole un lavoro di tempo ed esperienza, di notti insonni a pensare che non l'avrai mai. Ma del resto per uscire dal buio ci devi passare dentro. Però è solamente la fottuta realtà.

P.s: non sono uno di quelli che ce l'ha fatta, ho ancora molta strada da fare. Però, fidatevi di uno che non sa niente.

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AlexTheSeductor

Oggi a pranzo.

Io e due mie colleghe.

Una comincia a parlare di Caio.

Alla fine concordano che è un puttaniere e "che si è sposato a fare che tanto non è fedele".

Insomma è un uomo di merda.

Lo stesso uomo di merda che entrambe si sono scopate.

Oramai, quando vedo una femmina che parla male di un maschio (che non sia suo figlio) penso solo che:

- o se lo è scopato;

- o se lo vorrebbe scopare.

Di quanto sbaglio?

Di praticamente nulla direi. Ma a me viene da ridere. Troppo, ma purtroppo il mondo (ovvero la loro testolina) funziona così, che si vadano a benedire i principi morali, mi piaceva stare in quell'illusione pero'...

È la assoluta verità. C'è solo una cosa da fare con le donne: L'UOMO. Se sei uomo, loro hanno questa attrazione naturale/biologica/genetica per te, è qualcosa che hanno di inconscio e tutta la storiella del controllo è una verità assoluta.

Hai controllo su di lei -> sei uomo -> loro sono attratte. È molto difficile arrivare a quel punto lì, ci vuole un lavoro di tempo ed esperienza, di notti insonni a pensare che non l'avrai mai. Ma del resto per uscire dal buio ci devi passare dentro. Però è solamente la fottuta realtà.

P.s: non sono uno di quelli che ce l'ha fatta, ho ancora molta strada da fare. Però, fidatevi di uno che non sa niente.

Tranquillo MF22, facciamoci la strada, non abbiamo niente da perdere, tranne che avere una bella vita.

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AlexTheSeductor

Quesito.

Come farei a k-closarla? C'è abbastanza attrazione penso. A scuola mi chiama e parliamo, fortunatamente non più dei rispettivi ex. Inizia a baciarmi sul collo lei.

Non voglio una LTR. Per ora.

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