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Credi, a chi c'è passato! (L'importanza del Freeze!!)


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Thorp
Il 2/6/2021 at 10:15, thehappyunicorn ha scritto:

Mi piace questa tua citazione.

Che dire, sono combattuto tra due scenari: uno che sostanzialmente è uguale alla tua interpretazione, e credo sia anche il più probabile.

E un secondo, dove depressione (sua) o meno, sia tutto più semplice del previsto: lei si è semplicemente stufata. Questo secondo scenario mi lascia più instabile perché, se così fosse, non avrei capito proprio nulla per mesi e mesi. Anzi, forse non avrei capito mai nulla di lei. E questo pensiero mi ferisce più di quanto dovrebbe, devo ammetterlo 

Lei inoltre non si lascia avvicinare, da un giorno all'altro ha eretto un muro mentale e fisico inattaccabile da qualsiasi angolazione, mentre io a cavallo del mio destriero, vi giriamo attorno cercando un piccolo varco dove posare la scala per tentare una riconnessione. Ed ogni giorno le sue mura sono però più alte, il mio cavallo più fiacco e la mia posizione di presunto cavaliere sempre più vacillante, sembrando ai miei stessi occhi sempre più simile a quella di un vagabondo errante a mendicare un giaciglio di fieno e un tozzo di pane (secco)

 

Fratello,deponi le armi,non puoi risolvere problemi di questa tipologia benchè umanamente possa scattarti l'idea di farlo nel più bel modo creativo che tu conosca.Sono D'accordo con chi mi ha preceduto,aspettati o la risposta indifferente o quella d'attacco.Proprio ieri mi è capitato di sciogliere il Freeze e scrivere alla mia One Itis una lettera con tutta la creatività possibile,risultato: Ciao come stai? Ho letto ciò che mi hai scritto,ma le mie scelte le ho fatte dovevi pensarci prima.Come te,avevo previsto una delle due risposte,ma pensi che realmente fossi pronto al 100%? Assolutamente no,guardandomi oggi ho accusato il destro che non mi ha mandato KO,ma che si è fatto sentire. Spero di averti fornito una prova degna di nota del fatto che fornire un aiuto serve a poco se è la stessa persona a voler far saltare il ponte senza interessarsi della vittima.

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Sensei10

Non sei solo così, ma sei anche così e probabilmente chi cerca una certa tipologia di persona lo intuisce. In questi giorni pensierosi, mi sto convincendo che a me sia accaduta la stessa cosa. Puoi aver dato il la alla sinfonia, ma la bacchetta in mano per dirigere l'orchestra non la tenevi tu. Come non la tenevo io e tanti altri, intendiamoci. E questi direttori d'orchestra non è che non amino la musica che viene suonata, tutt'altro, la adorano, ne sono estasiati, lasciano spazio alle improvvisazioni dando al solista l'idea di essere il migliore. Poi? Nel momento sublime, smettono di dare il tempo, fanno cadere la bacchetta e se ne vanno lasciando il solista come un idiota con lo strumento in mano. Non gli va più. Sanno che tu suoni benissimo, ma l'intensità ha raggiunto il picco. Tu invece sei frastornato e la realtà è che devi darti il tempo da solo, il che non è immediato.

Contattandola le daresti la bacchetta in mano di nuovo. La stessa che ha buttato via. 

 

 

 

 

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thehappyunicorn
Cita

Chiudere bruscamente una relazione ci può stare. Ma escludere in modo totale una persona dalla tua vita, farla diventare un'estranea... Può accadere tra due ragazzi che davanti hanno tante opportunità. Ma è inutile anche ragionarci sopra, alla fine. Avevo degli indizi chiari, li vedevo e, proprio per questo, pensavo di poter stare tranquillo. Non mi addentro in altri particolari, ma diciamo che ho molti motivi per essere ancora incredulo e non farmi bastare la frase "certa gente è fatta così"

Ciao Sensei, stavo proprio per rispondere sotto nel tuo thread, perché questa tua frase rispecchia quello che anche io accuso di più: non è tanto la fine della relazione a farmi soffrire, ma il fatto che sia stata ai miei occhi completamente inaspettata e inoltre, cosa mai provata prima, mi è stata subito dopo elargita la cura del silenzio (silenzio manipolatorio). Non ho ottenuto spiegazioni estese su cosa sia andato male tra noi, ma solo frasi circostanziali generiche 'era una relazione tossica' (senza dire perché), 'ormai è troppo tardi', 'hai smesso di piacermi e non so perché' e via dicendo. Dopo questa spiegazione è caduto il suo muro di silenzio inattaccabile. Io ci sono andato sotto: era una situazione completamente inaspettata (avete presente la storia di quello che va a prendersi le sigarette e non torna mai più? Uguale), ma poi anche per la cattiveria che mi ha riversato dopo, cattiveria che prima rimaneva repressa. Lei era depressa e sotto antidepressivi. È una persona instabile (come la tua da quello che ho capito), questo mi era davanti gli occhi da sempre. Ho un discreto conoscimento di borderlines varie, ma una forma di instabilità che passasse per la depressione (quella proprio che ti debilita fisicamente) non mi era mai capitata. Ma se devo dare un denominatore comune a quello che accomuna le peggiori ragazze che abbia mai avuto (come relazioni) il fattore principale è uno: la mancanza di empatia. E questa sua mancanza di empatia io l'avevo notata da sempre in lei, anche in periodi non depressivi. Quindi ragazzi voglio qui mettervi in guardia a questa regola formulata da me con metodo empirico: sentite mancanza di empatia in situazioni dove chiaramente lei dovrebbe mostrarne almeno un po'? Se sì, preparate i vostri cuori ad un futuro turbolento.

Il fatto che le altre borderline da me conosciute fossero a tendenza crazy (grida/flirts vari/tradimenti/menzogne assurde/manipolazioni) mentre questa era apparentemente tutto l'opposto (calma, diciamo) mi aveva fatto prendere un fottuto granchio, e quando il fatto è successo ho sofferto per assurdo più che per le altre pazze (che erano molto più belle, e mi facevano cadere in gelosia con molta più facilità).

Ora che ho inquadrato la questione molto meglio (prima brancolavo nel vuoto, come privo di anima), già sento di lentamente risollevarmi. Ero proprio giù, prima, ho sofferto in una forma per me inedita: quando cercavo di addormentarmi, ad esempio, mi comparivano di colpo davanti gli occhi immagini surreali di oggetti 'brutti' che riuscirei a spiegarvi solo facendovi pensare ad un soprammobile particolarmente osceno (che ne so, tipo un cigno da decorazione in vetro, di quelli che si trovano a casa della nonna e con sotto un ricamato bianco, o cose del genere), tipo un'anticaglia, che di colpo fluttua davanti a me in un ambiente casalingo ma non ospitale, tipo una stanza vuota con moquette vecchia, verde vomito, ed una finestra di legno, vecchia anch'essa, e fuori un paesaggio desolante, industriale, abbandonato, senza altre persone intorno. In questo poi la mia ex prendeva le sembianze dell' oggetto brutto (del cigno nell'esempio) in maniera ciclica: compariva lentamente e scompariva nuovamente. Sprazzi della sua faccia impassibile davanti a me, in una tristezza a 360 gradi, tangibile, ondeggiante e non cancellabile, una tristezza spaziale totale. Delle allucinazioni mai provate prima. Terrificanti. 

Il nostro corpo dentro sente tutto, sa tutto! Siamo noi a non ascoltarlo, ci incaponiamo in relazioni di merda. Ma dentro accumuliamo, accumuliamo e ci dissociamo da noi stessi. E queste persone si nutrono di questo. Svuotano noi per cercare di riempire loro stesse.

Un altro problema che mi ha fregato è il voler capire. Non bisogna 'voler capire' troppo. Bisogna solo capire che si è sofferto, accettare che siamo stati in un posto emotivo che ci ha ferito, danneggiato. Accettare il dolore, e non cercare di capire invece cosa la nostra ex abbia pensato, perché così solo si entra in una spirale del terrore che porta ancora più giù e ancora giù. Apprendere a lasciare andare, e ad ascoltarsi di più.

Il freeze vi permette tutto questo. È la cura, unica e banalmente semplice.

L'empatia ragazzi. Io ne ho molta. Infatti vengo sempre succhiato da questi esseri delle tenebre in un modo o nell'altro, mi succhiano prima partendo dall'uccello, ma aspirano ad altro in realtà.

Tutta esperienza! Un'altra crocetta nella mia schedina di casi umani. E per te Sensei, direi che sia stato lo stesso.

Un abbraccio da fratello 

Modificato da thehappyunicorn
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thehappyunicorn
3 ore fa, Thorp ha scritto:

guardandomi oggi ho accusato il destro che non mi ha mandato KO,ma che si è fatto sentire. Spero di averti fornito una prova degna di nota del fatto che fornire un aiuto serve a poco se è la stessa persona a voler far saltare il ponte senza interessarsi della vittima.

Mi dispiace Thorp, queste debolezze sono normali, non fartene un cruccio. Ora la prossima volta che ti viene questa voglia hai un motivo in più per fartela passare, poi fai un respiro, prendi la stessa penna con cui hai scritto la tua sono sicuro bellissima, lettera, cestini la lettera ma strappando prima un angolo di carta, scappelli la penna, scrivi il tuo numero sull'angolo di carta strappato, poi ovunque tu sia, entri nel primo bar/gelateria/giornalaio/etc che hai intorno (guarda pure alla tue spalle, magari il più vicino è lì) e vai a dare il foglietto alla cameriera senza nemmeno averla prima salutata, né sapendo chi sia, né importandoti che sia brutta o bella. E poi parti da lì. Io faccio così ora, e ho tra le mani adesso una prosciuttona 50enne. Non è il massimo della bellezza a dire il vero, ma almeno ora mi offre il caffè sempre quando vado lì, e la mia lettera (quell'altra) non parte più 

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Sensei10
3 ore fa, thehappyunicorn ha scritto:

Ciao Sensei, stavo proprio per rispondere sotto nel tuo thread, perché questa tua frase rispecchia quello che anche io accuso di più: non è tanto la fine della relazione a farmi soffrire, ma il fatto che sia stata ai miei occhi completamente inaspettata e inoltre, cosa mai provata prima, mi è stata subito dopo elargita la cura del silenzio (silenzio manipolatorio). 

Grazie davvero per le tue parole. 

Detto questo, mi piacerebbe un po' snocciolare i vari aspetti problematici con cui ho dovuto fare i conti, ma temo di andare OT. Mi limito alle analogie con quanto hai scritto:

- mancanza di empatia, o comunque una certa superficialità mascherata da "difficoltà nell'esprimere emozioni".

- tratti depressivi, nel suo caso ammessi ma senza il fattore patologico ("non ho mai preso farmaci, non mi serve lo strizzacervelli, non sono io la matta" ecc.)

- apparente calma (nessuna manifestazione di rabbia, finto autocontrollo che sfociava nel silenzio prolungato e in una inquietante freddezza impersonale). 

Aggiungo le contraddizioni continue e l'incapacità di realizzare propositi: entusiasmo anche per piccoli eventi, come vedere un film, salvo il fatto che il giorno dopo tutto veniva accantonato o sostituito da una nuova, brillante iniziativa. O la ricerca del "tempo perfetto" per poter fare qualcosa, come a dover creare una situazione ideale anche in contesti ordinari.

Sul voler capire ci sto lavorando, perché, per mia deformazione, caratteriale e professionale, cerco di analizzare e di risolvere le criticità ad ogni costo. Cerco di evitare i pensieri intrusivi, ma puntualmente si presenta il tentativo di ricostruire le cause e gli effetti.

Il freeze aiuta certamente. Ma è una strada lunga. La prima volta l'ho messo in pratica anche nella speranza di un suo ritorno, poi verificatosi. E quindi avevo uno spirito tutto sommato positivo, c'era ancora molto da scoprire. Adesso che tutto è terminato, che so che lei non tornerà e che io non la rivorrei neanche dipinta, più vado avanti e più mi accorgo di vivere sull'onda di emozioni contrastanti. Riesco a sentirmi ben centrato al mattino, ad esempio, poi basta un semplice ricordo che fa risalire la marea. Non mi manca l'autostima, per fortuna ne ho sempre un buon carico. Ho avuto anche un paio di buone occasioni nei giorni scorsi, assolutamente casuali, ma il mood non era giusto ed ho fatto l'indifferente. Quindi più che freeze è proprio Artide, cioè deserto. Passerà anche questa. 

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thehappyunicorn

Ti capisco benissimo Sensei, hai detto bene, non le si rivorrebbe nemmeno dipinte, eppure appena qualcosa fa spostare la bronsa che sembra spenta nel nostro caminetto interiore (un suo messaggio? Un ricordo?) ecco sotto il fuoco che riparte. La contraddizione di amare ciò che ci distrugge. No good 

Anche a me piace analizzare tutto, sono un professionista dell ' overthinking, ed è per questo che ci fregano. Queste personalità di donna no, passano la vita come foglie in caduta, si posano sul tuo ramo un po', arriva però una brezza e già sono via. Poi magari ti risfiorano, forse per caso, e tu ramo ti sporgi più che puoi per intercettarle nuovamente, ma pfiuuu sono già distanti un secondo dopo, mentre tu no, non ti dai per sconfitto, e con una carta meteorologica delle pressioni atmosferiche passi il tempo cercando di influire sul risultato finale  

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Sensei10

A dire la verità, il messaggio gliel'ho mandato io poco tempo fa, come avevo scritto in un altro thread. Un po' per testarmi, un po' perché era una comunicazione del tutto slegata da "noi". La cosa curiosa è che, mentre prima visualizzava dopo ore, questa volta ha letto immediatamente. Non significa niente, chiaro, è solo un aneddoto di colore. Ho corso un rischio, emotivamente parlando, non avrei però accettato alcuna conversazione. Non saprei più cosa dirle, sinceramente. Ma mi sono sentito meglio con me stesso, ho fatto ciò che mi andava di fare senza starci a riflettere troppo e questo è un buon segno. 

 

 

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fly8

Io sono in freeze con uno da 5 mesi. Me lo ha somministrato lui improvvisamente smettendo di rispondere ai messaggi. Dopo che ci frequentavamo e ci sentivamo praticamente tutti i giorni. Credo che lo abbia fatto per vendetta manipolatoria perchè non avevo accettato di vederlo in quel momento a causa di problemi familiari. Lo aveva già fatto in passato e poi tornava sempre dopo circa 2/3 mesi. In compenso però mi controlla  e spia sempre sui social. Io sto resistendo a fare finta di nulla. Però il freeze è duro ragazzi.  Fa sentire meglio e forti in quel momento ma poi? Sei davvero felice? Sempre in un limbo.

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Thorp
52 minuti fa, fly8 ha scritto:

Io sono in freeze con uno da 5 mesi. Me lo ha somministrato lui improvvisamente smettendo di rispondere ai messaggi. Dopo che ci frequentavamo e ci sentivamo praticamente tutti i giorni. Credo che lo abbia fatto per vendetta manipolatoria perchè non avevo accettato di vederlo in quel momento a causa di problemi familiari. Lo aveva già fatto in passato e poi tornava sempre dopo circa 2/3 mesi. In compenso però mi controlla  e spia sempre sui social. Io sto resistendo a fare finta di nulla. Però il freeze è duro ragazzi.  Fa sentire meglio e forti in quel momento ma poi? Sei davvero felice? Sempre in un limbo.

Il consiglio che ti do è di utilizzare la parola ''vede'' non controlla o spia.Non spia nè controlla,come dicono molti esperti nel forum magari il vedere qualcosa di te capita a caso,per noia,o dopo una sana scopata,mentre nel frattempo tu sei lì a controllare le statistiche delle sue visualizzazioni e farti film da oscar.Lascia perdere i social,silenzia roba che ti riguarda e riguarda l'altro,il fatto che ti controlla,anche se fosse,materialmente come vedi non ti porta a niente se non a scrivere su questo forum.

2 ore fa, thehappyunicorn ha scritto:

Ti capisco benissimo Sensei, hai detto bene, non le si rivorrebbe nemmeno dipinte, eppure appena qualcosa fa spostare la bronsa che sembra spenta nel nostro caminetto interiore (un suo messaggio? Un ricordo?) ecco sotto il fuoco che riparte. La contraddizione di amare ciò che ci distrugge. No good 

Anche a me piace analizzare tutto, sono un professionista dell ' overthinking, ed è per questo che ci fregano. Queste personalità di donna no, passano la vita come foglie in caduta, si posano sul tuo ramo un po', arriva però una brezza e già sono via. Poi magari ti risfiorano, forse per caso, e tu ramo ti sporgi più che puoi per intercettarle nuovamente, ma pfiuuu sono già distanti un secondo dopo, mentre tu no, non ti dai per sconfitto, e con una carta meteorologica delle pressioni atmosferiche passi il tempo cercando di influire sul risultato finale  

Bellissime parole sia di @thehappyunicorn che di @Sensei.Molto spesso è l'overthinking a fregarci,quella macchina che si mette in moto anche con un minimo stimolo,per creare poi un film senza fine di pensieri purtroppo tutt'altro che realistici.Giudico l'overthinking uno dei resti del sentimento provato e poi fatto a pezzi dall'altra persona,anche una rappresentazione e dimostrazione del fatto di averci tenuto e soprattutto essere ancora qui a tenerci,peccato che le persone questo non lo notino.Purtroppo ammettiamolo,l'overthinking è malsano, crea illusioni,aspettative,teorie che ci fanno perdere lucidità credendo in qualcosa che ci creiamo nel nostro mondo,ahimè irreale. 

17 ore fa, thehappyunicorn ha scritto:

Mi dispiace Thorp, queste debolezze sono normali, non fartene un cruccio. Ora la prossima volta che ti viene questa voglia hai un motivo in più per fartela passare, poi fai un respiro, prendi la stessa penna con cui hai scritto la tua sono sicuro bellissima, lettera, cestini la lettera ma strappando prima un angolo di carta, scappelli la penna, scrivi il tuo numero sull'angolo di carta strappato, poi ovunque tu sia, entri nel primo bar/gelateria/giornalaio/etc che hai intorno (guarda pure alla tue spalle, magari il più vicino è lì) e vai a dare il foglietto alla cameriera senza nemmeno averla prima salutata, né sapendo chi sia, né importandoti che sia brutta o bella. E poi parti da lì. Io faccio così ora, e ho tra le mani adesso una prosciuttona 50enne. Non è il massimo della bellezza a dire il vero, ma almeno ora mi offre il caffè sempre quando vado lì, e la mia lettera (quell'altra) non parte più 

Ti ringrazio per il tuo bel pensiero nei miei confronti,nonchè per la visione che mi hai fornito.Per molti come me,toccare l'abisso è la vera rinascita.La verità è che bisogna essere con la propria coscienza a posto con i dovuti costi di guerra ,ma liberi da qualsiasi forma di rimpianto.Fatto questo, saprai di aver dato tutto,forse sì alla persona sbagliata,ma almeno diverrai cosciente a differenza loro di avere un cuore e un'anima che un giorno qualcuno potrà realmente apprezzare.

Modificato da Thorp
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Sensei10

Sì, vero, è malsano. Il problema è che ogni giorno rimuovi e ogni giorno trovi un pezzo nuovo. Cose che tornano alla mente, frasi a cui non avevi dato peso, comportamenti che avresti dovuto notare. Più che illusione, il rischio che vedo, e che leggo qui, è che l'overthinking agisca su molti come fattore sminuente di se stessi, in maniera irrazionale. Esempio pratico: non abbiamo amici stretti in comune, ma qualche conoscenza sì. Ieri mi ha chiamato uno di questi conoscenti per invitarmi ad un aperitivo. Gli ho chiesto chi ci fosse e lui, ignaro di tutto, mi ha candidamente detto che c'era anche lei. Ho temporeggiato e poi ho tirato fuori un fantomatico impegno. La mia parte razionale sa benissimo che avrei dovuto accettare lo stesso, anche a costo di provocare un imbarazzo generale mi sarei seduto e avrei chiacchierato normalmente. La parte irrazionale, però, ripeteva "Ora tu vai lì, a lei non fregherà niente se ci sei o no, riderà e scherzerà con tutti e questo ti metterà KO". Qui parliamo di una persona che, socialmente, è accettata e ritenuta molto affidabile. La realtà, che conosco solamente io, è che non ha amicizie vere e radicate, tutti hanno qualcosa che non va, secondo lei. Alla fine non sono andato (non che ci tenessi in modo particolare, per fortuna). Nessuno mi dice che sarebbe andata come temevo, eppure ho rinunciato e mi sono sentito in qualche modo debole. Questo è inaccettabile, se andiamo per logica. Chi dimentica in fretta certe cose non è per niente forte, ha dei problemi relazionali. Ma non è semplice convincersene. Il freeze serve a questo, a recuperare ciò che pensavamo di noi prima di queste persone. 

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