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Sapere o non sapere


NadaDeNada

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andrew_sailor

Mi sono trovato, e in due dei tre casi mi trovo, in tutte questi ruoli: quello di partner geloso, quello di partner non geloso e quello di colui che è controllato.

Attualmente mi trovo nella posizione speculare alla tua: ossia sono colui che è controllato, dopo che ho confessato "parzialmente" un mio tradimento.

"Parzialmente" significa che, come il tuo uomo, mi sono limitato a dire che c'è stato un flirt platonico. La verità? Puoi immaginarla. (e se non la immagini da qualche parte ho aperto un topic sulla mia storia.)

Qui scusami ma mi assumo di credere ciò che lui mi ha detto per una lunghissima serie di motivi. Io stessa ho avuto flirt più o meno intensi ma non ho tradito quindi il fatto di ammettere un flirt non implica che si nasconda sempre "il resto". Lo so, la regola è negare fino alla morte e oltre ma non credo sia applicabile in questo caso. La mano sul fuoco non la metterei, MAI per nessuno, ma... Non mi ha lasciato con il gusto amaro...

Vengo alle tue domande:

Voi controllate? Ha senso farlo?

Ha senso controllare se sei disposta a chiudere. Perché, se non ha ragione Bane, poco ci manca: 9 volte su 10 si trova qualcosa. E forse quell' 1 su 10 vale proprio per un partner per il quale non avresti desiderio di controllo, proprio perchè ti fidi. Quindi arriviamo a 9 su 9. quindi: se hai qualche dubbio, non c'è nessun dubbio. Quando una mia partner ha avuto dubbi su me, aveva ragione. sempre. Quindi la tua teoria sia meno controlli, meno c'è probabilità che tradisca? Ho compreso male?

Intendo che il tuo controllo, come da te riconosciuto per prima, porta di certo inesorabilmente alla rovina della tua psiche e, di conseguenza, ad una sicura rovina del vostro rapporto, indipendentemente se lui sia o meno un traditore.

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Lilli

Per Lilli:

1) Premetto che io non facevo una disamina monogamia/poligamia, per dire che una è meglio dell'altra (ognuno è libero di fare quello che vuole). Il mio post era rivolto a chi sempre e comunque dice: "tanto ti tradirà", "tanto sono tutte uguali", "l'amore non esiste", "ti metterà le corna", "ti manderà un cuoricino mentre si sollazzerà con membri altrui"..

2)Il mio commento sul threesome era perchè buttata giù così questa informazione mi puzzava di fake, poi rileggendoti chiedo venia :hi:

Per quanto riguarda quello che hai scritto:

Cosa pensi di ottenere da questa tua apologia della poligamia? Ovviamente dopo avermi fatto notare quanto bella sia la tua vita perchè tu che sei bella, interessante, di valore, corteggiata, stai bene con te stessa, e sei circondata da uomini altrettanto di valore, mentre io, ahimè, ho paura di restare solo, ho mancanza di alternative, ho blocchi ed insicurezze. Poi cazzo, non posso fare i threesome con la mia ragazza come il tuo amore! Cazzo, la mia vita non ha più alcun senso, mi hai fatto venire altri complessi di inferiorità!! :cray:

Già, insomma, poligamia giusto --> monogamia sbagliato/da insicuri.

Non hai mai pensato che magari qualcuno ad un certo punto trova una persona che gli fa smettere di pensare ad altre? A cui valga la pena dedicarsi completamente? Che poi guarda, ciò non vuol dire che magari tra 5/10 anni farò/à una scappatella (che non stigmatizzo in termini assoluti), però non puoi ritenere che in ogni LTR i partner si ingabbiano a vicenda con gelosia morbosa, a differenza di tu e il tuo amore che invece da saggi quali siete, vi donate la vera libertà..Esistono le sfumature.

Poi giusto per curiosità, dato che è comunque bello parlare con qualcuno con una visione del mondo diversa dalla mia, le relazioni che tu e il tuo amore intrattenete con altre persone, sono di solo sesso, oppure hanno anche risvolti amorosi/sentimentali?

Perchè nel primo caso mi pare che tu abbia semplicemente tanti FB, con uno che è il preferito tra i tanti.

Nel secondo caso, beh ti faccio i miei più sinceri complimenti, perchè avresti raggiunto una condizione esistenziale di nirvana (non sono ironico).

Ti ringrazio per tutti i complimenti che mi fai, anche se - per quanto nei sai - potrei essere brutta, grassa e vecchia :D

Felice comunque di averti farto riflettere sulla (tua) situazione.

Per il resto, ti ha già rispoto in maniera eccellente .screen <3 :wub:

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andrew_sailor

Io avrei una domanda, invece, da sottoporre a Lilli o screen o a chiunque viva, più o meno serenamente, una relazione aperta.

Premetto che lo chiedo per pura curiosità dato che, escludendo i fuochi più giovanili, non ho ancora avuto la forza, la pazienza o semplicemente la coerenza di affrontare una storia aperta, ma vengo al dunque:

avete ormai superato la cosiddetta "gelosia" che si prova quando il vostro partner va a letto (et similia) con qualcun altro. E' chiaro.

Mi chiedo: il vostro comportamento sarebbe esattamente lo stesso se il vostro partner vi "tradisse" - uso il verbo "tradire" che nel vs caso è chiaramente inadatto ma avete capito cosa intendo - con qualcuno che voi conoscete, o magari è molto vicino a voi. cioè, se andasse con un vostro caro amico/a, o un vostro fratello/sorella, vi lascerebbe comunque indifferente la cosa?

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andrew_sailor

Grazie per la risposta.

Tuttavia cerco di spiegare meglio il concetto che vi era dietro la mia domanda.

Se ho ben capito, il senso che sottosta a tutto il ragionamento è: che male c'è se lei va con un altro? A me non toglie nulla. L'importante è che il nostro rapporto rimanga uguale o, addirittura, migliori. Di conseguenza, da questo ragionamento, ne deriva che "l'altro" non abbia importanza, relativamente alla coppia.

Tuttavia "l'altro" deve avere importanza. Se non ne avesse, se non contasse nulla, allora rientrerebbe soltanto in un mero e puro approccio sessuale. Se per "storia aperta" si intende la sola apertura sessuale, allora ok, ma mi sembra di aver capito che non debba necessariamente essere così.

Dunque l'altro, un minimo di importanza ce l'ha. Se stiamo con una persona, come dici tu, che non è una sprovveduta o immatura, lei sceglierà i suoi "partner" superando la sola attrazione sessuale.

A questo punto arriva la mia domanda: quanto il ruolo dell'altro può arrivare ad essere importante? E, ancora, quanto conta, nel ruolo dell'Altro, il fatto che non abbia alcuna interazione con noi come coppia?

Le coppie monogame fittizie, ossia quelle in cui vi è il tradimento, reggono perché si fa finta di non sapere o perché la figura dell'Altro è quasi sempre lontana, sfocata. Come hai detto tu da qualche parte, la realtà è ciò che vediamo ora, in questo momento. Se lei ora - mentre io scrivo e tu leggi - sta con un altro a te non toglie niente. Vale per la storia aperta ma vale anche per la storia chiusa in cui non vi è l'esplicitazione del fatto.

Per questo, pensavo, che il vero "banco di prova" per una storia aperta, non sia tanto il sopportare la presenza di un Altro che in fondo è un Minotauro che appare e scompare per un periodo limitato di tempo, perdendosi nel labirinto dei giorni. La vera prova è la consapevolezza che l'Altro possa essere anche colui che cena con te una volta a settimana, o con il quale condividi qualcosa. Piace a te come amico, ma magari piace anche a lei, una tantum, come amante.

Tutto questo per dire che in fondo, mi pare di capire che forse questa "battaglia" tra monogamia, poligamia, storia aperta e storia chiusa, non abbia granché senso. A me pare di capire che il grado di sofferenza, o di gelosia, alla fine c'è comunque. L'unico deterrente che resta è la fiducia (alias chiudere gli occhi e tapparsi le orecchie). Che sia in una storia chiusa o aperta.

E' un po' come la felicità naturale e quella sintetica. Se trovassimo la forza di privilegiare quella sintetica, qualsiasi sia il tipo di storia e coppia in cui siamo contestualizzati, forse vivremmo meglio.

Ma..ovviamente, è piuttosto dura...

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OldPlayer

"la tua anima gemella è li fuori....tra 7 milioni di persone, sparse in 5 continenti, supponendo che sia viva e single"

Dietro questa battuta secondo me però c'è la verità...ovvero che l'amore vero esista, ma sia talmente raro che non tocca praticamente nessuno....

Io credo che il 99% delle coppie sia formato da persone che si "accontentano" e che l'unica differenza tra loro sia di "quanto" si accontentano....

Credo inoltre che tradire o non tradire dipenda solo da due condizioni :

1) le occasioni

2) se prima di tradire riesci ad accendere il cervello e "calcolare" se vale la pena rischiare di mandare all'aria la propria relazione per una scopata

Tornando in topic, secondo me se uno ha il dubbio è meglio andare fino in fondo e sapere se il proprio partner tradisce oppure no ^_^

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Nakama

Screen voglio farti una domanda su un argomento spinoso.

E se lei rimane incinta? Il bambino potrebbe essere di un altro, chi gli farà da padre?

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BANE

Il tuo discorso vede alla base del "costruire qualcosa" la fedeltà.

Ora,giusto o sbagliato che sia,è una tua necessità.

Vuoi per essere sicura di quello che stai facendo,vuoi per colmare delle insicurezze,vuoi per educazione.

Se scavi,trovi il cadavere. Tre metri sotto terra,magari. Ma lo trovi.

Ora,nel caso in cui trovassi il cadavere,avresti davanti a te delle scelte.

1) Ignorare l'accaduto. Ipotesi plausibile,se non sei il tipo di persona che rimugina e si fa infettare la vita da un tassello che non è perfetto nel suo quadro di perfezione. Puoi tranquillamente ignorare il fatto che il membro del tuo compagno penetri la vulva di altre donne. Razionalmente,se ci pensi un attimo,non toglie nulla a te. Nessun prolasso,nessuna tendenza al rimpicciolimento. Semplicemente,ogni tanto chiudi un occhio su quello che fa e con chi lo fa. Il vostro rapporto resta bello come sempre,se non ti fai rovinare la vita da quello che sai e cerchi di controllare il veleno.

Razionalmente non mi toglie nulla ma fa male. Non so neppure cosa sia, non so se è l'ego, se è l'incertezza, se è sentirsi meno speciali (una delle tante) o se come aveva detto purple pill in uno dei suoi illuminanti post è il mare di bugie che circonda il fatto in sé. Razionalmente scelgo l'opzione 1 ma è una scelta che non riesco e non so se riuscirò mai a farla mia. Io quel tassello lo guardo fin troppo. Quasi quasi, nei periodi di buio di inizio anno non vedevo altro...

2) Sospettare,ma non aver il coraggio di andare fino in fondo. E' la tua situazione attuale. Il cosiddetto istinto ci preserva. Se il tuo istinto ti sta dicendo a chiare lettere che c'è qualcosa che non va,vuol dire che la situazione è talmente palese che sei l'unica a non saperlo con certezza. Alla prima avvisaglia del "qui c'è qualcosa di strano",il fatto è già accaduto. Se riesci a vivere in questa maniera,godendoti il tempo con lui e non rovinando la storia "di riflesso" (ovvero comportandoti pesantemente ogni volta che siete insieme,rinfacciandogli tutto etc etc),rimane tutto come piace a te.

Il coraggio non mi manca. Più volte ho scavato ma non ho trovato, ho confrontato ma senza prove e quindi ci ho rinunciato perché cadevo in una spirale di angoscia e paranoia. Stavo rovinando quando sono arrivata qui ma ora, ora non so se voglio più scavare. Non so se è mancanza di coraggio/paura di scoprire o semplicemente sfinimento. Come tanto hanno detto, dedicarsi al controllo ruba un sacco di tempo ma soprattutto di serenità e la verità è che ho voglia di stare un po' nella nebbia.

3) Lasciarlo. Una volta scoperto il tradimento,se per te la fedeltà è sinonimo imprescindibile di amore,coppia e vita insieme,non hai altra alternativa che lasciarlo. Il concetto di "amore" è mistero che l'umanità si porta dietro,e non è prossimo alla risoluzione. Nè su Italian Seduction,nè su Vanity Fair,nè da Barbara D'urso. Esiste? E' temporaneo? E' convinzione errata? Crediamo di "amare" semplicemente perchè la persona che abbiamo vicino si aggrappa bene nei nostri traumi e complessi d'infanzia? L'amore dovrebbe essere incondizionato o soggetto a condizioni? Incondizionato se non guardi il paragrafo a fondo pagina scritto in minuscolo.

Non esiste coppia che non poggia il suo fondamento nella menzogna. Anche dove si è convinti del "lui/lei non sa dei miei tradimenti,quindi non soffre",non si considera il fatto che non si sta dando UNA SCELTA a quella persona,che ne merita sicuramente una. Se quella persona vedesse veramente chi sei,nei tuoi tradimenti (genericamente parlando),vorrebbe ancora stare con te? Il tuo silenzio e le tue verità nascoste,sono un mero sfogo di egoismo per paura di non perdere una situazione di comodo (vuoi per affetto,vuoi per abitudine,vuoi per altro) o sono veramente tese a non far soffrire un'altra persona?

Già, la scelta è ciò che tutti noi bramiamo. Vogliamo essere liberi di scegliere se continuare, rompere o vivere alla stessa maniera di chi questa scelta la prende al posto nostro. Chissà se poi davanti alla scelta si ha il coraggio di decidere o come spesso capita si rimane inermi. Credo che non dare scelta sia più una forma di egoismo ma credo sia un egoismo naturale, come l'istinto di conservazione.

A mio avviso la soluzione è quella di accettare la propria natura,in quel preciso istante della propria vita.

CUT

Sono convinto di aver trovato l'amore a 29 anni. Ad oggi sono convinto di aver ragione. Però vivo senza lei da un pò di tempo,ed ogni giorno che passa,vedo le ombre inghiottire tante certezze. Mi pongo delle domande,e recentemente sono nel flusso di idee che vede i sentimenti non come creature spontanee,ma imposte. I sentimenti mi sono imposti. Ho notato che sono presenti (o mi convinco siano presenti) quando la persona che ho davanti mi attiva determinati meccanismi (che non si discostano poi tanto dai clichè del "mi sfugge,non mi dà amore,non mi accetta per quello che sono etc etc").

Qui non mi trovi d'accordo con il tuo pensiero. Non credo che ci sia nulla di imposto, almeno non dall'esterno. Probabilmente siamo noi che scegliamo nell'inconscio di legarci, di colmare vuoti, di riempire crepe. E' come una tortura vedere come siamo destinati a fare sempre gli stessi errori, cadere sempre negli stessi schemi ma ho paura che scappare non sia una vera soluzione.

Ergo,citando il profeta Alejandro,mi chiedi come funziona un orologio. Limitiamoci a prendere l'ora,per adesso.

Personalmente,rispondendo ai tuoi dubbi sul concetto di coppia,non scelgo la vita di coppia. Mi toglie il sorriso,sono un solitario. Non mi interessa. Non mi interessa avere una famiglia. Non mi interessa il "oddio ma morirai da solo" che continuano a ripetermi noiosissime coppie di mia conoscenza. Crepiamo tutti soli. Comunque. Se la mia scelta è viziata dalle mie esperienze? Sì e no. Secondo me c'è uno schema presente nella cosiddetta "società" che ci spinge verso la coppia per una mera questione di consumismo e controllo. Cancelli l'individuo,cancelli il pensiero individuale,cancelli il problema. Le domande. Recentemente ho visto un film chiamato The Lobster,te lo consiglio. Ha messaggi notevoli su questo concetto. E fa spavento. Grazie appena ho il tempo lo guarderò sicuramente

Non escludo niente,però. In questo momento della mia vita,anche se dura da diversi anni,non sono interessato. Ma non chiudo la porta. Se un domani trovo una compagna con crismi di mio gradimento,una cosiddetta LTR la prendo in considerazione. A quel punto,probabilmente le esperienze pregresse interne ed esterne avranno la meglio. In due parole,so che la monogamia non esiste. Almeno nel lungo periodo. Diciamo che per un annetto la posso sfangare,al meglio delle mie possibilità (ed in coppia non si è mai al meglio delle proprie possibilità),ma dopo la realtà mi digerisce. E' fisiologico. A quel punto getterei la mia ancora in presenza di un concetto astruso che ho scoperto negli ultimi anni: l'affetto. Se c'è affetto,se c'è la voglia di veder star bene quella persona,al di là di quello che è giusto o sbagliato per noi (l'affetto che puoi avere per un carissimo amico/a),posso considerare l'idea del continuare una storia,costruendo eventualmente un qualcosa,anche se vittima del peccato originale. Va detto anche che se mi metto a riflettere sul post - costruzione di qualcosa e penso alla possibilità che i miei figli arrivino ad odiarmi o che mi siano usati come ricatto,al divorzio,agli avvocati,alla casa,al mutuo etc etc,mi dico che bisogna essere veramente folli se,in possesso dei mezzi per sapere che è una stupidaggine colossale,la si fa lo stesso.

Già è una follia (vengo da genitori divorziati, tradimenti, litigi) eppure non voglio precludermi la possibilità di fare diversamente. Voglio costruire, ma alle mie condizioni e non ho idea se siano eccessive, se vanno contro natura, se sono già violate in partenza.

Sì,la bugia è il prezzo per vivere in sintonia con un'altra persona. La fregatura è che non dura per sempre. Per inerzia,prima o poi il modo di spaccare irrimediabilmente il rapporto,lo trova. Lo trova perchè siamo tutti perduti. Bramiamo fini di fiducia soddisfatta e,in un modo o nell'altro,la vita ci sabota. Il problema è questo: scegliere di vivere felici una bugia per 10 anni o giù di lì per poi pagarne l'amaro prezzo (con gli interessi),o riconoscere la propria natura e cercare fondamenta solo in noi stessi.

La monogamia è astrazione che serve ad Ikea per vendere letti doppi e divani,alla Perugina per vendere la cioccolata,ai cinema per tirare avanti,ai sushi ed ai ristoranti. Può sembrare assurdo,ma se ci rifletti un attimo,ti si accappona la pelle.

Siamo di passaggio. Siamo esattamente di passaggio.

Bloccati in questa giostra chiamata "eterno ritorno". Senza i mezzi per intuire questa truffa perpetrata da quello che siamo a causa di educazione impartita,bombardamento mediatico,esperienza che ci condanna a rivivere sempre e comunque la stessa storia,con lo stesso finale,ripetuta infinite volte,non se ne esce.

Il brutto è quando ci aspiri a vivere la condanna come me che spero in "stavolta è diverso".

Dovresti perdere tutto,contare solo su te stessa,trovare la giostra ed i meccanismi che la azionano,scendere,salutare te stessa.

E partorirti.

Curiosità mia verso di te e in generale verso il mondo maschile(anche femminile, sto scoprendo nuovi modi di pensare con cui non ero entrata in contatto in precedenza): perché investire? Nella mia mente non riesco a far combaciare il concetto di tradimento con quello di investimento. Perché investo se tradisco? Perché sprecare risorse di ogni natura se ho già condannato il rapporto? Perché non vado via e basta? In fondo, se non ci sono figli perché rimanere? Questo contrasto mi offusca la mente e mi rende irrazionale più di quanto vorrei essere.

Perchè investire in una relazione e su una persona nonostante adulteri vari?

Le risposte possono essere diverse.

Antropologicamente,per il maschio il sesso può essere completamente distaccato da un atto più profondo che coinvolge ed acuisce sensi in maniera superiore semplificato con il classico "fare all'amore".

Se preso letteralmente per quello che è,non è concetto difficile da capire.

Se ad un uomo estremamente soddisfatto dalla partner,sia sotto il punto di vista fisico,mentale e spirituale,viene prospettata l'ipotesi del poter avere cinque creature splendide,nude e declinate a 90 gradi in attesa del suo piacere con la certezza del non essere scoperto,non vi sarà mai rifiuto di questo verso la situazione. Non vi sarà rifiuto nemmeno con l'incertezza sull'essere scoperto o meno,ma questa è altra storia.

Dopo la monta,passa tutto con una sana dormita. Nessun interesse per la vita di quelle cinque splendide creature,nessuna gelosia o altro. Come se nulla fosse successo.

Fondamentalmente,il cosiddetto "amore" per la partner,non viene messo in discussione. Quindi,l'idea del non investire o dello smettere di investire,non viene presa nemmeno in considerazione,perchè dopo la felice eiaculazione,ci si dimentica tutto.

Si può continuare ad investire per abitudine,per distorte forme di educazione. Un pensiero del tipo "mi tengo i miei segreti peccati,ma lei è la mia donna e non sta bene lasciarla" è molto diffuso nella maschia psiche. Si può essere letteralmente terrorizzati dal perdere una persona con la quale si è condiviso tutto e si sta fondamentalmente tranquilli,nonostante la si "tradisca" in ogni dove ed in ogni come.

Ahimè,alle volte l'innamoramento fittizio ed il relativo investire in una relazione,può essere messo in discussione ove si incontri un'altra persona dalla vulva dorata. Nella fattispecie maschile,il comfort sessuale è preso a giustificazione totale ed incondizionata per amare. Quando si conosce una donna in senso biblico e non si prova il piacere agognato,anche se fino a quel momento essa corrisponde in tutto e per tutto a "donna ideale/donna dei sogni",sopraggiunge un disinteresse di fondo che piano piano divora ogni sensazione piacevole ed impone l'allontanamento,nonostante una potenziale clamorosa affinità. Come altra faccia della medaglia,è possibile che una donna a noi insopportabile,grazie al piacere profuso durante l'atto sessuale (che diventa una sorta di dipendenza),ci imponga l'illusione dell'amore. Sguazzi in quella vulva per una,due,tre volte. Alla quarta volta,completamente assuefatto dal ritrovato "perchè" sei su questa terra,vedi l'amore e ti convinci sia giusto l'investimento. Cominci ad investire. Cene,aperitivi,regali etc etc. Ecco,a quel punto,se questo meccanismo non corrisponde con la partner ufficiale,si prende in considerazione la seria possibilità di lasciare la suddetta (ed accade anche per inerzia,visto che si comincia a trascurare e a far venir meno l'investimento a favore della terza).

Per educazione e meccanismi imposti dal vissuto,il maschio sente il bisogno e la necessità di investire per ottenere il sesso.

Tengo a ribadire in maniera assoluta (ne sono fermamente convinto) che NESSUN MASCHIO ormonalmente equilibrato,sano,sportivo,scevro da alcool e fumo,con possibilità diverse nel campo femminile,gode nell'andare a cena fuori regolarmente con una donna o a recarsi ad aperitivi vari con lei il sabato pomeriggio,o ad assecondare le sue voglie di shopping o di Ikea. NESSUN MASCHIO. Messo di fronte alla scelta di una partita alla Playstation o di un aperitivo con la splendida lei intenti a parlare di scarpe o di vacanze,il maschio equilibrato sceglie la Playstation.

E' cinico,è brutto,è crudele,è vero.

Tutti i compromessi,tutti gli sfoghi mestruali,tutte le vacanze insieme,tutti i sabati sera con pizza,cioccolata e divano,vengono sopportati esclusivamente per la sacra fregna.

L'investimento è una conseguenza. Un triste effetto collaterale.

Nel caso specifico,è assai probabile che lui,nelle sue scappatelle,non si sia mai imbattuto per il momento in una vulva più dorata della tua o,per un caso o per un altro,abbia comunque scelto te. Oppure,trattasi di uomo estremamente educato ed inquadrato nelle dinamiche sociali con surrogato cattolico del "l'apparenza è tutto". E l'apparenza va salvata.

Altro aspetto da non trascurare è l'affetto.

Scandagliando le dinamiche maschili,ho riscontrato che l'affetto nei confronti di una donna (al di là del perchè e per come nasce) può essere incredibilmente lungo e duraturo. Forse eterno (nonostante la fine eventuale della storia). Maschi che tradiscono eppure restano profondamente legati ad un'unica donna,a livello affettivo. A distanza di anni. E' possibile,anzi,è quasi la regola. Inoltre,è un meccanismo spesso scevro dalle dinamiche che generano lo stesso effetto in una donna,ergo l'abbandono. Non è fenomeno legato al "mi ha lasciato,diventando il mio eterno fantasma,causa stupro del mio narcisismo". Succede,e basta. Ed è la forma più vicina all'amore che conosco,ed è paradossalmente svincolata dall'investimento. Potresti essere la vittima di un serissimo caso di affetto.

E' ipotesi valida tanto quanto le varie "tradire pubblicamente non sta bene" o "la sua vulva è più dorata delle altre" o "mamma non vuole" e via discorrendo.

Modificato da BANE
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IO.SI.TU.NO

Ah, e per concludere. Io e lei siamo per il dirci tutto. Pure i dettagli se ci va. Come fai ad amare veramente una persona se non riesci ad accettarla completamente? Come fai ad amarla se non puoi dirle veramente tutto (o quasi)? Poi non è che bisogna... ma ci sentiamo liberi di farlo. Il non voler sapere perché sennò rischi di soffrire.. in fondo mette in luce che hai ancora qualcosa su cui lavorare.

.

Come ti avevo anticipato per messaggio privato (volevo parlarne inizialmente privatamente casomai ti potesse dare fastidio o prendessi il tutto come domande scomode), ma non avendo tu problemi, sono felice di poter aggiungere qualcosa al thread.

Ciò che ti avevo scritto, con qualche aggiunta per rendere tutto un minimo più chiaro:

Allora, per quanto io abbia avuto quasi sempre relazioni aperte, e l'idea che lei vada con qualcun altro e io con altre è implicita nella relazione stessa (una di quelle clausole che fanno parte del contratto stesso, o è così oppure stiamo parlando di un altro tipo di relazione), e me ne frega ben poco...io mi vedo con altre, non posso promettere esclusività per cui lascio agli altri la stessa libertà che voglio per me stesso.

Che poi lei non vada con altri perché non ne ha voglia, perché mi riconosce abbastanza valore da togliersi anche la minima probabilità di perdermi, perché non conosce nessun altro per cui vale la pena scopare, quelli sono affari suoi...scelte sue.

Mi chiedo però perché tu e lei vi raccontiate per filo e per segno le esperienze con altre persone.

Spiego meglio il significato della domanda....non mi chiedo perché ve le raccontate, nel senso che potrebbe darvi fastidio reciproco (stiamo parlando di situazioni in cui l'eventuale fastidio non esiste), ma me lo chiedo perché non capisco il motivo per cui vi interessa parlarne...

A me capita che se sono con una ragazza mi dedico a lei quei momenti in cui siamo insieme, non uso il cellulare per esempio, ma soprattutto non parlo di altre e loro non parlano di altri...probabilmente ci sono entrambi, gli altri e le altre, però siamo io e lei in quel momento e basta.

Condividere esperienze di altri/e insieme alla tua ragazza in relazione aperta, cosa aggiunge al vostro rapporto?

Modificato da IO.SI.TU.NO
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Nakama
Nakama, con tutto il rispetto, ma mi sembri un ragazzo che ha avuto sicuramente una storia molto difficile e che ora si è caricato d'odio, in particolare per il genere femminile.

Non so cosa ti abbiano fatto (e, senza offesa, ma neanche mi interessa) ma se parti dal presupposto che le donne siano tutte delle brutte stronze che cercano di incularti (perché, essendo carico d'odio, hai finito per attrarre quel genere di donne e convincerti che siano così), è ovvio che mi fai queste domande. Leggittime, per quanto senza alcun senso.

Se invece parti dal presupposto che vi amate così tanto da non dovervelo giurare e non dovervi fare alcuna promessa scritta.. capisci bene che il problema non si pone. A parte il fatto che né io né la mia OLTR vogliamo figli, dovessi avere figli con una ragazza qualsiasi, mi prenderei le mie responsabilità. Come lei si prenderebbe le sue se rimanesse incinta con un altro.

Wow addirittura carico d'odio :D

Sarà merito dell'avatar cattivissimo che uso da un pò, ma non lo cambio perchè è troppo ganzo :rofl:

Tornando seri, anch'io sto cercando il modo migliore di relazionarmi con le donne, e nel farlo mi metto nelle situazioni peggiori che posso immaginare.

Si, siamo d'accordo che sono cose abbastanza estreme ma non è detto che non possano succedere.

Sicuramente selezionare bene il partner è il miglior modo per evitare la maggior parte dei problemi, ma gli incidenti capitano a tutti.

Quindi la tua risposta è un bel test di paternità?

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NadaDeNada

Perchè investire in una relazione e su una persona nonostante adulteri vari?

Le risposte possono essere diverse.

Antropologicamente,per il maschio il sesso può essere completamente distaccato da un atto più profondo che coinvolge ed acuisce sensi in maniera superiore semplificato con il classico "fare all'amore".

Se preso letteralmente per quello che è,non è concetto difficile da capire.

Se ad un uomo estremamente soddisfatto dalla partner,sia sotto il punto di vista fisico,mentale e spirituale,viene prospettata l'ipotesi del poter avere cinque creature splendide,nude e declinate a 90 gradi in attesa del suo piacere con la certezza del non essere scoperto,non vi sarà mai rifiuto di questo verso la situazione. Non vi sarà rifiuto nemmeno con l'incertezza sull'essere scoperto o meno,ma questa è altra storia.

Dopo la monta,passa tutto con una sana dormita. Nessun interesse per la vita di quelle cinque splendide creature,nessuna gelosia o altro. Come se nulla fosse successo.

Fondamentalmente,il cosiddetto "amore" per la partner,non viene messo in discussione. Quindi,l'idea del non investire o dello smettere di investire,non viene presa nemmeno in considerazione,perchè dopo la felice eiaculazione,ci si dimentica tutto.

Si può continuare ad investire per abitudine,per distorte forme di educazione. Un pensiero del tipo "mi tengo i miei segreti peccati,ma lei è la mia donna e non sta bene lasciarla" è molto diffuso nella maschia psiche. Si può essere letteralmente terrorizzati dal perdere una persona con la quale si è condiviso tutto e si sta fondamentalmente tranquilli,nonostante la si "tradisca" in ogni dove ed in ogni come.

Ahimè,alle volte l'innamoramento fittizio ed il relativo investire in una relazione,può essere messo in discussione ove si incontri un'altra persona dalla vulva dorata. Nella fattispecie maschile,il comfort sessuale è preso a giustificazione totale ed incondizionata per amare. Quando si conosce una donna in senso biblico e non si prova il piacere agognato,anche se fino a quel momento essa corrisponde in tutto e per tutto a "donna ideale/donna dei sogni",sopraggiunge un disinteresse di fondo che piano piano divora ogni sensazione piacevole ed impone l'allontanamento,nonostante una potenziale clamorosa affinità. Come altra faccia della medaglia,è possibile che una donna a noi insopportabile,grazie al piacere profuso durante l'atto sessuale (che diventa una sorta di dipendenza),ci imponga l'illusione dell'amore. Sguazzi in quella vulva per una,due,tre volte. Alla quarta volta,completamente assuefatto dal ritrovato "perchè" sei su questa terra,vedi l'amore e ti convinci sia giusto l'investimento. Cominci ad investire. Cene,aperitivi,regali etc etc. Ecco,a quel punto,se questo meccanismo non corrisponde con la partner ufficiale,si prende in considerazione la seria possibilità di lasciare la suddetta (ed accade anche per inerzia,visto che si comincia a trascurare e a far venir meno l'investimento a favore della terza).

Per educazione e meccanismi imposti dal vissuto,il maschio sente il bisogno e la necessità di investire per ottenere il sesso.

Tengo a ribadire in maniera assoluta (ne sono fermamente convinto) che NESSUN MASCHIO ormonalmente equilibrato,sano,sportivo,scevro da alcool e fumo,con possibilità diverse nel campo femminile,gode nell'andare a cena fuori regolarmente con una donna o a recarsi ad aperitivi vari con lei il sabato pomeriggio,o ad assecondare le sue voglie di shopping o di Ikea. NESSUN MASCHIO. Messo di fronte alla scelta di una partita alla Playstation o di un aperitivo con la splendida lei intenti a parlare di scarpe o di vacanze,il maschio equilibrato sceglie la Playstation. A volte me ne accorgo, ma alla fine la relazione è anche questo. Lo stesso discorso può essere ribaltato sulle donne. :acute:

E' cinico,è brutto,è crudele,è vero.

Tutti i compromessi,tutti gli sfoghi mestruali,tutte le vacanze insieme,tutti i sabati sera con pizza,cioccolata e divano,vengono sopportati esclusivamente per la sacra fregna.

L'investimento è una conseguenza. Un triste effetto collaterale.

Nel caso specifico,è assai probabile che lui,nelle sue scappatelle,non si sia mai imbattuto per il momento in una vulva più dorata della tua o,per un caso o per un altro,abbia comunque scelto te. Oppure,trattasi di uomo estremamente educato ed inquadrato nelle dinamiche sociali con surrogato cattolico del "l'apparenza è tutto". E l'apparenza va salvata.

Altro aspetto da non trascurare è l'affetto.

Scandagliando le dinamiche maschili,ho riscontrato che l'affetto nei confronti di una donna (al di là del perchè e per come nasce) può essere incredibilmente lungo e duraturo. Forse eterno (nonostante la fine eventuale della storia). Maschi che tradiscono eppure restano profondamente legati ad un'unica donna,a livello affettivo. A distanza di anni. E' possibile,anzi,è quasi la regola. Inoltre,è un meccanismo spesso scevro dalle dinamiche che generano lo stesso effetto in una donna,ergo l'abbandono. Non è fenomeno legato al "mi ha lasciato,diventando il mio eterno fantasma,causa stupro del mio narcisismo". Succede,e basta. Ed è la forma più vicina all'amore che conosco,ed è paradossalmente svincolata dall'investimento. Potresti essere la vittima di un serissimo caso di affetto. Dici che è grave? :p

E' ipotesi valida tanto quanto le varie "tradire pubblicamente non sta bene" o "la sua vulva è più dorata delle altre" o "mamma non vuole" e via discorrendo.

Ti dico la verità? Non è ciò che volevo sentirmi dire. Per nulla. Ma, è ciò che inconsciamente immaginavo. Mi spiego, se andavo su alfemminile avrei sicuramente letto ciò che volevo "se andate in vacanza assieme, lui ti cerca spesso, avete un sacco di interessi e attività comuni, sesso o meglio fate l'amore... e così via figurati se ti tradisce. " Leggendolo ho avuto una piccola stretta al cuore o meglio allo stomaco ma ho continuato, ho letto e riletto. Aspiro alla monogamia ma sono abbastanza razionale da sapere che non c'è solo il bianco e il nero (l'ho pensato per molto, troppo tempo). Tutto questo discorso è ragionevole a prescindere dal fatto che lui tradisca o meno. La verità è che ci sono mille motivi per cui uno investe e nessuno di questi esclude l'esistenza di altre persone. Che ingenua...

Invece tu come al solito sei stato cinico, brutto e crudele...Chissà se anche vero. Per questo ti ringrazio e apprezzo molto questa risposta. Non ho idea se si tratti di verità, nel senso che ho smesso di cercare e non perché ho paura di scoprire cosa ci sta sotto il tappeto dorato ma semplicemente perché ho capito una cosa molto importante. Cosa importa? Sapere o non sapere non cambia la realtà. Cliché: di certo nella vita c'è solo la morte... Sarà vero anche per le relazioni? Di certo c'è solo la fine? Si vedrà...

Per ora, come dicevo ho capito che ciò che conta sono io. Che egoista!?! Devo lavorare su me stessa e ho così tanto da fare che non so neppure da dove partire. Anzi un idea ce l'ho ma la tengo per me. Ho smesso di cercare perché alla fine non mi interessa e l'unico motivo per cui lo facevo era per il senso di potere/possesso che avevo. Maledetta illusione che crea dipendenza peggio di una droga... Voglio tornare indietro, a quel momento della mia vita in cui mi bastavo da sola. Voglio ripartire da li. Non ho nessuna intenzione di rompere il rapporto perché se faccio un bel conto finale io ci sto bene con lui. E molto... Se un giorno non sarà più così ciascuno prenderà la sua strada... Probabilmente da qualche parte sotto sotto continuerò a pensare che sarebbe più corretto se me lo dicesse ma la correttezza è sopravvalutata. Chissà quante sono le volte in cui io non sono stata corretta e quante le volte in cui non lo sarò. Lo so che sarà dura... Ho paura di ciò che troverò ma me lo devo, per me stessa.

Spero che se qualcuno mai si porrà domande simili alle mie, qua potrà trovare un po' di conforto e confronto. Ringrazio tutti per le opinioni e le visioni diverse. In fondo io ho scelto la "mia" verità e ciascuno è libero di fare altrettanto.

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