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Emigrare, si, ma dove?


Whitesun

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^X^

Allo stesso modo e' implicito che nessuno prevede il futuro, ma questo non giustifica a non tracciare scenari di medio-lungo periodo riferiti alle condizioni di oggi. Perche' comunque le cose non vengono dal nulla.

Quello che e' certo e' il declino decennale dell'italia, che e' rimasta tagliata fuori dai molti, se non tutti i settori del futuro (o meglio, si e' tagliata fuori da sola).

Sulle pensioni, le stime che fecero erano ''ottimistiche'', ma non e' stato fatto nulla per correggere la rotta dopo, questo e' il problema.

E le pensioni regalate sono un costo per la collettivita' che colpisce in primis il lavoro rendendo te piu' costoso per chi ti assume (ovviamente a discapito della tua busta paga), oppure disoccupato perche' l'azienda apre all'estero dove i costi sono inferiori.

La questione pensioni e' drammatica, non c'entra il liberismo o le ideologie, c'entra il buon senso.

Ma certo che gli scenari di medio-lungo periodo vanno fatti, ma senza poi attaccarsi ad essi con zelo religioso. non sono invece d'accordo sul fatto che non sia stato fatto nulla: dal 1993 ad oggi le pensioni sono state cambiate almeno 5 volte. L'unico rimprovero che si può fare è che i transitori decisi inizialmente sono stati troppo lunghi, costringendo in seguito ad aggiustamenti brutali e meno equi.

Purtroppo bisogna accettare serenamente che ci sono problemi senza soluzione, tranne il navigare a vista.

Ora va di moda il "ricalcolo della pensione con metodo contributivo", che sembra la genialata ma si scontra con due enormi problemi.

1) L'INPS non ha certo i dati contributivi di tutti in formato elettronico, visto che i pensionati di oggi hanno iniziato a lavorare ben prima che fosse informatizzata. Quindi banalmente, non si può fare

2) Il ricalcolo penalizzerebbe, e questo potrebbe sorprendere, specialmente le pensioni basse. Ho visto uno studio serio (purtroppo non ricordo dove) che diceva sostanzialmente che le pensioni attuali meno coperte da contributi passati sono... quelle tra i 500 e gli 800 euro! Quelle sopra sono molto più "meritate" di quelle basse.

Come ne esci, se non navigando a vista?

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^'V'^

Come ne esci, se non navigando a vista?

Dando 80 € al Papa perché crei un dogma per cui è dignitoso fare l'eutanasia a 70 anni, nella prossima versione della Bibbia tradotta si noterebbe anche che è stato detto pari pari da Saulo di Tarso, (San Paolo), dopotutto al loro modo strano di tradurre togliendo frasi e aggiungendo brani interi ci siamo adusi, a partire dai dieci comandamenti che erano diversi, e poi pagando 200 € per farlo dire da Paolo Fox, così anche le donne atee razionaliste saranno convinte.

Beh, questo risolverebbe anche le code infinite per fare un'analisi o per ricevere una prestazione medica.

Andremmo in pensione a 50, vivremmo 20 anni belli di Thailandia o equipollente e poi faremmo domanda di anticipare di un mese o due l'eutanasia perché siamo a posto così.

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Jumpy

I conti che fai OGGI, fra vent'anni saranno sbagliati tanto quanto i conti che fecero vent'anni fa.

Se le cose saranno migliori o peggiori dipenderà quasi esclusivamente da come sarà il sistema politico economico del futuro. Se ci saranno soldi per pagarle ma soprattutto SE CI SARÀ LA volontà politica per pagarle.

Entrambe le cose dipendono zero dalle scelte passate e ben poco dalla situazione attuale.

Non esiste nulla di inevitabile nel destino umano.

Sfido chiunque vivesse negli anni '40 in Europa ad immaginarsi il boom degli anni 50 e 60: ho buone ragioni di credere che stiamo ripercorrendo la stessa strada.

Certo, lo shock terribile che ha cambiato radicalmente le cose è stata una guerra mondiale. Ma ci stiamo arrivando velocemente, tranquilli (!!!!), grazie ad un'opinione pubblica anestetizzata da 70 anni di pace che diventa isterica per una macchia di fango sulle scarpe.

IMHO stiamo ora risentendo di scelte troppo larghe fatte in passato (mi riferisco in particolare alle pensioni).

E delle scelte che faremo adesso vedremo i risultati tra qualche decennio.

Neanche a farlo apposto proprio poco fa mi han girato questo articolo:

https://medium.com/@mauriziopittau/la-generazione-perduta-dei-nati-in-italia-negli-anni-settanta-e-ottanta-8b397a92f25b#.96jgsuzid

Non mettendo poi un aspetto che non andrebbe sottovalutato: molti 30 e 40enni stan vivendo di fatto con i capitali messi da parte dai genitori durante il boom perchè guadagnano troppo poco per sostenersi da soli.

Preferiresti delegarle ad un italiano che devi pagare 2000 euro al mese di cui 1'200 vanno a lui e che inoltre tira a fregarti di continuo, non fa le cose che gli chiedi e se c'è il sole fuori va a giocare a pallone, o ad esempio ad un filippino che ti prende 380 € al mese (non lo stai sfruttando, a casa sua con quei soldi si compra l'iphone e vive bene perché il costo della vita è bassissimo) e gli aggiungi anche qualcosa di tua iniziativa per pagargli l'assicurazione medica e ti ringrazia, lavora 40 ore alla settimana e fa le cose che gli chiedi e dicendo anche grazie?

Secondo me un italiano può lavorare a distanza solo se:

il committente ha bisogno di qualcosa che può essere fatta solo da un italiano, perché richiede testi o comprensione dei testi per un pubblico ita.

  • l'italiano in questione si è trasferito con baracca e burattini in un paese civile con buona connessione internet e con un costo della vita bassissimo, tale da poter lavorare per pochi soldi e farci comunque una vita da signore.
  • la smette di fare l'italiano e capisce che il lavoro non è una cosa che ti danno perché hai un foglio di carta o un amico, ma una cosa da fare per produrre un risultato per cui il committente paga.

Credo, dopo un anno e mezzo che combatto con l'ousorcing italiano, che il terzo punto sia il più estremo e difficile da realizzare.

In linea di massima, non conviene a nessuno pagare un italiano per lavorare a distanza.

Alcuni ci si trovano costretti perché si deve lavorare su materiale in italiano.

Nell'IT se comunque devi star ore e ore a macinare codice davanti ad un pc è comunque fattibile, ho un amico programmatore che ormai da alcuni anni lavora da casa e, di tanto in tanto, passa per l'azienda.

Facevo così durante la ricerca e faccio adesso quando posso: mi raccolgo tutto il lavoro che c'è da fare, mi tappo in casa per 1 2 giorni faccio quel che devo fare e poi il ciclo si ripete.

Muovendomi su più settori, da casa riesco a gestirmi e ripartirmi meglio il tempo e le energie.

Quindi ecco, uso il telelavoro per minimizzare gli spostamenti, per non farmi sempre, tutto i giorni km in giro... già se riesco a lavorare da casa un giorno a settimana per me è tanto: ne risparmio quanto meno in tempo e carburante nel traffico :)

Gran parte dei lavori non li vedo fattibili da uno straniero, per vari problemi, più o meno aggirabili:

- il problema della lingua se sei in un settore IT o fortemente tecnologico si supera... si parla in inglese e buona lì;

- molti altri lavori richiedono aver a che fare con la burocrazia, girando per uffici in base al tuo settore... in Italia abbiamo una burocrazia, lenta, inutilmente complicata e arretrata.

In epoca di pec e firma digitale, ancora si chiedono documenti cartacei, moduli cartacei, timbri, firme e via dicendo.. qualche ufficio un po' più evoluto, da qualche anno, ha scoperto che le pratiche si possono consegnare anche masterizzate su CD... evviva :p e le pratiche online (ma poi devi comunque consegnare gli originali cartacei) si iniziano a diffondere solo da un annetto circa.

Non è che tutti i giorni giri per uffici, ma quando serve ci devi andare, fisicamente.

Qualche volta, per lavori commissionati fuori regione, ci siam fatti spedire le pratiche per posta... ma... lasciamo perdere che è meglio va :p

- è lo stesso quando il lavoro prevede sopralluoghi, controllo ed indagini sul posto...

- poi se lavori in un settore dove ci sono delle norme da seguire (tutti i settori tecnici) ovvio che conoscere e stare aggiornati sulla legge italiana è fondamentale... ci sono normative che cambiano nell'arco di qualche mese.

In estrema sintesi si, un programmatore potrebbe essere anche filippino ma per quasi tutti gli altri lavori no.

L'ipotesi di trasferirmi all'estero la sto valutando, ma da attuare eventualmente in futuro.

Non è necessario allontanarsi troppo dall'Italia per trovare un costo della vita più basso... devo valutare bene però a fronte di quali servizi.

Modificato da Jumpy
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^X^

IMHO stiamo ora risentendo di scelte troppo larghe fatte in passato (mi riferisco in particolare alle pensioni).

E delle scelte che faremo adesso vedremo i risultati tra qualche decennio.

Neanche a farlo apposto proprio poco fa mi han girato questo articolo:

https://medium.com/@mauriziopittau/la-generazione-perduta-dei-nati-in-italia-negli-anni-settanta-e-ottanta-8b397a92f25b#.96jgsuzid

Non mettendo poi un aspetto che non andrebbe sottovalutato: molti 30 e 40enni stan vivendo di fatto con i capitali messi da parte dai genitori durante il boom perchè guadagnano troppo poco per sostenersi da soli.

Nell'IT se comunque devi star ore e ore a macinare codice davanti ad un pc è comunque fattibile, ho un amico programmatore che ormai da alcuni anni lavora da casa e, di tanto in tanto, passa per l'azienda.

Facevo così durante la ricerca e faccio adesso quando posso: mi raccolgo tutto il lavoro che c'è da fare, mi tappo in casa per 1 2 giorni faccio quel che devo fare e poi il ciclo si ripete.

Muovendomi su più settori, da casa riesco a gestirmi e ripartirmi meglio il tempo e le energie.

Quindi ecco, uso il telelavoro per minimizzare gli spostamenti, per non farmi sempre, tutto i giorni km in giro... già se riesco a lavorare da casa un giorno a settimana per me è tanto: ne risparmio quanto meno in tempo e carburante nel traffico :)

Gran parte dei lavori non li vedo fattibili da uno straniero, per vari problemi, più o meno aggirabili:

- il problema della lingua se sei in un settore IT o fortemente tecnologico si supera... si parla in inglese e buona lì;

- molti altri lavori richiedono aver a che fare con la burocrazia, girando per uffici in base al tuo settore... in Italia abbiamo una burocrazia, lenta, inutilmente complicata e arretrata.

In epoca di pec e firma digitale, ancora si chiedono documenti cartacei, moduli cartacei, timbri, firme e via dicendo.. qualche ufficio un po' più evoluto, da qualche anno, ha scoperto che le pratiche si possono consegnare anche masterizzate su CD... evviva :p e le pratiche online (ma poi devi comunque consegnare gli originali cartacei) si iniziano a diffondere solo da un annetto circa.

Non è che tutti i giorni giri per uffici, ma quando serve ci devi andare, fisicamente.

Qualche volta, per lavori commissionati fuori regione, ci siam fatti spedire le pratiche per posta... ma... lasciamo perdere che è meglio va :p

- è lo stesso quando il lavoro prevede sopralluoghi, controllo ed indagini sul posto...

- poi se lavori in un settore dove ci sono delle norme da seguire (tutti i settori tecnici) ovvio che conoscere e stare aggiornati sulla legge italiana è fondamentale... ci sono normative che cambiano nell'arco di qualche mese.

In estrema sintesi si, un programmatore potrebbe essere anche filippino ma per quasi tutti gli altri lavori no.

L'ipotesi di trasferirmi all'estero la sto valutando, ma da attuare eventualmente in futuro.

Non è necessario allontanarsi troppo dall'Italia per trovare un costo della vita più basso... devo valutare bene però a fronte di quali servizi.

Da quello che scrivi, se ne deduce in modo logico che tu debba ringraziare la burocrazia, perché è uno dei fattori che tiene locale il tuo posto di lavoro.

Sempre da quello che scrivi, nel momento in cui la burocrazia sarà tutta elettronica e perfettamente efficiente, il tuo committente si rivolgerà direttamente ad un cinese, e non a te.

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^'V'^

Da quello che scrivi, se ne deduce in modo logico che tu debba ringraziare la burocrazia, perché è uno dei fattori che tiene locale il tuo posto di lavoro.

Sempre da quello che scrivi, nel momento in cui la burocrazia sarà tutta elettronica e perfettamente efficiente, il tuo committente si rivolgerà direttamente ad un cinese, e non a te.

In Spagna con 47 € di atto notarile chiamato "Poder" ho nominato un "apoderado" ( http://www.notariado.org/liferay/web/notariado/poderes-notariales) che può fare giri burocratici in mia vece e anche firmare cose importanti su mio mandato, come il contratto di affitto di casa ma anche cose verso lo stato o in nome della mia società.

Non so se esista una versione simile nel diritto ita, ma... beh, ecco, io... non vurria mai fare delle file per uffici o sottostare a certe cazzate burocratiche.

Modificato da ^'V'^
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^X^

In Spagna con 47 di atto notarile chiamato "Poder" ho nominato un "apoderado" ( http://www.notariado.org/liferay/web/notariado/poderes-notariales) che può fare giri burocratici in mia vece e anche firmare cose importanti su mio mandato, come il contratto di affitto di casa ma anche cose verso lo stato o in nome della mia società.

Non so se esista una versione simile nel diritto ita, ma... beh, ecco, io... non vurria mai fare delle file per uffici o sottostare a certe cazzate burocratiche.

Secondo esempio di come la "burocrazia" sostiene l'economia locale e da lavoro alle persone al di fuori di essa :)

Sia ben chiaro a tutti che non sto osannando la burocrazia, ma solo riportando dei fatti che andrebbero sempre tenuti a mente ogni volta che ci si scaglia contro qualcosa.

Non esistono i silver bullet.

Modificato da ^X^
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Jumpy

Sempre da quello che scrivi, nel momento in cui la burocrazia sarà tutta elettronica e perfettamente efficiente, il tuo committente si rivolgerà direttamente ad un cinese, e non a te.

Magari la burocrazia diventi tutta elettronica, almeno pec e firma digitale mi sarebbero utili.

Il cinese? Se timbra e firma al mio posto... ben venga... però poi si tratta anche di andar a fare sopralluoghi al posto mio, seguire i lavori al mio posto and so on.... per non parlare della quota in società :p

Ci son ambiti in cui anche se lavori da casa, devi esser pronto ad alzare il culo dalla sedia per andare in azienda, o in stabilimento perchè ti han avvisato di una riunione un'ora prima o perchè c'è un imprevisto.

Per come la vedo io, l'IT per certi settori, si, è quello più a rischio che programmatori stranieri per due soldi spazzano via la concorrenza italiana.. del resto a me poco conta chi mi compila un software o mi mette su un sito web... basta che faccia quel che mi serve.

Ma anche nell'IT per dire, ho un amico ing. elettronico che si occupa di grandi reti aziendali... di certo neanche lì possono chiamare il cinese, perché il problema quasi sempre va risolto sul posto.

In Spagna con 47 € di atto notarile chiamato "Poder" ho nominato un "apoderado" ( http://www.notariado.org/liferay/web/notariado/poderes-notariales) che può fare giri burocratici in mia vece e anche firmare cose importanti su mio mandato, come il contratto di affitto di casa ma anche cose verso lo stato o in nome della mia società.

Le grandi aziende e società che hanno sedi, filiali e stabilimenti sparpagliati in giro, fanno delle deleghe notarili per ogni direttore di sede.

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^'V'^

Non esistono i silver bullet.

Per fortuna. :-(

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comeback

Premetto, chi mi conosce sa, che ho fame di internazionalità e spero di rientrare in Germania quanto prima (sono laureato in ingegn.)

Cerco di aprirmi a 360 gradi sulle cose per non precludermi attività interessanti. Oggi mi sono intrattenuto in modo informale con un imprenditore del vino, perchè ero interessato a una valutazione di una azienda. In questi anni sono stato proprietario di un piccolo negozio al dettaglio, che in verità ho lasciato gestire ai miei.

Ovviamente la cifra è ben oltre le mie possibilità, il timore è anche di metter su una azienda in Italia, ma studiavo una disciplina ad hoc, ma questo per dire che anche nelle zone più disagiate ci sono opportunità di business interessanti.

Il vino da noi in Calabria ha una sua ragionevolezza, mi ero rivolto ad alcuni esperti (attendibili) e con una buona distribuzione secondo me c'è possibilità di fare affari.

Modificato da comeback
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In tutta questa situazione però bisogna tenere conto degli immigrati e delle loro future generazioni che saranno sempre più integrate e che giocoforza, nel bene o nel male saranno a tutti agli effetti degli italiani. Loro fanno tanti figli e noi no.

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