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Emigrare, si, ma dove?


Whitesun

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^X^

Aivia, il tuo problema (che deriva sicuramente dalla tua esperienza, non lo metto in dubbio) è che continui a scagliarti contro lo stato cattivo (che sicuramente ti ha creato dei problemi), e generalizzi qualsiasi esperienza in base al colore delle tue lenti.

La realtà è molto, ma molto, più complessa. Stiamo andando verso un periodo di trasformazioni irreversibili, e se le lasciamo guidare al "libero mercato" e all'odio verso lo stato, siamo tutti morti. Soprattutto i piccoli imprenditori pieni di entusiasmo come te.

Critica pure ciò che non va, ma fai estremamente attenzione a non usare frasi assolutiste come quelle che ogni tanto ti lasci scappare: non aiuti chi ti segue con fervore.

Se l'intenzione è ripulire e riformare lo Stato, siamo tutti d'accordo. Ma quello che trapela (da te e da decine di milioni di altre persone) è voglia di distruzione senza avere già pronta un'alternativa (o senza sapere se si è in grado materialmente di costruirla).

Chi volesse approfondire questo concetto, ovvero il perchè il libero mercato ideologico combinato con l'avanzamento tecnologico non può funzionare in futuro, consiglio questa lettura (le tre parti, in sequenza, senza mettersi a commentare prima di averle terminate perchè la sintesi è alla fine):

Robotic Nation:

http://marshallbrain.com/robotic-nation.htm

Robots in 2015 (è stato scritto 10 anni fa):

http://marshallbrain.com/robots-in-2015.htm

Robotic Freedom:

http://marshallbrain.com/robotic-freedom.htm

Se vogliamo discuterne, apriamo un nuovo thread. Finora non ho visto molto interesse su questo filone, fatemi sapere.

Ripeto: il problema non è il liberismo di per se e non è l'avanzamento tecnologico di per se. Il problema è il modo in cui queste due cose si stanno combinando in un intreccio terrificante, senza che stia cambiando la mentalità generale.

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^'V'^

Aivia, il tuo problema (che deriva sicuramente dalla tua esperienza, non lo metto in dubbio) è che continui a scagliarti contro lo stato cattivo (che sicuramente ti ha creato dei problemi), e generalizzi qualsiasi esperienza in base al colore delle tue lenti.

Avere un socio che se ti va bene ti prende il 70% di quello che fai, se ti va male ti rovina e nel frattempo fa di tutto per farti andar male e per metterti i bastoni tra le ruote... e che in cambio di quel 70% non ti dà quasi nulla...

Non è che sia lui cattivo. Lui fa quello che fanno le sanguisughe, è il suo lavoro.

Il cattivo, o piuttosto stupido, è quello a cui non va bene e ci resta nonostante sia libero di andarsene.

Scagliarsi contro il mostro padrone di casa è sciocco, quando sei libero di andartene.

In banca a GC, mentre aprivo il conto con accanto la segretaria-interprete.

- Vede, questi i costi di gestione, queste le commissioni per i bonifici, bla bla bla---

- Dille che non mi interessa.

- Ma sono cose che interessano a lei, sig Aivia.

- No. Voi avete il Re. Se va bene a lui, va bene a me. Se non mi va bene, prendo e vado a stare da un'altra parte, non sono qui per discutere o negoziare le cose che vanno bene al Re.

- Ah.

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Sungroove

Il grande equivoco dello stato, è che oggi fa il filo all' imprenditoria per metterlo in culo ai lavoratori dipendenti, domani fa il filo ai lavoratori dipendenti mettendolo in culo all' imprenditoria.

In tutto questo, lo stato fagocita risorse a tutto spiano, creando contrapposizione tra i tessuti produttivi del paese, ovvero imprenditoria e lavoratori.

Quando leggo il mio c.u.d. annuale e vedo la mole di denaro fagocitata dal pozzo senza fondo dello stato, non posso non pensare a come l' azienda per cui lavoro ha fatto il possibile per pagarmi in modo tale che io non me ne andassi all' estero a prestare i miei servizi.

Se le tasse che prelevano alla mia paga e all' azienda per cui lavoro tornassero sotto forma di servizi ed infrastrutture sarebbe splendido. Ma per fare un esame del sangue, una pulizia dei denti, una visita specialistica, sono obbligato a pagare profumatamente un professionista. I miei contributi, che sono soldi miei che l' azienda deposita per me, finiscono nelle tasche dei messi dello stato, i quali dispongono di questo denaro che non gli appartiene, depredandolo a chi lavora e a chi crea lavoro.

In tutto questo, credo che la soluzione stia nel prendere posizione contro lo stato, coadiuvando gli sforzi di imprese e lavoratori. Purtroppo contro questa unione lavorano troppi fattori, di cui non mi dilungo a discutere.

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^X^

Il grande equivoco dello stato, è che oggi fa il filo all' imprenditoria per metterlo in culo ai lavoratori dipendenti, domani fa il filo ai lavoratori dipendenti mettendolo in culo all' imprenditoria.

In tutto questo, lo stato fagocita risorse a tutto spiano, creando contrapposizione tra i tessuti produttivi del paese, ovvero imprenditoria e lavoratori.

Quando leggo il mio c.u.d. annuale e vedo la mole di denaro fagocitata dal pozzo senza fondo dello stato, non posso non pensare a come l' azienda per cui lavoro ha fatto il possibile per pagarmi in modo tale che io non me ne andassi all' estero a prestare i miei servizi.

Se le tasse che prelevano alla mia paga e all' azienda per cui lavoro tornassero sotto forma di servizi ed infrastrutture sarebbe splendido. Ma per fare un esame del sangue, una pulizia dei denti, una visita specialistica, sono obbligato a pagare profumatamente un professionista. I miei contributi, che sono soldi miei che l' azienda deposita per me, finiscono nelle tasche dei messi dello stato, i quali dispongono di questo denaro che non gli appartiene, depredandolo a chi lavora e a chi crea lavoro.

In tutto questo, credo che la soluzione stia nel prendere posizione contro lo stato, coadiuvando gli sforzi di imprese e lavoratori. Purtroppo contro questa unione lavorano troppi fattori, di cui non mi dilungo a discutere.

Ti rendi conto di avere scritto una valangata di luoghi comuni?

Lasciamo perdere, non ne usciamo più.

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^X^

Avere un socio che se ti va bene ti prende il 70% di quello che fai, se ti va male ti rovina e nel frattempo fa di tutto per farti andar male e per metterti i bastoni tra le ruote... e che in cambio di quel 70% non ti dà quasi nulla...

Non è che sia lui cattivo. Lui fa quello che fanno le sanguisughe, è il suo lavoro.

Il cattivo, o piuttosto stupido, è quello a cui non va bene e ci resta nonostante sia libero di andarsene.

Scagliarsi contro il mostro padrone di casa è sciocco, quando sei libero di andartene.

In banca a GC, mentre aprivo il conto con accanto la segretaria-interprete.

- Vede, questi i costi di gestione, queste le commissioni per i bonifici, bla bla bla---

- Dille che non mi interessa.

- Ma sono cose che interessano a lei, sig Aivia.

- No. Voi avete il Re. Se va bene a lui, va bene a me. Se non mi va bene, prendo e vado a stare da un'altra parte, non sono qui per discutere o negoziare le cose che vanno bene al Re.

- Ah.

Forse a te prende il 70% (come peraltro a tutti i lavoratori dipendenti), ma non lo prende certo ai Benetton, agli Agnelli e agli altri fannulloni del privato.

Il problema sta tutto qui, non nello Stato in se ma in come lo stato sia stato preso ostaggio da idee del secolo scorso, che hanno già portato a due guerre mondiali.

Poi vabbeh, è un tuo pieno diritto decidere di andare in Spagna dove la pressione fiscale è minore, se riesci a commerciare con l'Italia. Anch'io mi sono spostato alla ricerca di condizioni migliori.

Finché dura l'Europa, possiamo farlo.

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Sungroove

Ti rendi conto di avere scritto una valangata di luoghi comuni?

Lasciamo perdere, non ne usciamo più.

Mi fa piacere se tu vedi benefici nell' apparato statale. Io nello stato vedo pochi riscontri positivi, a meno che non vogliamo paragonarci al Burkina Faso et similia.

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^X^

Mi fa piacere se tu vedi benefici nell' apparato statale. Io nello stato vedo pochi riscontri positivi, a meno che non vogliamo paragonarci al Burkina Faso et similia.

Sungroove, non volevo offenderti in modo polemico.

Prova però a rileggere il tuo messaggio precedente: manca solo "rosso di sera, bel tempo si spera", perchè hai fatto tutta una serie di generalizzazioni abbastanza banali.

Non ti piace pagare le tasse? Eh beh, a chi piace? Credi che si paghino solo in Italia? Credi che solo in Italia i servizi pubblici non siano il massimo? Magari, sai, non ci sono abbastanza soldi per costruire le strade d'oro e le fontane di vino.

Pensi che sia tutto dovuto ai fantomatici "sprechi"? Pensi che in Germania sia tutto perfettamente pulito e legale?

Io no, mi baso sui numeri.

Nei Paesi europei la spesa ha un'incidenza maggiore sul Pil in Danimarca (59,5%), Francia (56,6%), in Finlandia (55,6%), in Belgio e in Grecia (entrambi i Paesi sono al 54,7% del Pil), Svezia (51,8%), in Austria (51,2%). Ho preso da un articolo, i dati a naso mi sembrano giusti ma non li ho controllati.

La differenza fiscale tra l'Italia e la media UE sono circa 900 euro all'anno (a svantaggio dell'Italiano), ma in tali statistiche ci devi mettere paesi come Bulgaria e Romania, che non sono famosi per i servizi statali.

900 euro può essere una scocciatura, ma non fa la differenza tra vivere in Svezia e vivere nel Burkina Faso.

PS: i benefici dell'apparato statale sono come la salute. Te ne accorgi solo quando ti viene a mancare.

Modificato da ^X^
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^X^

Comunque ok, su Stato e Liberismo ho già scritto abbondantemente in un altro topic, molto serrato; mea culpa aver solo voluto fare un paio di precisazioni che speravo innocenti.

Torniamo a parlare di emigrazione.

C'è un fattore che in molti avranno notato o almeno percepito: in meno di un anno il panorama politico Europeo è spaventosamente cambiato.

A mente fredda e lucida, stanno tornando a galla molte differenze tra Stato e Stato, molti tentativi differenti e personalizzati di evolvere da questa merda di crisi.

Il lato negativo è che domani sarà MOLTO più difficile emigrare.

Il lato positivo è che, per diretta conseguenza, il beneficio atteso dai pochi che riescono ad emigrare è più alto.

In alre parole, ci sarà meno mobilità in generale, ma molte più nicchie di alto livello ben retribuite dove prosperare.

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uao!

Col tempo e l'esperienza si distinguono gli imprenditori seri che riconoscono il lavoro altrui, da quelli che cercano solo carne fresca da mandare al macello.

quello che gli imprenditori (svegli) riconoscono è la gente che gli risolve i problemi e alla quale può delegare (con quelli che non delegano puoi lavorarci solo se vuoi fare la segreteria direzionale e sei bravo/a a farla)

non è questione di laurea magistrale, triennale o licenza media, è questione di non trovarsi davanti gente cui devi spiegare dalla A alla V per fare Z e Z lo fa comunque al livello di qualità minimo indispensabile, "perché mi pagano poco": allora anziché spiegarlo a te lo spiego via skype al bengali di turno, che lo fa meglio di te e costa meno

questa sarà sempre di più la realtà e per il momento nulla ci protegge da questo, se non noi stessi (sul liberismo la penso quasi come ^X^ e trovo coglionesco ci sia una marea di gente che faccia il tifo per il prenderselo fondamentalmente nel c... :acute: potenza del marketing....)

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