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How the story will end..


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DesperateCry
Ciao a tutti, ho trovato e mi sono iscritto a questo forum in seguito al continuo peregrinare (in cui sono sicuro, molti di voi si ritroveranno) sul web in cerca di "risposte", pareri consigli..qualunque parola potesse essermi d'aiuto in questa fase della mia vita, che continuo a pensare (anche se in termini per fortuna leggermente migliorati rispetto ai primi periodi) sia la peggiore che abbia mai vissuto. Spero che le vostre parole possano aiutarmi ad alleviare la tempesta che mi sta abbattendo su di me, e ringrazio in anticipo chiunque troverà il tempo e la voglia di rispondere a questa discussione.


Mi chiamo Riccardo, ho 37 anni. Quando la conobbi io ne avevo 35, lei ne aveva 39. Donna separata (non divorziata) con un figlio di 7 anni a carico, viveva da sola. Ci conoscemmo circa 2 anni fa, durante un periodo di lavoro che feci nella ditta dove lei lavora dove lei lavora stabilmente. Io ero agli sgoccioli di una relazione durata 6 anni (di cui 4 di convivenza) e quando la conobbi vivevo ancora con la mia compagna di allora, ma senza alcuna parvenza di relazione (zero sesso, zero rapporti che non fossero spesa, incombenze di casa e bollette). Anche lei era impegnata in una relazione da circa due anni. Il suo lui dei tempi era una persona divorziata/separata con una bimba piccola (credo quasi coetanea del bimbo di lei) con cui lei, mi diceva, aveva iniziato un percorso che (a giudicare dalle cose che mi diceva nei primi periodi in cui parlavamo, nelle pause caffè al lavoro e in poche altre circostanze sempre e comunque legate all'ambito dell'ufficio) stava pianificando un percorso di vita insieme fatto di progetti per ampliare la casa, fusione delle risorse economiche, grandi piani per il futuro..e l'ipotesi di avere un figlio insieme. Non nascondo che lei mi ha colpito fin da subito, mi piaceva come donna (fisicamente) e come persona. Ma sinceramente conoscendo la situazione che viveva e la sua età non avrei mai pensato che la cosa si potesse evolvere a uno stadio successivo. Questo periodo è durato circa 3 mesi, in cui siamo stati veramente bene come persone..e in cui qualcosa è cambiato. Ci avvicinavamo sempre di più, le pause caffè diventavano sempre più frequenti, così come la volontà di condividere tempo e le nostre esperienze personali nei rispettivi rapporti. Così come me, avevi diversi problemi con il suo compagno di allora (lui controllava le sue cose quando lei non c'era, le guardava il telefono, le mail. Insomma la teneva sempre sotto pressione. Lei ha poi scoperto che lui vedeva e sentiva regolarmente un "amica" avvocato, motivo scatenante per cui la mia lei lo ha lasciato definitivamente..e in malo modo, gettando le sue cose in mezo alla strada). Ma ripeto, fino ad allora eravamo solo amici, anche se con un feeling "speciale"..entrambi sapevamo che se non ci fosse stato il compagno che aveva ai tempi, sarebbe diventato qualcosa di più grande. Questo desiderio di "viverci" ha trovato il suo apice una sera di Novembre di 2 anni fa. Ci siamo messi d'accordo per vederci una sera in un pub (per poco e con molta circospezione, in quanto il suo lui di allora la controllava assiduamente come dicevo). Era quello che ci serviva. Quella sera esplose l'emozione, il sentimento..e in parte la passione, anche se sfociata nel solo modo che poteva essere attuabile..in auto, quando la stavo riaccompagnando..e non in maniera "completa". Da quel giorno..lei mi ha letteralmente cambiato la vita. Abbiamo superato insieme lo "stalking" alla quale l'ormai ex-compagno la sottoponeva dove che lei lo aveva lasciato (chiamate a tutte le ore, messaggi, addiritura "ronde" nel parco sotto casa sua per ore, per vedere se fosse in casa con qualcuno..è addirittura arrivato a chiamarmi per chiedermi spiegazioni). Lei era distrutta, sentiva di essere stata presa in giro da lui per due anni, di essere stata ingannata..lei e tutte le sue speranze, tutte quelle che aveva riposto in una persona e in una situazione. Io le sono stato accanto con tutto me stesso, supportandola e aiutandola a ritrovare la fiducia in se stessa. Io avevo difficoltà a trovare le risorse economiche per allontanarmi dalla mia situazione del tempo (convivenza con la mia ex) anche se era la cosa che più desideravo in quel momento per potermi sentire libero di iniziare un nuova vita con lei. Mi diede quello che mi serviva per uscirne, una grande dimostrazione in quell'occasione così delicata e controversa. Con eleganza, con grande bontà d'animo..con tutta se stessa e con tutto l'amore che provava per me. Grazie a lei riuscii a chiudere definitivamente la mia storia (se così poteva ancora definirsi). In quel periodo mi presentò ufficialmente anche a suo figlio. Chi non ha vissuto niente di simile non può immaginare quanto sia un passo importante e indicativo per una madre introdurre un uomo nuovo nella vita del proprio figlio. Un uomo che avrebbe vissuto suo figlio a lungo, in tutti i suoi aspetti. Che in qualche modo fosse l'unica figura maschile che avrebbe vissuto la quotidianità del suo piccolo. Ma non suo padre. Lei mi ha sempre detto quanto fosse fondamentale che il bimbo si trovasse bene con me, e mi ha manifestato la sua gioia nel rendersi conto che fosse così a più riprese, ringraziandomi per quello che stavo facendo per loro.


Inizialmente, non lo nascondo, ero quasi spaventato da questa situazione: insomma mi stavo prendendo "carico" di una madre single e di suo figlio. Quinid non proprio una situazione "normale". Almeno per me. Ma dopo i primi periodi di stabilizzazione le cose cominciarono ad andare alla grande. Col bambino avevo un rapporto bellissimo, e lui con me. Mi vedeva davvero come un punto di riferimento, mi chiedeva, mi domandava..era interessato a tutto ciò che facessi con un entusiamo davvero unico. Inutile dire che in brevissimo tempo lo ricambiai. Tutto si stava veramente indirizzando verso quella che sarebbe stata la mia vita, la mia famiglia. Un sogno divenuto realtà.


Mi amava come nessuno aveva mai fatto. Più passava il tempo e più questo lungo, travolgente, fantastico cammino diventava il mio futuro. Il nostro futuro. Quello di una famiglia unita e felice. Come lei ha sempre voluto, esattamente come me. Ma che per motivi differenti non aveva mai avuto, in seguito al fallimento dell suo matrimonio (il padre/ex-marito non ha mai accettato di trasferirsi a Milano ne lei di andare da lui (circa 200km di distanza)..per questo il primo anno di vita del figlio l'ha vissuto da sola. E questa è solo una parte dei problemi che hanno portato alla separazione lampo tra di loro). Felici, coinvolti, intensi, complici, entusiasta..in poche parole avevamo tutto quello che una coppia potesse desiderare.



Tutto scorreva alla grande. Certo, abbiamo discusso in questi due anni, a volte in maniera aspra. Lo ammetto, la causa di queste discussioni è stata mia in diversi casi. Quando litigavamo duramente per non peggiorare le cose mi prendevo del "tempo" (mai più di 3/4 giorni comunque) in cui ero freddo e distaccato con lei. Ma solo per non peggiorare le cose, conoscendomi. E che questo comportamento le facesse male non me lo ha mai nascosto dicendomi che "ogni volta che ti comporti così è come se dovessimo ricominciare da capo". E col senno del poi, mi rendo conto di quanto avesse ragione. Ogni tanto mi rendevo conto che comunque lei non era una persona "legalmente" libera, in quanto non divorziata ma separata. E sentirla parlare con il suo ex-marito (chiamava lei per poter parlare col figlio, tutte le sere) fomentava pensieri in me..come se lei non fosse completamente e totalmente libera di ricostruirsi una vita.

Quando si affrontava il discorso lei la prendeva come una mancanza di fiducia da parte mia, e reagiva rimanendoci male..e cambiando immediatamente umore. Le prima volte. Arrabbiandosi, successivamente. Come dicevo prima, il controllo è una cosa che lei non ha mai sopportato. Parte del fallimento della relazione precedente era proprio dovuto a questo. Ma questo lato del suo carattere non mi ha mai causato problemi. Anzi, adoravo il suo spirito libero. Selvaggio a tratti. E' un amazzone.


Ma la volontà di rimanere insieme ha sempre avuto la meglio su tutto, tenendoci comunque sempre uniti. Dovrei dilungarmi a lungo per rendere l'idea di quanto fosse solido e cementato il nostro rapporto, e lo spazio e il tempo che sto già occupando forse sarebbe superfluo.


Per farla breve abbiamo deciso di cominciare seriamente a costruire il nostro futuro insieme, un futuro per sempre. Tra mille difficoltà economiche (e grazie all'aiuto dei suoi genitori, fondamentale) siamo riusciti a comprare una casa nuova che si adattasse alle nostre esigenze di una vita a tre..anzi a quattro. Il nostro desiderio di avere un figlio insieme si è fatto man mano sempre più grande,fino ad arrivare al punto che (visti alcuni piccoli problemi che lei aveva avuto in passato, e che anche l'età non era dalla sua parte) siamo ricorsi a una specialista che ci ha consigliato degli esami. Questo per dire che nonostante tutto il nostro futuro era la cosa più importante, e che avremmo fatto di tutto per realizzarlo.


Lei fece i suoi esami (500 euro di spesa) io le presi l'appuntamento e la accompagnai. A parte i problemi che già conoscevamo, la situazione si dimostro essere ancora possibile. Ci trovammo d'accordo anche sul fatto che prima di ricorrere a questa via (la lista d'attesa è lunghissima per queste cose) ci avremmo provato in maniera naturale con tutte le nostre forze e con tutto il nostro impegno. E così andò. Scusatemi, ma io davvero non credo esista una dimostrazione tanto profonda di amore. Perchè di quello si parla, non di sesso.


A fine Giugno siamo partiti per la vacanza che avevamo programmato, negli Stati Uniti. 15 giorni on the road, io lei e il piccolo. Ci tengo a dirlo perchè non è stata una vacanza "normale". Abbiamo noleggiato una sorta di van in cui potevamo dormire durante la notte mentre di giorno serviva per spostarci. Siamo stati nel Grand Canyon, e in altri parchi naturali della costa est. 15 giorni a strettissimo contatto, tutti e tre. Affrontando tutte le circostanze che una vacanza del genere può portare, positive e negative. Positive perchè un'esperienza del genere unisce e fortifica chi la vive, giorno dopo giorno. Negative, perchè a lungo andare la stanchezza e la mancanza di comodità che diamo per scontate nella nostra vita normale si fanno sentire, credetemi. Ci sono stati momenti di tensione e screzia a tratti, ma portiamo con noi un ricordo unico di quell'esperienza.


E arriviamo all'ultimo periodo. Una serie di impegni per entrambi, le mie insicurezze nei suoi confronti circa la natura del rapporto "forzato" con il suo ex-marito, hanno fatto sì che la trascurassi e fossi meno presente nella sua vita, lo riconosco.


A fine Settembre non sono stato molto bene fisicamente (una normale influenza, ma che ci ha tenuti lontani per una settimana), e neanche moralmente per via di una discussione avuta, niente di che comunque. Non ci siamo visti per una settimana al termine della quale l'ho chiamata chiedendole di vederci..è cominciato tutto da lì. I primi giorni mi diceva che era sempre impegnata e che il bimbo non stava bene fisicamente e mentalmente (ha cambiato scuola, ed ha un problema dermatologico fastidioso e imbarazzante) per cui voleva seguirlo. Passata una settimana in cui cmq ci siamo sentiti mi ha detto che non era più sicura di noi, che doveva capire cosa voleva fare,


Dopo quel messaggio sono passate altre due settimane d'inferno per me, tra dubbi, messaggi, chiamate e email a cui non ho mai ricevuto risposta. L'ultimo messaggio ricevuto diceva "Dammi tempo, parleremo a 4 occhi presto. Ti abbraccio."


Ci siamo sentiti finalmente al telefono voleva vedermi. Ma io sentivo che non sarebbe stato per dirmi quello che tanto desideravo, sentirmi dire che sarebbe tornata da me, che era stato solo un brutto periodo. Le ho chiesto che cosa dovevo aspettarmi. Sbagliando, ma questo l'ho capito solo ora. "Non credo di farcela ad andare avanti.." queste e poche altre parole da parte sua in quella telefonata, mentre io ero un fiume in piena, dichiarandole il mio amore e facendole capire che avevo capito i miei errori..promettendole che quelle parole sarebbero state seguite da fatti.


Ogni tanto, durante la telefonata, mi diceva "ho preso una decisione", "sono due anni che ci conosciamo, sappiamo come siamo fatti" e poco altro..ha chiuso la telefonata dicendomi "ci sentiamo più avanti".


Non l'ho più chiamata ne le ho mandato messaggi.. Qualche giorno dopo sono andato da lei senza dirle niente perchè stavo veramente. male, mi sembrava di morire da solo a casa con questo dolore costante che mi ossessionava. Lei non era in casa. La paura era che fosse partita per raggiungere il bimbo (che quel weekend stava col padre, a circa 2 ore da Milano). E che questa situazione li potesse far riavvicinare, perdendola per sempre.


Non ho mai saputo cosa si veramente accaduto quel weekend, non ho mai avuto modo di chiederglielo. E non sarebbe stata comunque una buona idea. Come dicevo, nessun altro contatto. Fino a circa un mese fa. Venerdì, squilla il telefono. E' lei. Mi dice che vorrebbe vedermi. Ci mettiamo d'accordo per vederci il giorno dopo, in orario aperitivo. Lei mi raggiunge a casa mia,

ed è inutile che vi dica com stessi quel giorno aspettandola. Inizialmente mi offrii io di raggiungerla, ma lei mi rispose che "era già in giro in macchina" e che sarebbe venuta lei. Premetto che lei non ha mai avuto una macchina, ma sapevo che lei avrebbe ricevuto una macchina aziendale come bonus dalla ditta per cui lavora. Arriva da me, la prima cosa che noto è che ha con sè un sacchetto contenente le mie cose, quelle che avevo da lei. Entra in casa, ci guardiamo negli occhi a lungo, senza parlare. ma con uno sguardo..gentile, anche da parte sua. Mi avvicino, le prendo il viso tra le mani e le do un lungo bacio sulla guancia, non perchè non volessi altro, ma nel rispetto delle ultime parole che mi ha detto. dopo il bacio ci siamo abbracciati. E intendo tutti e due. Ed è stata l'ultima volta che ho sentito il calore delle sue braccia intorno a me. Era un abbraccio sincero, davvero. Anche da parte sua. Abbiamo cominciato a parlare..pochissime parole, pochissimo tempo. Il necessario per ribadirmi che "la decisione è presa, stavolta non torno indietro", e che "la nostra era una relazione malata". Ho cercato di fare appello a tutte le mie forze, di non crollare davanti a lei..ma è successo, e ho ribadito ancora una volta i concetti espressi al telefono. Sguardo basso, nessun replica da parte sua.


Da quel giorno è passato un mese, che con il mese precedente a questo ultimo incontro in cui ci siamo sentiti raramente (3/4 volte), fanno 2 mesi di quasi totale assenza di comunicazione. A onor del vero sto meglio rispetto a qualche giorno fa, non penso più solo ed esclusivamente a lei come è capitato fino a una settimana fa più o meno appunto. Ma sento di aver perso tutto comunque. Il "famoso treno che passa" era lei, e di questo ne sono sicuro. Lei era ed è (e lo dico con un sentimento di rassegnazione misto a una pseudo tranquillità) l'unica donna con cui mi vedo da adesso a 40 anni da ora. Una donna con cui invecchiare, con cui condividere il resto della mia vita.


Io non so cosa sia successo davvero, non riesco a spiegarmelo. E non riescono a spiegarselo neanche le pochissime persone a cui ho raccontato questa storia. Parenti stretti, qualche amico..e qualche amica (nel senso vero del termine, non amica "speciale"). Per tutti rimane una cosa senza senso, senza alcuna ragione concreta..la domanda che mi viene fatta più spesso è "ma le hai fatto qualcosa?" (vedi tradita, insultata, offesa o chissà che). E la risposta è NO. Come ho detto, abbiamo due caratteri forti e non sono mancate le discussioni. Come in ogni coppia. Un cammino così lungo e tortuoso (per svariati motivi da parte di entrambi) significa credere con tutti se stessi in una vita insieme, e un progetto di vita. E non si butta via in 5 minuti, non è possibile. E non lo dico solo io appunto, ma tutte le persone che sono a conoscenza. Donne comprese.


Non so cosa fare. Da un lato avrei voglia di chiamarla, anche solo per sentirla come persona. Mi mancano parecchio la sua amicizia, il condividere pensieri e situazioni con lei. Ma il pensiero di sentirla ancora fredda e distaccata, per non dire arrabbiata, mi farebbe davvero restare male. O peggio ancora, saperla con altra persona..se così fosse preferirei non saperne niente, troppo doloroso. Dall'altro penso che non sarebbe giusto che sia io a chiamarla, che se ci deve essere un apertura debba essere da parte sua. Ma la conosco, anche se pensasse che ha sbagliato non mi chiamerebbe. E' troppo orgogliosa, e si "punirebbe" prendendosi carico del peso di un decisione sbagliata. Anche se le costerebbe soffrire..


Ringrazio tutti coloro che sono arrivati alla fine di questo lunghissimo post (chiedo scusa se mi sono dilungato, ma penso fosse giusto cercare di esprimere la mia situazione al meglio per farvi capire) e che vorranno rispondervi, per me sarebbe veramente importante avere la vostra opinione..


Riccardo

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freefall
Ciao a tutti, ho trovato e mi sono iscritto a questo forum in seguito al continuo peregrinare (in cui sono sicuro, molti di voi si ritroveranno) sul web in cerca di "risposte", pareri consigli..qualunque parola potesse essermi d'aiuto in questa fase della mia vita, che continuo a pensare (anche se in termini per fortuna leggermente migliorati rispetto ai primi periodi) sia la peggiore che abbia mai vissuto. Spero che le vostre parole possano aiutarmi ad alleviare la tempesta che mi sta abbattendo su di me, e ringrazio in anticipo chiunque troverà il tempo e la voglia di rispondere a questa discussione.
Mi chiamo Riccardo, ho 37 anni. Quando la conobbi io ne avevo 35, lei ne aveva 39. Donna separata (non divorziata) con un figlio di 7 anni a carico, viveva da sola. Ci conoscemmo circa 2 anni fa, durante un periodo di lavoro che feci nella ditta dove lei lavora dove lei lavora stabilmente. Io ero agli sgoccioli di una relazione durata 6 anni (di cui 4 di convivenza) e quando la conobbi vivevo ancora con la mia compagna di allora, ma senza alcuna parvenza di relazione (zero sesso, zero rapporti che non fossero spesa, incombenze di casa e bollette). Anche lei era impegnata in una relazione da circa due anni. Il suo lui dei tempi era una persona divorziata/separata con una bimba piccola (credo quasi coetanea del bimbo di lei) con cui lei, mi diceva, aveva iniziato un percorso che (a giudicare dalle cose che mi diceva nei primi periodi in cui parlavamo, nelle pause caffè al lavoro e in poche altre circostanze sempre e comunque legate all'ambito dell'ufficio) stava pianificando un percorso di vita insieme fatto di progetti per ampliare la casa, fusione delle risorse economiche, grandi piani per il futuro..e l'ipotesi di avere un figlio insieme. Non nascondo che lei mi ha colpito fin da subito, mi piaceva come donna (fisicamente) e come persona. Ma sinceramente conoscendo la situazione che viveva e la sua età non avrei mai pensato che la cosa si potesse evolvere a uno stadio successivo. Questo periodo è durato circa 3 mesi, in cui siamo stati veramente bene come persone..e in cui qualcosa è cambiato. Ci avvicinavamo sempre di più, le pause caffè diventavano sempre più frequenti, così come la volontà di condividere tempo e le nostre esperienze personali nei rispettivi rapporti. Così come me, avevi diversi problemi con il suo compagno di allora (lui controllava le sue cose quando lei non c'era, le guardava il telefono, le mail. Insomma la teneva sempre sotto pressione. Lei ha poi scoperto che lui vedeva e sentiva regolarmente un "amica" avvocato, motivo scatenante per cui la mia lei lo ha lasciato definitivamente..e in malo modo, gettando le sue cose in mezo alla strada). Ma ripeto, fino ad allora eravamo solo amici, anche se con un feeling "speciale"..entrambi sapevamo che se non ci fosse stato il compagno che aveva ai tempi, sarebbe diventato qualcosa di più grande. Questo desiderio di "viverci" ha trovato il suo apice una sera di Novembre di 2 anni fa. Ci siamo messi d'accordo per vederci una sera in un pub (per poco e con molta circospezione, in quanto il suo lui di allora la controllava assiduamente come dicevo). Era quello che ci serviva. Quella sera esplose l'emozione, il sentimento..e in parte la passione, anche se sfociata nel solo modo che poteva essere attuabile..in auto, quando la stavo riaccompagnando..e non in maniera "completa". Da quel giorno..lei mi ha letteralmente cambiato la vita. Abbiamo superato insieme lo "stalking" alla quale l'ormai ex-compagno la sottoponeva dove che lei lo aveva lasciato (chiamate a tutte le ore, messaggi, addiritura "ronde" nel parco sotto casa sua per ore, per vedere se fosse in casa con qualcuno..è addirittura arrivato a chiamarmi per chiedermi spiegazioni). Lei era distrutta, sentiva di essere stata presa in giro da lui per due anni, di essere stata ingannata..lei e tutte le sue speranze, tutte quelle che aveva riposto in una persona e in una situazione. Io le sono stato accanto con tutto me stesso, supportandola e aiutandola a ritrovare la fiducia in se stessa. Io avevo difficoltà a trovare le risorse economiche per allontanarmi dalla mia situazione del tempo (convivenza con la mia ex) anche se era la cosa che più desideravo in quel momento per potermi sentire libero di iniziare un nuova vita con lei. Mi diede quello che mi serviva per uscirne, una grande dimostrazione in quell'occasione così delicata e controversa. Con eleganza, con grande bontà d'animo..con tutta se stessa e con tutto l'amore che provava per me. Grazie a lei riuscii a chiudere definitivamente la mia storia (se così poteva ancora definirsi). In quel periodo mi presentò ufficialmente anche a suo figlio. Chi non ha vissuto niente di simile non può immaginare quanto sia un passo importante e indicativo per una madre introdurre un uomo nuovo nella vita del proprio figlio. Un uomo che avrebbe vissuto suo figlio a lungo, in tutti i suoi aspetti. Che in qualche modo fosse l'unica figura maschile che avrebbe vissuto la quotidianità del suo piccolo. Ma non suo padre. Lei mi ha sempre detto quanto fosse fondamentale che il bimbo si trovasse bene con me, e mi ha manifestato la sua gioia nel rendersi conto che fosse così a più riprese, ringraziandomi per quello che stavo facendo per loro.
Inizialmente, non lo nascondo, ero quasi spaventato da questa situazione: insomma mi stavo prendendo "carico" di una madre single e di suo figlio. Quinid non proprio una situazione "normale". Almeno per me. Ma dopo i primi periodi di stabilizzazione le cose cominciarono ad andare alla grande. Col bambino avevo un rapporto bellissimo, e lui con me. Mi vedeva davvero come un punto di riferimento, mi chiedeva, mi domandava..era interessato a tutto ciò che facessi con un entusiamo davvero unico. Inutile dire che in brevissimo tempo lo ricambiai. Tutto si stava veramente indirizzando verso quella che sarebbe stata la mia vita, la mia famiglia. Un sogno divenuto realtà.
Mi amava come nessuno aveva mai fatto. Più passava il tempo e più questo lungo, travolgente, fantastico cammino diventava il mio futuro. Il nostro futuro. Quello di una famiglia unita e felice. Come lei ha sempre voluto, esattamente come me. Ma che per motivi differenti non aveva mai avuto, in seguito al fallimento dell suo matrimonio (il padre/ex-marito non ha mai accettato di trasferirsi a Milano ne lei di andare da lui (circa 200km di distanza)..per questo il primo anno di vita del figlio l'ha vissuto da sola. E questa è solo una parte dei problemi che hanno portato alla separazione lampo tra di loro). Felici, coinvolti, intensi, complici, entusiasta..in poche parole avevamo tutto quello che una coppia potesse desiderare.
Tutto scorreva alla grande. Certo, abbiamo discusso in questi due anni, a volte in maniera aspra. Lo ammetto, la causa di queste discussioni è stata mia in diversi casi. Quando litigavamo duramente per non peggiorare le cose mi prendevo del "tempo" (mai più di 3/4 giorni comunque) in cui ero freddo e distaccato con lei. Ma solo per non peggiorare le cose, conoscendomi. E che questo comportamento le facesse male non me lo ha mai nascosto dicendomi che "ogni volta che ti comporti così è come se dovessimo ricominciare da capo". E col senno del poi, mi rendo conto di quanto avesse ragione. Ogni tanto mi rendevo conto che comunque lei non era una persona "legalmente" libera, in quanto non divorziata ma separata. E sentirla parlare con il suo ex-marito (chiamava lei per poter parlare col figlio, tutte le sere) fomentava pensieri in me..come se lei non fosse completamente e totalmente libera di ricostruirsi una vita.
Quando si affrontava il discorso lei la prendeva come una mancanza di fiducia da parte mia, e reagiva rimanendoci male..e cambiando immediatamente umore. Le prima volte. Arrabbiandosi, successivamente. Come dicevo prima, il controllo è una cosa che lei non ha mai sopportato. Parte del fallimento della relazione precedente era proprio dovuto a questo. Ma questo lato del suo carattere non mi ha mai causato problemi. Anzi, adoravo il suo spirito libero. Selvaggio a tratti. E' un amazzone.
Ma la volontà di rimanere insieme ha sempre avuto la meglio su tutto, tenendoci comunque sempre uniti. Dovrei dilungarmi a lungo per rendere l'idea di quanto fosse solido e cementato il nostro rapporto, e lo spazio e il tempo che sto già occupando forse sarebbe superfluo.
Per farla breve abbiamo deciso di cominciare seriamente a costruire il nostro futuro insieme, un futuro per sempre. Tra mille difficoltà economiche (e grazie all'aiuto dei suoi genitori, fondamentale) siamo riusciti a comprare una casa nuova che si adattasse alle nostre esigenze di una vita a tre..anzi a quattro. Il nostro desiderio di avere un figlio insieme si è fatto man mano sempre più grande,fino ad arrivare al punto che (visti alcuni piccoli problemi che lei aveva avuto in passato, e che anche l'età non era dalla sua parte) siamo ricorsi a una specialista che ci ha consigliato degli esami. Questo per dire che nonostante tutto il nostro futuro era la cosa più importante, e che avremmo fatto di tutto per realizzarlo.
Lei fece i suoi esami (500 euro di spesa) io le presi l'appuntamento e la accompagnai. A parte i problemi che già conoscevamo, la situazione si dimostro essere ancora possibile. Ci trovammo d'accordo anche sul fatto che prima di ricorrere a questa via (la lista d'attesa è lunghissima per queste cose) ci avremmo provato in maniera naturale con tutte le nostre forze e con tutto il nostro impegno. E così andò. Scusatemi, ma io davvero non credo esista una dimostrazione tanto profonda di amore. Perchè di quello si parla, non di sesso.
A fine Giugno siamo partiti per la vacanza che avevamo programmato, negli Stati Uniti. 15 giorni on the road, io lei e il piccolo. Ci tengo a dirlo perchè non è stata una vacanza "normale". Abbiamo noleggiato una sorta di van in cui potevamo dormire durante la notte mentre di giorno serviva per spostarci. Siamo stati nel Grand Canyon, e in altri parchi naturali della costa est. 15 giorni a strettissimo contatto, tutti e tre. Affrontando tutte le circostanze che una vacanza del genere può portare, positive e negative. Positive perchè un'esperienza del genere unisce e fortifica chi la vive, giorno dopo giorno. Negative, perchè a lungo andare la stanchezza e la mancanza di comodità che diamo per scontate nella nostra vita normale si fanno sentire, credetemi. Ci sono stati momenti di tensione e screzia a tratti, ma portiamo con noi un ricordo unico di quell'esperienza.
E arriviamo all'ultimo periodo. Una serie di impegni per entrambi, le mie insicurezze nei suoi confronti circa la natura del rapporto "forzato" con il suo ex-marito, hanno fatto sì che la trascurassi e fossi meno presente nella sua vita, lo riconosco.
A fine Settembre non sono stato molto bene fisicamente (una normale influenza, ma che ci ha tenuti lontani per una settimana), e neanche moralmente per via di una discussione avuta, niente di che comunque. Non ci siamo visti per una settimana al termine della quale l'ho chiamata chiedendole di vederci..è cominciato tutto da lì. I primi giorni mi diceva che era sempre impegnata e che il bimbo non stava bene fisicamente e mentalmente (ha cambiato scuola, ed ha un problema dermatologico fastidioso e imbarazzante) per cui voleva seguirlo. Passata una settimana in cui cmq ci siamo sentiti mi ha detto che non era più sicura di noi, che doveva capire cosa voleva fare,
Dopo quel messaggio sono passate altre due settimane d'inferno per me, tra dubbi, messaggi, chiamate e email a cui non ho mai ricevuto risposta. L'ultimo messaggio ricevuto diceva "Dammi tempo, parleremo a 4 occhi presto. Ti abbraccio."
Ci siamo sentiti finalmente al telefono voleva vedermi. Ma io sentivo che non sarebbe stato per dirmi quello che tanto desideravo, sentirmi dire che sarebbe tornata da me, che era stato solo un brutto periodo. Le ho chiesto che cosa dovevo aspettarmi. Sbagliando, ma questo l'ho capito solo ora. "Non credo di farcela ad andare avanti.." queste e poche altre parole da parte sua in quella telefonata, mentre io ero un fiume in piena, dichiarandole il mio amore e facendole capire che avevo capito i miei errori..promettendole che quelle parole sarebbero state seguite da fatti.
Ogni tanto, durante la telefonata, mi diceva "ho preso una decisione", "sono due anni che ci conosciamo, sappiamo come siamo fatti" e poco altro..ha chiuso la telefonata dicendomi "ci sentiamo più avanti".
Non l'ho più chiamata ne le ho mandato messaggi.. Qualche giorno dopo sono andato da lei senza dirle niente perchè stavo veramente. male, mi sembrava di morire da solo a casa con questo dolore costante che mi ossessionava. Lei non era in casa. La paura era che fosse partita per raggiungere il bimbo (che quel weekend stava col padre, a circa 2 ore da Milano). E che questa situazione li potesse far riavvicinare, perdendola per sempre.
Non ho mai saputo cosa si veramente accaduto quel weekend, non ho mai avuto modo di chiederglielo. E non sarebbe stata comunque una buona idea. Come dicevo, nessun altro contatto. Fino a circa un mese fa. Venerdì, squilla il telefono. E' lei. Mi dice che vorrebbe vedermi. Ci mettiamo d'accordo per vederci il giorno dopo, in orario aperitivo. Lei mi raggiunge a casa mia,
ed è inutile che vi dica com stessi quel giorno aspettandola. Inizialmente mi offrii io di raggiungerla, ma lei mi rispose che "era già in giro in macchina" e che sarebbe venuta lei. Premetto che lei non ha mai avuto una macchina, ma sapevo che lei avrebbe ricevuto una macchina aziendale come bonus dalla ditta per cui lavora. Arriva da me, la prima cosa che noto è che ha con sè un sacchetto contenente le mie cose, quelle che avevo da lei. Entra in casa, ci guardiamo negli occhi a lungo, senza parlare. ma con uno sguardo..gentile, anche da parte sua. Mi avvicino, le prendo il viso tra le mani e le do un lungo bacio sulla guancia, non perchè non volessi altro, ma nel rispetto delle ultime parole che mi ha detto. dopo il bacio ci siamo abbracciati. E intendo tutti e due. Ed è stata l'ultima volta che ho sentito il calore delle sue braccia intorno a me. Era un abbraccio sincero, davvero. Anche da parte sua. Abbiamo cominciato a parlare..pochissime parole, pochissimo tempo. Il necessario per ribadirmi che "la decisione è presa, stavolta non torno indietro", e che "la nostra era una relazione malata". Ho cercato di fare appello a tutte le mie forze, di non crollare davanti a lei..ma è successo, e ho ribadito ancora una volta i concetti espressi al telefono. Sguardo basso, nessun replica da parte sua.
Da quel giorno è passato un mese, che con il mese precedente a questo ultimo incontro in cui ci siamo sentiti raramente (3/4 volte), fanno 2 mesi di quasi totale assenza di comunicazione. A onor del vero sto meglio rispetto a qualche giorno fa, non penso più solo ed esclusivamente a lei come è capitato fino a una settimana fa più o meno appunto. Ma sento di aver perso tutto comunque. Il "famoso treno che passa" era lei, e di questo ne sono sicuro. Lei era ed è (e lo dico con un sentimento di rassegnazione misto a una pseudo tranquillità) l'unica donna con cui mi vedo da adesso a 40 anni da ora. Una donna con cui invecchiare, con cui condividere il resto della mia vita.
Io non so cosa sia successo davvero, non riesco a spiegarmelo. E non riescono a spiegarselo neanche le pochissime persone a cui ho raccontato questa storia. Parenti stretti, qualche amico..e qualche amica (nel senso vero del termine, non amica "speciale"). Per tutti rimane una cosa senza senso, senza alcuna ragione concreta..la domanda che mi viene fatta più spesso è "ma le hai fatto qualcosa?" (vedi tradita, insultata, offesa o chissà che). E la risposta è NO. Come ho detto, abbiamo due caratteri forti e non sono mancate le discussioni. Come in ogni coppia. Un cammino così lungo e tortuoso (per svariati motivi da parte di entrambi) significa credere con tutti se stessi in una vita insieme, e un progetto di vita. E non si butta via in 5 minuti, non è possibile. E non lo dico solo io appunto, ma tutte le persone che sono a conoscenza. Donne comprese.
Non so cosa fare. Da un lato avrei voglia di chiamarla, anche solo per sentirla come persona. Mi mancano parecchio la sua amicizia, il condividere pensieri e situazioni con lei. Ma il pensiero di sentirla ancora fredda e distaccata, per non dire arrabbiata, mi farebbe davvero restare male. O peggio ancora, saperla con altra persona..se così fosse preferirei non saperne niente, troppo doloroso. Dall'altro penso che non sarebbe giusto che sia io a chiamarla, che se ci deve essere un apertura debba essere da parte sua. Ma la conosco, anche se pensasse che ha sbagliato non mi chiamerebbe. E' troppo orgogliosa, e si "punirebbe" prendendosi carico del peso di un decisione sbagliata. Anche se le costerebbe soffrire..
Ringrazio tutti coloro che sono arrivati alla fine di questo lunghissimo post (chiedo scusa se mi sono dilungato, ma penso fosse giusto cercare di esprimere la mia situazione al meglio per farvi capire) e che vorranno rispondervi, per me sarebbe veramente importante avere la vostra opinione..
Riccardo

Ciao Riccardo.

Uso il nome e non il tuo nick (è troppo legato alla questione che descrivi, cambialo al più presto).

Ho letto con interesse il tuo thread. Ho trovato molti elementi inquietanti.

Ora ti rispondo.

Ti premetto che non sarà un post consolatorio e buonista.

Spero di colpire pesante.

Perché è quello che serve e qualcuno deve farlo.

Ovviamente puoi rispondere di conseguenza. Reagire è dare segno di vita. Ben venga. Back to life!

Non hai perso nulla.

Solo un miraggio, qualcosa che non esisteva.

Una lei, perfetta, che si è eclissata senza motivo.

E tu ti senti in colpa.

Perché un perché ci deve essere e lei, perfetta, se sparisce ha i suoi buoni motivi. Colpa tua.

In realtà credo che lei sia una mina vagante, distruttrice di vite altrui.

E sceglie spesso il bravo ragazzo, quello che crede nella famiglia e che deve credere nella sua. Poi sarà ricompensato con un figlio che lei donerà, come ha fatto col padre del bimbo, come voleva fare con il tizio che c'era prima di te, come ha promesso a te e come dirà (se non lo ha già fatto) con quello che c'è ora.

Come funzionano le mine vaganti? Spesso scelgono un amico, già impegnato, poi la loro storia preesistente va male e coinvolgono l'amico nella nuova.

In modo totale.

Nel frattempo intrattengono contatti e altro con diverse persone, del passato e nuove.

Poi finisce la luna di miele e ti silurano, senza un motivo logico.

Recitano sempre con tutti e comunque.

Loro non sbagliano mai e non possono essere abbandonate.

Ma abbandonano i partner quando li hanno in pugno.

Ti sei mai chiesto perché è impazzito quello che era il suo compagno prima di te?

Lo avrà silurato senza motivo. Dopo promesse di mari & monti.

La tua storia è simile a quella che ho avuto con una narcisista istrionica, mia collega.

Per uscirne, ci sono alcuni passi necessari.

- toglierla dal piedistallo (non è perfetta, è una persona estremamente negativa)

- capire che ha solo recitato e ti ha illuso di essere quella giusta

- capire che ha già fatto fallire i suoi rapporti precedenti, la costante è lei, non è colpa altrui

- devi rimetterti al centro della tua vita

- il mondo è pieno di donne migliori di lei (e magari più sincere)

Bene.

Ora penserai: non è il mio caso, non può essere, ma che cazz hai capito, etc.

Riassumo:

lei è una persona inaffidabile, che promette figli a chiunque e silura senza spiegazioni.

Prima però ti mette nella condizione di sentirti in colpa, per potersene andare senza costi.

Ti è andata bene.

La puoi cancellare per sempre.

Ha recitato e tutte le recite prima o poi finiscono.

Ora, trova il modo di evitare che lei possa tornare.

Perché, se riuscirai a rimetterti in piedi presto, lei tornerà per completare l'opera.

Col colpo di grazia finale.

(vedi un po' le somiglianze: http://www.italianseduction.club/forum/t-43228-ragazza-psyco-e-manipolatrice-nonche-collega/ )

Modificato da freefall
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Connor

Riccà,

stai dormendo.

Sei solo passato dal sogno all' incubo.

Se la fase successiva sarà svegliarti capirai cosa ti sto dicendo (e che comunque Free ha articolato molto bene).

Ma dipende da un atto di volontà, e in questo non ti può aiutare nessuno.

In bocca al lupo.

C.

PS: Dal fare esami dispendiosi per avere un figlio al non essere sicura del rapporto il passo è breve. Anzi, perfettamente logico. Pensa cosa ti avrebbe riservato il futuro dopo, durante gravidanza o con bimbo piccolo....

Modificato da Connor
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DesperateCry

Ciao Riccardo.

Uso il nome e non il tuo nick (è troppo legato alla questione che descrivi, cambialo al più presto).

Ho letto con interesse il tuo thread. Ho trovato molti elementi inquietanti.

Ora ti rispondo.

Ti premetto che non sarà un post consolatorio e buonista.

Spero di colpire pesante.

Perché è quello che serve e qualcuno deve farlo.

Ovviamente puoi rispondere di conseguenza. Reagire è dare segno di vita. Ben venga. Back to life!

Non hai perso nulla.

Solo un miraggio, qualcosa che non esisteva.

Una lei, perfetta, che si è eclissata senza motivo.

E tu ti senti in colpa.

Perché un perché ci deve essere e lei, perfetta, se sparisce ha i suoi buoni motivi. Colpa tua.

In realtà credo che lei sia una mina vagante, distruttrice di vite altrui.

E sceglie spesso il bravo ragazzo, quello che crede nella famiglia e che deve credere nella sua. Poi sarà ricompensato con un figlio che lei donerà, come ha fatto col padre del bimbo, come voleva fare con il tizio che c'era prima di te, come ha promesso a te e come dirà (se non lo ha già fatto) con quello che c'è ora.

Come funzionano le mine vaganti? Spesso scelgono un amico, già impegnato, poi la loro storia preesistente va male e coinvolgono l'amico nella nuova.

In modo totale.

Nel frattempo intrattengono contatti e altro con diverse persone, del passato e nuove.

Poi finisce la luna di miele e ti silurano, senza un motivo logico.

Recitano sempre con tutti e comunque.

Loro non sbagliano mai e non possono essere abbandonate.

Ma abbandonano i partner quando li hanno in pugno.

Ti sei mai chiesto perché è impazzito quello che era il suo compagno prima di te?

Lo avrà silurato senza motivo. Dopo promesse di mari & monti.

La tua storia è simile a quella che ho avuto con una narcisista istrionica, mia collega.

Per uscirne, ci sono alcuni passi necessari.

- toglierla dal piedistallo (non è perfetta, è una persona estremamente negativa)

- capire che ha solo recitato e ti ha illuso di essere quella giusta

- capire che ha già fatto fallire i suoi rapporti precedenti, la costante è lei, non è colpa altrui

- devi rimetterti al centro della tua vita

- il mondo è pieno di donne migliori di lei (e magari più sincere)

Bene.

Ora penserai: non è il mio caso, non può essere, ma che cazz hai capito, etc.

Riassumo:

lei è una persona inaffidabile, che promette figli a chiunque e silura senza spiegazioni.

Prima però ti mette nella condizione di sentirti in colpa, per potersene andare senza costi.

Ti è andata bene.

La puoi cancellare per sempre.

Ha recitato e tutte le recite prima o poi finiscono.

Ora, trova il modo di evitare che lei possa tornare.

Perché, se riuscirai a rimetterti in piedi presto, lei tornerà per completare l'opera.

Col colpo di grazia finale.

(vedi un po' le somiglianze: http://www.italianseduction.club/forum/t-43228-ragazza-psyco-e-manipolatrice-nonche-collega/ )

Ciao Freefall,
Innanzitutto grazie per la pazienza e per la costanza che hai avuto nel leggere la mia storia. Così come io ho letto la tua, ed effettivamente ci sono somiglianze. Consigli per il nick accettati, ma..purtroppo è quello che al momento esprime il mio stato d'animo, mio malgrado. Spero di cambiarlo a breve..
Ti ringrazio per la sincerità, sul serio. Non ho bisogno di buonismi, ne di belle parole..a quelle ci hanno pensato le persone che mi stanno vicino fisicamente. In buona fede, certo, ma non è quello di cui ho bisogno in questo momento. Ho bisogno di verità, nuda e cruda..qualunque essa sia.
Parli di miraggio, di qualcosa che non esisteva. Sono combattuto su quello che hai detto. Posso pensare che sia stata un illusione he mi ha propinato per alcuni aspetti che facilmente si possono "fingere", che puoi far credere a chiunque sia "indebolito" dalla potenza dell'amore che prova. Ma alcuni gesti, alcune cose non le puoi fingere. O le hai dentro o non riesci neanche ad avvicinarti alla lontana essenza di quello che significano.
Mi riferisco al prestito che ha chiesto ai suoi per la nostra casa, agli esami che ha sostenuto esclusivamente per capire se poteva ancora avere figli, e che a prescindere da tutto le sono costati diversi soldi e preoccupazioni.
E, sopratutto, a suo figlio. Sicuramente la cosa più importante della sua vita. Il fatto di avermelo "affidato" toglie ogni significato anche al solo concetto di "finzione". Non arrivi a fare tanto, mettendo in discussione la sua stessa crescita e emotività se non ne sei più che convinta e sicura.
E ti ripeto, tutto questo è stato esattamente come te lo dico, fino a meno di due mesi fa.
Si hai ragione, penso sia colpa mia. Anche se non del tutto, sia chiaro. Almeno oggi (non era così fino a poche settimane fa, quando sentivo sulle mie spalle tutta la responsabilità di questa situazione).
Ci ho pensato. Ho pensato che il problema potesse risiedere in lei. Che sia una specie di ricerca infinita, che passa sopra come un carro armato alle vite del "fortunato" di turno. Ci sono tante somiglianze tra le storie che ha vissuto e che ha chiuso (la chiusura di quella precedente alla nostra, come scrivevo, l'ho vissuta in parte), e parte dei dubbi che nutrivo quando ervamo ancora insieme derivavano da questa comunanza di "indizi".
Quello che so è che lei vorrebbe sentirsi parte di una famiglia, averne una sua. E questo è quello che desidera più di ogni altra cosa. E che l'avesse trovata in me, in noi, credendoci con tutta se stessa è una certezza per me. Almeno per buona parte della nostra storia. Cosa sia successo poi non lo so..e no lo saprò mai. Sempre che sia successo qualcosa.
Non escludo che parte delle cose che hai descritto siano accadute davvero. In primis il fatto che abbia coinvolto qualcun altro in quella che era una situazione che non andava bene, anche se a tratti. Ma mi sento di escludere nuove conoscenze. Non ha mai avuto una grande vita sociale, da quando la conosco almeno, e tolto il lavoro (conosco l'ambiente, non succederebbe mai) e la scuola del figlio (altri genitori, a meno che nella nuova scuola del bimbo non abbia conosciuto un altro padre single), credo sia successo quello che è più probabile a detta di molti..cioè che si sia riavvicinata al suo ex-marito. Ritroverebbe la famiglia che non ha mai avuto. Con il padre di suo figlio. Che ovviamente, il figlio, vorrebbe di nuovo con se. Non l'ho accennato nel thread, ma il rapporto cvon suo figlio è quasi viscerale..davvero molto intenso.
E questo mi fa pensare molto, anche per il fatto che me lo abbia appunto affidato dandomi fiducia incondizionata in questo senso.
Come ho scritto nel thread, lui aveva cominciato ad essere ossessivo. E lei non è una donna che vuole sentirsi sotto controllo, per nessuno e da nessuno. Questa l'ha fatta allontanare..che poi lui abbia "fiutato" qualcosa di strano non lo escludo, ma la verità la conoscono solo loro due..
L'ho tolta dal piedistallo da poco, anche se in parte c'è ancora, e credo che stia realmente funzionando. sto meglio come ho detto, ma il pensiero della felicità che mi dava non può scomparire da un giorno all'altro. E forse non voglio neanche io farlo scomparire del tutto. Come hai detto, sto cercando di rimettermi al centro di tutta la mia vita. Ma ognuno di noi è diverso. Io ho bisogno di amare, forse più che di sentirmi amato. Motivo per cui sarò sempre incompleto da solo. Il che non significa smettere di vivere, ma non farlo al 100%. Questo prescinde da lei e dalla situazione che sto vivendo, sono io che sono fatto così.

Non penso che non abbia capito. Penso che per quanto possa spiegarti come le cose sono andate, come sono io, come è lei non riuscirò mai a trasmetterti le sensazioni vere e reali che respiravamo fino a pochissimo tempo fa. E non metto in dubbio che quanto mi hai scritto sia sicuramente una via che porta ad uscire dalla stasi e dal malessere di questo periodo. Quello che non so è se sia la via migliore e onesta di affrontare la realtà. Almeno la mia realtà.

Grazie. Grazie per la risolutezza e la franchezza con cui mi dai la tua visione delle cose. A breve non avrà più la possibilità di promettere qualcosa che non potrà più dare, e allora cosa le rimarrà? Solo un altra, l'ennesima recita? Tutto è possibile, ma una persona non può vivere una vita nella menzogna. E con la responsabilità di un figlio al quale inevitabilmente arrivano dei messaggi da queste situazioni, per piccolo che sia.
Non so se arriverà mai un momento in cui deciderò di cancellarla per sempre. Non la odio, a prescindere dal dolore che mi ha provocato. E non farò di tutto per convincermi che sia così. Non per qualcosa, ma non è giusto semplicemente. Non è quello che penso, e sarei disonesto nei miei confronti se me lo imponessi.
Sento che il mio processo di ripresa è iniziato, e questo mi rende sereno. Un pò più sereno almeno. Non so se come dici tu lei tornerà mai. Ma è un problema che in questo momento non mi sto ponendo. Se mai succederà, come sarò e come mi comporterò lo valuterò al momento. Sono una persona vera e sincera. Con me stesso, con chi mi sta intorno e con i miei sentimenti.
Grazie ancora per le tue parole, sul serio. Confrontarsi è importantissimo per me in questo momento..
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DesperateCry

Riccà,

stai dormendo.

Sei solo passato dal sogno all' incubo.

Se la fase successiva sarà svegliarti capirai cosa ti sto dicendo (e che comunque Free ha articolato molto bene).

Ma dipende da un atto di volontà, e in questo non ti può aiutare nessuno.

In bocca al lupo.

C.

PS: Dal fare esami dispendiosi per avere un figlio al non essere sicura del rapporto il passo è breve. Anzi, perfettamente logico. Pensa cosa ti avrebbe riservato il futuro dopo, durante gravidanza o con bimbo piccolo....

Ciao Connor,

Forse è come dici tu, sto ancora dormendo. Ma significa che l'ho fatto per 2 anni a questo punto. Come dicevo a Freefall certe sensazioni non si possono "falsificare", o le senti e le vivi oppure no. E non mi riferisco alle mie. Per questo faccio fatica a farmene una ragione. Io come le persone a me vicine a cui ho parlato di questa situazione. E parlo di adulti, gente con esperienze simili alle spalle. Io stesso ho 37 anni, non 18 (con tutto il rispetto per i diciottenni, sia chiaro).

Non capisco come mai tu dica che "Dal fare esami dispendiosi per avere un figlio al non essere sicura del rapporto il passo è breve. Anzi, perfettamente logico".

Sinceramente io riterrei perfettamente logico il contrario. Mi piacerebbe sapere come mai la pensi così, magari mi aiuterà a capire...

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Connor

Ciao Connor,

Forse è come dici tu, sto ancora dormendo. Ma significa che l'ho fatto per 2 anni a questo punto. Come dicevo a Freefall certe sensazioni non si possono "falsificare", o le senti e le vivi oppure no. E non mi riferisco alle mie. Per questo faccio fatica a farmene una ragione. Io come le persone a me vicine a cui ho parlato di questa situazione. E parlo di adulti, gente con esperienze simili alle spalle. Io stesso ho 37 anni, non 18 (con tutto il rispetto per i diciottenni, sia chiaro).

Non capisco come mai tu dica che "Dal fare esami dispendiosi per avere un figlio al non essere sicura del rapporto il passo è breve. Anzi, perfettamente logico".

Sinceramente io riterrei perfettamente logico il contrario. Mi piacerebbe sapere come mai la pensi così, magari mi aiuterà a capire...

Ironia my friend: una che salta da una cosa all'altra con questa disinvoltura non è la migliore garanzia per un futuro sereno.

Perchè tutti se la menano con st'idea della famiglia felice dove i figli fanno da collante della coppia ma la verità è l'opposto. Se la coppia è solida allora resiste all'arrivo di un figlio, se non lo è cominciano a formarsi le crepe.

Io non metto in dubbio le sensazioni di cui parli. No, per niente, le emozioni erano sicuramente vere. Ma le emozioni da sole non bastano a stare a galla in una relazione. Ti ci puoi crogiolare finche sono sincrone, ma appena ci sono scossoni per l'uno o per l'altro una relazione ha bisogno di molto, molto altro.

E la tua ex non sembra possa essere ricordata ai posteri per la sua grande stabilità.

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freefall
Ciao Freefall,
Innanzitutto grazie per la pazienza e per la costanza che hai avuto nel leggere la mia storia. Così come io ho letto la tua, ed effettivamente ci sono somiglianze. Consigli per il nick accettati, ma..purtroppo è quello che al momento esprime il mio stato d'animo, mio malgrado. Spero di cambiarlo a breve..
Ti ringrazio per la sincerità, sul serio. Non ho bisogno di buonismi, ne di belle parole..a quelle ci hanno pensato le persone che mi stanno vicino fisicamente. In buona fede, certo, ma non è quello di cui ho bisogno in questo momento. Ho bisogno di verità, nuda e cruda..qualunque essa sia.
Parli di miraggio, di qualcosa che non esisteva. Sono combattuto su quello che hai detto. Posso pensare che sia stata un illusione he mi ha propinato per alcuni aspetti che facilmente si possono "fingere", che puoi far credere a chiunque sia "indebolito" dalla potenza dell'amore che prova. Ma alcuni gesti, alcune cose non le puoi fingere. O le hai dentro o non riesci neanche ad avvicinarti alla lontana essenza di quello che significano.
Mi riferisco al prestito che ha chiesto ai suoi per la nostra casa, agli esami che ha sostenuto esclusivamente per capire se poteva ancora avere figli, e che a prescindere da tutto le sono costati diversi soldi e preoccupazioni.
E, sopratutto, a suo figlio. Sicuramente la cosa più importante della sua vita. Il fatto di avermelo "affidato" toglie ogni significato anche al solo concetto di "finzione". Non arrivi a fare tanto, mettendo in discussione la sua stessa crescita e emotività se non ne sei più che convinta e sicura.
E ti ripeto, tutto questo è stato esattamente come te lo dico, fino a meno di due mesi fa.
Si hai ragione, penso sia colpa mia. Anche se non del tutto, sia chiaro. Almeno oggi (non era così fino a poche settimane fa, quando sentivo sulle mie spalle tutta la responsabilità di questa situazione).
Ci ho pensato. Ho pensato che il problema potesse risiedere in lei. Che sia una specie di ricerca infinita, che passa sopra come un carro armato alle vite del "fortunato" di turno. Ci sono tante somiglianze tra le storie che ha vissuto e che ha chiuso (la chiusura di quella precedente alla nostra, come scrivevo, l'ho vissuta in parte), e parte dei dubbi che nutrivo quando ervamo ancora insieme derivavano da questa comunanza di "indizi".
Quello che so è che lei vorrebbe sentirsi parte di una famiglia, averne una sua. E questo è quello che desidera più di ogni altra cosa. E che l'avesse trovata in me, in noi, credendoci con tutta se stessa è una certezza per me. Almeno per buona parte della nostra storia. Cosa sia successo poi non lo so..e no lo saprò mai. Sempre che sia successo qualcosa.
Non escludo che parte delle cose che hai descritto siano accadute davvero. In primis il fatto che abbia coinvolto qualcun altro in quella che era una situazione che non andava bene, anche se a tratti. Ma mi sento di escludere nuove conoscenze. Non ha mai avuto una grande vita sociale, da quando la conosco almeno, e tolto il lavoro (conosco l'ambiente, non succederebbe mai) e la scuola del figlio (altri genitori, a meno che nella nuova scuola del bimbo non abbia conosciuto un altro padre single), credo sia successo quello che è più probabile a detta di molti..cioè che si sia riavvicinata al suo ex-marito. Ritroverebbe la famiglia che non ha mai avuto. Con il padre di suo figlio. Che ovviamente, il figlio, vorrebbe di nuovo con se. Non l'ho accennato nel thread, ma il rapporto cvon suo figlio è quasi viscerale..davvero molto intenso.
E questo mi fa pensare molto, anche per il fatto che me lo abbia appunto affidato dandomi fiducia incondizionata in questo senso.
Come ho scritto nel thread, lui aveva cominciato ad essere ossessivo. E lei non è una donna che vuole sentirsi sotto controllo, per nessuno e da nessuno. Questa l'ha fatta allontanare..che poi lui abbia "fiutato" qualcosa di strano non lo escludo, ma la verità la conoscono solo loro due..
L'ho tolta dal piedistallo da poco, anche se in parte c'è ancora, e credo che stia realmente funzionando. sto meglio come ho detto, ma il pensiero della felicità che mi dava non può scomparire da un giorno all'altro. E forse non voglio neanche io farlo scomparire del tutto. Come hai detto, sto cercando di rimettermi al centro di tutta la mia vita. Ma ognuno di noi è diverso. Io ho bisogno di amare, forse più che di sentirmi amato. Motivo per cui sarò sempre incompleto da solo. Il che non significa smettere di vivere, ma non farlo al 100%. Questo prescinde da lei e dalla situazione che sto vivendo, sono io che sono fatto così.

Non penso che non abbia capito. Penso che per quanto possa spiegarti come le cose sono andate, come sono io, come è lei non riuscirò mai a trasmetterti le sensazioni vere e reali che respiravamo fino a pochissimo tempo fa. E non metto in dubbio che quanto mi hai scritto sia sicuramente una via che porta ad uscire dalla stasi e dal malessere di questo periodo. Quello che non so è se sia la via migliore e onesta di affrontare la realtà. Almeno la mia realtà.

Grazie. Grazie per la risolutezza e la franchezza con cui mi dai la tua visione delle cose. A breve non avrà più la possibilità di promettere qualcosa che non potrà più dare, e allora cosa le rimarrà? Solo un altra, l'ennesima recita? Tutto è possibile, ma una persona non può vivere una vita nella menzogna. E con la responsabilità di un figlio al quale inevitabilmente arrivano dei messaggi da queste situazioni, per piccolo che sia.
Non so se arriverà mai un momento in cui deciderò di cancellarla per sempre. Non la odio, a prescindere dal dolore che mi ha provocato. E non farò di tutto per convincermi che sia così. Non per qualcosa, ma non è giusto semplicemente. Non è quello che penso, e sarei disonesto nei miei confronti se me lo imponessi.
Sento che il mio processo di ripresa è iniziato, e questo mi rende sereno. Un pò più sereno almeno. Non so se come dici tu lei tornerà mai. Ma è un problema che in questo momento non mi sto ponendo. Se mai succederà, come sarò e come mi comporterò lo valuterò al momento. Sono una persona vera e sincera. Con me stesso, con chi mi sta intorno e con i miei sentimenti.
Grazie ancora per le tue parole, sul serio. Confrontarsi è importantissimo per me in questo momento..

Dico che è colpa tua... E mi dài ragione. Diamine, non funziona così!

:clapping::boxing:

Io ero molto idealista. E capisco come pensi. Sposai mia moglie quando era quasi certo che non avrebbe potuto avere figli (per motivi gravi di salute). E maledivo il suo dio che le aveva tolto la cosa a cui più teneva nella vita.

Divertente fu che mi lasciò lei.

Ma torniamo a te.

Continui a ragionare in modo razionale, logico, lineare. Ok, ha un suo senso ma non vale per decifrare tutte le donne.

Nel mio caso, la narci istrionica credeva a quello che diceva.

Quando diceva di amarmi lo credeva come lo credeva quando lo diceva, pochi giorni dopo ad un altro, e ad un altro ancora.

Toglila dal piedistallo.

Non usare i tuoi parametri per valutarla. Lei non è te. A meno che non ti abbia fatto del mirroring (cos'è? se non lo sai forse ne sei stato vittima. Fai una ricerca e dimmi che scopri su questa tecnica).

Tu puoi esistere anche senza una donna se stai bene con te stesso.

Certo, con una donna speciale si sta bene. Ma il lavoro che devi fare, è un dovere che hai verso te stesso, è non far dipendere il tuo benessere da altri.

Quindi, dire che non si è completi senza lei, non è accettabile, Troverai un altra ma, prima, lavora su te stesso. Ora ne hai l'occasione, Puoi costruire un nuovo tu, più completo, più forte. Ti costerà tanta fatica. Ne vale sempre la pena.

Quello che conta è poco ed è:

- l'hai amata

- hai investito tutto su di lei, da non poterne fare senza

- è andata male

- non importano i motivi, non li sapremo mai, sempre che esistano

- ora devi sanare le tue ferite, amarti, perdonarti e prepararti a ripartire

- se lei torna è solo per distruggerti

- ripeto, se lei torna è solo per distruggerti

Il fatto che tu dica che sei stato sincero e puro nel sentimento, e sei stato infine rifiutato, che deve farti pensare?

Eject, next.

E per lei, un neverending freeze fino alla fine dei mondi ;)

(tutti termini che puoi trovare spiegati qui in Italianseduction)

ps: allora di chi è la colpa?

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megres84

Ciao Riccardo, ho letto il tuo post ieri sera e mi sono ricordato di risponderti questa mattina dato che la tua storia mi ha colpito abbastanza, essendo molto delicata.

Innanzitutto mi associo ai consigli e alle parole che gli altri ti hanno elargito e vorrei soffermarmi su qualche tua battuta che reputo cruciale:

L'ho tolta dal piedistallo da poco, anche se in parte c'è ancora, e credo che stia realmente funzionando. sto meglio come ho detto, ma il pensiero della felicità che mi dava non può scomparire da un giorno all'altro. E forse non voglio neanche io farlo scomparire del tutto. Come hai detto, sto cercando di rimettermi al centro di tutta la mia vita. Ma ognuno di noi è diverso. Io ho bisogno di amare, forse più che di sentirmi amato. Motivo per cui sarò sempre incompleto da solo. Il che non significa smettere di vivere, ma non farlo al 100%. Questo prescinde da lei e dalla situazione che sto vivendo, sono io che sono fatto così.

Questo, secondo me, è un gravissimo problema in quanto, come giustamente osservi anche tu, ci porterà ad essere SEMPRE infelici poiché da soli non staremo mai bene con noi stessi.

Tu non hai bisogno di nessuno, soltanto di te.

Tu sei il centro del tuo mondo, le donne intorno piacevoli aggiunte, che se presenti ti arricchiscono l'esperienza, se sono assenti il tutto continua ad andare avanti.

Ciò rappresenta una condizione (egoistica) fondamentale per poter intraprendere una relazione sana con un’altra persona. Essa, come detto, rappresenterà un piacevole satellite attorno a te, guai ad essere il contrario. (questa del satellite l’ho presa in prestito dal primo utente che mi rispose quando approdai qua su IS in One-itis)

Questo bisogno di amare alla lunga ti farà molto male.

Una relazione sana è quella dove, idealmente, entrambe le parti se ne fregano relativamente dell’altra. Ma alla fine ci sarà inevitabilmente sempre chi andrà un po’ più “sotto”. Fa in modo di non stare mai sotto, conserva il tuo frame. Altrimenti verrai inevitabilmente distrutto. Se non ti distrugge lei, ti distruggerai da solo. E’ automatico.

Inverti il tuo comandamento, ama te stesso come ami gli altri.

Sento che il mio processo di ripresa è iniziato, e questo mi rende sereno. Un pò più sereno almeno. Non so se come dici tu lei tornerà mai. Ma è un problema che in questo momento non mi sto ponendo. Se mai succederà, come sarò e come mi comporterò lo valuterò al momento. Sono una persona vera e sincera. Con me stesso, con chi mi sta intorno e con i miei sentimenti.

Sei un ragazzo sensibile, traspare chiaramente dalle tue parole e dal post in generale.

E’ una bella qualità, rara. Ma, come vedi, per poter vivere in maniera più serena le cose devi necessariamente desensibilizzarti gradualmente.

Le relazioni ma anche un po’ tutte le cose in generale, non seguono sempre una logica precisa o una qualche sorta di meritocrazia: oggi va bene, domani va male, oggi incassi, domani sei carnefice.

Va così.

Freeze come se non ci fosse un domani. Rileggiti il post di Human nell’altro thread.

Fallo per ricostruire te, un te migliore. Se ricostruire te dovesse significare ritornare ad essere quello che ha bisogno di amare, che ti ha fatto in qualche modo attrarre lei, distruggi di nuovo quello stato, impara a stare bene da solo, in equilibrio.

Lei non esiste più. Ti fa soltanto un piacere a non farsi sentire, fidati. Accelera la tua guarigione.

Sei forte.

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DesperateCry

Ironia my friend: una che salta da una cosa all'altra con questa disinvoltura non è la migliore garanzia per un futuro sereno.

Perchè tutti se la menano con st'idea della famiglia felice dove i figli fanno da collante della coppia ma la verità è l'opposto. Se la coppia è solida allora resiste all'arrivo di un figlio, se non lo è cominciano a formarsi le crepe.

Io non metto in dubbio le sensazioni di cui parli. No, per niente, le emozioni erano sicuramente vere. Ma le emozioni da sole non bastano a stare a galla in una relazione. Ti ci puoi crogiolare finche sono sincrone, ma appena ci sono scossoni per l'uno o per l'altro una relazione ha bisogno di molto, molto altro.

E la tua ex non sembra possa essere ricordata ai posteri per la sua grande stabilità.

Hai ragione su questo punto. Sin dagli albori del nostro rapporto (quando mi raccontava del suo passato, delle situazione che viveva con il suo allora compagno) un "campanello" mi suonava dentro..ma non mi sento di dare una colpa a una persona che ha provato a costruire nel corso degli anni relazioni che non si sono rivelate scelte sbagliate. Io per primo.

Quello che invece mi lascia senza risposte pratiche è quanto lei mi abbia "portato" nella sua vita.

Il figlio in primis (continuo a sottolineare che lei ci tiene alla follia, quasi morbosamente). Per farti capire, quando lei doveva spostarsi per lavoro io restavo con lui, lo accompagnavo a scuola, mi occupavo di lui. Sembra un ovvietà, ma con NESSUNO prima (suo padre a parte ovviamente) era mai arrivata a un livello tale dii fiducia. E lei me lo diceva chiaramente che lo era una cosa che non aveva nessun precedente, per lei e per suo figlio. Per la cosa in se, e per la naturalezza con cui il rapporto con suo figlio si viveva quotidiamente. Insomma il bimbo stesso mi vedeva come riferimento, e lei lo sapeva e ne era felice.

Poi le famiglie di entrambi coinvolte. Lei è venuta in vacanza con me e i miei quest'anno, non un mese, ma 5 giorni insieme. Eravamo solo io la mia famiglia e lei. E non immagini quanto ci tenesse a venire e a conoscerli, e quanto ha fatto per poter incastrare tutto in modo che potesse accadere. Io stesso sono stato in vacanza con i suoi, sia con la madre, che con con il padre (sono divorziati). Ed ero diventato uno di famiglia. Altra cosa che la rendeva veramente felice. Abbiamo festeggiato il il rogito della "nostra" nuova casa tutti insieme con la sua famiglia, tra brindisi e auguri di una vita felice insieme..e ti assicuro che lei ne era entusiasta.

E queste sono solo due tra le grandi dimostrazioni della grande voglia di stabilità e convinzione che mi ha dimostrato. E direi molto significative.

Noi eravamo pronti e determinati a far arrivare un figlio, davvero sarebbe stato il consacrarsi di una relazione perfetta. Avrebbe significato il sigillo naturale a un percorso che avevamo scelto insieme e con la più totale convinzione.

E' vero. E questo è stato un mio errore. Non essermici crogiolato, ma non aver capito in tempo che una relazione va nutrita anche di altro a un certo punto di essa. E per altro intendo cose se vuoi "materiali", pratiche..quasi dettagli a chi li vive dall'esterno. Ma fondamentali per far si che tutto prosegua in maniera "sana". Lei è una donna di 40 anni ormai, ha bisogno di vedere il suo mondo costruirsi materialmente intorno a lei ormai. E non posso darle torto. Lo riconosco, ho sempre pensato che la cosa più importante, che il motivo principale per cui si stringe una relazione sia uno: il sentimento. <e, ti sembrerà strano, ma la ringrazio per avermi fatto aprire gli occhi. A prescindere dal fatto che sarà lei o qualcun'altra a beneficiarne.

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DesperateCry

Dico che è colpa tua... E mi dài ragione. Diamine, non funziona così!

:clapping::boxing:

Io ero molto idealista. E capisco come pensi. Sposai mia moglie quando era quasi certo che non avrebbe potuto avere figli (per motivi gravi di salute). E maledivo il suo dio che le aveva tolto la cosa a cui più teneva nella vita.

Divertente fu che mi lasciò lei.

Ma torniamo a te.

Continui a ragionare in modo razionale, logico, lineare. Ok, ha un suo senso ma non vale per decifrare tutte le donne.

Nel mio caso, la narci istrionica credeva a quello che diceva.

Quando diceva di amarmi lo credeva come lo credeva quando lo diceva, pochi giorni dopo ad un altro, e ad un altro ancora.

Toglila dal piedistallo.

Non usare i tuoi parametri per valutarla. Lei non è te. A meno che non ti abbia fatto del mirroring (cos'è? se non lo sai forse ne sei stato vittima. Fai una ricerca e dimmi che scopri su questa tecnica).

Tu puoi esistere anche senza una donna se stai bene con te stesso.

Certo, con una donna speciale si sta bene. Ma il lavoro che devi fare, è un dovere che hai verso te stesso, è non far dipendere il tuo benessere da altri.

Quindi, dire che non si è completi senza lei, non è accettabile, Troverai un altra ma, prima, lavora su te stesso. Ora ne hai l'occasione, Puoi costruire un nuovo tu, più completo, più forte. Ti costerà tanta fatica. Ne vale sempre la pena.

Quello che conta è poco ed è:

- l'hai amata

- hai investito tutto su di lei, da non poterne fare senza

- è andata male

- non importano i motivi, non li sapremo mai, sempre che esistano

- ora devi sanare le tue ferite, amarti, perdonarti e prepararti a ripartire

- se lei torna è solo per distruggerti

- ripeto, se lei torna è solo per distruggerti

Il fatto che tu dica che sei stato sincero e puro nel sentimento, e sei stato infine rifiutato, che deve farti pensare?

Eject, next.

E per lei, un neverending freeze fino alla fine dei mondi ;)

(tutti termini che puoi trovare spiegati qui in Italianseduction)

ps: allora di chi è la colpa?

Non dico che è colpa mia. Dico che lo è in parte, come in parte è sua. Di questo me ne rendo conto, come sempre in una relazione la colpa non può essere ascritta a una delle parti e basta.
Nonostante tutto cerco di mantenere la lucidità necessaria a guardare le cose come stanno, senza cadere nel processo di autodifesa che verrebbe naturale per sentirsi meglio. E che passa attraverso l'imputare ogni colpa a lei, inevitabilmente.
Beh il breve aneddoto che hai raccontato del tuo passato riflette una situazione molto simile, e la scelta che hai fatto (sposandola) ti fa davvero onore. Quello è l'amore di cui parlo. E cmq mi fa capire che (anche se in maniera diversa) che uno "schiaffo" di questo tipo (e mi riferisco alle emozioni che suscita, non al fatto in se) l'hai ricevuto anche tu.
Si, logico, razionale, lineare. Esattamente come la persona di cui stiamo parlando, lei. Si stupirebbe di quello che mi stai scrivendo, perchè tra i due il "sognatore" sono sempre stato io. Lei, invece, molto concreta, quasi materialista. Nell'accezione positiva dell'espressione. Rispondendo all'amico Connor ho citato 2 cose fondamentali che mi hanno portato a convincermi che fosse lei la persona giusta, e che non sia stato solo l'ennesimo con cui recitare la parte. Te le riporto per praticità:
"..Il figlio in primis (continuo a sottolineare che lei ci tiene alla follia, quasi morbosamente). Per farti capire, quando lei doveva spostarsi per lavoro io restavo con lui, lo accompagnavo a scuola, mi occupavo di lui. Sembra un ovvietà, ma con NESSUNO prima (suo padre a parte ovviamente) era mai arrivata a un livello tale dii fiducia. E lei me lo diceva chiaramente che lo era una cosa che non aveva nessun precedente, per lei e per suo figlio. Per la cosa in se, e per la naturalezza con cui il rapporto con suo figlio si viveva quotidiamente. Insomma il bimbo stesso mi vedeva come riferimento, e lei lo sapeva e ne era felice.
Poi le famiglie di entrambi coinvolte. Lei è venuta in vacanza con me e i miei quest'anno, non un mese, ma 5 giorni insieme. Eravamo solo io la mia famiglia e lei. E non immagini quanto ci tenesse a venire e a conoscerli, e quanto ha fatto per poter incastrare tutto in modo che potesse accadere. Io stesso sono stato in vacanza con i suoi, sia con la madre, che con con il padre (sono divorziati). Ed ero diventato uno di famiglia. Altra cosa che la rendeva veramente felice. Abbiamo festeggiato il il rogito della "nostra" nuova casa tutti insieme con la sua famiglia, tra brindisi e auguri di una vita felice insieme..e ti assicuro che lei ne era entusiasta.."
Quello che conta è poco, hai perfettamente ragione. E sono d'accordo con tutti i punti che hai citato. Tranne gli ultimi due. E non perchè non dia credito alle tue esperienze o perchè penso a prescindere che non sia così, solo perchè è lei. Semplicemente perchè anche solo per rispetto di quanto è stato, voglio lasciare aperte le porte a qualsiasi scenario, e non chiudermi dietro la convinzione che lei sia la "causa di tutti i mali". Magari il tempo e il futuro mi dimostreranno che è come dici tu. Magari no. Ma non voglio cadere nell'errore di prendere una posizione mentale a prescindere. Non è una resa, ne significa attenderla o sperare all'infinito.
Mi fa pensare tante cose..dalle più aberranti, alle più pratiche. Tanto quanto lo è stata lei però, e se penso a come sarebbe stato a parti invertite..beh ci sarebbe lei qui a scrivere, o la sarebbe su blog tipo alfemminile.com o simili. Ma ciò non cambia la situazione attuale.
Continuo a pensare che la colpa (se di questo si può parlare) sia comunque condivisa, per i motivi che ti ho spiegato prima. Penso che tu abbia il giusto atteggiamento, e che sicuramente ti abbia aiutato molto nel tuo periodo buio. E sicuramente farò tesoro di molte delle cose che mi hai scritto. Altre sono personali, e quindi molto soggettive..e credo che no esista giusta o sbagliato in un ambito così personale appunto. Ma ciò non toglie che qualunqe sia la risposta tutto passi attraverso passi la ricostruzione di me stesso, come Uomo. Il resto verrà da sè..
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