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Mascolinità


Wolfie

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non è che se sei gay devi per forza fare la checca.

ma ancora 'sta storia?

Su questo posso darti anche ragione e diciamo che quello è legato più a dei miei complessi che a qualcosa di reale!

Per quanto riguarda ''sta storia'' invece ne parlo ancora si poiché ne leggo ancora troppi di casi di violenza, bullismo etc.. sembra che la situazione qui in Italia sia veramente cambiata ma la realtà è tutt'altra cosa (solo in America c'è stato un cambiamento effettivo) soprattutto nei paesini dove la mentalità è molto più chiusa rispetto a grandi città come Milano etc.. ciò nonostante mi fa piacere constatare che qua dentro siate così aperti a riguardo, mi fa sperare in un futuro migliore...

Modificato da Wolfie
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Solo una cosa, non finire a immaginarti scene di incesto gay. Non fanno bene, checché ne si dica (perdonate il gioco di parole)

Ma no, perché dovrei :huh:

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mi scoprissi gay non voglio che altri lo notino, sono pur sempre maschio e voglio rimanere ed essere visto come tale!

Tu pensi che essere gay significhi essere meno maschio?

Pensi che un uomo gay non sia più definibile uomo?

Ho conosciuto alcuni gay che erano MOLTO più uomini di tanti etero che conosco.

Non farti influenzare dalle stronzate sociali.

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Tu pensi che essere gay significhi essere meno maschio?

Pensi che un uomo gay non sia più definibile uomo?

Ho conosciuto alcuni gay che erano MOLTO più uomini di tanti etero che conosco.

Non farti influenzare dalle stronzate sociali.

Hai ragione, purtroppo molto spesso mi lascio influenzare dal giudizio altrui, per cui è quella la prima cosa su cui devo lavorare... perché anche se nel profondo so che essere gay non è nulla di sbagliato delle volte mi ritrovo a paragonarmi agli altri e mi sento in un certo senso ''inferiore'' e appunto, come meno uomo... perché sono totalmente lontano dalla tipica immagine 'maschile' e certe volte desidero uniformarmi agli altri quando invece dovrei 'celebrare' me stesso per la mia unicità (come tutti dovrebbero fare del resto, invece di cercare di essere qualcosa che non sono per piacere agli altri)

Comunque io vi ringrazio per queste risposte, avete già fatto tanto anche se non vi sembra!

Buon Natale a tutti voi (:

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MatHunter92

Ciao Lurker,

ascolta capisco benissimo la tua situazione perché proprio da tempo sono stato costretto a esercitare su di me una sorta di psicoterapia in modo autonomo. Non avevo nessuno, anzi non ho mai avuto nessuno al mio fianco e i miei dubbi esistenziali sulla mia sessualità/identita personale me li sono dovuti sbattere da solo.

Io credo che, a causa del rapporto complicato con mio padre, il suo caratterino e la mia ipersensibilità di bambino, Io mi sia estraniato da lui e da tutto quello che lui rappresenta: LA MASCOLINITA!

Siamo sempre stati anni luce lontani noi due, lui assente dal punto di vista affettivo, non sa dare carezze, baci non sa emozionare. E' stato sempre un tipo pesante, con comportamenti di insulto e sfottò nei confronti di mia madre che non mi sono mai piaciuti. Non mi piaceva e non mi piace tutt'ora il modo in cui tratta mia madre. Non la maltratta per carità, la nostra è una famiglia unitissima ma lui ha sempre avuto questa aria di sufficienza nei confronti delle donne. È stato li che io decisi da piccolo di nascondermi dietro mia madre, di difenderla e proteggerla. Ed è stato li che sognavo per me e mia madre un NUOVO uomo che venisse a soccorerci e a portare una favola per me che ero ormai stato ferito dall'unico e solo UOMO della mia vita: MIO PADRE.

Ora venendo a me, questo fattore, più la mia passività, semplicità e quella autocommiserazione di chi si piange sempre addosso, sono arrivato a non sviluppare la mia identità, a sentirmi perso in un maree di coetanei che già facevano le prime esperienze. Quindi questo mio desiderio omosessuale è venuto fuori. Perché sentivo di non avere quello che tutti i miei amici avevano: la mascolinità acquisita con il bel rapporto e la connessione emotiva con i loro padri. Io che ho sempre schifato mio padre sono poi diventato desideroso di quell'amore, di quel calore fino a cercarlo negli altri. NEGLI ALTRI RAGAZZI! e io non voglio, perché io nn saprei cosa farmene di un uomo se non colmare le mie carenze dovuto alla ferita emotiva che ho ricevuto da bambino.

Non ci si può nascondere dietro le mamme e sviluppare come loro una femminilità simile. Non siamo fatti per quello perché tra le gambe abbiamo un gingillo che va fatto funzionare. Scusa i termini e i modi ma sono stanco e stufo di sentir dire che omosessuali si nasce. allora voi altri siete nati eterosessuali? certo che no. L'essere umano nasce predisposto alla sessualità! QUESTO SI…

Allora cosa ho fatto; ho aspettato, aspettato, aspettato e aspetto ancora di maturare completamente come uomo e di non avere più bisogno di quell'amore bambinesco che attanaglia un omosessuale. Non ho ancora il coraggio di approciarmi con nessuno, sono in una fase di crescita quindi aspetto ancora un po' per perdere la verginità. Devi capire da dove deriva la condizione omosessuale. E' come se si arrestasse la tua crescita a quel bambino desideroso di un clima familiare pieno d'amore in cui scegliere chi seguire. Io non ho percepito la differenza equa tra mamma e papa quindi non sono riuscito a DEFINIRMI e ad affermare la mia identità. Infatti se tutto va bene di solito il maschietto per riflesso sceglie la figura che vede più simile a lui, cioè il papino che ha la barba, i pettorali ecc :) Ho letto e leggo tutt'ora teorie dei più grandi psicologi del mondo e mi documento sempre su quelli che sono gli sviluppi della mente umana. Siamo così complicati che basterebbe un attimo per cadere in stupide tentazioni. Ti consiglio la lettura di Joseph Nicolosi, cercalo su internet e troverai risposte alla tua confusione. Sono sicuro che sei un ragazzo validissimo, come sto attraversando io questa confusione puoi risolverla anche tu. A presto :)

Modificato da MatHunter92
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Ciao Lurker,

ascolta capisco benissimo la tua situazione perché proprio da tempo sono stato costretto a esercitare su di me una sorta di psicoterapia in modo autonomo. Non avevo nessuno, anzi non ho mai avuto nessuno al mio fianco e i miei dubbi esistenziali sulla mia sessualità/identita personale me li sono dovuti sbattere da solo.

Io credo che, a causa del rapporto complicato con mio padre, il suo caratterino e la mia ipersensibilità di bambino, Io mi sia estraniato da lui e da tutto quello che lui rappresenta: LA MASCOLINITA!

Siamo sempre stati anni luce lontani noi due, lui assente dal punto di vista affettivo, non sa dare carezze, baci non sa emozionare. E' stato sempre un tipo pesante, con comportamenti di insulto e sfottò nei confronti di mia madre che non mi sono mai piaciuti. Non mi piaceva e non mi piace tutt'ora il modo in cui tratta mia madre. Non la maltratta per carità, la nostra è una famiglia unitissima ma lui ha sempre avuto questa aria di sufficienza nei confronti delle donne. È stato li che io decisi da piccolo di nascondermi dietro mia madre, di difenderla e proteggerla. Ed è stato li che sognavo per me e mia madre un NUOVO uomo che venisse a soccorerci e a portare una favola per me che ero ormai stato ferito dall'unico e solo UOMO della mia vita: MIO PADRE.

Ora venendo a me, questo fattore, più la mia passività, semplicità e quella autocommiserazione di chi si piange sempre addosso, sono arrivato a non sviluppare la mia identità, a sentirmi perso in un maree di coetanei che già facevano le prime esperienze. Quindi questo mio desiderio omosessuale è venuto fuori. Perché sentivo di non avere quello che tutti i miei amici avevano: la mascolinità acquisita con il bel rapporto e la connessione emotiva con i loro padri. Io che ho sempre schifato mio padre sono poi diventato desideroso di quell'amore, di quel calore fino a cercarlo negli altri. NEGLI ALTRI RAGAZZI! e io non voglio, perché io nn saprei cosa farmene di un uomo se non colmare le mie carenze dovuto alla ferita emotiva che ho ricevuto da bambino.

Non ci si può nascondere dietro le mamme e sviluppare come loro una femminilità simile. Non siamo fatti per quello perché tra le gambe abbiamo un gingillo che va fatto funzionare. Scusa i termini e i modi ma sono stanco e stufo di sentir dire che omosessuali si nasce. allora voi altri siete nati eterosessuali? certo che no. L'essere umano nasce predisposto alla sessualità! QUESTO SI…

Allora cosa ho fatto; ho aspettato, aspettato, aspettato e aspetto ancora di maturare completamente come uomo e di non avere più bisogno di quell'amore bambinesco che attanaglia un omosessuale. Non ho ancora il coraggio di approciarmi con nessuno, sono in una fase di crescita quindi aspetto ancora un po' per perdere la verginità. Devi capire da dove deriva la condizione omosessuale. E' come se si arrestasse la tua crescita a quel bambino desideroso di un clima familiare pieno d'amore in cui scegliere chi seguire. Io non ho percepito la differenza equa tra mamma e papa quindi non sono riuscito a DEFINIRMI e ad affermare la mia identità. Infatti se tutto va bene di solito il maschietto per riflesso sceglie la figura che vede più simile a lui, cioè il papino che ha la barba, i pettorali ecc :) Ho letto e leggo tutt'ora teorie dei più grandi psicologi del mondo e mi documento sempre su quelli che sono gli sviluppi della mente umana. Siamo così complicati che basterebbe un attimo per cadere in stupide tentazioni. Ti consiglio la lettura di Joseph Nicolosi, cercalo su internet e troverai risposte alla tua confusione. Sono sicuro che sei un ragazzo validissimo, come sto attraversando io questa confusione puoi risolverla anche tu. A presto :)

Caro MatHunter92,

ti ringrazio moltissimo per aver riportato la tua esperienza, molto simile alla mia tra l'altro!

I miei si sono separati quando io ero molto piccolo e con lui non ho mai avuto un grande rapporto (anche se ora 'stiamo' cercando di costruirne uno) prima ci vedevamo una volta a settimana per un paio d'ore e poi via, ora invece non ci vediamo neanche più e ci sentiamo si e no 1-2 volte al mese!

Quindi anche io non ho avuto chissà quale presenza paterna nella mia vita... ed effettivamente, quando penso agli altri ragazzi mi capita di desiderare un certo senso di protezione e calore, lo stesso che avrebbe dovuto darmi lui da bambino (neanche lui è mai stato un tipo troppo 'espansivo') però io credo che nel mio caso entri in gioco anche l'autostima, perché mi sembra che la mia sia più paura di mettermi in gioco, di non essere capace a prendermi la responsabilità di essere un uomo e quindi, per certi versi, lascerei che qualcun altro lo faccia al posto mio... non so se rendo bene l'idea!

Comunque sia, leggerò senz'altro il libro da te consigliato e niente, grazie ancora! (:

Modificato da Wolfie
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Ok, mi sono informato un po' su questo psicologo e sinceramente non mi piace molto il suo approccio all'omosessualità, credere che sia un qualcosa da curare secondo me è sbagliato, in più la terapia che propone/proponeva ha delle volte portato al suicidio dei pazienti sottoposti a tale pratica (questo soprattutto se 'costretti' da un proprio caro) poi ho letto che secondo lui molti non sembravano soddisfatti dalla loro vita 'omosessuale' ma questo non significa che non lo fossero, ma semplicemente che non si erano ancora accettati del tutto e consentire ad una tale pratica cosiddetta 'riparativa o di conversione' non era altro che un nascondere la testa sotto la sabbia e reprimere quella parte di sé!

Soprattutto all'epoca dove l'omosessualità non era per niente ben vista e quindi ci si vedeva costretti a sottoporvi per essere accettati dagli altri!

Io credo che il discorso fatto sulla figura paterna non c'entri molto con l'orientamento sessuale ma che influisca maggiormente sull'autostima, quello si!

La mascolinità non ha nulla a che vedere con l'omosessualità, l'ho capito veramente solo in questo istante, il non sentirsi virile è più un sintomo d'insicurezza e quindi, come scritto sopra, di bassa autostima!

Ovviamente questo è solo la mia opinione, poi liberissimo di sbagliarmi, ma per ora la penso così e sinceramente credo anche che tu abbia problemi ad accettarti, in quel caso ti consiglio di scavare dentro di te e capire se sia realmente così e decidere poi il da farsi!

Ma sappi però che il non fare niente fino ad ora non ci ha portato a nulla di buono, per cui credo che entrambi dovremmo incominciare invece ad esplorare completamente la nostra sessualità per dare finalmente risposta ai nostri perché!

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MatHunter92

Io non sono ne così ne coli. Nel senso la sessualità è una, ed è quella che abbiamo in mezzo alle gambe. Ma non perché io sono cristiano e credo che sia così e basta, ma perché la dimostrazione me la da la natura stessa dimostrando che uomo-donna=vita mentre uomo-uomo=niente. La mia sessualità è confusa così come sono confusi i miei sentimenti. Io sono confuso così come è confusa l'idea di uomo e di donna che ho avuto durante l'infanzia. Sono stato psicologicamente violentato da piccino, e nessuno se n'è accorto. Ho messo da parte il vero me stesso per dare spazio alle pressioni di una famiglia che non ha permesso di AFFERMARMI (e con questo parlo di autostima). L'autostima deriva proprio da qui. Addirittura io nn mi sento fiero del cognome che porto (brutta cosa da dire ma è così) perché nn mi sento all'altezza di mio padre e di essere uomo come lui. Lui nn ha permesso che io mi avvicinassi al mondo maschile. Involontariamente l'ha fatto. Nn voglio diventare un uomo come lui privo di emozioni. E' li che è nato il tutto. Da quella vergogna causata dal il mio rapporto con lui. Perché ti spiego, io avendo paura di lui, non essendo entrato in connessione da piccolo dopo lo svezzamento (quando il bimbo una volta conosciuta la mamma toccandole il seno e stando tra le sue braccia deve passare alla fase successiva il padre) l'ho allontanato. Lo schivavo. In più lui fa fatica ad essere tenero con i figli ad abbracciare ad accarezzare a farmi sentire a mio agio quindi io mi sono allontanato. Ho seguito un altra strada più sensibile, docile e "femminile" che mi ha portato a vergognarmi di questa cosa e a non essere fiero di me stesso. Sapevo di essere diverso da gli altri e questo mi dava fastidio perché dicevo a me stesso anche io un giorno avrò spalle forti da poter camminare sicuro e mascolino come un uomo. E ci sto riuscendo, eliminando la vergogna che attanaglia la mia persona. Vergogna per cosa poi?

Ho sempre giocato con acquerelli e pennelli da piccolo, mentre gli altri erano li a tirar calci al pallone per intenderci ma mai e poi mai mi vergognerò di questo. Anzi è la mia capacita riflessiva che mi ha portato a studiare la psicologia, a leggere e documentarmi. Fidati ho scavato troppo affondo e ora mi sento così stanco da necessitare solo una cosa un bel massaggino e due coccole da una ragazza. Ma nn riesco a farlo succedere perché mi sono circondato con gli anni di amici morti… un po come me sempre timidi, vergognosi e meno spavaldi :)

Se non riesci ad identificarti ed affermarti come uomo in casa tua figurati fuori casa!! Se non riesci a definirti come essere finito e completo, se non riesci a dire a te stesso sono "Tizio" (nn so il tuo nome) e valgo più di tutti è difficile che tu riesca a cercare il diverso da te (la donna per intenderci). E' più facile che tu cerca il simile a te, l'uomo come te perché tu uomo nn lo sei diventato ancora.

Io credo che bisogni mettere da parte la ferita, marginarla, curarla, lenire il distacco che c'e tra te e tuo padre, ridefinire la figuara di tua madre, per colmare il VUOTO affettivo che ti fa sentire quel bisogno di protezione dagli altri maschi. Ecco perché Nicolosi parla di riparare. E ti dirò di più: lui nn parla affatto di cura di questa malattia, avrai frainteso...ma di un percorso che ti porta a fare autoterapia e colmare quello che ti è mancato. Tu immagina io mio padre manco lo tocco, mi schifavo fino a poco fa persino di bere dal suo stesso bicchiere...

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MatHunter92

Scusami tanto se mi dilungo ma mi sento vicino a tutte quelle persone la cui identità è stata violata. Che hanno vissuto le liti e le discussioni di un padre assente o emotivamente sconnesso e di una madre iper-accogliente e protettiva. Non sono nessuno per convincerti, siam qui a discutere :) Posso solo dire che la mia riflessione è stata questa. Come posso desiderare un uomo se sono io l'uomo? vuol dire che uomo ancora non lo sono.

Prova a lavorare sulla vergogna. Poi passa al concetto dell'autocommiserazione inconscia, dai un occhio e dimmi cosa ne pensi. Se ti ho aperto un mondo.

Definirsi gay e basta è assurdo. Allora perché molti si definiscono Bisex? Etichettarsi in questa maniera barbara come il latte sullo scaffale del supermercato è da matti. Io se lo sono stato sono stato omosessuale e non GAY. Perché sono semplicemente una persona che ha maturato Attrazione per lo Stesso Sesso (ASS) indesiderata. Perché non corrispondono queste pulsioni a quello che sono e che voglio. Cioe essere un uomo capace di dare amore e non un bambino desideroso di coccole mai avute nel momento opportuno. Ciao bello :)

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Wolfie
Inviato (modificato)

Scusami tanto se mi dilungo ma mi sento vicino a tutte quelle persone la cui identità è stata violata. Che hanno vissuto le liti e le discussioni di un padre assente o emotivamente sconnesso e di una madre iper-accogliente e protettiva. Non sono nessuno per convincerti, siam qui a discutere :) Posso solo dire che la mia riflessione è stata questa. Come posso desiderare un uomo se sono io l'uomo? vuol dire che uomo ancora non lo sono.

Prova a lavorare sulla vergogna. Poi passa al concetto dell'autocommiserazione inconscia, dai un occhio e dimmi cosa ne pensi. Se ti ho aperto un mondo.

Definirsi gay e basta è assurdo. Allora perché molti si definiscono Bisex? Etichettarsi in questa maniera barbara come il latte sullo scaffale del supermercato è da matti. Io se lo sono stato sono stato omosessuale e non GAY. Perché sono semplicemente una persona che ha maturato Attrazione per lo Stesso Sesso (ASS) indesiderata. Perché non corrispondono queste pulsioni a quello che sono e che voglio. Cioe essere un uomo capace di dare amore e non un bambino desideroso di coccole mai avute nel momento opportuno. Ciao bello :)

Ma "Gay" (che significa "Good As You") e "Omosessuale" sono la stessa identica cosa!

Onestamente non capisco perché si cerchi di fare distinzione o dia 'fastidio' essere chiamato in un modo piuttosto che nell'altro quando il significato è il medesimo!

Ad ogni modo, io ho un fratello più grande (di due anni) e sin da bambino ricordo di essermi sempre sentito come 'inferiore' rispetto a lui, per nessuna ragione apparente (cioè, ai tempi ero geloso del rapporto che aveva con mia madre, cosa che poi col tempo è andata ad assopirsi) e comunque , anche lui ha passato le stesse cose che ho passato io, eppure s'identifica come eterosessuale, ma è anche vero che lui aveva un rapporto migliore con nostro padre!

Devo dire anche che comunque neanche la figura materna è stata molto stabile e/o equilibrata, quando eravamo piccoli lavorava sempre e ci lasciava con la nonna (che non è il tipo più caloroso del mondo, specialmente a quei tempi)

Può darsi però che la mia autostima sia stata 'violata' a tal punto da aver distrutto, in un certo senso, la mia identità sessuale, perché delle volte mi percepisco come etero, altre come omosessuale, altre ancora come bisex e non so mai quale 'corrente' seguire e non riesco a capire se semplicemente sto ponendo resistenza al mio essere gay oppure se sia come dici tu!

(Ecco, la teoria di questo psicologo mi ha messo ancor più confusione se possibile lol )

Modificato da Wolfie
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