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Frontal Crash


^'V'^

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BrianBoru

Me lo chiedo ogni giorno, ogni ora, ogni minuto. Quando vedo che il mio distacco, il mio calcolo, il mio menefreghismo forzato mi rende, effettivamente, più efficiente ma... Mina qualcosa. Avvelena e soffoca delle emozioni che non posso vivere fino in fondo perché ho paura che mi distruggano ancora una volta. E siccome riemergere dalle mie ceneri da over-30 postLTR, ricostruirmi una corazza d'acciaio in questo terribile e meraviglioso 2015 mi è costato montagne di fatica, lacrime e sudore, lo ammetto, ho paura.

Devo decidere da che parte stare.

Non puoi fermare lo show, pena la sofferenza strisciante, quella che progressivamente prende possesso di te stesso fino ad annullarti. E senza che tu te ne accorga.

Lascia scorrere.

Siamo fatti per sentire emozioni, non per essere felici

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Fudōshin

Friedrich Nietzsche sottolinea come una concezione passiva della felicità sia riduttiva e come l’uomo necessiti indissolubilmente di grandi dolori per potersi elevare, in modo speculare, a grandi picchi di felicità attiva, realizzando a pieno la propria natura umana...

"se piacere e dispiacere fossero talmente annodati insieme a un laccio , che chi vuole avere il più possibile dell’uno deve avere anche il più possibile dell’altro…sta a voi la scelta: o il minor possibile dispiacere – in una parola l’assenza di dolore – …oppure il maggior possibile dispiacere come scotto per l’incremento di una pienezza di raffinati piaceri e gioie, raramente assaporati fino ad oggi. Se vi decidete per la prima alternativa, è segno che volete deprimere e attenuare l’umana capacità di soffrire, e allora dovete anche deprimere e attenuare l’umana capacità di gioire..."

Vi auguro meravigliosi e frequenti "frontal crash"

Non per essere polemico, ma o non hai letto il primo post, oppure quel che hai scritto è una gigantesca presa per il culo.

Perchè nel secondo caso, non ho colto il sarcasmo.

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Quando sei un bambino sei felice. Tutti sono tuoi amici. Non esiste il razzismo, non esistono le differenze. Non esistono nemmeno i generi.

Parla per te, io includevo come opzione il suicidio già a 4 anni. :D

E tornando al tuo post di prima non mi ha per nulla sconvolto, anzi, mi ci sono leccato le labbra. Come quando fai un cruciverba e ti piace vedere che lo sai risolvere.

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Ginevra

Poiuyto, ho messo mi piace al tuo post perché hai parlato di invidia per un altro uomo.

L'invidia che proviamo tra noi è un tema rimosso collettivamente, negato, a volte anche a noi stessi.

Ma c'è.

E tu ti sei messo nudo a dire: ce l'ho. Invidio.

Posso essere o meno d'accordo con la volontà di rovinare la loro storia (a me basterebbe il movente di avere effetto con una piccola leva in una fessura su un sistema stabile per puro esercizio del sadismo, senza scopo).

Ma ammiro molto i maschi che attorno ad un fuoco o ad un tavolo parlano della loro invidia.

Ginevra.

Mi permetto di intervenire sul discorso Nietzsche perché è dai primi anni in cui scrivevo nei forum (23 years old credo) che mi dicono "questo lo ha detto Nietzsche nel tal libro" "quest'altro lo diceva Nietzsche" ecc.

E il fatto è che spinto da curiosità autoerotica ho comprato diversi dei libri che ha scritto uno che scriveva le stesse cose mie.

Ma non ho avuto il coraggio di leggerli.

Sono tutti fermi lì, intonsi.

Perché lui... beh, è finito col cervello in pappa per essersi avvicinato troppo alla fiamma.

E non voglio leggere 10 nella stessa direzione in cui io mi fermo a 8. Non voglio quel 2 in più.

Voglio coltivare e ricamare sui miei occhi il velo del romanticismo per proteggerli, che già mi sono scottato un bel po' di volte.

Ed è proprio nell'ottica di meno vite bruciate, che mi permetto di dissentire dalla frase "più frontal crash per tutti".

Il frazionamento delle emozioni è importante per provare piaceri più intensi e voluttà sempre verdi.

Ma qui parliamo di sentimenti, non emozioni.

E i sentimenti hanno i denti.

Denti che lasciano ferite che non si rimarginano mai.

Meno frontal crash e... tana libera tutti.

Aivia come si può frazionare un'emozione?

Come ci si può proteggere dai sentimenti? :azz:

Io ci ho provato...ossia dopo una serie di frontali presi in pieno viso, sono passata a una fase più "razionalizzata" dei miei sentimenti...e la mia testa ha deciso che preferiva vivere una storia con un uomo, senza esserne coinvolta più di tanto per tenermi così al riparo dagli schianti....Mi sembrava così di poter avere il controllo della situazione.

Solo che poi ho vissuto brevi emozioni di bassa intensità...mi sono buttata sul cibo...non avevo più voglia di sentirmi sexy.....e ho trascinato inevitabilmente il malcapitato all'inferno....Soffrivo comunque.

Soffrivo per me stessa perchè non provavo certi sentimenti e certe emozioni e soffrivo per lui perchè comunque non gli stavo rendendo felice la vita...

Poi ho provato la fase del disincanto che mi ha portato a non provare più stupore per nulla....

Esempio: lui mi diceva che mi amava ed era fedele? ma figurati se era vero (tanto gli uomini sono tutti uguali, ti tradiscono e ti dicono le bugie)....mi diceva che come lo faceva con me non lo aveva mai fatto con nessuna? (ma figurati lo avrà detto a tutte..)....e così il povero malcapitato contento di dirmi che mi amava, che con me stava bene ecc. ecc. vero o non vero non me lo filavo minimamente.....oppure fingevo di crederci ma dentro non era così...

Risultato? la vita era triste....e mi ha fatto ripensare a quei sentimenti e a quelle emozioni che ho provato il minuto prima di prendere un frontal crash....

Tu dici: Meno frontal crash e... tana libera tutti.....

Io mi sento più libera ora che so che andrò a sbattere... :-)

Spero di avere azzeccato il significato di ciò che volevi comunicarmi.

.. :offtopic: ???

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"Mi sono buttata sul cibo"

Dio, ti ringrazio che non considero mangiare uno dei piaceri della vita.

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Ginevra

"Mi sono buttata sul cibo"

Dio, ti ringrazio che non considero mangiare uno dei piaceri della vita.

Non sai cosa ti perdi..... cibo&sesso vanno a braccetto.....

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^'V'^

Poiyuto, a 5 anni sono stato ricoverato x tentativo di suicidio.

Ero innamorato perso della morte, nessuno rendeva giustizia alle sue grazie, la vedevo come una fanciulla mora, bellissima, avvolta e svolazzante in un lenzuolo candido.

Potevo vederla quando chiudevo gli occhi.

E sebbene non sapessi dove andasse infilato il pisello, fondermi con quel corpo nudo come un chicco di sale nell'oceano era ciò che più mi traeva dalle viscere.

Crescendo... Ho scoperto che quella fusione, quell'oscuro bacio, quella piccola morte, non aveva bisogno di un bisturi per essere raggiunta.

Ma di una donna che mi accogliesse tra le gambe sotto le lenzuola.

Per poter smettere qualche istante di esistere in quanto io definito.

Fondermi.

Svanire i confini.

Morire.

E poterlo vivere ad ogni bacio. Ogni abbraccio, carezza, ogni momento tra le gambe di una ragazza.

Ginevra, le emozioni funzionano per frazionamento, poiché sono mediate da molecole che hanno un picco di saturazione dei recettori seguito da una fase di down e da una fase appetitiva di ricerca della stessa emozione.

Come le droghe, che funzionano sugli stessi circuiti della ricompensa.

Esattamente come per le droghe, se una persona cercasse di gratificarti, e poi di gratificarti ancora, e poi ancora...

Non proveresti più gratificazione se non con dosi sempre maggiori di investimento e diventeresti isterica per riceverne dosi sempre maggiori.

Saresti assuefatta.

Esistono due modi per frazionare.

Uno, in caso di vicinanza forzata, è dosare amore e crudeltà e amore e crudeltà.

Una doccia calda e una fredda, per godere di nuovo della doccia calda.

In caso più naturale in cui il maschio stia via per almeno tre gg a settimana, il modo giusto per frazionare è darti amore due giorni fino a saturazione e poi sparire.

Tornare dopo alcuni giorni e riempirti la vita d'amore.

(qui parlo delle emozioni che tu hai in reazione ai gesti d'amore e al fare l'amore, non parlo dell'amore sentimento).

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Non sai cosa ti perdi..... cibo&sesso vanno a braccetto.....

Per questo ci sono sempre più bidoni, in giro. Hanno visto troppe scene da film che non dovrebbero nemmeno essere fatti ed ecco il risultato.

Inoltre, da uomo, per poter dare il meglio di me nel sesso non posso certo permettermi di mangiare.

Aivia: bellissima visione, ma io lo considero più che altro come vita di uscita. A volte, mi rassicura e posso andare avanti.

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BrianBoru

Nasciamo felici. La felicità è uno stato di default.

Più che altro la felicità è una definizione di stato che ha la pretesa di essere oggettiva e assoluta.

La felicità semmai dovrebbe essere l'accettazione totale del proprio essere. Qualunque esso sia. C'è gente che è felice mentre soffre la fame.

Quando sei bambino è più facile accettarti perchè non hai punti di riferimento se non te stesso.

Poi arriva il marketing, la morale, ecc ecc, e questi ti portano fuori strada.

Modificato da BrianBoru
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sbronza

secondo voi cosa accadrebbe se facessimo un discorso del genere a una persona che ci interessa? Intendo quello della paura di fare un frontal crash

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