Vai al contenuto

Mistero tecnique


Mascott

Messaggi raccomandati

^X^

Su questo argomento ho esperienze contrastanti.

La teoria dice che per esempio se lei ti chiede il nome, questo dovrebbe essere uno IOI; la pratica però spesso mi suggerisce che in questo caso la HB sta per inanellare le solite domande banali di rito (come ti chiami, che fai nella vita, quanto guadagni ecc....) che significano totale disinteresse per la risposta.

I miei ultimi #close li ho fatti senza sapere fino a quel momento il nome della HB, e tantomeno senza essermi presentato. Se la HB mi avesse chiesto il nome, glielo avrei detto... ma se non me lo chiede non sono certo io a spararlo fuori.

Anche oggi mi è successa la stessa cosa con una nuova HB del gruppo di lavoro... tutti i colleghi le si sono fiondati addosso con la lingua penzoloni, e il risultato è che ovviamente se li è zerbinati tutti nell'arco di un'ora.

Io invece l'ho salutata cordialmente ma NON mi sono presentato: risultato, dopo un paio d'ore mi ha aperto lei per pura curiosità di sapere chi fossi.

Per l'altra classicissima domanda, ovvero "cosa fai nella vita?", sono completamente d'accordo con Mercuzio: meglio inventare qualche cazzata che entrare in un noiosissimo e banalissimo discorso sul lavoro. Ci sono molti canned pronti allo scopo.

Sul mistero e le cazzate comunque è meglio non esagerare, come dice anche XAX.

Io ho adottato la seguente regoletta empirica: alla terza volta che l'HB, pur ridendo, mi dice "certo che ne spari di cazzate" inizio a considerare discorsi più seri.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ades
I miei ultimi #close li ho fatti senza sapere fino a quel momento il nome della HB, e tantomeno senza essermi presentato. Se la HB mi avesse chiesto il nome, glielo avrei detto... ma se non me lo chiede non sono certo io a spararlo fuori.

Io ho notato la stessa cosa e sono arrivato a questa banale conclusione. Il mistero attrae perchè siamo ancora qualcosa di indefinito per l'altra persona, la quale si può costruire una immagine di noi migliore possibile, perchè minori sono i dati che ha a disposizione maggiori sono i " pezzi " che deve incastrare all'idea di noi che il cervello la obbliga a farsi.

Quindi paradossalmente, a partire dall'impressione data, che può essere artefatta e funzionale agli scopi del soggetto, l'interlocutore ci immagina inizialmente il meglio possibile e poi, in un secondo tempo, siamo noi a confermare o più spesso smentire quell'idea, quell'impressione ( è un classico sentirsi dire, nel bene o più spesso nel male, " ti immaginavo diversamente ").

Questo perchè in definitiva tendiamo in deficit di input a decodificare la realtà non nota facendola coincidere con i nostri bisogni ma più in generale con le nostre credenze; questo è un meccanismo sociale scontato analizzato dalla PNL quando parla di credenze, per evidenziare la differenza tra individui che si trovano in situazioni simili relativamente al modo ( diverso ) di rappresentarsi la struttura dell'esperienza.

Per me il concetto ha molto valore all'inizio di un rapporto ma ha una discreta  importanza anche nel prosieguo, perchè il non dire consente sempre spazi di manovra differenti e ben più ampi rispetto al dire che definisce la coerenza del frame ( esempio banale, se dico ad una HB in risposta alla domanda: che hai fatto lo scorso sabato? sono andato nel posto x, a fare y, a dire k, e poi ( insomma racconto tutto nei minimi dettagli ) allora sarò meno interessante rispetto ad un risposta volutamente vaga e, per così dire, da riempire.

Mio padre mi diceva sempre : cerca di stare zitto più volte che vuoi, farai sempre la figura della persona intelligente.

Saggezza popolare.

Link al commento
Condividi su altri siti

caronte
Che ti chiedano il nome, spesso è visto come un IDI e quindi, perchè non giocarci un po' sopra?!

Solitamente sul nome non applico lo schema sotto descritto, perche' diverse volte, specie se ti viene chiesto nei primi istanti di interazione, la tipa puo' risponderti "che vuoi che ne sappia!!??!" o una risposta simile che puo' farti incrinare il frame (questo acceade perche', a meno di non essere dei superfighi, la tipa nei primi istanti che ci vede non e' ancora attratta/non ha interesse per noi).

Non le nascondo mai il nome quando me lo chiede, anzi mi presento con un bel sorriso (tra l'altro ho un nome un po' particolare che lascia spazio a diverse routine e 99 volte su cento mi chiedono appunto il perche' del mio nome...cosa che quando accade recepisco come il raggiungimento di un hook point o come un IOI).

HB:"ma tu come ti chiami?"

PUA:indovina?

Hb:per me ti chiami Luca!

PUA:Caspita... ma come hai fatto?!?!

HB:ehi, ho indovinato?!!?

PUA: Veramente non ti ci sei nemmeno avvicinata... è per questo che ti chiedevo come avevi fatto!

Questo schema invece lo utilizzo spesso quando mi chiedono l'eta' o cose tipo di dove sei o il segno zodiacale etc etc ed e' davvero molto C&F (mette la HB in modalita' di challenging...una piccola sfida, un gioco, ma condito con tanto umorismo...la intrighi col gioco e la fai divertire, cosa c'e' di piu' potente?  :look:).

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...