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come ricominciare... da single


F-Knight

Messaggi raccomandati

DeLaVega

F-knight grande 3D

Ti sto seguendo con molto interesse

Ti sei messo in gioco non poco

Bravo

Un faro sei!

(Per me)

Tu e tad mi siete di ispirazione

Domanda fastidiosa:

Il tuo percorso e' possibile solo con un professionista?

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F-Knight

Ciao DeLaVega,

mi fa piacere poterti essere inutile.

Credo che un percorso di reale presa di consapevolezza richieda una guida esperta che consenta alla persona interessata di scavare realmente in profondità senza avere il coinvolgimento emotivo o imprinting che avrebbe un amico o un parente. Tuttavia penso che il percorso possa essere intrapreso anche in solitaria. L'unico presupposto essenziale e voler vedere davvero quanto è profonda la tana del Bianconiglio....

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IlConteMascetti
Una riflessione sui concetti di valore intrinseco e valore sociale.
Da un lato è indubbiamente vero che il valore intrinseco è qualcosa che costruiamo basandoci su feedback di tipo sociale, anche nella seduzione. Prendiamo ad esempio il fatto di non seguire passivamente una donna, ma di creare le condizioni perché lei sia attratta da noi: come buona prassi è standard non stare lì ad attribuirle valore ma piuttosto farle intuire il nostro valore e darle dei buoni motivi per cui lei dovrebbe volerci. Eppure anche questo atteggiamento è una strategia volta a concretizzare: lasciamo che sia lei a volerci perché lei ci piace, anche solo esteticamente, e quindi la vogliamo, prendiamo coscienza del fatto che la via più efficace è quella. Non questione di orgoglio o vanagloria, ma puramente fine e mezzi.
Il contrasto tra valore sociale e valore intrinseco, però, a volte è solo apparente. Mi spiego meglio: ieri sera camminavo per strada e mi scappava, sono entrato in un bar per prendere un caffè e sono andato alla toilette. Avessi dovuto agire secondo i miei istinti, avrei tirato fuori l'uccello in piazza del Plebiscito e l'avrei fatta sul portone del Palazzo Reale, ma nel migliore dei casi mi avrebbero arrestato e nel peggiore mi avrebbero filmato e sarei diventato virale su YouTube. Se però cammino in aperta campagna, non cerco mica un bar: mi sbottono e la faccio lì. Insomma, taro il mio comportamento per renderlo socialmente accettabile. A volte, però, non lo faccio.
Alcune situazioni, tanto per dire, sono inevitabili: presentarti solo alle cene aziendali in un'azienda dove quasi tutti sono sposati, come una variabile impazzita. Incrociare gli amici ogni volta con una donna diversa sottobraccio mentre lui ha sempre la stessa ragazza. Sentirsi magari dire da lui, che vive un rapporto stanco, che prima o poi la testa a posto dovrai metterla, che non puoi vivere sempre così e che tutto sommato non sei maturo. Il tutto mentre pensi: "Ho un lavoro che comporta responsabilità, gestisco una casa e la mia vita, lavoro su me stesso e tengo sotto controllo ogni aspetto della mia esistenza e sarei immaturo solo perché di sera per dormire mi prendo due piazze?". Il mio comportamento non cambia, ma davvero sto remando contro corrente rispetto al valore sociale del mio comportamento? Assolutamente no: se so leggere dietro le righe so bene che i giudizi esterni sono frutto della necessità di esorcizzare la mia vita, una vita ritenuta troppo "attraente" da chi è sceso a compromessi per ottenere la stabilità e non sa vivere come un nomade sentimentale. La chiave è che alla fine non ci si basa sulle parole della gente, ma sui feedback: fatti, non chiacchiere.
E non si cambia, esattamente come non sono cambiate tante persone che col loro agire han cambiato il mondo. La differenza è che noi, molto più umilmente, la pretesa di cambiare il mondo non ce l'abbiamo e agiamo unicamente per il nostro tornaconto. Mi viene in mente "L'eroe" dei Mercanti di Liquore...

E che nessuno si permetta di chiamarmi eroe
L'ho fatto per motivi solamente miei
Sono troppo diverso dai vostri eroi
L'ho fatto per me, non per voi
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saekonogami
Avessi dovuto agire secondo i miei istinti, avrei tirato fuori l'uccello in piazza del Plebiscito e l'avrei fatta sul portone del Palazzo Reale, ma nel migliore dei casi mi avrebbero arrestato e nel peggiore mi avrebbero filmato e sarei diventato virale su YouTube

se vabbè il solito megalomane....

E non si cambia, esattamente come non sono cambiate tante persone che col loro agire han cambiato il mondo. La differenza è che noi, molto più umilmente, la pretesa di cambiare il mondo non ce l'abbiamo e agiamo unicamente per il nostro tornaconto. Mi viene in mente "L'eroe" dei Mercanti di Liquore...

E che nessuno si permetta di chiamarmi eroe
L'ho fatto per motivi solamente miei
Sono troppo diverso dai vostri eroi
L'ho fatto per me, non per voi

bellissima...

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IlConteMascetti

Virale per la pisciata pubblica, non per le dimensioni dell'uccello.

Per quelle son già virale su YouPorn. B-)

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F-Knight

ciao a tutti,

stavo beatamente immerso fino al collo dentro l'acqua quando il mio cervello ha iniziato ad elaborare in maniere autonoma i kili e kili di byte di informazioni che in questo periodo gli ho propinato in merito alla consapevolezza, al valore intrenseco ed estrinseco ecc. Ne è venuta fuori la prima auto-analisi che abbia consciamente fatto da quando mia madre mi ha dato alla luce ormai 35 anni fa. Il mio cervello l'ha elaborata in forma di checklist (il lavoro modifica le sinapsi cerebrali ormai ne sono certo) di ciò che bisognerebbe avere per piacere (in base agli approfondimenti che ho medio tempore fatto) e di ciò che ho io, e quindi provo a riportarla qui: innanzitutto per me stesso, ove tra sei mesi o un anno mi sentissi di nuovo perso nel buio e mi servisse una torcia; un po' come spunto per chiunque volesse provare ad auto-determinare il proprio valore, capire meglio se stesso e quindi, citando nuovamente Sun Tsu, poter non avere paura di perdere in nessuna battaglia. Chiarisco subito che le cose positive o negative riguardanti me stesso non hanno né fine pubblicitario né fine auto-denigratorio (rispettivamente). Voi non sapete chi io sia dentro Matrix e quindi ciò che riporto vale per una persona qualunque che cerca di capire chi sia. Iniziamo allora, fermo restando che a qualcuno non fregherà giustamente nulla di ciò che scrivo: lo prego di scusarmi e di passare oltre.

La summa divisio ove si voglia auto-definirsi è necessariamente fra aspetto esteriore ed interiorità. Vado per ordine di apparizione, ove ci si volesse rapportare ad una persona appena conosciuta:

1 ESTERIORITA'

A) ASPETTO FISICO

niente storie; si parte da quello, quindi la PRIMA cosa che una donna guarda quando mi vede, prima ancora del mio modo di fare, linguaggio paraverbale ecc e molto prima ancora che decida (if any) di conoscermi e capire cosa ho da dare nel profondo, è come sono esteticamente.

I gusti sono gusti, certo, ma anche per lo donne (ma senz'altro più per gli uomini), ci sono dei canoni di bellezza stereotipati con cui bisogna fare i conti. In ogni caso:

(i) viso: il viso dovrebbe essere simmetrico e mascolino, ossia caratterizzato più da spigoli che da rotondità. Il mio viso non fa urlare al miracolo, non è il viso virile tutto spigoli che fa venire caldo. E' un viso normale con alcuni dettagli (colore degli occhi, forma delle labbra, barba tendente al rosso contro capelli brizzolati) che lo rendono attraente. Per quelle cui piacciono i mori con gli occhi scuri, risulterò "non è il mio tipo" , ma in media risulta piacevole;

(ii) altezza: altezza vuol dire spazio occupato. Più si è alti (penso però non oltre il metro e novanta) più spazio si occupa. Io sono alto poco più di 1.70. Ahime poco. Mi manca quindi il wow effect che avrei avuto se avessi avuto 10/15 cm di più, una 50 invece che una 48 di spalle e avessi quindi occupato "più spazio"- Quindi.. tendenzialmente escludo dal mio target quelle troppo sopra la mia statura (scalze. dei tacchi non mi frega tanto non abbordo in discoteca o luoghi similari). L'altezza conta, non ci sono storie, e le donne alte scartano (spesso) quelli più bassi. Legge della natura, ne prendo atto;

(iii) corporatura: Mediamente, un fisico attraente un po' per tutte le donne è quelo atletico, ossia muscoloso ma non pompato. Il fisico atletico consente di fare andare d'accordo le fan del muscolo stile spogliarellista e quelle del bravo ragazzo con un fisico asciutto (la passione delle donne per la pancetta non l'ho registrata, e ci credo poco, ma per carità, potrei sbagliarmi). Qui grazie a madre natura e allo spirito di sacrificio, sono decisamente sopra la media nel mio ambiente, coetanei o anche più giovani. Certo se mi metti accanto ai rugbisti della nazionale sparisco, ma visto che io NON vado in giro con loro o dove vanno loro e il mio parametro è il professionista che si vede a Milano, sono serenamente sopra la media.

Bottom Line: se 10 è il modello di Dolce & Gabbana che se ne sta col pacco in vista a Capri, mi do serenamente un 7 e mezzo e mi posso quindi definire un uomo carino (per qualcuna un po' meno, per qualcun altra un po' di più, perché ci sono i gusti).

B) POSTURA - VOCE - PARAVERBALE

Subito dopo che hai superato (if any) il filtro visivo estetico e inizi finalmente a parlare/muoverti, si apre il mondo delle caratteristiche di cui al punto B)

(i) Postura: fondamentale. Bisogna essere ben dritti con le spalle, petto in fuori e sguardo proteso in avanti verso l'infinito, senza tuttavia sembrare un incrocio fra un robot e un culturista.... naturale. Bisogna occupare spazio, avere movenze fluide e apparire come colui che domina il luogo che lo circonda. Ce l'ho, grazie anche ad una relazione di due anni con una ballerina classica che mi massacrava ogni volta che mi ingobbivo o guardavo per terra;

(ii) voce: anch'essa fondamentale, deve essere tenuta un po' bassa come timbro, parlando con calma e scandendo le parole. La voce è una cosa in più che "smuove dentro" come mi è stato detto. Boh mi dicono che ho la voce di Accorsi nello spot della Peugeot. Non so se sia bella o brutta, di sicuro è bassa e un po' graffiata;

(iii) paraverbale: gestualità, eye contact et simila: ciò che diciamo con i gesti vale molto di più (circa il 70%) di ciò che diciamo a parole. Sembra fantascienza eppure è confernato dagli psiologi e dalla PNL. La gestualità deve essere fluida, rilassata, mai eccessiva. Non bisogna gesticolare come matti, né essere fermi come una statua. Il movimento deve essere una proiezione di ciò che diciamo e di come lo diciamo, quasi a disegnare con le mani delle forme sinuose e morbide. Possibilmente (ma qui so che siete tutti esperti) bisogna sfiorare l'interlocutore, in modo da entrare delicatamente nel suo mezzo metro ossia il perimetro invisibile che separa la mia privacy da quella di chiunque altro. Ce l'ho.

Eye contact. Né poco né troppo. Non bisogna fissare troppo gli occhi dell'altro altrimenti si può sembrare invadenti o, peggio, sfidanti, né si deve essere troppo sfuggenti, altrimenti si può risultare insicuri. Manca. Faccio ancora un'enorme fatica a reggere lo sguardo. Mi provoca non poco disagio, immagino a causa di tutte le paure che mi porto dietro e della maschera del Gobbo che aleggia dentro di me.

C) ABBIGLIAMENTO - CIRCOLO SOCIALE - STATUS:

(i) Abbigliamento: variabilissimo da ambiente e ambiente e da persona a persona, l'abbigliamento è fondamentale per comunicare anzitutto qualcosa su di sé (curato VS trasandato; estroverso VS introverso; sopra le righe VS nella massa ecc.) nonché per valorizzare il proprio corpo (nei limiti in cui l'uomo possa farlo). Ognuno dovrebbe darci la giusta attenzione e scegliere capi che lo rendano "meglio di come sarebbe svestito". Data la mia corporatura ed il lavoro che faccio, io prediligo abbigliamento smart-casual con drop alti (7/8) ossia slim. Ci butto parecchi soldi perché mi piace vestire bene, ma evito griffe e loghi perché odio "ostentare";

(ii) circolo sociale: l'ho inserito nella parte "esteriorità" non a caso, in quanto il rumore di sottofondo che accompagna una persona è di immediata, o quasi, percezione, ove ci si rapporti con qualcuno che fa parte del proprio contesto. Per questo per esempio, a me è sempre risultato facile sedurre sul luogo di lavoro: lì sono conosciuto e stimato e questo è immediatamente percepibile e mi da una sorta di alone che amplifica ciò che sono. Fuori, chiaramente, là dove si è degli illustri sconosciuti il social proof funziona poco o nulla e quindi si deve fare affidamento sugli altri punti di cui sopra. In ogni caso, avendo passato i miei 11 di vita milanese fra una LTR ed un'altra, non mi posso definire un PR, quello che tutti conoscono, anzi.... anche a causa del mio lavoro ho pochissimo tempo per uscire e di conseguenza un circolo sociale piuttosto ristretto.

(iii) status: per status voglio intendere, in modo molto diretto, il posto che si occupa nella scala sociale. Anche questo è collocato nella sezione esteriorita', in quanto lo status si percepisce piuttosto rapidamente (banalmente con quanti soldi si hanno da spendere per un'uscita. o dai vestiti, accessori ecc.). In questo devo dire che non mi posso lamentare sia per il tipo di lavoro che faccio sia di quanto mi frutta, anche se mi sudo ogni singolo euro che mi metto in tasca e mi resta pochissimo tempo per me.

INTERIORITA'

Qui l'analisi si fa tremendamente complessa, in quanto ognuno è fatto a modo suo e segue pattern prestabiliti che derivano un po' dall'indole, un po' dal carattere, un po' dalla propria sicurezza/insicurezza. Da ciò che ho visto, in ogni caso, le donne prediligono l'uomo che dia un forte senso di sicurezza, di leadership, una persona che abbia degli obiettivi ben chiari e farà quanto in suo potere per realizzarli. Un uomo che sappia sognare, ma sia al contempo coi piedi ben saldi a terra pronto ad agire ove fosse necessario. Un uomo che abbia capacità di ascolto critico e un spiccata intelligenza emotiva che gli consenta di essere empatico. Un uomo che abbia degli interessi un po' sopra il classico figa+calcio e che sappia dosare arroganza e umiltà, serietà e spensieratezza senza risultare mai noioso o scontato. A quanto pare, la mia cara maschera di Iron Man mi dà molte delle qualità sopra elencate. La maschera del Gobbo, d'altra parte, mi da quella profondità, sensibilità e spirito analitico che tanto fanno soffrire me quanto piacciono a chi mi conosce bene e non vorrei, in fondo, perderli. Non so come farò a fondere le due maschere ma di sicuro quello è il prossimo passo.

Questo sono io. Questo sono consapevole di essere io e, in fondo, ora che metto tutto nero su bianco, mi posso finalmente dire soddisfatto.

Grazie a chi ha avuto la voglia di arrivare fin qui.

F

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black mamba

Mi piace molto questo thread. Mi piace leggere di questo percorso,degli inciampi e dei limiti, delle conquiste e dei punti di forza.

Lucido, consapevole, senza vittimismi.

grazie a te :)

bm

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  • 2 mesi dopo...
F-Knight

Oggi ho bisogno di scrivere.

So che questo non è un gruppo d'ascolto psicologico e mi scuso per lo sfogo. Ma il mio disagio è legato al mio modo di vivere e di sentire il rapporto con le donne e quindi spero avrete la pazienza di leggere e la voglia di darmi il vostro prezioso contributo.

Mesi fa ho intrapreso il mio percorso di ripartenza, in una situazione, quella di single, che sento non essere mia. Qualche donna nel frattempo c'è stata, ma la situazione non è cambiata. Come un'anima in pena vado cercando la mia strada in attesa di trovare il bene più prezioso per me: la serenità.

Il mio percorso è stato anzitutto un percorso di apprendimento: apprendimento di chi io sia, quale sia il mio valore intrinseco ed estrinseco, quali siano le dinamiche umane. Ho fatto esperienza in situazioni che non mi sono consone da anni, come l'approccio a gente che non sia mia collega di lavoro... e mi sono reso conto che non ne sono granché capace.

Il percorso tuttavia l'ho intrapreso; a fatica, con sofferenza, ma l'ho fatto. Sono diventato indubbiamente più consapevole di me stesso; alcuni dei mostri che da sempre mi porto dietro sono stati placati e/o ridemensionati. Ora non stresso più tutti i miei amici se una non mi risponde o non fa come mi aspetto o come vorrei. Ho abbandonato, su consiglio di un utente di IS che ringrazio, il rigido approccio deterministico nella seduzione (se faccio a, deve succedere b) in favore di uno stocastico (se faccio a, può succedere b, c , d, e e così via). Tuttavia... Tuttavia resto ancora la persona misera che ero prima. La persona che NON vuole star da sola e che è quindi alla spasmodica ricerca dell'altra. Fortunatamente per me non lo do a vedere e anzi sembro esternamente uno sicuro e sereno. Ma dentro.... dentro sto male. 

Per rendere meglio il mio malessere vi faccio un esempio recente.

Un'amica mi dice che ha un'amica single che potrebbe piacermi. 30 anni, carina. Lavora nel mondo della moda. Dice la stessa cosa a questa sua amica che però in questo periodo non sta a Milano; le dice che sono intelligente, affascinante le fa vedere una mia foto: le piaccio. bene. Mi dice scrivile, poi i primi di novembre lei torna. Ok. Scrivo lei scrive. Iniziano dialoghi piacevoli durante tutto l'arco della giornata, una marea di punti in comune. Lei dice alla sua amica che sono un tipo molto interessante, Io idem. CI scriviamo per giorni. se non scrivo io, scrive lei. bene. Le mando anche note audio su whatsapp per rendere la cosa un po' più "intima". Lei fa lo stesso. Mercoledì non le scrivo (le avevo scritto il giorno prima). La sera mi scrive lei "ehi oggi silenzio radio!?". Dopo un po' le dico che se le va la chiamo un po' più tardi la sera. Lei dice "se non ti rispondo è perché mi sono addormentata davanti al pc, ma ci sono". Arrivo a casa da lavoro sul tardi ceno e la chiamo. nessuna risposta. Dopo una mezz'ora guardo il cell ed è on-line. Mi dico: mi chiamerà lei. Niente. Le scrivo "quando a na certa di svegli chiamami te ;-)". Niente. Vado a letto e il giorno dopo trovo suo messaggio "ero crollata dal sonno". Io scherzando ieri le rispondo "ho capito che prossima volta che mi vengono botte di intraprendenza devo mandarti un appuntamento in calendar con il dovuto preavviso e devo accertarmi di non chiamarti troppo tardi per evitare che Morfeo abbia la meglio :-p." Lei risponde dicendo che è un periodo molto tosto per lei ma che dalla settimana prossima sarebbe andata meglio. le do della mezza-sega, le chiedo di parlarmi dell'argomento che avrei voluto affrontare al telefono il giorno prima. Lei lo fa in molto succinto. Si vede che non ha voglia di scrivere. Infatti ancora un paio di messaggi e lei sparisce senza nemmeno salutare. Non era mai successo. Questo il quadro.

Ci rimango molto male. Ne parlo con un mio caro amico (la prima volta che parlo di me dopo mesi) che mi dice che io investo troppo con gente che a mala pena conosco. Che chissà chi è questa, ovviamente non sei in cima ai suoi pensieri visto che non vi siete mai visti. Che sì, lei poteva gestire la questione della telefonata in modo più carino, ma in fondo chissene no? lei per te non è nessuno e tu non lo sei per lei... Tutto schifosamente vero. Eppure giuro che quando l'ho vista on line ma non mi ha richiamato o quando ha smesso di scrivere ieri o ora che non sta scrivendo, io ci penso e in fondo mi spiace proprio. E sono stufo di essere così. Sono stufo di guardare il cell dopo un po' che ho inviato un whataspp per vedere se è stato letto. Sono stufo di come sono. Vorrei con tutto me stesso cambiare, ma non ci riesco. Vorrei investire solo quando ha senso farlo e non subito.

Per favore aiutatemi

Grazie

F  

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Neoxxx
10 minuti fa, F-Knight ha scritto:

Ci rimango molto male. Ne parlo con un mio caro amico (la prima volta che parlo di me dopo mesi) che mi dice che io investo troppo con gente che a mala pena conosco. Che chissà chi è questa, ovviamente non sei in cima ai suoi pensieri visto che non vi siete mai visti. Che sì, lei poteva gestire la questione della telefonata in modo più carino, ma in fondo chissene no? lei per te non è nessuno e tu non lo sei per lei... Tutto schifosamente vero. Eppure giuro che quando l'ho vista on line ma non mi ha richiamato o quando ha smesso di scrivere ieri o ora che non sta scrivendo, io ci penso e in fondo mi spiace proprio. E sono stufo di essere così. Sono stufo di guardare il cell dopo un po' che ho inviato un whataspp per vedere se è stato letto. Sono stufo di come sono. Vorrei con tutto me stesso cambiare, ma non ci riesco. Vorrei investire solo quando ha senso farlo e non subito.

 

Più o meno sono nella situazione anche io...conosco una ragazza che mi piace e già mi faccio mille film che potrebbe diventare la mia ragazza ecc...e inevitabilmente mi viene l'ansia, programmo tutto e sbaglio miseramente. Ci devo lavorare...

Forse serve solo un pò più di tempo e appunto prendere le cose come vengono senza farsi grandi piani.

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OldPlayer
24 minuti fa, F-Knight ha scritto:

Oggi ho bisogno di scrivere.

So che questo non è un gruppo d'ascolto psicologico e mi scuso per lo sfogo. Ma il mio disagio è legato al mio modo di vivere e di sentire il rapporto con le donne e quindi spero avrete la pazienza di leggere e la voglia di darmi il vostro prezioso contributo.

Mesi fa ho intrapreso il mio percorso di ripartenza, in una situazione, quella di single, che sento non essere mia. Qualche donna nel frattempo c'è stata, ma la situazione non è cambiata. Come un'anima in pena vado cercando la mia strada in attesa di trovare il bene più prezioso per me: la serenità.

Il mio percorso è stato anzitutto un percorso di apprendimento: apprendimento di chi io sia, quale sia il mio valore intrinseco ed estrinseco, quali siano le dinamiche umane. Ho fatto esperienza in situazioni che non mi sono consone da anni, come l'approccio a gente che non sia mia collega di lavoro... e mi sono reso conto che non ne sono granché capace.

Il percorso tuttavia l'ho intrapreso; a fatica, con sofferenza, ma l'ho fatto. Sono diventato indubbiamente più consapevole di me stesso; alcuni dei mostri che da sempre mi porto dietro sono stati placati e/o ridemensionati. Ora non stresso più tutti i miei amici se una non mi risponde o non fa come mi aspetto o come vorrei. Ho abbandonato, su consiglio di un utente di IS che ringrazio, il rigido approccio deterministico nella seduzione (se faccio a, deve succedere b) in favore di uno stocastico (se faccio a, può succedere b, c , d, e e così via). Tuttavia... Tuttavia resto ancora la persona misera che ero prima. La persona che NON vuole star da sola e che è quindi alla spasmodica ricerca dell'altra. Fortunatamente per me non lo do a vedere e anzi sembro esternamente uno sicuro e sereno. Ma dentro.... dentro sto male. 

Ho il tuo stesso "problema", ma sono arrivato alla conclusione che non è un problema ma una caratteristica molto comune.....siamo fatti per stare in coppia, ma questo non deve portarci a prendere la prima che ci sta...però è giusto che ci conduca a prendere la migliore opzione disponibile.....

Se osservi attentamente il mondo, è pieno di uomini "single per scelta", o che "stanno meglio da soli"....tutte cazzate.....almeno nell' 80% dei casi....

Vedila così, si vive bene anche mangiando solo pollo alla griglia, insalata e pasta in bianco.....ma mangiare carne rossa, sughi e dolci è decisamente più appagante.

Ovviamente anche noi dobbiamo ostentare sicurezza e far finta che "si sta bene da soli"......

24 minuti fa, F-Knight ha scritto:

Per rendere meglio il mio malessere vi faccio un esempio recente.

Un'amica mi dice che ha un'amica single che potrebbe piacermi. 30 anni, carina. Lavora nel mondo della moda. Dice la stessa cosa a questa sua amica che però in questo periodo non sta a Milano; le dice che sono intelligente, affascinante le fa vedere una mia foto: le piaccio. bene. Mi dice scrivile, poi i primi di novembre lei torna. Ok. Scrivo lei scrive. Iniziano dialoghi piacevoli durante tutto l'arco della giornata, una marea di punti in comune. Lei dice alla sua amica che sono un tipo molto interessante, Io idem. CI scriviamo per giorni. se non scrivo io, scrive lei. bene. Le mando anche note audio su whatsapp per rendere la cosa un po' più "intima". Lei fa lo stesso. Mercoledì non le scrivo (le avevo scritto il giorno prima). La sera mi scrive lei "ehi oggi silenzio radio!?". Dopo un po' le dico che se le va la chiamo un po' più tardi la sera. Lei dice "se non ti rispondo è perché mi sono addormentata davanti al pc, ma ci sono". Arrivo a casa da lavoro sul tardi ceno e la chiamo. nessuna risposta. Dopo una mezz'ora guardo il cell ed è on-line. Mi dico: mi chiamerà lei. Niente. Le scrivo "quando a na certa di svegli chiamami te ;-)". Niente. Vado a letto e il giorno dopo trovo suo messaggio "ero crollata dal sonno". Io scherzando ieri le rispondo "ho capito che prossima volta che mi vengono botte di intraprendenza devo mandarti un appuntamento in calendar con il dovuto preavviso e devo accertarmi di non chiamarti troppo tardi per evitare che Morfeo abbia la meglio :-p." Lei risponde dicendo che è un periodo molto tosto per lei ma che dalla settimana prossima sarebbe andata meglio. le do della mezza-sega, le chiedo di parlarmi dell'argomento che avrei voluto affrontare al telefono il giorno prima. Lei lo fa in molto succinto. Si vede che non ha voglia di scrivere. Infatti ancora un paio di messaggi e lei sparisce senza nemmeno salutare. Non era mai successo. Questo il quadro.

Hai sbagliato a puntarci troppo, ed ad insistere quando non dovevi....comunque non è detto che la partita sia chiusa......

24 minuti fa, F-Knight ha scritto:

Ci rimango molto male. Ne parlo con un mio caro amico (la prima volta che parlo di me dopo mesi) che mi dice che io investo troppo con gente che a mala pena conosco. Che chissà chi è questa, ovviamente non sei in cima ai suoi pensieri visto che non vi siete mai visti. Che sì, lei poteva gestire la questione della telefonata in modo più carino, ma in fondo chissene no? lei per te non è nessuno e tu non lo sei per lei... Tutto schifosamente vero. Eppure giuro che quando l'ho vista on line ma non mi ha richiamato o quando ha smesso di scrivere ieri o ora che non sta scrivendo, io ci penso e in fondo mi spiace proprio. E sono stufo di essere così. Sono stufo di guardare il cell dopo un po' che ho inviato un whataspp per vedere se è stato letto. Sono stufo di come sono. Vorrei con tutto me stesso cambiare, ma non ci riesco. Vorrei investire solo quando ha senso farlo e non subito.

Per favore aiutatemi

Grazie

F  

Su questo devi lavorarci su, hai (forse) fallito un game, non stai per morire....impara a dare il giusto peso alle cose.....non è facile, anche io me la prendo un sacco....ma poi mi passa ed apro altri game.

Ti consiglio un libro, che ha aiutato molti, in parte anche me : "Le vostre zone erronee".

Non è una bibbia, ma ti da alcuni validi spunti.

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