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Dedicato a quelli che 50k al mese


robinbreak

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Jumpy

Un mio carissimo amico guadagnava fino ad un annetto fa la bellezza di 20 mila euro netti al mese.

Era l'uomo meno libero che io conosco, non era mai in casa. Usciva di mattina alle 5 e tornava alle 23.lavorava sabato e domenica (inclusi)

Sempre stanco incazzato e frustrato.

Nonostante il suo lavoro fosse quello da lui scelto con l'ambizione di guadagnare.

Aveva solamente la libertà di comprarsi quello che voleva. Si è comprato il macchinone, il villone , il camperone, il gommone. Ma non si è mai comprato la felicità. Il tempo per un hobby, il tempo per stare con i suoi cari, o il tempo per stare con se stesso.

Conosco alcuni imprenditori così... ma arrivato il venerdì sera, ciao ciao lavoro, se ne parla il lunedì.

E, ovviamente, con le entrate che hanno, si possono permettere weekend da urlo :)

Certo trovare l'equilibrio giusto è difficile, in quanto se ti infili in mille cose per guadagnare il più possibile, può capitare facilmente che stai talmente ingolfato che il lavoro si prolunga anche nel weekend.

Una persona che davvero vuole migliorare la vita degli altri per come intendi tu, mette a disposizione gratuitamente le sue competenze, non le sfrutta per lucrarci.

No, una persona che vuole migliorare la vita degli altri e la società, le competenze che mette a disposizione se le fa pagare, anche solo col baratto o in natura ;)

Lavorare gratis danneggia l'economia.

Ma prendi un uomo, dagli un milione di euro, digli che può prenderli, che questo costerà la vita a un'altra persona e che lui non sarà punibile per quella morte, e vedi il tizio cosa fa...

Hai voglia... ci sono persone che passerebbero sul cadavere della gente per molto meno... la mia LTR storica... tanto per cominciare :p

Sei tu che hai detto 'Ma ho visto operai morire anche in Canada e in Italia, e aziende italiane sversare melma nei fiumi e inquinare l'aria con permessi al limite della legalita'... ''.

Secondo te perché le aziende fanno questo? Per ridurre le spese e aumentare i propri profitti. I propri.

Le "morti bianche" di cui di tanto in tanto si parla, avvengono, per la stragrande maggioranza dei casi (ma non sempre... per via del milione di euro di cui sopra), non perchè le aziende non rispettano le norme di sicurezza.

Ma perchè gli operai si ostinano a non rispettarle, i dirigenti chiudono un occhio... e finisce che ci scappa il morto.

Ad un'azienda conviene mille volte far rispettare le norme di sicurezza.

Perché se si fa male qualcuno, il rispetto della sicurezza è la prima cosa che vanno a verificare.

Se vai in auto senza cintura, parlando a telefono e fa un incidente... l'assicurazione credi che ti paghi?

Ecco, in grande questo succede in azienda.

Ed il caschetto, o le scarpe di sicurezza o i guanti da lavoro... be' per un'azienda sono spiccioli.

Sull'inquinamento è l'esatto contrario, purtroppo. All'azienda conviene pagare la sanzione ogni anno perchè inquina troppo, in quanto costerebbe molto meno del rieadeguamento degli impianti per renderli meno inquinanti (un riadeguamento del genere per uno stabilimento neanche tanto grande può costare milioni di euro).

Dalle mie parti ci sono delle situazioni abbastanza clamorose a riguardo.

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Druid

Le "morti bianche" di cui di tanto in tanto si parla, avvengono, per la stragrande maggioranza dei casi (ma non sempre... per via del milione di euro di cui sopra), non perchè le aziende non rispettano le norme di sicurezza.

Ma perchè gli operai si ostinano a non rispettarle, i dirigenti chiudono un occhio... e finisce che ci scappa il morto.

Senza offesa, ma tu vivi in un tuo mondo parallelo.

Sei mai stato in dei cantieri e/o fabbriche non grosse?

Se mi parli delle fabbriche grosse, ti posso dare ragione, se non hai l'elmetto non entri neanche.

Ma nelle piccole NON è assolutamente cosi.

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robinbreak

Per formare gli apprendisti gli facciamo fare un corso con i Navy Seal, o li possiamo portare nei cantieri a imparare e sbagliare?

La gente specializzata costa molto.

Ti faccio un esempio che conosco:

Ditta italiana, assume 30 rumeni, gli fa prendere (A spese dell'azienda) il patentito di saldatore.

Sai perchè ha investito questi soldi per formare questi 30 operai?

a)Perchè è una ditta brava.

b)Perchè anche i rumeni devo avere una possibilità nella vita.

c)Perchè quando li manda in trasferta loro vivono in 8 nella stessa stanza, alcuni dormendo per terra.

Spoiler..................

....................

......................

..........................

La risposta esatta era la C.

Ora tu mi dirai, che gli italiani sono sfaticati e non si adattano a vivere in 8 nella stessa stanza e a dormire per terra.

Che anche se non gli viene pagata la trasferta va bene lo stesso, l'importante è entarre nell'azienda e poi "risolvere i problemi" per salire di livello.

Innanzitutto se i rumeni fanno lavori di merda, la ditta fallisce.

E inoltre, se il tuo posto di lavoro lo puo' prendere un rumeno dopo un mesetto di patentino, di che ti stai lamentando?

Datti da fare a prendere delle specializzazioni migliori, ad aumentare la tua efficienza e la qualita' del tuo lavoro, perche' altrimenti sei carne da macello.

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Jumpy

Senza offesa, ma tu vivi in un tuo mondo parallelo.Sei mai stato in dei cantieri e/o fabbriche non grosse?

Direi... :D

L'anarchia e la superficialità alcuni anni fa erano molto più diffuse di adesso, ora (quasi) tutti, anche nelle piccole aziende, stan molto più attenti alla sicurezza, perchè da un lato le norme sono diventate più restrittive, e dall'altro se arrivano i controlli son dolori... basta molto meno di prima per trovarsi nel penale e con un cantiere o uno stabilimento sotto sequestro o sanzioni di decine di migliaia di euro.

Le cose folli che vedevo una decina d'anni fa, tipo impalcature senza protezione, operai che saltavano da un ponteggio all'altro con le scarpe da ginnastica, senza guanti e senza caschetto, lavori sui tetti senza imbragatura... ora non le vedo quasi più.

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IlConteMascetti

Ciò non toglie che io abbia una brutta opinione.

Questo è il mio primo post sul forum: manco il tempo di dire buongiorno e hai specificato subito che ti stavo sul cazzo. L'avrai fatto altre cinque o sei volte, in ogni discussione nella quale ci siamo incrociati. Credo tu abbia l'Alzheimer.

E io ti rispondo: appunto. non rispondermi neppure quindi.

Ma guarda questo...!

E io ti rispondo: evita di scrivermi ogni volta cosa pensi di me. L'ho capito che ti sto sulla minchia, giuro che ci dormo la notte. E ti dirò di più, se stessi simpatico a una come te mi chiederei "Dov'è che ho sbagliato?".

Evidentemente, visto come ragioni (uccidere x soldi) per forza di cose non ti può interessare la reputazione.

Piccolo dettaglio: io stavo cercando di dare un contributo alla discussione. Discutibile quanto vuoi, forse iperbolico, ma un contributo attinente alla discussione.

Parlavo di com'è l'umanità in generale, sostenendo che il 90% della gente, per quanto possa dire di essere etica e buona, è capace di compiere le azioni più spregevoli per il proprio tornaconto.

Tu, invece, hai mandato come sempre OT la discussione parlando di come sono io, cosa che relativamente potrà fregare alla gente del forum e comunque non dà un contributo alla discussione. E lo hai fatto nella maniera più scontata possibile: "E se c'è un bambino?". Tipo quelli che commettono un reato e poi dicono "Non mandatemi in galera, ho i figli piccoli". E hai pure risposto per me, visto che non c'è un singolo rigo nel quale avrei detto che ammazzerei un neonato. Come se poi ammazzare un essere umano a sangue freddo potesse essere considerato eticamente corretto: sai come sarebbe stato facile per me fare un esempio più comodo, tipo sparare alle spalle a un ladro in fuga?

Ma non ho bisogno di edulcorare, perché non ho mai fatto mistero della totale assenza di valori etici in me e del fatto che io ritenga la questione morale una stratosferica puttanata. Solo che l'ho fatto in discussioni di filosofia che probabilmente ti sarai persa perché non è il tipo di discussioni che ti permettono di mettere in mostra il tuo palese esibizionismo.

Perché così sei, alla fine: entri qui dentro per cercare di mostrare al mondo la tua purezza etica e i tuoi invidiabili valori. E per ragioni a me incomprensibili (forse masochismo?) lo fai in un forum nel quale per definizione tre quarti delle persone, a leggere le tue parole, ti ridono dietro. E mi son tenuto basso.

Io, personalmente, ti reputavo e ti reputo inutile perché non dai contributi significativi: sei solo una persona frustrata e arrabbiata col mondo.

Ma ho sbagliato io a risponderti un'altra volta, puoi pur star certa che l'errore non si ripeterà.

Modificato da IlConteMascetti
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gelsomino



3 ore al giorno in un anno sono 1000 ore.
Con 1000 ore di studio/pratica/esercizio puoi imparare a parlare il cinese mandarino, o un software con un'alta curva di apprendimento tipo Cinema 3D. Skill che puoi mettere a curriculum.

3 ore al giorno per 10 anni = 10000 ore, che sono equivalenti al tempo dedicato ad una laurea cazzuta.

http://www.coachingbreak.com/2012/03/mental-coaching-tempo-e-passione-la-teoria-delle-10000-ore/

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gelsomino

Ma prendi un uomo, dagli un milione di euro, digli che può prenderli, che questo costerà la vita a un'altra persona e che lui non sarà punibile per quella morte, e vedi il tizio cosa fa...

C'e' un episodio della serie AI confini della realta',dove un tizo bussa alla porta di una famiglia e gli dice che se premeranno un bottone riceveranno un mucchio di

soldi, ma una persona morira', il prezzo per la loro fortuna e che devono decidere se quella persona morira' o meno...

I due accettano....ma si fottesega che muoia qualcuno....pensano.

Poi il tipo esce ed i due lo vedono che va a bussare ad un altra porta ed i due capiscono che quello che e' successo ad un altro per "merito" loro ora potrebbe

accadere proprio a loro... non dimentichero mai l'espressione dei due quando realizzano quello che avevano fatto!

ps..era solo una citazione...non voglio entrare in polemica con nessuno...ma non vedevo l'ora di scriverla :DD

pps.. per rendere l'dea... ci sono sempre delel coincidenze (citazione) :evil5::emot-devil:

Modificato da gelsomino
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IlConteMascetti

C'e' un episodio della serie AI confini della realta',dove un tizo bussa alla porta di una famiglia e gli dice che se premeranno un bottone riceveranno un mucchio di

soldi, ma una persona morira', il prezzo per la loro fortuna e che devono decidere se quella persona morira' o meno...

I due accettano....ma si fottesega che muoia qualcuno....pensano.

Poi il tipo esce ed i due lo vedono che va a bussare ad un altra porta ed i due capiscono che quello che e' successo ad un altro per "merito" loro ora potrebbe

accadere proprio a loro... non dimentichero mai l'espressione dei due quando realizzano quello che avevano fatto!

ps..era solo una citazione...non voglio entrare in polemica con nessuno...ma non vedevo l'ora di scriverla :DD

Tutt'altro, anzi riporti la discussione sui binari originali, ovvero quanto l'uomo sia realmente un'animale "superiore" e quanto anche la vita umana possa avere una contropartita.

Bazzicando sul web ricordo almeno due cose.

1) Un esperimento social di un tizio che fingeva di essere un homeless con un braccio ingessato e chiedeva a dei passanti di prendergli dalla tasca delle pillole con cui voleva suicidarsi, aggiungendo che potevano tenersi i venti dollari che aveva in tasca. Salvo un tizio, tutti le prendevano. Si dirà, ma non è un omicidio...

2) ...vero, ma in un forum americano un tizio ha avviato una discussione simile mettendo come clausola dieci anni di galera. Pochissimi han risposto di sì, ma la maggior parte delle persone che rispondevano di no lo facevano motivando "Un milione di dollari non valgono dieci anni della mia vita", mica la priorità era la vita del tizio

Si parla, insomma, di fede nell'umanità. Paradossalmente, di fronte a una scelta del genere, è molto più probabile che la leva non la tiri un "cattivone ricco", per cui il denaro ha un valore relativo. Ma quello che penso è che la maggior parte della gente farebbe il seguente giro mentale: "La vita umana non ha prezzo... però tutti quei soldi... i figli sistemati... niente più lavoro... vecchiaia serena... poi non mi dicono niente del tizio che muore, ma magari se l'han messo su quella sedia sarà un delinquente. Oppure un pedofilo! Sì, sicuramente tirando quella leva ammazzi un pedofilo o qualcosa del genere, tirala". Purtroppo è un esperimento impossibile da ricreare, soprattutto per l'impossibilità di dare una credibile garanzia di impunità.

C'è poi chi ha fede nell'umanità e pensa che in pochissimi tirerebbero la leva. Come conciliare tutto ciò con la realtà di un mondo che è indubbiamente "cattivo"? Addossando la colpa a delle categorie di turno: politici, ricchi, lobby. Tutto pur di non ammettere a sè stessi che l'umanità fa schifo e che, magari, se non si è ottenuto dalla vita quello che si voleva è stato per mancanza di furbizia. O peggio, perché non lo si meritava. Secondo me sta gente ha meccanismi tipo quelli in One-Itis: non vedono la realtà attorno a loro perché devasterebbe il loro background esistenziale, così come un'innamorato giustificherà le peggiori carognate del partner per il terrore di smontare l'idolo sacro che ha costruito. Io non ce la faccio a vederla così. Per me le "brave persone" sono in minoranza nell'umanità: l'uomo è un animale e in quanto tale risponde ai propri istinti egoistici, anche quando ama.

E se anche avessi torto e la gente non arrivasse a spingersi fino a uccidere un proprio simile, stai ben sicuro che se uno trova una fracca di soldi per strada e li restituisce finisce sui giornali. Se restituirli agendo "eticamente" fosse così normale non ci sarebbe motivo di dare così risalto alla cosa, no? Ma il motivo c'è, perché quasi chiunque quei soldi se li intascherebbe e spesso chi non se li intasca lo fa per paura di essere in qualche modo beccato. Siamo bestie, that's it. E persino i bambini, tanto innocenti e buoni, sono pur sempre cuccioli di essere umano: la leva con un bambino non ce la farei a tirarla, francamente, ma niente mi toglierebbe dalla testa che quel bambino tra trent'anni potrebbe essere il tossico strafatto che mi aspetta all'uscita di un ufficio postale, mi ruba la pensione e per farlo mi trascina cento metri sull'asfalto mandandomi al creatore.

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gelsomino

Penso che per ragionare su queste situazioni "iperboliche" bisognerebbe trovarcisi di mezzo e non lo auguro a nessuno, perche' ...fai la buona azione e te lo pigli nel

culo ,non la fai ,e se hai una "coscienza"poi magari la note non ci dormi,o la fai cattiva e persegui un tuo utile personale, che potrebbe anche essere soltanto evitare dei casini con un "fidanzato ubriaco e violento" ,e

magari ricevi anche un buon emolumento specialmente se non ti beccano dopo aver compiuto un azione riprovevole come rubare la borsetta coi soldi della pensione

sociale ad una vecchina .

Ma il discorso ,per me ora, si fa troppo ampio ,dispendioso , inarrivabile .

Io che ho solo la mia coscienza , io che in fondo odio gli altri, un odio preventivo perche' come dici tu potenzialemte homo homini lupus , perche' non odiarli significherebbe ammettere a me stesso le mie devbolezze di essere umano le mie paure , la paura degli altri

mi fa piu' paura come sentimento dell'odio per gli altri,quindi l amia coscienza e'

solo un modo per dire io che ho solo il "mio personale beneficio del dubbio", che cerco sempre di non confondere con la mia umana vanita' di essere umano che

vorrebbe essere superiore agli altri.... e potrebbe trovare facile strada per raggiungere questo obiettivo tramite la professione di benevolenza,di amore verso

l'altro.... (sono buono e caritatevole e gli altri sono stronzi ,bestie animali, sono migliore di loro),F ma quali condizionamenti, quale percorso ha forgiato la mia

definizione di moralmente giusto...di MORALMENTE SUPERIORE??!

Il beneficio del dubbio che quel bambino ,qui ed ora, aiuti un vecchio ad attraversare la strada, un "ragionevole dubbio", perche' in quel momento ,li' ed allora,

sono DIO e posso decidere ho il diritto vitae et necis su di lui.

Viviamo in un sistema politically correct dove c'e uno schema di valori che ci sovrasta , una volta era la nostra coscienza che ci "redarguiva o ci faceva da

deterrente" ,imvitandoci a fare qualcosa o a non farla.

Ora che abbiamo abdicato la nostra coscienza personale,perche e' improduttiva,perche' conviene non averne una,perche' tutti lo mettono nel culo a tutti,perche' va di moda... ad una coscienza di massa , ora che potenzialmete ce ne freghiamo del giudizio/condanna altrui, ma non

possiamo eluderlo datosi che facciamo parte di un sistema che potenzialmete e' pronto a sbranarci anche solo per dar la possibbilita' agli individui che ne fanno

parte di dare dimostrazione,fosse anche solo a loro stessi e basta, di ESISTERE.

IN sostanza in questa societa' la coscienza ,quella vera, diciamo che se ci fosse una coscienza vera sarebbe come quella del mulino bianco, diciamo che se esiste

la famiglia del mulino bianco ed i suo mebri avessero uan coscienza,ecco quella sarebeb una coscienza vera,non artefatta , da sovrastrutture esterne o quantaltro.

Ecco l'unica ragione logica per cui questa coscienza possa esistere ,debab esistere, e che l'essere umano ,un essere superiore , che impazzisce al pensare

che ogni giorno che passi il suo corpo va decompnendosi.... l'unica ragione sarebbe avere la certezza, la FEDE, che esiste un altro essere addirittura superiore a

lui, all'uomo, che tenga conto dei suoi sbagli , della sua BUONA VOLONTA' ,che ci sia un premio se uno lo ha meritato.qualcosa che trascenda la nostra misera condizione di merda in continuo disfacimento sia emotivo che fisico... se esiste davvero questo essere superiore...questo qualcosa di superiore

scevro da tutte le MISERIE e le virtu' dell'uomo, non puo' che essere un....

DIO.

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IlConteMascetti

Già, il giudizio non possiamo eluderlo, dici bene. E siamo animali sociali: per questo, per quanto non possa impattare sul nostro Io, sicuramente rischia di impattare sulla nostra vita in termini pratici. Certi discorsi che faccio qui mai li farei in pubblico ad una riunione con colleghi o amici. Potrà pure essere ipocrisia, che poi non so dove stia scolpita nella pietra la definizione di coerenza, ma la realtà è che l'unica coerenza possibile non è nei confronti degli altri ma di sè stessi. E adattarsi al contesto, flettersi, imparare ad usarlo per uscirne meglio possibile è perfettamente coerente con gli obiettivi che persegue chi, come me, ha una determinata visione dell'umanità e della questione etica.

In quanto agli "altri", onestamente son fatti loro se vogliono trascinarsi per tutta la vita teorizzando una giustizia in un domani indefinito, che sia qui o in un ipotetico altro mondo. Finchè loro sono quelli che abbaiano e io sono quello che se la ride, a me sta benissimo.

Modificato da IlConteMascetti
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