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robinbreak

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gelsomino

Già, il giudizio non possiamo eluderlo, dici bene. E siamo animali sociali: per questo, per quanto non possa impattare sul nostro Io, sicuramente rischia di impattare sulla nostra vita in termini pratici. Certi discorsi che faccio qui mai li farei in pubblico ad una riunione con colleghi o amici.

Ma e' per questo ,almeno da parte mia, che ho lasciato da tempo la pretesa intellettuale, possibile impossibile, non lo so e non ho alcuna voglia/desiderio perche'

in questo caso sarebbe solo un puro indovinello che potrebbe piacere non piacere alla mia vanita' e basta e quindi inutile ai fini pratici... che sei una persona da

ammirare... perche' ti mostri ,anche magari tenendoti qualche foglia di fico addosso, per quello che sei... per quello che realmente l'essere umano e' ...

Ti rispetto e ti odio... a malincuore ti odio... ma naturalmente nulla di personale :p

ps... il mio odio verso di te e' una proiezione dell'odio che provo verso di me, per la "debolezza" che mi hai fatto intravedere nella mai persona

relazionandomi con te.

Modificato da gelsomino
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IlConteMascetti

Mi odi cordialmente, insomma. :-P

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Jumpy

L'azienda ha l'obbligo di formarti, informarti e fornirti i DPI necessari secondo Decreto 81.

E questo lo fanno tutti, piccole e grandi. Perchè l' ASL e i vari enti preposti sodomizzano senza vaselina.

[...]

Il danno ambientale è reato penale. A quasi tutti i livelli.

Il "problema" delle centinaia di aziende che ho visitato, piccole e medie, era che l'operaio se ne sbatteva le balle perche' per lui era solo una seccatura senza senso.

E la direzione difficilmente arrivava alla multa. Anzi, praticamente mai.

Ma le uniche aziende che non erano in regola erano solo quelle nuove che non avevano ricevuto la visita di cortesia dell'ASL.

Infatti, è dal D.M. '81 che la musica è cambiata, in quanto le norme sono diventate più stringenti, le sanzioni più pesanti e rispetto a prima, è più facile finire nel penale.

Sull'inquinamento fino a quando ci saranno sanzioni di gran lunga inferiori ai costi di adeguamento... be'... figurati se alla fabbrica conviene l'adeguamento degli impianti :p

Mi riferisco però al caso in cui superi di qualche punto percentuale i requisiti minimi delle acque che sversi o delle emissioni atmosferiche.

Un'emissione o un immissione abusiva ti fanno nero, a cominciare dal consorzio ASI della zona :p

Questo è il mio primo post sul forum: manco il tempo di dire buongiorno e hai specificato subito che ti stavo sul cazzo. L'avrai fatto altre cinque o sei volte, in ogni discussione nella quale ci siamo incrociati.

L'odio è l'anticamera dell'amore... <3

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TADsince1995

Approfitto di questa risposta per chiedervi ...ma secondo voi a quanto ammonta lo stipendio medio di un impiegato italiano?

E' di circa 1500 euro netti al mese. Il livello di benessere/tranquillità di questo stipendio, chiaramente, dipende dalle condizioni di contorno. Dove vivi e, soprattutto, se paghi l'affitto/mutuo o hai casa a disposizione.

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Paperina

E' di circa 1500 euro netti al mese. Il livello di benessere/tranquillità di questo stipendio, chiaramente, dipende dalle condizioni di contorno. Dove vivi e, soprattutto, se paghi l'affitto/mutuo o hai casa a disposizione.

Grazie TAD...

Allora la mia idea di stipendio medio era non era troppo realista... :unsure:

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TADsince1995

Grazie TAD...

Allora la mia idea di stipendio medio era non era troppo realista... :unsure:

Considera che parliamo di una media. C'è un botto di gente, anche laureata, che guadagna anche molto meno.

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Paperina

Considera che parliamo di una media. C'è un botto di gente, anche laureata, che guadagna anche molto meno.

...ma intendi appena entrati nel mondo del lavoro? O gente che magari lavora già da tanti anni??

:confused:

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Sungroove

Io in Cina ci sono stato per 6 mesi, a lavorare per un'azienda siderurgica.E parlo il cinese mandarino a livello base, e ho dialogato con questa gente schiavizzata che dici tu.Il 90% di quelli che lavoravano in fabbrica ne erano assoltuamente soddisfatti. Prima di lavorare in fabbrica erano agricoltori, e li' davvero rischiavano di morire di fame. Dovevano campare di quello che cresceva dalla terra, ed erano in balia degli eventi.A lavorare nei campi dovevano spaccasi la schiena ancora piu' che in fabbrica, e negli anni che il raccolto era scarso, o peggio arrivava un'inondazione o una siccita' imprevista e perdevano il raccolto, allora si erano cazzi amari.In fabbrica lavoravano 8 ore al giorno, 4 giorni alla settimana, non di piu'. Questo perche' il governo aveva imposto delle regole per cercare di dare lavoro a piu' gente possibile.Per andare a lavorare nella fabbrica dove ho lavorato io c'era letteralmente la fila.Mi raccontavano che i loro fratelli/cugini erano nelle liste di collocamento da anni, e morivano di fame coltivando terra arida, nella speranza che arrivasse un posto di lavoro in fabbrica. E quando arrivava la grande notizia dell'assunzione, facevano festa.Sicuramente nella fabbrica cinese ho notato diverse falle nella sicurezza, nella gestione dell'inquinamento, nel livello di qualifica degli operai che rischiavano di farsi male coi macchinari, etc.Ma ho visto operai morire anche in Canada e in Italia, e aziende italiane sversare melma nei fiumi e inquinare l'aria con permessi al limite della legalita'...

Beh, se la media del lavoro in cina fosse quella che descrivi, il flusso di migranti occidentali si concentrerebbe ben di più in quell' area grografica.

Ho cooperato con i cinesi in venezuela nel 2008, ma loro si sparavano SEI mesi di turno in cantiere alloggiando in container per quattro persone, managers compresi.

In questi 8 anni hanno migliorato un po' le loro condizioni, ma la loro settimana lavorativa che descrivi non è esattamente come quella degli svedesi.

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michelep95

Tra le righe la risposta c'è ed è anche piuttosto chiara.

C'è chi passa il weekend tra scommesse e fantacalcio, e chi lo passa facendo un master.

C'è chi il pomeriggio vuol star tutto il tempo a cazzeggiare su Fb o a guardare la tv e chi preferisce inserirci un secondo/terzo lavoro per qualche soldo extra.

E' anche un fatto di sacrificio personale (ma fino ad un certo punto) ma più che altro è questione di mentalità, c'è chi ci nasce e chi la raggiunge trovandosi in determinati ambienti.

E non è una mentalità che dipenda dal livello culturale o dalle competenze.

Conoscevo le ragazze di un'impresa di pulizie, oltre l'orario di lavoro dell'impresa e nei weekend, andavano a farsi delle ore extra come colf o le cameriere in pub o nei ricevimenti.

Oppure le nottate in ospedale per assistenza ai malati.

Quindi, "la strada giusta" te la può insegnare anche la ventenne che viene a lavarti le scale di casa il sabato mattina :)

Ma una vita di questo tipo, fatta di lavoro e sacrificio e guadagni, secondo te è davvero soddisfacente? soprattutto considerando che lavori di questo tipo non possono essere gratificanti, se non per l'aspetto economico, il quale però non può rappresentare il fine ultimo del lavoro se non si vuole ridurre l'uomo a una macchina da soldi

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OldPlayer

http://www.affarimiei.biz/2015/09/stipendio-medio-in-italia.html

...ma intendi appena entrati nel mondo del lavoro? O gente che magari lavora già da tanti anni??

:confused:

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