Vai al contenuto

Voglia di indipendenza vs paure e genitori limitanti


lisbeth

Messaggi raccomandati

lisbeth

I miei genitori (con i quali ancora vivo a 24 anni) mi stanno limitando. Sono due persone semplici, che non hanno avuto la possibilità di studiare, fidanzati da adolescenti e sposati giovanissimi, mamma non lavoratrice e senza patente ancora strettamente legata alla sua famiglia di origine (suoi genitori e fratelli). Li ringrazio per tutto quello che fanno per me, ma ormai ho compreso di essere lontana anni luce dal loro modo di ragionare e concepire e vivere la vita, e la loro presenza mi condiziona negativamente. Iperprotettivi e ansiosi, non sono capaci di aiutarmi a “prendere il volo”, non sanno sintonizzarsi con i miei bisogni perché li interpretano in base ai loro modelli di pensiero, non posso dunque discutere con loro in maniera intelligente e costruttiva. Ho capito che devo farmi da sola imparando a divenire emotivamente indipendente da loro e dai loro giudizi, ma vi giuro che non è semplice. Ogni volta che provo a fare qualcosa che per me è un importante passo verso la realizzazione, anziché spronarmi e aiutarmi a farmi coraggio mi demoliscono e riescono a farmi arretrare perché per loro la realizzazione passa attraverso l’eterna vita di coppia, sempre ancorati al posto natale e alla famiglia natale. Per dirvi, raccontavo giorni fa di immaginarmi tra dieci anni in una casa tutta mia da sola…mia madre ha fatto una faccia schifata chiedendomi perché volessi rimanere “zitella”. Eventuali esperienze (anche brevi) fuori casa sono una follia.

Non viaggiano mai, non leggono, passano il loro tempo libero sostanzialmente senza fare nulla, a cazzeggiare al pc e alla tv…al massimo ogni tanto un giro in centro commerciale. Da neodiplomata avevo il desiderio di frequentare un corso di laurea non presente nelle vicinanze, quindi avrei dovuto vivere da fuorisede…mi hanno riso in faccia, con commenti del tipo –ma tu dove vuoi andare? Tu vivere da sola?- e sminuendo l’importanza di quel mio desiderio, alla fine ho rinunciato e mi sono iscritta in una facoltà vicina. Ho la patente da anni ma non guido perché ho paura. Se faccio pratica con mio padre mi prende in giro perché è ansioso e non ha pazienza, con la conseguenza che guido di merda. Stranamente, riprendendo qualche lezione a scuola guida e le mie performance alla guida cambiano in meglio. L’idea era quella di acquisire sicurezza alla guida sufficiente per usare la macchina per uscire nei locali vicini la notte…il commento che ho ricevuto è stato –ma dopo che accompagni le tue amiche a casa dove vai in macchina da sola con tutta la gente che c’è in giro?- come se in macchina possano stuprarmi.

Potrei fare altri mille esempi e discorsi sui loro bei ragionamenti, sulla mia adolescenza di merda, sulla realtà dei miei cugini (che sono messi mille volte peggio di me perché purtroppo subiscono situazioni anche più pesanti da parte dei miei zii, trattandosi di un modello familiare condiviso) che vi risparmio.

Tutto ciò ha creato in me un serio problema verso la conquista di ogni forma (anche banale) di indipendenza, vivo così in una situazione di conflitto tra il mio fortissimo desiderio di farmi da sola e la paura, la negatività schiacciante di chi non si sente capace.

Premetto che a breve, forse inizierò a lavoricchiare e potrò pagarmi un percorso di psicoterapia (che non comunicherò perché non capirebbero e si metterebbero a ridere).

Che famo?

Scusate eventualmente le mie tardive risposte, rispondo non appena scade il limite massimo dei messaggi.

Link al commento
Condividi su altri siti

michelep95

I miei genitori (con i quali ancora vivo a 24 anni) mi stanno limitando. Sono due persone semplici, che non hanno avuto la possibilità di studiare, fidanzati da adolescenti e sposati giovanissimi, mamma non lavoratrice e senza patente ancora strettamente legata alla sua famiglia di origine (suoi genitori e fratelli). Li ringrazio per tutto quello che fanno per me, ma ormai ho compreso di essere lontana anni luce dal loro modo di ragionare e concepire e vivere la vita, e la loro presenza mi condiziona negativamente. Iperprotettivi e ansiosi, non sono capaci di aiutarmi a “prendere il volo”, non sanno sintonizzarsi con i miei bisogni perché li interpretano in base ai loro modelli di pensiero, non posso dunque discutere con loro in maniera intelligente e costruttiva. Ho capito che devo farmi da sola imparando a divenire emotivamente indipendente da loro e dai loro giudizi, ma vi giuro che non è semplice. Ogni volta che provo a fare qualcosa che per me è un importante passo verso la realizzazione, anziché spronarmi e aiutarmi a farmi coraggio mi demoliscono e riescono a farmi arretrare perché per loro la realizzazione passa attraverso l’eterna vita di coppia, sempre ancorati al posto natale e alla famiglia natale. Per dirvi, raccontavo giorni fa di immaginarmi tra dieci anni in una casa tutta mia da sola…mia madre ha fatto una faccia schifata chiedendomi perché volessi rimanere “zitella”. Eventuali esperienze (anche brevi) fuori casa sono una follia.

Non viaggiano mai, non leggono, passano il loro tempo libero sostanzialmente senza fare nulla, a cazzeggiare al pc e alla tv…al massimo ogni tanto un giro in centro commerciale. Da neodiplomata avevo il desiderio di frequentare un corso di laurea non presente nelle vicinanze, quindi avrei dovuto vivere da fuorisede…mi hanno riso in faccia, con commenti del tipo –ma tu dove vuoi andare? Tu vivere da sola?- e sminuendo l’importanza di quel mio desiderio, alla fine ho rinunciato e mi sono iscritta in una facoltà vicina. Ho la patente da anni ma non guido perché ho paura. Se faccio pratica con mio padre mi prende in giro perché è ansioso e non ha pazienza, con la conseguenza che guido di merda. Stranamente, riprendendo qualche lezione a scuola guida e le mie performance alla guida cambiano in meglio. L’idea era quella di acquisire sicurezza alla guida sufficiente per usare la macchina per uscire nei locali vicini la notte…il commento che ho ricevuto è stato –ma dopo che accompagni le tue amiche a casa dove vai in macchina da sola con tutta la gente che c’è in giro?- come se in macchina possano stuprarmi.

Potrei fare altri mille esempi e discorsi sui loro bei ragionamenti, sulla mia adolescenza di merda, sulla realtà dei miei cugini (che sono messi mille volte peggio di me perché purtroppo subiscono situazioni anche più pesanti da parte dei miei zii, trattandosi di un modello familiare condiviso) che vi risparmio.

Tutto ciò ha creato in me un serio problema verso la conquista di ogni forma (anche banale) di indipendenza, vivo così in una situazione di conflitto tra il mio fortissimo desiderio di farmi da sola e la paura, la negatività schiacciante di chi non si sente capace.

Premetto che a breve, forse inizierò a lavoricchiare e potrò pagarmi un percorso di psicoterapia (che non comunicherò perché non capirebbero e si metterebbero a ridere).

Che famo?

Scusate eventualmente le mie tardive risposte, rispondo non appena scade il limite massimo dei messaggi.

Purtroppo in Italia molte famiglie si fondano un modello di vita che ormai non riesce a stare a passo con i tempi ed è dannoso per tutti i ragazzi, in particolare per quelli che vorrebbero aprirsi al resto del mondo. Il problema è che senza indipendenza economica è impossibile guadagnare la propria indipendenza, al massimo potrai riuscire ad ottenere delle piccole conquiste che possono essere utili, come quelle di cui parli te, la macchina e l'uni, ma devi ottenere l'appoggio della famiglia, devono aiutarti ad uscire dal guscio, se non lo fanno o ti rassegni a questa vita finchè non avrai conquistato la tua indipendenza oppure prendi concretamente in mano la tua vita e mettiti in gioco con decisioni importanti che cambieranno il tuo futuro

  • Mi piace! 2
Link al commento
Condividi su altri siti

Paulìn

Ciao lis...

Capisco benissimo come ti senti...vivo una situazione abbastanza simile anche se la mia famiglia è un pochetto diversa.

I miei hanno una buona posizione economica, buona cultura, hanno sempre fatto grandissimi sacrifici per noi figli assicurandoci un buon futuro...nulla da dire...dei bravissimi genitori con una gran pecca; il bigottismo religioso

Ti avevo scritto un altro messaggio prima parlando un po' della mia situazione ma ho deciso all'ultimo di cancellarlo...

Comunque...vorrei farti delle domande:

Hai mai provato a ribellarti SERIAMENTE?

Sei figlia unica?

Non hai nessunissima possibilità di sfogo? (fare qualcosa che ti fa stare bene anche a loro insaputa, pensare a te, farli "fessi e contenti")

  • Mi piace! 2
Link al commento
Condividi su altri siti

BrianBoru

I miei genitori (con i quali ancora vivo a 24 anni) mi stanno limitando. Sono due persone semplici, che non hanno avuto la possibilità di studiare, fidanzati da adolescenti e sposati giovanissimi, mamma non lavoratrice e senza patente ancora strettamente legata alla sua famiglia di origine (suoi genitori e fratelli). Li ringrazio per tutto quello che fanno per me, ma ormai ho compreso di essere lontana anni luce dal loro modo di ragionare e concepire e vivere la vita, e la loro presenza mi condiziona negativamente. Iperprotettivi e ansiosi, non sono capaci di aiutarmi a “prendere il volo”, non sanno sintonizzarsi con i miei bisogni perché li interpretano in base ai loro modelli di pensiero, non posso dunque discutere con loro in maniera intelligente e costruttiva. Ho capito che devo farmi da sola imparando a divenire emotivamente indipendente da loro e dai loro giudizi, ma vi giuro che non è semplice. Ogni volta che provo a fare qualcosa che per me è un importante passo verso la realizzazione, anziché spronarmi e aiutarmi a farmi coraggio mi demoliscono e riescono a farmi arretrare perché per loro la realizzazione passa attraverso l’eterna vita di coppia, sempre ancorati al posto natale e alla famiglia natale. Per dirvi, raccontavo giorni fa di immaginarmi tra dieci anni in una casa tutta mia da sola…mia madre ha fatto una faccia schifata chiedendomi perché volessi rimanere “zitella”. Eventuali esperienze (anche brevi) fuori casa sono una follia.

Non viaggiano mai, non leggono, passano il loro tempo libero sostanzialmente senza fare nulla, a cazzeggiare al pc e alla tv…al massimo ogni tanto un giro in centro commerciale. Da neodiplomata avevo il desiderio di frequentare un corso di laurea non presente nelle vicinanze, quindi avrei dovuto vivere da fuorisede…mi hanno riso in faccia, con commenti del tipo –ma tu dove vuoi andare? Tu vivere da sola?- e sminuendo l’importanza di quel mio desiderio, alla fine ho rinunciato e mi sono iscritta in una facoltà vicina. Ho la patente da anni ma non guido perché ho paura. Se faccio pratica con mio padre mi prende in giro perché è ansioso e non ha pazienza, con la conseguenza che guido di merda. Stranamente, riprendendo qualche lezione a scuola guida e le mie performance alla guida cambiano in meglio. L’idea era quella di acquisire sicurezza alla guida sufficiente per usare la macchina per uscire nei locali vicini la notte…il commento che ho ricevuto è stato –ma dopo che accompagni le tue amiche a casa dove vai in macchina da sola con tutta la gente che c’è in giro?- come se in macchina possano stuprarmi.

Potrei fare altri mille esempi e discorsi sui loro bei ragionamenti, sulla mia adolescenza di merda, sulla realtà dei miei cugini (che sono messi mille volte peggio di me perché purtroppo subiscono situazioni anche più pesanti da parte dei miei zii, trattandosi di un modello familiare condiviso) che vi risparmio.

Tutto ciò ha creato in me un serio problema verso la conquista di ogni forma (anche banale) di indipendenza, vivo così in una situazione di conflitto tra il mio fortissimo desiderio di farmi da sola e la paura, la negatività schiacciante di chi non si sente capace.

Premetto che a breve, forse inizierò a lavoricchiare e potrò pagarmi un percorso di psicoterapia (che non comunicherò perché non capirebbero e si metterebbero a ridere).

Che famo?

Scusate eventualmente le mie tardive risposte, rispondo non appena scade il limite massimo dei messaggi.

Hai 24 anni e dai la colpa ai tuoi genitori perchè non sei autonoma ?

Non sei figlia unica.

Ma sei la più piccola.

Meridionale. Giusto ?

I tuoi genitori iperprotettivi, appunto, vogliono proteggerti, come si usava fino a qualche decina di anni fa. Tu interpreti questa cosa come mancanza di fiducia ma non è così. Loro hanno rispetto per il tuo ruolo di donna. Sei tu che non sai qual è il tuo ruolo. E proprio perchè non sai che pesci prendere te la prendi con loro.

Tua madre ti ha insegnato ad essere donna ma tu credi che quel modello sia sbagliato perchè il mainstream ti dice che lo è. Guarda. E' il mainstream che sbaglia.

I genitori sbagliano talvolta, ma talvolta non abbiamo neanche i mezzi per capire quando.

Smettila di lagnarti.

Se vuoi andare via di casa, vattene. Perchè per andartene non hai bisogno dell'aiuto di nessuno.

Invece tu non te ne vai. Perchè a casa tua ci stai bene.

Sai... magari ci sono andato un po' giù pesante e me ne spiace.

In realtà credo di capirti. Se vuoi risolvere i tuoi problemi devi passare per il tuo inner game. Insomma devi avere più fiducia in te stessa, maggiore autostima. Devi imparare ad assumerti le tue responsabilità. Oppure... accettati maggiormente. Ti assicuro che non sei così sbagliata e non è neanche così sbagliato il modello che ti propongono i tuoi. Scegli da te la tua strada e seguila. Capisciti e rispettati. Segui i flussi

Modificato da BrianBoru
  • Mi piace! 2
Link al commento
Condividi su altri siti

TADsince1995

Non prendertela con loro. Evidentemente hanno una visione molto limitata del mondo e hanno paura che la loro figlia esca da ciò che per loro è giusto o sbagliato.

In queste situazioni l'unica cosa da fare è usare la forza andare via. Tranquilla, ti faranno qualche scenata, lacrime a profusione, ma poi vedendoti felice capiranno e saranno felici per te, perché è questo quello che vogliono, ma siccome la loro visione della felicità è diversa da quella tua, non capiscono...

Non buttare soldi in strizzacervelli, la forza è solo dentro di te... Trovati un lavoro decente che ti permetta di essere indipendente e di andare via di casa, stai tranquilla che tutti i problemi mentali ti passano! ;)

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Su forza prendi spunto dalla tua omonima letteraria e spicca il volo piccola vespa ;)

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

lisbeth

Eccomi

Ciao lis...

Capisco benissimo come ti senti...vivo una situazione abbastanza simile anche se la mia famiglia è un pochetto diversa.

I miei hanno una buona posizione economica, buona cultura, hanno sempre fatto grandissimi sacrifici per noi figli assicurandoci un buon futuro...nulla da dire...dei bravissimi genitori con una gran pecca; il bigottismo religioso

Ti avevo scritto un altro messaggio prima parlando un po' della mia situazione ma ho deciso all'ultimo di cancellarlo...

Comunque...vorrei farti delle domande:

Hai mai provato a ribellarti SERIAMENTE?

Sei figlia unica?

Non hai nessunissima possibilità di sfogo? (fare qualcosa che ti fa stare bene anche a loro insaputa, pensare a te, farli "fessi e contenti")

Ciao Paulin, ti ringrazio per la tua risposta e mi spiace che tu abbia cancellato il messaggio sulla tua situazione. E' probabile che condividiamo certe cose, quindi mi fa piacere confrontarci, eventualmente anche per mp, non appena sarò abilitata.

Non sono figlia unica: ho un fratello minore. Conduco una vita semplice ma cercando di coltivare i miei interessi e di rendermi impegnata. Pratico tanta attività fisica e mi capita spesso di svolgere delle attività da sola..adoro prendermi cura di me e ho degli spazi personali piuttosto ampi che non voglio siano invasi. Mi capita di uscire spesso da sola, di andare al cinema da sola, di andare al mare da sola, di fare tante di quelle piccole cose che in autonomia mi fanno star bene. Mi capita di mentire ai miei per nascondere qualcosa che potrebbe esserli scomodo. Per quanto riguarda i tentativi di ribellione...ci sono stati, alcuni riusciti e altri no, ma posso anche dire di aver percepito negli ultimi tempi un minimo (davvero un minimo) di miglioramento nella flessibilità genitoriale, mentre il mio conflitto interiore si fa sempre più bruciante e per certi aspetti ho avuto le mie piccole conquiste...che non mi bastano.

Al momento attraverso un periodo relativamente positivo: la prospettiva di un lavoro che sta arrivando mi rende fiduciosa e spero di poter investire così sulla mia crescita personale.

Sai... magari ci sono andato un po' giù pesante e me ne spiace.

In realtà credo di capirti. Se vuoi risolvere i tuoi problemi devi passare per il tuo inner game. Insomma devi avere più fiducia in te stessa, maggiore autostima. Devi imparare ad assumerti le tue responsabilità. Oppure... accettati maggiormente. Ti assicuro che non sei così sbagliata e non è neanche così sbagliato il modello che ti propongono i tuoi. Scegli da te la tua strada e seguila. Capisciti e rispettati. Segui i flussi

BrianBoru, grazie per i tuoi calci in culo (non sono sarcastica). Sai, sono stata abituata ad essere trattata con i guanti, perchè ho un aspetto un po' infantile, un carattere un po' chiuso e evidentemente trasmetto "delicatezza"...non c'è niente di più odioso.

Quindi ben vengano le strigliate!!

Grazie, ragazzi ;)

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Keran92

ti capisco situazione simile per certi versi e anche io come paulin soggetto al bigottismo religioso

i calci in culo te li ha dati brian

io ti dico solo : non mollare, non farti tarpare le ali....nonostante tutto l'amore del mondo

E' LA TUA VITA!

Daje lis, spicca sto volo!

Modificato da Keran92
  • Mi piace! 2
Link al commento
Condividi su altri siti

lisbeth

Non buttare soldi in strizzacervelli, la forza è solo dentro di te... Trovati un lavoro decente che ti permetta di essere indipendente e di andare via di casa, stai tranquilla che tutti i problemi mentali ti passano! ;)

Mm il percorso di psicoterapia è una fissa a cui penso da tempo. Penso che possa essere più che utile.

Chiedo agli esperti: gli psicoterapeuti si formano in scuole di psicoterapia diverse e dunque adottano approcci teorici e di metodo completamente diversi che possono essere più o meno adatti al mio caso. Come faccio a scegliere in modo consapevole ed intelligente?

Link al commento
Condividi su altri siti

Keran92

ti dico solo che io mi faccio psicoterapia da solo quando ho voglia di parlare

piuttosto che farlo con uno a pagamento che se deve fa i cavoli miei

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...