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La memetica (o scienza del meme) è una nuova disciplina nata da un concetto coniato da Richard Dawkins nel 1976 nel suo best seller "Il gene egoista".

L'idea, apparentemente semplice, è che esistano delle unità di trasmissione della cultura, dette memi.

In altri termini, i memi sono le idee che, trasmesse da mente a mente, acquisiscono una sorta di vita autonoma e manifestano una loro caratteristica capacità di diffusione e replicazione.

Esistono pertanto dei memi "forti" cioè con alta capacità di diffusione e replicazione, e memi "deboli", con scarsa capacità di diffusione e replicazione.

Ad esempio, uno slogan pubblicitario può diventare un meme quando comincia ad essere ripetuto dalle persone ed utilizzato nelle conversazioni. Un meme può essere un ritornello musicale che viene fischiettato dalle persone. Ma un meme può essere anche un'ideologia, una teoria scientifica, una religione.

Dal punto di vista della memetica, non è importante quanto un'idea sia vera o profonda, ma come e quanto si diffonda e si replichi. La forza di un meme, dunque, non deriva dalla sua verità o bellezza, ma da una serie di altri fattori che sono appunto l'oggetto di studio della memetica. Come si spiega l'enorme successo di alcune canzoni rispetto ad altre? Come si spiega la forza di alcuni messaggi pubblicitari rispetto ad altri? Come si spiega il diffondersi di ideologie o di culti a volte balordi o distruttivi?

La memetica risponde a queste domande individuando alcuni "pulsanti" mentali che sono particolarmente sensibili ad alcuni tipi di memi. Si tratta dei pulsanti istintivi (fame, sesso, protezione dei bambini, pericolo) o di pulsanti culturali (strettamente legati alle ideologie dominanti o di nicchia). Se un'idea tocca alcuni pulsanti sensibili allora si installa, si replica e si diffonde. Indipendentemente da quanto sia vera, valida profonda o bella.

Se da un lato questo modo di guardare alle idee ed ai prodotti culturali degli esseri umani può sembrare freddo, addirittura cinico, in quanto non si occupa dei loro valori e delle loro verità, ma solo della loro capacità di diffusione, d'altro canto ciò consente un esame impietoso di alcuni fenomeni sociali, culturali o politici, rivelandone aspetti altrimenti nascosti.

La memetica studia appunto quali siano le caratteristiche che favoriscono la propagazione delle idee e costituisce il terreno di studio ideale per comprendere il funzionamento della comunicazione dei media, della pubblicità, della politica, del comportamento sessuale, di molti fenomeni sociali.

I memi sono le idee contagiose che si trasmettono da mente a mente. I memi operano allo stesso modo dei geni biologici e i virus dei computer impiegando come veicoli di trasmissione i mezzi di comunicazione ed i contatti interpersonali tra esseri umani. 

Ora mi chiedo, questa teoria, studiando il comportamento delle persone e della società, può essere applicata nel PUING.

In altri termini, i memi sono le idee che, trasmesse da mente a mente, acquisiscono una sorta di vita autonoma e manifestano una loro caratteristica capacità di diffusione e replicazione.

Cioè, se uno riesce a mettere in giro che LUI è la scelta migliore che le HB possano fare, allora il suo lavoro di sarge sarà veramente facilitato

OK, non so se sono andato in off-topic, se ho scoperto l'acqua calda oppure se ho fatto una scoperta sensazionale  :D. Comunque credo che sia un argomento interessante da trattare, se c'è qualcuno che ne sa piu di me, sono gradite delucidazioni

CIAO

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Conoscevo  il concetto di meme ma non lo avevo mai pensato in termini di seduzione.

In questo contesto, nei termini in cui lo suggerisci, mi sembra si riconduca un po' all'idea del social proof : il fatto che qualcosa sia desiderato non per le sue qualità reali ma perchè viene _considerato_ desiderabile.

Il guaio è che un meme, per avere successo e diffndersi, deve avere un qualcosa di attraente in primo luogo, quindi siamo da capo  :D.

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rogermorse

Sono d'accordo con Titus.

La tua idea, K, mi sembra buona...però mi sembra che si limiti alla fine al concetto di Social Proof o di DHV...

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K
La tua idea, K, mi sembra buona...però mi sembra che si limiti alla fine al concetto di Social Proof o di DHV...

Il social proof, ti punta i riflettori contro, così invece sei tu che giri i riflettori verso di te

Non ho sperimentato, ma se funziona come dovrebbe, diventa più efficace del socialproof e dell DHV, cioè si riesce a creare una situazione in cui TU diventi un attrattore(ok, lasciate perdere le equazioni differenziali  :D), cioè si  viene a creare una situazione dove le persone (HB) decidono senza riflettere se ne vale la pena o meno. E' un pò come la pubblicità, tutti comprano non in base alle necessità, ma in base ai memi che si sono recepiti. Tutti ci siamo ritrovati a ripetere il tormentone di turno o ad ascoltare la musica che va di moda al momento, anche se realmente amiamo un altro genere musicale.

Bisogna solo capire come si possa creare qualcosa del tipo: "è piacevole passare del tempo con PUA"

PS Essendo argomenti di carattere sociale abbastanza avanzati, non è che qualcuno ai piani alti ci possa dare la sua opinione :thankyou:

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sweetangel
Bisogna solo capire come si possa creare qualcosa del tipo: "è piacevole passare del tempo con PUA"

secondo me è efficace solo che serve un buon giro di infiltrate.... cioè amiche che consapevoli o meno (meglio nel secondo caso) immettano il meme tra le loro fila...

Avete mai visto american pie? c'e' il tipo che paga una per far dire in giro che ce l'ha grosso con un tatuaggio là.... ok quello è un film ma io credo che questa cosa la si possa applicare solo in un contesto ristretto tipo una scuola, un'università, un luogo abituale di ritrovo... luoghi cioè dove c'è sempre la stessa gente... non riesco a immaginare come la si possa applicare al free sarge.

Poi forse avrò capito male io il post ma credo che lo stesso concetto/problema sorga anche con il social prof.... lo fai sempre in ambito ristretto....

Per me lo street sarge resta quello più difficile!

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Ho letto la risposta di k e in effetti, ripensandoci, credo di avere capito la differenza cui si riferisce. Ho quindi scritto questo rispostone che, rileggendolo con calma prima di postarlo mi sembra un'enorme pippa mentale al mentolo (ho trovato questa espressione piacevolmente assonante negli altri thread) paurosamente inconcludente, ma magari qualcuno riesce a trovare applicazioni.

Resto del parere che il concetto, almeno limitatamente all'ambito cui è dedicato questo forum, sia molto legato al social proof, ma...

Un meme si trasmette sia per le sue qualità che (semplificando) perchè una cosa è di moda. Possiamo prendere ad esempio il meme di un approccio metodico alla seduzione. Si trasmette per le sue qualità (la promessa di portarsi a letto tante belle figliole) ma si può trasmettere anche semplicemente perchè gli amici pua o aspiranti tali convincono a provare, o semplicemente ne parlano in continuazione e viene la curiosità di approfondire per non essere tagliati fuori.

Quindi : social proof = prestigio derivante da una reputazione all'interno dell'ambiente.

Memetic proof (questa me la sono inventata) = prestigio derivante da una reputazione che si autoreplica, ovvero un caso particolare di social proof in cui la reputazione si sparge fino a renderci noti anche a persone che non abbiamo mai visto ne conosciuto. Mi viene da dire che qualsiasi reputazione superi un certo livello di soglia entra automaticamente nella categoria: Brad Pitt potrebbe presentarsi a una ragazza che non avesse idea del suo aspetto e, presentandosi, guadagnare social proof per il meme per cui figo=brad pitt.

Quindi, il problema diventa : come fare perchè la nostra reputazione si autoreplichi? Come diceva  SweetAngel la cosa è per forza limitata al proprio ambiente anche se, in casi particolari (brad pitt, appunto) l'ambiente su cui si ha influenza può estendersi all'intero globo terraqueo.

wikipedia elenca queste tecniche di trasmissione :

1) la dimostrazione che un'idea o una tecnica sono utili (ad esempio, un falegname mostra ad un apprendista che due pezzi di legno si uniscono quando vengono messi insieme usando un chiodo ed un martello)

2) l'identificazione di un problema che non ha soluzione (ad esempio, cosa succede - se mai succede qualcosa - dopo la morte?) ed il proporne una soluzione (ad esempio, si va in paradiso o all'inferno). La soluzione non può essere dimostrata sbagliata ed è quindi sufficientemente adatta per una propagazione successiva.

3) la minaccia verso coloro che non devono diffondere un meme (ad esempio, non fare questo e andrai all'inferno) e la ricompensa verso coloro che devono (fa' questo e andrai in paradiso)

4) il richiedere che chi possiede un meme sia gentile col prossimo e dedichi molto tempo alla riflessione ed al dialogo su di esso (ad esempio un prete che faccia poco altro oltre a predicare la propria religione)

Come si potrebbero applicare questi spunti? Francamente, qui vado in crisi.

Il punto 1) può essere visto in modo molto brutale come il caso di un dirigente che fa fare carriera alle segretarie che vanno a letto con lui. Altrimenti, come essere la persona "esperta" cui chiedere aiuto per determinati argomenti : informatica, giardinaggio, cose così. La prima interpretazione mi sembra francamente immorale. Per la seconda non saprei : una fama del genere può aiutare nel senso che porta le ragazze a fare da intermediarie per presentare spontaneamente le amiche ("questa è Anna, non riesce a configurare correttamente l'applicativo xxx, mi ciedevo se potevi darle una mano..."), ma d'altro canto temo porti a un' immagine di amico/aiutante piuttosto che di amante.

Il punto 2) mi lascia perplesso. Mi sembra una cosa da santoni. Senz'altro uno che abbia il carisma di formare una setta può anche approfittarne finchè vuole ("Vieni qui, che dobbiamo rappresentare simbolicamente l'unione tra la metà femminile e quella maschile dell'universo" "Cosa vuole dire simbolicamente?" "Vuole dire togliti le mutande e sdraiati lì"), però, insomma, non è proprio il metodo più semplice e consigliabile.

I punti 3 e 4 .... boh?

Onestamente, ho difficoltà a trovare un'applicazione pratica di questa idea.

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nicotico

dall'alto della mia ignoranza posso ipotizare che il meme, in ambito puistico, si a qualcosa di molto diverso del social proof.

se ho ben capito il meme è il motivetto della pubblicità, non il prodotto pubblicizato.

In altri termini, i memi sono le idee che, trasmesse da mente a mente, acquisiscono una sorta di vita autonoma e manifestano una loro caratteristica capacità di diffusione e replicazione.

Cioè, se uno riesce a mettere in giro che LUI è la scelta migliore che le HB possano fare, allora il suo lavoro di sarge sarà veramente facilitato

quindi, ad un livello elementare di sfruttamento del meme, il pua dovrebbe assecondarne uno già in circolo piuttosto che incastrarsi e amettere in giro voci su di lui.

un'esempio:

se in qualche modo assurdo tutte le HB decidono che se un ragazzo c'ha la panza allora è il caso di andarci a letto il pua in questione dovrebbe mettere su peso (o non fare assolutamente nulla nel mio caso)

se invece và di moda un particolare stile, o un modo di parlare, il pua si dovrebbe adattare ...

insomma, il principio, sotto un certo punto di vista è: seguire la moda. il problema è capire cosa và semplicemente di moda e cosa smuove istinti primordiali.

guardare la publicità non è funzionale, perchè la publicità ci dice che per rimorchiare ci vuole una bella macchina per venderci la macchina, non per farci rimorchiare.

quindi ... bho!

sulla definizione:

Memetic proof (questa me la sono inventata) = prestigio derivante da una reputazione che si autoreplica, ovvero un caso particolare di social proof in cui la reputazione si sparge fino a renderci noti anche a persone che non abbiamo mai visto ne conosciuto. Mi viene da dire che qualsiasi reputazione superi un certo livello di soglia entra automaticamente nella categoria: Brad Pitt potrebbe presentarsi a una ragazza che non avesse idea del suo aspetto e, presentandosi, guadagnare social proof per il meme per cui figo=brad pitt.

io invece definirei il "memetic proof" (mi piace il termine) più: la capacità di acquisire prestigio sfruttando meme già radicaticati (da te o da qualcos'altro) .

insomma, se portare le orecchie da topolino identifica un grande scopatore non solo il PUA lo sa, ma è anche in grado di portarle nel modo giusto e nel momento giusto.

un pò di meme radicati in giro già ci sono:

portarsi a letto il barman (dj/cubista/membro di un gruppo musicale) fà fico

un'artista introverso e lunatico è molto fascinoso

occhi da cerbiatto fanno colpo (no, davvero)

se ne avete altri  .....

comunque a ben pensarci cercare il memetic proof è una faticaccia inutile (a meno che già non siate un barman etc)

trovare il modo di radicare meme in giro per protare acqua al proprio mulino, bè, potrebbe essere fico ... ma se non abbiamo accesso a qualche buon mezzo di comunicazione la vedo difficile.

idee, spunti di riflessioni?

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mad4hb

Grande Titus, l'immagine del "rappresentare simbolicamente l'unione tra la metà femminile e quella maschile dell'universo" credo proprio che l'adotterò :metal: :D :D :D

Per la memetica, caro K, la trovo davvero interessante, ma credo che si occupi di cose di scala ben più ampia del rapporto uomo-donna finalizzato all'accoppiamento, che mi sembra essere grosso modo l'argomento principale di questo forum.

L'unica vera applicazione che vedo è un'estensione del significato di social proof. Cerco di spiegarmi meglio.

Per Social Proof intendo la reputazione istantanea che uno cerca di farsi soprattutto in ambiente di clubbing per esempio facendo amicizia coi camerieri, parlando con altri gruppi (set target o meno), solo per frsi notare come persona socievole (appunto) e non pericolosa.

Si può iniziare a parlare di memetica (secondo la mia lettura della definizione che tu hai fornito) se durante la sera qualcuno parla di te anche in tua assenza, per esempio:

Se riesci a fare qualcosa del genere puoi dire iniziata la tua carriera di gigolò. Ma mi chiedo se a quel punto avrai ancora tempo per la memetica. :D :D

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