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richiesta d'aiuto sul mio autoesame


sweetangel

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sweetangel

Allora ragazzi pensavo di scrivere la lettera a babbo natale esponendo dopo un anno e un pò di sarge sfrenato le mie autoanalisi.

Sono stato forse fin troppo fortunato con le ragazze in quest'anno e autoesaminandomi ho trovato tutta una bella lista di problemi che vorrei correggere ma non so come fare.. accetto quindi critiche (le amo visto che aiutano a migliorarsi) e suggerimenti:

Problemi:

1) non ho prob fino alle hb6 hb6,5 con le quali vado a razzo e non me ne frego niente di come va a finire... quando trovo delle hb di livello superiore anche vado tranquillo solo che mi sento sempre troppo interessato dentro e diverse volte mando tutto a putt... perchè lo capiscono (tipo mi scappa un complimento troppo sdolcinato e roba simile) come faccio a far finta di niente e trattarle come le hb inferiori?

2) sempre con le hb superiori... attiro molto con la psicologia, mistero, lettura mano e test vari, nel momento in cui devo neggarle lo faccio pure ma quando devo passar a parlare di altro molte volte non conoscendo la tipa non so che dirle se non è troppo partecipe...

Cioè becco spesso le tipe che ti ascoltano tranquillamente, si eccitano a farsi fare i test e tutto il resto, ridono quando faccio battutacce ma che poco chiedono di me, poco prendono l'iniziativa di parlare e prima o poi routine e cacchi vari finiscono... come continuare?

3) mi innamoro troppo facilmente... se l'hb di livello alto che ho di fronte ha un viso dolce il cuore mi batte come un tamburo, mi innamoro e  comincio a fare il coglione cagnolino e se pure la fclodo quell'innamoramento mi passa per via della noia da hb (penso si tratti di infatuazione ma odio dovermi infatuare di ogni bella ragazza che sargio...non sapete che rabbia). Ancora peggio se è troppo bella e mi fa impazzire parte lo sweetangel romantico che mi rovina lo stile che da un anno sto cercando di costruirmi (il tipo misterioso e indifferente che vorrei apparire).

4) Finchè le hb di livello alto che trovo sono ochette riesco a fchiudere ma se becco la hb alta che è un'hb intelligente e la considero quindi interessante ritorno al punto 3 con conseguenze che quelle sono le hb che mi piacciono e giusto con quelle (maledetto a me) perdo il controllo e mi perdo nel romanticismo!

Per ora mi fermo, per favore ditemi di tutto che mi sono rotto le scatole di vivere con questa doppia personalità... una che va e il romantico di merda che esce nei momenti in cui non dovrebbe uscire!

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rogermorse

Non si capisce molto da quello che hai detto... (almeno io).

Cmq anche io spesso non riesco a mantenermi del tutto lucido con le persone che mi piacciono di piu'. E non per forza devono essere dei 9 o dei 10...anche una HB 7 puo' farmi perdere la lucidità...ovviamente quel 7 per me simbolizza un 9 o un 10...mentre esteticamente potrebbe per la maggior parte delle persone essere effettivamente un 7 (capito in che senso?).

Altre volte invece possono capitarmi delle HB 9, che al contrario mi simbolizzano un 7, perché per quanto belle, non mi piacciono tantissimo...ragazze che non mi attirano, che pur essendo belle non mi suscitano desiderio.

Non parliamo pero' dei casi in cui un HB 9 è effettivamente un 9 sia dal punto di vista estetico che simbolico :D

In ogni caso se vedo che non riesco a mantenermi lucido (come il tuo caso), faccio un attimo di riflessione interiore appena ho tempo...mi preparo e mi convinco di dover valutare la ragazza che ho davanti come una ragazza normalissima, quasi come una ragazza che non voglio. Sara' molto piu' facile sargiarla...e i suoi sguardi non ti tramuteranno in cagnolino...ho utilizzato questa specie di tattica l'ultima volta che ho ottenuto un #close.

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kirk

Parti dal consiedare che non c'è nulla di strano e che quello che descrivi è il modo normale di reagire ad una cosa che ci piace. Nessuna doppia personalità, solo certe reazioni che si innescano in automatico quando ci troviamo di fronte a qualcosa cui teniamo. Questo vale per la maggioranza degli uomini.

E' come se in una pasticceria ci fosse una regola secondo la quale se desideri la torta alle fragole devi dire in modo molto convinto che vuoi quella al cioccolato, e viceversa. Che torta vuoi? Veloce... :)

Si tratta di lottare contro una tendenza naturale: quella di cercare, puntare e chiedere *proprio* la cosa che vogliamo.

L'uomo che ha capito come funziona il gioco riesce a contenere queste risposte automatiche, cioè ad interromperle, e a sostituirle con quello che sa funzionare. Come funziona questo?

Faccio un esempio: a tutti noi viene spontaneo fuggire di fronte ad un cane che ci sta venendo incontro rabbioso. Lo facciamo in modo spontaneo, perchè pensiamo istintivamente sia la cosa giusta da fare per metterci in salvo: fuggire. Poi arriva l'etologo di turno a spiegarci che in una situazione del genere la cosa migliore da fare (specie se non ci sono vie di fuga vicine) è stare fermi, poichè il cane essendo un predatore reagisce alle prede in movimento, e molto meno a quelle ferme. Un essere vivente fermo non è nè una preda nè un pericolo per lui, quindi non ha alcun motivo di aggredirlo.

Ora dal comprendere razionamente questa cosa all'applicarla quando è il momento ce ne passa... eccome ce ne passa! La verità è che la tentazione di fuggire non scomparirà mai e poi mai. E' troppo forte.

E' però possibile introdurre un GAP tra la sensazione di dover fuggire e l'esecuzione dell'atto, cioè prendersi giusto due secondi, nei quali inserire un certo tipo di conoscenza, e precisamente quella che ci farà rimanere fermi, anzichè fuggire.

Si tratta indubbiamente di fare uno sforzo, di fare una cosa non spontanea: straniarsi per due secondi dalla situazione - per quanto pericolosa, due secondi non ne comprometteranno l'esito - interrompere il flusso di emozioni evocate, e inserire un granello di pensiero razionale, relativamente a quello che SAPPIAMO che è giusto fare in quel momento, e poi farlo.

Se ci facciamo trascinare dall'emozione - dal panico - del momento, non ci sarà mai alcuna possibilità di modificazione del comportamento. Quindi il problema sta tutto qui: interrompere il panico e la concatenazione di pensieri e sensazioni ovvie, automatiche, per inserire un elemento di discontinuità.

Ripeto, si tratta di uno SFORZO, non solo mentale ma fisico, che si accompagna ad un senso di stanchezza.

Un'interazione con una HB ci lascia molto più tempo per fare questo giochetto, ed è anche molto meno pericolosa. Abbiamo da una parte una cosa che ci verrebbe spontanea fare (innamorarsi, fare il cagnolino etc.), e dall'altra una cosa diversa che sappiamo funzionare. Quella che scatta subito è la prima, ovvio: la tentazione sarà sempre di fuggire di fronte ad un cane che ci punta. Ma dobbiamo avere la forza di imporci un autocontrollo, di rompere il flusso di coscienza per due secondi e modificare l'ovvio, lo scontato.

E, naturalmente di conservare lo stato così evocato. Dobbiamo rimanere fermi quando il cane si avvicinerà e ci annuserà, quando il suo naso indugerà nei pressi dei gioielli di famiglia :ehm:, quando vedremo da vicino - da vicinissimo - che quella espressione canina non assomiglia per niente a quella cui ci avevano abituato i cartoni di Lilli e il Vagabondo :rolleyes:. Fare una cosa che non ci viene naturale finchè non otteniamo l'esito sperato - finchè il cane se ne va via.

Può succedere poi una cosa inaspettata: di solito, proprio quando arriva a raggiungere questo elevato controllo di se stesso, chi prima aveva una matta paura dei cani comincia ad apprezzarli e ad amarli. Ma i cani non sono cambiati, è piuttosto LUI ad aver capito.

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