Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160792 Inviato 23 Agosto 2016 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 23 Agosto 2016 Diverse persone mi chiedono quali corsi seguire... teatro, dizione, e quali abbia seguito io per avere una voce che, mi dicono, pare essere apprezzata. In effetti ho comprato il libro più CD del compianto Ciro Imparato, ma la verità è che non ho fatto gli esercizi, ho letto solo i primi due capitoli ed ho ascoltato il CD in macchina pensando ad altro. Mi sarebbe piaciuto. Ma quando ho iniziato col Clan lavoravo sette su sette come addetto alla sicurezza e producevo materiale nel resto del tempo, pur essendo passato da cinque donne fisse a tre, il tempo per fare gorgheggi ed esercitazioni vocali non c'era. Sicuramente è un corso valido. E non ho esperienza di corsi teatrali o simili per dire che possano o non possano servire. Credevo potessero servire anche a me, ma quando contattai un'insegnante di dizione e teatro per darmi qualche lezione privata, dato che i suoi corsi serali erano in orari di lavoro per me, e dato che non ero interessato a recitare a memoria l'Amleto con la sua compagnia, ma solo all'addestramento nell'uso della voce, lei, che era bruttina e agé, si spaventò che fosse una profferta viscida per provarci e mi trattò come un molesto, declinando con forza la mia offerta. Le risposi serenamente che avessi dovuto toccarla non avrebbe avuto abbastanza soldi per pagarmi, e che eravamo a posto così. Ma... facciamo un passo indietro. Nella mia vita. Alle superiori la Prof di religione propose un gioco in classe, probabilmente l'ho già raccontato, in cui a turno si usciva dall'aula. Ognuno scriveva, della persona uscita, pregi e difetti su un foglietto, poi scriveva il proprio nome sull'altro lato del foglietto e lo consegnava alla prof. Il soggetto rientrava in classe, la prof gli leggeva i foglietti con pregi e difetti, e lui doveva indovinare chi lo avesse descritto in quel modo, poi la prof gli leggeva di chi fosse quel biglietto. Quando fu il mio turno, al rientro tutti - tutti non è nove su dieci, è tutti - avevano segnato pregi miei diversi a seconda di come mi percepivano, ma avevano tutti, tutti scritto che avevo un problema con la voce, mi mangiavo le parole e non si capiva bene cosa dicessi. Non fu un fulmine a ciel sereno. Sapevo bene che la mia voce era di poco conto. Esattamente come la mia vita sessuale, a meno che non avere neanche i soldi per farsi una sega si potesse chiamare vita sessuale. Crebbi consapevole che il mio più lampante difetto era la voce. Sapevo che prima o poi ci avrei fatto qualcosa, tipo corsi di dizione ecc, ma tra lavoro, arti marziali e studi continuai a rimandare quell'incontro con un mondo alieno. Eppure... ad un certo punto le persone cominciarono a chiedermi come avessi imparato a fare le giuste pause, come avessi imparato ad avere una certa dinamica vocale, come avessi imparato lo story telling, come avessi imparato ad essere ascoltato, quali esercizi e corsi di un week end o di un libro mi avessero cambiato la voce. E la verità era che non ci avevo fatto nulla, mea culpa, nonostante i buoni propositi sempre rimandati. Certo, avevo letto esercizi per curiosità e sapevo anche consigliarli su richiesta, ma leggere un esercizio è ben diverso da farlo fino a raccoglierne i frutti. Come guardare un video di esercizi di fitness su you tube farà poco per il six pack. E allora, cosa Diavolo era successo? La mia voce era, a bene guardare, cambiata in tre fasi, sempre migliorando sensibilmente. Ma in tre scatti ben netti. Quando ero piccolo... che fossi diverso - un mostro - non era davvero un mistero per alcuno. Lo vedevo come un difetto, come un disagio, e questo mi rendeva insicuro tra gli altri. Come pargolo, cercavo di poter essere accettato. Con scarsissimi risultati. Rinnegai, e combattei con tutte le mie forze ciò che mi rendeva diverso, mi sforzai di reprimere quella cosa che facevo, ora la si chiamerebbe mesmerismo, per cui davo comandi diretti agli altri bambini e loro eseguivano anche ciò che un secondo prima era quello che mai avrebbero fatto. La nomea di ipostasi del demonio e le continue persecuzioni mi forzarono a mettermi in discussione, a rifiutarmi, a sentirmi sbagliato. Crescendo, ho imparato a convivere belluinamente con la mia diversità, senza sentirmi speciale, ma senza volermi conformare ad una specie di cui non faccio fondamentalmente parte. Non a caso, il primo sottomodulo del Clan porta esattamente a questo. Ora... nel clan parlo di questo fenomeno come automonitoraggio: sei automonitorato quando sei investito nell'opinione altrui, quando vorresti fare bella figura, quando ti interessa cosa pensano di te. Ad esempio, ti comporterai molto diversamente se sei in casa da solo con un animale domestico o con un umano. E certamente ti sentirai più sotto esame o in tensione se quell'umano è una donna attraente o un uomo potente. E io mi sentivo in tensione, certo, quando cercavo di mescolarmi agli human. Oggi so che integrarsi è molto diverso da mescolarsi. Oggi. Allora no. Il fatto è che più andavo avanti nell'accettare quello che ero, più era evidente la spaccatura di specie. E questo mi portava a parlare con le persone con lo stesso investimento nella loro opinione che ho se parlo con un gatto in casa. Amo i gatti, non mi si fraintenda. E non mi sento superiore ad un gatto. Però è un'altra specie, non sono investito nella sua opinione di me. Questo accettarmi, e iniziare a vedere i miei interlocutori come human, fu la molla del primo, forte, scatto nella voce. C'è qualcos'altro, che non appartiene alla propria specie e con cui si può parlare senza sentirsi tesi. Un fiore. Parlavo spesso con i fiori, a volte con gli alberi. I fiori crescono meglio se gli parli con amore, è provato. Probabilmente anche gli alberi, ma hanno tempi di vita troppo lunghi perché si vedano effetti sensibili del parlare di un solo tizio. Ma anche gli human, crescevano meglio, e più rigogliosi, se pronunciavo il loro nome con amore, e se parlavo loro come parlavo ad un fiore. La mia voce, che già aveva fatto uno scatto per l'accettazione del mio io, si tinse d'amore. Ma ancora eravamo molto indietro. Perché... beh, ecco, io ero un poligamo senza dubbio o esitazione, ma di fatto, per condizione, monogamo a volte, a volte da solo. A 23 anni iniziai ad essere allineato con la mia natura, oltre ad averla accettata, iniziai a frequentare più e più donne. La voce, a quel punto, cambiò di netto. La profondità, la cadenza, la certezza di essere ascoltato anche se parlavo piano, tante cose. Quando un uomo frequenta più donne, il suo fisico tende a dimostrare dieci anni di meno, la sua mente tende a dimostrarne dieci di più, e a livello ormonale è bilanciato, questo si ripercuote senza dubbio sulla voce, che dipende un bel po' dagli ormoni, che dipendono, e da cui dipende, il comportamento. Eppure... la mia vita economica era allo sfascio. Ora avevo una voce apprezzabile, ma c'era qualcosa, qualcosa che sicuramente mancava. Ed è per questo che il secondo modulo del Clan è così importante che sia al secondo posto e non al quinto. La mia voce cambiò di nuovo di netto nel giro di un mese da quando divenni capo di 18 uomini più grandi di me sul lavoro. Non tanto perché qualcuno mi ci avesse messo, quanto perché loro lo accettavano. Lo status, cambiava la voce. E' in grado di cambiare diverse caratteristiche morfologiche e finanche il colore della pelliccia nei nostri cugini primati. Passai momenti di grande stress in seguito, e anche di ormoni belli bassi per un danno ai testicoli in un frontale in moto, il mio status divenne non avere da mangiare e la mia varietà sessuale divenne una vicina di casa che mi trattava, ingessato, in stile misery non deve morire. Certo, la voce in tutto questo ebbe una lieve inflessione, ma non tornò mai a livelli precedenti, non calò mai di uno di quei tre scatti. Quello che avevo acquisito mi rimase. Nonostante la sensazione agghiacciante di impotenza, miseria e insoddisfazione. In seguito, quando registrai un audio in allegato ad un manuale per altro un sito, la mia voce era monotona, priva di emozioni. Semplicemente, quando invece molte persone mi chiesero di vestire per loro il mantello che avevo da bambino e di portarli per mano negli inferi.... il fuoco della passione tornò a ravvivare la mia voce, brace mai spenta sotto la cenere della tristezza. E lo story telling? Beh, non ho avuto la TV ed ho a volte cercato, a volte non proprio, di vivere sulla pelle tutte le esperienze possibili finché ero vivo, e perché ero vivo. Questo fa sì che mi sia fatto male, ma anche che abbia spesso qualcosa da raccontare in ampiezza, e profondità, migliori dell'ultima partita di calcio passata in tv o dell'ultima puntata di reality. Ma è uno story telling... che si paga. Tuttavia, ho sempre ammirato e forse invidiato chi poteva raccontare di viaggi, cose belle, vacanze, esperienze piacevoli e lontane, esotiche. Per quanto avessi anch'io qualcosa da dire o una storia da raccontare, sono sempre stato zitto ad ascoltare chi narrava di paesi lontani, viaggi, scorribande, donne esotiche, vacanze... perché erano qualcosa che mi è sempre mancato, e grazie al Clan, e per il Clan, sto sistemando questa mia forte mancanza. E così, per concludere... sono due anni che sento gli audio su whatsapp degli Adepti del Clan, ci sono i momenti bui, ci sono nella vita di tutti e si sentono riverberare le loro note malinconiche, e sorde sulla voce. Ma... ho sentito, mese dopo mese, affiorare su voci via via più profonde qualcosa che io non ho. Qualcosa che forse la vita mi ha strappato via dal cuore. Ho sentito il sorriso, nascere dietro quegli audio. Ed è sicuramente qualcosa che, coi miei tempi, voglio implementare nella voce, prendendo esempio da quei "Ciao Master" che sempre più spesso, e profondamente, tradiscono un sorriso. Kal-El, Connor, Lilian e 29 altri ha reagito a questo 31 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gongolo [Élite] 3176 Inviato 23 Agosto 2016 Condividi Inviato 23 Agosto 2016 Aivia una volta maturata la consapevolezza dei tre scatti, come hai iniziato a farne un uso altrettanto consapevole? perchè il messaggio di questa sconosciuta più che sull'efficacia della mia voce che bene o male conosco mi ha fatto riflettere su come il medesimo tono, seppur a livelli differenti, abbia effetto su ragazze con sensibilità anche molto lontane tra loro. Connor ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160792 Inviato 23 Agosto 2016 Autore Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 23 Agosto 2016 La bicicletta è qualcosa di non innato, di allogeno, di estraneo a te. Eppure è quando smetti di essere consapevole dei pedali, dell'equilibrio e del manubrio, che impari ad andarci. Poi, anche anni dopo, ci vai in automatico. Invece un corvetto ha in modo innato la capacità di volare. Solo... Deve prima sviluppare il piumaggio e la muscolatura pettorale. Quando il suo corpicino nero di piume e penne è maturo... Semplicemente salta nel vuoto e sta volando. Non fa un uso consapevole dei carichi aerodinamici, non usa consapevolmente la portanza, non usa il cervello conscio per gestire le contrazioni di actina e miosina per battere le ali. Il nostro cervello consapevole è sopravvalutato. Può giusto calcolare su una cartina geografica data, quale sia il percorso più breve. Se un millepiedi dovesse camminare con consapevolezza dei suoi mille piedi si inciamperebbe. Purtroppo, la maggior parte dei libri sono scritti dal cervello consapevole di chi ha passato cinque anni a studiare scimmie in gabbia e non dalla sensibilità di pancia di chi ha vissuto 30 anni in mezzo ad una colonia di scimmie. E sono letti da corvetti che invece di mangiare e fare movimento per sviluppare penne e muscoli, leggono da seduti le considerazioni consapevoli su come volare di qualche gallina che non vola. La tua domanda... È lo specchio di un forum in cerca di tecniche, di pensieri da applicare, di strategie mentali consapevoli da modellare, di uso consapevole da parte di un ammasso grigio di neuroni decisamente sopravvalutato. Lascia che la Bestia guidi i tuoi passi Divinamente, e Selvaggiamente, con la sua Feroce Eleganza e Bellezza. Preoccupati di nutrirla. E quando salti nel vuoto ti accorgerai di volare. Sono state solo due le volte che ricordo nella vita in cui ho usato la voce consapevolmente. La prima volta dovevo scendere da una di due strade esattamente identiche con una collega venditrice fidanzata. Le ho chiesto se volesse andare di là (tono virile e profondo) o di là (tono dolce e melodico) e quando ha scelto il tono virile mi sono comportato di conseguenza fino a trascinarla in una casa disabitata coi lavori in corso. La seconda volta è stato pochi giorni fa, stavo registrando un audio (Toh) induttivo per il Clan e invece di parlare come al solito ho rievocato una bella sensazione recente: da pivello sub quale sono, stavo finendo la mia bombola. Un uomo ex incursore sub molto più esperto di me mi ha preso vicino a lui e mi ha passato il cordone ombelicale, il suo secondo boccaglio. Così mi sono sentito supportato e nuotavo vicino a lui sentendomi bene, mentre respiravo come nella placenta, là sotto in fondo al blu. Ecco, quell'ultimo audio è registrato con il ritmo respiratorio - e quindi di espirazione e parlato - di quel momento magico. In cui un uomo più esperto mi ha preso sotto la sua ala e ha fatto a metà con me della sua aria. gongolo, BillCarson, saimont e 9 altri ha reagito a questo 11 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gongolo [Élite] 3176 Inviato 23 Agosto 2016 Condividi Inviato 23 Agosto 2016 copio in .doc e mi fermo qua. a scrivere oltre proseguirei su un binario parallelo rispondendo con parole vuote a immagini concrete. a volte torna utile fare la figura dello sciocco. grazie V ^'V'^ e Connor ha reagito a questo 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
^'V'^ [Aivia Demon] 160792 Inviato 23 Agosto 2016 Autore Condividi Inviato 23 Agosto 2016 (modificato) Ps: qualcuno noti che ho scritto portarli per mano negli inferi e non all'inferno. Perché inferi è esattamente il senso della risposta a gongolo. "Verum, sine mendacio certum et verissimum, quod est inferius, est sicut quod est superius, et quod est superius, est sicut quod est inferius: ad perpetranda miracula rei unius." - (Poiché è) vero senza menzogna, certo e verissimo. Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli della cosa una. - Ermete (Dark, Oscuro, Nascosto) Trimegisto (Tre volte Master) https://s3.eu-central-1.amazonaws.com/dark-master/Public/Wind+Howl+Black+Flag+Sphinx.mp4 Modificato 23 Agosto 2016 da ^'V'^ Lilian e tef ha reagito a questo 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
F.P [Élite] 457 Inviato 23 Agosto 2016 Condividi Inviato 23 Agosto 2016 AiVia allontanandomi un po' dall'argomento iniziale io ti volevo chiedere... come fai? No, davvero. I tuoi post sono sempre incredibili, scrivi benissimo, hai una padronanza del lessico davvero invidiabile ma comunque questa è la parte meno sorprendente per chi ha letto e legge molto. Potremmo infatti dire che quando uno legge tanto, a lungo andare i nuovi termini, la struttura dei periodi, lo stile dei vari autori si vadano mescolando in un tutt'uno inconscio, un humus che ti rimane. Ma le nozioni... no. Tu hai una quantità di conoscenze così tanto grandi da fare paura e ce le hai a un livello perfettamente conscio e consapevole, controllato e controllabile, e soprattutto davvero molto dettagliata. Sai citare spesso a memoria, ricordi concetti complicati letti tanto tempo prima e se hai qualche dubbio nella maggior parte dei casi sai dove andare a ripescarli. Ripeto, com'è possibile? Come fai? Ti limiti a leggere i testi che ti interessano o proprio li studi sempre? Se sì, come? Io leggo tanto per interesse personale e studio per l'università. Ho una grande velocità nello studio e una capacità di fare tour de force importante, che mi permette di passare molto bene esami lunghi in tempi molto brevi. Ma poi delle conoscenze non rimane quasi nulla. Anche se, e questo bisogna dirlo, mi basta rileggere le cose studiate perchè mi tornino in testa, ma senza questo io sicuramente non sarei in grado di dire quasi nulla su un esame dato un anno fa, non pensiamo a ciò che ho studiato alle medie. Uno dirà "ovviamente, studi troppo in fretta per un periodo troppo breve, è normale che poi scompaia tutto". Ma questo non è vero. Perchè io fino alle superiori ho studiato benissimo e in maniera assolutamente regolare, eppure fatta eccezione per due materie studiate fino allo spasmo per passione non ricordo granchè. Non saprei mai parlare di fisica o biologia, la storia la ricordo in maniera superficiale, e così via. La letteratura pure. La matematica invece la ricordo benissimo, ma solo la parte degli esercizi, non i teoremi studiati in maniera completamente avulsa dalla pratica E non so neanche se sia questione di motivazione, perchè anche pensando ai romanzi letti molti anni fa mi capita di non ricordare quasi nulla. Non come diceva Eco, di ricordare ancora perfino i nomi dei domestici dei tre moschettieri. Ovviamente ci sono poi cose che senza ragione apparente ricordo come fosse ieri. Esperienze vissute da bambino, Pantani che arriva solo a Les Deux Alpes nel Tour del 98'. Per le emozioni fortissime vissute allora? E perchè allora mi capita di ricordare benissimo anche qualche filastrocca studiata al tempo? Come si fa a diventare come te? E' un dono di natura una memoria così sviluppata o ci hai lavorato sopra? Edo e Pedrito ha reagito a questo 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
^'V'^ [Aivia Demon] 160792 Inviato 24 Agosto 2016 Autore Condividi Inviato 24 Agosto 2016 AiVia allontanandomi un po' dall'argomento iniziale io ti volevo chiedere... come fai? No, davvero. I tuoi post sono sempre incredibili, scrivi benissimo, hai una padronanza del lessico davvero invidiabile ma comunque questa è la parte meno sorprendente per chi ha letto e legge molto. Potremmo infatti dire che quando uno legge tanto, a lungo andare i nuovi termini, la struttura dei periodi, lo stile dei vari autori si vadano mescolando in un tutt'uno inconscio, un humus che ti rimane. Ma le nozioni... no. Tu hai una quantità di conoscenze così tanto grandi da fare paura e ce le hai a un livello perfettamente conscio e consapevole, controllato e controllabile, e soprattutto davvero molto dettagliata. Sai citare spesso a memoria, ricordi concetti complicati letti tanto tempo prima e se hai qualche dubbio nella maggior parte dei casi sai dove andare a ripescarli. Ripeto, com'è possibile? Come fai? Ti limiti a leggere i testi che ti interessano o proprio li studi sempre? Se sì, come? Io leggo tanto per interesse personale e studio per l'università. Ho una grande velocità nello studio e una capacità di fare tour de force importante, che mi permette di passare molto bene esami lunghi in tempi molto brevi. Ma poi delle conoscenze non rimane quasi nulla. Anche se, e questo bisogna dirlo, mi basta rileggere le cose studiate perchè mi tornino in testa, ma senza questo io sicuramente non sarei in grado di dire quasi nulla su un esame dato un anno fa, non pensiamo a ciò che ho studiato alle medie. Uno dirà "ovviamente, studi troppo in fretta per un periodo troppo breve, è normale che poi scompaia tutto". Ma questo non è vero. Perchè io fino alle superiori ho studiato benissimo e in maniera assolutamente regolare, eppure fatta eccezione per due materie studiate fino allo spasmo per passione non ricordo granchè. Non saprei mai parlare di fisica o biologia, la storia la ricordo in maniera superficiale, e così via. La letteratura pure. La matematica invece la ricordo benissimo, ma solo la parte degli esercizi, non i teoremi studiati in maniera completamente avulsa dalla pratica E non so neanche se sia questione di motivazione, perchè anche pensando ai romanzi letti molti anni fa mi capita di non ricordare quasi nulla. Non come diceva Eco, di ricordare ancora perfino i nomi dei domestici dei tre moschettieri. Ovviamente ci sono poi cose che senza ragione apparente ricordo come fosse ieri. Esperienze vissute da bambino, Pantani che arriva solo a Les Deux Alpes nel Tour del 98'. Per le emozioni fortissime vissute allora? E perchè allora mi capita di ricordare benissimo anche qualche filastrocca studiata al tempo? Come si fa a diventare come te? E' un dono di natura una memoria così sviluppata o ci hai lavorato sopra? La mia memoria è un formaggio bucato... davvero, se non faccio foto alle situazioni, quando me le raccontano è come non le avessi vissute. Parlo con persone che mi conoscono e non so chi siano. Mi arrampico su discorsi vaghi sperando in un input per capire chi siano. Dove non arrivavo in fondo con le mie lacune di memoria, ho coventrizzato il resto in un paio d'anni di eccessi, dopo aver visto, a 21 o 22 anni, il mio migliore e unico amico baciare alla mezzanotte di capodanno la ragazza che amavo, ci sono stati un paio di anni di buio in cui mi sono mancate solo le pere. Il fatto è che ho letto circa dieci volte il numero di libri che ha letto un normale universitario nella sua vita e carriera di studi ( non consiglio a nessuno di farlo, c'è qualcosa di patologico in questa bulimia di sapere, soprattutto, è tempo buttato perché ogni 20 anni tutto ciò che hai letto e studiato viene smontato e deriso). Così, se anche ricordo solo bene o male il 20% di ciò che ho letto e studiato, (a scuola andavo maluccio, non me ne fregava nulla delle materie), visto da fuori è il 200% di quello che ricorda un laureato con lode. Parlo di un laureato medio, di quelli che studiano solo ciò che devono, non di un appassionato che approfondisce e si documenta, ricerca e discute con altri. Tuttavia... (rido sempre con Swany perché mi attribuisce doti di grande memoria - per la stessa illusione di cui sopra - ma poi la aiuto a rendersi conto che faccio delle figure da imperatore Claudio, di continuo, che quando sua moglie Messalina era morta, tre sere dopo lui se lo era dimenticato e chiedeva alla servitù come mai non arrivasse per cena...) dicevo, tuttavia... tu da solo hai già profondamente risposto alla tua domanda. Insomma, la risposta che cerchi è davanti al tuo naso, e dentro di te, da quando eri bambino e ti hanno costretto ad un sistema scolastico inutile basato sulla memorizzazione e ripetizioni di nozioni. La matematica invece la ricordo benissimo, ma solo la parte degli esercizi, non i teoremi studiati in maniera completamente avulsa dalla pratica Ovviamente ci sono poi cose che senza ragione apparente ricordo come fosse ieri. Esperienze vissute da bambino, Pantani che arriva solo a Les Deux Alpes nel Tour del 98'. Per le emozioni fortissime vissute allora? Queste due sono le risposte reali, le uniche sensate, alla tua domanda, cruccio di ogni studente della storia. Ce n'è un'altra. Una terza. Ma prima voglio dirti qualcosa su questo: E perché allora mi capita di ricordare benissimo anche qualche filastrocca studiata al tempo? Per lo stesso motivo per cui c'è gente che si fa saltare in aria, per cui sappiamo benissimo dagli anni '80 che Saratoga is silicone sigillante, che solo un nostromo ha la sua flotta e quel nostromo sono io così il mio tonno sono sicuro è sempre come dico io, che Valfrutta è la natura di prima mano, che con crystal ball ci puoi giocare, che se vuoi si attacca, non rompe niente e poi non macchia, che a natale puoi, fare quello che non puoi fare mai, bauli, che le stelle sono tante, milioni di milioni, la stella di negroni vuol dire qualità... per lo stesso motivo per cui puoi studiare e conoscere nozioni circa l'insussistenza dei dettami della chiesa, o puoi credere di essere convinto che ti piaccia guadagnare denaro, ma se ti hanno fatto cantare delle canzoni da bambino in chiesa, avrai la credenza inconscia che i soldi sono sporchi e ti autosaboterai. Filastrocche, jingle, canzoncine, cantilene, esattamente come le litanie religiose e le preghiere islamiche, bypassano completamente la mente critica perché passano sotto forma di musica, non vengono riconosciute come fonemi significanti, come parole, ma come note musicali, melodia, prosodia. Puoi impiegare un mese ad imparare un pezzo della Divina Commedia, e due giorni ad imparare una canzone che ascolti con lo stesso numero di vocaboli. Dopo due anni, ti accorgerai di ricordare la canzone ma di essere incerto su Dante. E ora shiftiamo sulla terza risposta. Non puoi apprendere quando il tuo cervello lavora sopra i 12 cicli al secondo, hertz. Quello è il momento in cui agisci quello che già sai, non c'è tempo per incamerare, sta succedendo qualcosa e devi farvi fronte, la tua attenzione è diretta verso diversi stimoli. Tra gli 8 e i 12, invece, in quella che viene chiamata fase alpha, apprendi. Solo... se hai il cellulare che vibra per i messaggi, i pop up che ti si aprono sullo schermo accanto a ciò che vuoi studiare, insomma, se la tua attenzione è costantemente attirata di qua e di là dai vari stimoli, obbligando il cervello oltre i 12 hertz, non apprendi. Se invece sei rilassato ed hai il telefono spento, quando scendi sotto i 12 hertz apprendi. Maldoner, Pedrito, Edo e 5 altri ha reagito a questo 8 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Quercia [Élite] 748 Inviato 24 Agosto 2016 Condividi Inviato 24 Agosto 2016 (modificato) Non puoi apprendere quando il tuo cervello lavora sopra i 12 cicli al secondo, hertz. Quello è il momento in cui agisci quello che già sai, non c'è tempo per incamerare, sta succedendo qualcosa e devi farvi fronte, la tua attenzione è diretta verso diversi stimoli. Tra gli 8 e i 12, invece, in quella che viene chiamata fase alpha, apprendi. Solo... se hai il cellulare che vibra per i messaggi, i pop up che ti si aprono sullo schermo accanto a ciò che vuoi studiare, insomma, se la tua attenzione è costantemente attirata di qua e di là dai vari stimoli, obbligando il cervello oltre i 12 hertz, non apprendi. Se invece sei rilassato ed hai il telefono spento, quando scendi sotto i 12 hertz apprendi. Qui confermo lo switch incredibile che ho iniziato a percepire un'anno e mezzo fa . Dopo essermi esercitato nell'autocontrollo e nell'attenzione centralizzata per mesi infiniti , le ipnosi indotte dagli audio di Aivia hanno fatto switchare il modo in cui apprendevo dalle situazioni . Sono passato dal mood "Detesto la formazione culturale che ho dovuto seguire alle superiori" all'aver recuperato in modo approfondito tutti i programmi liceali , per commuovermi dinnanzi a libri insulsi come l'Etica Nicomachea Modificato 24 Agosto 2016 da wereWolf ^'V'^, Maldoner e F.P ha reagito a questo 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160792 Inviato 24 Agosto 2016 Autore Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 24 Agosto 2016 (modificato) Qui confermo lo switch incredibile che ho iniziato a percepire un'anno e mezzo fa . Dopo essermi esercitato nell'autocontrollo e nell'attenzione centralizzata per mesi infiniti , le ipnosi indotte dagli audio di Aivia hanno fatto switchare il modo in cui apprendevo dalle situazioni . Sono passato dal mood "Detesto la formazione culturale che ho dovuto seguire alle superiori" all'aver recuperato in modo approfondito tutti i programmi liceali , per commuovermi dinnanzi a libri insulsi come l'Etica Nicomachea Non lo volevo scrivere, in effetti nascosto nel primo modulo vi è un addestramento steganografico all'apprendimento che sovrasta di un bel po' corsi da 3'500 euro che ho seguito e tenuto in passato. Perché ritengo, e gli scienziati stanno iniziando ad accorgersene, che il mondo stia cambiando in maniera esponenziale. Questo porta con sé che il superpotere più desiderabile oggi è una curva d'apprendimento velocissima. Ogni conoscenza memorizzata, oggi, è obsoleta nel giro di poco tempo. L'overload informativo, l'attenzione rapita da ogni dove in una corsa a catturarcela, unito al fatto che tecnologie e mezzi di produzione stanno cambiando ogni 3-5 anni e non più ogni 20 come agli inizi del 2000, o ogni 100 come nel secolo scorso, fanno sì che il modo automatico di funzionare del nostro cervello è da overcloccare e ricalibrare. Spiego meglio. Nel 1500 tu nascevi nello stesso mondo conosciuto da tuo nonno e da tuo padre. E tuo figlio avrebbe conosciuto lo stesso mondo. Era quindi importante imparare per trasmissione i valori, le tradizioni e gli insegnamenti che il nonno aveva trasmesso al padre, e passarli a tuo figlio. Inoltre, nei primi 14 - 16 anni di vita venivi esposto ad una tavolozza di esperienze ambientali e stimolazioni che sarebbero state sempre le stesse per tutto il resto della vita. Per questo funzioniamo ad abitudini, stereotipi, pregiudizi, cose memorizzate. Non è un bug. E' stata un'enorme economia di carboidrati e risorse cognitive per migliaia, milioni,di anni. Quando uscì il film Ritorno al Futuro, erano gli anni 80, si vedeva raffigurato nello stesso film il mondo dei padri, (il passato) dei figli (il presente) e dei figli dei figli (il futuro). Poteva far sorridere il cambio di moda nel vestiario. Il televisore diventava a colori. Nel futuro, a parte lo skateboard a levitazione elettromagnetica, gli strumenti e le tecnologie erano prevedibili, un'evoluzione tecnologica di quelle presenti. Il protagonista viaggia avanti di una ventina d'anni e non deve fare altro che abituarsi in un giorno alle nuove tecnologie, che già conosce e capisce. Anche lo skateboard, con ruote o senza è sempre uno skate. Ma poi... internet, che ha connesso tutti, l'esplosione demografica, che fa sì che tutti per sopravvivere debbano inventarsi qualcosa di nuovo per la competizione altissima, e sono miliardi di cervelli connessi che lavorano 24/24 per modificare o stravolgere l'esistente... Ha fatto sì che se il protagonista del film avesse avuto un momento presente nel 1995 e si fosse ritrovato nel 2015... avrebbe avuto bisogno di un tutore per operare. Sono uscite troppe nuove tecnologie, gli smartphone o i tablet non sono evoluzioni del telefono col filo,sono una cosa nuova, la nostra vita è scandita da software che abbiamo imparato ad usare piano piano, ma saremmo persi se ci trovassimo immersi all'improvviso nei nostri anni. Io stesso che ho 37 anni mi trovo spessissimo ad imparare e chiedere cose a mio fratello, che ha 5 anni di meno, il quale si trova sul lavoro a chiedere cose a collaboratori di 25 anni. Mai come oggi, imparare ciò che il nonno ha insegnato al padre è un suicidio evolutivo, un autogoal. Mai come oggi, è richiesta più che la memoria e la capacità di apprendere ed eseguire schemi, di ragionare per pregiudizi, preconcetti, la capacità di apprendere e in fretta, con flessibilità ed usando un pensiero a processo invece che a pacchetti di informazioni e categorie. E in futuro, prossimo, i 5 anni che oggi cambiano tutto nel mondo in cui operiamo, diventeranno 3 poi 1. Significherà che chi ha un processore potente avrà sempre più la meglio di chi ha un hard disk pieno di informazioni. Siamo le prime generazioni al mondo a vivere questo cambio di paradigma fortissimo per cui ogni valore, convinzione, insegnamento, di nostro padre ci rema attivamente contro. E questo non solo perché è terminata l'epoca agricola da un pezzo ma viviamo ancora a bagno in una serie di tradizioni,valori,convinzioni e superstizioni utili in quell'epoca e disfunzionali nella nostra. Non solo per questo. Ma proprio perché il mondo del padre è stato un po' diverso da quello del nonno,ma non troppo,ed è diversissimo dal nostro. Sto dicendo che non servono più maestri che ti insegnino cose, o che ti passino informazioni. Ogni settimana un internauta viene bombardato da più informazioni di quelle cui veniva esposta una persona del 15° secolo nell'arco dell'intera vita. Servono maestri che ti insegnino ad apprendere, che mettano da parte ciò che credono di sapere, e lo rimettano in discussione, te lo risparmino, e ti diano la capacità di improvvisare, adattarti, raggiungere lo scopo. Nel tuo, mondo. Non in quello che credono di conoscere loro. Modificato 24 Agosto 2016 da ^'V'^ DreamSpirit, Connor, Weiji e 9 altri ha reagito a questo 10 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
^'V'^ [Aivia Demon] 160792 Inviato 24 Agosto 2016 Autore Condividi Inviato 24 Agosto 2016 Il 24/8/2016 alle 14:12 , wereWolf ha scritto: le ipnosi indotte dagli audio di Aivia Prendo la palla al balzo per dire una cosa cui tengo, non sentirti contestato, ma approfitto del tuo messaggio per puntualizzare. E' normale che venga spontaneo chiamarle ipnosi, dati i riferimenti culturali comuni. I sonniferi si chiamano farmaci ipnotici, perché inducono il sonno. Ipnos vuol dire proprio sonno. E' una moda assai diffusa tra i codardi che si occupano di ipnosi, sia in ambito terapeutico che in altri ambiti, quella di concentrarsi sul rilassamento e sull'induzione di quello stato di dormiveglia in cui cercare di dare qualche suggestione. A tutto l'operato di costoro, si aggiungono gli ipnotisti da palco o da varietà televisivo, che dicono "dormi!" e la persona cade addormentata e stecchita fino a stare sdraiata su due sedie messe sotto la testa e i piedi. Il rilassamento ha dei benefici. Ed infatti uno dei primi esercizi nel Clan punta ad un rilassamento attento, il punto nel muro, e per migliorare quell'esercizio spiego che si possono seguire vari audio di rilassamento reperibili un po' ovunque, per poi tornare all'esercizio più rilassati. Ma quegli audio processi, quelli che partono dopo... di ipnos hanno ben poco. Tant'è vero che sono costellati in qua e in là di effetti sonori da film horror che farebbero accapponare la pelle a qualunque esperto di ipnosi, intesa come rilassamento ed induzione di uno stato di sonno leggero. Sono un mix coraggioso di inception onirica con mirabili rappresentazioni esterne e tangibili di fenomeni intrapsichici altrimenti non percepibili, in grado di far affiorare nei giorni successivi intuizioni e colpi di genio propri, e brainwashing da campo di prigionia militare o da sperimentazione su psicospie. E qui devo puntualizzare una cosa. Che nei prossimi giorni prenderà forma in disclaimer cubitali in legalese, dato che nonostante tutti gli avvertimenti, c'è sempre qualche minorenne o qualche sciroccato che vive a psicofarmaci, vuole entrare nel Clan e pensa sia un gioco o qualcosa per rimorchiare le ragazze. Mentre l'ipnotista da palco può farmi credere di essere un cavallo per far ridere il pubblico, o l'audio di ipnosi può farmi rilassare e farmi sentire sicuro di me, quello che fanno quelle procedure induttive è agire come una lente d'ingrandimento del core self. Del Sé. Lavaggio del cervello inteso come rimozione delle sovrastrutture e della spazzatura culturale. Lavaggio. Ma quale sé si nasconde sotto quegli strati di merda? Se sono uno sciroccato mentale e ho urgente bisogno di terapia e aiuto, se l'unica cosa che mi tiene socialmente in piedi è aggrapparmi agli strati culturali che mi danno le regole e gli schemi da seguire per sentirmi sicuro, cosa succede se Aivia mi scrosta via quella merda ed ingrandisce il mio Sé? Spiego cosa succede con una metafora. Se io sono un idiota che gioca i suoi 750 euro di stipendio al videopoker e che sputtana tutto il resto in fregature e pillole per ingrandire il pene... Cosa succede se mi trovo con 5 milioni di euro vinti alla lotteria? Se quindi il mio potere si espande? Succede che farò danni a me stesso e agli altri in misura 666 volte superiore a prima. (non l'ho fatto apposta, è 5 milioni diviso 750...) Lo scrivo qui, lo dico a voce, lo scrivo ovunque, lo scrivo nei manuali. Lo ripeto. Il Clan contiene informazioni e procedure che possono essere pericolose. - questa non è una tecnica di marketing basata sul creare un senso di mistero - semplicemente, se ho una palestra posso spiegare ad uno con le stampelle che lo squat non fa per lui e posso richiedere ad ogni iscritto il certificato di sana e robusta costituzione. Uno con la spalla lussata non ci va a fare atletica pesante e, se ci va, l'allenatore gli spiega che è matto e che deve andare da un fisiatra prima, e da uno bravo subito dopo. Per vari motivi questo filtro all'accesso non è possibile nel Clan, così come un sito porno non può fare altro che chiederti se sei maggiorenne e di cliccare "Sì". Ma fare powerlifting con le gambe rotte, non è qualcosa che rinforzerà le gambe. E' qualcosa che ti spaccherà in due. - questa non è una fottuta tecnica di marketing per competitivi basata sul senso di sfida - E' solo l'ennesimo Disclaimer spero non di nuovo inascoltato. Tony Montana, sprint, Edward Heiderich e 3 altri ha reagito a questo 6 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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