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Evitare di essere pesante


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BrianBoru
20 ore fa, Julian89 ha scritto:

Una persona "pesante" è definita tale perché poco o per nulla autoironica, sempre pronta a mettere i puntini sulle "i" e a sindacare su ogni cosa. 

Nella vita bisognerebbe imparare a non prendersi mai troppo sul serio. Ecco la ricetta per la "leggerezza".

Direi anche che nella vita bisognerebbe imparare a non iniziare mai le frasi con "nella vita bisognerebbe impararare...".

😂

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zerozero
2 ore fa, bruschetta ha scritto:

 

Non sono del tutto d’accordo e ti spiego perché.

Che il concetto di “pesantezza” sia relativo ci può stare. Una persona che risulta pesante per me può non esserlo per te e viceversa. Tuttavia, in base ai pochi interventi che ci sono stati nel thread, possiamo dire che ci sono tratti che più o meno tutti consideriamo “pesanti”. Anche in base alla mia esperienza personale, ho notato che ci sono persone considerate tali da quasi tutti (“uffa! Che barba Tizio! È veramente pesante” “già! Insopportabile”)

Credi che quel tizio sia una persona che si preoccupa di risultare pesante e quindi potrebbe aprire un thread come questo?

 

Non credo, in tutta onestà, che suscitare emozioni negative negli altri sia una qualità desiderabile. Anzi. Generalmente (e a ragione) si cerca di attorniarsi di persone che ci facciano stare bene e non di persone che ci facciano venir voglia di scappare.

Se si ha sentore di venir considerati pesanti dalla maggior parte delle persone allora è il caso di fare un po’ di auto-analisi (sono una persona lamentosa? sempre negativa? Parlo sempre io non lasciando parlare gli altri? Sono eccessivamente concentrato su me stesso? Parlo sempre e solo di argomenti di cui agli altri non importa nulla? Sono una persona interessante? Eccetera ….)

Questo serve per migliorare il rapporto con gli altri ma anche e soprattutto con se stessi. Chi sta bene con se stesso in genere sta bene con gli altri, non si sente né inferiore né superiore, ritiene che le proprie idee e i propri interessi siano importanti tanto quanto quelli degli altri, non si sente a disagio con nessuno, non ritiene di dover dimostrare nulla a nessuno, non giudica e non si sente giudicato … (anche qui l’elenco è lunghissimo)

Se si vuole avere una personalità bisogna per forza suscitare emozioni negative in una certa percentuale di persone che si incontrano (e positive in un'altra percentuale). Se si suscitano emozioni positive in chiunque significa che stiamo facendo i cabarettisti, le scimmiette che ballano per farsi applaudire. Scacciare un certo numero di persone suscitando emozioni negative fa in modo che chi non scappa sia più affine a noi.

 

Anche qui sono parzialmente d’accordo. Essere se stessi è importante (direi vitale) ma lo è soprattutto con persone con cui abbiamo un rapporto profondo e con cui, come dicevo nel mio post precedente, “abbiamo un legame forte di amicizia o una relazione sentimentale”. Allora lì si che si può talvolta “essere pesanti” cioè assillare l’altra persona con dubbi, seghe mentali, paranoie, passare un’intera serata a parlare unicamente di se stessi  …. Facciamo vedere all’altro il nostro lato più intimo e nascosto l’altro può sentirsi libero di fare lo stesso con noi.

Tu capisci però che stiamo parlando di casi limite, di quelle due o tre persone (se si è fortunati!) che occupano un posto speciale nella nostra vita. Con il resto del mondo (amici, conoscenti, colleghi etc) non mi interessa condividere più di tanto se non l’occasionale risata, l’aperitivo, l’uscita ogni tanto e lì spazio per la pesantezza non ce n’è. Conversazione lieve, leggera, su argomenti di interesse generale.

Come dicevo nel mio intervento precedente, anche nel caso di amici del cuore e partner la manifestazione di “pesantezza” deve essere sporadica. Il momento di debolezza ci può stare (capita a tutti e il partner e i migliori amici sono lì per quello)  ma è importante non trasformare sistematicamente  l’altro in un recipiente per le proprie insicurezze e frustrazioni.

Mettiamo che un collega fa qualcosa che ti dà fastidio... Bisogna fare i pesanti e incazzarsi? Oppure i bonaccioni e tenersi tutto dentro? Chiaro non c'è una risposta migliore dell'altra, ma l'intuito mi dice che una persona che ha paura di essere pesante finirà per applicare troppo la strategia 2 con danni sia sociali sia per se stesso. Per questo dico che la paura di essere pesanti o di suscitare emozioni negative negli altri è pericolosa.

 

 

 

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bruschetta
1 ora fa, zerozero ha scritto:

 

(non riesco a citare il tuo messaggio. Non so perchè ... Faccio copia e incolla)

 

"Mettiamo che un collega fa qualcosa che ti dà fastidio... Bisogna fare i pesanti e incazzarsi? Oppure i bonaccioni e tenersi tutto dentro? Chiaro non c'è una risposta migliore dell'altra, ma l'intuito mi dice che una persona che ha paura di essere pesante finirà per applicare troppo la strategia 2 con danni sia sociali sia per se stesso. Per questo dico che la paura di essere pesanti o di suscitare emozioni negative negli altri è pericolosa"

 

C'è una bella differenza tra "essere pesanti" ed "essere assertivi". Io direi che le due cose sono assolutamente slegate (che c'entra? LOL 😀)

Se un collega fa qualcosa che ti dà fastidio e ti incazzi sei pesante? Dove sta scritto?

O lo ignori (per vari motivi: quello che ha fatto non è poi così grave, lo consideri un coglione e manco ci perdi tempo ad incazzarti etc ..) oppure se lo ritieni opportuno ti incazzi e lo rimetti al suo posto. Non vedo alcuna pesantezza in questo. Nemmeno lontanamente.

Sul "tenersi tutto dentro" con me sfondi una porta aperta 😁 da quando ho imparato a non tenermi tutto dentro e a mandare a quel paese chi lo meritava ho fatto piazza pulita intorno a me, ben lieta che alcune persone se ne siano andate dalla mia vita. Adesso sto divinamente. Ad averlo saputo prima ... 😁

Ricapitolando: suscitare "emozioni negative" negli altri per far valere i nostri diritti è sacrosanto. La mia libertà finisce dove inizia la tua. Se io mi comporto male con te, tu hai tutti i diritti di farmelo notare e di dirmi che sono una maleducata. Se poi susciti in me emozioni negative e io mi offendo sono problemi miei. Se decido di rompere la nostra amicizia per questo vuol dire che non ero poi un'amica vera come credevi. Fuori dalle balle Bruschetta, così si è liberato un posto per un'amica più sincera 😁

La pesantezza qui non c'entra nulla!!!

p.s. ti posso chiedere (se non sono indiscreta) come mai il collegamento "farsi rispettare/essere pesanti"? Mi ha fatto sorridere ...

 

 

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zerozero

Essere pesanti l'ho inteso come suscitare emozioni negative in un interlocutore. A una persona assertiva succede... Vabbè comunque in questa situazione ci siamo incartati un po' tutti con le parole, io per primo

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bruschetta
14 minuti fa, ZEF ha scritto:

Dipende come e perchè ci si incazza :)

Assolutamente si. Il modo in cui comunichiamo spesso è ancora più importante del messaggio stesso. Ecco perchè ho parlato di "assertività". L'assertività è la via di mezzo tra l'essere "aggressivo" e l'essere "passivo".

Una persona (ipersensibile) che sta sempre sulla difensiva e che prova fastidio per ogni critica (anche costruttiva) e che per questo motivo risponde sempre male a chiunque (i colleghi in questo caso) alterandosi/incazzandosi, non ti risulterebbe pesante?

Stiamo facendo disquisizioni semantiche, qui 😁

No, una persona del genere non mi risulterebbe "pesante". Sarebbe sicuramente una persona che eviterei ma non perchè pesante ma perchè genericamente "sgradevole". Dovendo definire questo tizio quindi, non credo userei il termine "pesante".

Al tizio in questione (qualora chiedesse una mia opinione) suggerirei di lavorare su se stesso e sui motivi per cui si ritiene sempre sotto attacco e di domandarsi il perchè le critiche (costruttive e non) lo tocchino così tanto da farlo incazzare/alterare.

 

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Dani89
Il 18/9/2016 alle 01:16 , IO.SI.TU.NO ha scritto:

Io personalmente (ma credo di non essere l'unico), trovo estremamente pesanti le seguenti categorie di persone:

1) quelli che si lamentano di continuo, con faccia da funerale perenne, come se i problemi che hanno fossero gli unici al mondo ad averli.... per capirci, sono quelli che:

lui/lei  "come va?"

tu  "bene dai...te?"

lui/lei  "ah male...ti ricordi che mi ha lasciato il mese scorso, mi ha tradito e poi blablablabla...poi mia figlia ha la bronchite blablablabla...l'altro giorno poi sono andato/a dal gommista, 200€ ho speso...blablablabla"

2) quelli che non riescono ad essere seri e a non dire cazzate nemmeno per 5 minuti....per capirci, la classica persona che prende per il culo tutti e fa battute fuori luogo facendo vergognare anche chi gli sta intorno....

3) quelli mono-argomento....ad esempio per 3 ore di fila parlano solo di politica, o parlano del loro lavoro, o di un hobby, o dei cazzi loro....ovviamente parlano di questi topic senza curarsi del fatto che magari l'interlocutore non condivide quella passione, o peggio non ha la minima idea di cosa si stia parlando

4) quelli che in ogni caso, conversazione, situazione, contesto, se ne stanno con quel cazzo di cellulare in mano.....gli parli, magari ti ascoltano pure, però non ti guardano e intanto spippettano con lo schermo.....ad un certo punto ti sembra di parlare da solo.

Tralasciando gli ultimi che definirei solo cafoni, sono molto d'accordo e aggiungerei:

-quelli che magari non si lamentano ma stanno sempre in disparte, scazzati e soprattutto non ridono e scherzano mai. Se il discorso vira sui toni leggeri subito devono appesantirlo con qualche commento inappropriatamente serio. Vale anche il contrario, come ha già scritto IO.SI.TU.NO. La coerenza "stilistica" con la conversazione è fondamentale.

-quelli che non sanno sdrammatizzare al momento opportuno, ma fanno scenate, si offendono, si impermalosiscono, si legano le cose al dito. Quelli che devi stare attento a come parli se no ti attaccano un pippone di tre giorni

-quelli che vogliono avere ragione a tutti i costi.

-i logorroici in generale.

-Gli insistenti.

-Quelli che in generale non rispettano il "vivi e lascia vivere" ai suoi più scontati livelli.

ma soprattutto....

Quelli che hanno le loro regole su come dovrebbe funzionare il mondo, i rapporti di coppia, familiari, amicali e interpersonali in genere e vorebbero imporli a tutti. Anzi, nemmeno vorrebbero: danno per scontato che tu ti devi adeguare alla loro sensibilità. Anzi nemmeno. Non capiscono perché non ti adegui alla loro sensibilità, che non è la "loro" ma l'unica possibile. Devi proprio volergli male. Che stronzo sei.

Questi per me hanno la medaglia d'oro della pesantezza.

C'è da dire che a volte la pesantezza racchiude forti elementi di consistenza. Può essere propria di persone che fanno ragionare il cervello, hanno senso critico e non si accontentano delle opinioni delle masse, non hanno paura della solitudine o di far valere le proprie idee.

Però, anche in questo caso, ci vuole un freno e bisogna comprendere le situazioni con le quali ci si interfaccia.

 

Secondo me da tutto ciò si esce essendo aperti. Aperti a nuovi punti di vista, a nuove esperienze, comportamenti, atteggiamenti, stili di vita diversi.

Limare la permalosità, l'ego ed eliminare il bisogno di avere sempre ragione e stare al centro dell'attenzione. Non prendersi sul serio, che non vuol dire essere insicuri, ma coltivare dentro di sé sani dubbi sui propri principi, pur continuando ad applicarli con convinzione. Essere aperti, appunto.

Leggiti la lezione americana sulla leggerezza di Italo Calvino. Tutta, non solo il periodo continuamente citato dalle fighe per fare le intellettuali o dire: faccio il cazzo che voglio perché sono meglio di voi, io non sono pesante.

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IO.SI.TU.NO
Il 18/9/2016 alle 01:16 , IO.SI.TU.NO ha scritto:

Io personalmente (ma credo di non essere l'unico), trovo estremamente pesanti le seguenti categorie di persone:

1) quelli che si lamentano di continuo, con faccia da funerale perenne, come se i problemi che hanno fossero gli unici al mondo ad averli.... per capirci, sono quelli che:

lui/lei  "come va?"

tu  "bene dai...te?"

lui/lei  "ah male...ti ricordi che mi ha lasciato il mese scorso, mi ha tradito e poi blablablabla...poi mia figlia ha la bronchite blablablabla...l'altro giorno poi sono andato/a dal gommista, 200€ ho speso...blablablabla"

2) quelli che non riescono ad essere seri e a non dire cazzate nemmeno per 5 minuti....per capirci, la classica persona che prende per il culo tutti e fa battute fuori luogo facendo vergognare anche chi gli sta intorno....

3) quelli mono-argomento....ad esempio per 3 ore di fila parlano solo di politica, o parlano del loro lavoro, o di un hobby, o dei cazzi loro....ovviamente parlano di questi topic senza curarsi del fatto che magari l'interlocutore non condivide quella passione, o peggio non ha la minima idea di cosa si stia parlando

4) quelli che in ogni caso, conversazione, situazione, contesto, se ne stanno con quel cazzo di cellulare in mano.....gli parli, magari ti ascoltano pure, però non ti guardano e intanto spippettano con lo schermo.....ad un certo punto ti sembra di parlare da solo.

 

 

Mi auto-quoto per aggiungere il punto numero 5...

Mi ero scordato di una simpaticissima categoria di persone che già dopo 5 minuti prenderesti a pugni in faccia.

I giudicatori.

Ho un collega così e ne ho conosciuti tanti altri (anche un mio prof alle superiori lo era, giudicava in primis noi studenti).

Ad esempio il mio collega in 5 minuti di conversazione (in cui parla solo lui e l'interlocutore trattiene a stento le risate) i discorsi omofobi e i discorsi islamofobi sono sempre la base, giudicando poi immancabilmente trans/quello che ha l'amante/quello che va forte in macchina/l'ateo/quella vestita provocante e così via.

"ah sai che marco l'ho visto con l'amante....io non so sta gente di merda come fa a guardarsi allo specchio quando torna a casa"

"sai che l'altro giorno uno è venuto qui con un trans....una roba da vomito...sta gente invece che essere tutelata dalla legge dovrebbe essere rinchiusa in manicomio"

"ho saputo che i musulmani pensano (una qualsiasi cazzata stereotipata), io non li sopporto li ammazzerei tutti"

 

Con gente così di cosa vuoi mai parlare.

Personalmente non ci andrei nemmeno a prendere un caffè.

 

 

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bruschetta

Ecco un bell'esempio di pesantezza 😁  : l"eterna vittima"

 

http://www.angolopsicologia.com/2015/11/vittimismo-patologico-lamentarsi.html?m=0

 

Sono quelli che quando li vedo da lontano mi fanno cambiare strada ...

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Dani89
7 ore fa, ZEF ha scritto:

Mi lascia perplesso questa parte.

Per me una persona "aperta" non basta che metta in dubbio i propri principi nella teoria, per poi continuare a fare uguale quello che faceva prima; manca il secondo step, quello "pragmatico".

sì. 

Ma fino a che non cambi idea... sei sempre della tua idea....

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  • 3 settimane dopo...
Il 17/9/2016 alle 13:02 , winorgohome ha scritto:

Come da titolo, come evitare di essere percepito come pesante? Per voi, quali atteggiamenti portano ad essere pesanti? Al contrario, invece, quali atteggiamenti rendono una persona piacevole?


Parlare meno, e ascoltare di più :))

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